
Biden: "Israele accetti tregua di sei-otto settimane. Non ci sono scuse per non inviare aiuti umanitari nella Striscia di Gaza". Hamas afferma che, al momento, non è in grado di identificare e rintracciare i 40 ostaggi israeliani necessari per la prima fase dell'accordo di cessate il fuoco. Lo riporta la Cnn, che cita un funzionario israeliano e una fonte vicina ai negoziati. Il leader di Hamas Ismail Haniyeh conferma l'uccisione dei suoi tre figli
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Il presidente Usa Biden: "Israele accetti tregua di sei-otto settimane. Non ci sono scuse per non inviare aiuti umanitari nella Striscia di Gaza". Hamas afferma che, al momento, non è in grado di identificare e rintracciare i 40 ostaggi israeliani necessari per la prima fase dell'accordo di cessate il fuoco. Lo riporta la Cnn, che cita un funzionario israeliano e una fonte vicina ai negoziati, sollevando il timore che possano essere morti più ostaggi di quanti siano pubblicamente noti.
Il capo dell'ufficio politico Hamas, Isamil Haniyeh, ha confermato, in un'intervista ad al Jazeera, l'uccisione di tre dei suoi figli in un raid israeliano a Gaza. Con loro sono morti anche tre suoi nipoti.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
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Lufthansa sospende i voli da e per Teheran
La compagnia di bandiera tedesca Lufthansa ha annunciato la sospensione dei voli da e per Teheran. La sospensione è stata decisa "a causa dell'attuale situazione in Medio Oriente". "Monitoriamo costantemente la situazione in Medio Oriente e siamo in stretto contatto con le autorità", ha affermato la società in una nota.
Unrwa, cosa è e come funziona l'agenzia Onu per i palestinesi
È stata per molto tempo un'ancora di salvezza vitale nella Striscia di Gaza e motivo di contesa con Israele, molto prima che alcuni dipendenti dell'agenzia fossero accusati di essere coinvolti nell'assalto di Hamas del 7 ottobre scorso. Offre una serie di servizi sociali alle persone registrate come rifugiati palestinesi nelle guerre risalenti al periodo della nascita dello Stato di Israele: costruisce e gestisce scuole, cliniche mediche, rifugi e fornisce cibo, assistenza abitativa e prestiti di emergenza. LEGGI
Muore anche quarto nipote, sono 7 familiari Haniyeh uccisi
Il numero dei familiari del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, uccisi in un attacco israeliano, è salito a sette dopo che Hamas ha annunciato la morte del quarto nipote. Hamas ha affermato in un comunicato che Hazem, Amir, Mohammad e i loro figli, Mona, Amal, Khaled e Razan, sono stati uccisi a seguito di "un raid sionista traditore e codardo che li ha presi di mira nel campo di Shati il primo giorno del benedetto Eid Al-Fitr".
Israele-Hamas, cosa c'è da sapere sul conflitto in corso
Con la situazione sul campo che è in costante evoluzione, abbiamo deciso di raccogliere qui di seguito alcune informazioni che permettano di farsi un'idea del contesto più ampio in cui gli eventi di queste settimane si inseriscono. L'APPROFONDIMENTO
Gaza, gli aiuti umanitari dal cielo non bastano. Onu: "Carestia quasi inevitabile"
Giordania, Egitto ed Emirati Arabi stanno già inviando scorte paracadutate di beni di prima necessità. Gli Stati Uniti dovrebbero aggiungersi a loro nelle prossime ore. Ma a Washington c'è chi parla di "una goccia dell'oceano". A Israele si chiede di potenziare gli arrivi via terra, meno costosi, più efficaci e meno pericolosi di quelli via aria. LEGGI
Biden a Netanyahu, sostegno ferreo per attacchi da Iran
"Come ho detto al Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il nostro impegno per la sicurezza di Israele contro queste minacce provenienti dall'Iran e dai suoi alleati è ferreo". Lo ha detto il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, durante la conferenza stampa con il primo ministro giapponese Fumio Kishida, in visita di Stato negli Usa.
Hamas, Qatar e Anp chiamano Haniyeh per condoglianze
Hamas ha postato su Telegram che Ismail Haniyeh, capo dell'ufficio politico del gruppo, ha ricevuto una telefonata dal primo ministro del Qatar, lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, in cui "ha offerto le condoglianze per il martirio di alcuni dei suoi figli e nipoti in un perfido bombardamento sionista". In un post separato, il gruppo ha affermato che anche il Presidente palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ha espresso le sue condoglianze.
Guerra Gaza, Zuppi: "Non paragonare al genocidio compiuto dall'ideologia nazista"
Per il presidente della Conferenza episcopale italiana quello che sta accadendo nella Striscia "è un'operazione militare che uccide innocenti e bambini, una cosa che nessuno può accettare". Sulla questione del rilascio degli ostaggi: "Il negoziato è l'unica via" LEGGI
Bloomberg: per Usa imminente attacco Iran
Secondo Bloomberg, gli Stati Uniti ritengono "imminenti" importanti attacchi missilistici o di droni da parte dell'Iran o dei suoi alleati contro obiettivi militari e governativi in Israele. Lo si apprende da fonti vicine all'intelligence Usa. La notizia è rilanciata dal quotidiano israeliano 'Haaretz'.
