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Guerra Medioriente, Hamas: "A Netanyahu non interessa raggiungere un accordo"

Medioriente, Netanyahu: poche settimane a vittoria totale
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Medioriente, Netanyahu: poche settimane a vittoria totale
00:01:53 min

Una delegazione di Israele andrà in Qatar per proseguire i colloqui sugli ostaggi. Ma i miliziani frenano sulle ricostruzioni dei media e parlano di "propaganda israeliana". Mentre il premier israeliano conferma la notizia: "Stiamo lavorando un accordo per gli ostaggi. Voglio arrivare a un'intesa e apprezzo gli sforzi degli Stati Uniti. Non so se la raggiungeremo, ma se Hamas riducesse le sue richieste deliranti per tornare alla realtà, allora un accordo ci sarebbe". Houti annunciano attacco contro petroliera Usa n

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"Stiamo lavorando un accordo per gli ostaggi. Voglio arrivare a un'intesa e apprezzo gli sforzi degli Stati Uniti. Non so se la raggiungeremo ma se Hamas riducesse le sue richieste deliranti per tornare alla realtà, allora un accordo ci sarebbe". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un'intervista a Cbs. 

L'aviazione israeliana ha colpito ieri due obiettivi sul confine fra Gaza e l'Egitto. La radio militare ha spiegato che gli obiettivi erano l'imbocco di un tunnel di contrabbando e un magazzino di armi. Una fonte palestinese ha riferito a Sky News Arabia che è probabile che il governo dell'Autorità Palestinese potrebbe dimettersi a breve per favorire un nuovo esecutivo tecnico entro la fine di questa settimana. Intanto, una delegazione israeliana partirà per il Qatar per proseguire i colloqui sul rilascio degli ostaggi e una possibile tregua a Gaza. Gli Houthi annunciano un attacco a una petroliera americana, Usa: "Abbattuto missile balistico nel Golfo di Aden". Nel frattempo, Netanyahu continua ad affrontare le proteste in piazza, con migliaia di persone scese in strada sabato a Tel Aviv, in una manifestazione non autorizzata dalla polizia, che ha risposto con idranti e 19 arresti, e con una fiaccolata a Gerusalemme. 


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Il piano di Netanyahu per il dopoguerra: a Gaza funzionari locali e chiusura dell'Unrwa

Il primo ministro israeliano ha presentato per la prima volta formalmente al gabinetto di sicurezza un documento di principi sulla gestione della Striscia dopo il conflitto. Dopo la distruzione della capacità militari e delle strutture di governo di Hamas, la sicurezza sarà garantita da Israele. L’Agenzia per i rifugiati Onu verrà chiusa. Ecco i dettagli. IL PIANO

Israele-Palestina, da Oslo a Trump: i piani di pace falliti negli ultimi decenni

Dopo mesi di conflitto a Gaza, si lavora a una road map per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi ancora in vita. Si lavora a un accordo di pace e una soluzione che appare complicata, anche guardando ai tentativi di risolvere le tensioni sempre naufragati negli ultimi decenni. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat al vertice di Camp David, fino alle proposte per “Due Stati, due popoli” e il Peace for Prosperity: ecco le tappe senza esito per risolvere la questione. L'APPROFONDIMENTO

Israele: gli ostaggi vivi a Gaza sono 101

Sono 101 gli ostaggi ancora vivi a Gaza. Lo si apprende da fonti israeliane. Il 7 ottobre 2023, secondo le stesse fonti, Hamas ha preso in ostaggio 253 persone. Oggi 134 ostaggi sono a Gaza, tra questi:

4 ostaggi tenuti prigionieri da Hamas dal 2014.

130 persone, che sono state rapite durante l'attacco

terroristico di Hamas il 7 ottobre 2023, sono ancora tenute in

ostaggio da Hamas.


Dei 130 ostaggi:

111 sono uomini, 19 sono donne, tra cui: due bambini sotto i 5 anni. 10 degli ostaggi hanno più di 75 anni. 119 sono cittadini israeliani o con doppio passaporto, 11 sono cittadini stranieri (8 thailandesi, 1 nepalese, 1 tanzaniano, 1 francese/messicano).

I corpi di 33 ostaggi (tra cui Hadar Goldin e Oron Shaul) sono

trattenuti da Hamas a Gaza.

