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Guerra Israele-Hamas, Wafa: "11 palestinesi uccisi in raid israeliano a Rafah"

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Guerra Gaza, reazioni contrastanti in Israele a voto Onu
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Guerra Gaza, reazioni contrastanti in Israele a voto Onu
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Secondo l'agenzia, l'attacco è stato diretto contro la casa della famiglia Dhair. Raid anche nel Sud del Libano: "Ucciso terrorista". Hezbollah risponde con razzi sullo Stato ebraico. La presidente Meloni oggi in visita a Beirut. Gelo sui negoziati a Doha per la risoluzione dell'Onu sulla tregua, approvata grazie all’astensione degli Usa

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L'agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce che 11 civili sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti in un attacco aereo israeliano contro la casa della famiglia Dhair nella città di Rafah, nella Striscia di Gaza. Secono una fonte anonima dell'Afp "sette soccorritori" sarebbero stati uccisi in un attacco aereo su un centro di emergenza a Habariyeh vicino al confine israeliano. Hezbollah risponde al raid con il nacio di razzi sulla città settentrionale israeliana di Kiryat Shmona e su una vicina base militare. Sei persone sono state uccise e diverse altre sono rimaste ferite in un raid israeliano nel sud del Libano, non lontano dalla base militare di Naqura, sede del quartiere generale di Unifil, di cui fanno parte un migliaio di soldatesse e soldati italiani.

La presidente Meloni oggi in visita a Beirut, vede il premier libanese Mikati e i soldati italiani. Prosegue intanto l'assedio agli ospedali di Al Shifa e di Khan Younis nella Striscia di Gaza da parte dell’esercito israeliano. Gelo sui negoziati a Doha per la risoluzione dell'Onu sulla tregua, approvata grazie all’astensione degli Usa. Israele conferma: Issa numero due delle Brigate Qassam, è morto.


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Guerra a Gaza, cosa prevede la risoluzione Onu per il cessate il fuoco: il testo

Il documento approvato dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è vincolante per gli Stati membri, ma Israele ne ha già ignorati altri in passato. La risoluzione condanna gli attacchi ai civili e i rapimenti, ma non cita mai direttamente Hamas. LEGGI L'ARTICOLO


Onu approva per prima volta la risoluzione per il cessate il fuoco a Gaza

La tregua chiesta per il Ramadan. Il testo della risoluzione ha ottenuto  il via libera grazie al fatto che gli Stati Uniti si sono astenuti. Una  decisione, ha precisato il portavoce del Consiglio nazionale di  Sicurezza della Casa Bianca John Kirby, che "non rappresenta un  cambiamento nella nostra politica". Esulta Hamas. Ira di Tel Aviv:  "Vergongoso". Netanyahu revoca la missione a Washington di una  delegazione che doveva confrontarsi sulle alternative a un'operazione di  terra a Rafah. LEGGI L'ARTICOLO

Marco Mancini, l'ex agente segreto a Sky TG24: "Bisogna catturare Sinwar a Gaza"

Dall'inizio carriera nella squadra speciale dei carabinieri  guidata dal Generale Dalla Chiesa, fino ai 35 anni trascorsi  nell'intelligence del nostro Paese. L'ex 007, che ha da poco pubblicato  un libro intitolato "Le regole del gioco", si racconta. Soffermandosi  anche sulla guerra in Medio Oriente, il rischio di attentati in Italia e  il cyberterrorismo di origine russa L'INTERVISTA

Israele-Hamas, cosa c'è da sapere sul conflitto in corso

Con la situazione sul campo che è in costante evoluzione, abbiamo deciso di   raccogliere qui di seguito alcune informazioni che permettano di farsi   un'idea del contesto più ampio in cui gli eventi di queste settimane  si  inseriscono. L'APPROFONDIMENTO

Borrell, permettere gli aiuti a Gaza via terra è dovere legale

"Secondo la direttrice del Wfp, Cindy McCain, vengono accumulate scorte di cibo a sufficienza per le persone che muoiono di fame a Gaza, in attesa di entrare attraverso le rotte terrestri. I lanci aerei aiutano, ma non possono sostituire centinaia di camion. Il Consiglio europeo e il Consiglio di Sicurezza dell'Onu hanno chiesto un maggiore accesso umanitario urgente e sicuro. Permetterlo è un dovere legale". Lo scrive su X l'Alto rappresentante dell'Ue per gli Affari esteri e vicepresidente della Commissione Ue, Josep Borrell. 