Gaza, Ismail Haniyeh leader di Hamas conferma l'uccisione dei suoi 3 figli
Secondo alcuni media Hazem, Amir e Muhammad Haniyeh insieme ai cugini sono morti a seguito di un attacco su un'auto LEGGI L'ARTICOLO
Biden: impegno ferreo a difendere Israele da minacce Iran
L'Iran "sta minacciando di lanciare un attacco significativo contro Israele": lo ha detto Joe Biden nella conferenza stampa congiunta col premier giapponese Fumio Kishida alla Casa Bianca promettendo di restare a fianco dell'alleato contro tale minaccia. "Come ho detto al primo ministro Netanyahu - ha dichiarato - il nostro impegno per la sicurezza di Israele contro queste minacce provenienti dall'Iran e dai suoi alleati è ferreo. Faremo tutto il possibile per proteggere la sicurezza di Israele".
Erdogan invia condoglianze a Haniyeh per i 3 figli uccisi
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha inviato le sue condoglianze al leader di Hamas Haniyeh per l'uccisione dei suoi tre figli da parte di Israele, affermando che lo Stato ebraico "sarà ritenuto responsabile di crimini contro l'umanità". Lo riporta l'agenzia Anadolu.
Usa, imminente l'attacco a Israele da Iran o gruppi vicini
Gli Stati Uniti e i loro alleati ritengono che un attacco con missili o droni da parte dell'Iran o da gruppi filo-iraniani a Israele sia 'imminente'. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali il potenziale attacco - possibilmente usando missili ad alta precisione - potrebbe avvenire nei prossimi giorni. I target israeliani che potrebbero essere colpiti sono militari o governativi.
Biden, Hamas si deve muovere sulla proposta di tregua
Hamas "deve muoversi" sulla proposta di cessate il fuoco: lo ha detto Joe Biden nella conferenza stampa congiunta col premier giapponese Fumio Kishida alla Casa Bianca.
Media, Netanyahu non informato in anticipo piani raid contro figli Haniyeh
Il gabinetto di guerra israeliano non ha discusso di un piano per uccidere i figli di Ismail Haniyeh e il premier Benjamin Netanyahu non ne era stato messo al corrente in anticipo. Lo hanno riferito l'emittente Kan ed il sito Walla, dopo il raid a Gaza nel quale sono stati uccisi tre dei figli del leader di Hamas e tre nipoti.
Bernini, contraria a taglio cooperazione con atenei Israele
La ministra dell'università e della ricerca Anna Maria Bernini si è detta "profondamente contraria per due motivi" al taglio delle collaborazioni con le università israeliane per protestare contro la guerra a Gaza. "Il primo motivo è perché le università, gli enti di ricerca non si schierano, non entrano in guerra, non decidono chi ha torto e chi ha ragione, siamo uno strumento di neutralita' scientifica e culturale", ha spiegato incontrando la stampa italiana a Washington al termine della sua missione in Usa. "Non riesco ad accondiscendere al conato demagogico delle mani sporche di sangue, ascolto con rispetto le argomentazioni di chi protesta ma non mi convincono", ha proseguito. "Inoltre considero sbagliato isolare le università israeliane quando invece hanno bisogno di essere abbracciate dalla comunità scientifica", ha osservato, affermando che "sono proprio le università le più critiche verso il governo Netanyahu", come le è capitato di vedere in una missione in Israele prima degli attacchi di Hamas del 7 ottobre. "Quindi - ha concluso - stiamo producendo un effetto paradosso perche' stiamo isolando soggetti che in realtà non hanno una inclinazione politica ma hanno bisogno di rimanere legati scientificamente a tutto il resto del mondo. E conviene prima di tutto a noi, per l'alto livello delle loro universita' e dei loro centri di ricerca".
Aiuti per Gaza a pieno ritmo nel primo giorno dell'Eid Al Fitr
E' stata una giornata di intenso lavoro al valico di Rafah tra Egitto e Striscia di Gaza, anche nel primo giorno della festività dell'Eid El Fitr che chiude il Ramadan. Secondo Khaled Zayed, capo della Mezzaluna Rossa egiziana nel Nord Sinai, il valico ha accolto, in uscita verso la Striscia, 154 camion di aiuti umanitari, incluse 4 cisterne di benzina e altrettante di diesel. Dal passaggio di Kerem Shalom sono invece transitati 280 camion di aiuti, in gran parte alimentari, oltre a forniture mediche, acqua e altri generi di conforto. Altri 300 sono in corso di ispezione e pronti per l'ingresso. Intanto sono entrati in Egitto 36 feriti palestinesi con un totale di 30 accompagnatori e 300 titolari di residenza estera: 180 egiziani, 120 russi, 2 irlandesi, uno svedese e 43 operatori di organizzazioni internazionali. Di questi, altri 11 hanno lasciato l'Egitto per Gaza.
