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Israele–Hamas, raid di Tel Aviv in Siria: colpita ambasciata Iran a Damasco: molti morti

©Ansa

Media hanno riferito che nel bombardamento è stato ucciso un alto comandante dei Guardiani della Rivoluzione iraniani. Teheran: 'Risposta sarà dura". Per il New York TImes l'attacco aveva nel mirino un "incontro segreto" tra 007 iraniani e Jihad islamica sulla guerra a Gaza. L'esercito israeliano ha lasciato l'ospedale di al-Shifa: "Decine di corpi rinvenuti", afferma ministero Sanità di Gaza. Knesset approva legge che blocca Al Jazeera in Israele. Usa critici: "Mossa preoccupante"

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L'agenzia di stampa siriana Sana ha reso noto di un "attacco israeliano" contro un quartiere della capitale Damasco. Tra gli edifici colpiti, un palazzo colpito che appartiene all'Ambasciata della Repubblica Islamica dell'Iran. Diverse vittime, tra cui un alto comandante dei Guardiani della Rivoluzione iraniani, Mohammad Reza Zahedi, esponente di spicco delle Forze Quds in Siria e Libano. L'ambasciatore iraniano ha affermato che "la risposta di Teheran sarà dura. 

Per il New York Times l'attacco aveva nel mirino un "incontro segreto" tra alti funzionari dell'intelligence iraniana della Forza Quds e alti funzionari della Jihad islamica, che si erano riuniti lì per discutere della guerra a Gaza.

Proteste a Gerusalemme contro il governo. In migliaia davanti alla Knesset per chiedere le dimissioni del primo ministro Natanyahu e nuove elezioni. Il Forum delle famiglie degli ostaggi chiede che i negoziatori israeliani 'non tornino senza accordo' dal Cairo. Israele lascia l'ospedale Shifa di Gaza City, per Hamas ci sono 'decine di cadaveri'. Stretta dello Stato ebraico sulle tv, nel mirino Al Jazeera. Usa critici: "Mossa preoccupante". Messaggio per la fine delle guerre, a Gaza e in Ucraina, e il rilascio di ostaggi e prigionieri dal Papa nei riti di Pasqua.


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Al Jazeera: da Netanyahu 'menzogne gravi e ridicole'

La tv del Qatar Al Jazeera ha definito "menzogne gravi e ridicole" le ragioni menzionate dal premier israeliano Benyamin Netanyahu per mettere al bando l'emittente in Israele.  Netanyahu aveva affermato che "Al Jazeera ha danneggiato la sicurezza di Israele, ha partecipato attivamente al massacro del 7 ottobre e ha incitato contro i soldati dell'Idf", definendola "canale terrorista

Israele, decine di migliaia davanti alla Knesset per protestare contro Netanyahu

Maggiori sforzi per liberare gli ostaggi a Gaza, ma soprattutto l'uscita  di scena del primo ministro e la richiesta di elezioni anticipate. Sono  queste le istanze della folla riunitasi davanti alla sede del  parlamento israeliano a Gerusalemme per la seconda sera consecutiva, con  fumogeni e bandiere israeliane. Momenti di tensione con la polizia. FOTO

Casa Bianca: Usa hanno espresso timori per Rafah

Gli Stati Uniti hanno espresso le loro preoccupazioni su un'operazione a Rafah nel corso dell'incontro virtuale con una delegazione israeliana. Lo riferisce la Casa Bianca, sottolineando che Israele si è detta d'accordo a tenere in considerazione le preoccupazioni americane. Per la Casa Bianca ci sono state due ore "costruttive" di dialogo su Rafah fra la delegazione americana e quella israeliana. La delegazione americana era composta dal consigliere alla sicurezza nazionale Jake Sullivan e dal segretario di stato Antony Blinken; quella israeliana era rappresentata dal consigliere alla sicurezza nazionale Tzachi Hanegi e il ministro degli affari strategici Ron Dermer

Israele, la foto di una vittima di Hamas vince un premio: è polemica

Lo scatto premiato ritrae il corpo martoriato di Shani Louk, la ragazza  israeliana con nazionalità tedesca uccisa dai miliziani di Hamas dopo il  rapimento del 7 ottobre. Il premio per quella foto è stato contestato  da molti sui social, ma non da Nissim Louk, padre della ragazza, che su  Ynet si è detto contento che lo scatto sia stato inserito tra quelli  presi in esame e poi premiato. "E' una delle immagini più importanti  degli ultimi 50 anni", ha detto. LEGGI L'ARTICOLO