Unrwa, cosa è e come funziona l'agenzia Onu per i palestinesi

È stata per molto tempo un'ancora di salvezza vitale nella  Striscia di Gaza e motivo di contesa con Israele, molto prima che alcuni  dipendenti dell'agenzia fossero accusati di essere coinvolti  nell'assalto di Hamas del 7 ottobre scorso. LEGGI

Rafah, crisi umanitaria e insediamenti: i tre punti che hanno allontanato Israele e Usa

Con l'approvazione della risoluzione Onu per il cessate il fuoco a Gaza sembra essersi inasprita la relazione tra i due Stati, storicamente alleati e ora divisi da una spaccatura. Le colonie in territorio palestinese e la crisi umanitaria in corso nella Striscia sono fra gli elementi che hanno incrinato i rapporti fra i due leader, Joe Biden e Benjamin Netanyahu, spiega il Washington Post. LEGGI QUI

Usa, stiamo riprogrammando incontro con delegazione Israele

L'ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu ha concordato di riprogrammare l'incontro della sua delegazione con gli Usa su Rafah: lo ha detto la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, aggiungendo che gli Usa stanno lavorando per definire la data.

Libano, 6 morti in un raid israeliano nel sud

Sei persone sono state uccise e diverse altre sono rimaste ferite in un raid israeliano nel sud del Libano, non lontano dalla base militare di Naqura, sede del quartiere generale di Unifil, di cui fanno parte un migliaio di soldatesse e soldati italiani. Lo riferiscono fonti mediche citate da media libanesi secondo cui il raid israeliano ha colpito un caffè nella cittadina di Naqura, sulla costa mediterranea, a ridosso della linea del fronte tra Hezbollah e Israele. Domani nella zona è attesa la premier Giorgia Meloni, nella base militare italiana di Shamaa. 

Soldato israeliano ucciso a Gaza, il bilancio sale a 253

Un soldato israeliano è rimasto ucciso oggi in uno scontro a fuoco avvenuto nel settore sud della Striscia di Gaza. Lo ha reso noto il portavoce militare, che lo ha identificato in Nissim Kachlon, 21 anni. Sale cosi' a 253 - ha aggiunto il portavoce - il numero dei caduti delle forze armate dopo l'inizio delle operazioni di terra a Gaza, il 27 ottobre scorso.

Capo militare di Hamas Deif, 'marciate per la Palestina'

Hamas ha pubblicato un appello di Mohammed Deif, il comandante delle Brigate Qassam, in cui fa appello alle masse arabe e palestinesi a "cominciare una marcia per la Palestina". "Cominciate adesso, non domani verso la Palestina - si dice nella registrazione diffusa su Telegram - e non lasciate che restrizioni, confini o regolamenti vi privino dell'onore di partecipare alla liberazione della Moschea di Al-Aqsa" a Gerusalemme. 

Usa, 'risoluzione Onu su Gaza non vincolante ma va implementata'

Gli Usa ritengono che la risoluzione approvata dal Consiglio di sicurezza dell'Onu su Gaza "non sia vincolante ma debba essere implementata": lo ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Usa Matthew Miller, sottolineando che la risoluzione lega il cessate il fuoco al rilascio degli ostaggi. 

Media, Netanyahu vuole riprogrammare visita delegazione negli Usa

L'ufficio del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha informato la Casa Bianca della volontà di riprogrammare la visita della delegazione dello Stato ebraico negli Stati Uniti. Lo ha riferito un funzionario americano alla Nbc nel giorno in cui lo stesso Netanyahu ha spiegato che la decisione di cancellare la visita era "un messaggio innanzitutto a Hamas".

