Guerra Gaza, media: chiuso al 90% accordo prigionieri Israele-Hamas. LIVE
Lo scambio dovrebbe consentire un cessate il fuoco. "Trump vuole un accordo prima dell'insediamento del 20 gennaio" ha fatto sapere Netanyahu. L'Ifd ha emesso un ordine id evacuazione per il campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia, ordinando di raggiungere la zona umanitaria di Mawasi, sulla costa. Gli Houthi attaccano una portaerei Usa nel mar Rosso
Chiuso "il 90% dei dettagli dell'accordo" per lo scambio tra ostaggi e prigionieri che dovrebbe consentire un cessate il fuoco al Gaza. Lo scrive il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth. Dovrebbero essere rilasciati più di 3.000 detenuti palestinesi. Secondo quanto riportato dai media israeliani, l'iviato Usa Witkoff ha dichiarato al primo ministro Benjamin Netanyahu, durante il loro incontro, che il Presidente eletto degli Stati Uniti Trump vuole un accordo sul rilascio di ostaggi entro il suo insediamento, il 20 gennaio. Intanto l'esercito israeliano ha emesso un ordine di evacuazione per i civili del campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, ordinando loro di raggiungere la zona umanitaria di Mawasi, sulla costa. Quattro soldati israeliani sono morti in combattimento nel nord della Striscia di Gaza. Gli Houthi attaccano una portaerei Usa nel mar Rosso.
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In Iran esercitazioni antiaeree ai siti atomici di Fordow e Arak
L'esercito iraniano ha iniziato domenica un'esercitazione di difesa aerea contro l'eventualità di attacchi aerei israeliani o statunitensi, dopo le minacce di Donald Trump contro i siti nucleari della Repubblica islamica, in cui gli occidentali accusano Teheran di star sviluppando segretamente un programma di armamento nucleare. Lo rende noto la Tv di Stato iraniana. Simulazioni di attacchi aerei e missilistici si svolgono in corrispondenza del sito sotterraneo di arricchimento dell'uranio di Fordow e nel distretto di Arak, dove sorge un reattore ad acqua pesante a Khondab, rispettivamente nel nord e nell'ovest dell'Iran. Secondo la Tv di Stato, unità missilistiche, radar e di guerra elettronica prendono parte alle esercitazioni, che si svolgono in continuità con manovre delle forze armate iniziate ieri. Martedì scorso sono state simulate operazioni di difesa aerea presso il sito di arricchimento dell'uranio di Natanz, circa 250 km a sud di Teheran.
Malala: 'Israele ha decimato l'intero sistema educativo a Gaza'
"A Gaza, Israele ha decimato l'intero sistema educativo": lo ha detto Malala Yousafzai, premio Nobel per la Pace, parlando a un summit globale sull'istruzione delle ragazze nei Paesi musulmani ospitato dal Pakistan. "Hanno bombardato tutte le università, distrutto più del 90% delle scuole e attaccato indiscriminatamente i civili che si rifugiavano negli edifici scolastici. "Continuerò a denunciare le violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani da parte di Israele", ha concluso l'attivista pakistana per l'istruzione femminile che i Talebani cercarono di uccidere quando aveva 15 anni, nel 2012 e che da allora vive in esilio.
Malala ai leader musulmani: 'Non legittimate i talebani'
La Nobel per la Pace Malala Yousafzai ha esortato i leader musulmani a non "legittimare" il governo talebano afghano e a "mostrare una vera leadership" opponendosi alle loro restrizioni all'istruzione di donne e ragazze. La 27enne Yousafzai, attivista globale per l'educazione delle ragazze che i talebani pachistani tentarono di uccidere nel 2012, è intervenuta a un summit sull'istruzione delle ragazze nei Paesi musulmani svolto a Islamabad, in Pakistan: evento a cui i Talebani non hanno voluto partecipare. "Come leader islamici, ora è il momento di alzare la voce, usare il vostro potere. Potete mostrare vera leadership", ha detto.
Nuovi attacchi hacker all'Italia. Oltre ai filorussi Noname, in azione anche i palestinesi Alixsec
Dopo quelli di ieri, nuovi attacchi in mattinata degli hacker della crew filorussa Noname057(16) ad obiettivi italiani: questa volta nel mirino ci sono i siti di banche (come Intesa, Monte paschi), porti (Taranto, Trieste), aziende (Vulcanair). L'Agenzia per la cybersicurezza nazionale è al lavoro avvisando i soggetti colpiti e supportandoli nel ripristino delle funzionalità. Alcuni domini risultano intaccati dagli attacchi, che sono sempre di tipo Ddos, Distributed denial of service. La novità del giorno è che si registrano hackeraggi anche da un altro gruppo, i palestinesi Alixsec che, tra gli altri, hanno attaccato Olidata.