Un israeliano è scomparso.

Le persone rilasciate sono 123:

- 5 israeliani sono stati rilasciati prima dell'accordo (schema)

con Hamas.

- 81 israeliani e 24 cittadini stranieri sono stati rilasciati

come parte dello schema con Hamas (24-30.11.23).

- 8 ostaggi sono stati uccisi da Hamas e i loro corpi sono stati

recuperati dalle forze IDF.

- 3 ostaggi sono stati uccisi per errore dalle forze IDF.

- Operazione "Golden Hand": Il 12/2/24, le forze di sicurezza di

Rafah hanno salvato Louis Har (71) e Fernando Marman (61) che erano stati rapiti da Hamas il 7 ottobre da Nir Yitzhak

Ostaggi a Gaza: quanti liberati, quanti uccisi e quanti ancora nella mani di Hamas

Il numero delle persone rapite durante gli attacchi di Hamas del 7 ottobre in Israele si aggira tra 240 e 253, secondo le stime più recenti. Ad oggi quelle che si trovano ancora nella Striscia sarebbero circa 130. Almeno una trentina sono morte. I rilasciati sono oltre 100. I NUMERI

Rafah, perché si rischia catastrofe umanitaria in caso di attacco

Dall’inizio dell’azione militare israeliana nella città e nell’omonimo governatorato della Striscia si sono radunati centinaia di migliaia di sfollati. L’esodo nelle immagini dal satellite. LE FOTO SATELLITARI

Netanyahu vuole che detenuti più pericolosi rilasciati vadano in Qatar

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha chiesto che vengano trasferiti in Qatar tutti i detenuti palestinesi sottoposti ad alto livello di sicurezza che verrebbero rilasciati in cambio degli ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza in base a un accordo con Hamas. Lo riporta l'emittente Channel 12, spiegando che la richiesta sarebbe stata formulata dopo il vertice di Parigi del fine settimana e non durante.

Unrwa, tutti i Paesi che hanno sospeso i fondi dopo le accuse

Sono 10 gli Stati che hanno finora bloccato tutti i finanziamenti all'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, in seguito alle accuse di un possibile coinvolgimento di dipendenti nell’attacco di Hamas in territorio israeliano del 7 ottobre. Gli Usa hanno immediatamente annunciato lo stop ai finanziamenti. La scelta è stata poi condivisa da Canada, Australia, Italia, Regno Unito, Finlandia, Paesi Bassi, Germania, Giappone e Austria. LEGGI

Un uomo si dà fuoco fuori ambasciata Israele a Washington

Un uomo è gravemente ferito dopo essersi dato fuoco davanti all'ambasciata israeliana a Washington. L'incidente è avvenuto poco prima delle 13, ore 19 in Italia. Lo riportano i media americani, sottolineando che è l'uomo è in ospedale in condizioni critiche. 

Israele inoltrerà aiuti umanitari nel nord della Striscia

Israele inizierà da domani ad inoltrare aiuti umanitari nel nord della Striscia di Gaza, accogliendo cosi' pressioni giunte dagli Stati Uniti. Lo ha riferito la televisione pubblica Kan. Ieri l'Unrwa, l'ente dell'Onu per i rifugiati, aveva annunciato di aver sospeso la distribuzione di aiuti per cause di forza maggiore. Secondo Kan camion di aiuti provenienti dall'Egitto saranno ispezionati ai valichi con Israele di Niztana e Kerem Shalom. Proseguiranno in territorio israeliano fino all'altezza del settore nord della Striscia. 'Elementi locali', ha aggiunto la emittente, provvederanno infine a distribuirli alla popolazione.

Hamas: "A Netanyahu non interessa raggiungere un accordo"

"Le parole di Netanyahu dimostrano che non è preoccupato dal raggiungere un accordo" sugli ostaggi. Lo ha detto a Reuters il funzionario di Hamas Sami Abu Zuhri, commentando le dichiarazioni del premier israeliano a Cbs. Zuhri accusa inoltre Netanyahu di voler "proseguire le trattative sotto i bombardamenti e il bagno di sangue" dei palestinesi.

