
L'edificio è crollato: non ci sarebbero vittime. L'alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk ha affermato in un'intervista alla Bbc che Tel Aviv ha una responsabilità significativa sulla catastrofe umanitaria nella Striscia e che esiste un caso "plausibile" secondo cui stia usando la privazione di aiuti come arma. Il presidente dell'Autorità Palestines Mahmoud Abbas ha approvato la composizione del governo presentato dal suo primo ministro, Mohammed Mustafa, con un decreto ufficiale
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Un edificio che a Gaza City ospita diversi media - fra cui Sky News in arabo - è stato colpito oggi in un bombardamento ed è crollato. Al momento non si ha notizia di vittime. L'alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk ha affermato in un'intervista alla Bbc che Israele ha una responsabilità significativa sulla catastrofe umanitaria a Gaza e che esiste un caso "plausibile" secondo cui Israele stia usando la fame come arma di guerra a Gaza. Türk ha affermato che se l'intento fosse dimostrato, ciò equivarrebbe a un crimine di guerra.
La premier Giorgia Meloni ha tenuto un discorso al contingente italiano in Libano. "Voi non ci siete durante le feste con la famiglia, non ci siete per i vostri amici, i vostri fidanzati e fidanzate, mogli e mariti: rinunciate a tutto per garantire quella pace di cui tanti, soprattutto in questo momento, si riempiono la bocca seduti comodamente dal divano di casa loro. Perché la pace non si costruisce con i sentimenti e le buone parole, la pace è soprattutto deterrenza e impegno, sacrificio".
Netanyahu rivede le sue intenzioni e riprogramma la visita della delegazione israeliana negli Usa per parlare di Rafah: delegazione a Washington la prossima settimana. Torna a farsi sentire a 5 mesi dagli attacchi del 7 ottobre il capo militare di Hamas a Gaza: in un audio, Deif invita il mondo arabo a lottare per la Palestina e a marciare su Gerusalemme.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
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Nuovo liveblog del 29 marzo 2024
Guerra a Gaza, cosa prevede la risoluzione Onu per il cessate il fuoco: il testo
Il documento approvato dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è vincolante per gli Stati membri, ma Israele ne ha già ignorati altri in passato. La risoluzione condanna gli attacchi ai civili e i rapimenti, ma non cita mai direttamente Hamas. LEGGI L'ARTICOLO
Onu approva per prima volta la risoluzione per il cessate il fuoco a Gaza
La tregua chiesta per il Ramadan. Il testo della risoluzione ha ottenuto il via libera grazie al fatto che gli Stati Uniti si sono astenuti. Una decisione, ha precisato il portavoce del Consiglio nazionale di Sicurezza della Casa Bianca John Kirby, che "non rappresenta un cambiamento nella nostra politica". Esulta Hamas. Ira di Tel Aviv: "Vergongoso". Netanyahu revoca la missione a Washington di una delegazione che doveva confrontarsi sulle alternative a un'operazione di terra a Rafah. LEGGI L'ARTICOLO
Marco Mancini, l'ex agente segreto a Sky TG24: "Bisogna catturare Sinwar a Gaza"
Dall'inizio carriera nella squadra speciale dei carabinieri guidata dal Generale Dalla Chiesa, fino ai 35 anni trascorsi nell'intelligence del nostro Paese. L'ex 007, che ha da poco pubblicato un libro intitolato "Le regole del gioco", si racconta. Soffermandosi anche sulla guerra in Medio Oriente, il rischio di attentati in Italia e il cyberterrorismo di origine russa L'INTERVISTA
Israele-Hamas, cosa c'è da sapere sul conflitto in corso
Con la situazione sul campo che è in costante evoluzione, abbiamo deciso di raccogliere qui di seguito alcune informazioni che permettano di farsi un'idea del contesto più ampio in cui gli eventi di queste settimane si inseriscono. L'APPROFONDIMENTO
Missione di Blinken in Francia per incontrare Macron
Antony Blinken si recherà a Parigi, Francia, e in Belgio, dal 1 al 5 aprile. A Parigi, il segretario di Stato americano incontrerà il presidente francese Emmanuel Macron per discutere questioni globali tra cui il sostegno all'Ucraina, la prevenzione dell'espansione del conflitto a Gaza e la stabilizzazione di Haiti. Lo riferisce il dipartimento di Stato Usa in una nota. A Bruxelles, Blinken parteciperà alla Riunione dei Ministri degli Esteri della Nato e incontrerà il Segretario generale Jens Stoltenberg e il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba.