Israele, uccisi tre figli di Haniyeh, tutti operativi Hamas
L'Idf ha confermato di aver ucciso i 3 figli del leader di Hamas Ismail Haniyeh a Gaza. Lo ha detto il portavoce dell'esercito spiegando che tutti e 3 "erano operativi militari" di Hamas"."Amir Haniyeh - ha aggiunto -era un comandante di cellula delle Brigate Qassam, ala militare di Hamas; Mohammad Haniyeh era un operativo militare di Hamas come Hazem Haniyeh".
Medioriente, Biden: su Gaza Netanyahu sta sbagliando
Haniyeh apprende notizia morte figli durante visita a feriti palestinesi a Doha
Ismail Haniyeh ha appreso dell'uccisione di tre suoi figli in un raid israeliano sul campo profughi di Shati (o Beach) a ovest di Gaza City mentre stava visitando alcuni feriti palestinesi ricoverati in un ospedale di Doha, in Qatar, dove lui vive in esilio.
Biden, stiamo ancora negoziando il cessate il fuoco a Gaza
"Stiamo ancora negoziando il cessate il fuoco" a Gaza. Lo ha detto Joe Biden rispondendo ad una domanda dei giornalisti al seguito alla Casa Bianca.
Gaza, Ismail Haniyeh leader di Hamas conferma l'uccisione dei suoi 3 figli
Secondo alcuni media Hazem, Amir e Muhammad Haniyeh insieme ai cugini sono morti a seguito di un attacco su un'auto LEGGI L'ARTICOLO
Israele lancia campagna in arabo su atrocità Hamas
Il ministero degli Esteri israeliano ha lanciato una campagna di comunicazione, in arabo, che presenta le prove dei crimini sessuali commessi da Hamas dal 7 ottobre in poi. E' quanto riferisce Yedoth Ahronoth, precisando che la campagna sarà distribuita sugli oltre 20 canali in lingua araba del ministero e nelle diverse rappresentanze diplomatiche in Medio Oriente, che insieme contano più di cinque milioni di follower e circa 10 milioni di visualizzazioni settimanali. Per realizzare la campagna sono stati tradotti in arabo decine di articoli dei media internazionali sugli abusi sessuali, le testimonianze dei sopravvissuti e dei rapiti liberati e le storie dei soccorritori che hanno assistito alle atrocità, letti in arabo da donne israeliane. E' stato inoltre tradotto il rapporto del rappresentante speciale Onu Pramila Patten, che conferma l'esistenza di prove di violenze sessuali commesse durante il massacro del 7 ottobre e durante la prigionia a Gaza.
Haniyeh, 'la morte dei miei figli non influenzerà Hamas'
"L'uccisione dei miei figli non influenzerà le richieste di Hamas sul cessate il fuoco". Lo ha detto il leader Ismail Haniyeh, citato da Haaretz. Poco prima una fonte israeliana, citata dallo stesso giornale, aveva sostenuto che l'attacco a Gaza avrebbe potuto far deragliare le trattative al Cairo.
Erdogan, misure contro Israele fino a che non ci sarà la tregua
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha affermato che il divieto di esportazione di alcuni prodotti turchi verso Israele sarà valido fino a che non verrà messa in pratica la decisione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu riguardo al cessate il fuoco a Gaza. "Abbiamo adottato ulteriori misure contro Israele perché sono stati bloccati i nostri tentativi di inviare aiuti umanitari, via aria, a Gaza. Queste misure continueranno fino a che non sarà messa in pratica la decisione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite", ha affermato il leader turco, in un messaggio trasmesso dalla tv di Stato Trt, dopo che ieri il ministero del Commercio di Ankara aveva vietato le esportazioni in Israele di 54 beni turchi, tra cui materiali in acciaio, alluminio e rame, prodotti chimici, macchinari per l'edilizia, conduttori elettrici e cavi in fibra ottica.
Haniyeh, 'miei figli martiri, anche io pago prezzo guerra a Gaza'
"Ringrazio Dio per questo onore che mi ha concesso con il martirio dei miei tre figli e di alcuni nipoti". Lo ha dichiarato ad al-Jazeera il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, confermando la morte dei suoi familiari in un raid israeliano su Gaza. Sottolineando che i suoi figli "sono rimasti con la nostra gente nella Striscia di Gaza e non hanno lasciato" l'enclave, Haniyeh - che da tempo vive in Qatar - ha affermato che "tutte le famiglie di Gaza hanno pagato un prezzo pesante con il sangue dei loro figli, e io sono uno di loro". "Con questo dolore e sangue creiamo speranze, un futuro e libertà per il nostro popolo, la nostra causa e la nostra nazione", ha aggiunto.
Haaretz: tre figli di Haniyeh uccisi in un raid a Gaza
Rapporti da Gaza hanno segnalato che tre figli del leader di Hamas all'estero Ismail Haniyeh sono stati uccisi in un attacco israeliano a Gaza. Lo ha riferito Haaretz. Secondo altri media si tratta di un attacco su un'auto che avrebbe coinvolto anche i nipoti del capo di Hamas. Non si hanno al momento altre conferme.
