Media: "Hamas non consegna la lista di ostaggi, Israele non partecipa ai negoziati"

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I miliziani palestinesi chiedono il ritorno degli sfollati nel Nord di Gaza e un aumento degli aiuti umanitari: "Se rispettate richieste tregua in 24-48 ore". Ma Tel Aviv vuole i nomi dei prigionieri vivi e non si presenta al tavolo al Cairo, dove oltre ai rappresentanti dei miliziani palestinesi, ci sono anche quelli del Qatar e degli Stati Uniti. Kamala Harris: "Serve cessate il fuoco immediato di sei settimane"

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Israele non manderà una delegazione al Cairo per colloqui sulla tregua ed il rilascio degli ostaggi. Lo dice al Times of Israel un funzionario israeliano, motivandolo con il rifiuto di Hamas di consegnare la lista degli ostaggi ancora in vita e l'indicazione del numero di detenuti palestinesi che dovrebbero essere rilasciati, secondo le richieste di Tel Aviv. 

Un alto funzionario di Hamas avva detto che una tregua nella Striscia di Gaza era possibile "entro 24-48 ore" se Israele avesse accettato le richieste del movimento islamico palestinese. 

Rappresentanti di Hamas, del Qatar e degli Stati Uniti si trovano già al Cairo per negoziare su tregua e rilascio ostaggi a Gaza, secondo quanto scrivono media vicini al governo dell'Egitto, Paese che ha assunto un ruolo di mediatore nel conflitto fra Israele e Hamas.


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Harris, Israele "apra valichi, non colpisca convogli aiuti"

"Israele deve fare molto di più per fare arrivare gli aiuti a Gaza. Non ci sono scuse". Lo ha detto la vice presidente Kamala Harris esortando il governo israeliano ad "aprire valichi, non colpire i convogli umanitari e non ostacolare l'assistenza umanitaria.

Kamala Harris: "Subito cessate il fuoco di 6 settimane a Gaza"

"Ci deve essere un immediato cessate il fuoco a Gaza di almeno sei settimane come previsto dall'accordo sul tavolo". Lo ha detto la vice presidente americana Kamala Harris che domani riceverà a Washington il membro del gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz. "Ciò a cui assistiamo ogni giorno a Gaza è devastante. Abbiamo ricevuto segnalazioni di famiglie che mangiavano foglie o mangime per animali. Donne che danno alla luce bambini malnutriti con poca o nessuna assistenza medica. Bambini che muoiono di malnutrizione e disidratazione", ha aggiunto.

Nyt: Unrwa accusa Israele di abusi su detenuti palestinesi

L'Unrwa ha accusato le truppe israeliane di abusi su centinaia di palestinesi presi a Gaza e portati nello Stato ebraico per essere interrogati. E' quanto ha riferito il New York Times, facendo riferimento a un rapporto non ancora pubblicato. Secondo l'agenzia Onu per i palestinesi, alcuni detenuti sono stati "picchiati, spogliati, derubati, bendati, abusati sessualmente e gli è stato negato l'accesso ad avvocati e medici, spesso per più di un mese". Abusi usati per "estorcere informazioni o confessioni, per intimidire, umiliare e punire". Le forze armate israeliane hanno ricordato che qualsiasi maltrattamento è "assolutamente proibito", hanno negato tutte le accuse di abusi sessuali e hanno fatto sapere che stanno indagando sulle denunce di comportamenti inappropriati. 



Il piano di Netanyahu per il dopoguerra: a Gaza funzionari locali e chiusura dell'Unrwa

Il primo ministro israeliano ha presentato per la prima volta formalmente al gabinetto di sicurezza un documento di principi sulla gestione della Striscia dopo il conflitto. Dopo la distruzione della capacità militari e delle strutture di governo di Hamas, la sicurezza sarà garantita da Israele. L’Agenzia per i rifugiati Onu verrà chiusa. Ecco i dettagli

Netanyahu

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Fonti di Israele: "Male la richiesta di Netanyahu sulla lista degli ostaggi vivi"

Fonti del gabinetto di sicurezza israeliano hanno criticato la richiesta del primo ministro Benjamin Netanyahu di ricevere da Hamas un elenco completo degli ostaggi ancora in vita nell'ambito dei negoziati per raggiungere un accordo. "Come per l'accordo precedente, si poteva presumere che alla fine ci sarebbero stati elenchi adeguati degli ostaggi e di coloro che non sono piu' in vita. Questo non doveva essere trasformato in un ostacolo all'avanzamento dei negoziati", ha riferito una fonte citata da Haaretz. Il governo israeliano ha deciso di non inviare in Qatar una delegazione per partecipare ai colloqui dopo che Hamas non ha presentato un elenco degli ostaggi ancora in vita. 

Unrwa: "L'Idf ha abusato di centinaia di palestinesi detenuti"

Un rapporto inedito dell’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, accusa le truppe israeliane di aver abusato di centinaia di palestinesi detenuti a Gaza e portati in Israele per essere interrogati. Ne dà notizia il New York Times, aggiungendo che il rapporto sostiene che alcuni detenuti sono stati “picchiati, spogliati, derubati, bendati, abusati sessualmente e gli è stato negato l’accesso ad avvocati e medici, spesso per più di un mese”. Tale presunto comportamento, secondo l'Unrwa, è stato “utilizzato per estorcere informazioni o confessioni, per intimidire, umiliare e punire”. L'Idf ha affermato che qualsiasi maltrattamento è “assolutamente proibito”, ha negato tutte le accuse di abuso sessuale e ha affermato che sta indagando su eventuali denunce di comportamenti inappropriati, afferma il rapporto.

Media, nuovo raid di Israele nel sud del Libano

"Il canale libanese Al-Manar, che appartiene a Hezbollah, ha riferito di attacchi aerei israeliani nella città di Aita al-Sha'ab, nel sud del Libano. Secondo la tv libanese si tratta del primo attacco aereo della giornata. Lo riporta Ynet. 

Comandante nave Duilio: "Ci sono rischi mercantili rassicurati dalla nostra presenza"

“In questo momento la situazione è sotto controllo, non abbiamo indicatori che rivelino la presenza di minacce intorno alla nostra nave, né di attacchi imminenti né in corso. In questo momento la nave è in pattugliamento nel Mar Rosso meridionale e non sta effettuando attività di protezione ravvicinata a favore di mercantili di interesse nazionale”. Lo ha detto a Sky TG24 il capitano di vascello Andrea Quondamatteo, comandante del cacciatorpediniere della Marina Militare ‘Caio Duilio’. 

Media: "Israeliana rapita in Iraq portata in un'area pericolosa"

La giornalista e ricercatrice israelo-russa Elizabeth Tsurkov, rapita in Iraq lo scorso marzo, sarebbe ancora viva. Lo scrive Haaretz citando il quotidiano londinese Al-Arabi Al-Jadid, secondo il quale la donna sarebbe stata trasferita da Baghdad ad  un'altra regione del Paese. Una fonte del ministero degli Interni iracheno ha rivelato che le indagini sul sequestro indicano che sia stata trasferita in un'area del governatorato di Babilonia, sotto il controllo di milizie pesantemente armate che esercitano un potere e un'influenza significativi nella regione. Sebbene il nome dell'organizzazione responsabile della prigionia di Tsurkov non sia stato reso noto, il governo iracheno starebbe subendo notevoli pressioni, in particolare da parte degli Stati Uniti, per ottenere il suo rilascio. 