Siria, oggi il vertice tra Paesi arabi e Stati Ue sul futuro di Damasco
L'incontro, che si tiene in Arabia Saudita, arriva in un momento in cui le autorità di transizione guidate dal nuovo leader di Damasco, Ahmad Al Shareh, chiedono la revoca delle sanzioni internazionali. Nei giorni scorsi, il ministro degli Esteri Tajani ha incontrato Al Jolani e la comunità cristiana locale. LEGGI L'ARTICOLO
Esplosioni in distributori di benzina nello Yemen: 15 morti
Esplosioni si sono verificate in 4 stazioni di servizio nello Yemen, uccidendo 15 persone e ferendone altre 67 feriti. Lo riferisce il ministero della Salute che fa capo agli Houthi citato da Anadolu. E' successo nel governatorato di Al Bayda, nello Yemen meridionale.
Media: chiuso al 90% accordo prigionieri Israele-Hamas
Israele e Hamas hanno chiuso "il 90% dei dettagli dell'accordo" per lo scambio tra ostaggi e prigionieri che dovrebbe consentire un cessate il fuoco al Gaza. Lo scrive il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth.
Media: 'Ipotesi tremila detenuti palestinesi in cambio ostaggi'
Il capo del Comitato per i prigionieri palestinesi Kadora Fares ha dichiarato che, come parte dell'accordo sulla liberazione degli ostaggi che sta prendendo forma, nella prima fase dell'accordo dovrebbero essere rilasciati più di 3.000 detenuti palestinesi. Lo riferisce Ynet. Secondo Fares, saranno liberati anche 200 prigionieri ergastolani palestinesi, minorenni, donne e detenuti malati.
Wafa: 5 palestinesi uccisi in attacchi israeliani
Cinque persone, tra cui un paramedico del campo profughi di Jabalya, sono rimaste uccise in vari attacchi israeliani su Gaza, secondo quanto riporta l'agenzia palesitnese Wafa. Tre palestinesi, tra cui il paramedico, sono stati uccisi ieri sera mentre le forze di occupazione israeliane continuavano a bombardare varie aree della Striscia di Gaza, secondo fonti locali. Il corrispondente di Wafa ha riferito che due delle vittime, insieme a diversi feriti, sono stati trasferiti all'ospedale Al-Awda di Nuseirat in seguito a un attacco di artiglieria delle forze israeliane contro le abitazioni residenziali nei campi profughi di Bureij e Nuseirat, nella Gaza centrale. Nel frattempo, i veicoli militari israeliani hanno continuato a colpire i quartieri a nordovest di Gaza City, dove due palestinesi sono stati uccisi nelle prime ore del mattino.
Yemen, esplode deposito di Gnl, almeno 10 morti e 60 feriti
Almeno dieci persone sono morte e oltre 60 sono rimaste ferite a causa dell'esplosione di un deposito di gas naturale liquefatto nello Yemen centrale. Lo riferiscono fonti mediche. La deflagrazione è avvenuta ieri sera nel remoto distretto di Al Zahir, nella provincia di Al Bayda, circa 270 chilometri a Sud Est della capitale Sana'a. La maggior parte dei feriti soffre di gravi ustioni. Incidenti del genere non sono infrequenti in Yemen, a causa dello scarse condizioni di sicurezza nel Paese, straziato da oltre dieci anni di guerra civile. Lo scorso agosto l'esplosione di un deposito di Gnl ad Aden causò cinque morti e tredici feriti.
Da Siria e Libano impegno a relazioni dopo anni di tensioni
Il nuovo governante siriano e il primo ministro libanese si sono impegnati a costruire legami duraturi durante la prima visita di un capo di governo libanese a Damasco dall'inizio della guerra civile nel 2011. Il viaggio del primo ministro Najib Mikati è arrivato dopo che i ribelli islamisti hanno conquistato Damasco il mese scorso, ponendo fine al governo di Bashar al-Assad. I precedenti governi libanesi si sono astenuti dalle visite in Siria a causa delle tensioni in patria per il sostegno del gruppo militante Hezbollah ad Assad durante il conflitto. Il nuovo leader siriano Ahmed al-Sharaa ha detto che spera di voltare pagina nelle relazioni, giorni dopo che il Libano, colpito dalla crisi, ha finalmente eletto un presidente questa settimana dopo due anni di stallo. "Ci saranno relazioni strategiche a lungo termine tra noi e il Libano. Noi e il Libano abbiamo grandi interessi in comune", ha detto Sharaa. È giunto il momento di "dare al popolo siriano e libanese la possibilità di costruire una relazione positiva", ha detto, aggiungendo di sperare che la presidenza di Joseph Aoun inauguri un'era di stabilità in Libano. Mikati ha detto che i legami dovrebbero essere basati su "rispetto reciproco, uguaglianza e sovranità nazionale". Le nuove autorità siriane hanno anche detto che Sharaa ha telefonato ad Aoun per congratularsi con lui. La Siria è stata la potenza dominante in Libano per tre decenni sotto la famiglia Assad, con il presidente Hafez al-Assad che è intervenuto nella guerra civile del 1975-1990 e suo figlio Bashar al-Assad che ha ritirato le truppe siriane solo nel 2005 a seguito delle proteste di massa innescate dall'assassinio dell'ex primo ministro libanese Rafic Hariri. Dopo aver ricucito i legami con Damasco, suo figlio Saad Hariri è stato l'ultimo premier libanese a visitare la capitale siriana nel 2010 prima della guerra civile. Entrando in carica giovedì, Aoun ha giurato che avrebbe colto "l'opportunità storica di iniziare sul serio dialogo con lo Stato siriano".