La visita aveva come tema centrale l'annunciata operazione a Rafah ed è stata annullata nei giorni scorsi a seguito dell'approvazione da parte del Consiglio di Sicurezza Onu di una risoluzione che per la prima volta chiede un cessate il fuoco a Gaza. Gli Stati Uniti non hanno posto il veto alla risoluzione, scatenando l'ira di Israele.

Usa non confermano richiesta di Israele di rifissare un incontro

"Non posso confermare la notizia e non ho aggiornamenti sul programma ma sarebbe importante che ci fosse l'incontro": lo ha detto il portavoce del dipartimento di stato Usa Matthew Miller rispondendo ad una domanda sulla notizia che lo staff del premier israeliano Benjamin Netanyahu avrebbe fatto sapere alla Casa Bianca che vorrebbe riprogrammare l'incontro annullato nei giorni scorsi su Rafah dopo il via libera Usa della risoluzione Onu per un cessate il fuoco nella Striscia. 

Altre dimissioni al dipartimento di Stato Usa per Gaza

Una funzionaria del dipartimento di Stato Usa che lavorava sulle questioni relative ai diritti umani in Medio Oriente si è dimessa oggi per protestare contro il sostegno degli Stati Uniti alla guerra di Israele a Gaza. Lo riporta il Washington Post. E' l'ultimo esempio di dissenso tra il personale governativo e l'amministrazione esploso a causa delle politiche di Joe Biden. Annelle Sheline, 38 anni, da un anno era funzionaria per gli affari esteri presso l'Ufficio per la democrazia, i diritti umani e il lavoro, e in un'intervista ha affermato che il suo obiettivo era promuovere i diritti umani in Medio Oriente e Nord Africa, un lavoro complicato dalla guerra di Israele a Gaza e da una serie di implicazioni morali, legali, di sicurezza e diplomatiche per gli Usa. Sheline ha detto di aver cercato di sollevare preoccupazioni internamente con dispacci di dissenso e nei forum del personale, ma alla fine ha concluso che era inutile "finché gli Stati Uniti continuano a inviare un flusso costante di armi a Israele". "Non ero più in grado di svolgere davvero il mio lavoro - ha aggiunto -. Cercare di difendere i diritti umani è diventato semplicemente impossibile". Si tratta dell'addio per protesta di più alto livello dopo quello nei mesi scorsi di Josh Paul, alto funzionario del dipartimento di Stato coinvolto nei trasferimenti di armi a governi stranieri. 

Khamenei a Haniyeh: 'Palestina diventata prima questione mondiale'

"La pazienza storica mostrata dal popolo di Gaza di fronte ai crimini e alle brutalità commessi dal regime sionista, con il pieno sostegno dell'Occidente, è un grande fenomeno che ha veramente dato dignità all'Islam e, nonostante i desideri del nemico, ha trasformato la Palestina nella prima questione mondiale". Lo ha dichiarato la Guida Suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, nel corso di un incontro a Teheran con il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh.

Sottolineando che "il genocidio" degli abitanti di Gaza colpisce ogni individuo che abbia una coscienza, l'ayatollah ha ribadito che l'Iran "non esiterà a sostenere la causa della Palestina e del popolo di Gaza oppresso e che resiste".

Khamenei ha infine evidenziato l'importanza per la popolazione di Gaza di avere il sostegno sia dell'opinione pubblica mondiale che dell'opinione pubblica del mondo islamico, in particolare del mondo arabo e, a questo proposito, ha elogiato le attività propagandistiche della resistenza palestinese, definendole "molto efficaci e superiori a quelle del nemico sionista". 

Razzi nel Nord di Israele, Idf trova drone Hezbollah

Hezbollah ha dichiarato di aver bombardato un sito nella zona di Har Dov, nella Galilea orientale, vicino al confine con il Libano. Rapporti in Israele indicano che due razzi sono stati lanciati nel nord di Israele, atterrando in aree aperte.

