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Iran attaccato, Israele: possiamo colpire sempre. Teheran: no reazione immediata

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Israele lancia l'attacco contro l'Iran, colpita una base militare a Isfahan
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Israele lancia l'attacco contro l'Iran, colpita una base militare a Isfahan
00:00:47 min

Un alto funzionario iraniano ha affermato che Teheran non prevede una ritorsione immediata dopo l'azione militare di stanotte di Israele che ha lanciato un attacco colpendo una base militare nella provincia di Esfahan. Blinken conferma: "Gli Usa non sono coinvolti in alcuna operazione offensiva". Il G7: "Le parti lavorino per evitare l'escalation in Medio Oriente"

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Israele ha lanciato un attacco all'Iran, colpendo una base militare nella provincia di Esfahan, nella zona centrale del Paese. Lo spazio aereo su Teheran e in altre città è stato chiuso per alcune ore. Esplosioni sono state registrate anche nel sud della Siria, mentre nel nord di Israele sono risuonate le sirene di allarme. La risposta di Israele all'Iran è arrivata nel giorno del compleanno della Guida Suprema Khamenei, nato il 19 aprile 1939. Blinken: "Non siamo coinvolti in alcuna operazione offensiva. Quello che posso dire è che stiamo lavorando alla de-escalation. Non voglio dire altro, non siamo stati coinvolti". 

Gli Stati Uniti hanno bloccato con il veto la bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu che raccomandava l'adesione piena della Palestina alle Nazioni Unite. Il testo ha ottenuto 12 voti a favore, 2 astensioni (Gran Bretagna e Svizzera) e il no degli Stati Uniti. L'Autorità Palestinese guidata da Abu Mazen ha parlato di "palese aggressione" che spinge il Medio Oriente "sull'orlo dell'abisso". 

"Alla luce delle notizie sui raid del 19 aprile, invitiamo tutte le parti a lavorare per prevenire un'ulteriore escalation. Il G7 continuerà a lavorare a tal fine. Chiediamo a tutte le parti, sia nella regione che oltre, di offrire il loro contributo a questo sforzo". Lo si legge nel comunicato finale del vertice di Capri.


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Israele, foto satellitari mostrano danni al radar a Isfahan

Il Times of Israel ha visionato le immagini satellitari della zona teatro dell'attacco israeliano in Iran che mostrano "danni a un sistema radar vicino all'aeroporto di Isfahan"

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Israele, danni a sistema radar aeroporto di Isfahan

Le immagini satellitari viste dal Times of Israel mostrano danni a un sistema radar vicino all'aeroporto iraniano di Isfahan, a seguito delle notizie di un presunto attacco israeliano nell'area la notte scorsa: lo scrive il sito del giornale israeliano. Al momento non è consentita la pubblicazione delle immagini, secondo la politica dell'agenzia che ha scattato la foto. Ulteriori immagini satellitari radar ad apertura sintetica scattate successivamente mostrano anche la prova che è stato preso di mira il sito radar vicino all'aeroporto di Isfahan. Secondo una notizia della ABC, il presunto attacco israeliano vicino a Isfahan ha preso di mira un sistema radar che faceva parte delle difese aeree dell'impianto nucleare iraniano di Natanz.


Media, palestinese uccisa in un raid vicino Rafah a sud di Gaza

"Una donna palestinese è rimasta uccisa e altre persone ferite in un attacco aereo israeliano in serata vicino alla città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza". Lo riporta Anadolu citando una fonte che ha richiesto l'anonimato secondo la quale il raid ha "preso di mira il cortile di una casa nel quartiere di Al-Salam a est della città". La stessa fonte non ha precisato il numero delle persone ferite le loro condizioni di salute. La notizia è stata ripresa anche da Al Jazeera.

Iran, dopo gli Usa l'Ue verso nuove sanzioni: dal petrolio alle banche i settori colpiti

In seguito all’attacco missilistico del 13 aprile contro Israele, l’amministrazione Biden ha dato il via libera a un pacchetto che punta a ridurre l’export di petrolio da parte di Teheran. Al Congresso i Repubblicani in pressing per la linea dura. Bruxelles valuta sanzioni sulla vendita di droni alla Russia. Ecco le conseguenze sull'economia iraniana. IL PUNTO

Per il capo Cia lo stallo nei negoziati è colpa di Hamas

Il capo della Cia, Bill Burns, ha attribuito ad Hamas la colpa dell'attuale situazione di stallo nei negoziati sugli ostaggi, affermando che il gruppo terroristico ha respinto l'ultima proposta avanzata dai mediatori statunitensi, del Qatar e dell'Egitto. Lo riportano i media israeliani. "È stata una profonda delusione ricevere una reazione negativa da Hamas", ha detto Burns in un evento presso il Centro presidenziale George W. Bush a Dallas. "In questo momento, è quella reazione negativa che realmente impedisce ai civili innocenti di Gaza di ottenere gli aiuti umanitari di cui hanno così disperatamente bisogno", ha detto Burns.

Guerra in Medioriente, Olimpio a Sky TG24: "Iran ha vastissimo arsenale droni"

"Queste armi sono state perfezionate, alcune sono state esportate in Russia che le utilizza contro l'Ucraina", spiega a Sky TG24 l'esperto del Corriere della Sera. L'INTERVISTA

Raid Idf contro abitazione a Rafah: un morto

Almeno una persona è stata uccisa e molte altre ferite in un nuovo attacco israeliano contro una casa a Rafah. Secondo quanto riferito - scrive al Jazeera - la casa è annessa a un asilo nel quartiere di al-Salam, a est della città a sud della Striscia di Gaza.

Capo Cia accusa Hamas per stallo negoziati ostaggi

Il capo della Cia Bill Burns ha attribuito ad Hamas la colpa dell'ultima situazione di stallo nei negoziati sugli ostaggi, affermando che il gruppo terroristico ha respinto l'ultima proposta avanzata dai mediatori statunitensi, del Qatar e dell'Egitto, lo scrive il Times of Israel. "E' stata una profonda delusione ricevere una reazione negativa da Hamas", ha detto Burns in un evento presso il Centro presidenziale George W. Bush a Dallas. "In questo momento, e' quella reazione negativa che realmente impedisce ai civili innocenti di Gaza di ottenere gli aiuti umanitari di cui hanno cosi' disperatamente bisogno". Burns ha detto che non puo' garantire che i colloqui avranno successo."E ti si spezza il cuore perche' anche qui puoi vedere in termini molto umani la posta in gioco". 



Allarme raid nel Sud di Israele

L'esercito israeliano riferisce che le sirene che segnalano raid aerei stanno suonando nel sud di Israele. La radio dell'esercito israeliano ha anche riferito che frammenti di un missile di difesa aerea sono caduti in un quartiere di Sderot, al confine con la Striscia di Gaza. I media hanno affermato che i frammenti hanno causato danni, ma non sono stati segnalati feriti.

Macron: impegno per impedire escalation Libano Israele

Emmanuel Macron ha assicurato al primo ministro libanese Najib Mikati, ricevuto a Parigi, "l'impegno della Francia a fare tutto il possibile per evitare un'escalation di violenza tra Libano e Israele", ha riferito l'Eliseo. Il presidente francese, che ha incontrato anche il capo dell'esercito libanese Joseph Aoun, ha in particolare "espresso la sua determinazione a continuare a fornire alle Forze armate libanesi il sostegno di cui hanno bisogno", ha aggiunto il suo ufficio in un comunicato stampa. 



Mezzaluna Rossa: 'Impedito ingresso ambulanze durante raid a Tulkarem'

La Mezzaluna Rossa palestinese afferma che le forze dell'esercito israeliano stanno ancora impedendo alle sue ambulanze di entrare nel campo di Nur Shams, a Tulkarem, in Cisgiordania. Da ieri l'esercito israeliano ha fatto irruzione nel campo ed il raid è ancora in corso. Almeno cinque persone, tra cui un adolescente, sono state uccise, ha riferito al Jazeera.

La Prcs ha dichiarato che uno dei suoi medici volontari è stato colpito da colpi di arma da fuoco e ferito mentre lavorava nel campo profughi e che finora nessuna ambulanza è stata in grado di raggiungerlo.


Isreale: raid contro infrastrutture di Hezbollah in sud Libano

Israele ha lanciato un raid aereo nel sud del Libano per colpire alcune infrastrutture di Hezbollah, dopo che da quella zona sono stati lanciati almeno tre razzi contro il territorio dello Stato ebraico. Lo fa sapere l'aeronautica israeliana, citata dai media israeliani, fra cui YNet e Haaretz. L'attacco in Libano è stato anche confermato anche daI portavoce militare.

Attacco di Israele contro l'Iran, perché Esfahan è un obiettivo strategico

L'area nella zona centrale del Paese ospita diversi siti nucleari e la produzione di missili e droni. Secondo la World Nuclear Association, l’Isfahan Nuclear Technology Centre comprende un impianto di conversione dell'uranio (UCF) che produce esafluoruro di uranio. L'ANALISI

Al Jazeera: "L'esercito iraniano è ancora in massima allerta"

Il corrispondente di Al Jazeera riferisce che l'esercito iraniano rimane in massima allerta per possibili ulteriori attacchi stasera, anche se fonti informate indicano che sia terminato un confronto diretto con Israele. Lo riporta la stessa Tv qatariota. 

Un ragazzo palestinese ucciso in un raid dell'Idf in un campo profughi a Tulkarem

Un ragazzo palestinese di 16 anni è stato ucciso a colpi di arma da fuoco durante il raid israeliano in corso nel campo profughi di Nur Shams, a Tulkarem, in Cisgiordania. Lo riferisce il ministero della Sanità della Cisgiordania, aggiungendo l'adolescente è arrivato morto in ospedale dopo essere stato colpito alla testa dai proiettili.

Jihad islamica: "Silenzio mondiale sui crimini sionisti in Cisgiordania"

La Jihad islamica palestinese ha condannato il “silenzio” del mondo arabo e della comunità internazionale su quelli che ha descritto come crimini commessi dalle forze israeliane e dai coloni illegali in Cisgiordania.

In una dichiarazione, il gruppo ha denunciato l'ultimo e continuo raid israeliano nel campo profughi di Nur Shams a Tulkarem. Ha inoltre criticato gli attacchi dei coloni contro i palestinesi e le loro proprietà, che sono aumentati nelle ultime settimane. Secondo la Jihad islamica, i tentativi da parte delle nazioni occidentali di sanzionare i coloni non aiuteranno, mentre queste stesse nazioni “chiudono un occhio sui ministri che armano e incitano” i coloni a compiere attacchi.

Media Usa: "L'obiettivo in Iran era la base di Natanz"

Citando "fonti militari americane di alto livello", Fox News riferisce che l'obiettivo del presunto attacco israeliano di ieri sera in Iran era una base militare a Isfahan vicino a Natanz, non gli stessi impianti nucleari. "Gli israeliani hanno colpito ciò che intendevano colpire", dice una delle fonti a Fox News, aggiungendo che c'era un obiettivo principale che è stato colpito più volte e che il sistema di difesa aerea iraniano di fabbricazione russa si è dimostrato inefficace.