Gantz: "Restiamo liberi di agire a Gaza, anche a Rafah"
"La nostra libertà di operazioni a Gaza resta". Lo ha detto, citato dai media, il ministro del Gabinetto di guerra Benny Gantz. "Siamo sulla via della vittoria e" - ha aggiunto - "non ci fermeremo. Andremo a Rafah e ritorneremo a Khan Yunis".
Cnn: "Hamas non è in grado di rintracciare 40 ostaggi"
Hamas ha affermato che al momento non è in grado di identificare e rintracciare i 40 ostaggi israeliani necessari per la prima fase dell'accordo di cessate il fuoco. Lo riporta la Cnn che cita un funzionario israeliano e una fonte vicina ai negoziati, sollevando il timore che possano essere morti più ostaggi di quanti siano pubblicamente noti. L'accordo prevedrebbe che durante una prima pausa di sei settimane nei combattimenti, Hamas dovrebbe rilasciare 40 degli ostaggi rimanenti, comprese tutte le donne, nonché uomini malati e anziani. In cambio, centinaia di prigionieri palestinesi sarebbero rilasciati dalle carceri israeliane.
Media, Israele pensa di aprire un valico alternativo a Erez
Il ministero della Difesa sta pensando di mantenere chiuso il valico di Erez sul confine nord di Gaza, cercando invece di aprirne un altro in un sito alternativo in modo da impedire che manifestanti israeliani possano bloccare l'ingresso dei camion di aiuti. Lo ha riferito la Radio Militare aggiungendo che non si sa dove il nuovo valico sarà posizionato ma che in ogni caso sarà "meno centrale" in modo da essere al riparo delle proteste che non vogliono l'ingresso degli aiuti fino a che non saranno liberati tutti gli ostaggi.
Israele, 'sirene di allarme al confine con il Libano'
Le sirene di allarme anti razzi stanno risuonando in molte aree del nord di Israele al confine con il Libano, tra cui Kiryat Shmona. Lo ha fatto sapere il portavoce militare.
Familiari ostaggi incontrano Kamala Harris a Washington
Dopo il consigliere per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan, familiari degli ostaggi americani prigionieri a Gaza hanno incontrato a Washington la vice presidente Usa Kamala Harris. Un faccia a faccia "molto produttivo", ha commentato Rachel Goldberg, madre di Hersh Goldberg-Polin, uno degli ostaggi. Le famiglie hanno espresso sia il loro "apprezzamento per gli instancabili sforzi dell'amministrazione Biden per riportare a casa gli ostaggi, sia la loro frustrazione per il fatto che, dopo sei mesi, non c'è ancora un accordo per riportare a casa tutti i loro cari", hanno affermato in una nota. Da parte sua, "Harris ha sottolineato che riportare a casa gli ostaggi è la massima priorità dell'amministrazione Biden e ha fornito un aggiornamento sullo stato degli sforzi americani" in questo senso.
Media, Israele apre nuovo valico con Gaza per agevolare aiuti
L'esercito israeliano sta attualmente stabilendo un nuovo valico di frontiera per agevolare la consegna degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Lo riporta la radio dell'esercito dello Stato ebraico, secondo cui lo Stato ebraico "in questa fase rinuncia ad aprire il valico di Erez, temendo che venga bloccato dai manifestanti israeliani". L'esercito israeliano, secondo l'emittente, spera che l'ubicazione del nuovo valico, che sarà costruito nel nord di Gaza, ma in una posizione meno centrale, renderà difficile per i manifestanti bloccare l'ingresso degli aiuti nell'enclave palestinese.
Mosca, 'oggi incontro tra Lavrov e il coordinatore Onu su Gaza'
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov incontrerà oggi a Mosca il coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medio Oriente, Tor Wennesland: lo ha reso noto la portavoce del ministero, Maria Zakharova, come riporta la Tass. "Oggi il ministro degli Esteri russo riceverà il coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medio Oriente, Tor Wennesland, che si trova attualmente a Mosca - ha affermato -. L'incontro riguarderà l'attuale situazione nella zona del conflitto israelo-palestinese, principalmente nella Striscia di Gaza, considerando l'obiettivo di un cessate il fuoco il più presto possibile".
Israele, 'negli ultimi 3 giorni entrati a Gaza 1200 camion'
Il Cogat - l'ente israeliano di raccordo con i Territori palestinesi - ha fatto sapere che negli ultimi 3 giorni Israele ha trasferito a Gaza oltre 1.200 camion di aiuti umanitari. "Attualmente - ha aggiunto , citato dai media - 500 camion sono in attesa di entrare nella parte di Gaza di Kerem Shalom e aspettano di essere prelevati dalle agenzie dell'Onu". Il Cogat ha poi attaccato le Nazioni Unite "perchè facciano il loro lavoro, si concentrino sulla distribuzione e smettano di incolpare Israele per i loro enormi fallimenti".