Gaza, gli aiuti umanitari dal cielo non bastano. Onu: "Carestia quasi inevitabile"

Giordania, Egitto ed Emirati Arabi stanno già inviando scorte paracadutate di beni di prima necessità. Gli Stati Uniti dovrebbero aggiungersi a loro nelle prossime ore. Ma a Washington c'è chi parla di "una goccia dell'oceano". A Israele si chiede di potenziare gli arrivi via terra, meno costosi, più efficaci e meno pericolosi di quelli via aria. I DETTAGLI

Hamas contro gli aiuti lanciati dagli Usa su Gaza

Hamas ha criticato il lancio di aiuti su Gaza da parte degli Stati Uniti, affermando che è una copertura per continuare a sostenere l'offensiva israeliana nella Striscia. La diminuzione nella fornitura di aiuti costringe la popolazione a correre alla loro ricerca, esacerbando il caos, ha commentato il Movimento islamico: "Gli aiuti sono ingiusti poichè alcune persone riescono a prenderli mentre altri non ottengono nulla". Inoltre, il lancio dei carichi dal cielo limita la quantità di aiuti, senza contare che solo parte dei pacchi raggiunge la sua destinazione o vengono danneggiati durante la caduta. 

Mar Rosso, Crosetto: "Voto martedì, aumento forze? No, quello previsto è sufficiente"

"Aspettiamo il passaggio parlamentare. Doveva essere fatto questo giovedì, il Parlamento ci ha chiesto qualche giorno in più, lo faremo martedì". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, al Tg2 quando gli viene chiesto quando sarà ufficializzato il comando italiano della missione Mar Rosso. 

Potrebbe esserci un aumento delle forze? "No, quello previsto è quello necessario nel decreto Missione. Ci sarà una nave sempre presente che unita a quelle europee dovrebbero essere sufficienti". 

Crosetto: "L'attacco alla nave italiana dimostra la pericolosità degli Houthi"

"Ci aspettavamo degli attacchi, siamo lì per proteggere le navi mercantili" ma "attaccare deliberatamente una nave italiana è un atto ulteriore che dimostra quanto gli Houthi siano pericolosi". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, al Tg2.

Media, bomba di Israele su cimitero a Jabalia: riemergono cadaveri

"L'esercito israeliano ha colpito un cimitero nel campo profughi di Jabalia, da poco creato dai residenti della zona più volte bombardata nel nord di Gaza". Lo afferma al Jazeera. Il reporter dell'emittente, Anas al-Sharif,  ha confermato che il cimitero è stato colpito. Video e resoconti dal sito indicano che "resti umani sono riemersi dal terreno a seguito dell'esplosione e i residenti stanno cercando di seppellirli nuovamente in un altro luogo".  Al Jazeera rilancia un video pubblicato dal giornalista palestinese Moamen Abu Owda - "e verificato dall'unità di fact-checking dell'emittente" - che mostra un grande cratere lasciato dall'attacco e i corpi avvolti dei morti che sono stati scagliati fuori dall'esplosione. 

Israele: "Sinwar sabota negoziati per avere caos a Ramadan"

Il leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, sta deliberatamente tentando di sabotare i negoziati per un cessate il fuoco, con l'obiettivo di provocare disordini in tutto il Medio Oriente durante il Ramadan. E' quanto affermato da un alto funzionario israeliano a Yedioth Ahronoth. "Sinwar preferisce intensificare le tensioni in Medio Oriente, causando spargimenti di sangue e caos a Gaza durante il Ramadan, invece dell'alternativa di un cessate il fuoco di sei settimane e aiuti umanitari che allevierebbero significativamente la sofferenza della popolazione locale di Gaza", ha riferito la fonte. Israele ha deciso di non inviare una delegazione in Qatar per partecipare ai negoziati dopo che Hamas si è rifiutato di fornire un elenco aggiornato degli ostaggi ancora in vita e i criteri per il rilascio dei detenuti palestinesi dalle carceri israeliane. 

Sinwar

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L'attacco degli Houthi, martedì il voto per Aspides

Martedì sarà il giorno della verità per la nuova missione europea Aspides. Sullo sfondo del primo attacco all'Italia sferrato dai ribelli Houthi, il parlamento si prepara a votare la risoluzione che consentirà di dare finalmente il via all'operazione varata da Bruxelles ormai una settimana fa. I tempi stringono e le minacce dei ribelli yemeniti si moltiplicano di ora in ora. Questa volta nel mirino dei terroristi non ci sono soltanto le imbarcazioni americane o britanniche, ma anche quelle europee. "Nel Mar Rosso passa il 15% del commercio globale - le parole della premier, Giorgia Meloni - dobbiamo rimanere concentrati su un quadrante che è cruciale per i nostri interessi nazionali e commerciali". Proprio per questo il ministro della Difesa, Guido Crosetto, rilancia l'idea di una Difesa comune, per "far dialogare sistemi diversi per integrarli". 

Gallant: "No alla fine della guerra prima della distruzione di Hamas"

Israele non metterà fine alla guerra a Gaza finchè Hamas non sarà completamente smantellata. Lo ha  ribadito il ministro della Difesa Yoav Gallant, in un incontro con le truppe, sottolineando che "non c'è nessuno che aiuti i  terroristi, è solo questione di decidere di cosa occuparci prima". "Non porremo fine a questa guerra senza eliminare Hamas", ha assicurato, affermando che "ci vorra' il tempo necessario". 

Gallant

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L'inviato Usa domani in Israele e Libano contro l'escalation

L'inviato speciale americano Amos Hochstein visiterà domani sia Israele che Libano per continuare il lavoro diplomatici volto a ridurre l'escalation di tensione tra Libano e Israele. Lo riferisce la stampa israeliana che ieri aveva dato notizia della visita di Hochstein e dei suoi incontri in agenda con il premier Benjamin Netanyahu, il ministro della Difesa Yoav Gallant e il capo del Mossad David Barnea. 

Wesam e Naeem, i gemellini di 4 mesi morti a Rafah

Wesam e Naeem avevano solo quattro mesi. I loro genitori li avevano attesi per tanto tempo, per 11 lunghi anni di matrimonio. Ma sono nati in uno dei momenti più terribili nella Striscia di Gaza, dopo lo scoppio della guerra che non gli ha permesso di diventare grandi, di avere un futuro: sono morti tutti e due insieme al papà e ad altre 11 persone, tra cui diversi bambini, tutti membri della loro famiglia sotto le bombe israeliane sulla loro casa vicino Rafah. La drammatica storia dei due gemellini, un bimbo e una bimba, resa nota dalle autorità sanitarie palestinesi e rilanciata dai media arabi, racconta una nuova tragedia in un conflitto che ormai da mesi semina disperazione e dolore in tutta la regione.   Le immagini del loro funerale colpiscono: due corpicini avvolti da teli bianchi da cui spuntano i pigiamini. Una in braccio alla mamma Rania, disperata, l'altro cullato da un parente.    

Il Marocco condanna gli attacchi contro i civili a Gaza

Il Marocco, il cui sovrano, Mohammed VI, presiede il Comitato Al Quds del Cooperazione del Golfo (Gcc), "condanna vigorosamente e denuncia gli attacchi da parte delle forze israeliane contro i civili palestinesi che aspettavano di ricevere aiuti umanitari in viale Al-Rashid, nel nord della Striscia di Gaza, provocando decine di morti e centinaia di feriti". È il ministro degli esteri Nasser Bourita che da Riad diffonde un pesante comunicato, a margine di una riunione tra ministri degli Esteri dei Paesi del Gcc. Il Marocco, afferma Bourita chiede tra l'altro "un'indagine indipendente e trasparente su questo atto spregevole e la punizione dei responsabili", ribadendo l'appello alla comunità internazionale "affinché intervenga urgentemente per raggiungere un cessate il fuoco, immediato, duraturo e globale" e che sia garantita "la consegna regolare degli aiuti umanitari a garanzia della protezione del popolo palestinese". 

Jihad islamica rivendica attacco a Gaza City

Le Brigate al-Quds affermano attraverso il loro canale Telegram di aver preso di mira veicoli dell'esercito israeliano con colpi di mortaio. L’attacco del braccio armato di Hamas ha avuto luogo nel sud di Gaza City, ha aggiunto il gruppo.