Ong: salgono a 11 i morti nel raid israeliano a Damasco

L'Osservatorio siriano per i diritti umani ha affermato che il bilancio delle vittime dell'attacco aereo contro l'edificio annesso dell'ambasciata iraniana a Damasco - ampiamente attribuito a Israele - è salito a 11. "Il bilancio delle vittime degli attacchi israeliani all'edificio annesso all'ambasciata iraniana è salito a 11: otto iraniani, due siriani e un libanese - tutti combattenti, nessun civile", ha affermato Rami Abdel Rahman, che dirige l'Osservatorio con sede in Gran Bretagna. L'osservatorio aveva precedentemente detto che ci sarebbero stati otto morti         

Israele-Hamas, cosa c'è da sapere sul conflitto in corso

Con la situazione sul campo che è in costante evoluzione, abbiamo deciso di    raccogliere qui di seguito alcune informazioni che permettano di  farsi   un'idea del contesto più ampio in cui gli eventi di queste  settimane  si  inseriscono. L'APPROFONDIMENTO

Nuova bozza francese all'Onu su Gaza: "Tregua permanente"

"La Francia introduce oggi una nuova bozza di risoluzione onnicomprensiva, che anzitutto chiede un cessate il fuoco a Gaza senza una limitazione temporale, così come il rilascio immediato di tutti gli ostaggi, e condanna l'attacco del 7 ottobre di Hamas". Lo ha detto l'ambasciatore di Parigi all'Onu Nicolas de Riviere prima delle consultazioni a porte chiuse dei Quindici. "Il Consiglio di Sicurezza deve fare di più, non si può aspettare", ha aggiunto, sottolineando che si tratta di un "progetto ambizioso". 

Guerra a Gaza, cosa prevede la risoluzione Onu per il cessate il fuoco: il testo

Il documento approvato dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è  vincolante per gli Stati membri, ma Israele ne ha già ignorati altri in  passato. La risoluzione condanna gli attacchi ai civili e i rapimenti,  ma non cita mai direttamente Hamas. LEGGI L'ARTICOLO

Nyt: raid a Damasco contro incontro segreto 007 Iran-Jihad

L'attacco ad un edificio del consolato iraniano a Damasco aveva nel mirino un "incontro segreto" tra alti funzionari dell'intelligence iraniana della Forza Quds e alti funzionari della Jihad islamica, che si erano riuniti lì per discutere della guerra a Gaza. Lo scrive il New York Times, citando un membro delle Guardie rivoluzionarie iraniane.

Nyt: raid a Damasco contro incontro segreto 007 Iran-Jihad

L'attacco ad un edificio del consolato iraniano a Damasco aveva nel mirino un "incontro segreto" tra alti funzionari dell'intelligence iraniana della Forza Quds e alti funzionari della Jihad islamica, che si erano riuniti lì per discutere della guerra a Gaza.  Lo scrive il New York Times, citando un membro delle Guardie rivoluzionarie iraniane

Danneggiata base navale di Eilat da drone lanciato da Iraq, Idf: 'Prodotto in Iran'

Un drone, apparentemente lanciato dall'Iraq, ha colpito un edificio in una base navale nella città più meridionale di Eilat, in Israele, questa mattina. Lievi danni sono stati causati a un edificio nella baia di Eilat e non ci sono stati feriti. Il drone sarebbe stato lanciato dalla Resistenza Islamica dell'Iraq, una coalizione di gruppi paramilitari sostenuti dall'Iran. La milizia sostenuta dall'Iran, infatti, ha detto di aver colpito un "obiettivo vitale" in Israele "con armi appropriate", senza approfondire ulteriormente. Il portavoce dell'Idf, il contrammiraglio Daniel Hagari, riferisce 'The Times of Israel, ha detto che il drone che ha colpito la base navale di Eilat è stato "prodotto in Iran" e che l'attacco è stato "diretto dall'Iran". "Questo è un incidente molto grave", dice Hagari, aggiungendo che l'Idf sta imparando dall'incidente per migliorare le sue difese aeree nell'area di Eilat.



Attacco Damaso, Tajani: "Situazione di alta tensione"

"E' una situazione di alta tensione": lo ha detto il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, commentando l'attacco odierno al consolato iraniano a Damasco. "L'Iran è il protettore di Hezbollah, i fondamentalisti che combattono contro Israele dal sud del Libano, probabilmente addestrano i Pasdaran, e il generale ucciso oggi era un capo Pasdaran con responsabilita' in Siria e Libano. Probabilmente - ha aggiunto - in loco c'erano militanti di Hamas, è una voce che gira".