Parlando alla Radio dell’Esercito, il capo dei vigili del fuoco del nord ha avvertito che, sebbene tali attacchi al di fuori delle aree popolate siano ora in gran parte innocui, con il caldo, diventeranno sempre più pericolosi. “Dobbiamo prepararci per l’estate, la stagione degli incendi. A maggio, quando tutto sarà asciutto, ogni impatto accenderà un incendio”, ha detto Yair Elkayam. Nel frattempo, l'Idf ha riferito che stamattina un drone Hezbollah è stato trovato vicino alla comunità di confine settentrionale di Rosh Hanikra, nella Galilea occidentale. Non è chiaro quando il velivolo sia stato lanciato.


Gb ed Egitto, 'ora attuare la risoluzione dell'Onu su Gaza'

Garantire l'attuazione della risoluzione 2728 del Consiglio di Sicurezza, raggiungere un cessate il fuoco completo e sostenibile per frenare la crisi umanitaria a Gaza: questi gli obiettivi espressi dal ministro degli Esteri britannico David Cameron in una telefonata al suo omologo egiziano Sameh Shoukry. "I due ministri si sono scambiati valutazioni sul deterioramento delle condizioni umanitarie e di sicurezza nella Striscia di Gaza - afferma il portavoce del ministro egiziano - e sui movimenti regionali e internazionali necessari per raggiungere un cessate il fuoco, scambiare ostaggi e detenuti e portare tutti gli aiuti umanitari necessari nella Striscia di Gaza". Si è poi discusso di come coordinare interventi regionali e globali negli sforzi di porre fine alla guerra e al peggioramento della catastrofe umanitaria: per l'Egitto occorre un cessate il fuoco permanente, garantire l'accesso agli aiuti da parte dei palestinesi, evitare ad ogni costo l'offensiva israeliana a Rafah e lo sfollamento forzato del popolo palestinese, oltre al riconoscimento ad esso di uno Stato sui confini del 1967 con Gerusalemme est come capitale.

Wafa, 11 palestinesi uccisi in raid israeliano a Rafah

L'agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce che 11 civili sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti in un attacco aereo israeliano contro la casa della famiglia Dhair nella città di Rafah, nella Striscia di Gaza. Un aereo da caccia israeliano, secondo Wafa, ha preso di mira anche una casa appartenente alla famiglia al-Hamayda a Rafah, provocando diversi feriti tra i suoi residenti.

Erdogan, 'Occidente faccia pressione perché Israele rispetti cessate il fuoco'

E' necessario che ''l'Occidente eserciti maggiori pressioni su Israele affinché rispetti la risoluzione delle Nazioni Unite sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza''. Lo ha dichiarato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che ha definito Israele ''il figlio viziato e senza legge dell'Occidente''. Erdogan ha quindi sottolineato che ''la Turchia accoglie con favore la risoluzione Onu sul cessate il fuoco e ritiene che verrà applicata''.

Nel frattempo, ha aggiunto citato dall'agenzia di stampa Anadolu, ''la Turchia farà tutto quanto nelle sue possibilità per aiutare i 'fratelli di Gaza' e fare in modo che i palestinesi raggiungano la pace e la tranquillità il prima possibile''.

Netanyahu, 'stop visita delegazione a Washington messaggio per Hamas'

Un messaggio diretto a Hamas per sottolineare che Israele non cederà alla pressione internazionale. Così il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha definito la decisione nei giorni scorsi di cancellare il viaggio di una missione israeliana a Washington dopo l'astensione degli Stati Uniti sulla risoluzione Onu per il cessate il fuoco a Gaza. "Era un messaggio innanzitutto a Hamas: 'Non scommettete su questa pressione, non funzionerà' ", ha dichiarato Netanyahu in un incontro con il senatore americano, Rick Scott, in visita in Israele.

Leader di Hamas Haniyeh vede il presidente iraniano a Teheran

Il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ha avuto un incontro con il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, a Teheran, dove si trova in visita con una delegazione da ieri e ha avuto colloqui con la Guida suprema, Ali Khamenei, e il ministro degli Esteri, Hossein Amirabdollahian. "La Repubblica islamica dell'Iran non esiterà a sostenere la causa palestinese ed è fiera del suo sostegno per la causa della Palestina", ha affermato Raisi durante l'incontro, come riporta Irna, aggiungendo che "il popolo del mondo odia il regime sionista criminale e gli Stati Uniti, in quanto suoi principali sostenitori, e ama con tutto il suo cuore il popolo oppresso di Gaza".