Gantz arrivato a Washington in visita non autorizzata da Netanyahu

Il ministro del gabinetto di guerra Benny Gantz è atterrato a Washington, per una visita molto criticata e senza l'l'autorizzazione del primo ministro Benjamin Netanyahu. 

Nel corso del suo soggiorno, il capo del Partito di Unità Nazionale israeliano incontrerà il vicepresidente americano Kamala Harris e il consigliere per la sicurezza nazionale statunitense Jake Sullivan.

Delegazione di parlamentari al Cairo: "L'Italia si attivi per la tregua"

E' arrivata al Cairo la delegazione di parlamentari italiani che domani si recherà al valico di Rafah, confine tra la Striscia di Gaza e l'Egitto. Della missione fanno parte Stefania Ascari, Carmela Auriemma, Angelo Bonelli, Ouidad Bakkali Laura Boldrini, Dario Carotenuto, Sara Ferrari, Nicola Fratoianni, Valentina Ghio, Francesco Mari, Andrea Orlando, Rachele Scarpa, Arturo Scotto, Alessandro Zan. "Centinaia di migliaia di persone a Gaza per sopravvivere stanno cercando cibo per animali: è il fallimento dell'umanità. Abbiamo fallito tutti", ha affermato Omar Ghrieb, policy officer Oxfam a Gaza, intervenuto oggi nel corso della prima giornata di incontri che la delegazione dei parlamentari italiani ha tenuto nella capitale egiziana, organizzata da Aoi.  Tra le Ong e i difensori dei diritti umani intervenuti ci sono stati anche Hellen Otters

Patterson di Msf Gaza response, Xavier Doncell di MSF Egypt,

Basel Sourani del Palestinian Center for Human Rights Issam

Younis, Direttore di Mezan center for human rights, Aed Yaghi, Direttore del Palestinian Medical Relief Sociey a Gaza).  "Tutti confermano che il cessate il fuoco immediato è la precondizione necessaria per poter operare e dare piena efficacia agli aiuti umanitari per la popolazione palestinese, ormai stremata da 5 mesi di bombardamenti", sostengono i parlamentari.  

Reuters: "L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha diffuso filmati della terribile situazione a Gaza dopo aver consegnato carburante e forniture mediche all’ospedale Al-Shifa"

Medio Oriente, Iran: "Giustiziato agente del Mossad"

L'Iran ha affermato di aver giustiziato un "agente del Mossad" che aveva pianificato di provocare un'esplosione in un sito collegato al ministero della Difesa iraniano a Esfahan l'anno scorso. Lo riporta il quotidiano iraniano Tasnim, aggiungendo che l'attentato era stato pianificato e coordinato dai servizi segreti israeliani.

Ministro della Sanità: "A Gaza massacro con decine di civili uccisi"

Le forze israeliane “hanno commesso un terribile massacro, con decine di civili uccisi” nel sud di Gaza City, vicino alla rotonda kuwaitiana in via Salah al-Din. Lo ha reso noto attraverso un comunicato Ashraf al-Qudra, portavoce del ministero della Sanità a Gaza.

“Le forze di occupazione israeliane stanno portando avanti sistematici crimini di genocidio prendendo di mira centinaia di migliaia di persone con lo stomaco affamato nel nord di Gaza”, si legge nella dichiarazione.

Orlando: "Oggi al Cairo con le Ong, tutti per il cessate il fuoco"

"Oggi al Cairo abbiamo incontrato le organizzazioni umanitarie che operano a Gaza. La prima tappa della nostra missione che domani ci porterà al valico di Rafah con l'Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale (Aoi). La situazione va oltre ogni immaginazione. Più di metà degli edifici è stato distrutto, i bombardamenti impediscono la distribuzione di aiuti e l'installazione di apparecchiature mediche. Ci sono persone che non mangiano ormai da decine di giorni, alcuni si alimentano con il mangime per gli animali. Il sistema sanitario, già deficitario, non esiste più, malati e feriti non possono essere più curati. Il personale non è più in grado di raggiungere i pochi centri ancora funzionanti. Per esempio non funziona più l'unica struttura in grado di fare la radioterapia. Le persone oltre che per i bombardamenti muoiono per questo. La grande maggioranza sono donne o bambini. I bombardamenti impediscono qualsiasi intervento di cura e di assistenza. Tutti ci chiedono solo una cosa: cessate il fuoco". Lo scrive sui social il deputato Pd ed ex ministro del Lavoro, Andrea Orlando, in missione umanitaria con una delegazione di parlamentari dell'opposizione al Cairo da dove domani si muoveranno verso il valico di Rafah al confine con la Striscia di Gaza. 

Media, Hamas: "Nessun accordo sugli ostaggi senza fine della guerra"

Hamas non accetterà un accordo sul rilascio degli ostaggi israeliani senza il consenso di Israele alla fine della guerra a Gaza. Lo ha detto una fonte del movimento palestinese citata dalla CNN. Ci sarebbero due altri ostacoli al raggiungimento di un accordo: le richieste del ritiro delle truppe israeliane da Gaza e del ritorno dei civili nel nord della Striscia. Inoltre, Hamas chiede che gli aiuti arrivino in tutta la Striscia prima di poter accettare un accordo.

Il ministro della Sanità israeliano: "L'Oms sceglie di stare dalla parte di Hamas"

"Il direttore Generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità pecca ancora una volta nella sua posizione, ignorando deliberatamente la realtà sul campo e scegliendo di stare dalla parte del l'organizzazione terroristica omicida Hamas. L'Idf è l'esercito più morale del mondo e lavora per proteggere la vita dei cittadini. D'altra parte, Hamas uccide e rapisce civili innocenti e usa i residenti di Gaza come scudi umani". Lo ha scritto su X il ministro della Sanità israeliano Uriel Busso, commentando il post del direttore generale dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebryesus, che sabato aveva affermato, sempre su X, che "Israele ha ucciso oltre 50 civili, tra cui bambini e due operatori sanitari, durante l’ultima ondata di attacchi a Rafah.

Comandante Duilio: "Pronti per la nuova missione Aspides"

"Nave Duilio ha beneficiato dell'esperienza delle navi che ci hanno preceduto nell'area del Mar Rosso, Nave Fasan e Nave Martinengo, per offrire un primo baluardo di tutela dei mercantili. Siamo pronti a fare lo stesso lavoro anche con l'ammiraglio e il suo staff non appena avremo il via libera del Parlamento" per la missione Aspides. Queste le parole all'ANSA del comandante del cacciatorpediniere Caio Duilio, il capitano di vascello Andrea Quondamatteo. 

Idf: "Uccisi 113 militanti Hamas in 2 settimane nel quartiere Zeitoun di Gaza"

L'Idf afferma di aver concluso un raid di due settimane nel quartiere Zeitoun di Gaza City, durante il quale le truppe della 401a Brigata corazzata e ulteriori forze della 162a Divisione hanno distrutto i siti di Hamas e della Jihad islamica palestinese e ucciso 113 agenti.

Secondo quanto riferito, durante l'operazione sono stati individuati e distrutti circa 35 siti, tra cui depositi di armi e siti di produzione, infrastrutture di tunnel, siti di lancio di razzi con centinaia di lanciatori e un sito appartenente al comandante della Brigata della città di Gaza, Izz ad-Din Haddad.

L'esercito afferma che la 401a Brigata ha identificato e catturato dozzine di agenti di Hamas che, in seguito agli interrogatori, hanno fornito informazioni di intelligence. Secondo l'Idf, alcuni degli uomini armati di Hamas si nascondevano tra la popolazione civile a Zeitoun.

