La vicepremier ucraina a Sky TG24: “Per ora nessuna possibilità di trattativa”

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Rolla Scolari

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Irina Vereshchuk spiega come al suo Paese non manchino i soldati, ma le armi per arrestare la Russia. E su Navalny: "Putin sta testando l’Occidente"

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“Mentre gli Stati Uniti non ci danno gli aiuti finanziari su cui contiamo, un nostro soldato in trincea ci chiede: 'Dove sono le munizioni?’”. È questa l’immagine che sceglie di evocare la vicepremier ucraina, Iryna Vereshchuk, davanti alle divisioni politiche che al Congresso americano ritardano da mesi l’approvazione di cruciali finanziamenti militari a Kiev. Vereshchuk, studi da ufficiale all’Accademia militare ucraina e braccio destro del presidente Volodomyr Zelensky, in un’intervista a Sky Tg24 ammette di non vedere al momento, nonostante le pressioni internazionali per portare russi e ucraini al tavolo del negoziato, la possibilità per “una trattativa vera e propria, se parliamo di una trattativa seria: Vladimir Putin ha invaso il 24 febbraio” l’Ucraina “perché contava che i nostri partner, Stati Uniti ed Europa, non avrebbero risposto. Nel 2022, invece, abbiamo dimostrato assieme a voi che non è così”.

Due anni dall'invasione russa

Sono passati due anni da quando l’esercito russo ha invaso l’Ucraina. Per la vicepremier, il 2024 sarà “l’anno decisivo” in questo conflitto e “non soltanto dal punto di vista militare ma dal punto di vista geopolitico”. Quella che devono affrontare gli alleati europei e americani, spiega Vereshchuk, è una scelta: “Volete davvero vincere contro la Russia o siete pronti ad accettare la perdita geopolitica?”, chiede, prima di ricordare come Putin continui a testare l’Occidente. Lo avrebbe fatto, accusa, con la morte in carcere del suo più credibile oppositore, Alexei Navalny: “Ricordate i vari leader, quando Navalny fu imprigionato? – dice - Parlavano di linee rosse nel caso morisse, e proprio durante l’apertura della conferenza a Monaco sulla sicurezza Putin ammazza il suo avversario principale. La prossima parola sta all’Occidente e se l’Occidente si dimostrerà debole, Putin lo sentirà e andrà avanti”.

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