Unrwa, cosa è e come funziona l'agenzia Onu per i palestinesi
È stata per molto tempo un'ancora di salvezza vitale nella Striscia di Gaza e motivo di contesa con Israele, molto prima che alcuni dipendenti dell'agenzia fossero accusati di essere coinvolti nell'assalto di Hamas del 7 ottobre scorso. LEGGI
Tajani, 'Italia ed Emirati in prima linea per la stabilità'
"Con il ministero degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti Abdullah bin Zayed Al Nahyan per rafforzare partenariato strategico tra Italia ed Emirati. Focus prioritario su risposta umanitaria a Gaza e sicurezza nel Mar Rosso. Italia ed Emirati in prima linea per stabilità della regione anche attraverso una sempre maggiore collaborazione economica". Lo scrive su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani dopo aver incontrato l'omologo emiratino alla Farnesina. "L'elevazione del partenariato bilaterale a livello strategico tra Roma e Abu Dhabi, avviato a marzo 2023 in occasione della mia visita con il Presidente Meloni negli Emirati è testimoniato dall'elevata frequenza degli incontri istituzionali fra i due Paesi avvenuti negli ultimi mesi, con la visita a Roma del Presidente Bin Zayed e incontri a livello di Ministeri di Esteri, Industria, Ambiente ed Energia, Difesa, e Giustizia", ha osservato Tajani secondo quanto riportato in una nota della Farnesina. Nel corso dell'incontro è stata discussa la prospettiva di un ulteriore rafforzamento del partenariato bilaterale, in vista della convocazione di nuove sessioni della Commissione economica mista Italia-Eau e del Dialogo Strategico. Il vicepremier Tajani ha poi illustrato al collega emiratino le priorità della presidenza italiana del G7, con particolare riferimento alla situazione in Medio Oriente. "L'Italia e gli Emirati Arabi Uniti intendono affrontare insieme le crisi politiche e umanitarie nella regione. Roma e Abu Dhabi sono in prima linea nella risposta umanitaria a Gaza per rispondere ai bisogni immediati della popolazione civile", ha affermato Tajani, ricordando l'iniziativa Food for Gaza, lanciata insieme a Fao, Pam e Federazione della Croce Rossa Internazionale e congratulandosi con il collega emiratino per il ruolo chiave degli Eau anche nell'operazione di assistenza umanitaria da Cipro, cui contribuisce anche l'Italia.
Israele: "Ucciso Raed Thabat nella top ten di Hamas"
L'esercito israeliano ha ucciso nell'ospedale Shifa di Gaza City Raad Thabat, capo dei rifornimenti e del personale delle Brigate Qassam, ala militare di Hamas. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari sottolineando che Tabat "era nella top ten" di Hamas e "vicino al leader Yahya Sinwar" e "al capo delle Brigate Mohammed Deif". Hagari ha anche detto che "c'erano 1.250 persone nell'ospedale di Shifa, inclusi 900 sospetti, tra cui abbiamo identificato 513 terroristi".
Corte Israele blocca fondi a religiosi esentati da leva
La Corte Suprema - con un forte passo - ha emesso un'ordinanza provvisoria che impedisce al governo di finanziare gli stipendi mensili di un gruppo di ebrei ortodossi delle scuole religiose dopo il 1 aprile. La mossa - secondo i media - è stata giustificata con il fatto che il quadro giuridico relativo non esiste più in quanto il governo di Benyamin Netanyahu non è riuscito a mettersi d'accordo su una legge di riforma complessiva dell'esenzione dalla leva degli ebrei ortodossi. La decisione crea forti tensioni nel governo del premier dove ci sono due partiti religiosi che hanno attaccato con durezza la mossa della Corte Suprema.
Rafah, crisi umanitaria e insediamenti: i tre punti che hanno allontanato Israele e Usa
Con l'approvazione della risoluzione Onu per il cessate il fuoco a Gaza sembra essersi inasprita la relazione tra i due Stati, storicamente alleati e ora divisi da una spaccatura. Le colonie in territorio palestinese e la crisi umanitaria in corso nella Striscia sono fra gli elementi che hanno incrinato i rapporti fra i due leader, Joe Biden e Benjamin Netanyahu, spiega il Washington Post. LEGGI QUI
Katz a Guterres: "Guarda confessione stupro e vergognati"
"Antonio Guterres guarda e vergognati". Lo ha detto il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz su X, rivolgendosi al segretario generale dell'Onu, e postando il video dell'interrogatorio - diffuso dall'esercito - in cui un miliziano della Jihad islamica ammette di aver violentato una donna israeliana il 7 ottobre nell'attacco ai kibbutz.
Media: "Pentagono potrebbe finanziare forza peacekeeping a Gaza"
L'amministrazione Biden sta valutando in via preliminare le opzioni per stabilizzare Gaza dopo la guerra. Lo riporta Politico citando alcune fonti, secondo le quali fra le ipotesi emerge quella che il Pentagono aiuti a finanziare una forza multinazionale o un team palestinese di peacekeeping palestinese. Le opzioni non includono truppe americane sul terreno.
Corte Aja: Israele assicuri aiuti umanitari urgenti a Gaza
La Corte internazionale di giustizia dell'Aja ha ordinato a Israele di "garantire un'assistenza umanitaria urgente" a Gaza, dove "è cominciata la carestia". Si tratta di nuove misure provvisorie emesse dalla Corte che deve decidere sulle accuse di genocidio mosse dal Sudafrica nei confronti dello Stato ebraico.
Siria, raid attribuito a Israele a periferia Damasco
Diversi media arabi riportano la notizia di un raid aereo attribuito a Israele contro un sito vicino alla città siriano al-Bahdaliyah, alla periferia di Damasco. Immagini sui social media mostrano una colonna di fumo bianco che si innalza dal sito colpito, riferisce Times of Israel. Al momento l'agenzia stampa ufficiale siriana Sana non ha dato alcuna notizia in proposito.
M5s, rifugiati Gaza portati in Italia abbandonati e dimenticati
"I feriti e malati di Gaza portati in Italia dalla Meloni sono stati completamente abbandonati e dimenticati dalle istituzioni. Circa 150 palestinesi tra bisognosi di cure, in gran parte dimessi dagli ospedali italiani, e familiari accompagnatori. Sono stati lasciati senza soldi e assistenza - ci stanno pensando i volontari del terzo settore - e allo scadere dei loro visti turistici di 90 giorni saranno clandestini. Il Viminale li invita a chiedere asilo, ma la pratica è lunghissima e soprattutto non ha senso quando la nostra legislazione prevede strumenti ad hoc per queste situazioni. Meloni decreti subito per questi rifugiati una protezione speciale temporanea come previsto dall'articolo 20 del Testo unico sull'immigrazione già usato per altre emergenze. La solidarietà non può fare distinzioni". Lo dichiarano i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle commissioni Esteri di Camera e Senato.