Ministro degli Esteri giordano: "La Giordania non sarà arena del conflitto tra Iran e Israele"

Il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi ha dichiarato al Ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian che non permetterà che la Giordania "si trasformi in un'arena di conflitto tra Iran e Israele" o che la sua sicurezza e l'incolumità dei suoi cittadini venga messa a rischio. Lo ha comunicato il ministero degli Esteri giordano.

Nella nota, “Safadi ha sottolineato che l’attuale escalation serve solo a distogliere l’attenzione dall’aggressione israeliana a Gaza, fermare la quale deve essere la priorità per la quale tutti gli sforzi si stanno unendo”.

Media Israele: allarme a Sderot, intercettato un razzo da Gaza

"Due lanci di razzi da Gaza sono stati rilevati in seguito all'allarme attivato nella zona di Sderot in Israele. Un razzo è stato intercettato e l'altro è caduto in un'area aperta fuori dagli insediamenti. Non si sono registrate vittime o danni". Lo riporta il sito israeliano Ynet.     

Media, Israele ha attaccato la difesa del sito di Natanz

L'attacco notturno israeliano contro l'Iran ha preso di mira il sistema di difesa aerea che protegge i cieli sopra l'impianto nucleare di Natanz, nella provincia di Isfahan. Lo ha riferito la televisione saudita Al Hadath, citato dalla Tass Israele, ha affermato, ha attaccato "il sistema radar che dovrebbe proteggere l'impianto nucleare di Natanz". Al Hadath ha aggiunto che "tre missili sono stati lanciati contro il territorio iraniano" durante l'attacco israeliano. Secondo e un alto funzionario statunitense citato da Abc; "gli israeliani stavano prendendo di mira un sito radar di difesa aerea vicino a Isfahan che fa parte della protezione dell'impianto nucleare di Natanz". Secondo il report il raid è stato "molto limitato" e stando ad una "prima valutazione avrebbe distrutto il radar, ma la valutazione deve ancora essere completata

Israele attacca l'Iran, ecco cosa è successo


Gaza: "Tra Israele e Iran solo spettacolo, non si sarà una guerra"

"Non succederà nulla" e "non ci sarà alcun conflitto regionale. È solo uno spettacolo". Iyad Labbad, residente a Rafah, commenta così la rappresaglia israeliana della notte scorsa seguita all'attacco dell'Iran contro lo Stato ebraico, spiegando che l'Iran ha colpito "aree vuote" in Israele, che ha scelto di "rispondere colpendo aree vuote" in Iran. "La guerra tra Iran e Israele finirà presto. Tutto questo è inutile" conclude mentre gli aerei rombano in cielo e i carri trainati da asini cigolano per le strade circondate dalle rovine degli edifici distrutti. Un'idea largamente condivisa a Gaza. "Come tutti sanno, tutto questo è organizzato e concordato in anticipo da entrambe le parti", rileva un altro abitante di Rafah, Alaa Abu Taha, secondo il quale "se qualcuno vuole colpire, non avvisa né minaccia prima". "Noi rifiutiamo le guerre", ci tiene a dire Mahmud al-Saqqa. "Vedete la situazione. Guardate Gaza e Rafah. Vogliamo la pace con Israele. Non vogliamo guerre che causino vittime da entrambe le parti".

Mini droni abbattuti a Isfahan

"Mini droni di sorveglianza americani o israeliani": mentre a Teheran continuano le indagini sull'attacco notturno a Isfahan, centro nevralgico militare e nucleare della Repubblica islamica, le uniche notizie utili sul tipo di oggetti abbattuti nei cieli iraniani arrivano da un membro della Commissione parlamentare per la sicurezza nazionale, Shahriar Heidari. Non abbastanza per capire quali velivoli siano stati impiegati: certo, se si è veramente trattato di droni per la sorveglianza, quindi non armati, sarebbe difficile ipotizzare che il tanto atteso contrattacco israeliano si sia concretizzato nel lancio di velivoli con telecamera. Quel che è certo è che si è trattato di tre droni, "possibilmente lanciati dall'interno del Paese stesso", ha detto una fonte dell'Iran al New York Times

Di Maio: "De-escalation con dialogo Usa-Ue e Paesi moderati"


"Qualsiasi cosa vogliamo fare, la de-escalation nella regione non può prescindere dal dialogo tra Stati Uniti, Unione europea e Paesi moderati della regione, tra cui ci sono i sei Paesi di cui mi occupo io, ovvero Arabia Saudita, Emirati Arabi, Qatar, Oman, Bahrein e Kuwait". Lo dice il rappresentante speciale dell'Ue per il Golfo Persico, Luigi Di Maio, nel suo intervento al Feuromed 2024, in corso a Napoli. "Questi sei Paesi sono interessati a mantenere la pace regionale - aggiunge - non solo perche' stanno implementando ambiziosissimi programmi economici, che stanno attraendo anche tante aziende europee e italiane, ma anche perche' sono ormai attori multilaterali". Per l'ex ministro e vicepremier, inoltre, "non ci potrà mai essere stabilità duratura e strutturale senza una soluzione del conflitto israelo-palestinese e soprattutto Israele-Hamas". 

Iran, attacco fallito, droni abbattuti e nessuna vittima

"I micro veicoli aerei sono stati abbattuti senza fare vittime o danni". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, parlando dell'attacco contro Isfahan attribuito ad Israele. "I media filo israeliani hanno tentato di rendere una vittoria il loro fallimento ed esagerare la questione", ha detto Amirabdollahian agli inviati dell'Organizzazione per la Cooperazione islamica presso l'Onu a New York, come riporta Iran International. Il capo della diplomazia di Teheran ha ribadito che l'Iran è pronto a colpire decisamente Israele se adotterà misure contro la Repubblica islamica. 

A Capri la diplomazia italiana è per la de-escalation

Per qualche ora, Capri è stata l'ombelico della politica estera mondiale. Era da mercoledì sera che tra i vicoli che si inerpicano sull'isola, di fronte al Golfo di Napoli, si tessevano le fila della diplomazia internazionale. Turisti e cameraman, delegazioni e ristoratori, tutti mescolati senza apparente intralcio. Del resto l'isola è abituata a grandi eventi: vi era di casa Jacqueline Kennedy, d'estate si vedono Leonardo Di Caprio e Jennifer Lopez, nessuno si stupisce di nulla. Tantomeno della cena al lume di candela del capo della diplomazia Usa, Antony Blinken, con la moglie, su un terrazzino a strapiombo sull'iconica piazzetta salotto.

Ma stamane, dopo la notizia che era stata colpita una base aerea a Isfahan, il cuore della difesa area iraniana, vicino a un

importante impianto nucleare, per qualche ora l'isola dei

Faraglioni è diventata il fulcro delle tensioni, anche perché

si è temuta una rappresaglia immediata, che per fortuna non

c'è stata.


Cinque morti per una retata di Israele in Cisgiordania

Almeno cinque persone sono morte e diverse sono rimaste ferite in una retata del l'esercito israeliano nel campo profughi di Nur Shams, in Cisgiordania. Lo riferiscono i media locali. Il servizio di emergenza della Mezzaluna rossa palestinese ha detto che uno dei feriti è un paramedico volontario che ha cercato di assistere una delle vittime nel campo e ha riferito che alle ambulanze non è permesso entrare per evacuare le persone colpite. Ha anche confermato la morte di una persona e ha detto che la

sua famiglia ha chiesto loro di non prendere il cadavere dal

campo, dove anche diversi edifici sono stati danneggiati.

L'agenzia di stampa ufficiale palestinese, Wafa, ha detto che

altre quattro persone sono morte nel raid, oltre al deceduto

confermato dai servizi di emergenza. Il gruppo di miliziani Martiri di al-Aqsa ha confermato sui social media la morte del leader della brigata di Tulkarem (dove si trova il campo di Nur Shams), Mohamed Yaber, alias "Abu Shuya", che apparentemente era l'obiettivo dell'assalto israeliano all'enclave. L'esercito israeliano, da parte sua, ha confermato in un messaggio che le forze israeliane hanno condotto ieri sera una "operazione" a Nur Shams, in cui "hanno eliminato diversi terroristi" e arrestato diverse persone.

Il raid irrompe al G7: "Tutti fermino l'escalation"

Le notizie della notte irrompono bruscamente sul tavolo dei ministri degli Esteri riuniti nel G7 di Capri, nell'ultimo giorno dei lavori. L'attacco israeliano in territorio iraniano è l'ennesimo, seppur atteso, segnale di allarme nella regione, che costringe i capi delle diplomazie occidentali a rivedere l'agenda del vertice e prendere una posizione netta, lanciando un forte appello a tutte le parti a fermarsi. Antonio Tajani, che ha presieduto la riunione, ha sottolineato il "messaggio chiaro" di un G7 sempre più "coeso". Un format "politico", ha rivendicato il titolare della Farnesina, in cui "tutti i membri lavoreranno in sintonia" con l'obiettivo di "spegnere il fuoco" in Medio Oriente.  Il blitz dei droni israeliani che ha colpito una base iraniana a Isfahan, in risposta all'attacco diretto di Teheran contro lo Stato ebraico il 13 aprile, ha portato i ministri del G7 a riformulare il comunicato finale di Capri. L'appello è a "tutte le parti", non solo i diretti contendenti, ma anche a tutti gli attori più influenti della regione, per fornire un "contributo allo sforzo" di disinnescare la polveriera

Iran, il veto sulla Palestina mostra ipocrisia e isolamento Usa

"Il veto degli Stati Uniti a una bozza di risoluzione in Consiglio di Sicurezza dell'Onu, che raccomandava di garantire piena adesione della Palestina come membro delle Nazioni Unite, ha messo di nuovo a nudo la natura ipocrita della politica Estera di Washington e l'isolamento delle posizioni statunitensi nella comunità internazionale": lo ha dichiarato il portavoce del ministro degli Esteri dell'Iran, Nasser Kanani, che he definito la mossa statunitense "irresponsabile e non costruttiva" e aggiunto che il palestinesi hanno diritto a uno Stato "dal fiume al mare". Secondo il portavoce di Teheran, "l'appoggio unilaterale e illimitato appoggio americano al regime sionista negli ultimi decenni ha dimostrato che gli Stati Uniti non sono né un giocatore imparziale né un attore responsabile nella comunità internazionale". Kanani continua affermando che  "è un diritto legittimo e inalienabile dei palestinesi formare un governo sovrano su tutti i territori palestinesi, dal fiume (Giordano) al mare e con la santa Qods (Gerusalemme) come sua capitale". 

Usa, inaccettabili le violenze dei coloni israeliani

"La violenza da parte dei coloni estremisti israeliani contro i civili palestinesi è inaccettabile. Stiamo sanzionando Ben Zion Gopstein, il leader di Lehava, i cui membri si sono impegnati in violenze destabilizzanti. Il Tesoro ha anche sanzionato due entità per aver raccolto fondi a favore degli estremisti violenti". Lo afferma Matthew Miller, portavoce del Dipartimento di Stato Usa.

