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Guerra Gaza. Hamas: "Non sappiamo quanti sono gli ostaggi ancora vivi"

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"Fino ad ora non abbiamo presentato alcuna lista" di nomi a Israele, perché "prima di tutto, tecnicamente e praticamente, ora è impossibile sapere esattamente chi è ancora vivo e chi è stato ucciso a causa dei bombardamenti israeliani o chi è morto per fame a causa del blocco israeliano". Lo ha spiegato in un'intervista alla Bbc, Basim Naim, funzionario politico di Hamas.  Il ministro del Gabinetto di guerra israeliano, Benny Gantz, alla Casa Bianca per colloqui con i funzionari dell'amministrazione Biden

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In un'intervista alla Bbc un funzionario politico di Hamas, Basim Naim, ha detto che l'organizzazione non può fornire a Israele una lista degli ostaggi ancora in vita perché non sa quanti siano e dove si trovino. 

Il ministro del Gabinetto di guerra, Benny Gantz, è arrivato alla Casa Bianca per colloqui con i funzionari dell'amministrazione Biden. Fissati incontri con alti funzionari tra cui la vicepresidente americana Kamala Harris, il consigliere per la sicurezza nazionale statunitense Jake Sullivan e membri repubblicani e democratici del Congresso americano.

Un uomo di circa 30 anni è morto e altre otto persone sono rimaste ferite in seguito a un attacco missilistico proveniente dal Libano che ha colpito un frutteto vicino alla comunità di confine di Margaliot. 



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Biden: ostaggi liberi e cessate fuoco di 6 settimane

"Non smetterò di spingere per un accordo che garantisca il rilascio dei rimanenti ostaggi detenuti da Hamas, porti un cessate il fuoco immediato a Gaza per almeno sei settimane e consenta un'ondata di aiuti all'intera Striscia di Gaza". Lo afferma il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden.

Harris: profonda preoccupazione per situazione umanitaria a Gaza

Kamala Harris ha espresso la sua "profonda preoccupazione" per la crisi umanitaria a Gaza durante  l'incontro con Benny Gantz, membro del gabinetto di guerra israeliano. Lo riferisce la Casa Bianca. La vicepresidente Usa "ha esortato Israele a prendere misure" per aumentare l'ingresso di aiuti nel territorio minacciato dalla carestia assicurandone una "distribuzione sicura", ma ha anche "accolto con favore l'approccio costruttivo" delle autorità israeliane nei negoziati in corso sugli ostaggi. Harris inoltre ha sollecitato Hamas ad accettare le condizioni sul tavolo, secondo cui il rilascio degli ostaggi comporterebbe un cessate il fuoco immediato di sei settimane e consentirebbe un aumento dell' assistenza umanitaria a Gaza.

Guerra Hamas-Israele, a Londra e nel Regno Unito rischio attentati mai così alto dall'11/9

Secondo il Daily Mail l’allarme sarebbe stato lanciato dai servizi segreti durante un incontro riservato con alcuni parlamentari. I DETTAGLI

Al Jazeera: 'Diversi morti in attacco israeliano nel sud di Gaza'

Ci sarebbero diversi morti a seguito di un bombardamento israeliano che ha preso di mira una casa vicino all’Ospedale Europeo, a est di Khan Younis, nella Striscia di Gaza. Lo riferisce al Jazeera.

'Se si smantella Unrwa si sacrifica generazione di bimbi'

Smantellare l'Unrwa significherebbe sacrificare "un'intera generazione di bambini". Lo ha detto il capo dell'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi Philippe Lazzarini all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. "Smantellare l'Unrwa è miope. Così facendo, sacrificheremo un'intera generazione di bambini, seminando il seme dell'odio, del risentimento e del conflitto futuro", ha aggiunto. Con l'intensificarsi delle tensioni tra Israele e l'Onu, Lazzarini ha denunciato una "campagna deliberata e concertata per indebolire" le operazioni dell'Unrwa, con l'obiettivo finale di "mettervi fine". "Parte di questa campagna include l'inondare i donatori con la disinformazione, progettata per alimentare la sfiducia e offuscare la reputazione dell'Agenzia", ha aggiunto parlando all'Assemblea Generale. "Lasciate che vi dica qual è la posta in gioco se non verranno prese misure significative per correggere questo corso catastrofico - ha detto ancora Lazzarini - Nel breve termine, la risposta umanitaria a Gaza crollerà completamente".

