Guerra Israele, Onu approva per prima volta la risoluzione per il cessate il fuoco a Gaza

Mondo

La tregua chiesta per il Ramadan. Il testo della risoluzione ha ottenuto il via libera grazie al fatto che gli Stati Uniti si sono astenuti. Una decisione, ha precisato il portavoce del Consiglio nazionale di Sicurezza della Casa Bianca John Kirby, che "non rappresenta un cambiamento nella nostra politica". Esulta Hamas. Ira di Tel Aviv: "Vergongoso". Netanyahu revoca la missione a Washington di una delegazione che doveva confrontarsi sulle alternative a un'operazione di terra a Rafah

ascolta articolo

Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha approvato per la prima volta la bozza di risoluzione per un "immediato" cessate il fuoco a Gaza, con gli Stati Uniti che si sono astenuti senza mettere il veto. I precedenti tentativi di passare una risoluzione sono stati bloccati dal veto di Usa, Cina e Russia. A favore del testo hanno votato tutti gli altri 14 Paesi. Nel documento si "chiede un cessate il fuoco immediato per il Ramadan rispettato da tutte le parti che conduca ad un cessate il fuoco durevole e sostenibile e il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi, nonché la garanzia dell'accesso umanitario per far fronte alle loro esigenze mediche e umanitarie" (CONFLITTO ISRAELE-HAMAS, SEGUI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA).

Il voto seguito da un lungo applauso

L'adozione è stata salutata con un lungo applauso. I membri che hanno sostenuto la bozza sono Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna, Algeria, Ecuador, Guyana, Giappone, Malta, Mozambico, Sud Corea, Sierra Leone, Slovenia e Svizzera. "L'astensione degli Stati Uniti" al voto della risoluzione "non cambia la nostra politica", ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con un ristretto gruppo di giornalisti sottolineando che Washington "ha sempre chiesto che il cessate il fuoco fosse legato alla liberazione" degli ostaggi da parte di Hamas.

Mosca aveva chiesto un cessate il fuoco "permanente"

Prima del voto la Russia ha preso la parola per proporre un emendamento e sostituire il termine "durevole" con "permanente" nella frase in cui si chiedeva "un cessate il fuoco immediato per il mese del Ramadan, rispettato da tutte le parti, che conduca ad un cessate il fuoco durevole e sostenibile". Il termine è stato sostituito all'ultimo minuto e secondo l'ambasciatore russo Vassily Nebenzia "annacqua il testo e lascia spazio alle interpretazioni, permettendo a Israele di riprendere le operazioni militari in qualsiasi momento". La richiesta è stata bocciata ma Mosca ha comunque votato a favore della risoluzione. Dopo il via libera, anche la Francia ha chiesto un "cessate il fuoco permamente" a Gaza dopo il Ramadan. 

leggi anche

Il Papa: “Cessate il fuoco e liberazione ostaggi a Gaza”

Guterres: "Ora un fallimento su Gaza sarebbe imperdonabile"

Commentando il via libera delle Nazioni unite alla tregua, il segretario generale Antonio Guterres ha commentato "Il Consiglio di Sicurezza Onu ha appena approvato una risoluzione tanto attesa su Gaza, chiedendo un cessate il fuoco immediato e il rilascio di tutti gli ostaggi. Questa risoluzione deve essere attuata, un fallimento sarebbe imperdonabile". L'ambasciatrice americana all'Onu Linda Thomas-Greenfield ha invece dichiaratoi: "Dobbiamo mettere pressione su Hamas, il cessate il fuoco può iniziare immediatamente con il rilascio del primo ostaggio, e questo è l'unico percorso".

leggi anche

Guerra Mo, Israele: "Con Guterres Onu antisemita"

Hamas esulta, il rappresentate per la Palestina: "Morti devono fermarsi"

Hamas ha accolto la decisione del Consiglio di Sicurezza sottolineando su Telegram la sua "disponibilità ad impegnarci in un immediato processo di scambio di prigionieri che porti al rilascio dei prigionieri di entrambe le parti". I miliziani hanno ribadito la richiesta di "un cessate il fuoco permanente che porti al ritiro di tutte le forze sioniste dalla Striscia di Gaza e al ritorno degli sfollati". L'ambasciatore Ryad Mansour, rappresentante permanente della Palestina all'Onu, ha dichiarato che ora "tutte le forze devono far sì che sia attuato" il cessate il fuoco. "Non ci può essere una giustificazione per i crimini contro l'umanità. Le vite devono prevalere, la libertà deve prevalere in Palestina", ha aggiunto con la voce rotta: "Le morti, dolore e tragedia devono fermarsi".

approfondimento

Israele-Palestina, da Oslo a Trump: i piani di pace falliti negli anni

Ambasciatore Tel Aviv: "Vergogna". Ministro Esteri Israele: "Non cesseremo combattimenti"

Durissima invece la reazione di Israele. "Il fatto che la risoluzione approvata dal Consiglio di Sicurezza Onu non condanni l'attacco di Hamas del 7 ottobre è una vergogna", ha detto l'ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite, Gilad Erdan. "Hamas ha iniziato la guerra, da questo testo sembra che la guerra sia iniziata da sola - ha aggiunto - Israele non voleva questa guerra". "Non subordinare il cessate il fuoco al rilascio degli ostaggi danneggia gli sforzi, tutti avrebbero dovuto votare contro questa vergognosa risoluzione", ha sottolineato ancora. Il ministro degli Esteri di Tel Aviv Israel Katz ha aggiunto che "Israele non cesserà il fuoco. Distruggeremo Hamas e continueremo a combattere finché l'ultimo degli ostaggi non sarà tornato a casa". 

approfondimento

Israele-Hamas, il piano di Netanyahu per il dopoguerra

Netanyahu ferma delegazione in partenza per Washington. Gli Usa: "Molto delusi" 

Subito dopo l'ok del Consiglio di sicurezza, Benyamin Netanyahu ha annullato la partenza per Washington di una delegazione di alto livello israeliana. Lo ha fatto sapere l'ufficio del premier indicando come motivo l'astensione degli Usa all'Onu alla risoluzione su Gaza. Il portavoce del Consiglio della sicurezza nazionale americana Kirby ha risposto: "La nostra decisione di astenerci non deve essere percepita come un'escalation da parte di Israele", spiegando che gli Stati Uniti sono "molto delusi" dalla decisione di Netanyahu.

approfondimento

I leader di Hamas uccisi da Israele, da Yahya Ayyash a Saleh al-Arouri

Mondo: I più letti