Meloni a Kiev per il G7: "Con Ucraina accordo decennale sulla sicurezza". FOTO
La presidente del Consiglio è stata nella capitale ucraina per presiedere il vertice, nel giorno del secondo anniversario dall'inizio della guerra con la Russia. Prima la cerimonia di consegna delle onorificenze militari all'aeroporto di Hostomel, poi la firma degli accordi di sicurezza Roma-Kiev e infine il summit a cui ha partecipato anche Zelensky. "Siamo profondamente grati a questo popolo perché continua a lottare per l'Europa e la nostra sicurezza", ha detto la premier
- Il 24 febbraio 2022 la Russia invadeva l’Ucraina. Due anni dopo, del conflitto non si vede la fine. Oggi, nell’anniversario dell’inizio della guerra, a Kiev si è svolto il G7, a cui ha partecipato anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. A presiedere il vertice è stata la premier Giorgia Meloni
- Meloni è arrivata nella capitale ucraina a bordo di un treno dove hanno viaggiato anche la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, il primo ministro belga Alexander De Croo (presidente di turno del Consiglio Ue) e quello canadese Justin Trudeau
- Alle 08:30 ore italiane i leader sono arrivati all’aeroporto di Hostomel, dove Zelensky ha consegnato le onorificenze militari ad alcuni soldati superstiti della battaglia che si tenne proprio nei pressi dello scalo aeroportuale, uno dei primi obiettivi dell'offensiva di Mosca. Poi, a Palazzo Mariinskyi, sede della presidenza ucraina, c'è stata la firma degli accordi di sicurezza Italia-Ucraina. Infine il G7, con Meloni in videoconferenza dalla cattedrale di Santa Sofia
- "Questa terra è un pezzo della nostra casa e noi faremo la nostra parte per difenderla", ha detto Meloni alla cerimonia all'aeroporto: "Questo posto è simbolo di fallimento di Mosca e dell'orgoglio dell'Ucraina, ci ricorda che c'è qualcosa di più forte di missili e guerra: è l'amore per la terra e la libertà"
- Meloni ha parlato di "gesti eroici che hanno cambiato il corso della storia". Uno di questi "ha avuto luogo qui il 24 febbraio di due anni fa, qui dove è iniziata l'eroica resistenza del popolo ucraino, qui dove è fallito il piano di Putin di rovesciare il regime democratico in pochi giorni e sostituirlo con un governo fantoccio che rispondesse alle sue istruzioni"
- "La follia russa non regnerà sulla nostra terra, sul nostro mare, sul nostro cielo. I russi, a partire da Putin, dovranno rispondere delle responsabilità per ciò che hanno fatto", ha detto invece Zelensky, ricordando che all'aeroporto "Putin ha voluto vincere la battaglia chiave per Kiev ma qua ha fallito quando i nostri difensori sono riusciti a impedire lo sbarco russo"
- Da Kiev, Meloni ha poi ricordato che "all'inizio si pensava a una guerra lampo e non lo è stata". Poi si "pensava a occupare metà del territorio ucraino, e non è successo, poi l'Ucraina ha liberato parte dei suoi territori: attenzione a non essere anche noi vittime di una propaganda che conosciamo abbastanza bene"
- "I nostri incontri con la premier italiana Giorgia Meloni sono sempre significativi. Oggi abbiamo un risultato importante. Abbiamo firmato un accordo bilaterale di cooperazione in materia di sicurezza tra Ucraina e Italia", ha poi scritto Zelensky su X. "Questo documento stabilisce una solida base per il partenariato di sicurezza a lungo termine dei nostri Paesi. Abbiamo anche discusso di un ulteriore sostegno all'Ucraina nel contesto della presidenza italiana del G7. Sono grato all'Italia per il sostegno all'Ucraina"
- L’accordo sulle garanzie di sicurezza è "il più completo è importante firmato con un Paese che non fa parte della Nato" e durerà "10 anni", ha dichiarato Meloni in un punto stampa con Zelensky, Von der Leyen, De Croo e Trudeau. "Continuiamo a sostenere l'Ucraina in quello che ho sempre ritenuto il giusto diritto del suo popolo a difendersi - ha aggiunto - Questo presuppone anche sostegno militare perché confondere la tanto sbandierata parola 'pace' con 'resa' come fanno alcuni è un approccio ipocrita che non condivideremo mai"
