Guerra Israele-Hamas, Washington Post: ok Usa a ulteriori bombe e aerei a Israele

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Lo scrive il quotidiano americano citando funzionari del Pentagono e del Dipartimento di Stato. Israele "estenderà la sua offensiva al nord e aumenterà gli attacchi" contro gli Hezbollah, ha detto il ministro della difesa israeliano Gallant. Salito a 42 vittime il bilancio degli attacchi israeliani sulla città siriana settentrionale di Aleppo in cui sono stati uccisi anche alcuni membri del gruppo armato libanese Hezbollah. L'Onu mette in guardia lo Stato ebraico sulla carestia nella Striscia di Gaza

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L'amministrazione Biden ha autorizzato il trasferimento di miliardi di dollari in bombe e aerei da combattimento allo Stato ebraico. Lo scrive il Washington Post. I nuovi pacchetti includono 25 jet F-35 per 2,5 miliardi e più di 1.800 bombe MK84 da 2.000 libbre (900 kg) e 500 bombe MK82 da 500 libbre (225 kg), secondo dirigenti del Pentagono e del Dipartimento di Stato.

Israele "estenderà la sua offensiva al nord e aumenterà gli attacchi"  contro gli Hezbollah. Lo ha detto il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant in un incontro al Comando nord dell'esercito. Gallant ha aggiunto che l'azione di Israele "sta diventano più offensiva che difensiva e arriveremo ovunque Hezbollah si trovino". E' salito a 42 vittime il bilancio degli attacchi israeliani della notte scorsa sulla città siriana settentrionale di Aleppo in cui sono stati uccisi anche cinque membri del gruppo armato libanese Hezbollah. 




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Israele-Hamas, cosa c'è da sapere sul conflitto in corso

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Dirigente Usa: carestia presente in alcune aree a Gaza nord

"Mentre possiamo dire con fiducia che la carestia è un rischio significativo nel sud e nel centro ma non è presente, nel nord è allo stesso tempo un rischio e molto probabilmente è presente almeno in alcune aree": lo ha confermato un dirigente del Dipartimento di Stato Usa alla Reuters - come si legge nel suo sito - il giorno dopo che la Corte internazionale di giustizia dell'Aja ha ordinato a Israele di garantire l'accesso degli aiuti umanitari nella Striscia, dove secondo i giudici "è cominciata la carestia".

Onu approva per prima volta la risoluzione per il cessate il fuoco a Gaza

La tregua chiesta per il Ramadan. Il testo della risoluzione ha ottenuto  il via libera grazie al fatto che gli Stati Uniti si sono astenuti. Una  decisione, ha precisato il portavoce del Consiglio nazionale di  Sicurezza della Casa Bianca John Kirby, che "non rappresenta un  cambiamento nella nostra politica". Esulta Hamas. Ira di Tel Aviv:  "Vergongoso". Netanyahu revoca la missione a Washington di una  delegazione che doveva confrontarsi sulle alternative a un'operazione di  terra a Rafah. LEGGI L'ARTICOLO


Wp: ok di Biden a 25 F-35 e migliaia di bombe a Israele

Nonostante la crescente spaccatura con il governo israeliano e le preoccupazioni per un'offensiva militare a Rafah, negli ultimi giorni l'amministrazione Biden ha autorizzato il trasferimento di miliardi di dollari in bombe e aerei da combattimento allo Stato ebraico. Lo scrive il Washington Post. I nuovi pacchetti includono 25 jet F-35 per 2,5 miliardi e più di 1.800 bombe MK84 da 2.000 libbre (900 kg) e 500 bombe MK82 da 500 libbre (225 kg), secondo dirigenti del Pentagono e del Dipartimento di Stato. Le bombe da 2.000 libbre sono state collegate a precedenti eventi con vittime di massa durante la campagna militare a Gaza.

Guerra a Gaza, cosa prevede la risoluzione Onu per il cessate il fuoco: il testo

Il documento approvato dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è vincolante per gli Stati membri, ma Israele ne ha già ignorati altri in passato. La risoluzione condanna gli attacchi ai civili e i rapimenti, ma non cita mai direttamente Hamas. LEGGI L'ARTICOLO


Erdogan: "Non mi fermero' fino a nascita Palestina"