Wafa, 4 palestinesi uccisi da Israele in Cisgiordania

La Wafa ha riferito che quattro palestinesi sono stati uccisi in un'operazione dell'esercito israeliano a Nur Shams, vicino a Tulkarem in Cisgiordania. Secondo la ricostruzione, "forze speciali israeliane hanno fatto irruzione in una casa nel quartiere di Al-Iyada nel campo ed hanno eliminato 4 giovai che si erano barricati all'interno". Non è ancora chiaro se dei 4 uccisi faccia parte, o meno, anche Salim Faisal Abdel Latif Ghannam (30 anni) la cui morte era stata annunciata poche ore fa. Secondo i media palestinesi - ripresi da quelli israeliani - quest'ultimo era il comandante dell'ala militare della Jihad islamica a Tulkarem. 

Blinken: "Non coinvolti in azione offensiva contro l'Iran"

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha voluto sottolineare che l'amministrazione Biden "non è stata coinvolta nell'operazione offensiva" contro l'Iran: lo ha fatto da Capri, durante la conferenza stampa finale, al termine del G7 Affari Esteri, che ha auspicato anche nel documento finale una de-escalation in Medio Oriente. "Non siamo stati coinvolti in alcuna azione offensiva". E ha sottolineato che "il G7 -ha aggiunto- si sta occupando de-escalation e mitigazione delle tensioni". "Non abbiamo partecipato ad alcuna operazione offensiva. Quello che posso dire è che stiamo lavorando per allentare l'escalation. Non voglio dire altro, ma non siamo coinvolti". Blinken ha sottolineato che il G7 "lavora nel suo insieme per porre fine al conflitto a Gaza, fornire maggiori aiuti umanitari e garantire il rilascio degli ostaggi di Hamas"; e ha aggiunto che il gruppo islamico è "il vero ostacolo" a una tregua nella Striscia perche' ha rifiutato finora "diverse offerte generose" da parte di Israele.

Il Belgio chiederà di rivalutare l'accordo Ue-Israele

"Il Belgio prenderà l'iniziativa a livello europeo per rivalutare il nostro accordo di associazione con Israele", co-sponsorizzerà "una risoluzione Onu a favore della piena adesione della Palestina alle Nazioni Unite" e chiederà l'imposizione di dazi all'importazione in tutta l'Ue sui "prodotti provenienti dagli insediamenti israeliani illegali". Lo annuncia la vice premier belga, Petra De Sutter, in un tweet.

Hamas: oltre 34mila palestinesi uccisi in 6 mesi di guerra

Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha dichiarato venerdì che almeno 34.012 persone sono state uccise nel territorio durante gli oltre sei mesi di guerra tra Israele e i militanti palestinesi. Il bilancio comprende almeno 42 morti nelle ultime 24 ore, ha dichiarato il ministero, aggiungendo che 76.833 persone sono state ferite nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra.

Baerbock: Israele contribuisca a porre fine a sofferenze a Gaza

"Come G7, sottolineiamo quanto io e il mio collega David Cameron abbiamo reso chiaro mercoledì a Gerusalemme. Nonostante i primi passi visibili verso un maggiore aiuto umanitario, questo non è sufficiente, ed è dovere del governo israeliano contribuire a porre fine alla sofferenza umanitaria di tante persone, e soprattutto dei bambini a Gaza". Lo ha detto la ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock in conferenza stampa a conclusione del G7 Esteri a Capri. "Abbiamo il dovere di proteggere concretamente la popolazione civile. In particolare a Rafah, dove oltre un milione di persone continuano a cercare protezione. Una vasta operazione militare avrebbe qui conseguenze catastrofiche", ha aggiunto. Affinché "la sofferenza per tutte le parti abbia fine", "il passo decisivo in questa direzione è un'ulteriore tregua umanitaria che porti a un cessate il fuoco sostenibile". 

Guterres condanna "ogni atto di rappresaglia"

Il segretario generale dell'ONU, Antonio Guterres, "condanna qualsiasi atto di ritorsione" in Medio Oriente. "Il Segretario generale ribadisce che e' tempo di fermare il pericoloso ciclo di ritorsioni in Medio Oriente", ha detto il suo portavoce Stephane Dujarric in un comunicato stampa, e mette in guardia dal rischio di un "conflitto regionale diffuso".


Blinken: "Palestina? Non ora, lavori diplomazia"

"Gli Stati Uniti vogliono arrivare allo Stato palestinese; ma per avere una pace sostenibile, duratura e di lunga durata e per rispondere alle giuste aspirazioni del popolo palestinese, allo Stato della Palestina si puo' arrivare attraverso la diplomazia, non con l'imposizione": cosi' il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha spiegato, a conclusione della ministeriale Esteri del G7 a Capri, il veto che gli Usa hanno posto la notte scorsa in Consiglio di Sicurezza dell'Onu all'ingresso a pieno titolo della Palestina al Palazzo di Vetro. Blinken ha comunque assicurato che gli Usa lavorano al progetto e anche "alla potenziale normalizzazione" del processo di distensione tra Israele e i Paesi arabi. "Ci sono modi migliori per ottenere risultati significativi: si possono scrivere cose su un pezzo di carta e non avrebbero effetto, quello che conta e' la diplomazia". 



Iran: israeliani o americani i mini droni colpiti

Un membro della Commissione parlamentare per la sicurezza nazionale, Shahriar Heidari, ha dichiarato che gli oggetti volanti presi di mira oggi dal sistema di difesa iraniano erano "mini droni di sorveglianza americani o israeliani". "Le indagini continuano per verificare se ci sono stati danni durante l'incidente", ha aggiunto Heidari. Le esplosioni a Isfahan "erano legate a un'operazione israeliana e sono state ridicole", ha dichiarato il portavoce del Consiglio di presidenza del Parlamento Nezameddin Mousavi. "Israele ha accettato la loro sconfitta e si compiacciono di queste mosse infruttuose", ha aggiunto.

Ue verso sanzioni a droni e missili iraniani

I Paesi dell'Unione europea puntano a raggiungere un accordo politico lunedi' prossimo - nella riunione dei ministri degli Esteri e della Difesa a Lussemburgoo - per sanzionare i missili iraniani ed espandere le misure contro individui ed entita' iraniane responsabili del trasferimento di droni. Dopo l'attacco iraniano di domenica scorsa con piu' di 300 droni e missili, questa settimana prima gli stessi ministri degli Esteri e poi i leader dei Ventisette hanno avanzato l'intenzione di imporre maggiori sanzioni a Teheran. La risposta dovrebbe arrivare lunedi' con un accordo di principio per sanzionare l'industria iraniana dei droni e dei missili. In primo luogo, l'Ue si e' concentrata sul regime messo in atto per sanzionare l'Iran per aver trasferito droni alla Russia da utilizzare nella sua guerra contro l'Ucraina, con cui ha imposto misure restrittive contro persone ed entita' legate all'attivita'. "L'idea ora e' di introdurre i missili in questo regime", ha spiegato un alto funzionario europeo, che confida che lunedi' si raggiunga un accordo politico tra i ministri sulla proposta. 


Ue vara sanzioni contro i coloni violenti in Cisgiordania

Il Consiglio Ue sanziona quattro persone e due entità per gravi violazioni dei diritti umani contro i palestinesi, tra cui la tortura e altri trattamenti o punizioni crudeli, inumani o degradanti e la violazione del diritto alla proprietà e alla vita privata e familiare dei palestinesi in Cisgiordania.

Iran: fallito tentativo di Israele attraverso agenti locali

Mehdi Toghyani, membro del parlamento iraniano di Isfahan, afferma che il "tentativo disperato" di Israele "con l'aiuto di agenti locali" è "fallito e ha portato loro una nuova disgrazia". Lo riporta Al Jazeera. "Fate loro sapere che siamo pronti a proteggere il nostro caro Iran", ha scritto il deputato su X. Kioumars Heydari, comandante in capo delle forze di terra dell'esercito iraniano, afferma che l'Iran rimane vigile: "Se oggetti volanti sospetti appaiono nel cielo del Paese, saranno presi di mira dalla nostra potente difesa aerea", ha detto all'Irna, ripreso sempre da Al Jazeera, prima della preghiera del venerdì a Teheran.

Blinken: Italia può svolgere ruolo nodale per dialogo

Gli Usa, che non sono stati coinvolti nell'azione offensiva condotta nella notte contro l'Iran, sono convinti che l'Italia -il cui "impegno e' gia' stato molto importante per contribuire alla de-escalation"- possa adesso svolgere un ruolo importante dialogando "con i Paesi in Medio Oriente con i quali ha ottimi rapporti": cosi' il segretario di Stato, Antony Blinken, nella conferenza stampa finale alla ministeriale degli Esteri del G7, che si e' conclusa a Capri. "Siamo impegnati sin dal primo giorno, il 7 ottobre, nello sforzo per la de-escalation", ha ricordato il capo della diplomazia americana. "Questo sforzo continua e l'Italia puo' avere un ruolo nodale, come Paese che e' impegnato nel mondo su molti fronti, con tanti Paesi. L'Italia ha i suoi colloqui diretti e penso che si sia visto, nelle due ultime settimane, quali siano questi rapporti. Rimane importante alimentarli per evitare escalation e per evitare un conflitto piu' ampio". "Israele e' stato colpito da un attacco mai visto prima e gli Usa hanno interesse a che Israele si difenda, ma vogliamo anche - ha ripetuto Blinken- mitigare il conflitto". 



Blinken: 'Unica cosa che sta tra palestinesi Gaza e cessate il fuoco è Hamas'

"L'unica cosa che sta tra il popolo di Gaza e il cessate il fuoco è Hamas che ha rifiutato le generose proposte di Israele". Lo ha detto Antony Blinken, nella conferenza stampa a Capri, affermando che Hamas sembra "più interessata ad un conflitto regionale che ad un cessate il fuoco che migliorerebbe subito le condizioni dei palestinesi". E per fare questo "continua a spostare il traguardo". Il segretario di Stato Usa ha sottolineato anche come il G7 abbia chiesto "una rapida applicazione degli impegni di Israele per l'assistenza umanitaria a Gaza". "Abbiamo visto importanti passi avanti nelle ultime settimane, con più valichi aperti, più aiuti che entrano e che vanno in giro - ha aggiunto - ma dobbiamo vedere risultati costanti e dobbiamo vedere soprattutto aiuti distribuiti in tutta Gaza". 

Hamas: l'aggressione di Israele all'Iran è un'escalation

L'"aggressione" di Israele all'Iran è un'escalation contro la regione: lo ha detto Sami Abu Zuhri, alto funzionario di Hamas, dopo le notizie di un attacco di droni israeliani contro un sito militare iraniano. Lo riporta il Times of Israel. Hamas fa parte dell'Asse della Resistenza guidato dall'Iran, insieme agli Hezbollah libanesi e ai gruppi in Siria e Iraq.

