Guerra Medioriente, Onu chiede inchiesta internazionale su fosse comuni a Gaza

L'Alto Commissario Onu per i diritti umani ha chiesto un'indagine internazionale sulle fosse comuni scoperte nei due principali ospedali della Striscia di Gaza e si è detto "inorridito". Israele si prepara a un offensiva a Rafah. Tensioni tra gli studenti manifestanti filo-palestinesi e gli amministratori scolastici

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Casa Bianca: "Allarmante retorica" in proteste universita'

Il presidente degli Stati Uniti Joe è "a conoscenza" delle manifestazioni pro-Palestina in corso in molte universita' americane. Lo ha detto la Casa Bianca. L'amministrazione Biden sta monitorando "da vicino la situazione", e ha sottolineato l'"allarmante retorica" di alcune proteste studentesche. "Il presidente - ha detto il vice-portavoce della Casa Bianca Andrew Bates - e' naturalmente a conoscenza delle proteste. Noi sappiamo che e' un momento doloroso per molte comunita', noi lo rispettiamo e sosteniamo il diritto di ogni americano a manifestare in modo pacifico". 

Pentagono: la costruzione del molo a Gaza non è ancora iniziata

La costruzione del molo temporaneo per far arrivare navi cariche di aiuti a Gaza, annunciata dagli Stati Uniti all'inizio di marzo, "non è ancora iniziata". Lo ha detto il portavoce del Pentagono il generale Pat Ryder precisando che "ci sono delle procedure da rispettare tra cui la sicurezza e la collaborazione con le ong sul campo. Una volta ottenuto il via libera procederemo".

Arabia Saudita condanna fosse comuni scoperte a Khan Younis

L'Arabia Saudita ha condannato le fosse comuni scoperte a Khan Younis, nel sud di Gaza, dove finora sono stati recuperati circa 310 corpi nelle vicinanze del Nasser Medical Complex. "Il fallimento della comunità internazionale nell'attivare meccanismi di responsabilità in risposta alle violazioni del diritto internazionale da parte di Israele, non farà altro che provocare ulteriori violazioni", ha affermato Riad in una nota.


Commissario Onu rifugiati: "Empatia solo per una parte"

Il commissario Onu per l'agenzia per i rifugiati palestinesi Philippe Lazzarini ritiene che l'"incapacita' di esprimere empatia reciproca sia la fonte della disumanizzazione del conflitto" in Medio Oriente. Lazzarini lo ha detto, rispondendo alle domande dei giornalisti nel corso di un briefing con i media al Palazzo di Vetro, a New York. "Mi ha colpito - ha ammesso, parlando delle proteste anti-Israele nelle universita' americane - come anche in questa parte di mondo l'empatia sia in gran parte unilaterale, solo per i palestinesi, senza capire da dove provenga il trauma che e' stato creato il 7 ottobre in Israele. E come, in altre parti, l'empatia sia completamente a favore di Israele, senza alcuna empatia per i palestinesi. Credo che questa incapacita' di esprimere empatia reciproca sia la fonte della disumanizzazione del conflitto a cui stiamo assistendo". "Io penso - ha aggiunto - che gli studenti dovrebbero imparare a esprimere compassione e empatia per le persone nella regione. Alla fine ci aspettiamo che sia i palestinesi sia gli israeliani vivano e si meritino di vivere in pace e sicurezza". 


Usa vogliono progressi 'reali' per finanziare Unrwa

Gli Stati Uniti vogliono "vedere progressi reali" presso l'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) prima di riprendere a finanziare l'organizzazione, afferma la Casa Bianca. "Per quanto riguarda i nostri finanziamenti all'Unrwa, sono ancora sospesi, quindi dovremo vedere dei veri progressi prima che questo cambi", ha dichiarato John Kirby, portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale.

Usa, nuove sanzioni all'Iran per i cyber attacchi

Gli Stati Uniti hanno imposto nuove sanzioni contro quattro persone e due società "coinvolte in attività informatiche dannose" per conto dell'Iran. Gli hacker, si legge in una nota del dipartimento del Tesoro americano, "hanno colpito oltre una decina tra aziende ed enti governativi statunitensi con attacchi informatici per conto del Cyber ;;Electronic Command del Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche iraniane". 

Israele, ucciso un riservista negli scontri con Hamas a Gaza

Le forze armate israeliane hanno annunciato la morte di un riservista, ucciso ieri durante i combattimenti contro Hamas nel nord della Striscia di Gaza. Lo riporta Times of Israel. L'uomo si chiamava Salm Alkreshat e aveva 43 anni e faceva parte della comunità beduina di Abu Rabia. La sua morte porta a 261 il bilancio dei soldati uccisi nell'offensiva di terra dell'Idf contro Hamas.