Gallant smentisce Netanyahu,nessuna data fissata per Rafah
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha smentito il primo ministro Benjamin Netanyahu, sostenendo che non è stata ancora fissata una data per l'offensiva di terra a Rafah. Gallant ne ha parlato al segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin, dicendo "non c'è un giorno specifico per l'operazione a Rafah", hanno riferito le fonti ad Haaretz. Lunedì scorso Netanyahu ha detto che un'operazione a Rafah "ci sarà" e che "una data è stata fissata", anche se non ha specificato quando.
Albanese, 'da Israele camuffamento umanitario a azioni genocide'
"Nel mio rapporto introduco anche la nozione di "camuffamento umanitario" utilizzato da parte di Israele per giustificare le proprie azioni genocide con terminologia umanitaria come 'scudi umani, zone umanitarie o evacuazioni'". Lo ha detto la relatrice speciale dell'Onu sulla situazione dei diritti umani nei territori palestinesi occupati Francesca Albanese parlando in conferenza stampa all'Eurocamera. "Nel mio rapporto che ho già presentato all'assemblea generale delle Nazioni Unite ci sono elementi che indicano che Israele sta commettendo un genocidio ai danni del popolo palestinese", ha spiegato Albanese. "La pervasiva narrativa anti palestinese portata avanti dalle autorità israeliane e la de-umanizzazione del popolo palestinese è riflessa negli intenti dei soldati sul campo. Quello che chiediamo oggi è sicurezza e libertà per tutti coloro che vivono tra il fiume Giordano al Mare", ha aggiunto.
L'Oms al lavoro per identificare i cadaveri trovati ad Al Shifa
Le squadre dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) sono arrivate lunedì all'ospedale Al Shifa, che era il più grande di Gaza, per aiutare a identificare i corpi che sono disseminati tra le macerie dopo i ripetuti attacchi israeliani. L'esercito israeliano ha detto di aver combattuto con i miliziani palestinesi in quel luogo durante due settimane di feroci combattimenti il mese scorso, mentre l'Oms ha detto che i pazienti erano intrappolati all'interno.
Unifil: "Il rischio di un'escalation Libano-Israele è reale"
Il comandante della missione di mantenimento della pace delle Nazioni Unite in Libano (Unifil), Aroldo Lazaro, ha affermato che il pericolo di un'escalation al confine tra Libano e Israele è reale. "L'Unifil chiede un ritorno alla cessazione delle ostilità e un passo verso un cessate il fuoco permanente e una soluzione a lungo termine del conflitto", ha affermato Lazaro in una nota, ripresa dai media internazionali.
Sunak difende la decisione di Londra di continuare a vendere armi a Israele
Rishi Sunak ha difeso la decisione del Regno Unito di non sospendere la vendita di armi a Israele, affermando che "nessuno dei nostri più stretti alleati" ha interrotto le licenze di esportazione esistenti, ma ha aggiunto che Benjamin Netanyahu "deve fare di più" per alleviare le sofferenze a Gaza. In una dichiarazione alla radio londinese Lbc, Sunak ha definito una "tragedia scioccante" la morte di sette operatori umanitari, tre dei quali britannici, nel raid aereo israeliano a Gaza la scorsa settimana, evento che Netanyahu ha definito un incidente. Gli operatori umanitari "hanno svolto altruisticamente missioni di aiuto a Gaza e ho anche più volte affermato che la situazione a Gaza e' sempre più intollerabile, la sofferenza umanitaria che le persone stanno vivendo non è giusta e il primo ministro Netanyahu deve fare di più per alleviarla. Glielo ha detto molto chiaramente", ha aggiunto il capo del governo.

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Gallant smentisce Netanyahu: "Non c'è una data per l'invasione di Rafah"
Il ministro della Difesa israeliano smentisce le parole del premier Banjamin Netanyahu. Yoav Gallant ha detto al suo omologo americano Lloyd Austin che Israele non ha deciso esattamente quando invaderà il distretto meridionale di Rafah, a Gaza, secondo fonti citate dal The Times of Israel e Haaretz.
La dichiarazione del ministro della Difesa israeliano è in conflitto con le precedenti affermazioni di Netanyahu secondo cui Israele ha già fissato una data per l’operazione e "nessuna forza al mondo ci fermerà". Il piano annunciato da Israele di invadere Rafah, dove sono ammassati circa 1,4 milioni di palestinesi sfollati, ha suscitato il timore di una catastrofe umanitaria.
Un’invasione porterebbe a "una catastrofe insondabile, un disastro umano oltre ogni immaginazione", ha avvertito Rik Peeperkorn, rappresentante dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nei territori palestinesi occupati con sede a Rafah.

©Ansa
Sanchez: "La risposta sproporzionata di Israele rischia di destabilizzare il mondo"
La ''risposta sproporzionata'' di Israele all'attacco subito da Hamas lo scorso 7 ottobre rischia di ''destabilizzare il Medio Oriente e, di conseguenza, il mondo intero''. Lo ha dichiarato il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez riferendo in Parlamento e affermando che il riconoscimento di uno Stato palestinese è ''nell’interesse geopolitico dell’Europa''. E ''la Spagna è pronta a riconoscere uno Stato palestinese'', ha ribadito.