Crosetto: nostri contingenti sicuri, non sono obiettivi

"I nostri contingenti, come ho detto più volte, non sono obiettivi. Non sono considerati nemici da nessuna delle fazioni che in questo momento si combattono anche in scenari difficili, per cui sono sicuri". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a margine del giuramento a Viterbo degli allievi marescialli dell'Aeronautica Militare e dell'Esercito Italiano. "Certo nulla esclude che se scoppiasse qualcosa di piu' grande - ha proseguito Crosetto - anche se uno non e' un obiettivo puo' diventare per errore un bersaglio. Ma adesso la situazione e', per quanto il termine sia difficile da usare, sotto controllo. I nostri sono preparati. Se abbiamo avvisaglie che possa succedere qualcosa non a loro ma nei dintorni vengono avvisati e messi in sicurezza, stiamo mantenendo una relativa tranquillita'".

Guterres: stop al ciclo di ritorsioni in Medio Oriente

Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, dopo l'attacco di Israele all'Iran "ribadisce che è giunto il momento di fermare il pericoloso ciclo di ritorsioni in Medio Oriente". Il portavoce del Palazzo di Vetro Stephane Dujarric in una nota afferma che il segretario generale "condanna qualsiasi atto di ritorsione e fa appello alla comunità internazionale affinché lavori insieme per prevenire ogni ulteriore sviluppo che potrebbe portare a conseguenze devastanti per l'intera regione e oltre".

Erdogan: "Non c'è chiarezza in quanto affermano Iran e Israele"

"Non ci sono dichiarazioni chiare su questo argomento". Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, facendo riferimento all'attacco attribuito a Israele contro l'Iran. "Israele dice cose diverse, analogamente anche l'Iran afferma cose diverse, quando sentiamo le dichiarazioni dell'Iran è difficile pensare che possa essere la verità e lo stesso vale per le dichiarazioni di Israele", ha detto Erdogan durante un'incontro con giornalisti a Istanbul trasmesso dalla tv di Stato turca Trt. 

Erdogan

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Ok commissione Camera Usa, aiuti a Israele e Kiev in aula

La rules committee della Camera Usa, la commissione preposta a definire le regole in base ai cui vengono presentate le leggi, ha spianato la strada nella notte ai quattro distinti provvedimenti proposti dallo speaker Mike Johnson per gli aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan. Determinante il voto dei dem, che hanno votato a favore neutralizzando l'opposizione dei falchi repubblicani e consentendo l'approdo oggi in aula dei progetti di legge. Il voto è previsto per domani. 

Blinken: "L'unico ostacolo alla tregua a Gaza è Hamas"

"L'unica cosa è impedisce un cessate il fuoco a Gaza è Hamas, perché ha rifiutato offerte generose da parte di Israele". Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken in conferenza stampa al termine del G7 di Capri. "Hamas sembra molto più interessato ad un conflitto regionale", ha aggiunto.

Israele: "276 camion di aiuti passati dai valichi per Gaza"

Sono stati 276 i camion di aiuti umanitari per la popolazione di Gaza transitati nelle ultime 24 ore dai valichi israeliani di Kerem Shalom e Nitzana. Lo ha fatto sapere il Cogat, l'ente israeliano di governo dei Territori palestinesi, aggiungendo che sono stati 144 i pacchi di aiuti alimentari paracadutati dagli aerei in vari punti di distribuzione della Striscia. Il Cogat ha anche denunciato che "sono fermi sul lato di Gaza del valico di Kerem Shalom più di 700 camion di aiuti umanitari in attesa di essere raccolti e distribuiti dalle agenzie delle Nazioni Unite ai civili della Striscia". 

Blinken: "Su Rafah siamo molto chiari e contrari all'operazione"

"Voglio in primo luogo ripetere la nostra impostazione" che quella di "evitare l'escalation e chiediamo tutte le parti di controllare le loro azioni". Su Rafah "siamo stati molto chiari: non possiamo essere favorevoli a un'operazione militare a Rafah". Lo ha detto il Segretario di Stato Usa Antony Blinken in conferenza stampa al termine del G7 Esteri a Capri. "Crediamo che si possono raggiungere gli stessi obiettivi con altri mezzi". 

Blinken

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Medio Oriente, Blinken: "L'Italia attore importante per prevenire l'escalation"

L'Italia "è un attore importante, ha un ruolo cruciale per prevenire l'escalation" in Medio Oriente. Lo ha riconosciuto il segretario di Stato americano Antony Blinken nella conferenza stampa a conclusione del G7 degli Esteri a Capri.

Blinken: "Gli Usa non coinvolti in alcuna operazione offensiva"

"Non siamo coinvolti in alcuna operazione offensiva. Quello che posso dire è che stiamo lavorando alla de-escalation. Non voglio dire altro, non siamo stati coinvolti". Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken in conferenza stampa al termine del G7 di Capri rispondendo ad una domanda sull'attacco israeliano di stamane in Iran. 

Lavrov: "Chiarito a Israele che l'Iran non vuole l'escalation"

Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha detto a Israele che l'Iran ''non vuole una escalation''. Intervistato dai media russi, il capo della diplomazia di Mosca ha parlato di ''contatti telefonici tra la leadership di Russia e Iran, i nostri rappresentanti e gli israeliani. In questi colloqui abbiamo detto molto chiaramente agli israeliani che l'Iran non vuole un’escalation''.

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha invece rivolto un appello alla ''moderazione da parte di tutti e il rifiuto di azioni che potrebbero provocare un'ulteriore escalation della tensione in una regione così difficile".

Lavrov

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Blinken: "Il G7 impegnato per la de-escalation e la sicurezza di Israele"

"Il G7 è impegnato per la sicurezza di Israele e ottenere la de-escalation" in Medio Oriente. Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken in conferenza stampa al termine del G7 di Capri, ricordando l'accordo sulla necessità di nuove sanzioni relative alle armi. 

Israele: "Tutti i paesi identificati su questa mappa hanno qualcosa in comune. Sono stati tutti obiettivi del terrorismo del regime iraniano. L’elenco diventerà sempre più lungo a meno che la Repubblica islamica non venga ritenuta responsabile delle sue azioni"

Tajani: "Gli Usa informati all'ultimo da Israele sull'attacco"

"Gli Usa sono stati informati all'ultimo minuto (da Israele, ndr), ma non c'è stata condivisione da parte degli Stati Uniti, è stata una mera informazione". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso della conferenza stampa finale del G7 Esteri a Capri.


Crosetto: "Evitare l'escalation, nostro contributo al dialogo"

"Stiamo cercando di evitare l'escalation su tutti i fronti che si sono aperti nel mondo e il nostro contributo e' un contributo al dialogo". Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a margine del giuramento a Viterbo degli allievi marescialli dell'Aeronautica Militare e dell'Esercito Italiano. "Quello che abbiamo fatto continuiamo a farlo - ha aggiunto il ministro - osservando con preoccupazione quel che accade e cercando per quello che è possibile per le istituzioni italiane di gettare acqua sul fuoco". 

Ft: "L'Iran potrebbe rivedere la sua linea sul nucleare"

L'Iran ha avvertito Israele che probabilmente rivedrà la sua posizione nucleare se i suoi impianti atomici saranno minacciati. Lo scrive il 'Financial Times'. Le Guardie della Rivoluzione iraniana hanno detto esplicitamente che Teheran potrebbe "riconsiderare" la sua politica nucleare. L'avvertimento è stato lanciato mentre i Paesi del G7 hanno minacciato nuove sanzioni sul programma iraniano di droni in risposta all'attacco di sabato contro Israele. "Riconsiderare la dottrina e le politiche nucleari dell'Iran e' probabile e immaginabile, se il regime sionista minaccia di attaccare i centri nucleari del nostro Paese", ha affermato il generale Ahmad Haq Talab, che sovrintende alla sicurezza degli impianti nucleari iraniani. I suoi commenti sono stati pubblicati dall'agenzia di stampa semi-ufficiale Tasnim, affiliata alle Guardie Rivoluzionarie, la forza militare più potente dell'Iran.

Iran nucleare

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Jerusalem Post: "Missili a lungo raggio usati a Isfahan"

Sarebbero stati missili a lungo raggio lanciati da un velivolo quelli che hanno colpito la base aerea iraniana di Isfahan in un attacco attribuito ad Israele. Lo ha sostenuto il Jerusalem Post anche se al momento la notizia non ha altre conferme in Israele e fuori. Finora l'ipotesi più accreditata del raid è quella riferita all'azione di 3 droni. 

Turchia avverte: "Rischio di conflitto permanente"

La Turchia mette in guardia dal rischio di un conflitto permanente che incombe sull'intera regione e accusa Israele di aver dato il via alla spirale di violenza, in seguito all'attacco all'ambasciata iraniana a Damasco dello scorso 1 aprile. Il ministero degli Esteri turco è intervenuto con un comunicato, emesso in seguito all'invio di droni verso l'Iran, avvenuto questa mattina per mano dello Stato ebraico, che però non ha rivendicato ufficialmente. "Il bombardamento dell'ambasciata di Damasco, una chiara violazione del diritto internazionale, ha dato il via all'escalation di tensione e fatto aumentare il rischio di un conflitto di lunga durata. Seguiamo gli sviluppi con preoccupazione e invitiamo le parti coinvolte a evitare passi che possano spianare la strada a una guerra. Chiediamo la fine del massacro in corso a Gaza, la fondazione di uno Stato palestinese e una pace duratura per l'intera nostra regione", si legge nel comunicato di Ankara. 

G7 Esteri: "Evitare escalation in Medio Oriente. Pronti a nuove sanzioni contro l’Iran"

Dal vertice di Capri si ribadisce anche l’opposizione "a un'operazione militare su vasta scala a Rafah, che avrebbe conseguenze catastrofiche sulla popolazione civile". "Ribadiamo il nostro appello per un piano credibile e attuabile per proteggere la popolazione civile locale e rispondere ai loro bisogni umanitari" si legge nel comunicato finale. LEGGI L'ARTICOLO

Cina invita i suoi cittadini in Iran a prendere 'precauzioni'

La Cina ha esortato i suoi cittadini in Iran a prendere precauzioni in vista di una situazione di sicurezza in "rapida evoluzione", dopo le esplosioni attribuite a Israele. "L'ambasciata cinese in Iran invita ancora una volta i suoi cittadini e le aziende cinesi presenti nel Paese a prendere precauzioni per la sicurezza, a monitorare attentamente gli sviluppi e a garantire la loro sicurezza", ha dichiarato l'ambasciata in un comunicato. 

Raid Israele su Isfahan, i precedenti nel 2021 e nel 2023

Il raid israeliano che ha colpito oggi la provincia di Isfahan - sede tra l'altro del Centro di tecnologia nucleare e dell'impianto per l'arricchimento dell'uranio di Natanz - ha due precedenti: era l'11 aprile del 2021 quando Teheran accusò Tel Aviv di aver colpito un sito nucleare sotterraneo attraverso un cyber attacco che provocò un'esplosione a causa della quale venne distrutto il sistema di alimentazione delle centrifughe. 

Poi, ancora nel gennaio dello scorso anno, l'Iran aveva accusato Israele di aver condotto un attacco con un drone contro un sito militare di Isfahan, che sarebbe stato collegato alla produzione di missili.