Media, 'Israele prepara operazione terra a Rafah, sarà a metà aprile o inizio maggio'

Israele si sta preparando per l'operazione di terra Rafah, che avverrà dopo l’Eid al-Fitr, la festa di tre giorni che segue il Ramadan e termina intorno alla metà di aprile, o al più tardi all'inizio di maggio, secondo fonti egiziane, che avrebbe appreso la notizia da funzionari dell'Idf, citate dal quotidiano pro-Hezbollah Al-Akhbar.

L'operazione di terra all'interno dell'ultimo bastione di Hamas nella Striscia di Gaza durerebbe dalle quattro alle otto settimane, dicono le fonti, e sarebbe accompagnata dall'evacuazione della popolazione civile rifugiata a Rafah, che ammonta a circa 1,5 milioni di persone, verso la centro della Striscia lungo percorsi specifici e in orari specifici, annunciati in anticipo ai civili in ciascuna zona di Rafah.

L'evacuazione di massa verrebbe monitorata da terra e dall'aria per garantire che nessun combattente di Hamas o ostaggio israeliano sia nascosto tra i civili di Gaza, dicono i funzionari egiziani. Da parte sua, il Cairo esprime profonda preoccupazione per un'operazione dell'Idf nella zona di Rafah, sottolineando che potrebbe portare ad un'ulteriore escalation non solo a Gaza, ma nell'intera regione, afferma Al-Akhbar. Secondo quanto riferito, Israele ha promesso di avvisare in anticipo gli egiziani di un'incursione dell'IDF nel corridoio di Filadelfia, che corre a ovest di Rafah lungo il confine tra Gaza e l'Egitto.

Nyt, 'Israele usa riconoscimento facciale a Gaza'

Israele "utilizza tecnologie di riconoscimento facciale nella Striscia di Gaza". Lo hanno confermato al 'New York Times' (Nyt), in forma anonima, tre funzionari israeliani, ripresi dai media locali. Le fonti - ha proseguito il quotidiano - hanno spiegato che si tratta "di un piano sperimentale e costoso per effettuare la sorveglianza di massa, che include la raccolta e la catalogazione dei tratti facciali dei palestinesi a loro insaputa e senza la loro approvazione". L'uso della tecnologia - hanno aggiunto - è stato effettuato allo scopo di cercare ostaggi israeliani. Ma - ha ammesso secondo il quotidiano americano una delle fonti - a volte sono stati identificati come terroristi di Hamas residenti della Striscia che non avevano nulla a che fare con la fazione islamica.

Egitto, 'atrocità israeliane peggiori che in rapporto Onu'

Il Consiglio egiziano dei diritti umani (Nhcr) ha esaminato la relazione dell'Onu sugli attacchi israeliani ai palestinesi presentata ieri a Ginevra giungendo a sostenere che "le effettive conseguenze catastrofiche delle atrocità israeliane superano quelle documentate nel rapporto" e invocando una reazione conseguente della comunità internazionale. Lo scrive Ahram online. Secondo l'organismo, finanziato dal governo egiziano, il bilancio delle vittime palestinesi nel conflitto in atto sarebbe pari a circa 50.000, di cui oltre la metà bambini e donne, dato che - sostiene - "riflette un deliberato attacco ai civili, compresi coloro che cercano aiuti umanitari o ricevono assistenza medica in strutture annientate dalle forze israeliane".

Ministero Sanità Hamas, il bilancio dei morti salito a 32.490

Il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, ha dichiarato che almeno 32.490 persone sono state uccise nel territorio durante gli oltre cinque mesi di guerra tra Israele e i militanti palestinesi. Il bilancio comprende almeno 76 morti nelle ultime 24 ore, ha dichiarato il ministero, aggiungendo che i feriti ammontano a 74.889.