Ong: "Hezbollah e milizie filo-Iran si addestrano in Siria"
Gruppi degli Hezbollah libanesi e milizie irachene filo-iraniane si addestrano nella Siria centrale. Lo riferisce l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui le manovre militari si svolgono in questi giorni nella regione centro-orientale di Homs. Nelle ultime ore, Israele ha riferito di aver preso di mira postazioni di Hezbollah in Siria senza precisare il luogo dell'attacco. E nella giornata di ieri otto miliziani filo-iraniani sono stati uccisi a coltellate da loro rivali siriani nel distretto orientale di Mayadin.
Ynet: "Per Israele negoziati danneggiati dal ritiro da Khan Younis e dagli aiuti a Gaza"
Il ritiro dei militari delle Forze di difesa israeliane (Idf) da Khan Younis e l'ingresso di maggiori aiuti nella Striscia di Gaza sarebbero, secondo Israele, le ragioni che hanno portato al fallimento dell'accordo con Hamas per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. Lo scrive il sito di Ynet citando funzionari israeliani secondo i quali ora Hamas non scenderà a compromessi e queste concessioni ''hanno realmente danneggiato i negoziati''.
"Abbiamo rinunciato alla nostra forte merce di scambio per niente" e ora la posizione di Hamas è ancora più difficile da decifrare, scrive Ynet citando "fonti israeliane". ''Hamas insiste con le sue richieste per la fine della guerra e il ritiro delle truppe, ed è determinato a giocare brutti scherzi con i mediatori'', aggiungono le fonti.
Sanchez: "La Spagna è pronta a riconoscere lo Stato palestinese"
"La Spagna è preparata per riconoscere lo Stato palestinese", perché la soluzione dei due Stati per porre fine al conflitto israelo-palestinese possa "farsi strada". Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha ribadito oggi le sue linee in politica estera in un'audizione al Congresso dei deputati per riferire sull'ultimo Consiglio Europeo e sul suo viaggio recente in Marocco. Sanchez ha ricordato l'accordo raggiunto con gli omologhi di Irlanda, Slovenia e Malta per promuovere il riconoscimento dello Stato palestinese e ha annunciato che nel suo prossimo tour, in programma venerdì, rinnoverà l'appello a riconoscere la Palestina ad altri leader europei. "Lo farò perché è la cosa giusta, è quello che reclama la maggioranza della società e per l'interesse geopolitico di Europa", ha detto il leader socialista. "La comunità internazionale non potrà aiutare lo Stato palestinese se non riconosce prima la sua esistenza", ha aggiunto.
Medioriente, Biden: "Su Gaza Netanyahu sta sbagliando". VIDEO
Raid di Israele contro sito militare di Hezbollah in Siria
Le Forze di difesa israeliane hanno compiuto questa mattina un raid aereo contro una ''infrastruttura militare'' usata dal gruppo libanese di Hezbollah in Siria. "Le Forze di difesa israeliane hanno attacco una infrastruttura militare situata in territorio siriano e che, secondo informazioni di intelligence, era usata dall'organizzazione terroristica di Hezbollah'', si legge su 'X'.
L'Idf ha inoltre ricordato che considera il governo siriano "responsabile" di "tutto ciò che accade" sul suo territorio e ha dichiarato che non consentirà l'insediamento di Hezbollah nel paese.

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Media: "Hamas disposto a rilasciare ostaggi prima del cessate il fuoco"
Hamas sarebbe disposto a prendere in considerazione un accordo che preveda il rilascio di alcuni ostaggi in cambio del ritiro graduale dei militari delle Forze di difesa israeliane (Idf) prima di un cessate il fuoco permanente e del ritorno degli sfollati nel nord della Striscia di Gaza. Lo scrive il quotidiano libanese al-Akhbar parlando di un rilascio ''proporzionato'' dei prigionieri palestinesi. Secondo le fonti, Hamas sarebbe disposto a rilasciare tutti i prigionieri, compresi i soldati e i corpi senza vita, in tre fasi da 42 giorni ciascuna.
Il giornale, citando ''fonti coinvolte nei negoziati in corso'', afferma che Hamas ha detto al Qatar e all'Egitto di non essere interessato ad alcuna ulteriore discussione a meno che le sue condizioni non siano soddisfatte, sostenendo che questa è la stessa posizione presentata nell’ultimo round di colloqui. "I partiti arabi e internazionali non riusciranno a modificare la posizione", ha detto una fonte ad Al-Akhbar.