Il grido del Papa: "Non si costruisce così la pace"

Mentre sono ore di particolare tensione in Medio Oriente per la possibilità che si fa ogni ora sempre più sfumata di una tregua, papa Francesco rilancia con parole nette il suo appello per un'immediata cessazione delle ostilità: "Mi domando, davvero si pensa di costruire un mondo migliore in questo modo? Davvero si pensa di raggiungere così la pace? Basta per favore! Diciamo tutti basta, Fermatevi! Vi incoraggio a continuare i negoziati per un immediato cessate il fuco a Gaza e in tutta la regione". Francesco, affacciatosi dalla finestra del Palazzo apostolico per la recita dell'Angelus in buona forma dopo gli stati influenzali dei giorni scorsi e scandendo una voce notevolmente migliorata rispetto a quella di ieri fiaccata dalla bronchite, ha spiegato di portare "quotidianamente nel cuore, con dolore, la sofferenza delle popolazioni in Palestina e in Israele. 

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Le Brigate di al-Aqsa: "Ucciso soldato israeliano a Gaza City"

Le Brigate Al-Aqsa affermano di aver ucciso un soldato israeliano durante una sparatoria con cecchini dell'Idf a Gaza City. Lo ha reso noto il gruppo armato palestinese, aggiungendo che il militare è stato ucciso vicino al quartiere Zeitoun della città. Più di 240 soldati israeliani sono morti dall'inizio dell'invasione di terra di Gaza.

Almeno 15 bimbi morti di disidratazione, altri sei a rischio in terapia intensiva in un ospedale a Gaza

Almeno 15 bambini sono morti di disidratazione e malnutrizione nel nord della Striscia di Gaza, ha denunciato il ministero della Sanità della regione. I medici dell'ospedale Kamal Adwan temono anche per la vita di altri sei bambini, in gravi condizioni a causa di malnutrizione e diarrea, ricoverati in un reparto di terapia intensiva, dopo la cessazione delle forniture di energia elettrica e ossigeno. La situazione si è aggravata la scorsa settimana, quando le incubatrici dell'ospedale hanno smesso di operare di notte.

Nave Duilio, il comandante: "Abbiamo reagito per autodifesa a traccia aerea sconosciuta"

Andrea Quondamatteo, capitano di vascello, si è espresso sull'attacco degli Houthi avvenuto ieri nel Mar Rosso, al quale il torpediniere della Marina Militare ha risposto con l'abbattimento di un drone. "Il profilo era minaccioso", ha spiegato il comandante. LEGGI L'ARTICOLO

Medio Oriente, assemblea generale dell'Onu discute domani della situazione di Gaza

Domani, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite discuterà in due sessioni separate al mattino e al pomeriggio, della guerra a Gaza, un conflitto in cui il Consiglio di Sicurezza, si è dimostrato praticamente impotente. A causa del ricorso al veto da parte degli Stati Uniti, per ben tre volte ha bloccato le risoluzioni in cui si chiedeva un cessate il fuoco. La sessione mattutina è dedicata proprio all'ultimo veto imposto dagli Stati Uniti il 20 febbraio ad una risoluzione presentata dall'Algeria. La tesi di Washington era che in quel momento il cessate il fuoco avrebbe messo in pericolo le "delicate trattative" che gli Stati Uniti stavano portando avanti con Israele, Qatar ed Egitto per cercare una tregua temporanea e condizionata. La normativa Onu prevede ora che il Paese che esercita il diritto di veto fra i cinque membri permanenti del Consiglio offra le sue spiegazioni all'Assemblea Generale in una sessione 'ad hoc' che in precedenti occasioni è servita, nel caso della guerra di Gaza, per sottolineare l'isolamento internazionale degli Stati Uniti nel loro sostegno a Israele. 

Hezbollah: "Colpiti obiettivi israeliani in Libano"

Hezbollah ha reso noto di aver colpito obiettivi delle forze militari israeliane nei pressi del villaggio di Wazzani, nel sud del Libano. Il gruppo armato libanese ha aggiunto che, dopo l'attacco, le forze israeliane hanno sparato fumogeni per coprire il trasporto dei morti e dei feriti in elicottero.

Hezbollah ha anche affermato di aver attaccato con missili il sito di Al-Samaqa, nel territorio occupato di Kfar Shuba.

Attacchi Houthi, l'impatto sul commercio internazionale. VIDEO

Soldato israeliano ucciso a Gaza, il bilancio sale a 246

Un soldato israeliano è stato ucciso ieri nel corso di combattimenti nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha reso noto il portavoce militare, secondo cui il militare si chiamava Denis Yekimov. Sale cosi' a 246 il bilancio dei militari caduti in seguito all'avvio delle operazioni terrestri nella Striscia, alla fine di ottobre. Il numero dei militari feriti in questo periodo è 1.453. Di loro 300 versano in condizioni fisiche gravi. 

Medio Oriente, delegazione M5S in Egitto: primo giorno di incontri al Cairo

La delegazione del Movimento 5 Stelle, composta da Stefania Ascari, Carmela Auriemma e Dario Carotenuto, questa mattina è arrivata in Egitto per la prima giornata della missione a Rafah promossa dalle ONG della Rete AOI. La prima tappa è Al Cairo per le audizioni di organizzazioni della società civile palestinese che operano a Gaza e per un incontro con l'ambasciata italiana in Egitto. Domani, la delegazione partirà alla volta di Rafah. E' quanto si legge in una nota del M5S. "Ringraziamo e sosteniamo i nostri parlamentari che, in questo momento, stanno già ascoltando gli operatori di Medici Senza Frontiere - si legge ancora nella nota - la referente a Gaza dell'associazione ha già evidenziato come quello che sta succedendo a Gaza non lo abbiano mai visto in tutta la loro storia. Continuiamo a chiedere che il Governo italiano dia seguito alla mozione approvata alla Camera e si impegni attivamente per un cessate il fuoco totale e permanente a Gaza. La pace si costruisce con la pace". 

Comandante: "Duilio ha reagito a minaccia aerea sconosciuta"

"Ieri Nave Duilio, in navigazione nel Mar Rosso meridionale, ha localizzato una traccia aerea sconosciuta. Il profilo era minaccioso e, a seguito di riconoscimento ottico attraverso i sensori di bordo di un drone della stessa tipologia e comportamento di quelli che nei giorni scorsi si sono resi autori degli attacchi al traffico mercantile in area, Nave Duilio ha reagito per autodifesa". Così il comandante del cacciatorpediniere della Marina Militare, il capitano di vascello Andrea Quondamatteo, descrive l'attacco di ieri degli Houthi. 

Duilio

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Morti a Rafah due gemellini nati dopo l'inizio della guerra

I gemellini Wissam e Naeem Abu Anza, un bimbo e una bimba, nati solo quattro mesi fa quando la guerra era già iniziata, sono morti la notte scorsa sotto le bombe vicino Rafah insieme a gran parte della loro famiglia. Lo riferisce il quotidiano internazionale arabo Asharq al Awsat raccontando il loro funerale, chiusi in sacchi neri, allineati con quelli di altri 12 parenti, prima di essere sepolti. Sono morti tutti - denuncia il media arabo - sotto un bombardamento israeliano che ha colpito una casa a est della città, nel sud della Striscia di Gaza. "Il mio cuore se n'è andato", ha pianto Abu Anza la mamma dei piccoli che nel raid ha perso anche il marito.

Media Libano: 'Attaccato obiettivo nel nord di Israele'

Un “obiettivo israeliano” vicino alla città settentrionale di Metula è stato attaccato. Lo ha riferito il quotidiano Al Mayadeen, affiliato a Hezbollah. Lo scrive Ynet News, aggiungendo che nella zona non è suonata alcuna sirena.

Mahmoud Abbas ad Ankara martedì

Il leader dell'Anp Mahmoud Abbas si recherà in visita in Turchia martedì su invito di Recep Tayyip Erdogan per discutere della guerra di Israele contro Hamas a Haza e della possibilità di una riconciliazione fra le diverse fazioni palestinesi, ha reso noto il ministro degli Esteri ad Ankara, Hakan Fidan says. "C'è un serio desiderio e sforzo di arrivare a un cessate il fuoco prima di Ramadan", ha sottolineato Fidan. 

