Meloni in Libano, visita al contingente italiano: "Pace non si costruisce a parole"

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Dopo l'incontro di ieri con il primo ministro libanese Miqati, la premier in mattinata è stata a Shama, in visita ai militari italiani impegnati nel Sud del Paese. "Sono venuta qui oggi soprattutto a dire grazie, a nome dell'Italia per aver scelto di aver indossato una divisa", ha detto

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Si è conclusa la visita di Giorgia Meloni in Libano. Oggi la premier è stata a Shama, in visita al contingente militare italiano nel Sud del Paese. I soldati italiani sono dispiegati nell'ambito della missione UNIFIL e nella Missione Militare Italiana Bilaterale in Libano (MIBIL). "Voi non ci siete durante le feste con la famiglia, non ci siete per i vostri amici, i vostri fidanzati e fidanzate, mogli e mariti: rinunciate a tutto per garantire quella pace di cui tanti, soprattutto in questo momento, si riempiono la bocca seduti comodamente dal divano di casa loro. Perché la pace non si costruisce con i sentimenti e le buone parole, la pace è soprattutto deterrenza e impegno,

sacrificio", ha detto Meloni ai militari (TUTTE LE NEWS SULLA GUERRA ISRAELE-HAMAS).

Meloni: "Militari italiani barriera a incendio in Medio Oriente"

"Sono giorni difficili in Medio Oriente, in Europa, nel mondo. Quando c'è un incendio il rischio è sempre lo stesso, che le fiamme volino velocemente da un albero all'altro e non si riescano a domare. Noi dobbiamo fare tutto il possibile per evitare il rischio e voi siete il fossato, la barriera di sabbia che aiuta a non far progredire l'incendio", ha poi spiegato la premier. "Sono venuta qui oggi soprattutto a dire grazie, a nome dell'Italia per aver scelto di aver indossato una divisa", ha poi aggiunto. La missione Unifil, ha quindi ricordato, è "una missione che per la nostra nazione è indispensabile, in una terra che è culla di grandi civiltà, che per molto tempo è stata anche un modello nella capacità di convivenza fra diverse tradizioni, confessioni religiose".

Meloni: "Italia vuole contribuire a sicurezza del Libano"

Ieri Meloni, sempre nell’ambito del suo viaggio in Libano, aveva incontrato, a Beirut, il primo ministro Najib Miqati. La premier vuole evitare un’escalation tra Hezbollah e Israele, e ha ribadito "la volontà dell'Italia di continuare a contribuire alla sicurezza e alla stabilità del Libano, in particolare in questo momento storico". Il fronte del Sud del Libano è tornato caldo dopo l'attacco di Hamas a Israele del 7 ottobre. E anche per questo gli sforzi italiani puntano al cessate il fuoco a Gaza, per evitare conseguenze su più larga scala. L'Italia è pronta a contribuire con ulteriori attività a sostegno delle forze armate libanesi. Fra queste, ci sarebbe anche l'ipotesi di un aumento della presenza di militari italiani nella missione bilaterale Mibil. Come ha sottolineato il ministro degli Esteri Antonio Tajani , "i nostri militari non sono lì solo per fare la guardia alla bandiera ma sono un braccio operativo della politica internazionale". 

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