Il presidente dell'Iran ai musulmani: "Sostenete i palestinesi"
Il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, ha invitato i musulmani di tutto il mondo a sostenere i palestinesi, in particolare coloro che sono in prima linea nella lotta contro "l'occupazione del regime sionista e i suoi crimini in corso a Gaza". "Sostenere i palestinesi non è solo un dovere religioso ma morale per i musulmani ed è una coscienza per l'umanità", ha affermato in un messaggio ai musulmani, congratulandosi per la festa dell'Eid al-Fitr, che segna la fine del mese di digiuno del Ramadan. "Prego per la vittoria di tutti i musulmani nel mondo, in particolare del popolo palestinese, che è ancora bersaglio di oppressione e violenza da parte del regime occupante sionista", ha aggiunto, citato dall'agenzia di stampa Irna.
Katz a Khamenei: "Israele risponderà ad attacco Iran"
''Se l’Iran attacca dal proprio territorio, Israele risponderà e attaccherà in Iran''. Così in un tweet il ministro israeliano degli Esteri Israel Katz in ebraico e persiano, taggando il leader supremo iraniano, l'Ayatollah Ali Khamenei. Poche ore prima la Guida spirituale dell'Iran aveva detto che "Israele deve essere punito e sarà punito" per il raid aereo che ha distrutto il consolato iraniano in Siria.
Israele a Khamenei: "Se ci attaccate, noi reagiremo"
"Se l'Iran attacca dal suo territorio, Israele reagirà e attaccherà in Iran": questa la riposta su X, in farsi, del ministro degli Esteri Israel Katz alle parole della Guida Suprema dell'Iran Alì Khamenei. In una intervista radiofonica, Katz ha poi ribadito che 'l'Iran è la testa del serpente".
Media: "Hamas non vuole rilasciare 40 ostaggi vivi"
Nell'ambito del negoziato per arrivare a un accordo di tregua nella Striscia di Gaza, Israele ha detto ad Hamas che deve rilasciare 40 ostaggi vivi; ma il movimento islamista si rifiuta perche' per farlo dovrebbe rimettere in libertà i soldati maschi israeliani, dal momento che il movimento non ha 40 persone 'fragili' (tra anziani, donne e soldatesse) ancora in vita. Hamas non vuole rilasciare i soldati maschi catturati il 7 ottobre e quindi vorrebbe ridare la liberta' a meno di 40 ostaggi. Secondo l'emittente israeliana Kan, è questo tema il più grande ostacolo nei colloqui in corso al Cairo. In precedenza, l'emittente televisiva qatariota Al Jazeera aveva reso noto che i negoziatori hanno presentato alle parti una nuova proposta, che dovrebbe essere attuata in tre fasi. Nella prima fase, Hamas rilascerà 40 ostaggi israeliani in cambio della libertà restituita a 900 prigionieri palestinesi, tra i quali 100 condannati all'ergastolo. In ballo, tra le richieste del movimento islamista, anche il ritorno degli sfollati nella parte settentrionale dell'enclave e il passaggio quotidiano di 500 camion con aiuti umanitari. Inoltre, i mediatori hanno proposto la creazione di una zona di sicurezza intorno alle principali autostrade della Striscia: l'autostrada Salah al-Din e la via Al-Rashid, che collegano le parti settentrionali e meridionali dell'enclave. Secondo la proposta, le forze israeliane dovrebbero essere posizionate a una distanza di 500 metri dalle autostrade attraverso le quali gli sfollati interni potrebbero tornare nel nord della Striscia.
Guerra Medioriente, parti distanti per il cessate il fuoco. VIDEO
Aiuti a Gaza, Israele si deve spiegare dinanzi alla Corte Suprema
Il governo israeliano deve rispondere oggi dinanzi alla Corte Suprema che, su richiesta di un gruppo di ong, gli ha ordinato di giustificare la sua politica umanitaria nella Striscia. Il 18 marzo, cinque ong hanno infatti presentato una petizione alla Corte Suprema nella speranza che le autorità "rispettino i loro obblighi di potenza occupante" e forniscano tutta l'assistenza necessaria alla popolazione civile della Striscia di Gaza. Dopo una prima udienza la scorsa settimana, la Corte ha dato tempo al governo fino a oggi, 10 aprile, per rispondere a una serie di domande. Sono i temi sui quali Israele da settimane viene incalzato da buona parte della comunità internazionale: ovvero quali misure intende l'esecutivo per aumentare l'accesso agli aiuti? Quali sono gli ostacoli che le ong devono affrontare? Quante richieste di coordinamento e di erogazione degli aiuti sono state respinte e per quale motivo? I firmatari avranno quindi cinque giorni di tempo per rispondere alle argomentazioni del governo, prima di una decisione del tribunale.
Khamenei: "Israele sarà punito per l'attacco al consolato"
"Il malvagio regime di Israele, che ha commesso un errore attaccando i locali del consolato iraniano a Damasco, sarà sicuramente punito perché le sedi diplomatiche di Paesi di tutto il mondo sono considerate territorio di quei Paesi e l'attacco israeliano è stato in realtà un attacco contro il territorio iraniano": lo ha ribadito oggi la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, durante la preghiera dell'Eid al-Fitr.
