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Guerra, Tajani: "Macron? Non manderemo soldati italiani in Ucraina"

©Ansa

"Abbiamo sempre detto che noi non siamo in guerra con la Russia", ha detto il ministro degli Esteri. Peskov ha risposto a Macron che ieri aveva minacciato "l'invio di truppe di terra se la Russia sfonda il fronte". Le sue parole, ha detto il Cremlino, rappresentano una "tendenza molto pericolosa". Le autorità ucraine hanno invitato i residenti a evitare le chiese durante la Pasqua ortodossa nel timore di attacchi dell'esercito russo

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"Abbiamo sempre detto che noi non siamo in guerra con la Russia e quindi non manderemo soldati italiani a combattere in Ucraina", ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, rispondendo a Reggio Calabria ad una domanda dei giornalisti sulle dichiarazioni del presidente francese Emmanuel Macron  sul possibile invio di truppe in Ucraina. "Noi difendiamo - ha aggiunto Tajani - il diritto dell'Ucraina ad essere uno Stato indipendente. Ma non siamo, lo ribadisco, in guerra con la Russia. La nostra posizione è sempre questa. Non abbiamo mai cambiato idea. Noi difendiamo la libertà, l'indipendenza, ma stiamo lavorando per costruire la pace". Il Cremlino giudica le parole di Macron una "tendenza molto pericolosa". Inoltre vede le dichiarazioni del ministro degli Esteri britannico David Cameron sul diritto di Kiev di usare armi britanniche per colpire la Russia come "un'escalation diretta" che "potrebbe potenzialmente rappresentare un pericolo per la sicurezza europea". Le truppe russe hanno bombardato Kharkiv distruggendo diversi condomini. Personale militare russo è entrato in una base aerea in Niger che ospita le truppe americane, una mossa che segue la decisione della giunta nigerina di espellere le forze statunitensi dal Paese.



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Ucraina, missili russi su Odessa: in fiamme il castello di "Harry Potter"

I media ucraini hanno riferito che i frammenti di un razzo di Mosca hanno  colpito a Odessa il Castello di Kivalov, caratteristico edificio  gotico, conosciuto per la somiglianza con quello del celebre film. GUARDA IL VIDEO

Ucraina: ad aprile russi hanno usato armi chimiche 444 volte

Nel mese di aprile sono stati registrati 444 casi di utilizzo di munizioni contenenti sostanze chimiche pericolose da parte dell'esercito russo, ovvero 71 casi in piu' rispetto al mese precedente. Lo scrive lagenzia ucraina Ukrinform, citando il comando delle forze logistiche delle Forze armate ucraine. Dal febbraio 2023 all'aprile 2024 sono stati registrati 1.981 casi di utilizzo di tali munizioni da parte della Russia.


Zelensky: russi stanno preparando offensiva

Il Presidente ucraino, Volodymyr Vladimir Zelensky, ha affermato che la guerra con la Russia sta entrando in una nuova fase perche' potrebbe essere in vista un'offensiva

russa. Secondo il Presidente - scrive la Pravda ucraina - i russi si stanno preparando a tentare di espandere le azioni offensive. "Ora stiamo affrontando una nuova fase della guerra. L'occupante si sta preparando per espandere le azioni offensive e noi tutti insieme, tutti gli ucraini, i nostri soldati, il nostro Stato, i nostri partner, dobbiamo fare di tutto per contrastarli. Dobbiamo dimostrare che l'occupante, in ogni circostanza, non sara' in grado di raggiungere i suoi obiettivi, qualunque cosa faccia. L'Ucraina continuera' a prevalere".



Ucraina, donna di 98 anni percorre 10 chilometri a piedi per abbandonare il Donbass

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Russia, la rivelazione: "Una flotta fantasma trasporta armi dalla Siria al fronte ucraino"

Lo sostengono gli analisti del Royal United Services Institute (Rusi), il  più importante think tank britannico in materia di difesa e sicurezza.  Le navi porterebbero artiglieria e mezzi pesanti ai soldati del Cremlino  impegnati nella guerra contro Kiev. E non è tutto: esisterebbero anche  dei tanker battenti diverse bandiere dediti al commercio clandestino del  greggio russo, i cui proventi servirebbero a finanziare il conflitto. COSA SAPPIAMO

Borrell: "Valutare con chiarezza il pericolo russo"

"Il posto dell’Unione Europea e del Regno Unito nel nuovo ordine mondiale deve ancora essere completamente definito. Dipenderà in gran parte da come risponderemo alle sfide che ci troviamo ad affrontare oggi. Ciò di cui abbiamo bisogno è, primo, una valutazione lucida dei pericoli posti dalla Russia, la minaccia più esistenziale per l’Europa, anche se non tutti nel Consiglio Europeo condivideranno questo punto di vista". Lo sottolinea l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, in un discorso, la Dahrendorf Lecture, all'Università di Oxford, in Inghilterra. Secondo, continua, serve "una forte attenzione ai principi, alla cooperazione e alla forza".