Tajani, 'ribadito no all'attacco a Rafah, sosteniamo due Stati'

Per Gaza "abbiamo ribadito il no all'offensiva militare israeliana a Rafah e che il nostro obbietto è quello di avere due stati e due popoli". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in conferenza stampa al termine del G7 Esteri a Capri.   "Abbiamo ribadito il nostro impegno a favore del cessate il fuoco immediato e sostenibile per garantire il rilascio degli ostaggi e l'arrivo di beni e alimenti alla popolazione civile palestinese. A questo proposito c'è stato un riconoscimento del G7 al lavoro italiano per il progetto Food for Gaza" che "è stato riconosciuto come strumento di pace". 

Israele, 'Idf colpisce base Hezbollah nel sud del Libano'

L'esercito israeliano ha colpito con raid aerei "terroristi che operavano in una struttura militare degli Hezbollah nell'area di Ayta ash Shab", nel Libano del sud. Lo ha riferito il portavoce militare. 

Iran, 'se Israele fa un nuovo errore la risposta sarà dura'

"Se il regime di Israele commettesse ancora volta un grave errore la nostra risposta sarà decisiva, definitiva e per loro un rammarico". Lo ha affermato il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, in un'intervista a Cnn, come riferisce Irna. "La nostra prossima risposta sarà immediata e ai massimi livelli nel caso in cui il regime di Israele si imbarchi nuovamente in avventurismo e intraprenda azioni contro gli interessi dell'Iran", ha detto Amirabdollahian, affermando che gli Usa sono stati informati di questo tramite l'ambasciata della Svizzera a Teheran e che la Repubblica islamica non cerca di alzare le tensioni. 

Tajani, messaggio chiaro G7 per de-escalation Medio Oriente

"Stamane abbiamo deciso di affrontare subito la questione Iran. Ho voluto che ci fosse un messaggio chiaro del G7. L'obiettivo politico si chiama escalation. Lavoriamo e continueremo a lavorare per essere protagonisti attivi in tutto il Medio Oriente" per la de-escalation. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in conferenza stampa al termine del G7 di Capri. "Chiediamo a tutte le parti di dare un contributo positivo. Abbiamo condannato il recente attacco sferrato dall'Iran e il G7 sostiene la sicurezza di Israele, ma invitiamo tutte le parti a lavorare per evitare una escalation e il g7 lavorerà per questo risultato".

G7: ostaggi liberi senza condizioni, tregua, aiuti a Gaza

I ministri degli Esteri del G7, riuniti a Capri, hanno firmato un documento finale in cui chiedono "il rilascio immediato degli ostaggi e un cessate il fuoco sostenibile che consenta un aumento dell'assistenza umanitaria urgentemente necessaria da consegnare in tutta sicurezza in tutta Gaza". 

Il G7 ribadisce, contrari a operazione di Israele a Rafah

"Ribadiamo la nostra opposizione ad un'operazione militare su vasta scala a Rafah, che avrebbe conseguenze catastrofiche sulla popolazione civile. Ribadiamo il nostro appello per un piano credibile e attuabile per proteggere la popolazione civile locale e rispondere ai loro bisogni umanitari". Lo si legge nel comunicato del G7 Esteri a Capri.

G7, pronti a nuove sanzioni contro l'Iran

"Chiediamo che l'Iran e i suoi gruppi affiliati cessino i loro attacchi. Riterremo il governo iraniano responsabile delle sue azioni dannose e destabilizzanti e siamo pronti ad adottare ulteriori sanzioni o altre misure, ora e in risposta a ulteriori iniziative destabilizzanti". Lo si legge nel comunicato finale del G7 Esteri di Capri dedicato al Medio Oriente. In un passaggio dedicato all'Ucraina, i Sette affermano poi che "se l'Iran dovesse procedere con la fornitura di missili balistici o tecnologie correlate alla Russia, siamo pronti a rispondere in modo rapido e coordinato, anche con nuove e significative misure". 

G7, parti lavorino per evitare escalation in Medio Oriente

"Alla luce delle notizie sui raid del 19 aprile, invitiamo tutte le parti a lavorare per prevenire un'ulteriore escalation. Il G7 continuerà a lavorare a tal fine. Chiediamo a tutte le parti, sia nella regione che oltre, di offrire il loro contributo a questo sforzo". Lo si legge nel comunicato finale del vertice di Capri. "Chiediamo all'Iran di astenersi dal sostenere Hamas e dall'intraprendere ulteriori azioni che destabilizzino il Medio Oriente, compreso il sostegno agli Hezbollah e ad altri attori non statali. Chiediamo a tutti i paesi di impedire la fornitura di componenti per i programmi relativi a droni e missili iraniani". 

Fonte Iran, 'origine straniera dell'attacco non è confermata'

Una fonte iraniana non identificata citata da 'Times of Israel' ha detto che "l'origine straniera dell'incidente non è stata confermata". Poi ha aggiunto: "non abbiamo ricevuto alcun attacco esterno e le discussioni in corso propendono più per una infiltrazione che per un attacco". 

Fonti, 'i 27 vogliono maggiori sanzioni a Iran, Ue frena'

I 27 Paesi membri dell'Ue "da mesi" chiedono al Servizio di Azione Esterna della Commissione (EEAS) di ampliare il regime delle sanzioni applicato all'Iran sui droni ma il servizio "trascina i piedi" perché ha la sua "agenda". Lo dice un'alta fonte diplomatica alla vigilia del Consiglio Esteri-Difesa di lunedì prossimo, che affronterà il tema delle sanzioni a Teheran. "I leader sono stati chiari, c'è il necessario consenso tra i 27", precisa la fonte. L'idea è d'inserire nelle misure restrittive anche la produzione dei missili e la loro consegna ai 'proxy' nella regione, in modo che l'Iran "paghi un prezzo". 

Deputato iraniano, 'Israele ha compiuto un errore pericoloso'

Il deputato iraniano Mahmoud Abbaszadeh Meshkini ha messo in guardia Israele avvertendolo di aver commesso "un errore molto pericoloso e strategico giocando con la coda del leone". Lo riporta Iran International. 

Wsj, 'Usa valutano una nuova fornitura di armi a Israele'

L'amministrazione Biden sta valutando una nuova fornitura di armi del valore di oltre un miliardo a Israele. Lo ha riferito - citando fonti Usa - il Wall Street Journal ripreso da Haaretz. La fornitura, nella quale sarebbero incluse munizioni per tank, colpi di mortaio e veicoli militari, si aggiungerebbe a quella già all'esame del Congresso e, secondo il Wsj, sarebbe tra le maggiori fatte per Israele dall'avvio del conflitto da parte di Hamas il 7 ottobre scorso. 

Media, personale militare iraniano su sito nucleare di Zardanjian

Personale militare è stato visto stamattina poco dopo il presunto attacco di Israele nell'impianto nucleare di Zardanjan, nel distretto di Isfahan. Le  immagini sono state diffuse dalla West Asia News Agency, riprese da Sky News. 

Iran, 'è stata distrutta la falsa grandezza dei sionisti'

"La falsa grandezza dei sionisti è stata distrutta". Lo ha affermato Kioumars Heydari, comandante delle forze terrestri dell'Esercito iraniano, in riferimento all'attacco dell'Iran contro Israele durante lo scorso fine settimana. Uno dei risultati dell'attacco è stato "cambiare l'equilibrio di potere nella regione a favore della Repubblica islamica", ha detto Heydari, come riporta la tv di Stato iraniana, senza menzionare l'attacco di oggi a Esfahan attribuito a Israele. "La presenza di forze straniere non è riuscita a garantire la sicurezza regionale", ha aggiunto Heydari.

Iran, indagini in corso su quanto accaduto

"Gli esperti stanno indagando sull'incidente e informeranno sulla questione dopo aver ricevuto i risultati": lo afferma il  comandante in capo dell'esercito iraniano Abdolrahim Mousavi, secondo Irna, ripresa da Cnn. Mousavi ha ribadito che l'esplosione udita è stata causata  "dalla difesa aerea che ha sparato contro un oggetto sospetto". 

Crosetto, 'da Israele risposta non eccessiva'

Attacco Israele a Iran? ''Era una cosa aspettata. La cosa importante era vedere l'intensità della risposta. Tutto sommato è stata una risposta non eccessiva. Una risposta che potrebbe in qualche modo chiudere la questione che si era aperta con la bomba in Siria. Anche le dichiarazioni successive ci danno la speranza che si possa chiudere qui questo fronte''. Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto a 'Giù la maschera' su Radio Uno. ''E' stata una risposta accettabile anche dal punto di vista iraniano''.

Quanto alle possibili ripercussioni sulla questione di Gaza, per Crosetto ''sono due capitoli distinti. Penso che la determinazione israeliana sia quella di andare avanti e non ci sia un cambio di strategia. L'idea di estirpare Hamas e rendere più sicura la Striscia di gaza continua a essere prioritaria per il governo israeliano''. 

Raisi, attacco a Israele ha mostrato la nostra forza

"Questa operazione ha dimostrato l'autorità del sistema della Repubblica Islamica e la potenza delle nostre forze armate, oltre alla ferrea volontà del popolo sotto la guida del leader supremo della rivoluzione" Ali Khamenei. Lo ha affermato il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, parlando dell'attacco dell'Iran contro Israele durante lo scorso fine settimana. Raisi ha definito l'azione "necessaria", durante un discorso a Damghan, nella provincia settentrionale di Semnan, come riferisce Irna, e non ha commentato l'attacco ad Esfahan attribuito a Israele. 

Egitto, profonda preoccupazione per escalation continua

L'Egitto, in una dichiarazione diffusa dal suo ministero degli Esteri, ha espresso la sua "profonda preoccupazione per la continua escalation reciproca tra Israele e Iran, a seguito delle notizie di attacchi missilistici e droni contro siti in Iran e Siria". "L'Egitto invita entrambe le parti a esercitare la massima moderazione e a rispettare pienamente le norme del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite, mettendo in guardia contro le conseguenze dell'estensione del conflitto e dell'instabilità nella regione e i loro pericolosi effetti sulla sicurezza del suo popolo", aggiunge la nota. Si afferma inoltre che il Cairo "continuerà ad intensificare i contatti con tutte le parti interessate e influenti al fine di contenere le tensioni e l'attuale escalation".

007 alla Cnn: "Attacchi diretti Iran-Israele sono finiti"

Una fonte dell'intelligence regionale a conoscenza della potenziale reazione dell'Iran all'attacco di oggi attribuito ad Israele ha detto alla Cnn che gli attacchi diretti da Stato a Stato tra i due Paesi sono "finiti". La fonte, non autorizzata a parlare pubblicamente, ha affermato che, a sua conoscenza, non ci si aspetta una risposta dell'Iran, ma non ha fornito alcuna motivazione. I funzionari del governo iraniano hanno finora cercato di minimizzare l'impatto dell'attacco e Teheran non ha identificato la fonte del raid mentre l'esercito israeliano non ha commentato.

A Isfahan vivono 1.500 ebrei iraniani, è meta di pellegrinaggi

Sono circa 1.500 gli ebrei iraniani che vivono a Isfahan, la città dell'Iran centrale vicino alla quale è stato condotto l'attacco israeliano. Lo ricorda il Jerusalem Post spiegando che Isfahan ospita una delle comunità ebraiche più antiche della Persia e in città si trova una sinagoga centrale e altre 13 più piccole. Isfahan è anche un luogo di pellegrinaggio, in particolare verso la tomba di Serah bat Asher, nipote di Giacobbe, vicino a Pir Bakran, e ha un importante significato culturale e religioso per gli ebrei.


