
L'aviazione dello Stato ebraico ha condotto due raid aerei nella zona di Ghaziye. Diffuso il video del rapimento dei piccoli Bibas e della loro madre. Il ministro del gabinetto di guerra Gantz avverte: "Se entro il 10 marzo i nostri ostaggi non saranno a casa, i combattimenti continueranno nell'area di Rafah". Il governo di Tel Aviv approva una risoluzione per respingere "ogni tentativo d'imporre uno Stato palestinese in modo unilaterale"
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L'aviazione dello Stato ebraico ha condotto due raid aerei nella zona di Ghaziye. Intanto una nave statunitense è stata colpita da un missile al largo dello Yemen. E proprio oggi ha preso il via la missione Aspides dell'Ue contro gli attacchi degli Houti alle navi mercantili.
L'operazione militare su Rafah andrà avanti come previsto a meno che non saranno rilasciati gli ostaggi israeliani ancora nella Striscia di Gaza entro l'inizio del Ramadan, il mese sacro all'Islam. Lo ha dichiarato il ministro del gabinetto di guerra di Israele, Benny Gantz. Il Ramadan inizierà il 10 marzo.
Il governo israeliano approva una risoluzione per respingere "ogni tentativo d'imporre uno Stato palestinese in modo unilaterale". Sarà limitato l'ingresso degli arabi israeliani alla Spianata delle moschee durante il Ramadan. Ira di Hamas: "Mobilitatevi".
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
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Unrwa, cosa è e come funziona l'agenzia Onu per i palestinesi
È stata per molto tempo un'ancora di salvezza vitale nella Striscia di Gaza e motivo di contesa con Israele, molto prima che alcuni dipendenti dell'agenzia fossero accusati di essere coinvolti nell'assalto di Hamas del 7 ottobre scorso. Offre una serie di servizi sociali alle persone registrate come rifugiati palestinesi nelle guerre risalenti al periodo della nascita dello Stato di Israele: costruisce e gestisce scuole, cliniche mediche, rifugi e fornisce cibo, assistenza abitativa e prestiti di emergenza. COME FUNZIONA
Ostaggi a Gaza: quanti liberati, quanti uccisi e quanti ancora nella mani di Hamas
Il numero delle persone rapite durante gli attacchi di Hamas del 7 ottobre in Israele si aggira tra 240 e 253, secondo le stime più recenti. Ad oggi quelle che si trovano ancora nella Striscia sarebbero circa 130. Almeno una trentina sono morte. I rilasciati sono oltre 100. I DATI
Israele diffonde un video di Sinwar in un tunnel di Gaza
L’IDF ha pubblicato sui social un breve filmato, risalente al 10 ottobre, che mostra il capo di Hamas a Gaza in un tunnel nella Striscia, mentre si sposta insieme alla famiglia. Il portavoce dell'esercito israeliano Daniel Hagari nel corso di un briefing spiega: "Durante le operazioni di un'unità speciale è stato scoperto il video di una telecamera di sicurezza”. LE IMMAGINI
Israele-Palestina, da Oslo a Trump: i piani di pace falliti negli ultimi decenni
Dopo mesi di conflitto a Gaza, si lavora a una road map per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi ancora in vita. Si lavora a un accordo di pace e una soluzione che appare complicata, anche guardando ai tentativi di risolvere le tensioni sempre naufragati negli ultimi decenni. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat al vertice di Camp David, fino alle proposte per “Due Stati, due popoli” e il Peace for Prosperity: ecco le tappe senza esito per risolvere la questione LEGGI
Wall Street Journal: "Egitto costruisce muro al confine con Gaza"
La struttura di 8 miglia quadrate servirebbe a contenere un nuovo afflusso di sfollati palestinesi nel deserto del Sinai, creando un campo profughi capace di ospitare fino a 100mila persone. Le immagini satellitari mostrano i dettagli dei lavori, ma il Cairo nega. LEGGI L'ARTICOLO
Houthi: "Attaccate 2 navi Usa nel Golfo di Aden"
Gli Houthi hanno rivendicato l'attacco a due navi americane nel Golfo di Aden: Sea Champion e Navis Fortuna. Secondo il portavoce, Yahya Saria, gli Houthi hanno sparato missili contro le navi e le hanno colpite. In precedenza, gli Houthi avevano annunciato un attacco alla Rubymar, sempre nel Golfo di Aden con diversi missili navali, e questa sera il Comando centrale dell'esercito americano, Centcom, ha confermato che uno dei missili ha colpito e danneggiato la nave, costringendo il suo equipaggio ad abbandonarla. Gli Houthi avevano anche annunciato in precedenza l'abbattimento di un drone statunitense.