Il Presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha promesso che non si fermera' "fino a quando i palestinesi non avranno uno Stato", ha ricordato che il proprio Paese ha inviato altri aiuti umanitari e assicurato che la Turchia "superera' anche l'esame di Gaza". "Dico ai nostri fratelli colpiti da Israele di non avere dubbi: non ci fermeremo fino a quando non avrete uno Stato. Lo abbiamo dimostrato in Siria, Somalia, Caucaso e ora passeremo con successo anche l'esame di Gaza. Continueremo con decisione a sostenere un processo che porti alla nascita di uno Stato palestinese", ha promesso il leader turco in un comizio elettorale in vista delle elezioni di domenica prossima. "La Turchia e' al vostro fianco, lavoriamo su tutti i tavoli, facciamo pressione contro Israele, stiamo facendo il necessario perche' i responsabili paghino dinanzi la giustizia e la nostra Croce Rossa e Protezione Civile sono al lavoro per consegnare gli aiuti ai civili", ha detto Erdogan. Erdogan ha poi rivendicato l'invio di 41 tonnellate di aiuti umanitari. L'ottava nave cargo carica di medicinali e vettovaglie e' partita infatti ieri dalle coste turche.



Il telegramma di Abu Mazen a Papa Francesco per la Pasqua

Il Presidente palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) ha inviato un telegramma di felicitazioni al Sommo Pontefice, Papa Francesco, in occasione della Pasqua. Lo scrive l'agenzia palestinese Wafa. "In occasione della gloriosa Festa della Resurrezione, vorrei inviare le mie più sentite felicitazioni a Sua Santità e a tutti i credenti che la celebrano in tutto il mondo, poiché questa santa occasione coincide con il mese sacro del Ramadan. Gli abitanti della Palestina condividono la gioia di queste due ricorrenze religiose", ha affermato il Presidente. "Mentre i bambini della Palestina - prosegue Abbas - attendono la Pasqua di Resurrezione, subiscono da sei mesi una sanguinosa aggressione israeliana, che distrugge le loro anime e le loro case. I bambini palestinesi vengono uccisi, amputati, feriti o restano orfani. Ma la misericordia di Dio mantiene viva la speranza, e quando il nostro popolo oppresso vede ripetutamente gli appelli di Sua Santità Papa Francesco per fermare questa guerra brutale e per chiedere pace e giustizia, allora resta la speranza di poter far valere i propri diritti".

Si chiude senza incidenti preghiera venerdì a Gerusalemme

La preghiera del terzo venerdì del mese sacro del Ramadan si è conclusa nella moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme, senza che si siano verificati disordini. Secondo gli islamici alla preghiera hanno partecipato 125mila persone, mentre la polizia israeliana stima 50mila persone.

Sale a 7 numero miliziani Hezbollah uccisi in raid Israele in Siria

E' salito a 7 il numero dei miliziani di Hezbollah uccisi nei raid israeliani della scorsa notte in Siria. Ad aggiornare il bilancio sono gli attivisti dell'Osservatorio siriano per i diritti umani con sede a Londra. Nell'attacco aereo sono state uccise complessivamente 44 persone, tra cui 36 soldati dell'esercito di Damasco.

Usa, carestia già presente in alcune aree nord di Gaza

La carestia è già probabilmente presente almeno in alcune aree del nord di Gaza, mentre altre aree rischiano di cadere in condizioni di fame. Lo ha detto il Dipartimento di Stato americano. "Mentre possiamo dire con sicurezza che la carestia è un rischio significativo nel sud e nel centro ma ancora non è presente, nel nord è allo stesso tempo un rischio e molto probabilmente è presente almeno in alcune aree", ha detto a Reuters un funzionario del Dipartimento di Stato. Il numero di camion che distribuiscono aiuti nel sud e nel centro di Gaza ha quasi raggiunto i 200 al giorno, in aumento rispetto a un mese fa, ma ne servirebbero di più, ha detto il funzionario del Dipartimento di Stato. "E' necessario affrontare tutti i bisogni nutrizionali della popolazione di Gaza di tutte le età. Ciò significa molto di più del semplice livello minimo di sopravvivenza alimentare", ha affermato il funzionario, aggiungendo che la malnutrizione e la mortalità infantile rappresentano un problema significativo e in crescita. Il funzionario ha aggiunto che il corridoio di aiuti marittimi promesso dal Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, che comprende la costruzione di un porto galleggiante, sarà pronto tra la metà e la fine di aprile.