- Nell'accordo c'è "l'impegno alla collaborazione immediata e rafforzata nel caso di un futuro attacco nei confronti dell'Ucraina", ha detto Meloni, indicando fra i temi dell'intesa la "cooperazione in ambito industriale della difesa, economico, delle infrastrutture critiche ed energetiche, del sostegno umanitario e dello scambio su cybersecurity e intelligence, e della ricostruzione"
- "È importante firmare questi accordi, sono la precondizione per una pace giusta e duratura - ha detto Meloni - In passato sono stati firmati e poi violati. Se non c'è chi garantisce che vengano mantenuti è inutile lavorare a una pace giusta". "Siamo all'ottavo pacchetto di aiuti e stiamo facendo il massimo con i mezzi di cui disponiamo, non solo quello che non ci serve. La mia priorità è fornire strumenti il più possibile utili", ha aggiunto rispondendo a chi domandava se l'Italia può cedere a Kiev gli elicotteri che non usa
- "Vogliamo giocare un ruolo da protagonisti anche in materia di ricostruzione. Lo faremo con la presidenza del G7 e anche nel 2025 quando ospiteremo la Ukraine Recovery Conference. Parlare di ricostruzione vuol dire scommettere sul futuro dell'Ucraina", ha detto Meloni. "Stiamo già dando un contributo alla ricostruzione di Odessa. Abbiamo sostenuto con convinzione la decisione di aprire i negoziati con l'Ue e la revisione del bilancio pluriennale"
- "Il messaggio che voglio inviare oggi a Zelensky e a tutto il popolo ucraino è che non sono soli - ha aggiunto Meloni - Voglio che voi sappiate che siamo profondamente grati a questo popolo perché continua a lottare per l'Europa e la nostra sicurezza. Perché banalmente la sicurezza dell'Ucraina e dell'Europa coincidono. Questi due anni di eroica resistenza del popolo saranno un cigno nero nella storia, molti non lo avevano immaginato"
- La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha poi donato al presidente ucraino Volodymyr Zelensky la medaglia coniata dal Poligrafico e Zecca dello Stato dedicata a "Due anni di resistenza Ucraina", presentata a Roma due giorni fa
- Intorno alle 16.30 (ora italiana) è poi iniziato il G7. "La Russia sconvolse il mondo invadendo l'Ucraina - ha detto Meloni - Il piano di Putin era una guerra lampo che avrebbe dovuto far capitolare l'Ucraina in pochi giorni, probabilmente con l'obiettivo di rivolgere poi lo sguardo verso altri Stati vicini, non solo europei". Putin "non ha tenuto nella dovuta considerazione la tenacia degli ucraini e l'unità dell'Occidente. Questi due elementi hanno fatto fallire il suo piano"
- "Dobbiamo fare molto meglio nello spiegare che l'attuale situazione del conflitto è la nostra vittoria, una vittoria ucraina, e non una vittoria per la Russia come la sua propaganda cerca di affermare - ha detto Meloni - Dobbiamo essere più efficaci nello spiegare come il nostro impegno sia fondamentale non solo per noi, ma per tutti. Perché pochi trarrebbero vantaggio da un mondo senza regole, un mondo governato solo dalla forza militare e dove ogni Stato potrebbe rischiare di essere invaso dal suo vicino"
- "In Ucraina si decide se il futuro del mondo si baserà sulla forza del diritto sancito dalla Carta delle Nazioni Unite o sul caos. Questo è il punto chiave, perché tutti possiamo vedere le conseguenze che questa guerra sta avendo su altri scenari e fonti di conflitto", ha detto ancora Meloni nella sua introduzione alla riunione del G7
- Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel suo intervento alla riunione del G7, Ha detto: "Sapete molto bene di cosa abbiamo bisogno per proteggere i nostri cieli e rafforzare le nostre truppe a terra, così come tutto il supporto di cui abbiamo bisogno per continuare ad avere successo in mare, e vi rendete conto che ne abbiamo bisogno in tempo. Contiamo su di voi"