Stubb: "Spero presto cessate fuoco e corridoi umanitari"
"Come tutti vorrei vedere la fine della guerra e del conflitto, penso che sia molto importante attenersi al diritto internazionale e rispettare i corridoi umanitari. Spero che si possa raggiungere un cessate il fuoco il prima possibile, e mi risulta che gli Stati Uniti e molti altri attori stiano negoziando per cercare di raggiungere questo obiettivo". Così il neoeletto presidente della Finlandia, Alexander Stubb, commentando la guerra israelo-palestinese a margine della cerimonia di saluto dell'Istituto universitario europeo di Firenze, dove ha diretto la scuola di governance transnazionale.
Il Brasile convoca l'ambasciatore israeliano
Il ministro degli Esteri del Brasile, Mauro Vieira, ha convocato per consultazioni l'ambasciatore israeliano a Brasilia, Daniel Zonshine. La decisione, riferisce il ministero in una nota, è motivata dalla "gravità delle dichiarazioni del governo israeliano rese questa mattina" nell'ambito della crisi scaturita dopo le dichiarazioni del presidente Luiz Inácio Lula da Silva, che ha paragonato la campagna militare israeliana a Gaza - intrapresa dopo gli attacchi di Hamas dello scorso 7 ottobre - all'azione di Adolf Hitler e all'Olocausto.
Netanyahu: "Per decenni ho bloccato lo Stato palestinese, tutti lo sanno"
"Tutti sanno che sono io quello che per decenni ha bloccato la creazione di uno Stato palestinese che metterebbe in pericolo la nostra esistenza". Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, annunciando che stasera presenterà alla Knesset un testo sulla linea di quello approvato ieri all'unanimità dal governo in cui si respingono "categoricamente i diktat internazionali" che cercano di promuovere lo Stato palestinese.
Secondo quanto riportano i media locali, Netanyahu ha affermato che negli ultimi giorni Israele sta affrontando nuove pressioni, in particolare "un tentativo di imporci la creazione unilaterale di uno Stato palestinese". Il primo ministro si è detto certo che il testo riceverà ampio sostegno dalla Knesset e "mostrerà al mondo che c'è un ampio consenso in Israele contro gli sforzi internazionali per imporci uno Stato palestinese".

©Ansa
Ministro degli Esteri di Israele: "Lula si scusi o non sarà benvenuto"
"Finché il presidente brasiliano Lula non si scuserà e ritirerà le parole di incitamento antisemita che ha lanciato contro il popolo ebraico, sarà persona non grata nello Stato di Israele". Lo ha ribadito il ministro degli Esteri, Israel Katz, dopo che il Brasile ha richiamato il suo ambasciatore nello Stato ebraico. "Non faremo retromarcia", ha aggiunto Katz sul social X.
Houthi minacciano altri attacchi e insistono: "Stop solo con fine guerra a Gaza"
Gli Houthi dello Yemen "affermano il loro pieno diritto a ulteriori misure militari nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden a difesa della nostra popolazione, del nostro Paese e della nostra Nazione e a conferma della posizione a sostegno del popolo palestinese oppresso". E' quanto si legge nella dichiarazione diffusa con la rivendicazione di attacchi contro "due navi americane nel Golfo di Aden". Gli Houthi affermano che ci sarà un'escalation delle loro "operazioni" e che non si fermeranno "fino alla fine dell'aggressione e alla revoca dell'assedio contro i palestinesi di Gaza".