Sfollati nord Israele, a luglio torneremo a nostre case

Il capo del consiglio regionale dell'Alta Galilea, Giora Zeltz, ha annunciato che, insieme ai suoi concittadini, tornerà a vivere nella propria abitazione a luglio, quando scadrà l'ordine di evacuazione imposto per la minaccia di Hezbollah che dall'avvio della guerra a Gaza lancia quotidianamente missili sul nord di Israele. "Si parla ancora di equazioni, di regole del gioco e di chi le infrange per primo, Hezbollah o le forze armate israeliane (Idf). Basta, questo non è un gioco", ha affermato Zeltz. "Noi abitanti del nord diciamo al governo... che abbiamo deciso di tornare a casa". "Voi al governo siete tenuti a garantire che l'escalation della situazione al nord termini entro la fine di maggio e che la zona sia abbastanza sicura da consentirci di ritornare", ha sottolineato. Nei giorni scorsi ci sono stati colloqui tra funzionari governativi e capi dei consigli locali in vista di una possibile proroga dell'evacuazione.

Mosca, 'inaccettabili i raid israeliani sulla Siria'

Mosca ha definito "inaccettabili" i bombardamenti israeliani della notte scorsa sulla Siria. "Tali azioni aggressive contro la Siria costituiscono un'aperta violazione della sovranità di questo Paese e delle norme fondamentali della legge internazionale", e possono portare a "conseguenze estremamente pericolose", ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, citata dall'agenzia Ria Novosti. 

Israele, un altro soldato ucciso a Gaza, bilancio sale a 254

Un soldato israeliano - Alon Kodriashov, della unità scelta Egoz, 21 anni - à rimasto ucciso oggi nel corso di combattimenti avvenuti nel sud della striscia di Gaza. Con la sua morte sale a 254 il bilancio dei militari israeliani caduti sul terreno dal 27 ottobre, ossia dall'inizio delle operazioni di terra a Gaza. L'incidente in cui ha trovato la morte, precisa Ynet, è avvenuto mentre il militare si trovava assieme con i compagni all'ultimo piano di un edificio situato nel rione Amal di Khan Yunis, dove l'esercito opera da 5 giorni. Un razzo Rpg sparato da uno dei miliziani locali è esploso in mezzo ai soldati provocando il ferimento di altri 16 di loro, sei dei quali versano in condizioni gravi. Mentre i combattimenti proseguivano i feriti sono stati evacuati con elicotteri verso gli ospedali più vicini in Israele. 

Trovati frammenti di drone in zona confine Romania

Frammenti di drone sono stati ritrovati nei pressi della frontiera romena con l'Ucraina dopo la nuova ondata di bombardamenti russi. Lo ha reso noto il Ministero della Difesa romeno. I frammenti sono stati rinvenuti su un terreno agricolo di un'isola danubiana a circa venti chilometri dal confine orientale. Non si sono registrate vittime. Sul caso è stata aperta un'inchiesta. Nella notte scorsa numerosi droni e missili russi hanno colpito alcune centrali elettriche nella zona centro-orientale dell'Ucraina, come annunciato dal Ministero dell'Energia ucraino. Domenica scorsa la Polonia aveva riferito che un missile da crociera russo diretto su alcune città dell'ovest ucraino era penetrato nello spazio aereo polacco per 39 secondi. In Romania altri frammenti di drone erano stati scoperti nel 2023 dopo una serie di bombardamenti russi su infrastrutture portuali sul Danubio. In quella occasione, malgrado le autorità romene ritenessero che si fosse trattato di un caso accidentale, era stato convocato l'ambasciatore russo per manifestargli una lagnanza. Il Ministero degli Affari Esteri romeno aveva inoltre condannato i "ripetuti attacchi" di Mosca.

Gallant, 'estenderemo offensiva a nord, contro Hezbollah'

Israele "estenderà la sua offensiva al nord e aumenterà gli attacchi"  contro gli Hezbollah. Lo ha detto il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant in un incontro al Comando nord dell'esercito. Gallant ha aggiunto che l'azione di Israele "sta diventano più offensiva che difensiva e arriveremo ovunque Hezbollah si trovino. Beirut, Baalbek, Tiro, Sidone e per tutta la lunghezza del confine: e in posti più lontani, come Damasco". Oggi Israele ha colpito Vicino Aleppo in Siria dove, secondo un ong, i morti sono 42, tra cui un alto comandante di Hezbollah.

Tajani, 'non possiamo più tollerare vittime civili a Gaza'

"Dobbiamo continuare a lavorare per avere un cessate il fuoco. L'Italia sta facendo tanto con oltre 20 milioni di aiuti, ai quali se ne aggiungeranno altri con il progetto Food For Gaza. Il nostro impegno è per la pace, non possiamo più tollerare altre vittime civili". Lo scrive su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani pubblicando un video di un passaggio della sua intervista andata in onda ieri sera a Porta a Porta su Rai1. 

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