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Guerra Israele-Hamas, Netanyahu: "Prima sgombero civili poi operazione Rafah"

©Getty

Von del Leyen a Tel Aviv: "Evitare offensiva. Inacettabile carestia a Gaza". Il numero due delle Brigate Qassam, Marwan Issa, è morto. Dodici persone sono state uccise in un bombardamento israeliano su una casa a Deir el-Balah, nella Striscia. Lo riporta Al Jazeera riferendo di aver verificato alcuni video pubblicati sui social media che mostrano diversi feriti, tra cui bambini, portati all'ospedale Al-Aqsa Martyrs di Deir Al-Balah dopo l'attacco israeliano. Hamas: bilancio vittime a 31.645 morti

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Il premier Benyamin Netanyahu nella conferenza stampa con il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha confermato che l'operazione a Rafah si farà, ma non partirà "prima che sia sgomberata la popolazione civile". "Siamo molto preoccupati per i rischi che un'offensiva su larga scala a Rafah potrebbe avere sulla popolazione civile vulnerabile. Questo deve essere evitato a tutti i costi. Vorrei anche ringraziare l'Egitto per gli sforzi straordinari compiuti per garantire che le forniture umanitarie possano raggiungere Gaza", ha detto la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen in conferenza stampa dal Cairo. Dodici persone sono state uccise in un bombardamento israeliano su una casa a Deir el-Balah, nella Striscia di Gaza centrale. Lo riporta Al Jazeera riferendo di aver verificato alcuni video pubblicati sui social media che mostrano diversi feriti, tra cui bambini, portati all'ospedale Al-Aqsa Martyrs di Deir Al-Balah dopo l'attacco israeliano. Il numero due delle Brigate Qassam, l'ala militare di Hamas, Marwan Issa, è morto, secondo quanto scrive il Jerusalem Post, che cita "fonti di Hamas". Le fonti confermano le indiscrezioni circolate di recente, secondo cui Issa sarebbe rimasto ucciso, sepolto in un tunnel sotterraneo colpito dalle forze israeliane a Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. 



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Il piano di Netanyahu per il dopoguerra: a Gaza funzionari locali e chiusura dell'Unrwa

Il primo ministro israeliano ha presentato per la prima volta formalmente    al gabinetto di sicurezza un documento di principi sulla gestione  della   Striscia dopo il conflitto. Dopo la distruzione della capacità   militari e  delle strutture di governo di Hamas, la sicurezza sarà   garantita da  Israele. L’Agenzia per i rifugiati Onu verrà chiusa. Ecco i dettagli

Mar Rosso, Houthi hanno testato nuovo razzo ipersonico nello Yemen

Il gruppo yemenita starebbe pianificando la produzione di missili da   utilizzare nel Mar Rosso, nel Mar Arabico e nel Golfo di Aden, nonché   contro obiettivi in Israele, secondo l’agenzia Ria Novosti. LEGGI L'ARTICOLO

Guerra in Medioriente, Netanyhau non ferma offensiva a Rafah

Meloni in Egitto, bilaterale e missione Ue. Firmata intesa: “Paese pilastro Mediterraneo”

La premier ha incontrato al Cairo il presidente al-Sisi per una doppia  missione: un segmento europeo che si è concluso con la firma della  dichiarazione congiunta che pone le basi per un Partenariato strategico  Ue-Egitto; un segmento bilaterale Italia-Egitto per siglare diverse  intese legate al Piano Mattei. Presenti anche la presidente della  commissione Ue Ursula von der Leyen e alcuni primi ministri dell’Unione. L'APPROFONDIMENTO

Yemen, chi sono gli Houthi e perché hanno attaccato una nave italiana nel Mar Rosso

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita    Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e    militare. Il 12 gennaio 2024 Usa e Gran Bretagna hanno condotto un  raid   contro obiettivi nello Yemen utilizzati dai ribelli, mentre nel  marzo   2024 la nave Carlo Duilio, il cacciatorpediniere della Marina  Militare   italiana, ha neutralizzato un attacco con un drone. IL PUNTO

Gaza, vicina la nave Open Arms con il carico di aiuti

L'imbarcazione era partita martedì da Cipro con 200 tonnellate di cibo a  bordo diretta verso la Striscia. Alcuni testimoni palestinesi hanno  riferito di aver visto il mercantile bianco in avvicinamento dalla parte  settentrionale. GUARDA IL VIDEO