Gaza, da Israele ordine evacuazione per civili Nuseirat
L'esercito israeliano ha emesso un ordine di evacuazione per i civili del campo profughi di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza, ordinando loro di raggiungere la zona umanitaria di Mawasi, sulla costa. "Le organizzazioni terroriste stanno nuovamente sparando razzi da quest'area, che ha ricevuto diversi avvertimenti in passato", ha avvertito su X un portavoce dell'esercito israeliano, Avichay Adree, "si chiede ai civili di trasferirsi nella zona umanitaria designata da Israele prima che l'esercito lanci attacchi in quell'area".
Siria, ministro Esteri britannico a Riyadh, colloqui in agenda
Il ministro degli Esteri britannico David Lammy incontrerà i partner arabi e internazionali a Riyadh oggi per rafforzare il coordinamento internazionale in Siria in un momento critico per il futuro del paese, ha detto il suo dipartimento in una dichiarazione. Nella nota, il Foreign Office anticipa che i colloqui nella capitale saudita si concentreranno su quelli che saranno i prossimi passi che la comunità internazionale intraprenderà per sostenere le autorità siriane ad interim, compresi i meccanismi per ritenere il regime del deposto presidente Bashar al-Assad responsabile dei crimini di guerra commessi contro i suoi concittadini. Durante il suo soggiorno in quel paese, il ministro degli Esteri britannico incontrerà il suo omologo saudita, il principe Faisal bin Farhan, nonché diversi funzionari stranieri europei e arabi, secondo la sua agenda.
Yemen: scontri tra lealisti e Houthi in tre province
L'esercito lealista yemenita ha affermato di essersi scontrato nelle ultime 24 ore in tre province diverse con i ribelli filoiraniani Houthi, che da anni controllano il Nord Ovest del Paese, inclusa la capitale Sana'a. Secondo una nota delle forze armate del governo riconosciuto dalla comunità internazionale, che ha base ad Aden e ha l'Arabia Saudita come principale sostenitore, i combattimenti hanno avuto luogo "in seguito ad assalti degli Houthi sulle posizioni dell'esercito a Marib, nello Yemen centrale, Al-Jawf nel Nord e Taiz nel Sud-Ovest. Il comunicato rilanciato da Anadolu, sostiene che gli Houthi hanno subito "pesanti perdite umane e materiali" dopo il loro tentativo di avanzare sulla linea del fronte. Le ostilità tra le fazioni che si contendono lo Yemen erano state in larga misura sospese dopo la tregua dell'aprile 2022, giunta dopo otto anni di conflitto.
Inviato di Trump in Qatar per trattative sugli ostaggi
L'inviato in Medio Oriente del Presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, Steve Witkoff, è volato in Qatar per partecipare alle trattative in corso per il rilascio degli ostaggi dopo l'incontro con il primo ministro Benjamin Netanyahu a Gerusalemme. Witkoff sarà affiancato da una delegazione israeliana di alto livello. Secondo quanto riportato dai media israeliani, Witkoff, ha dichiarato al primo ministro Benjamin Netanyahu, durante il loro incontro, che il Presidente eletto degli Stati Uniti vuole un accordo sul rilascio di ostaggi entro il suo insediamento, il 20 gennaio.
Mo: Israele, '4 soldati uccisi nel nord di Gaza'
Quattro soldati israeliani sono morti ieri sera in combattimento nel nord della Striscia di Gaza. Lo ha reso noto l'Idf. Con queste vittime sale a 403 il numero totale di soldati uccisi nel territorio palestinese da quando Israele ha lanciato la sua offensiva di terra come rappresaglia per l'attacco di Hamas del 7 ottobre 2023. Un ufficiale e un soldato riservista sono rimasti "gravemente feriti" durante lo stesso incidente e sono stati portati in ospedale, hanno scritto i militari in una nota.
Oggi in Arabia Saudita il summit sulla Siria
L'Arabia Saudita ospiteraà oggi i ministri degli Esteri europei e mediorientali per discutere della Siria, dove le capitali straniere sperano in un ritorno alla stabilita' dopo la caduta di Bashar al-Assad. "Ci saranno due incontri. Il primo tra gli Stati arabi. Il secondo tra gli Stati arabi e altri paesi", tra cui Francia, Regno Unito, Germania, Italia, Turchia e Spagna, cosi' come le Nazioni Unite, ha detto ieri all'AFP un funzionario saudita. L'incontro arriva in un momento in cui le autorità di transizione guidate dal nuovo leader del paese, Ahmad al-Shareh, chiedono la revoca delle sanzioni internazionali contro la Siria.