Harris riceve Gantz: priorità ostaggi, tregua e aiuti a Gaza

Ottenere l'accordo per la liberazione degli ostaggi, aumentare gli aiuti umanitari e un cessate il fuoco di sei settimane: sono le priorita' che la vicepresidente Usa Kamala Harris ha indicato per il colloquio - in corso a Washington - con Benny Gantz, membro centrista del gabinetto di guerra, volato negli Stati Uniti "su sua richiesta" e senza il consenso del premier Benyamin Netanyahu, di cui e' un rivale politico. Harris ha assicurato che lei e Joe Biden sono "allineati e coerenti sin dall'inizio" sul diritto di Israele di difendersi ma anche sul fatto che troppi civili palestinesi innocenti sono stati uccisi, che occorrono piu' aiuti e che bisogna liberare gli ostaggi. Oltre ai colloqui con Harris, Gantz incontrerà oggi il coordinatore del Consiglio di sicurezza nazionale per il Medio Oriente Brett McGurk e Jake Sullivan, il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca. Gantz dovrenne incontrare anche il leader della minoranza repubblicana al Senato Mitch McConnell. Domani vedra' il segretario di Stato Antony Blinken. 

Forum ostaggi: non perdoneremo Netanyahu se non libererà rapiti

"Il popolo di Israele non perdonerà il premier Netanyahu e il governo se non riusciranno a porre fine agli atti orribili che gli ostaggi hanno già subito per 150 giorni". Lo scrive in una nota il forum delle famiglie degli ostaggi israeliani in reazione al rapporto delle Nazioni Unite che conferma abusi sessuali durante il massacro del 7 ottobre e sui rapiti in mano ad Hamas a Gaza. "Cosa c'è ancora da dire o fare affinché Netanyahu e i membri del governo siano determinati a fermare la crudeltà che le donne e gli uomini ostaggi sopportano giorno dopo giorno? È palesemente ovvio che le donne ostaggi stanno attraversando l'inferno in ogni momento, ogni minuto. In questo momento, l'Idf mantiene una forte presenza a Gaza e lungo i suoi confini, dando a Israele il sopravvento. Allo stesso tempo, lo schema di Parigi è stato approvato da tutte le parti coinvolte nell'accordo. Non si deve permettere che la discussione di dettagli minori comprometta questo accordo. 

Onu: "Mai nascosto report su violenze di Hamas"

Il segretario generale dell'Onu "non ha mai" nascosto il rapporto sulle accuse di violenze sessuali avvenute durante l'attacco di Hamas del 7 ottobre. Lo ha dichiarato il portavoce, parlando all'Afp, in risposta alle accuse lanciate da Israele, che ha richiamato in patria il suo rappresentante permanente al Palazzo di Vetro. Il viaggio dell'inviata speciale dell'Onu per le violenze sessuali Pramila Patten, il cui rapporto e' stato reso pubblico lunedi', "e' stato fatto minuziosamente e con attenzione - ha aggiunto il portavoce di Antonio Guterres - In nessun caso il segretario generale ha tentato di mettere il rapporto sotto silenzio".



Tajani: 'Vogliamo accelerare gli aiuti umanitari a Gaza'

"Siamo già pronti per organizzare una riunione, la settimana prossima, con tutte le organizzazioni legate all'Onu che si occupano di aiuti alla popolazione palestinese, per accelerare i tempi e avere un miglior coordinamento. Il titolo della missione potrebbe essere 'Pane per Gaza', 'Food for Gaza'". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Tg2 Post. "Ancora una volta l'Italia è protagonista degli aiuti umanitari, già abbiamo dato 10+10 milioni di euro per sostenere le famiglie, abbiamo accolto in Italia un centinaio di bambini palestinesi grazie all'Unità di crisi e le nostre forze armate e contiamo - se sarà possibile - di averne altrettanti nei nostri migliori ospedali pediatrici, dipenderà dalle trattative ma noi siamo pronti", ha aggiunto. 

Tajani: 'Domani mia informativa su missione Aspides, difendere traffico mercantile'

"La nostra strategia" nel Mar Rosso "è quella di proteggere il traffico mercantile. L'altro ieri il cacciatorpediniere Caio Duilio ha abbattuto un drone che lo attaccava partito dallo Yemen, zona controllata dagli Houthi. Siamo pronti a difendere tutte le navi che passano in quella parte di Mar Rosso. Domani in Parlamento ci sarà la mia informativa con un voto che dovrà autorizzare la partecipazione della Marina Militare alla missione europea Aspides". Lo ha detto al Tg2 Post il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. 