Yemen, morto il leader di Al Qaeda Batarfi. Saad bin Atef al-Awlaki sarà il suo successore

II ramo del gruppo jihadista Al Qaeda nella Penisola Arabica (AQAP) ha    annunciato la morte del suo leader Khaled Batarfi. Il successore sarà    Saad bin Atef al-Awlaki. LEGGI L'ARTICOLO

Israele approva la costruzione di 3500 alloggi in Cisgiordania

"Nell'ultimo  anno abbiamo autorizzato 18.515 unità abitative sul territorio"  dichiara il ministro israeliano Bezalel Smotrich che aggiunge:  ''I nostri nemici vogliono indebolirci e noi continuiamo a costruire e a    rafforzarci''. LEGGI L'ARTICOLO

Trump: 'Biden ha scaricato Israele'

L'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha accusato Joe Biden di aver abbandonato il suo sostegno a Israele. "Vede molte persone protestare là fuori e si dà il caso che siano palestinesi o provenienti dal Medio Oriente. Probabilmente è rimasto scioccato nel vederle e, all'improvviso, ha scaricato Israele", ha dichiarato Trump in un'intervista a Fox News. "Sostanzialmente ha detto che Netanyahu dovrebbe andare a farsi una passeggiata", ha proseguito l'ex presidente, che ha quindi invitato il primo ministro israeliano a mettere fine rapidamente alla guerra a Gaza, auspicando il ritorno a "un mondo di pace".

Domani Tajani al Consiglio Esteri Ue: focus su Ucraina e Gaza

Il vice Presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, sara' domani in missione a Bruxelles per partecipare a una riunione del Consiglio Affari Esteri.  Lo rend enoto la Farnesina. La riunione, presieduta dall'Alto Rappresentante Josep Borrell, si aprira' con uno scambio di vedute con il segretario di Stato americano, Antony Blinken, collegato in video-conferenza. Seguira' poi un confronto sul conflitto in Ucraina, aperto alla partecipazione del ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. I 27 discuteranno altresi' degli ultimi sviluppi in Bielorussia, con particolare riferimento al tema del rispetto dei diritti umani nel Paese. In agenda anche la situazione in Medio Oriente. I ministri degli Esteri faranno il punto sui piu' recenti sviluppi nella regione. Su richiesta italiana, il vicepremier introdurra' ai partner i contenuti dell'iniziativa "Food for Gaza", lanciata negli scorsi giorni. Fin dall'inizio del conflitto, l'Italia e' stata in prima linea nel garantire assistenza umanitaria alla popolazione di Gaza, fornendo beni di prima necessita' e dando assistenza a persone bisognose di cure, tra cui minori e relative famiglie. Si ricorda che l'iniziativa "Food for Gaza", guidata dalla Farnesina insieme a FAO, PAM e Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (FICROSS), e' finalizzata all'obiettivo di assicurare la sicurezza alimentare e la salute primaria, al fine di alleviare le sofferenze della popolazione della Striscia.  In discussione anche la situazione nel Caucaso meridionale e ad Haiti.

Haaretz: 'Possibilità accordo dipendono da libertà delegazione Israele in Qatar'

Le possibilità di un accordo tra Israele e Hamas dipendono dal margine di manovra che il primo ministro, Benjamin Netanyahu, concederà alla delegazione dello Stato ebraico inviata in Qatar. Lo sottolinea in un editoriale Haaretz, secondo cui la risposta data da Hamas ai mediatori nei colloqui sugli ostaggi apre la porta a una potenziale intesa, ma l'insistenza di Netanyahu nel raggiungere la "vittoria totale" indica che difficilmente Israele mostrerà molta flessibilità. Netanyahu ha finalmente accettato di inviare in Qatar una delegazione guidata dal capo del Mossad, David Barnea. Finora non è chiaro quale mandato avrà questa delegazione e se si limiterà ad ascoltare le proposte, come avvenuto in un precedente round di colloqui che si sono tenuti al Cairo, o se sarà in grado di condurre veri negoziati.