Esperti Onu: palestinesi detenute vittime di stupri e violenze
"Siamo particolarmente angosciati dalle notizie secondo cui le donne e le ragazze palestinesi in detenzione sono state anche sottoposte a molteplici forme di violenza sessuale, come essere state spogliate nude e perquisite da ufficiali maschi dell'esercito israeliano. Secondo quanto riferito, almeno due detenute palestinesi sono state violentate, mentre altre sarebbero state minacciate di stupro e violenza sessuale". Lo riporta l'Ohchr, l'Ufficio delle Nazioni Unite per i rifugiati, citando le "accuse credibili di gravi violazioni dei diritti umani" espresse da esperti dell'Onu. Secondo le informazioni di Reem Alsalem, relatore speciale sulla violenza contro le donne e le ragazze, Francesca Albanese, relatrice speciale sulla situazione dei diritti umani nei Territori palestinesi occupati dal 1967 (al centro di forti polemiche con Israele) e altre esperte del gruppo di lavoro sulla discriminazione contro donne e ragazze, c'è anche "seria preoccupazione per la detenzione arbitraria di centinaia di donne e ragazze palestinesi a Gaza e in Cisgiordania dal 7 ottobre. Secondo quanto riferito, molte sono state sottoposte a trattamenti inumani e degradanti, sono state private di assorbenti, cibo e medicine e sono state duramente picchiate: in almeno un'occasione, riporta l'Ohchr sul suo sito, "le donne palestinesi detenute a Gaza sarebbero state tenute in una gabbia sotto la pioggia e al freddo, senza cibo". "Siamo scioccati dalle notizie sugli attacchi deliberati e sulle uccisioni extragiudiziali di donne e bambini palestinesi nei luoghi in cui hanno cercato rifugio o durante la fuga. Secondo quanto riferito, alcuni di loro avevano con sé pezzi di stoffa bianca quando sono stati uccisi dall'esercito israeliano o dalle forze affiliate", hanno detto gli esperti.
Netanyahu: "Israele manterrà controllo della sicurezza a Gaza"
"Con o senza un insediamento permanente, Israele manterrà il pieno controllo di sicurezza su tutta l'area a ovest della Giordania". Lo ha detto il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, secondo quanto riporta il Jerusalem Post. "Cio' include, ovviamente, la Giudea, la Samaria e la Striscia di Gaza", ha ribadito Netanyahu.
Il Brasile richiama l'ambasciatore in Israele
Il ministero degli Esteri del Brasile ha richiamato il proprio ambasciatore in Israele, Fred Meyer, per consultazioni. La disposizione avviene all'indomani della decisione di Tel Aviv di dichiarare il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva 'persona non grata' per aver accusato lo Stato ebraico di aver compiuto un genocidio a Gaza, paragonando le azioni delle forze armate israeliane in Palestina - a seguito degli attentati di Hamas del 7 ottobre scorso - all'azione di Adolf Hitler e all'Olocausto.
Borrell: 26 Paesi Ue chiedono una pausa umanitaria a Gaza
"Oggi 26 Paesi dell'Ue concordano sulla necessità di una pausa umanitaria immediata a Gaza che porti a una tregua sostenibile e chiedono che non ci sia una operazione militare a Rafah". Lo dice l'alto rappresentante Ue Josep Borrell dopo il consiglio affari esteri. "I ministri hanno inoltre chiesto di rispettare i diritti umani e rispettare la sentenza della corte di giustizia dell'Aia: Israele deve fare di più per gli aiuti umanitari e assistere la popolazione".
Famiglia Bibas: "Un video che strappa il cuore, un crimine"
Un video che "strappa il cuore". Così la famiglia Bibas - attraverso il Forum delle famiglie degli ostaggi - ha definito il video dei congiunti trovato a Khan Yunis e diffuso dall'esercito. "Assistere a Shiri, Yarden, Ariel e Kfir, strappati dalla loro casa a Nir Oz in questo paesaggio infernale - ha denunciato - è insopportabile e disumano. Il rapimento di bambini è un crimine contro l'umanità e un crimine di guerra". "Chiediamo disperatamente a chi decide in Israele e nel mondo e che sono coinvolti nei negoziati: riportateli a casa immediatamente".