Abbas da re Abdullah, focus su Gaza e Ramadan

Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Mahmoud Abbas ha incontrato oggi il re di Giordania Abdullah II ad Amman. Durante l'incontro, i due hanno discusso degli ultimi sviluppi nella guerra tra Israele e Hamas a Gaza e degli sforzi per aumentare la quantità di aiuti umanitari che entrano nella Striscia, in particolare nel nord, affermano i media arabi. Abbas e Abdullah anche discusso dell'opposizione del presidente dell'Anp ai piani israeliani per un'operazione a Rafah, la città più meridionale di Gaza, che ospita centinaia di migliaia di rifugiati. I due leader hanno anche discusso del prossimo mese di Ramadan e della necessità di garantire la libertà di culto per i palestinesi nella moschea di Al-Aqsa. La settimana scorsa era stato riferito che il governo israeliano stava valutando di limitare il numero di persone autorizzate ad accedere al sito durante la festività musulmana.

Sullivan: Biden non ancora informato su attacco a Rafah

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden non è stato informato del piano israeliano per le operazioni militari a Rafah, ma crede che la vita dei civili debba essere protetta, lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan al programma Meet the Press della NBC. "Non crediamo che un'operazione, una grande operazione militare, dovrebbe procedere a Rafah a meno che non ci sia un piano chiaro ed eseguibile per proteggere quei civili, portarli in salvo enutrirli, vestirli e ospitarli", ha detto Sullivan. 

Netanyahu: "Dopo operazione Rafah vittoria totale arriverà in settimane"

Una volta che le forze armate israeliane entreranno a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, ''ci vorrà ancora qualche settimana e poi si arriverà alla vittoria totale'' su Hamas. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu nel corso di una intervista alla Cbs. Nelle prossime ore, ha aggiunto, incontrerà il suo ''capo di Stato Maggiore che mi presenterà un aggiornamento sulle fasi di preparazione del duplice piano militare'' che prevede l'evacuazione dei civili palestinesi a Gaza e un'operazione per distruggere i rimanenti battaglioni di Hamas. ''Non siamo in disaccordo, gli Stati Uniti e io, sulla necessità di evacuare la popolazione'' prima di lanciare l'operazione militare di Rafah, ha continuato Netanyahu, spiegando che ''li trasferiremo a nord di Rafah.

Usa, piano per tutelare civili a Rafah prima operazione militare

Gli Stati Uniti "non ritengono che un'operazione militare debba procedere a Rafah se non c'è un piano chiaro per difendere i civili". Lo ha ribadito il consigliere alla sicurezza nazionale Jake Sullivan in un'intervista a Cbs. 

Netanyahu: voglio accordo su ostaggi, Hamas riduca pretese

"Stiamo lavorando un accordo per gli ostaggi. Voglio arrivare a un'intesa e apprezzo gli sforzi degli Stati Uniti. Non so se la raggiungeremo ma se Hamas riducesse le sue richieste deliranti per tornare alla realtà, allora un accordo ci sarebbe". Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un'intervista a Cbs.

Netanyahu: "Non è detto che verrà fuori un accordo sugli ostaggi"

Il primo ministro israeliano Netanyahu domenica ha detto che non è ancora chiaro se dai colloqui in corso si concretizzerà una vendita di ostaggi, rifiutandosi di discutere i dettagli ma dicendo che il gruppo militante islamico Hamas deve "scendere a una situazione ragionevole". Netanyahu, parlando in un'intervista con CBS News, ha aggiunto che domenica prossima avrebbe incontrato lo staff per rivedere un duplice piano militare che prevedeva l'evacuazione dei civili palestinesi a Gaza e un'operazione per distruggere i rimanenti battaglioni di Hamas. "Se abbiamo un accordo, sarà ritardato un po', ma accadrà. Se non abbiamo un accordo, lo faremo comunque", ha detto alla CBS.

Morto sergente rapito da Hamas, salgono a 33 gli ostaggi di Gaza deceduti

Il sergente israeliano Daniel Oz , finora considerato tra i 134 ostaggi ancora nella Striscia di Gaza, è stato ufficialmente dichiarato morto. Lo hanno annunciato le Forze di difesa israeliana (Idf). Sale così a 33 il numero delle persone decedute dopo essere state prese in ostaggio. Daniel Oz aveva 19 anni ed è stato ucciso e rapito da Hamas il 7 ottobre. Aveva prestato servizio nel 77esimo battaglione della settima brigata corazzata e il suo corpo è stato prelevato dal confine di Gaza, in seguito a una battaglia con i miliziani durante l'assalto di Hamas, spiegano le Idf.