La maggioranza degli americani disapprova azione Israele a Gaza
La maggioranza degli americani disapprova l'azione israeliana a Gaza. A rivelarlo è un sondaggio di Gallup condotto questo mese, secondo cui il 55% degli intervistati non approvava l'azione militare di Israele, con un aumento di 10 punti percentuali rispetto a quattro mesi prima. E l'approvazione della guerra israeliana da parte degli americani è scesa in misura ancora più netta, dal 50% di novembre al 36% di marzo, mentre è aumentata leggermente la percentuale di chi non ha alcuna opinione sull'argomento, dal 4% dal 9%. La proiezione mostra come l'approvazione delle azioni militari di Israele è calata in tutti e tre i principali gruppi partitici Usa: il calo è di 18 punti percentuali sia tra i democratici che tra gli indipendenti, e di 7 punti tra i repubblicani.
Israele, 'no a viaggi in Marocco, Egitto, Giordania e Turchia'
Il Consiglio della sicurezza nazionale di Israele ha emesso avvisi per i cittadini che sconsigliano viaggi per la Pasqua ebraica - che comincia il 21 aprile sera - in Egitto, Turchia, Giordania e Marocco. Lo hanno riferito i media.
Abu Mazen approva il nuovo governo dell'Anp
Il presidente dell'Autorità Palestinese, Mahmoud Abbas, ha approvato la composizione del governo presentato dal suo nuovo primo ministro, Mohammed Mustafa, con un decreto ufficiale. Secondo l'agenzia ufficiale palestinse Wafa, il 19° governo palestinese dovrebbe giurare da Abbas domenica. Questo rinnovo arriva in un momento in cui la comunità internazionale esorta il presidente a intraprendere riforme istituzionali, in particolare per prepararsi al periodo post-bellico nella Striscia di Gaza.
Psoe propone di aumentare i fondi a Unrwa fino a fine conflitto
Incrementare i fondi destinati all'Agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) e, se necessario, stanziare contributi straordinari fino alle fine del conflitto fra Israele e Hamas. E' quanto chiede una mozione presentata dal gruppo socialista al Congresso. La Spagna ha mantenuto il suo contributo all'Unrwa che assiste quasi sei milioni di rifugiati palestinesi e ha annunciato aiuti volontari perché l'Agenzia possa mantenere l'assistenza a Gaza e in altri paesi del Medio Oriente, a fronte della sospensione dei contributi da parte di Paesi fra cui Stati Uniti, Italia, Germania, Francia, Svizzera, Canada, Regno Unito, Australia e Finlandia, dopo il presunto coinvolgimento di 12 lavoratori dell'organizzazione delle Nazioni Unite nell'attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre contro Israele. Il Psoe evidenzia che la situazione sulla Striscia di Gaza "è sempre più estrema" e che "i civili palestinesi dipendono esclusivamente dall'aiuto ottenuto dalla Urwa sul terreno". Oltre ad esortare il governo a "rispettare" gli impegni politici ed economici assunti con l'Unrwa, la mozione chiede di valutare la possibilità di aiuti straordinari, gestiti dall'Agenzia spagnola di cooperazione internazionale per lo sviluppo (Aecid), tenendo conto della "situazione eccezionale" in cui si trova l'agenzia dell'Onu, fino a quando la situazione sulla Striscia tornerà alla normalità.
Israele, tensioni nel governo su esenzione leva per ortodossi
L'esenzione dalla leva per gli ebrei ortodossi sta creando forti problemi al governo del premier Benyamin Netanyahu che ha nella sua maggioranza due partiti religiosi. Se l'establishment rabbinico, attraverso quei partiti, vuole garantire l'esenzione in massa di quanti siano iscritti nei collegi religiosi, il ministro della difesa Yoav Gallant ed il ministro del Gabinetto di guerra, il centrista Benny Gantz, ritengono invece necessaria una revisione profonda della questione. Soprattutto alla luce dell'attuale guerra a Gaza e della necessità urgente di accrescere il numero dei reclutamenti. Senza una posizione comune nel governo, Netanyahu ha quindi chiesto alla Corte Suprema una ulteriore dilazione prima di offrire la visione dell'esecutivo. La richiesta è legata al fatto che la Corte deve esaminare petizioni avanzate da varie parti contro l'esonero dei giovani ortodossi ed ha fissato per il tardo pomeriggio la scadenza ultima per conoscere la posizione definitiva del governo in materia.
Vice leader politico Hamas non ottimista su colloqui
Il numero due dell'ufficio politico di Hamas, Khalil Al Yahya, ha detto di non essere ''ottimista'' in merito a un prossimo accordo sul cessate il fuoco per la Striscia di Gaza. Intervistato a Teheran dall'emittente Press Tv, Al Yahya ha detto di ritenere che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu voglia prolungare l'attacco a Gaza.
Hezbollah, rispondiamo presto e in maniera decisa a Israele
Risponderemo rapidamente e con decisione a ogni attacco israeliano e continuiamo lo scontro con Israele per difendere il Libano e sostenere Gaza: lo ha detto oggi un alto rappresentante di Hezbollah, lo shaykh Ali Daghmush, vice presidente del consiglio esecutivo del movimento armato libanese alleato di Iran e Hamas. Parlando durante alle esequie pubbliche per un combattente ucciso da Israele, Daghmush ha affermato che Hezbollah proseguirà il suo "scontro" con Israele "per difendere il Libano e sostenere Gaza". Le sue parole giungono a poche ore da sanguinosi raid israeliani nel sud del Libano, sia contro combattenti di Hezbollah e di gruppi armati alleati, sia contro civili. "Risponderemo rapidamente e in maniera decisiva a ciascun attacco israeliano", ha detto Daghmush. Stamani Hezbollah ha rivendicato il lancio di una decina di razzi contro due obiettivi militari israeliani in Alta Galilea.