Media: 'Israele non va al Cairo, da Hamas risposte parziali'

Hamas ha inoltrato dal Cairo solo "risposte parziali" ed Israele ha deciso di non inviare una delegazione in Egitto. Lo riferiscono i media israeliani, che parlano di "un clima di crisi" riguardo alle trattative per lo scambio dei prigionieri. Una fonte politica, citata dalla radio pubblica Kan, ha affermato che "Hamas non recede dalle sue richieste assurde e non fornisce risposte. Finchè non avremo risposte veritiere e concrete non ha senso inviare alcuna delegazione al Cairo".

Houthi: 'Continueremo ad attaccare le navi britanniche'

Dopo l'affondamento nel Mar Rosso della nave Rubymar, di proprietà britannica, i combattenti filo-iraniani Houthi dello Yemen hanno promesso che continueranno a prendere di mira e affondare le navi britanniche che transiteranno nel Golfo di Aden. "Lo Yemen continuerà ad affondare altre navi britanniche, e qualsiasi ripercussione o altro danno verrà aggiunto al conto della Gran Bretagna", ha affermato in un post su X Hussein al-Ezzi, viceministro degli Esteri nel governo guidato dagli Houthi, come riferisce Al Jazeera online. La Gran Bretagna, ha aggiunto, "è uno stato canaglia che attacca lo Yemen e collabora con l'America nello sponsorizzare i crimini in corso contro i civili a Gaza". La Rubymar è affondata dopo essere stata colpita da un missile balistico antinave lanciato dagli Houthi il 18 febbraio. 

Turchia: "Sforzo serio" per tregua. Abu Mazen ad Ankara

Il presidente dell'Anp, l'Autorita' nazionale palestinese, Abu Mazen, sara' in Turchia la prossima settimana per colloqui sulla guerra a Gaza e sugli sforzi per la riconciliazione tra le fazioni palestinesi. Lo ha reso noto il ministro degli Esteri turco. Hakan Fidan, nelle osservazioni finali a un forum sulla diplomazia ad Anthalya, ha aggiunto che "c'e' un serio desiderio e sforzo per raggiungere un cessate il fuoco prima del Ramadan" nella guerra tra Israele e Hamas.


Otto palestinesi uccisi in bombardamento a Deir al-Balah

Almeno otto civili palestinesi sono stati uccisi e diversi altri sono rimasti feriti oggi in un attacco aereo israeliano contro la città di Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Lo riferiscono testimoni oculari citati dall'agenzia palestinese Wafa, secondo cui aerei da guerra israeliani hanno preso di mira un veicolo civile a Deir al-Balah, provocando l'uccisione di otto civili e il ferimento di molti altri.

Attacco Israele su Rafah, morti due gemelli di 4 mesi

Sono morti anche due gemelli nati poche settimane dopo l'inizio della guerra in uno degli ultimi raid notturni notturno di Israele su Ragah; due gemelli, un maschio e una femmina- Wesam e Naeem Abu Anza- che sono stati sepolti oggi, i piu' giovani dei 14 membri della stessa famiglia che, secondo le autorita' sanitarie di Gaza, sono stati uccisi stanotte. La storia, raccontata dall'agenzia Reuters, e' una delle innumerevoli cronache di orrore cominciate con l'attacco di Hamas, il 7 ottobre, contro Israele. I parenti hanno raccontato che i gemelli erano nati circa quattro mesi fa, un mese dopo l'inizio della guerra. "Il mio cuore se n'e' andato", piangeva disperata oggi la madre, Abu Anza, che aveva avuto i gemelli, i suoi primi figli, dopo undici anni di matrimonio. La donna ha perso anche il marito.


Papa: porto ogni giorno con dolore sofferenza Palestina-Israele

"Porto quotidianamente nel cuore, con dolore, la sofferenza delle popolazioni in Palestina e in Israele doviuta alle ostilita' in corso. Le migliaia di morti, di feriti, di sfollati, le immani distruzioni, causano dolore e questo con conseguenze tremende suoi piccoli e gli indifesi che vedono compromesso il loro futuro". Così Papa Francesco al termine dell'Angelus. 

Idf: 'Maggioranza vittime in strage Gaza a causa della calca'

"La maggioranza dei palestinesi sono morti o rimasti feriti a causa della calca". Lo ha detto il portavoce delle Forze di difesa israeliane, Daniel Hagari, dopo che l'esercito ha completato un'indagine preliminare sulla strage di giovedì a gaza durante la consegna di aiuti umanitari, costata la vota a oltre 100 persone. "In seguito ai colpi di avvertimento sparati per disperdere la folla e dopo che le nostre forze hanno cominciato a ritirarsi - ha ricostruito Hagari - alcuni saccheggiatori si sono avvicinati ai nostri soldati e hanno rappresentato una minaccia immediata per loro. Secondo una valutazione iniziale, i soldati hanno risposto verso questi individui".

Israele-Hamas, il Papa: "Fermatevi! Non si costrusice così mondo migliore"

Porto quotidianamente nel cuore con dolore, la sofferenza delle popolazioni in Palestina e Israele dovuta alle ostilità in corso, migliaia di morti, feriti, sfollati, le immani distruzioni causano dolore", "con conseguenze tremende sui piccoli e indifesi che vedono compromesso il loro futuro", "davvero si pensa di costruire un mondo migliore e in questo modo? Davvero si pensa di raggiungere la pace? Basta per favore! Diciamo tutti basta per favore!". Così l'appello accorato del Papa all'Angelus."Fermatevi! Vi incoraggio a continuare i negoziati per un immediato cessate il fuco a Gaza e in tutta la regione".

Media: incontro tra Hamas e mediatori al Cairo alle 13

 L'incontro della delegazione di Hamas al Cairo con i mediatori inizierà alle 14 (le 13 in Italia). Lo riferisce il media israeliano Ynet citando Al-Jazeera.

Coldiretti: da attacchi Houthi a rischio export italiano per 6 mld euro

Dal Canale di Suez passano il 16% dell’olio d’oliva, il 15% dei prodotti derivati dalla lavorazione dei cereali e il 14% del pomodoro trasformato delle esportazioni agroalimentari italiane, che complessivamente ammontano a un valore di circa 6 miliardi di euro, messi a rischio dalle incursioni terroristiche Houthi contro le navi. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti su dati Centro Studi Divulga sugli impatti dell’escalation dopo l’attacco di un drone al cacciatorpediniere italiano Duilio. I prodotti agroalimentari che partono dal nostro paese o arrivano in Italia passando per Suez sono principalmente quelli destinati o in arrivo da Asia e Oceania, di cui la quasi totalità viene trasportata via mare. Accanto a olio, cereali e passata di pomodoro ci sono anche tabacchi (33% dell’export complessivo) e foraggere (40%) ma una quota importante è rappresentata dall’ortofrutta, che è pure quella più esposta agli effetti dell’allungamento delle rotte marittime tra Oriente e Occidente, costrette ad evitare il Canale di Suez, che potrebbe creare problemi di conservazione del prodotto fresco con il rischio di perdere fette importanti di mercato che sarebbero poi difficili da recuperare.



Israele: nessuno al Cairo senza la lista ostaggi vivi

Fonti israeliane hanno smentito le notizie pubblicate dai media arabi nelle ultime ore secondo cui una delegazione israeliana sarebbe gia' al Cairo per riprendere i colloqui con Hamas su un accordo per la tregua e la liberazione degli ostaggi. Lo riporta il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth. "Nessuna delegazione andra' fino a quando non riceveremo risposte da Hamas, che includano i nomi dei rapiti vivi che saranno rilasciati nell'accordo", hanno detto le fonti.