Idf:"Terminate operazioni a ospedale Nasser di Khan Yunis"

L'esercito israeliano ha riferito di aver concluso le operazioni militari nell'ospedale Nasser di Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza. Secondo l'Idf, nelle ultime settimane sono stati arrestati circa 200 terroristi e sospetti terroristi nell'area dell'ospedale, riferisce Haaretz. 

Media egiziani, ripresi negoziati a Doha per accordo su Gaza e ostaggi

Sono ripresi a Doha, in Qatar, i negoziati per cercare di arrivare un accordo sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi in cambio di detenuti palestinesi. Lo riferisce l'emittente televisiva statale egiziana al-Qahira al-Ihbariya citando proprie fonti e spiegando che ai negoziati partecipano ''esperti provenienti da Egitto, Qatar, Stati Uniti e Israele", nonché rappresentanti di Hamas. Una volta completata questa prima fase di negoziati, i delegati si recheranno al Cairo per continuare i colloqui. I negoziati a Doha e al Cairo rientrano nel processo iniziato a Parigi il 23 e 24 febbraio, spiegano le fonti.

Israele minaccia ritiro da Eurovision se veto su canzone

Israele ha avvertito che potrebbe ritirarsi dall'Eurovision Song Contest di quest'anno se gli organizzatori rifiutassero il testo della sua canzone ritenendolo troppo politico. Eden Golan e la sua canzone "October Rain" sono stati scelti per partecipare al concorso annuale, che si terrà a maggio a Malmo, in Svezia. Alcuni giorni fa è stato riportato che la canzone, per lo più in inglese con alcune parole in ebraico, fa riferimento alle vittime dell'attacco di Hamas del 7 ottobre al sud di Israele. Ciò potrebbe significare che la canzone non rispetta le regole dell'Eurovisione, che vietano le dichiarazioni politiche. L'Unione europea di radiodiffusione (UER) ha dichiarato di essere "attualmente in fase di esame del testo" e di non aver ancora preso una decisione definitiva. "Se una canzone è ritenuta inaccettabile per qualsiasi motivo, le emittenti hanno la possibilità di presentare una nuova canzone o un nuovo testo, come previsto dalle regole del Concorso", ha aggiunto.

Hamas, bilancio morti a 29.692. I feri sono 69.879

Il ministero della Sanità di Hamas ha annunciato che 29.692 persone sono morte nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra tra Israele e il movimento islamista palestinese, il 7 ottobre. Almeno 86 persone sono morte nelle ultime 24 ore, secondo il ministero della Sanità di Gaza, territorio palestinese governato da Hamas e ha anche riferito che 69.879 persone sono state ferite dall'inizio del conflitto. 

Medioriente, Hamas: sale a quasi 29.700 il bilancio dei morti a Gaza

Il ministero della Sanità di Hamas ha aggiornato il bilancio delle vittime a Gaza dall'inizio della guerra, indicando ad oggi 29.692 di persone uccise. I morti nelle ultime 24 ore sarebbero almeno 86 mentre lo stesso ministero conta un totale di feriti dal 7 ottobre di 69.879. 

Medioriente, Iran: attacchi Usa-Gb su Yemen aumentano le tensioni

L'Iran ha condannato gli ultimi attacchi degli Stati Uniti e della Gran Bretagna nello Yemen, affermando che stanno cercando di "aumentare le tensioni e le crisi" nella regione. Ieri, le forze americane e britanniche hanno effettuato nuovi attacchi contro 18 obiettivi huthi nello Yemen, in risposta a un'ondata di attacchi del gruppo sostenuto dall'Iran contro le navi del Mar Rosso. "Con questi attacchi, l'America e la Gran Bretagna cercano di intensificare le tensioni e le crisi nella regione e di espandere la portata della guerra e dell'instabilita'", ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kanani in un comunicato. "Certamente, questo tipo di operazione militare arbitraria e aggressiva, oltre ad aggravare l'insicurezza e l'instabilità nella regione, non porterà a nessun risultato per questi Paesi aggressori", ha aggiunto Kanani. Ha inoltre condannato gli Stati Uniti e la Gran Bretagna per non aver "intrapreso azioni immediate ed efficaci" per fermare la campagna mortale di Israele a Gaza. 