Mo: palestinese ucciso a Gerico da militari Israele

Le forze militari israeliane hanno ucciso un palestinese in un'operazione condotta a Gerico e nei vicini campi profughi, in Cisgiordania, rendono noto fonti palestinesi. L'Idf nega il coinvolgimento, riporta il Times of Israel. 

Media palestinesi, '2 morti in attacco aereo israeliano nel sud Libano'

Israele ha colpito un edificio ad Hanine, nel sud del Libano, uccidendo due persone. Lo riferiscono i media palestinesi. Le forze di difesa israeliane non hanno rivendicato il raid.

Mo: aerei Giordania lanciano aiuti umanitari a Gaza

Aerei della Giordania hanno lanciato aiuti umanitari sulla Striscia di Gaza, in sette diversi passaggi, ha reso noto l'agenzia di stampa Petra. Gli aiuti hanno raggiunto siti diversi nel nord della Striscia. La Giordania ha precisato che continuerà a inviare aiuti umanitari e sanitari con lanci, convogli via terra e con voli da Marka allo scalo egiziano di al-Arish. Dall'inizio della guerra, la Giordania ha concluso 87 lanci e partecipato a 209 missioni internazionali per paracadutare aiuti.

La Norvegia chiede di riprendere gli aiuti per l'Unrwa

La Norvegia, che presiede il Gruppo Donatori Palestinesi (Ahlc), ha esortato oggi tutti i paesi a riprendere gli aiuti all'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa). L'appello arriva il giorno dopo la pubblicazione di un rapporto di esperti commissionati dall'Onu che ha concluso che l'agenzia ha "problemi persistenti di neutralità politica", ma che Israele deve ancora fornire le "prove" che i suoi membri siano legati a "organizzazioni terroristiche". "Sono molto felice che Paesi come Australia, Canada, Finlandia, Germania, Islanda, Giappone e Svezia abbiano già revocato la loro decisione e ripreso i finanziamenti all'Unrwa", ha affermato il ministro degli esteri norvegese Espen Barth Eide. "Vorrei ora invitare i Paesi che stanno ancora congelando i loro contributi all'Unrwa a riprendere i finanziamenti", ha aggiunto il titolare dlela diplomazia di Oslo.

Domani Viminale comitato con Piantedosi e Bernini su sicurezza atenei

La sicurezza nelle università italiane alla luce di quanto accaduto nelle scorse settimane sarà al centro del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, che si terrà domani alle 18 al Viminale. A chiedere la riunione ad hoc, dopo le proteste degli studenti negli atenei, era stata la ministra dell'Università e la Ricerca, Anna Maria Bernini, che parteciperà al vertice. Il comitato sarà allargato anche alla Crui. ''Nessun dialogo con chi aggredisce le forze dell'ordine e fa irruzione con la violenza nei convegni - ha scritto poco fa su twitter Bernini - Massima solidarietà ai tutori dell'ordine che anche oggi hanno dimostrato professionalità e dedizione. Quanto accaduto oggi a Torino è intollerabile e dimostra ancora di più l'utilità del comitato ordine e sicurezza convocato per domani''.

Unrwa, 'Israele impedisce a convogli alimentari di raggiungere il nord'

L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi ha definito una "goccia nell’oceano" la riapertura di quattro panifici nel nord di Gaza grazie al sostegno del Programma alimentare mondiale. In un post su X, l'Unrwa ha affermato che le autorità israeliane continuano a impedire ai suoi convogli alimentari di raggiungere il nord della Striscia, aggiungendo che "abbiamo bisogno di un accesso sicuro e senza ostacoli. Le scorte di cibo sono una questione di vita o di morte".

Israele all'Iran, 'le sanzioni Ue? E' solo l'inizio...'

"Amirabdollahian, ti lamenti della forza e della rapidità delle sanzioni? Faresti meglio ad abituarti, questo è solo l'inizio. Il mondo libero si è risvegliato ed è determinato a fermare te e la sanguinaria dittatura iraniana". Così il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz replica direttamente su X al ministro iraniano Hossein Amirabdollahian - ripostando il suo tweet - che stamattina aveva definito "deplorevole vedere l'Ue decidere rapidamente di applicare ulteriori restrizioni illegali contro l'Iran".

Irlanda: 'Disposti a riconoscere Stato palestinese'

Il governo irlandese ha ribadito di essere disponibile a riconoscere uno Stato palestinese. "Ci sono persone che non vogliono che questo riconoscimento avvenga. E hanno cercato di ritardare, ritardare, ritardare per anni", ha dichiarato il ministro degli Esteri irlandese, Micheal Martin, durante una conferenza stampa congiunta con il suo omologo egiziano, Sameh Shoukry. "Siamo disposti al riconoscimento e abbiamo detto che lo faremo quando riteniamo che il momento sia ottimale", ha aggiunto.