Iran, nessun vertice di emergenza del Consiglio Sicurezza

Il Consiglio Supremo di Sicurezza Nazionale dell'Iran ha negato indiscrezioni sui media stranieri secondo cui venerdì mattina si sarebbe tenuta una riunione di emergenza, in seguito all'attacco attribuito ad Israele. Lo riporta Tasnim, agenzia iraniana ritenuta vicina alle Guardie della rivoluzione. 

Attacco all'Iran sul tavolo del G7, "parti non eccedano"

L'attacco all'Iran attributo a Israele è stato al centro dell'apertura dell'ultima giornata del G7 a Capri con il segretario di Stato Usa Antony Blinken  che - secondo quanto si apprende - ha condiviso con i partner le informazioni in possesso degli americani sull'operazione. Attesa una dichiarazione del G7 Esteri in cui si dovrebbe definire 'limitata' l'azione, ribadendo l'invito a Israele e all'Iran a non eccedere nelle reazioni. 

Washington Post, fonte Israele: "Dimostrato a Iran che possiamo colpire"

 L'attacco compiuto all'interno dell'Iran è stata una rappresaglia per l'offensiva di Teheran con missili e droni lanciati contro Israele lo scorso fine settimana. Lo ha detto un funzionario israeliano citato dal Washington Post. Non è chiaro quali danni abbia causato l'attacco, ma il funzionario ha riferito al quotidiano che "l'obiettivo era segnalare all'Iran che Israele ha la capacita' di colpire all'interno del Paese". Una seconda fonte ha aggiunto che l'attacco è stato "attentamente calibrato". 

"Allerta" per le navi nel Mar Rosso dopo attacco all'Iran

L'attacco a Isfahan, in Iran, ha messo in allerta le navi nel Mar Rosso, dove i ribelli Houthi yemeniti attaccano da mesi i carghi in segno di protesta per la guerra a Gaza. Il centro dell'esercito britannico per le Operazioni Commerciali Marittime ha avvertito le navi nella regione che potrebbero registrare un aumento dell'attività dei droni nei cieli. "Al momento - ha comunque aggiunto- non ci sono indicazioni che i mercantili siano l'obiettivo previsto".


Iran, "attacco moscio? Israele si prende in giro da solo"

"Le autorità israeliane si prendono in giro da sole!". Così l'agenzia di stampa semi-ufficiale iraniana Tasnim su X ironizza sul post del ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir in risposta al presunto attacco israeliano vicino a Isfahan, definito "moscio". 

Iran, "assurdo attribuire l'attacco a Israele"

Il comandante in capo dell'Esercito iraniano, Abdolrahim Mousavi, ha definito "assurdi" i rapporti che attribuiscono ad Israele gli attacchi a Esfahan e ha sostenuto che le esplosioni erano il suono dell'abbattimento di "oggetti volanti". Lo riporta Iran International. Riguardo ad una potenziale ritorsione di Teheran contro lo Stato ebraico, Mousavi ha affermato che Israele "ha già visto la risposta dell'Iran". 

Iran, "raid con piccoli droni, forse da dentro Paese"

L'attacco in Iran della notte scorsa "è stato condotto da piccoli droni, possibilmente lanciati dall'interno del Paese stesso". Lo ha detto una fonte dell'Iran al New York Times, ripreso da Haaretz. Secondo la stessa fonte, "i sistemi radar del Paese non hanno intercettato velivoli non identificati entrati nello spazio aereo dell'Iran". 

Cina: "Evitare di inasprire le tensioni"

La Cina si opporrà a qualsiasi azione che "inasprisca ulteriormente la tensione", dopo l'attacco vicino alla città iraniana di Isfahan. "La Cina si oppone a qualsiasi azione che inasprisca ulteriormente le tensioni", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian. 

Von der Leyen: "No a ulteriori azioni escalation"

 "Dobbiamo fare tutto il possibile affinchè le parti nella regione evitino l'escalation. Abbiamo assistito al massiccio attacco con droni e missili dall'Iran contro Israele. E' assolutamente necessario che la regione sia stabile e che tutte le parti esercitino moderazione da ulteriori azioni". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un punto stampa in Finlandia al confine con la Russia con il premier Petteri Orpo. 

Crosetto: "Israele ha necessità di reagire a Iran ma può calibrare risposta"

"Israele per certi versi ha la necessità di reagire, perché la capacità di deterrenza di Israele è garanzia di sopravvivenza per Israele. Quello che il mondo sta cercando di orientare è come Israele può reagire. Israele può calibrare la risposta". Lo ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto, intervenendo ieri all'incontro promosso da PwC Italia in collaborazione con il gruppo editoriale Gedi, dal titolo 'Il ruolo della ricerca militare nello sviluppo economico italiano'. "Israele - ha spiegato - può reagire in molti modi, così come molti ne aveva l'Iran. L'Iran ha scelto per la prima volta di attaccare direttamente Israele e questo è stato un passo storico, una cosa molto rilevante, di cui tenere conto. D'altra parte - ha osservato Crosetto - Israele sa benissimo che non può permettersi di aprire più fronti, sarebbe un suicidio".


Attacco all'Iran irrompe nell'ultima giornata del G7 a Capri

La notizia dell'attacco all'Iran attribuito a Israele irrompe nell'ultima giornata del G7 Esteri a Capri, dove i ministri sono impegnati da stamane nella sessione finale dei lavori.  Al termine, il ministro degli Esteri Antonio Tajani terrà una conferenza stampa per illustrare i risultati della tre giorni. Atteso, ma ancora da confermare, anche un punto stampa del segretario di Stato Usa Antony Blinken.

Media Iran, "difesa antiaerea in azione anche a Tabriz"

Le difese aeree iraniane, oltre a Isfahan, sono entrate in azione anche a Tabriz, nel nord-ovest dell'Iran. Lo ha indicato l'agenzia di stampa Fars, legata ai Guardiani della Rivoluzione. Fonti locali hanno riferito di un'esplosione e, secondo l'agenzia, è stato confermato che è stata provocata dalla difesa aerea della Repubblica islamica che ha agito a causa della presenza di "un oggetto sospetto". La situazione a Tabriz, sottolinea la Fars, ora è "completamente calma".

Tajani: "Idea dare segnale forte a Iran, presa decisione politica"

"L'idea è quella di dare un segnale forte all'Iran perché non si ripeta quello che è successo. Un messaggio politico che poi si tramuta in azione concreta, ma qui è stata presa soltanto una decisione politica". Lo ha dichiarato ai giornalisti a Capri il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ieri sera a proposito delle sanzioni a Teheran. "Questo non è il luogo per decidere formalmente cosa fare, ogni Paese ha delle regole diverse per imporre sanzioni", ha spiegato Tajani, secondo cui "per quanto riguarda noi sarà l'Unine Europea a dover prendere le decisioni. Ci sarà il Cae a Lussemburgo lunedì e credo che inizieremo ad approfondire il tema delle sanzioni".



Attacco di Israele contro l'Iran, perché Esfahan è un obiettivo strategico

L'area nella zona centrale del Paese ospita diversi siti nucleari e la produzione di missili e droni. Secondo la World Nuclear Association, l’Isfahan Nuclear Technology Centre comprende un impianto di conversione dell'uranio (UCF) che produce esafluoruro di uranio. I DETTAGLI

Parigi, "appello a de-escalation e moderazione"

"La posizione della Francia è quella di invitare tutti i partner della regione alla de-escalation e alla moderazione". Lo ha dichiarato a Sud Radio il ministro francese per gli Affari europei, Jean-Noel Barrot, commentando la notizia di un attacco israeliano in territorio iraniano. "Senza dubbio è un po' presto per poter commentare quanto accaduto", ha aggiunto, precisando che il presidente, Emmanuel Macron, parlerà "a tempo debito".

Esfahan, sede di impianti nucleari e basi militari

Esfahan, nel centro dell'Iran, ospita diverse importanti strutture militari, tra cui impianti nucleari, un'importante base aerea e fabbriche legate alla produzione militare iraniana, tra cui droni. I primi rapporti dell'agenzia di stampa iraniana Fars parlano di "tre esplosioni" udite nei pressi di Qahjavarestan, vicino all'aeroporto di Esfahan e alla base aerea dell'esercito di Shekari. Anche se il più noto impianto di arricchimento dell'uranio di Natanz si trova nella provincia, la struttura di conversione dell'uranio dell'Iran si trova nella zona sud-orientale di Zerdenjan a Esfahan. L'impianto, la cui costruzione iniziò nel 1999, ospita tre piccoli reattori di ricerca forniti dalla Cina, oltre a occuparsi della produzione di carburante e di altre attività per il programma nucleare civile dell'Iran. Esfahan è anche sede di un'importante base aerea iraniana che ospita la flotta ormai obsoleta di F-14 Tomcat di produzione americana, acquistata dall'Iran prima della rivoluzione islamica del 1979. Alcune ricostruzioni iniziali suggerivano che un impianto radar presso la base potesse essere stato il bersaglio dell'attacco. Altrettanto importanti sono le strutture di produzione di armi nella città e nei dintorni. All'inizio dello scorso anno è stato lanciato un attacco, attribuito a Israele, contro quello che era presumibilmente una fabbrica di armi nella città, che come l'attacco odierno avrebbe coinvolto tre droni. 

Oman condanna "ripetuti attacchi Israele nella regione"

L'Oman, primo Paese arabo a farlo, ha condannato l'attacco, attribuito a Israele, condotto sulla provincia di Isfahan, nell'Iran centrale. Il ministero degli Esteri del sultanato, riportano i media satellitari arabi, "condanna e denuncia i ripetuti attacchi militari di Israele nella regione".

Iran, "fatti non chiari, no a risposte affrettate"

L'Iran non annuncia rappresaglie nei confronti di Israele, sminuisce l'attacco subito nella notte e si riserva di accertare i responsabili di quello che viene definito "un incidente". A renderlo noto ufficiali iraniani, che specificano che Teheran non ha urgenza di rispondere all'attacco subito nella notte. "Non è stato chiarito quale sia il Paese straniero da cui e' stato generato l'incidente. Non abbiamo ricevuto alcun attacco esterno e non abbiamo in programma ritorsioni da attuare con urgenza", ha dichiarato una fonte ufficiale del regime di Teheran alla stampa. 

Media, "ufficialmente Israele non assume responsabilità"

Ufficialmente Israele non assumerà la responsabilità dell'attacco in Iran "per ragioni strategiche". Lo scrive il Jerusalem Post, citando "fonti israeliane", che hanno dichiarato informalmente "Occhio per occhio, dente per dente. Israele ha reagito laddove è stato attaccato". Ma, ufficialmente, Israele non si assumera' la responsabilità di questo attacco per ragioni strategiche. Gli iraniani sostengono che si sia trattato di "un'esplosione in una fabbrica" perchè vogliono evitare un'escalation; secondo le fonti israeliane non è chiaro il motivo per cui il Pentagono abbia rivelato ai media americani il coinvolgimento di Israele; avrebbero potuto restare in silenzio, dicono. Avrebbero potuto preservare la dignità dell'Iran ed evitare di aggravare la situazione da soli, secondo quanto riferisce il quotidiano israeliano. 