Medioriente, IDF: continuano operazioni Khan Yunis e Gaza City

Le forze armate israeliane continuano le loro operazioni militari a Khan Yunis, a sud della Striscia di Gaza e nel quartiere di Zeitoun, a Gaza City, ma anche nel centro della Striscia: l'aggiornamento viene dalle stesse IDF. In particolare, a Khan Yunis si combatte da molti giorni e nelle ultime 24 ore è stata ordinata l'evacuazione della popolazione civile. Da oltre un mese i due principali ospedali sono sotto assedio e nei giorni scorsi sono stati arrestati alcuni sospetti. In uno dei due nosocomi, sono morti 8 pazienti che non hanno potuto avere l'assistenza respiratoria. L'esercito ha parlato di una "operazione precisa e mirata contro l'organizzazione terroristica di Hamas nell'ospedale Naser", dove è stato identificato un sospetto e trovate prove dell' "attività terroristica" nel luogo. Durante l'intervento, hanno assicurato le forze armate israeliane, è stato fornito aiuto umanitario all'ospedale: in particolare cibo, acqua potabile, farmaci e combustibile, perchè continuasse a funzionare. Questa versione dei fatti è smentita dal personale medico e dal ministero della Salute di Gaza. 

Media, governo palestinese pronto a dimissioni: verso esecutivo tecnocrati

Il governo dell'Autorità Nazionale Palestinese (Anp) guidato dal premier Mohammed Shtayyeh potrebbe dimettersi entro due giorni per permettere la formazione di un esecutivo di tecnocrati sganciato dai partiti. Lo afferma Sky news arabic, in una notizia rilanciata dal Jerusalem post che apre nuovi scenari.  Gli ultimi sviluppi vanno inquadrati nelle notizie degli ultimi giorni secondo le quali Hamas avrebbe acconsentito alla formazione di un governo palestinese di tecnocrati indipendenti che possa occuparsi della ricostruzione e il ripristino della sicurezza di Gaza al termine del conflitto. Tale governo sarebbe incaricato di gestire la transizione in vista di successive elezioni. 

Fonte Hamas, "l'ottimismo sull'accordo non riflette la realtà"

Una fonte di Hamas, citata da Al Jazeera come "importante", ha affermato oggi che il clima di ottimismo sul raggiungimento dell'accordo per un possibile scambio di prigionieri non riflette la realtà. Confutando così quanto era emerso di recente sui "progressi" nei negoziati tali da poter consentire il raggiungimento di un accordo prima del mese di Ramadan. 

Morto Charlie Biton, fondatore delle Pantere Nere

Charlie Biton, uno dei fondatori del movimento di protesta sociale delle 'Pantere Nere' in Israele, e' morto ieri a Gerusalemme. Nato a Casablanca (Marocco) nel 1947, emigro' con la famiglia in Israele nel 1949 e trascorse la infanzia nel rione proletario di Musrara (Gerusalemme), popolato allora da ebrei originari dei Paesi arabi. All'inizio degli anni Settanta Biton - assieme con coetanei di identica estrazione sociale - organizzo' su ispirazione delle 'Pantere Nere' negli Stati Uniti un movimento di protesta diretto contro l'establishment ashkenazita (ebrei di origine est-europea) della premier Golda Meir. In seguito a scontri con la polizia e a manifestazioni di piazza - in cui rivendicavano la emancipazione sociale delle masse sefardite - i dirigenti delle 'Pantere Nere' scontarono periodi di detenzione. Ma in seguito la Meir si convinse a rivedere la politica sociale del suo governo e Biton con il compagno di lotta Saadia Marciano proseguirono a lungo la lotta come deputati alla Knesset, anche dopo che il loro movimento si era dissolto. Il capo dello Stato Isaac Herzog ha pubblicato un messaggio di cordoglio per la morte di Biton. 

Soldati Israele uccisi salgono a 239

Sono saliti a 239 i soldati israeliani rimasti uccisi nella guerra a Gaza. L'ultimo caduto, ha reso noto l'Idf, è il sergente 21enne Narya Belete, di una unità di ricognizione della brigata Givati, morto in una battaglia nel sud della Striscia. Un ufficiale e due soldati della brigata Givati sono rimasti gravemente feriti. 