Media: per il momento delegazione Israele non va al Cairo

La delegazione israeliana non parte per il momento per il Cairo, dove oggi sono in corso colloqui relativi ad un cessate il fuoco a Gaza e ad uno scambio di prigionieri. Lo ha affermato la radio pubblica Kan, secondo cui non trovano conferma informazioni diffuse in precedenza da media arabi relative ad una imminente arrivo al Cairo oggi di delegati israeliani. Secondo Kan Israele insiste ancora per conoscere i nomi degli ostaggi che dovrebbero essere liberati in questa fase e anche per verificare il numero di detenuti palestinesi che dovrebbe rilasciare in cambio.

Esercito: 'Non abbiamo attaccato il convoglio degli aiuti'

''La indagine iniziale ha confermato che nessun attacco è stato condotto dall'Idf verso il convoglio di aiuti e che in maggioranza i palestinesi sono rimasti uccisi o feriti come conseguenza di una 'stampede' (calca, folla fuori controllo)'': lo ha ribadito il portavoce militare israeliano Daniel Hagari, riferendosi ai gravi incidenti di giovedì sulla strada costiera di Gaza, dove una massa di persone s'è lanciata verso camion che trasportavano aiuti umanitari: episodio nel quale sono morte 115 persone. Hagari ha aggiunto che è in corso un'inchiesta ancora più approfondita i cui risultati ''saranno divulgati nei prossimi giorni''.

Dopo Hamas, al Cairo arrivano anche delegazioni Qatar e Usa

Sono arrivate anche le delegazioni del Qatar e degli Stati Uniti in Egitto, dopo gli emissari di Hamas, per il nuovo round di negoziati su una tregua temporanea e lo scambio ostaggi/detenuti tra il movimento islamista e Israele. Lo riferisce Al-Qahera News, un sito legato al governo egiziano. Non e' chiaro se Israele inviera' una delegazione senza aver ricevuto prima da Hamas una lista con i nomi degli ostaggi vivi.


Accoltellato ultraortodosso a Zurigo, fermato un 15enne

Si trova in condizioni critiche un ebreo ultraortodosso di una cinquantina d'anni, "ferito gravemente" con un'arma da taglio nella tarda serata di ieri a Zurigo. La polizia, che sospetta un movente di ispirazione antisemita, accorsa sul posto dopo una segnalazione che denunciava una discussione, ha fermato un adolescente, un 15enne cittadino svizzero. 

Hamas: 25 le persone rimaste uccise da ieri a Rafah in raid

Il ministero della Sanità di Gaza guidato da Hamas, afferma che 25 persone sono state uccise a Rafah dagli attacchi israeliani tra ieri e questa mattina. Lo riferisce Sky News, affermando di non poter verificare la notizia in maniera indipendente. Ci sarebbero 11 palestinesi uccisi da un attacco aereo israeliano che ha colpito una tenda vicino all'ospedale degli Emirati nel sobborgo di Tel al Sultan e ci sarebbe anche un medico che lavorava all'ospedale sul posto, ha detto il ministero. Un altro attacco ha colpito una casa uccidendo 14 membri di una famiglia, ha affermato lo stesso ministero.

Gantz in Usa per incontro con Harris, Netanyahu si dissocia

Il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, ha dato istruzione all'ambasciata israeliana a Washington di non assistere il ministro Benny Gantz, membro del gabinetto di guerra di Israele, che la scorsa notte è partito per gli Stati Uniti, dove domani incontrerà la vicepresidente Kamala Harris, il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan e membri del Congresso, sia democratici che repubblicani. Secondo quanto riferisce la radio pubblica Kan, Netanyahu ha trovato fuori luogo che Gantz abbia organizzato quella missione senza consultarlo in anticipo. L'ambasciatore di Israele negli Usa Mike Herzog, secondo Kan, non parteciperà dunque a quegli incontri. Leader del partito centrista 'Unità nazionale' ed ex ministro della Difesa, Gantz ha spiegato che il proprio obiettivo è di rafforzare i legami strategici con gli Stati Uniti. Nella sua agenda c'è anche la questione della liberazione degli ostaggi a Gaza e un accordo politico con il Libano tale da rimuovere la minaccia degli Hezbollah lungo la frontiera con Israele. Al ritorno in Israele, Gantz compirà inoltre una breve missioni diplomatica a Londra. 

Gantz in Usa per incontro con Harris, Netanyahu si dissocia

Il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, ha dato istruzione all'ambasciata israeliana a Washington di non assistere il ministro Benny Gantz, membro del gabinetto di guerra di Israele, che la scorsa notte è partito per gli Stati Uniti, dove domani incontrerà la vicepresidente Kamala Harris, il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan e membri del Congresso, sia democratici che repubblicani. Secondo quanto riferisce la radio pubblica Kan, Netanyahu ha trovato fuori luogo che Gantz abbia organizzato quella missione senza consultarlo in anticipo. L'ambasciatore di Israele negli Usa Mike Herzog, secondo Kan, non parteciperà dunque a quegli incontri. Leader del partito centrista 'Unità nazionale' ed ex ministro della Difesa, Gantz ha spiegato che il proprio obiettivo è di rafforzare i legami strategici con gli Stati Uniti. Nella sua agenda c'è anche la questione della liberazione degli ostaggi a Gaza e un accordo politico con il Libano tale da rimuovere la minaccia degli Hezbollah lungo la frontiera con Israele. Al ritorno in Israele, Gantz compirà inoltre una breve missioni diplomatica a Londra. 

Hamas: 'Il bilancio dei morti nella Striscia sale a 30.410'

Il bilancio totale dei morti nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra, il 7 ottobre, è salito a 30.410, con un aumento di 90 nelle ultime 24 ore, secondo il nuovo bollettino quotidiano del ministero della Sanità di Gaza, che è espressione di Hamas. Nel comunicato si quantificano i feriti in 71.700.

Media Egitto: 'Delegati di Hamas, Qatar e Usa al Cairo'

Rappresentanti di Hamas, del Qatar e degli Stati Uniti si trovano al Cairo per negoziare su tregua e rilascio ostaggi a Gaza, secondo quanto scrivono media vicini al governo dell'Egitto: Paese che ha assunto un ruolo di mediatore nel conflitto fra Israele e Hamas.

Crosetto: 'Da Houthi attacchi terroristici, minano la sicurezza dei mari'

"Gli attacchi terroristici degli Houthi sono una grave violazione del diritto internazionale e un attentato alla sicurezza dei traffici marittimi da cui dipende la nostra economia. Sono parte di una guerra ibrida, che usa ogni possibilità, non solo militare, per danneggiare alcuni Paesi e agevolarne altri". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto in un'intervista al Corriere della Sera in cui sottolinea come che in questa situazione "è tempo di cambiare la nostra idea di difesa, dalle fondamenta". L’Italia è a capo della missione contro gli Houthi in Mar Rosso. "Non siamo lì per fare azioni di guerra, non possiamo per legge e Costituzione, ma difenderemo le nostre navi. Da cittadino sarei turbato se non ci fosse unanimità su una missione che difende i traffici marittimi nel Mediterraneo, che per noi sono vitali", sottolinea. 

Sulla tensione in Medio Oriente, il ministro evidenzia come "dal primo giorno abbiamo avuto sempre una posizione coerente: siamo stati i primi a portare aiuti umanitari e una posizione chiara sul futuro (due popoli e due Stati). Il massacro dei civili deve finire, lo ha detto Meloni a Netanyahu e io al mio omologo Gallant. Hamas va sradicata ma il popolo palestinese va protetto. Purtroppo però - spiega - non siamo solo noi a decidere. Io mi scandalizzo per i morti civili delle bombe israeliane come per quelli causati dalle bombe di Putin. Altri invece fanno finta di non vedere le armi e i bombardamenti dei russi". Meloni ha promesso a Zelensky un aiuto quasi incondizionato. Poteva, doveva? "Il presidente Meloni ha dato seguito ad una decisione presa dal G7 dopo il vertice Nato di Vilnius: mantenere il sostegno all’Ucraina. Un accordo di principio, senza dettagli - prosegue - perché, a differenza di altri Paesi che li hanno già stabiliti, noi dovremo passare attraverso meccanismi di finanziamento, innanzitutto parlamentari". 