Attacco a Damasco, Iran annuncia la morte di 7 'pasdaran'

In Iran il Corpo delle Guardie della Rivoluzione, i 'Pasdaran', hanno annunciato che sono morti 7 dei loro uomini nell'attacco, attribuito a Israele, al consolato dell'ambasciata iraniana a damasco. In una notaa, i Guardiani hanno reso noto che sono stati uccisi due comandanti e cinque ufficiali. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, una ong con sede a Londra, l'attacco ha ucciso tra gli altri Mohammad Reza Zahedi e Mohammad Hadi Haji Rahimi, rispettivamente comandante della Forza Quds delle Guardie rivoluzionarie iraniane in Siria e Libano, e il suo vice, insieme al direttore del suo ufficio e a due consiglieri. 



Hamas condanna attacco contro consolato iraniano a Damasco

Hamas ha condannato con "la massima fermezza" l'attacco israeliano all'edificio del consolato iraniano nella capitale siriana Damasco. Lo riferisce 'Al Jazeera'. Il movimento ha espresso la sua piena solidarietà con l'Iran e la Siria di fronte a questa brutale aggressione e ha chiesto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di intraprendere azioni efficaci per scoraggiare Israele e fermare la loro aggressione contro la Striscia di Gaza e la regione.

Concluso incontro on-line Usa-Israele: "Sul tavolo Rafah"

Si e' concluso l'incontro on-line tra rappresentanti del governo israeliano e alti funzionari dell'amministrazione statunitense. Lo ha riferito una fonte Usa che ha confermato che "la discussione ha riguardato una possibile operazione a Rafah". Lo riferisce il sito on-line del quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth. In precedenza la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, aveva sottolineato che l'amministrazione Biden aveva a cuore i colloqui: "E' importante per noi. Ci sono piu' di un milione di palestinesi a Rafah, che si sono trasferiti li' dal nord della Striscia di Gaza, e abbiamo bisogno di questa conversazione per capire come Israele intende andare avanti".




Il re giordano e al Sisi, subito il cessate il fuoco a Gaza

Il re di Giordania Abdullah II e il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi hanno ribadito oggi la necessità di una tregua umanitaria e di un cessate il fuoco immediato e globale a Gaza. Lo riporta l'agenzia Petra precisando che nel corso di un incontro al Basman Palace ad Amman, i due leader hanno sottolineato la necessità di continuare a spingere verso l'apertura senza ostacoli dei valichi di frontiera per consentire la consegna immediata e adeguata degli aiuti umanitari a Gaza. I due leader hanno inoltre riaffermato che le catastrofiche condizioni umanitarie a Gaza richiedono un'azione immediata da parte della comunità internazionale e hanno concordato di mantenere uno stretto coordinamento. Il re giordano ha espresso apprezzamento per i continui sforzi dell'Egitto, sotto la guida del presidente al Sisi, per raggiungere un cessate il fuoco a Gaza.

Teheran chiede un'inchiesta internazionale su ospedale Al-Shifa

Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano ha chiesto un'indagine internazionale urgente su quanto accaduto nell'ospedale al-Shifa di Gaza, da cui l'esercito israeliano si è ritirato dopo un'operazione di due settimane. Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanaani in un post su 'X', secondo quanto riferisce l'agenzia stampa iraniana 'Tasnim' ha detto che le immagini dell'ospedale al-Shifa a Gaza, le testimonianze e i resoconti dei media sull'entità della distruzione "del massacro e del numero di palestinesi detenuti lì sono spaventosi e terribili". Kanaani ha anche sottolineato "l'urgente necessità di un'indagine internazionale sulle atrocità israeliane nell'ospedale".

"Le istituzioni internazionali adempiranno ai loro doveri? I noti difensori dei diritti umani sosterranno un'indagine internazionale sugli aspetti di questo palese crimine di guerra o i comportamenti selettivi e discriminatori in materia di diritti umani continueranno ancora?", ha chiesto sarcasticamente Kanaani.

Marco Mancini, l'ex agente segreto a Sky TG24: "Bisogna catturare Sinwar a Gaza"

Dall'inizio  carriera nella squadra speciale dei carabinieri  guidata dal Generale  Dalla Chiesa, fino ai 35 anni trascorsi  nell'intelligence del nostro  Paese. L'ex 007, che ha da poco pubblicato  un libro intitolato "Le  regole del gioco", si racconta. Soffermandosi  anche sulla guerra in  Medio Oriente, il rischio di attentati in Italia e  il cyberterrorismo  di origine russa L'INTERVISTA

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