Media, "l'Iran non pianifica una ritorsione immediata"

Un alto funzionario iraniano ha affermato che Teheran non prevede una ritorsione immediata dopo l'azione militare di stanotte di Israele. Lo scrive l'agenzia russa Tass. 

Londra, "Israele ha diritto alla difesa ma ridurre la tensione"

Israele "ha il diritto all'autodifesa" ma "abbiamo sottolineato agli israeliani che ciò che conta ora è la riduzione della tensione". E' quanto sottolinea Downing Street, secondo quanto riporta la Bbc. 

Analista Teheran: "In azione mini droni pilotati da infiltrati in Iran"

Sarebbero stati ''pilotati da infiltrati all'interno dell'Iran'' i ''mini droni abbattuti dalle difese aeree a Isfahan''. Lo afferma un'analista iraniano citato dalla televisione di Stato di Teheran. ''Fonti ben informate'' citate dall'agenzia di stampa Tasnim hanno aggiunto che ''non ci sono indicazioni di un attacco dall'esterno contro l'Iran''.

Attacco di Israele all'Iran, Tajani: "I nostri connazionali sono al sicuro"

Il ministro degli Esteri: "Da parte di Ue e G7 c'è uno sforzo diplomatico per la de-escalation, invitiamo tutti alla prudenza per evitare l'escalation nell'area". Crosetto: "Non si arrivi a un punto di non ritorno". LEGGI QUI

Media iraniani, "nessuna notizia di attacchi dall'estero"

I media iraniani negano oggi che l'Iran sia stato attaccato dall'estero dopo che diversi droni sono stati abbattuti e si sono udite esplosioni vicino alla città centrale di Esfahan. "Non ci sono notizie di un attacco dall'estero contro Esfahan o qualsiasi altra parte dell'Iran", riporta l'agenzia di stampa Tasnim, citando "fonti informate". 

Ben Gvir critica attacco Israele a Iran: "Reazione debole"

Il ministro della Sicurezza nazionale di Israele Itamar Ben Gvir ha criticato su 'X' l'attacco israeliano contro l'Iran utilizzando un termine che può essere tradotto come ''debole'', ''zoppo''. Ovvero per indicare che la reazione israeliana al lancio di missili e droni da parte dell'Iran è stata limitata.

Tajani: "Da Israele no reazione per escalation"

''Da Israele non c'è stata una reazione che puntava alla escalation''. Lo ha dichiarato il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a Sky Tg24, sottolineando che ''si tratta di una situazione in continua evoluzione, speriamo sia una evoluzione positiva''.


Tzipi Livni: "Netanyahu non offre alcuna speranza al Paese"

Nei cortei di queste settimane migliaia di israeliani sono tornati a chiedere le dimissioni del premier Netanyahu e nuove elezioni. "Prima succede meglio è. Questo governo non offre alcuna speranza, al Paese nel suo interno o nelle relazioni con i palestinesi", spiega Tzipi Livni, ex ministra degli Esteri israeliana, in un'intervista al Corriere della Sera. "Netanyahu sta cercando di trarre le conclusioni sbagliate dal 7 ottobre. Io ho sempre sostenuto che dovessimo combattere Hamas ma rafforzare l'Autorità palestinese - prosegue -. Lui ha attuato la strategia opposta e adesso cerca di ribadirla. Non abbiamo molto tempo, a novembre ci sono le elezioni negli Stati Uniti, Bibi ripete di non voler collaborare con Abu Mazen come chiedono il presidente Joe Biden e la comunità internazionale".  All'attacco iraniano nella notte tra sabato e domenica "si è opposta una coalizione a difesa di Israele: su questo dobbiamo continuare a costruire le alleanze regionali e ottenere che vengano inasprite le sanzioni contro Teheran".

Aeroporti Teheran riaperti dopo sospensione voli per raid Israele

I due principali aeroporti di Teheran hanno ripreso i voli che erano stati sospesi dopo le esplosioni nella città centrale iraniana di Isfahan causate da un raid israeliano. Lo riferiscono i media statali. "I voli attraverso gli aeroporti Imam Khomeini e Mehrabad sono ripresi", riferisce l'agenzia di stampa ufficiale Irna.

Bombardiere russo precipita a est della Crimea

Un bombardiere russo Tu-22M a lungo raggio è precipitato nella regione di Stavropol nel sud della Russia, a est della Crimea. Lo riferisce il ministero della Difesa russo citato dall'agenzia di stampa Ria Novosti. "Nel territorio di Stavropol, dopo aver completato una missione di combattimento mentre tornava all'aeroporto in patria, un aereo Tu-22M3 delle forze aerospaziali russe si è schiantato. I piloti si sono lanciati", afferma la nota, spiegando che sono stati evacuati tre uomini mentre si cerca un quarto. Secondo i dati preliminari citati dalla Ria, la causa dello schianto è stato un malfunzionamento tecnico. Non c'erano munizioni a bordo e l'aereo si è schiantato in una zona deserta.

Attacchi Israele nel sud della Siria su postazione radar

Gli attacchi israeliani nel sud della Siria hanno preso di mira all'alba di oggi una postazione radar dell'esercito: lo ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani. "Gli attacchi israeliani hanno preso di mira una postazione radar dell'esercito siriano tra le province di Soueida e Deraa", ha affermato Rami Abdel Rahman, direttore dell'l'Osservatorio.

Ex portavoce Idf: "Ci vorrà tempo per capire cosa accaduto"

"Ci vorrà tempo per capire cosa è successo". Lo ha detto l'ex portavoce dell'Idf Avi Benayahu durante una trasmissione di Canale 12 nella quale sono state mostrate le immagini di calma a Ishafan trasmesse dalle emittenti dell'Iran e che sono state definite da alcuni dei commentatori di "propaganda". 

Iran, "abbattuti tre droni israeliani"

Le difese aeree iraniane hanno abbattuto tre droni, presumibilmente lanciati da Israele, vicino alla base di Isfahan. Lo ha riferito l'agenzia spaziale iraniana. "Hanno detto che abbiamo lanciato 500 droni e missili suicidi, ora rispondono con tre di questi droni, che sono stati tutti abbattuti", scrive su X il portavoce dell'agenzia spaziale iraniana Hossein Dalirian. "Dicono solo che non hanno informato l'America prima", aggiunge.

Iran, "centrali nucleari Isfahan completamente al sicuro"

Gli impianti nucleari a Isfahan, città nel centro di Iran colpita dai raid israeliani, sono "completamente sicuri" dopo i raid nella notte. "Gli impianti nucleari nella provincia di Isfahan sono completamente sicuri", riferisce l'agenzia di stampa Tasnim, citando "fonti affidabili". Dalla base di Isfahan sono partiti i missili lanciati verso Israele.

Tajani: "Invitiamo alla prudenza, no all'attacco a Rafah"

Da parte di Ue e G7 c'è "uno sforzo diplomatico per la de-escalation, invitiamo tutti alla prudenza per evitare l'escalation nell'area". Lo afferma il ministro degli Esteri Antonio Tajani aggiungendo che al momento l'operazione attribuita ad Israele in Iran "sembra conclusa" e ribadendo la contrarietà ad un attacco israeliano a Rafah, nel sud di Gaza. 

Il petrolio rallenta, si attesta sotto i 90 dollari

I prezzi petrolio registrano un significativo rallentamento dall'impennata di questa mattina prossima al 4% sulle notizie delle tensioni in Medio Oriente con la ritorsione di Israele verso l'Iran: nelle contrattazioni asiatiche il West Texas Intermediate (Wti) sale ora del 2,10%, a 84,47 dollari, mentre il Brent registra un progresso dell'1,97%, a 88,83 dollari. 

Usa non coinvolti in operazione Israele contro Iran, avvertiti 24-48 prima

Israele aveva avvertito gli Stati Uniti che avrebbe attaccato l'Iran nelle successive 24-18 ore, ma gli americani non sono stati coinvolti nell'operazione. Lo scrive l'emittente Nbc citando ''una fonte ben informata''. Due funzionari citati a condizione di anonimato da Bloomberg hanno poi affermano che ieri Israele aveva avvisato gli Stati Uniti che intendeva attaccare entro uno o due giorni successivi.

Comandante Iran: "Nessun danno in attacco Israele"

Nessun danno è stato causato nell'attacco notturno di Israele contro l'Iran. Lo ha detto alla tv di stato iraniana Siavosh Mihandoust, comandante dell'esercito iraniano, aggiungendo che il rumore sentito durante la notte a Isfahan era dovuto ai sistemi di difesa aerea che avevano preso di mira un "oggetto sospetto". I media iraniani hanno diffuso immagini di questa mattina di Ifshan minimizzando i danni.

Tajani: "Gli italiani in Iran sono al sicuro"

"Ho appena parlato con la nostra ambasciatrice in Iran e sto seguendo gli sviluppi della situazione a seguito delle esplosioni notturne a Isfahan. Ne parleremo con i Ministri degli Esteri nella sessione del G7 di Capri di stamani. Al momento nessuna criticità per gli italiani che vivono in Iran". Lo scrive il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo l'attacco di stanotte in Iran. "I connazionali sono al sicuro", ha aggiunto Tajani.

Lanciata operazione Israele contro Iran, colpita base Isfahan

Israele ha lanciato nella notte un'operazione ''limitata'' contro l'Iran colpendo una base iraniana vicino a Isfahan. Lo riferiscono funzionari americani citati dalla Cnn e dal New York Times. Le difese aeree iraaniane sono entrate in azione e tre droni sono stati abbattuti, come ha confermato il portavoce della agenzia spaziale iraniana su 'X'.

Iran, "centrali nucleari Isfahan completamente al sicuro"

Gli impianti nucleari a Isfahan, città nel centro di Iran colpita dai raid israeliani, sono "completamente sicuri" dopo i raid nella notte. "Gli impianti nucleari nella provincia di Isfahan sono completamente sicuri", riferisce l'agenzia di stampa Tasnim, citando "fonti affidabili". Dalla base di Isfahan sono partiti i missili lanciati verso Israele.

Crosetto: "Evitare si arrivi a punto di non ritorno"

"Ricevo costanti aggiornamenti e seguo gli sviluppi della situazione in Medio Oriente. Con gli alleati e partner stiamo lavorando per scongiurare un'ulteriore escalation, invitare le parti alla moderazione affinchè non si arrivi ad un punto di non ritorno". Lo scrive su "X" il ministro della Difesa Guido Crosetto. 

Media Iran, "situazione di calma a Esfahan dopo le esplosioni"

L'agenzia semi-ufficiale iraniana Mehr News riporta che la città di Esfahan è "completamente calma" poche ore dopo la segnalazione di esplosioni vicino all'aeroporto della città, mentre i media della Repubblica islamica minimizzano le conseguenze del raid. Lo riferisce Al Jazeera. "Le persone continuano la loro vita normale", secondo la diretta tv, che ha mostrato il traffico mattutino nell'incrocio principale della città, sottolineando tuttavia che "si sono sentiti dei rumori sopra la città" a Esfahan ore prima e aggiungendo che "diversi Uav sono stati abbattuti". 