Martiri al Aqsa, "scontri con soldati Israele in Cisgiordania"

La brigata dei martiri di Al Aqsa, gruppo militante vicino a Fatah, riferisce di scontri all'alba fra i suoi uomini e l'esercito israeliano a Qalqilya in Cisgiordania. "Con l'aiuto e la forza di Dio, i nostri combattenti hanno ingaggiato oggi all'alba feroci scontri con le forze di occupazione entrate nella città di Qalqilya con mitragliatori ed esplosivi", ha scritto il gruppo in un post su Telegram ripreso da Times of Israel. 

Premiato giornalista del Nyt, era tra infiltrati del 7 ottobre

Il Jerusalem Post rileva oggi la premiazione del giornalista palestinese del New York Times Yousef Masoud che il 7 ottobre fu fra i primi a passare da Gaza in territorio israeliano e a riprendere le scene iniziali dell'attacco di Hamas. Il giornale israeliano riferisce che Masoud e' stato insignito del premio 'George Polk' per il suo lavoro, ma al tempo stesso ricorda che mesi fa la Ong 'Honest Reporting' avanzo' perplessita' circa la tempestivita' della sua presenza sul terreno, lasciando aperta la possibilita' che fosse stato informato in anticipo dell'attacco. Questa eventualita', precisa il Jerusalem Post, e' stata invece definita ''oltraggiosa'' dal New York Times. ''Le insinuazioni di 'Honest Reporting' - ha stabilito il Nyt - non hanno alcun fondamento''.

Kiev, uccisi 810 soldati russi in 24 ore

L'esercito ucraino rivedica l'uccisione di 810 soldati russi nelle ultime 24 ore, portando il totale a 409.820 dall'inizio dell'invasione di due anni fa. Lo riferisce il consueto bollettino dello stato maggiore di Kiev, che riporta anche la distruzione di 8 tank, 16 veicoli corazzati e 29 sistemi d'artiglieria russi. 

Presidente Herzog: "Impegnato per assicurare presenza Israele a Eurovision"

Il presidente israeliano Isaac Herzog si è impegnato per risolvere la disputa sulla partecipazione a Eurovison della cantante israeliana Eden Golan, la cui canzone "Pioggia di ottobre", con riferimenti al massacro di Hamas del 7 ottobre, è ritenuta troppo politica dagli organizzatori della kermesse. "Penso sia importante per Israele concorrere a Eurovision, ci sono haters che vogliono cacciarci da ogni palcoscenico", ha detto Herzog ad un evento a Gerusalemme, secondo quanto riferisce Times of Israel. 

Israele, Onu chiede embargo armi ma ignora crimini Hamas

Il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, ha accusato i relatori e gli esperti delle Nazioni Unite di "ignorare i crimini di guerra, i crimini sessuali e i crimini contro l'umanita'" commessi da Hamas il 7 ottobre, dopo che hanno invece chiesto un embargo sulle armi contro Israele a causa dell'elevato numero di vittime civili a Gaza. "Dal massacro del 7 ottobre, l'ONU ha collaborato con i terroristi di Hamas e sta cercando di minare il diritto di Israele di difendere se stesso e i suoi cittadini da un'organizzazione terroristica omicida che chiede la distruzione di Israele", ha scritto Katz su X.


Siria, 2 Hezbollah uccisi in attacco attribuito a Israele vicino confine Libano

Un camion è stato colpito da un raid aereo attribuito a Israele vicino alla città siriana di Qusayr in prossimità del confine con il Libano. Lo riportano diversi media arabi, secondo quanto scrive Times of Israel. L'Osservatorio siriano per i diritti umani afferma che nel raid sono stati uccisi due membri della milizia sciita libanese filoiraniana hezbollah. 

Israele, agenti a cavallo contro manifestanti anti Netanyahu

La polizia è intervenuta con idranti e agenti a cavallo contro la folla che ieri notte ha manifestato a Tel Aviv chiedendo le dimissioni del primo ministro Benyamin Netanyahu. Secondo Times of Israel si tratta dei più violenti scontri dall'attacco di Hamas contro Israele del ottobre, che ha provocato la guerra in corso a Gaza. "La violenza della polizia contro i manifestanti, fra cui familiari degli ostaggi, è pericolosa, antidemocratica e non può continuare. Protestare è un diritto fondamentale e non può essere contrastato con manganelli e idranti", ha dichiarato il leader dell'opposizione, Yair Lapid. La polizia ha dichiarato che i manifestanti si erano "riuniti illegalmente" in strada.