Iran, 'istituzioni internazionali fermino i crimini di Israele'
"Le istituzioni internazionali devono impedire fermamente i crimini di guerra di Israele contro la popolazione della Striscia di Gaza e della Cisgiordania". Lo ha affermato il presidente del parlamento dell'Iran, Mohammad Baqer Qalibaf, come riporta la tv di Stato iraniana, durante un incontro con il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, che si trova da martedì a Teheran, dove ha incontrato anche il presidente, Ebrahim Raisi, e la Guida suprema, Ali Khamenei. "La resistenza è l'unica soluzione per sbarazzarsi delle azioni feroci del regime di Israele", ha detto Haniyeh, lodando il sostegno della Repubblica islamica per i palestinesi.
Herzog, 'il presidente Biden è un grande amico di Israele'
"Il presidente Biden è un grande amico di Israele". Lo ha detto il capo dello stato Isaac Herzog incontrando a Gerusalemme una delegazione di democratici Usa guidata dall'Aipac. Il presidente - che ha parlato nell'attuale forte clima di tensione tra i due Paesi sulla guerra a Gaza - ha sottolineato che gli Usa "non hanno amico più grande di Israele e che questi non ha amico maggiore degli Usa. Questo legame indissolubile, questa alleanza, è - ha aggiunto - più forte che mai ed è insostituibile".
Media palestinesi, colpito il palazzo dei media a Gaza City
Un edificio che a Gaza City ospita diversi media - fra cui Sky News in arabo - è stato colpito oggi in un bombardamento ed è crollato. Al momento non si ha notizia di vittime. Lo ha riferito la agenzia di stampa Shehab News. Il palazzo, precisano fonti locali, è situato a breve distanza dalla Piazza del Milite ignoto e dal palazzo del parlamento, che da mesi è ormai in uno stato di rovina.
Netanyahu, delegazione a Washington la prossima settimana
Il premier Benyamin Netanyahu ha informato il Gabinetto di Guerra che invierà una delegazione a Washington la prossima settimana. Lo ha riferito il sito Ynet confermando così quanto annunciato ieri dalla Casa Bianca. Fonti politiche che hanno parlato con Ynet hanno riferito che "Netanyahu si è reso conto di aver sbagliato" ad annullare in un primo momento l'invio della delegazione a Washington come reazione al voto di astensione degli Usa sulla risoluzione approvata dal Consiglio di sicurezza dell'Onu per il cessate il fuoco a Gaza.
Protesta a Kerem Shalom contro gli aiuti per Gaza
Decine di dimostranti, fra cui attivisti dell'organizzazione ebraica di estrema destra 'Im Tirzu'', si sono radunati oggi al valico di Kerem Shalom per ostruire il transito di camion contenenti aiuti umanitari destinati a Gaza. Lo riferiscono i media secondo cui i dimostranti hanno esposto uno striscione in cui sostenevano: 'Aiuti a Gaza = aiuti a Hamas''. In seguito hanno anche acceso piccoli falò sull'asfalto, ma sono stati sgomberati dalla polizia israeliana che ha compiuto alcuni fermi. Il transito dei camion è quindi ripreso senza altri incidenti.
Presunto attentatore Crocus si dichiara non colpevole e ricorre contro arresto
Aminchon Islomov, uno degli undici fermati in seguito all'attentato alla sala da concerto Crocus alle porte di Mosca, si è dichiarato non colpevole e ha presentato un ricorso contro l'arresto, rende noto il sito di notizie indipendente russo Gazeta.ru. E' il primo a farlo fra i sospetti che in questi giorni hanno visto la convalida in una aula di tribunale, del loro arresto.
Gaza, software IA israeliano ha scambiato civili per terroristi
L'intelligence militare israeliana avrebbe utilizzato un programma sperimentale di riconoscimento facciale a Gaza. Tuttavia, a causa di errori di valutazione del software, che usa anche l'intelligenza artificiale, civili palestinesi sarebbero stati identificati come persone legate ad Hamas. Lo riferisce il New York Times, secondo cui il programma di sorveglianza è iniziato come un modo per cercare ostaggi israeliani a Gaza. Come spesso accade con le nuove tecnologie in tempo di guerra, l'iniziativa si è ampliata per "sradicare chiunque abbia legami con Hamas o altri gruppi militanti", scrive il Times. Tra i soggetti valutati pericolosi per errore, anche il poeta Mosab Abu Toha, che ha riferito di essere stato fermato presso un posto di blocco militare nel Nord di Gaza mentre la sua famiglia cercava di fuggire in Egitto. Sarebbe stato poi ammanettato e bendato, prima di essere rilasciato. Il software dell'intelligence utilizza la tecnologia della società privata israeliana Corsight. Con sede a Tel Aviv, la soluzione afferma di riconoscere con precisione le persone anche se riprese in lontananza, tramite l'IA e con foto scattate da droni e poca luce. Il New York Times ha ascoltato un manager della stessa società che ha però confermato la possibilità di falsi positivi e di casi in cui un palestinese veniva erroneamente contrassegnato come avente legami con Hamas. Tre ufficiali israeliani hanno dichiarato al giornale di aver utilizzato Google Foto per integrare la tecnologia di Corsight, caricando immagini di presunti ricercati sul servizio del colosso che permette di trovare corrispondenze nei volti. Un portavoce di Google ha però ricordato al sito Engadget che l'app associa le somiglianze in archivi già presenti, senza cercare altri contenuti online. "Google Foto è - viene ricordato - un prodotto gratuito ampiamente disponibile al pubblico che aiuta a organizzare le immagini raggruppando volti simili, in modo da poter etichettare le persone per ritrovarle facilmente in vecchi scatti. Non fornisce risposte su identità sconosciute nelle fotografie".