Save The Children, 'situazione a Rafah è 'estremamente catastrofica'

La situazione a Rafah è “estremamente catastrofica” perché circa 1,5 milioni di persone rimangono stipate in un pezzo di terra che prima della guerra ospitava 250.000 persone. Lo ha detto ad al Jazeera Soraya Ali, global media manager di Save the Children, secondo cui "il sovraffollamento è la prima cosa che si nota, ci sono persone ovunque”,

“Ci sono bambini con eruzioni cutanee mentre le malattie trasmissibili si diffondono - afferma - Abbiamo visto bambini con uno o entrambi gli arti mancanti e molti sono malnutriti perché in questo momento dal valico di Rafah non riesce a passare cibo a sufficienza. Abbiamo visto gli aiuti arrivare a un ritmo lento in modo allarmante, con i camion che vengono respinti".

Nyt: "Israele usa riconoscimento facciale a Gaza"

Israele "utilizza tecnologie di riconoscimento facciale nella Striscia di Gaza". Lo hanno confermato al 'New York Times' (Nyt), in forma anonima, tre funzionari israeliani, ripresi dai media locali. Le fonti - ha proseguito il quotidiano - hanno spiegato che si tratta "di un piano sperimentale e costoso per effettuare la sorveglianza di massa, che include la raccolta e la catalogazione dei tratti facciali dei palestinesi a loro insaputa e senza la loro approvazione". L'uso della tecnologia - hanno aggiunto - è stato effettuato allo scopo di cercare ostaggi israeliani. Ma - ha ammesso secondo il quotidiano americano una delle fonti - a volte sono stati identificati come terroristi di Hamas residenti della Striscia che non avevano nulla a che fare con la fazione islamica.

Media: portavoce governo Israele rimosso da incarico

Sarà definitivamente rimosso dall'incarico il portavoce del governo di Israele Eylon Levy, che dall'inizio della guerra con Hamas aveva condotto diverse interviste con i media internazionali ed era stato molto presente sui social. Lo riporta l'emittente Channel 12. Levy era stato sospeso dall'incarico dopo che un suo post su 'X' in risposta al ministro degli Esteri britannico David Cameron aveva fatto intervenire l'ambasciata britannica in Israele, che aveva chiesto all'ufficio del premier Benjamin Netanyahu se quella fosse la posizione ufficiale del governo.
Levy, che in precedenza aveva lavorato come giornalista e consigliere del presidente israeliano Isaac Herzog, si è rifiutato di rispondere a richieste di commento del Times of Israel.
Levy era stato anche contestato anche dalla moglie di Netanyahu, Sara, che già in precedenza aveva cercato di farlo rimuovere per la sua partecipazione alle proteste di Tel Aviv contro la proposta di riforma giudiziaria. Inoltre Netanyahu si era lamentato di recente per il fatto che Israele non abbia un portavoce in grado di ''mettere insieme due parole'' in inglese.

Biden a dimostranti pro palestinesi: "Avete ragione, Gaza ha bisogno di più aiuto"

"Hanno ragione, Gaza ha bisogno di molto più aiuto". Così Joe Biden ha replicato ai dimostranti pro palestinesi che hanno interrotto un suo comizio in North Carolina, incentrato sulla questione dell'assistenza sanitaria, e sono stati scortati via dalla sicurezza.
La protesta è iniziata quando i dimostranti hanno gridato: "che dici dell'assistenza sanitaria a Gaza?". "Tutti hanno diritto all'assistenza sanitaria", è stata la risposta del presidente, mentre i dimostranti ricordavano, interrompendo ancora il discorso, gli ospedali di Gaza bombardati dagli israeliani e accusavano Biden di essere "complice di un genocidio".
A questo punto, Biden ha chiesto al pubblico "di essere paziente" con i dimostranti e, mentre questi venivano scortati via dalla sicurezza, ha detto che "hanno ragione, dobbiamo portare molto più aiuto a Gaza". Le proteste pro palestinesi e contro la guerra a Gaza sono diventate una costante della campagna elettorale di Biden che in altre occasioni è stato interrotto dai dimostranti durante i suoi comizi.

Due palestinesi uccisi vicino campo Bureij a Gaza

I bombardamenti israeliani hanno ucciso due palestinesi a est del campo profughi di Bureij, nel centro di Gaza. Lo riferisce al Jazeera Arabic.
Poco prima, le forze israeliane avevano ucciso almeno un uomo e ferite altre a ovest del campo profughi di Nuseirat, sempre nella zona centrale della Striscia di Gaza, secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa.