Yemen, chi sono gli Houthi e perché hanno attaccato una nave italiana nel Mar Rosso

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico, religioso e militare. Il 12 gennaio 2024 Usa e Gran Bretagna hanno condotto un raid contro obiettivi nello Yemen utilizzati dai ribelli, mentre nel marzo 2024 la nave Carlo Duilio, il cacciatorpediniere della Marina Militare italiana, ha neutralizzato un attacco con un drone. L'APPROFONDIMENTO

Houthi

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Unrwa: "Israele ha torturato i nostri dipendenti arrestati"

L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Unrwa, ha dichiarato oggi che le autorità israeliane hanno torturato alcuni membri del suo staff durante gli interrogatori. "Alcuni membri del nostro personale hanno riferito alle squadre dell'Unrwa di essere stati costretti a confessare sotto tortura e maltrattamenti" mentre  veniva chiesto loro dell'attacco di Hamas contro Israele il 7 ottobre, ha precisato l'agenzia Onu. 

Aerei israeliani colpiscono siti Hezbollah nel sud del Libano

Aerei da combattimento israeliani hanno colpito siti militari di Hezbollah nel sud del Libano. Lo ha reso noto l'Idf, aggiungendo che le forze di difesa aerea hanno intercettato con successo un "bersaglio aereo sospetto" che dal Libano è giunto in Galilea. 

L'Idf ha anche preso di mira i siti di lancio in Libano a seguito di diversi lanci di razzi verso il Monte Dov.

Onu: "Buone ragioni per credere a stupri di Hamas il 7/10"

Ci sono "buone ragioni per credere" che vi siano state violenze sessuali, compresi stupri, durante gli attacchi di Hamas del 7 ottobre. Lo rivela un rapporto dell'Onu pubblicato oggi. Per quanto riguarda gli ostaggi, la missione guidata dalla rappresentante speciale delle Nazioni Unite per la violenza sessuale nei conflitti, Pramila Patten, ha raccolto "informazioni chiare e convincenti" secondo le quali alcuni sarebbero stati violentati, e "ci sono buone ragioni per credere che tali violenze siano ancora in corso". 

Israele: "L'Onu cerca di tacere sulle notizie degli attacchi di Hamas"

Il ministro degli Esteri israeliano afferma di aver richiamato l'ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite per consultazioni sui presunti tentativi da parte dell'organizzazione di tenere segreto un rapporto su quelli che ha descritto come "stupri di massa" commessi da Hamas.

"Ho ordinato al nostro ambasciatore all'Onu, Gilad Erdan, di tornare in Israele per consultazioni immediate riguardo al tentativo di tenere nascosto il  rapporto dell'Onu sugli stupri di massa commessi da Hamas e dai suoi sostenitori il 7 ottobre", ha detto il ministro degli Esteri Israel Katz in una dichiarazione.

"Nonostante l'autorità concessagli, il segretario generale dell'Onu non ha ordinato la convocazione del Consiglio di sicurezza alla luce dei risultati, per dichiarare Hamas un'organizzazione terroristica e imporre sanzioni ai suoi sostenitori", ha detto Katz.

Usa: "E' stato Gantz a chiedere l'incontro a Washington"

"E' stato Gantz" e non gli Stati Uniti "a chiedere l'incontro a Washington con la vice presidente Kamala Harris e il consigliere della sicurezza nazionale americana Jake Sullivan". Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale Usa, John Kirby, in un briefing con la stampa. 

Mo, morto un dipendente dell'ambasciata americana in Israele

Il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller ha confermato durante una conferenza stampa la notizia della morte di un dipendente "assunto direttamente" dell'ambasciata, ma non ha fornito molti ulteriori dettagli. "Posso confermare la morte di un dipendente assunto direttamente dall'ambasciata americana a Gerusalemme", ha detto Miller ai giornalisti.

"È un incidente su cui si sta indagando", ha continuato, dicendo che questo è un passo che viene sempre fatto quando qualcuno muore. Miller ha confermato che la persona è un cittadino americano, ma non ha voluto dire quale lavoro ha svolto per l'ambasciata.

Egitto: "Per Gaza un cessate il fuoco parziale e poi definitivo"

"Non siamo ancora arrivati ;;ad un punto dei negoziati che porti ad un cessate il fuoco a Gaza. Noi, con il Qatar, chiediamo un cessate il fuoco parziale e poi totale e il rilascio degli ostaggi israeliani. Lo ha affermato il ministro degli Esteri egiziano Sameh Shoukry durante una conferenza stampa con il suo omologo olandese, Wopke Hoekstra. Preoccupa l'Egitto anche l'insufficienza degli aiuti alla popolazione palestinese: "Le regole imposte da Israele per verificare gli aiuti a Gaza potrebbero essere intenzionalmente fissate per limitarli", afferma il ministro egiziano. Che chiede di affidare alle agenzie dell'Onu il compito di verificare il meccanismo degli aiuti a Gaza e la loro effettiva consegna. 

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