- "Noi leader del G7 ci siamo incontrati oggi con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky per riaffermare il nostro incrollabile sostegno all'Ucraina e rendere omaggio al coraggio e alla resilienza del popolo ucraino che ha combattuto instancabilmente per la libertà e il futuro democratico dell'Ucraina", si legge nella dichiarazione finale della riunione del G7. "Rimaniamo convinti di poter garantire che il popolo ucraino prevalga nella lotta per il proprio futuro e contribuire a forgiare una pace globale, giusta e duratura"
- "Continueremo a sostenere il diritto dell'Ucraina all'autodifesa e a ribadire il nostro impegno per la sicurezza a lungo termine dell'Ucraina, anche concludendo e attuando impegni e accordi di sicurezza bilaterali, sulla base della Dichiarazione congiunta di sostegno all'Ucraina che abbiamo approvato a Vilnius lo scorso luglio", si legge nel documento. "Stiamo intensificando l'assistenza in materia di sicurezza all'Ucraina e stiamo aumentando le nostre capacità di produzione e consegna, per assistere il Paese"
- "Continueremo ad aumentare i costi della guerra russa, a degradare le fonti di guadagno della Russia e a ostacolare i suoi sforzi per costruire la sua macchina da guerra, come dimostrano i pacchetti di sanzioni recentemente approvati", dicono i leader nel testo finale. "Continuiamo a contrastare qualsiasi tentativo di eludere e aggirare le nostre sanzioni. Imporremo ulteriori sanzioni a società e individui di Paesi terzi che aiutino la Russia ad acquisire armi o input chiave per le armi"
- "Rendiamo omaggio allo straordinario coraggio di Alexei Navalny e siamo al fianco di sua moglie, dei suoi figli e dei suoi cari. Ha sacrificato la sua vita lottando contro la corruzione del Cremlino e per elezioni libere ed eque in Russia", si legge nella dichiarazione finale del G7
- "Chiediamo al governo russo di chiarire pienamente le circostanze della sua morte (di Navalny, ndr) - scrivono i leader -, di liberare tutti i prigionieri ingiustamente detenuti e di fermare la persecuzione dell'opposizione politica e la repressione sistematica dei diritti e delle libertà. Riterremo responsabili i colpevoli della morte di Navalny, anche continuando a imporre misure"
- "Non è diritto della Russia decidere se o quando pagare i danni causati in Ucraina. Secondo la Banca Mondiale superano i 486 miliardi di dollari. Gli obblighi della Russia, secondo il diritto internazionale, di pagare per i danni che sta causando sono chiari - dice il testo - Siamo determinati a sfatare qualsiasi falsa idea che il tempo sia dalla parte della Russia, che la distruzione delle infrastrutture e dei mezzi di sostentamento non abbia conseguenze, o che la Russia possa prevalere facendo fallire l'Ucraina economicamente"
- "La Russia non dovrebbe essere in grado di ritardare indefinitamente i pagamenti che deve - si legge - Siamo determinati a garantire la piena responsabilità e sosteniamo l'Ucraina nell'ottenere un risarcimento per le perdite, le lesioni e i danni derivanti dall'aggressione della Russia. Ribadiamo che, in conformità con i nostri rispettivi ordinamenti giuridici, i beni sovrani della Russia nelle nostre giurisdizioni rimarranno immobilizzati fino a quando la Russia non pagherà i danni causati all'Ucraina"
- "Continuiamo a sostenere l'Ucraina nell'ulteriore sviluppo della Formula di Pace del Presidente Zelensky e ci impegniamo a sostenere un processo per una pace globale, giusta e duratura, coerente con i principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale e rispettosa della sovranità e del territorio dell'Ucraina. Il governo e il popolo ucraino possono contare sul sostegno del G7 fino a quando sarà necessario", dicono i leader a conclusione della dichiarazione