Media, "l'ambasciata Usa in Israele restringe gli spostamenti"

L'ambasciata Usa ha emesso un avviso di sicurezza ai propri impiegati e alle loro famiglie di restringere i loro spostamenti a Tel Aviv, Beersheba e nelle aree di Gerusalemme. Lo hanno riferito i media spiegando che l'ambasciata ha motivato il fatto con "un surplus di cautela a seguito dei rapporti che Israele ha condotto un attacco di rappresaglia contro l'Iran". 

Ian Bremmer: "Attacco di Israele è una sorta di de-escalation"

"L'attacco israeliano contro l'Iran è un allentamento dell'escalation. Dovevano fare qualcosa ma l'azione è limitata rispetto all'attacco su Damasco che ha fatto precipitare la crisi". Lo scrive su X Ian Bremmer, analista fondatore di Eurasia Group, società di consulenza sui rischi geopolitici. 

Iran, ripresi i voli dall'aeroporto di Teheran

Secondo l'agenzia ufficiale Irna, i servizi aerei sono ripresi questa mattina presto nei due aeroporti di Teheran dopo essere stati sospesi in seguito alle esplosioni segnalate in Iran. Gli aerei sono stati nuovamente in grado di atterrare e decollare dagli aeroporti nazionali Imam Khomeini International e Mehrabad, ha dichiarato l'Irna, indicando che un volo da Roma, che era stato dirottato ad Ankara, era atteso a Teheran

Idf, "nessun cambio di istruzioni per la popolazione israeliana"

Non ci sono cambi di regole e istruzioni al momento per la popolazione in Israele. Lo ha detto il portavoce militare, come riferisce Haaretz. 

Allerta 72 ore nel Golfo Persico, "segnalare attività sospette"

L'agenzia per la sicurezza marittima britannica Ukmto ha diramato un'allerta di 72 ore nel Golfo Persico in seguito alle notizie di un attacco israeliano in Iran. "Le imbarcazioni che stanno transitando nel Golfo Persico e nell'area occidentale dell'Oceano indiano potrebbero registrare un aumento delle attività di droni nella regione - si legge nel bollettino -. Al momento non ci sono indicazioni di mercantili nell'area. I comandanti segnalino ogni attività sospetta, e di droni, all'Ukmto. L'avviso di sicurezza è valido per 72 ore dalla sua pubblicazione". 

Compagnia aerea flydubai di Dubai cancella i voli per l'Iran

La compagnia aerea flydubai di Dubai ha cancellato i voli per l'Iran venerdi' dopo aver ricevuto un avviso ufficiale, secondo un comunicato. "In linea con il NOTAM (avviso alle missioni aeree) emesso, i nostri voli per l'Iran oggi sono stati cancellati", si legge nella dichiarazione inviata all'AFP. Un volo che era gia' partito per Teheran è tornato a Dubai dopo la chiusura dell'aeroporto della capitale iraniana, ha aggiunto. I voli sono stati sospesi in tutta l'Iran mentre i media statali iraniani riferivano di esplosioni nella provincia centrale di Isfahan.


Guardian, "Israele ha detto ad Usa non avrebbe colpito il nucleare"

Preavvisando gli Usa dell'imminente attacco in Iran, Israele ha assicurato Washington che non avrebbe colpito i siti nucleari. Lo riferiscono dirigenti Usa citati dal Guardian.

Tv iraniana, "tre droni abbattuti sopra Esfahan"

La tv di Stato iraniana ha affermato che nella notte, intorno alle ore 2.30 italiane, tre droni sono stati visti nel cielo sopra Esfahan e i sistemi di difesa aerea sono stati attivati e hanno "distrutto questi droni nel cielo". Lo riporta Al Jazeera. 

La risposta di Israele nel giorno del compleanno di Khamenei

La risposta di Israele all'attacco dell'Iran è arrivata nel giorno del compleanno della Guida Suprema iraniana Khamenei, nato il 19 aprile del 1939. Lo stanno facendo notare diversi analisti sui social. Alcuni profili israeliani stanno scrivendo beffardamente: 'Buon compleanno, Khamenei'.

Media Iran, "nessuna grande esplosione a Esfahan"

Non si sono verificate grandi esplosioni a Esfahan e solo alcuni vetri delle finestre degli edifici governativi sono stati rotti dopo gli attacchi di droni nella città di Ghahjaverestan, nel nord-est di Isfahan, vicino al luogo in cui si trova l'aeroporto di Isfahan e l'ottava divisione dell'aeronautica militare. Lo scrive l'agenzia iraniana Tasnim. In seguito al rumore delle esplosioni a Tabriz, i media statali iraniani hanno riferito che il suono era legato alla difesa aerea dopo che "un oggetto sospetto" è stato visto volare sopra la città. Video pubblicati da Tasnim mostrano l'autostrada e una centrale nucleare senza problemi. 

Australia ai suoi cittadini, "lasciate subito Israele"

L'Australia ha chiesto ai suoi cittadini di lasciare subito Israele, dopo l'attacco lanciato nella notte dalle forze militari israeliane all'Iran. "C'e' una elevata minaccia di attacchi terroristici e militari contro Israele e gli interessi di Israele nella regione - riporta una nota del dipartimento degli Affari esteri australiani - le condizioni di sicurezza potrebbero deteriorarsi velocemente. Chiediamo agli australiani che stanno in Israele o nei Territori occupati palestinesi di partire se e' possibile".


Media, "nessun danno rilevante da attacco"

L'agenzia di stampa ufficiale iraniana Irna ha annunciato che "non sono stati segnalati danni rilevanti" in seguito alle esplosioni udite all'alba. "In seguito all'attivazione della difesa aerea in alcune regioni del Paese, "non sono stati segnalati danni o esplosioni su larga scala", ha dichiarato l'agenzia, sulla base delle informazioni riportate dai suoi giornalisti. L'agenzia ha aggiunto che "non sono state ricevute segnalazioni di lancio di sistemi di difesa missilistica".

Da Casa Bianca nessun commento ufficiale per ora su raid in Iran

Nessun commento ufficiale della Casa Bianca per ora all'attacco israeliano in Iran. Un dirigente americano si è limitato a confermare che gli Usa erano stati avvisati in anticipo del raid, senza avallarlo. "Non siamo rimasti sorpresi", ha detto ad Axios. 

Austin aveva parlato ieri con Gallant delle minacce iraniane

Il segretario alla Difesa Lloyd Austin aveva parlato ieri pomeriggio con il suo omologo israeliano, Yoav Gallant, delle minacce regionali e delle azioni destabilizzanti dell'Iran in Medio Oriente: lo ha riferito il portavoce del Pentagono Patrick Ryder. I due leader hanno anche discusso dell'importanza di aumentare e sostenere il flusso di aiuti umanitari ai civili di Gaza, anche attraverso la nuova rotta dal porto di Ashdod in Israele. 

Iran: cancellati i voli, solo 24 aerei in viaggio

Con la chiusura dello spazio aereo sopra i cieli dell'Iran, risultano, secondo il sito flightradar24 che traccia i voli di tutto il mondo, soltanto 24 aerei che stanno attualmente circolando sopra l'Iran. L'area sulla mappa elettronica e' l'unica ad apparire semivuota

Nyt, colpita base aerea militare vicino a Esfahan

Tre funzionari iraniani hanno confermato che un attacco ha colpito una base aerea militare vicino alla città di Esfahan, nell'Iran centrale, ma non hanno detto quale Paese abbia organizzato il raid. Lo riferisce il New York Times. La base ospita da tempo la flotta iraniana di F-14 Tomcat di fabbricazione americana, acquistati prima della rivoluzione islamica del 1979. Nella zona di Esfahan ci sono anche siti associati al programma nucleare iraniano, compreso il sito sotterraneo di arricchimento di Natanz, che è stato ripetutamente preso di mira da sospetti attacchi di sabotaggio israeliani. Tuttavia, la televisione di stato iraniana ha descritto tutti i siti della zona come "completamente sicuri". 

Esercito israeliano: nessun commento 'per il momento'

L'esercito israeliano ha affermato di non voler commentare "per il momento" le esplosioni registrate nei pressi di una base militare nel centro dell'Iran. "Non abbiamo alcun commento da fare per il momento", ha detto un portavoce dell'esercito". 

Usa: avvisati da Israele di ritorsioni ma da noi nessun ok

Ieri Israele aveva avvisato gli Stati Uniti che avrebbe compiuto ritorsioni contro l'Iran nei prossimi giorni: lo riferisce la Cnn citando un alto dirigente americano. "Non abbiamo approvato la risposta", ha detto la fonte. 

Israele attiva sirene allarme al confine con Libano

L'esercito israeliano ha attivato le sirene di allarme nel nord del Paese, lungo il confine con il Libano. L'esercito ha anche dichiarato all'Afp che "al momento non abbiamo commenti da fare" quando gli e' stato chiesto di riferire di esplosioni e attacchi in Iran e Siria.

Agenzia spaziale iraniana: abbattuti diversi droni

L'Iran ha dichiarato di aver abbattuto diversi droni e che non c'e' stato "nessun attacco missilistico per ora" sul Paese, dopo che sono state udite esplosioni vicino alla citta' centrale di Isfahan. Diversi droni "sono stati abbattuti con successo dalla difesa aerea del Paese, non ci sono notizie di un attacco missilistico per ora", ha dichiarato il portavoce dell'agenzia spaziale iraniana Hossein Dalirian su X. L'agenzia di stampa Fars ha dichiarato che "tre esplosioni" sono state udite nei pressi della base aerea dell'esercito di Shekari, vicino a Isfahan.

Fonte militare a Fox News: attacco 'limitato'

Una fonte militare ha riferito a Fox News che l'attacco israeliano condotto in Iran è "limitato". Il Pentagono, per il momento, non ha ancora confermato il raid. 

Iran: siti nucleari vicino Esfahan in 'totale sicurezza'

I siti nucleari nei pressi di Esfahan sono in "totale sicurezza". Lo rendono noto le autorità iraniane citate dai media locali. 

Iran: abbattuti droni 'ma nessun missile per ora'

Alcuni droni sono stati "abbattuti con successo" dalla difesa aerea iraniana, ma non ci sono informazioni riguardo un possibile attacco missilistico "al momento". Lo afferma il portavoce dell'agenzia spaziale iraniana. "Al momento non c'è stato alcun attacco aereo al di fuori di Esfahan e in altre regioni del Paese", ha detto Hossein Dalirian in un messaggio pubblicato su X. 

Esercito, sirene nel nord Israele

Sirene stanno risuonando in questo momento nel nord di Israele. Lo rende noto l'Idf sul suo canale Telegram ufficiale. 

Attivisti locali: attacchi nel sud della Siria

Attacchi nel sud della Siria vengono registrati da attivisti locali citati dall'Afp. 

Iran attiva difesa aerea

L'Iran ha attivato la propria difesa aerea dopo le notizie di un'esplosione. Lo stato islamico ha anche chiuso lo spazio aereo su Teheran e altre città.

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