Al Jazeera: ucciso un giornalista nell'ospedale Shifa a Gaza
I media locali palestinesi, citati da Al Jazeera, riferiscono che le forze israeliane hanno sparato e ucciso il giornalista palestinese Muhammad Abu Sakhil all'ospedale al-Shifa di Gaza City. Abu Sakhil, reporter dell'emittente palestinese Sawt al-Quds Radio, si unisce ai quasi 100 giornalisti palestinesi uccisi dagli attacchi israeliani dal 7 ottobre.
Ministero della Sanità di Hamas: i morti a Gaza sono 32.552
Il bilancio dei morti a Gaza è salito a quota 32.552, di cui 62 nelle ultime 24 ore: lo ha reso noto il ministero della Sanità di Hamas. I feriti sono 74.980, secondo la stessa fonte.
Ad Amman quarto giorno di dimostrazioni contro Israele
Per la quarta giornata consecutiva una folla si è radunata ieri ad Amman nei pressi dell'Ambasciata di Israele per protestare contro la guerra in corso a Gaza e per esprimere sostegno a Hamas. Durante la manifestazione - secondo i media israeliani - gli organizzatori hanno fatto riferimento ad un breve messaggio registrato del comandante militare di Hamas, Mohammed Deif (divulgato ieri da Hamas su Telegram), in cui egli sollecitava le masse arabe a marciare verso la Palestina e a mobilitarsi per la moschea al-Aqsa. ''Siamo con te, Abu Khaled'', è stato scandito dalla folla, facendo riferimento al suo nome di battaglia.
Tajani: 'Stop a combattimenti, liberazione ostaggi e ingresso aiuti, senza attaccare Rafah'
"Siamo favorevoli come governo all'interruzione dei combattimenti per la liberazione degli ostaggi e l'ingresso degli aiuti". Lo ha detto a 'Start' Sky Tg24 il vice premier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, commentando la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu. A proposito degli aiuti, Tajani ha sottolineato "l'impegno italiano nel progetto 'Food for Gaza', attraverso il quale saranno stanziati altri 20 milioni, per contribuire via terra e via mare a far arrivare beni alimentari alla popolazione civile. Lavoriamo per un obiettivo difficile, ma non dobbiamo demordere: quello di due Stati che si riconoscono e la pace. Dobbiamo lavorare per la stabilità, che è obiettivo di Israele e del popolo palestinese".
Quanto alla sospensione dei finanziamenti all'Unrwa, aggiunge il responsabile della Farnesina, "c'è un'inchiesta affidata all'ex ministra francese Catherine Colonna. Aspettiamo i risultati. Nel frattempo continuiamo con gli aiuti attraverso le altre organizzazioni. Abbiamo forti sospetti sull'Unrwa ma valuteremo in seguito all'inchiesta".
Sull'ipotesi di attacco di terra a Rafah, Tajani aggiunge che "abbiamo invitato Israele a non attaccare la città nel sud di Gaza, sarebbe un errore per le troppe vittime civili che causerebbe. Hamas utilizza tutti gli strumenti, vuole creare nel mondo arabo odio contro Israele. La violenza di Hamas era di provocare la reazione di Israele, che è caduto nella trappola. Gaza subisce una crisi alimentare fortissima che bisogna scongiurare. Noi siamo per un cessate il fuoco senza attaccare Rafah".
Israele: 'Almeno 10 razzi lanciati da Libano, 9 abbattuti'
Resta alta la tensione tra Israele e il Libano. Almeno 10 razzi sono stati lanciati questa mattina dal Libano verso la comunità di confine di Shlomi. Lo ha fatto sapere, citato dai media, l'esercito aggiungendo che nove dei razzi sono stati intercettati dal sistema di difesa Iron Dome. Al momento non si segnalano danni o vittime. In risposta, l'artiglieria israeliana sta colpendo oltre confine.
Onu: fame a Gaza potrebbe equivalere a un crimine di guerra
L'alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani Volker Türk ha affermato in un'intervista alla Bbc che Israele ha una responsabilità significativa sulla catastrofe umanitaria a Gaza e che esiste un caso "plausibile" secondo cui Israele stia usando la fame come arma di guerra a Gaza. Türk ha affermato che se l'intento fosse dimostrato, ciò equivarrebbe a un crimine di guerra.
Meloni: 'Non c'è pace senza rispetto e l'Italia è rispettata'
"Non può esserci pace se non c'è anche rispetto, e il rispetto che l'Italia è riuscita a costruire in nazioni e territori come questi, un rispetto garantito dalla professionalità e dall'umanità, dalla capacità di essere competenti, ma anche dalla capacità di saper guardare al bisogno degli altri è la carta d'identità del nostro orgoglio. È la base dell'autorevolezza che l'Italia ha costruito nel mondo e consente a persone come noi, come me, di far valere gli interessi italiani. Perché buona parte del nome che abbiamo in contesti come questo, la gran parte, è costruita dal lavoro che voi fate ogni giorno". Così la premier Giorgia Meloni nel suo discorso in Libano al contingente italiano in Libano, alla base 'Millevoi' di Shama.