California, studenti pro Gaza si barricano in edificio del Politecnico Humboldt

Continua a crescere il movimento di protesta degli studenti americani contro la guerra a Gaza. Dopo le occupazioni a Columbia, Yale e Nyu, dove la polizia è intervenuta per sgombrare le tende degli studenti fermando centinaia di persone, ora studenti si sono barricati in un edificio della California State Polytechnic University Humboldt. In risposta all'occupazione, iniziata la notte scorsa, i vertici dell'università hanno deciso di chiudere il campus fino a tutta la giornata di domani, mettendo tutti gli edifici in lockdown. 

Inoltre gli studenti sono stati esortati a stare lontani da "una situazione pericolosa e volatile" all'interno dell'edificio occupato e si esprime "la profonda preoccupazione per la sicurezza dei dimostranti" ai quali è stato chiesto di "ascoltare le direttive delle forze dell'ordine e lasciare pacificamente l'edificio". Il collettivo "Humboldt for Palestine" ha postato sui social media che gli studenti hanno "occupato" la Siemens Hall, presentando una lista di richieste, compresa quella che l'università tagli ogni legame con Israele. Sono state postate anche foto di agenti di polizia che spingono sulle barricate costruite dagli studenti ed il collettivo afferma che ci sono stati degli arresti.  



Proteste anti-Israele negli atenei Usa, centinaia di fermi

Centinaia di persone sono state fermate - e subito rilasciate - in alcune delle piu' prestigiose universita' americane durante le manifestazioni di attivisti filo-palestinesi. In 45 sono stati fermati dalla polizia nell'ateneo di Yale, nel Connecticut, oltre 130 alla New York University e un centinaio alla Columbia di New York dove e' stato addirittura deciso di passare alle lezioni online fino alla fine del semestre. Il campus di Harvard e' stato chiuso e le attivita' sospese. Ancora questa mattina una decina di manifestanti, alcuni con sacchi a pelo, ha picchettato la biblioteca dell'universita' di Yale a New Haven. Ma Beinecke Plaza - teatro degli arresti di lunedi' - era chiusa e sotto sorveglianza della polizia. La manifestazione ha fatto eco a un'ondata di proteste filo-palestinesi che si sono svolte in altri campus universitari per chiedere la revoca degli accordi con gli atenei israeliani e il disinvestimento delle industrie di armamenti dalle universita'. Ieri il presidente Biden ha condannato sia "le proteste antisemite" che "coloro i quali non capiscono cosa stia succedendo ai palestinesi". 


Israele colpisce edifici militari nel sud del Libano

Aerei da combattimento israeliani hanno colpito due edifici militari dove erano presenti terroristi nella zona di Ayta ash-Shaab e Blida, nel sud del Libano. Lo rende noto l'Idf, aggiungendo che l'aviazione ha colpito anche strutture militari a Marakah, sempre nel sud del Paese.-



Israele ordina nuovo sgombero a Gaza: 'Via da alcune aree di Beit Lahia'

Israele ha ordinato un nuovo sgombero di aree nel nord della Striscia di Gaza. Lo riferiscono i media israeliani che rilanciano indicazioni diffuse dal portavoce militare israeliano per la lingua araba con la richiesta a chi si trova in alcune zone di Beit Lahia di spostarsi verso altre aree della città. Il portavoce Avichay Adraee ha diffuso un elenco delle zone interessate. "Vi trovate in un'area di combattimenti pericolosa", è il monito. Adraee aggiunge che le Idf interverranno contro "l'infrastruttura del terrore" nella zona.

Pelosi: 'Netanyahu ostacolo a soluzione 2 Stati, dovrebbe dimettersi'

"Noi riconosciamo il diritto di Israele a difendersi, ma rifiutiamo la politica e il metodo di Netanyahu. Terribile, cosa potrebbe essere peggiore di quello che ha fatto nella sua risposta?". Queste le dure parole di Nancy Pelosi per il premier israeliano che, ha affermato l'ex Speaker della Camera democratica, "dovrebbe dimettersi, alla fine la responsabilità è sua". In un'intervista con un'emittente irlandese, durante la sua visita in Irlanda, la democratica ha ribadito il sostegno Usa per la sicurezza di Israele ma ha affermato che Netanyahu "da anni" è "un ostacolo" alla pace con la sua opposizione alla soluzione dei due Stati. "Non so se abbia paura della pace, sia incapace di  farla o semplicemente non la voglia, ma è un ostacolo alla soluzione dei due Stati", ha concluso Pelosi, pochi giorni dopo aver votato, insieme alla vasta maggioranza della Camera, un nuovo sostanzioso pacchetto di aiuti militari ad Israele. 



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