E "aiutare l’Ucraina a difendersi è uno dei modi per evitare l’allargamento della guerra. Se Kiev fosse caduta, la Russia sarebbe arrivata in Europa e ci sarebbe stata una reazione. Come giustamente ieri ha detto il Pentagono. Poi è chiaro che si deve lavorare per un tavolo di pace, ma senza mettere in discussione il principio che, ovunque, i confini sono sacri e il diritto internazionale va difeso. Vanno ripristinati paletti di convivenza civile e democratica". Ma l’Italia è solo un pezzetto di Nato o ha una sua autonomia? "Dovrebbe averla, anche perché in America cresce la voglia, lo dice Trump, di disimpegnarsi dall’aiuto a chi non si è mosso per costruire una difesa nazionale adeguata. Chiariamo: l’Italia (come la maggior parte delle nazioni) non può farcela a difendersi da sola - continua Crosetto - Ci dicono da anni che per godere di una difesa collettiva dovremmo almeno contribuire con il 2% del nostro Pil, ma anche su questo siamo inadempienti. Però purtroppo il mondo è cambiato repentinamente. Abbiamo pensato che l’investimento in Difesa non fosse necessario, che le forze armate servissero solo per salvataggi, una sorta di protezione civile 4.0. Tanto c’era l’America". E quale strada andrebbe imboccata? "Intanto bisogna coordinarsi con gli alleati, partendo dall’Europa: bisogna organizzare forze comuni, addestramento comune, far dialogare sistemi di difesa diversi per integrarli. Purtroppo siamo tra gli ultimi a capire la necessità di avere una Difesa solida". 

Israele ha 'martellato' pesantemente nella notte la Striscia

L'esercito israeliano ha attaccato duramente "infrastrutture e agenti terroristici" nella notte e all'alba nel centro della Striscia di Gaza e a Khan Yunis, roccaforte di Hamas nel Sud dell'enclave. Proprio a Khan Younis, ha fatto sapere l'esercito, l'aviazione ha distrutto "circa 50 obiettivi terroristici in sei minuti". Gli attacchi, sia al Centro che al Sud, sono stati piu' duri e intensi che nei giorni scorsi, hanno riferito i media palestinesi. A Khan Yunis, l'operazione puntava a "intensificare i risultati operativi nell'area" e tra gli obiettivi attaccati ci sono state "infrastrutture sotterranee, strutture militari, siti di lancio di missili anticarro, strutture truccate e punti di incontro operativi di terroristi che rappresentavano una minaccia" per le truppe nella zona. Al centro dell'enclave, le truppe israeliane "hanno eliminato piu' di 30 terroristi" e hanno localizzato numerose armi. 



Bombardamenti a Khan Yunis, Hamas spara verso Beer Sheva

Un inasprimento dei combattimenti nel sud della striscia di Gaza ed un attacco di Hamas verso Beer Sheva (Negev) hanno caratterizzato la giornata di ieri. L'esercito israeliano - ha riferito la radio militare - ha diretto adesso le proprie operazioni verso due aree situate alla periferia nord di Khan Yunis: il rione finanziato dal Qatar 'Medinat Hamed' ed il villaggio di Karara. Quelle operazioni sono iniziate con intensi bombardamenti: ''50 obiettivi - ha precisato il portavoce militare - sono stati colpiti in sei minuti''. Fra questi: ''infrastrutture terroristiche sotterranee, postazioni per il lancio di razzi anti-carro e sale operative di Hamas''. In seguito mezzi blindati israeliani hanno preso posizione in quelle zone. Ieri, secondo la radio militari, Hamas ha sparato diversi razzi. In parte sono stati indirizzati ai kibbutz vicini alla Striscia, ma almeno uno e' stato lanciato verso Beer Sheva. Non si segnalano vittime ne' danni. Intanto nella citta' israeliana di Sderot, immediatamente a nord di Gaza, oggi le scuole sono state riaperte per la prima volta dal 7 ottobre. Per motivi di sicurezza, tutte le scolaresche sono scortate da militari.

Ad ambasciata Israele a Washington istruzioni per non facilitare visita Gantz negli Usa

L'ambasciata di Israele negli Stati Uniti ha ricevuto istruzioni di non facilitare la visita, non autorizzata dal premier Benjamin Netanyahu, del ministro del gabinetto di guerra Benny Gantz negli Stati Uniti, rende noto l'emittente Kan. L'ambasciatore negli Stati Uniti, Michael Herzog, non parteciperà agli incontri, si precisa. Netanyahu è andato su tutte le furie alla notizia della missione di Gantz negli Stati Uniti. "Lo Stato di Israele ha solo un Premier", gli ha detto. Gantz, che è entrato al governo dopo gli attacchi del 7 ottobre, è il principale rivale politico di Netanyahu. Gantz incontrerà la vice Presidente americana Kamala Harris. Forse anche alla Casa Bianca. 

Hamas: 'Nessuna informazione su ostaggi prima di cessate il fuoco a Gaza'

Hamas non è disposto a rilasciare nessuna informazione sugli ostaggi fino a che non entrerà in vigore "un cessate il fuoco completo e non sarà alleviata in modo significativo la sofferenza degli abitanti di Gaza", ha reso noto una fonte dell'organizzazione a un giornale nel Qatar, rende noto Ynet. 

Hamas: con nostre richieste tregua possibile in 24-48 ore

Un alto funzionario di Hamas ha detto che una tregua nella Striscia di Gaza è possibile "entro 24-48 ore" se Israele accetta le richieste del movimento islamico palestinese. "Se Israele accetta le richieste di Hamas, che includono il ritorno degli sfollati palestinesi nel nord di Gaza e un aumento degli aiuti umanitari, ciò può aprire la strada a un accordo (su una tregua) entro le prossime 24-48 ore", ha detto la fonte di Hamas in condizione di anonimato. Oggi le trattative proseguono al Cairo.

Usa: affondata Rubymar colpita dagli Houthi, rischio disastro ambientale

Rischio disastro ambientale nel Mar Rosso a causa dell'affondamento, ieri, della MV Rubymar, una nave portarinfuse battente bandiera del Belize e di proprietà del Regno Unito, colpita il 18 febbraio scorso da un missile balistico lanciato dagli Houthi. Secondo quanto scrive in un post su X il Comando centrale americano (Centcom), "le circa 21mila tonnellate di fertilizzante a base di solfato di fosfato di ammonio trasportate dalla nave rappresentano un rischio ambientale nel Mar Rosso", oltre al fatto che l'affondamento della Rubymar "presenta anche un rischio di impatto per le altre navi che transitano" sulla stessa rotta.

Israele, Lieberman chiede elezioni anticipate

In Israele, Avigdor Lieberman, deputato dell'opposizione e presidente di Yisrael Beiteinu, ha chiesto elezioni anticipate in un'intervista alla radio dell'esercito: "Il governo -ha detto- ha fatto il suo corso, non e' piu' in grado di guidarci ne' di unirci... Non ha il diritto di esistere". 

Media palestinesi, delegazione Hamas è giunta al Cairo

I media palestinesi hanno reso noto che la delegazione di emissari di Hamas è arrivata al Cairo, stamane, per riprendere i colloqui su un accordo con Israele.