Meloni: missione Unifil in Libano indispensabile per l'Italia
"Sono venuta qui oggi soprattutto a dire grazie, a nome dell'Italia per aver scelto di aver indossato una divisa. Grazie per aver capito che indossare quella divisa significa saper usare tanto la testa quanto il cuore. Grazie per aver studiato, perché sapevate anche che indossare quella divisa impone professionalità e competenza. Grazie per aver accettato di venire fino a qui in Libano, dove da decenni le nostre forze armate costituiscono un pezzo fondamentale della missione Unifil. Una missione che per la nostra nazione è indispensabile, in una terra che è culla di grandi civiltà, che per molto tempo è stata anche un modello nella capacità di convivenza fra diverse tradizioni, confessioni religiose". Così la premier Giorgia Meloni nel suo discorso in Libano al contingente italiano in Libano, alla base 'Millevoi' di Shama. Il Libano è "una nazione a cui l'Italia è legata da una lunga storia di amicizia, che riveste un ruolo fondamentale nel mantenimento degli equilibri nel Medio Oriente. Qui - ha aggiunto Meloni - oltre al lavoro che portiamo avanti nell'ambito delle Nazioni Unite l'Italia declina il suo impegno anche a livello bilaterale con la missione Mibil, che forma e sostiene le forze di sicurezza libanesi che sono a loro volta essenziali per salvaguardare il quadro istituzionale di questa nazione. Era un lavoro importante ieri e diventa fondamentale oggi".
Meloni: militari italiani barriera all'incendio in Medio Oriente
"Sono giorni difficili in Medio Oriente, in Europa, nel mondo. Quando c'è un incendio il rischio è sempre lo stesso, che le fiamme volino velocemente da un albero all'altro e non si riescano a domare. Noi dobbiamo fare tutto il possibile per evitare il rischio e voi siete il fossato, la barriera di sabbia che aiuta a non far progredire l'incendio". Così la premier Giorgia Meloni nel suo discorso in Libano al contingente italiano in Libano.
Meloni: pace non si costruisce a parole ma con la deterrenza
"Voi non ci siete durante le feste con la famiglia, non ci siete per i vostri amici, i vostri fidanzati e fidanzate, mogli e mariti: rinunciate a tutto per garantire quella pace di cui tanti, soprattutto in questo momento, si riempiono la bocca seduti comodamente dal divano di casa loro. Perché la pace non si costruisce con i sentimenti e le buone parole, la pace è soprattutto deterrenza e impegno, sacrificio". Così la premier Giorgia Meloni in un discorso al contingente italiano in Libano.
Esercito israeliano: nello Shifa uccisi finora 200 terroristi
"Circa 200 terroristi" sono stati uccisi dall'esercito israeliano in oltre una settimana di operazioni negli edifici dell'ospedale Shifa di Gaza. Lo ha reso noto il portavoce militare israeliano, secondo cui nuovi scontri a fuoco sono avvenuti ieri con terroristi appostati "all'interno e nelle vicinanze dell'edificio del Pronto soccorso". Inoltre, secondo il portavoce, sono stati catturati centinaia di membri di Hamas e della Jihad islamica. "Operiamo con precisione - ha ribadito il portavoce - avendo cura di non arrecare danno ai degenti, al personale medico e ai macchinari''.
Meloni dai militari italiani in Libano: 'L'Italia vi è grata'
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è giunta alla base 'Millevoi' di Shama, dove sono di stanza contingenti italiani dispiegati in Libano. La premier, a quanto si apprende, intende portare ai militari, in particolare in occasione delle imminenti festività pasquali, la riconoscenza e la vicinanza del Governo e dell'Italia per l'impegno profuso in un quadro di sicurezza fortemente deteriorato, a tutela della pace e della sicurezza internazionali, in linea con le risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Meloni incontrerà le forze impiegate nell'ambito della missione Unifil e una rappresentanza di militari della missione militare italiana bilaterale in Libano (Mibil).
Iran: 'Attaccare ospedali è parte del genocidio sionista a Gaza'
"La guerra contro gli ospedali e i centri medici della Striscia di Gaza è una parte tragica e dolorosa dei crimini di guerra e delle operazioni di genocidio dell'esercito terrorista di Israele contro il popolo dell'enclave". Lo ha affermato su X il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani. "Rapporti ufficiali dicono che dall'inizio della guerra contro la Striscia di Gaza, il regime sionista ha portato 33 ospedali a non essere più in grado di fornire servizi medici", ha aggiunto il funzionario, contestando le operazioni israeliane contro l'ospedale al-Shifa di Gaza e invitando le organizzazioni e le istituzioni internazionali a "fermare questo genocidio palese e sconsiderato e perseguire i criminali di guerra".
Tajani a Sky TG24: 'Israele non entri a Rafah, ci sarebbero troppe vittime'
"Abbiamo invitato Israele a non entrare a Rafah, mi auguro che Israele comprenda che sarebbe un errore, ci sarebbero troppe vittime civili. E' chiaro che Hamas usa tutti gli strumenti per creare nel mondo arabo odio verso Israele, ha fatto cose raccapriccianti. Il governo d'Israele è caduto nella trappola: ci sono troppe vittime civili, bisogna interrompere i combattimenti, liberare gli ostaggi israeliani e far entrare gli aiuti ai civili". Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a SKy tg24. Sulle critiche a Netanyahu, "non mi permetto di intervenire sulla vita democratica di Israele, è vero che siano stati commessi errori e chiediamo a Israele, Paese amico, di non continuare l'azione bellica a Rafah", ha aggiunto Tajani.