Dopo aver ricevuto la risposta di Hamas, ha sottolineato Haaretz, sono arrivate due risposte da Israele. Una riportata da fonti diplomatiche anonime, che hanno evidenziato una maggiore flessibilità da parte del gruppo palestinese. La seconda dall'ufficio del primo ministro, che in un comunicato ha affermato che "Hamas continua a restare ferma sulle sue posizioni infondate". Secondo il quotidiano, tuttavia, sono in molti tra i membri del gabinetto di guerra a credere che sia arrivato il momento di prendere una decisione per far avanzare l'accordo, ritenendo che durante i negoziati sia possibile spingere Hamas a scendere a compromessi su molte delle loro richieste più eccessive e a formulare un'intesa che sia ragionevole per Israele date le circostanze.

Meloni: ‘Serve pausa ostilità e cessate fuoco sostenibile’

“Desidero cogliere questa opportunità ancora una volta per esprimere il mio apprezzamento per lo sforzo diplomatico profuso dal presidente al-Sisi, congiuntamente agli Stati Uniti e al Qatar, per poter raggiungere una pausa prolungata nelle ostilità a Gaza, per poi arrivare al rilascio degli ostaggi e a un cassate fuoco sostenibile”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, al termine del summit Ue-Egitto al Cairo. 

Gaza, Meloni: accordo con Egitto per curare civili feriti

"Sono fiera di annunciare un memorandum d'intesa con il ministero della Salute egiziano adottato per rafforzare la cooperazione bilaterale nell'assistenza umanitaria ai civili feriti che arrivano da Gaza, parte di un vasto ventaglio di sforzi umanitari che l'Italia sta mettendo in campo". Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle dichiarazioni congiunte al termine del vertice Ue-Egitto. 

Usa: con Israele non d'accordo su tutto, decidono loro su voto

Joe Biden e il premier israeliano Benyamin Netanyahu "sono due leader che hanno un lungo rapporto di lavoro. Non sono d'accordo su tutto. Non siamo d'accordo d'accordo con tutto quello che sta accadendo a Gaza, ma questo è il governo con cui continueremo a lavorare". Lo ha detto il portavoce del consiglio alla sicurezza nazionale della Casa Bianca, John Kirby, in un'intervista a Abc. Kirby ha ribadito che Israele è un "paese democratico" e gli Stati Uniti rispettano la sua "sovranità". "Sta agli israeliani" decidere su eventuali nuove elezioni, ha messo in evidenza Kirby.

Meloni: parlare con tutti per de-escalation a Gaza

"L'Egitto sulla vicenda di Gaza è un attore di primo piano e un attore prezioso. Il lavoro che Usa, Egitto e Qatar stanno facendo per portare a una de-escalation, il cessato il fuoco, l'aiuto umanitario, l'accordo che abbiamo firmato per i malati a Gaza lo dimostra. Io penso che occorra continuare a dialogare soprattutto con questi paesi, con gli attori regionali e continuiamo anche noi a fare la nostra parte. Io sto parlando con tutti per arrivare a una de-escalation, alla cessazione delle ostilità, al rilascio degli ostaggi. Sono cose molto complesse che si costruiscono con il contributo di tutti quanti per questo è importanti essere qui". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni rispondendo a margine della firma dell'accordo Ue-Egitto al Cairo.

Netanyahu: 'Prima sgombero civili poi operazione Rafah'

Il premier Benyamin Netanyahu nella conferenza stampa con il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha confermato che l'operazione a Rafah non partirà "prima che sia sgomberata la popolazione civile a Gaza". Di recente il Gabinetto di guerra ha approvato i piani sia per l'operazione sia per la precedente evacuazione dei civili.

Al-Sisi: 'Operazione a Rafah raddoppierebbe crisi umanitaria'

Un'operazione militare su larga scala di Israele a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, "raddoppierebbe la crisi umanitaria e le sofferenze dei civili". Lo ha dichiarato il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, in un punto stampa al Cairo dopo la Cerimonia di firma della Dichiarazione congiunta sul partenariato strategico tra Ue ed Egitto. "L'Egitto - ha proseguito - ribadisce il suo rifiuto assoluto nei confronti di qualsiasi tentativo da parte di Israele di sfollare con la forza" i palestinesi da Gaza.

Netanyahu a Scholz: 'Aiuti umanitari rubati da Hamas'

"Stiamo facendo sforzi per aumentare gli aiuti, ma il problema principale è la loro distribuzione. Dal momento in cui gli aiuti sono entrati a Gaza, sono stati rubati da Hamas". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu in conferenza stampa con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. "La preoccupazione per la protezione dei cittadini e l'introduzione degli aiuti umanitari è - ha aggiunto il premier, citato dai - anche la nostra preoccupazione".

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