Iran, Teheran e Hamas si oppongono a soluzione due Stati

"Il popolo di Gaza ha annunciato al mondo, con la sua resistenza e unità, che la coesistenza con il regime sionista non è possibile", ha dichiarato il comandante delle Guardie rivoluzionarie Hossein Salami, in relazione alle proposte internazionali sulla creazione di due Stati israeliano e palestinese per porre fine alla crisi, a cui Teheran e Hamas, sostenuto dall'Iran, si oppongono. "I sionisti cercano di ottenere la vittoria uccidendo bambini, donne e persone indifese, ma la vittoria divina sarà del devoto popolo di Gaza, che non ha rinunciato alla resistenza nell'attuale guerra", ha aggiunto Salami, citato da Mehr. 

Centcom, abbattuto missile diretto a petroliera Usa Thorm Thor

La nave da guerra americana Uss Mason ha abbattuto un missile balistico anti nave lanciato nel golfo di Aden da aeree controllate dagli Houthi nello Yemen. Lo ha reso noto su X il Comando centrale americano (Centcom), aggiungendo che il missile era probabilmente diretto contro la petroliera americana MV Torm Thor. La USS Mason e la MV Torm Thor non hanno riportato danni. 

Israele: a Khan Yunis terroristi nascosti tra i civili

Le truppe israeliane proseguono nell'offensiva nel sud di Gaza, in particolare a Khan Yunis. Lo ha fatto sapere il portavoce militare segnalando che "durante gli sforzi per evacuare la popolazione civile dalle zone di combattimento, i soldati hanno identificato e catturato terroristi che cercavano si sfuggire nascondendosi tra i civili". Secondo la stessa fonte, a Khan Yunis sono stati "uccisi terroristi e localizzate armi". Operazioni anche nel centro di Gaza dove l'Idf, soprattutto a Zaitun, quartiere occidentale di Gaza City dove "sono stati uccisi diversi terroristi". 

Israele, altro soldato morto a Gaza, bilancio sale a 239

L'esercito ha annunciato la morte di un altro soldato caduto in combattimento nel sud di Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che si tratta di Narya Belete (21 anni). Il bilancio dei soldati morti in battaglia, dall'inizio dell'operazione di terra a Gaza, è salito a 239.

Houthi annunciano attacco a petroliera Usa nel Mar Rosso

Il portavoce militare degli Houthi, gruppo yemenita legato all'Iran, Yahya Saree ha reso noto che "un'operazione militare ha preso di mira la petroliera americana Torm Thor nel Golfo di Aden con diversi missili". Lo riporta Al Masirah, emittente di proprietà degli Houthi. Saree ha aggiunto che "alcune navi da guerra americane nel Mar Rosso sono state prese di mira con diversi droni". Il comando centrale degli Stati Uniti (Centcom) afferma che il cacciatorpediniere Uss Mason ha abbattuto un missile balistico antinave lanciato nel Golfo di Aden dagli Houthi che probabilmente aveva come obiettivo la petroliera. 

Israele, delegazione andrà in Qatar per colloqui su ostaggi

Una delegazione israeliana partirà per il Qatar per proseguire i colloqui sul rilascio degli ostaggi e una possibile tregua a Gaza. Lo ha deciso, secondo i media, il Gabinetto di guerra dopo aver esaminato il contenuto dei colloqui di mediazione di Parigi avuti con gli Usa, l'Egitto e lo stesso Qatar.

Israele-Palestina, da Oslo a Trump: i piani di pace falliti negli ultimi decenni

Dopo mesi di conflitto a Gaza, si lavora a una road map per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi ancora in vita. Si lavora a un accordo di pace e una soluzione che appare complicata, anche guardando ai tentativi di risolvere le tensioni sempre naufragati negli ultimi decenni. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat al vertice di Camp David, fino alle proposte per “Due Stati, due popoli” e il Peace for Prosperity: ecco le tappe senza esito per risolvere la questione. L'APPROFONDIMENTO

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