Consiglio Sicurezza Onu: 'profonda preoccupazione' per strage Gaza

- Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha espresso "profonda preoccupazione" per quanto successo a Gaza giovedì, dove 115 persone sono rimaste uccise in un 'incidente' durante la distribuzione degli aiuti umanitari. "I membri del Consiglio esprimono profonda preoccupazione per le notizie secondo cui oltre 100 persone hanno perso la vita e diverse centinaia di altre hanno riportato ferite, alcune delle quali colpite d'arma da fuoco, in un incidente che ha coinvolto le forze israeliane", intorno a un convoglio carico di aiuti per la popolazione di Gaza, si legge in una nota. 

"I membri del Consiglio prendono atto che è in corso un'indagine israeliana", aggiunge la dichiarazione, concordata dopo che tre giorni fa non si era riusciti ad arrivare ad un'intesa a causa delle obiezioni degli Stati Uniti. Nella nota si ribadisce inoltre "la richiesta alle parti in conflitto di consentire, facilitare e permettere la consegna immediata, rapida, sicura, sostenuta e senza ostacoli di assistenza umanitaria su scala alla popolazione civile palestinese in tutta la Striscia di Gaza".


Hamas risponde a proposta accordo "nelle prossime ore"

Hamas risponderà all'accordo proposto dai mediatori sullo scambio ostaggi/prigionieri "nelle prossime ore". Lo ha riferito un alto funzionario di Hamas al canale saudita Al-Sharq. "Se Israele rispondera' al movimento, la strada sarà spianata per un accordo nelle prossime ore". Secondo la fonte, la delegazione di Hamas terrà un incontro nelle prossime ore con i mediatori in Egitto per preparare una lista di ostaggi che dovrebbero essere rilasciati. Oggi i rappresentanti di Hamas e Israele sono attesi al Cairo, dove proseguiranno i negoziati multilaterali per la tregua nella Striscia di Gaza e determinare i parametri di un accordo sullo scambio di ostaggi con prigionieri palestinesi. Secondo gli Usa, Israele ha "piu' o meno accettato" una tregua: "C'e' un accordo sul tavolo. Gli israeliani lo hanno piu' o meno accettato. E un cessate il fuoco di sei settimane potrebbe iniziare oggi a Gaza se Hamas accetta di rilasciare una categoria ben definita di ostaggi vulnerabili", ha detto un funzionario americano.


Effettuato dagli Usa il primo lancio di aiuti sulla Striscia

Gli aiuti Usa lanciati dal cielo

©Getty

Gantz in Usa, amb. Israele fa sapere che non segue visita

La radio dell'esercito israeliano ha reso noto che l'ambasciata israeliana a Washington non accompagnerà la visita del ministro Benny Gantz, ne' parteciperà alle sue riunioni politiche. L'annuncio segue la notizia, data dal quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth, secondo cui la visita dell'ex capo di Stato maggiore, che comincia oggi a Washington per continuare poi a Londra, avviene senza il coordinamento con il primo ministro Benjamin Netanyahu. Proprio Netanyahu ha voluto ricordare a Gantz come ci sia "un solo premier". La notizia del viaggio si accompagna alla ormai chiara insofferenza del presidente americano Joe Biden nei confronti di Netanyahu per la condotta della guerra a Gaza, un'insofferenza che si somma all'irritazione per i controversi alleati di governo dell'estrema destra messianica, come Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich. In un'intervista la settimana scorsa, il capo della Casa Bianca ha avvertito che "questo governo incredibilmente conservatore, con Ben-Gvir e altri...", farà perdere allo Stato ebraico "il sostegno di tutto il mondo, e questo non e' nell'interesse di Israele". 

Biden: gli aiuti che arrivano a Gaza non sono sufficienti

"La quantità di aiuti che arrivano Gaza non è nemmeno lontanamente sufficiente e continueremo a fare ogni sforzo possibile per aumentarla". Lo ha scritto Joe Biden in un post su X. 

Usa, il lancio degli aiuti a Gaza è stato un successo

Il primo lancio di aiuti a Gaza da aerei americani è stato "un successo". Lo ha detto un alto funzionario Usa in una telefonata con un ristretto gruppo di giornalisti definendolo "un importante banco di prova per dimostrare che possiamo farlo di nuovo con successo nei prossimi giorni e settimane". Il funzionario ha aggiunto che il Dipartimento della Difesa sta già pianificando un'altra operazione per i prossimi giorni.

Crosetto: da Houthi terrorismo che mina la sicurezza dei mari

"Gli attacchi terroristici degli Houthi sono una grave violazione del diritto internazionale e un attentato alla sicurezza dei traffici marittimi da cui dipende la nostra economia".  Lo spiega il ministro della Difesa Guido Crosetto in un'intervista al Corriere della Sera in cui sottolinea l'esigenza "di cambiare la nostra idea di difesa, dalle fondamenta". "Chiariamo: l'Italia, come la maggior parte delle nazioni, non può farcela a difendersi da sola - spiega il ministro -. Intanto bisogna coordinarsi con gli alleati, partendo dall'Europa: bisogna organizzare forze comuni, addestramento comune, far dialogare sistemi di difesa diversi per integrarli. Purtroppo siamo tra gli ultimi a capire la necessità di avere una Difesa solida. Paghiamo un retaggio culturale, un 'antimilitarismo' diffuso". Sale la tensione in Medio Oriente "dal primo giorno abbiamo avuto sempre una posizione coerente: siamo stati i primi a portare aiuti umanitari e una posizione chiara sul futuro, due popoli e due Stati - aggiunge -.

Gaza, Amnesty: scelta Usa di lanci aerei per aiuti non ha senso

"La decisione degli Stati Uniti di fornire aiuti umanitari" nella Striscia di Gaza "tramite lanci aerei è assolutamente incomprensibile: non ha alcun senso e non è abbastanza": lo ha detto a Nbc News la consulente senior per la risposta alle crisi di Amnesty International, l'italiana Donatella Rovera. "I lanci aerei sono solo l'ultima risorsa in situazioni in cui è impossibile fornire aiuti via strada, via mare o con qualsiasi altro mezzo concordato", sottolinea la Rovera affermando che il problema risiede nel fatto che gli Usa "non sono in grado di raccogliere la volontà politica" per fornire aiuti nell'enclave palestinese in modo più efficiente. "Il fatto è che l'amministrazione statunitense ha un'enorme influenza su Israele: l'unica ragione per cui gli aiuti umanitari non arrivano con i mezzi normali è perché le autorità israeliane dicono di no", secondo la consulente di Amnesty. Precedentemente le Forze di difesa israeliane (Idf) avevano affermato tramite il loro portavoce Daniel Hagari che il lancio di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza allevia la carenza di cibo continuando a "rendere possibile il combattimento" per l'esercito di Israele. Donatella Rovera lavora da oltre vent'anni con Amnesty International - si legge sul sito della ong impegnata nella difesa dei diritti umani - ed è specializzata in rapporti sulle zone di conflitto in Medio Oriente. 

Trudeau sente Meloni, annullato il ricevimento

È stato annullato il ricevimento organizzato da Justin Trudeau in onore di Giorgia Meloni a Toronto. Lo ha comunicato personalmente, a quanto si apprende, lo stesso primo ministro canadese alla premier. Una decisione legata a motivi di sicurezza, per la manifestazione pro-Palestina  che si è radunata davanti alla Art Gallery of Ontario. A seguito dell'annullamento dell'evento, Meloni ha contattato telefonicamente i rappresentanti della comunità italiana per portare i suoi saluti.

Gaza, media: altri 4 morti nei raid aerei di Israele

Fonti mediche citate dall'agenzia di stampa palestinese Wafa affermano che almeno quattro persone sono morte e diverse altre rimaste ferite in un bombardamento aereo israeliano che ha colpito stanotte una casa a nord della città di Gaza. Sempre secondo la Wafa è salito intanto a 14 vittime il bilancio del raid di ieri sera a est di Rafah, nel sud della Striscia. Tra le vittime ci sarebbero anche sei bambini. 

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