Meloni a primo ministro Libano: 'Evitare escalation al confine con Israele'
Nel corso dell'incontro con il Primo Ministro della Repubblica libanese, Najib Mikati, ieri sera presso il palazzo del governo Grand Serail a Beirut, la premier Giorgia Meloni ha innanzitutto ribadito la volontà dell'Italia di continuare a contribuire alla sicurezza e alla stabilità del Libano, in particolare in questo momento storico. Il bilaterale ha rappresentato, infatti, l’occasione per portare una concreta vicinanza italiana e un messaggio chiaro sulla necessità di evitare ogni rischio di escalation lungo il confine con Israele.
Più in generale, durante il bilaterale si è svolto un approfondito scambio di vedute sulla situazione internazionale, con particolare riferimento agli ultimi sviluppi in Medio Oriente e alla situazione al confine sud del Libano. Meloni -continua la nota- ha rinnovato l’impegno dell’Italia nei settori della cooperazione allo sviluppo, nei quali l’Italia si conferma anche quest’anno tra i primi donatori a livello globale, e della sicurezza, dove l’Italia è presente in Unifil e con la missione militare bilaterale Mibil. Apprezzamento per il contributo italiano alla missione Unifil e alla attività di formazione delle forze armate libanesi è stato espresso dal Primo Ministro Mikati.
Libano: lanci di razzi dal sud contro postazioni israeliane
Una serie di razzi sono stati sparati poco fa dal sud del Libano verso postazioni militari israeliane nel settore occidentale della linea di demarcazione tra i due Paesi. Lo riferiscono media libanesi, secondo cui salve di artiglieria sono state esplose da Israele in direzione delle zone da cui provengono i lanci di razzi nelle zone di Naqura, Tayr Harfa, Dhahira, Alma Shaab, Zibqin, Majdal Zoum e Wadi Hamul.
Meloni in Libano, oggi la visita al contingente italiano di stanza nel Paese
Dopo l'incontro di ieri con il primo ministro libanese Miqati, la premier in mattinata è attesa a Shama, in visita ai militari italiani impegnati nel Sud del Paese. LEGGI L'ARTICOLO
Media: 'Idf uccide giornalista palestinese nell'ospedale di al-Shifa'
I media locali riferiscono che le forze israeliane hanno sparato e ucciso il giornalista palestinese Muhammad Abu Sakhil all'ospedale al-Shifa di Gaza City. Il reporter dell’emittente palestinese Sawt al-Quds Radio si unisce ai quasi 100 giornalisti palestinesi uccisi dagli attacchi israeliani dal 7 ottobre.
Petraeus: 'Idf dovrebbe entrare a Rafah e distruggere Hamas'
L'ex capo della Cia David Petraeus ha dichiarato in un'intervista a Sky News che Israele dovrebbe entrare a Rafah per distruggere Hamas. Secondo il generale statunitense, Israele deve istituire "comunità recintate" a Gaza per i residenti palestinesi e "non commettere gli errori che abbiamo commesso in Iraq". Analogamente alla posizione della Casa Bianca, Petraeus ha aggiunto che il governo Netanyahu dovrebbe prepararsi per “il giorno dopo” la guerra.
Medioriente, Irlanda: 'Blocco aiuti potrebbe costituire intento genocida'
L'Irlanda si unisce al Sud Africa davanti alla Corte internazionale di giustizia, sostenendo che fermare la consegna di beni di prima necessità potrebbe costituire un “intento genocida”. Il governo irlandese interverrà nel caso del Sudafrica e sosterrà che limitare il cibo e altri beni di prima necessità a Gaza potrebbe costituire un intento genocida, ha detto al Guardian il ministro degli Esteri Micheál Martin.
“Inviteremo la Corte a considerare la questione di ampliare il modo in cui si determina se un genocidio ha avuto luogo o meno sulla base della punizione collettiva di un’intera popolazione”. Un chiaro modello di comportamento ha impedito gli aiuti umanitari, provocando sofferenze diffuse, ha affermato. “Metà della popolazione di Gaza sta affrontando la carestia e il 100% soffre di insicurezza alimentare”.
Guerra a Gaza, cosa prevede la risoluzione Onu per il cessate il fuoco: il testo
Il documento approvato dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è vincolante per gli Stati membri, ma Israele ne ha già ignorati altri in passato. La risoluzione condanna gli attacchi ai civili e i rapimenti, ma non cita mai direttamente Hamas. LEGGI L'ARTICOLO
Media: 3 persone ferite in sparatoria in Cisgiordania
Almeno 3 persone sono state ferite, di cui una grave, in un attacco a colpi d'arma da fuoco contro autovetture sulla strada 90 a nord di Gerico, in Cisgiordania. I feriti sono stati portati in ospedale a Gerusalemme. L'esercito israeliano sta dando la caccia del responsabile dell'attacco. Lo hanno riferito i Servizi di Pronto soccorso citati dai media.
Irlanda parteciperà a causa Sudafrica contro Israele a Aja
Il ministro degli Esteri e della Difesa irlandese Micheal Martin ha annunciato ieri sera che Dublino interverrà nel caso avviato dal Sudafrica contro Israele ai sensi della Convenzione sul genocidio presso la Corte internazionale di giustizia dell'Aja. "Dopo l'analisi delle questioni legali e politiche emerse nel caso e la consultazione con i partner internazionali - si legge in comunicato del Governo della Repubblica d'Irlanda - il tanaiste (vicepremier irlandese, ndr) ha ordinato ai funzionari di iniziare i lavori su una Dichiarazione di intervento ai sensi dell'articolo 63 dello Statuto della Corte internazionale di giustizia. L'intenzione è che la Dichiarazione di intervento sarà depositata una volta che il Sudafrica avrà depositato la sua memoria. È probabile che ciò richieda diversi mesi. L'Irlanda collaborerà strettamente con una serie di partner che hanno confermato la loro intenzione di intervenire".