Biden: "Israele accetti tregua di sei/otto settimane"
Il presidente Usa Joe Biden ha chiesto a Israele di accettare un cessate il fuoco "di sei, otto settimane" e sottolineato che "non ci sono scuse" per non inviare aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. "Quello che chiedo è che gli israeliani chiedano un cessate il fuoco, che consentano per le prossime sei, otto settimane l'accesso totale a tutto il cibo e alle medicine che entrano nel Paese", ha detto Biden in un'intervista all'emittente spagnola Univision.
"Ho parlato con tutti, dai sauditi ai giordani agli egiziani. Sono pronti a entrare, sono pronti a trasportare cibo. E penso che non ci siano scuse per non provvedere alle necessità mediche e alimentari di queste persone. Dovrebbe essere fatto ora".

©Ansa
Biden: "Sia Eid di pace e dignità, vicino a musulmani di Gaza e Sudan"
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha rivolto un pensiero speciale per i palestinesi della Striscia di Gaza durante i suoi auguri per l’Eid al-Fitr, che segna la fine del mese sacro all'Islam di Ramadan. ''Mentre le famiglie e le comunità musulmane si riuniscono per l’Eid al-Fitr, stanno anche riflettendo anche sul dolore provato da così tanti. I miei pensieri vanno a coloro che in tutto il mondo sopportano conflitti, fame e sfollamenti, anche in luoghi come Gaza e il Sudan', ha scritto Biden in un post su X.
''Ora è il momento di impegnarsi nuovamente nell’opera di costruzione della pace e di difesa della dignità di tutti'', ha aggiunto.
Medioriente, l'Irlanda "si appresta a riconoscere uno Stato palestinese"
L'Irlanda si sta preparando a riconoscere uno Stato palestinese nelle prossime settimane. Lo ha annunciato a Dublino il ministro degli Esteri Micheal Martin, che ha spiegato di voler presentare al governo una proposta formale una volta completate le "discussioni internazionali più ampie". "Non ho dubbi che il riconoscimento dello Stato palestinese avrà luogo", ha detto in un discorso al parlamento irlandese. Ritardare il riconoscimento "non è più nè credibile nè sostenibile", secondo il ministro. Martin ha poi dichiarato al sito di notizie irlandese The Journal che la proposta formale sarà avanzata "nelle prossime settimane". Ha detto di aver discusso del riconoscimento con altri paesi coinvolti in iniziative di pace negli ultimi sei mesi. "Non c'è dubbio che siano stati commessi crimini di guerra e condanno categoricamente i continui bombardamenti sulla popolazione di Gaza", ha affermato Martin. Il riconoscimento dello Stato "potrebbe servire da catalizzatore per aiutare il popolo di Gaza e della Cisgiordania e per portare avanti un'iniziativa di pace a guida araba", ha aggiunto.
Usa, distrutto missile Houthi diretto a nave nel Golfo di Aden
La Marina americana ha riferito di aver distrutto un missile balistico lanciato dai miliziani yemeniti Houthi e che mirava a colpire la nave MV Yorktown nel Golfo di Aden. Su 'X' il Centcom, il Comando Centrale degli Stati Uniti, ha dichiarato che non sono stati segnalati feriti o danni a navi statunitensi, della coalizione o commerciali nell'incidente.
Medioriente, attacco aereo israeliano a campo profughi Gaza, 14 morti
Un attacco aereo israeliano su un edificio residenziale nel campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, ha ucciso 14 persone, in gran parte donne e bambini, e altri 30 sono rimasti gravemente feriti. Lo ha riferito alla CNN il dottor Khalil Al-Dikran, portavoce dell'Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa. L'informazione è stata confermata anche dalla Protezione civile di Gaza. In un video pubblicato sui social media, si vedono diversi bambini portati d'urgenza in ospedale, dove i medici li esaminano sul pavimento: i loro corpi impolverati e coperti di sangue. Un altro video mostra i corpi scoperti di tre bambini morti accanto ad altri corpi avvolti in coperte. "Il nostro ospedale è davvero catastrofico perche' e' sull'orlo del collasso, la nostra area di accoglienza è piena di feriti e le persone sono sul pavimento, e abbiamo provato ad allestire tende per il triage fuori dall'ingresso dell'ospedale, ma anche quella è piena di feriti e la capacità è scarsa", ha detto il medico alla CNN. L'attacco è avvenuto l'ultima notte prima dell'Eid al-Fitr, una delle festività più importanti del calendario islamico, che segna la fine del Ramadan.
Gaza, Biden: "Netanyahu sta facendo degli errori, non condivido raid israeliano su campo di Nuseirat"
Biden afferma che Netanyahu sta facendo un errore nella Striscia di Gaza: "Non sono d'accordo con il suo approccio", dice il presidente Usa ribandendo la necessità di un cessate il fuoco nella Striscia. Ieri sera altri 14 morti nell'enclave palestinese, con un raid israeliano su Nuseirat. Il ministro degli Esteri irlandese Martin afferma che Dublino si appresta a riconoscere uno Stato palestinese. "L'umanità ha perso la sua bussola morale" a Gaza, afferma la vicesegretaria delle Nazioni unite Mohammed.