Due palestinesi uccisi vicino campo Bureij a Gaza

I bombardamenti israeliani hanno ucciso due palestinesi a est del campo profughi di Bureij, nel centro di Gaza. Lo riferisce al Jazeera Arabic.
Poco prima, le forze israeliane avevano ucciso almeno un uomo e ferite altre a ovest del campo profughi di Nuseirat, sempre nella zona centrale della Striscia di Gaza, secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa.

Cinque palestinesi uccisi a Jenin in diversi attacchi israeliani

Due palestinesi sono stati ucciso in un attacco di droni israeliani nel campo profughi di Jenin. Lo riporta al Jazeera.
Le due vittime si aggiungono ai tre palestinesi uccisi nella città della Cisgiordania durante la notte. Altri quattro sono stati feriti dai colpi di arma da fuoco israeliani nella città di Qabatiya, a sud di Jenin.

Meloni in Libano: visita a militari italiani a Shama, poi cena col premier Mikati a Beirut

La premier in mattinata sarà a Shama per la visita, saltata prima di Natale, ai contingenti militari italiani impegnati nella missione Onu Unifil e in quella bilaterale Mibil. Poi in serata, a Beirut, cena di lavoro con il primo ministro Najib Mikati: Meloni ribadirà la necessità di evitare ogni rischio di escalation al confine con Israele. LEGGI L'ARTICOLO

Wafa: "Tre palestinesi uccisi a Jenin in Cisgiordania"

Tre palestinesi sono stati uccisi e altri 7 feriti a seguito di "un bombardamento israeliano" a Jenin nel nord della Cisgiordania. Lo ha riferito la Wafa, che cita fonti mediche del posto.

Israele: 30 razzi lanciati dal Libano su Kiryat Shmona

Una salva di almeno 30 razzi è stata lanciata dal Libano verso la città di Kiryat Shmona nel nord di Israele. Lo ha fatto sapere l'esercito. I media hanno riferito che l'Iron Dome ha intercettato alcuni dei razzi mentre altri hanno colpito siti della città causando danni alle proprietà. Une persona - secondo le stesse fonti - è stata tratta fuori dalle macerie di un edificio industriale. L'attacco - hanno riferito i media - è stato rivendicato dagli Hezbollah libanesi dopo che Israele la scorsa notte ha colpito e ucciso oltre confine un "importante operativo" di 'Jamaa Islamyia', organizzazione militare libanese legata ad Hamas.

Hezbollah rispondo ad attacchi su Sud del Libano con lancio di razzi

Gli Hezbollah libanesi hanno reso noto di aver lanciato questa mattina dozzine di razzi contro Kiryet Shmona, una città israeliana settentrionale vicino al confine libanese, in risposta agli attacchi mortali israeliani sul Libano meridionale martedì.

Idf: ucciso in un raid in Libano esponente chiave di Jamaa a-Islamiya

 Le forze di difesa israeliane hanno annunciato l'uccisione nel corso di un attacco notturno nel sud del Libano di un esponente chiave del gruppo terroristico Jamaa al-Islamiya che aveva promosso in passato complotti terroristici contro il territorio israeliano. L'attacco - hanno ancora reso noto le forze israeliane citate dal Times of Israel - ha distrutto un edificio nella città di Habbariyeh, a circa cinque chilometri dal confine con Israele. L'uomo è stato ucciso "insieme ad altri terroristi che erano nell’edificio". 


Libano, attacco aereo uccide 7 persone vicino a Israele

Un'organizzazione militante libanese strettamente legata al gruppo palestinese Hamas ha detto che sette persone sono state uccise in un attacco notturno nel sud del Libano. Parlando all'AFP in condizione di anonimato in quanto non autorizzato a parlare con i media, un funzionario di Jamaa Islamiya ha detto che "sette soccorritori" sono stati uccisi in un attacco ad un centro di emergenza a Habariyeh vicino al confine israeliano.

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