Netanyahu: "Liberman è stato un paladino del popolo ebraico"
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha definito "un funzionario pubblico esemplare" e "paladino del popolo ebraico" il senatore americano indipendente Joe Liberman, morto ieri all'età di 82 anni. "Joe era un patriota americano e un campione ineguagliabile dello Stato ebraico - ha scritto Netanyahu sul suo account X -. Nel mio primo incontro con lui decenni fa rimasi colpito dalla sua integrità, dalla sua decenza e dal suo coraggio civico: aveva un profondo senso morale, aveva buon senso ed era impavido nella difesa della verità. Era anche un amico personale straordinariamente gentile e leale".
Abu Mazen al Papa: "Tuoi appelli a pace ci danno speranza"
Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ha scritto ieri a papa Francesco ringraziandolo per i suoi "ripetuti appelli a fermare la guerra" di Israele nella Striscia di Gaza. In un telegramma di auguri al pontefice e "a tutti i credenti" in occasione della Pasqua, Abu Mazen ha sottolineato come "questa santa occasione coincide con il mese sacro del Ramadan e molti degli abitanti della terra condividono la gioia di queste due ricorrenze religiose". "Quando il nostro popolo oppresso vede ripetutamente gli appelli di sua santità papa Francesco per fermare questa guerra brutale, si riempie della speranza che riuscirà a far valere i suoi diritti", ha affermato Abbas nel testo citato dai media arabi.
Oms: "Carestia incombe, serve tregua e pieno accesso aiuti"
Il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha messo in guardia sulla "incombente carestia" nella Striscia di Gaza a causa dei "bombardamenti in corso" da parte delle forze di Israele. "La fame e le malattie - ha scritto ieri sera Ghebreyesus sul suo account X - continuano a devastare la popolazione. Ora è necessaria un'azione immediata e concertata. Ciò significa: consentire e accelerare la consegna di cibo e di altre fonti nutritive e medicinali; proteggere gli ospedali in modo che i medici possano prendersi cura dei pazienti che soffrono di fame, malattie e lesioni". Il direttore generale dell'Oms ha quindi chiesto "il cessate il fuoco e il pieno accesso umanitario" all'enclave palestinese.
Hamas: "Stanotte 66 i morti in raid Israele e combattimenti"
La Striscia di Gaza è stata teatro stanotte di raid aerei e feroci scontri tra l'esercito israeliano e i combattenti palestinesi di Hamas, proprio nel momento in cui il governo di Benjamin Netanyahu ha riaperto le porte alle trattative con l'alleato americano su una possibile operazione a Rafah. Il Ministero della Sanità gestito da Hamas ha riferito di almeno 66 morti nell'enclave palestinese durante la notte, con bombardamenti e combattimenti segnalati vicino alla città di Gaza a quella di Khan Younis. L'agenzia di stampa palestinese Wafa ha riferito invece da parte sua di scontri nella notte in diverse località della Cisgiordania occupata.
Rafah, crisi umanitaria e insediamenti: i tre punti che hanno allontanato Israele e Usa
Con l'approvazione della risoluzione Onu per il cessate il fuoco a Gaza sembra essersi inasprita la relazione tra i due Stati, storicamente alleati e ora divisi da una spaccatura. Le colonie in territorio palestinese e la crisi umanitaria in corso nella Striscia sono fra gli elementi che hanno incrinato i rapporti fra i due leader, Joe Biden e Benjamin Netanyahu, spiega il Washington Post. LEGGI QUI
Unrwa, cosa è e come funziona l'agenzia Onu per i palestinesi
È stata per molto tempo un'ancora di salvezza vitale nella Striscia di Gaza e motivo di contesa con Israele, molto prima che alcuni dipendenti dell'agenzia fossero accusati di essere coinvolti nell'assalto di Hamas del 7 ottobre scorso. LEGGI
Israele-Hamas, cosa c'è da sapere sul conflitto in corso
Con la situazione sul campo che è in costante evoluzione, abbiamo deciso di raccogliere qui di seguito alcune informazioni che permettano di farsi un'idea del contesto più ampio in cui gli eventi di queste settimane si inseriscono. L'APPROFONDIMENTO
Onu approva per prima volta la risoluzione per il cessate il fuoco a Gaza
La tregua chiesta per il Ramadan. Il testo della risoluzione ha ottenuto il via libera grazie al fatto che gli Stati Uniti si sono astenuti. Una decisione, ha precisato il portavoce del Consiglio nazionale di Sicurezza della Casa Bianca John Kirby, che "non rappresenta un cambiamento nella nostra politica". Esulta Hamas. Ira di Tel Aviv: "Vergongoso". Netanyahu revoca la missione a Washington di una delegazione che doveva confrontarsi sulle alternative a un'operazione di terra a Rafah. LEGGI L'ARTICOLO
Guerra a Gaza, cosa prevede la risoluzione Onu per il cessate il fuoco: il testo
Il documento approvato dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è vincolante per gli Stati membri, ma Israele ne ha già ignorati altri in passato. La risoluzione condanna gli attacchi ai civili e i rapimenti, ma non cita mai direttamente Hamas. LEGGI L'ARTICOLO