Borrell: 'Basta doppiopesismo, molti ricordano guerra in Iraq'

Per riuscire a riunire il mondo attorno ai "valori e principi" iscritti nella Carta delle Nazioni Unite, "dobbiamo dimostrare che noi europei li rispettiamo sempre e ovunque. Lo stiamo facendo? Non nella misura in cui dovremmo. E per l’Europa questo è un problema. Ovunque vada, mi trovo a confrontarmi con l’accusa di usare due pesi e due misure. La gente non ha dimenticato la guerra in Iraq, anche se alcuni importanti Stati membri dell’Ue non vi hanno partecipato". Lo sottolinea l'Alto Rappresentante dell'Ue Josep Borrell, in un discorso, la Dahrendorf Lecture, all'Università di Oxford, in Inghilterra. "Ma alcuni hanno partecipato con molto entusiasmo - continua - ed altri si sono ritirati rapidamente. Quello che sta accadendo ora a Gaza ha dato un'immagine dell’Europa che molti semplicemente non capiscono. Hanno visto la nostra risolutezza in Ucraina e si interrogano sul modo in cui tratteremo la Palestina". "Continuiamo a cercare di spiegare i processi decisionali dell’Ue - prosegue - continuiamo a cercare di spiegare le diverse esperienze storiche dei nostri Stati membri. Ma la percezione è che diamo più valore alla vita dei civili in Ucraina che a Gaza, dove più di 34mila persone sono morte, la maggior parte degli altri sono sfollati, e i bambini muoiono di fame. E la percezione è che ci importi meno se le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite vengono violate da Israele, come accade ripetutamente quando vengono costruiti insediamenti e i palestinesi vengono costretti a lasciare le loro terre, con un livello di violenza crescente, rispetto a quando il diritto internazionale viene violato dalla Russia", conclude.

Spesa militare, quali Paesi hanno investito di più nel 2023: la classifica

Secondo i dati dell'Istituto internazionale di ricerche sulla pace di Stoccolma  (Sipri), gli Usa sono al primo posto, seguiti da Cina e Russia.  Aumenta, a livello globale, la spesa militare, e raggiunge il massimo  storico di 2,4 trilioni di dollari. IL FOCUS

Meloni: impegno Italia per una conferenza di pace in Svizzera

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha garantito l'impegno dell'Italia a favore dell'organizzazione in Svizzera della Conferenza di alto livello sulla pace in Ucraina, in linea con il diritto internazionale e con i principi della Carta delle Nazioni Unite". Cosi' una nota di Palazzo Chigi al termine dell'incontro fra Meloni e la presidente della Confederazione Svizzera, Viola Amherd. 

Parigi 2024, no a volontari russi: "Motivi di sicurezza"

Diversi cittadini con passaporto russo e bielorusso - alcuni vivono in Francia e altri nei loro Paesi di origine - hanno riferito di essere stati respinti come volontari per le Olimpiadi di Parigi 2024 per "motivi di sicurezza". Sulla comunicazione inviata dagli organizzatori agli aspiranti volontari e' stato scritto: "Siamo spiacenti di informarvi che non potremo annoverarvi tra i volontari per Parigi 2024", "e' stata fatta una valutazione sfavorevole nei vostri confronti". Sulla lettera e' stato citato il "codice di sicurezza interna" francese ed e' scritto che non seguiranno ulteriori comunicazioni. Russia e Bielorussia non sono ammesse alle Olimpiadi di Parigi a seguito delle sanzioni sportive emesse dal Comitato Olimpico Internazionale a seguito dell'invasione russa del territorio ucraino. 



Borrell: 'Usa non più potenza egemone indiscutibile'

Nel mondo di oggi "vediamo più scontro e meno cooperazione. Più polarità e meno multilateralismo. Il sistema internazionale a cui eravamo abituati dopo la Guerra Fredda non esiste più. Nell’ultimo decennio, l’America ha perso il suo status di egemone indiscutibile. E l’ordine multilaterale post-1945 sta perdendo terreno". Lo sottolinea l'Alto Rappresentante Josep Borrell, in un discorso all'Università di Oxford, in Inghilterra. "La Cina - continua - è assurta allo status di superpotenza, rivaleggiando con gli Stati Uniti e l’Europa non solo nel settore manifatturiero, ma anche nella potenza militare e nella costruzione delle tecnologie che modellano il nostro futuro. E l’'amicizia senza limiti' con la Russia segnala un crescente allineamento dei regimi autoritari". "Allo stesso tempo - aggiunge - le potenze medie come l’India, il Brasile, l’Arabia Saudita, il Sudafrica o la Turchia stanno emergendo come attori importanti sulla scena globale. Hanno poche caratteristiche in comune, a parte il desiderio di uno status maggiore e di una voce più forte nel mondo, oltre a maggiori benefici a favore del proprio sviluppo. Per raggiungere questo obiettivo, stanno massimizzando la loro autonomia, bilanciando le loro scommesse e non prendendo parte", conclude.


Mercoledì ad ambasciatori Ue nuova proposta su asset russi

La presidenza belga di turno dell'Ue sta lavorando a un nuovo compromesso sull'uso dei profitti degli asset russi congelati, che verrà presentato mercoledì agli ambasciatori Ue (Coreper). E' quanto si apprende da fonti diplomatiche, che segnalano comunque un rallentamento dell'azione, perché sul testo continuano ad arrivare richieste di cambiamenti ed emendamenti.

Guerra in Ucraina, continua l’avanzata dei russi. Kiev: “La situazione è peggiorata"

Le forze russe conquistano terreno a Ocheretyne, vicino Avdiivka, nel  Donetsk. Il comandante dei militari ucraini ammette: “Mosca ha ottenuto  successi tattici in vari settori”. Il Cremlino spinge: “Panico al  fronte, bisogna approfittarne”. Kiev sta patendo carenza di soldati e  difese, in attesa dell'arrivo degli aiuti statunitensi. IL PUNTO

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