Israele: dopo drone a Tiberiade colpito obiettivo a Sidone
L'attacco dell'aviazione israeliana oggi a Sidone è stato deciso in reazione al lancio di un drone degli Hezbollah verso il nord di Israele. Lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari. ''Nel pomeriggio abbiamo localizzato un drone degli Hezbollah che si era schiantato vicino a Tiberiade. In reazione - ha aggiunto - abbiamo attaccato magazzini di armamenti vicino a Sidone. Continueremo anche in futuro ad agire con determinazione ed in forma offensiva contro l'organizzazione terroristica degli Hezbollah''.
Israele diffonde il video: "Paura per i piccoli Bibas"
"C'è timore per la loro sorte, siamo molto preoccupati". Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari parlando del video dei piccoli Bibas e della madre Shiri rapiti il 7 ottobre e diffuso oggi dall'esercito. "Il video - ha spiegato - è stato ritrovato nella zona di Khan Yunis e i rapiti sono stati consegnati al gruppo Kataeb Mujaedin. Ma la responsabilità - ha aggiunto - è di Hamas". Nel video si vede la madre Shiri avvolta in una coperta da cui spunta la testa del piccolo Ariel e attorno due-tre "terroristi".
Media: bombardamento di Israele a sud di Beirut
Si è verificato poco fa un bombardamento israeliano a sud di Beirut. Lo riferiscono media e social media, pubblicando immagini della densa colonna di fumo che si leva dalla costa mediterranea, nei pressi di Ghaziye, vicino Sidone, 40 km a sud della capitale.
Idf: trovato video primi giorni Bibas ostaggi a Gaza
Un filmato ripreso nei primi giorni della guerra in cui compaiono i più piccoli ostaggi di Hamas - i bambini Bibas - è stato trovato dall'esercito israeliano in un nascondiglio sotterraneo nel sud della Striscia e stasera sarà trasmesso dalle televisioni israeliane, dopo che la famiglia ha dato l'assenso. "Da quel filmato - hanno detto i familiari alla tv Channel 12 - si ha conferma che essi arrivarono vivi a Gaza e che Hamas è l'unico responsabile dell'incolumità della madre Shiri e dei figli Kfir (allora di 9 mesi, ndr) ed Ariel (4 anni, ndr)". Da allora non si sono più avute notizie di loro.
Al- Sisi: "Per attacchi Houthi ricavi del Canale di Suez crollati del 40-50%"
Il presidente dell'Egitto, Abdel Fattah al-Sisi, ha dichiarato che come conseguenza degli attacchi degli Houthi alle navi del Mar Rosso, i ricavi del Canale di Suez sono crollati del 40-50% dall'inizio dell'anno. I raid dei ribelli yemeniti filoiraniani hanno infatti spinto molti armatori a decidere di circumnavigare il continente africano piuttosto che rischiare di percorrere il Mar Rosso e il Canale di Suez, per i quali transita di norma dal 12 al 15% del traffico marittimo mondiale, secondo dati dell'Unione europea. "Voi vedete cosa succede alle nostre frontiere con Gaza, vedete il Canale di Suez che frutta all'Egitto più di 10 miliardi di dollari l'anno e gli introiti che sono crollati dal 40-50%, mentre l'Egitto deve continuare a pagare imprese e partner", ha dichiarato Sisi in una conferenza stampa insieme a rappresentanti di compagnie petrolifere. Secondo le Nazioni Unite, il volume dei transiti commerciali attraverso il canale è diminuito del 42% negli ultimi due mesi, con ripercussioni sull'intero commercio mondiale, mentre il numero di navi portacontainer che percorre il corso d'acqua settimanalmente è crollato del 67% su base annuale. Il transito di petroliere è diminuito del 18%, quello delle navi che trasportano sementi o carbone del 6% mentre il trasporto di gas è azzerato, sempre secondo l'Onu.
Hezbollah: "Razzi contro base militare israeliana in Alta Galilea"
Gli Hezbollah libanesi hanno rivendicato poco fa un attacco con razzi contro una base militare israeliana in Alta Galilea. Lo si apprende da un comunicato del movimento armato libanese filoiraniano. Nel comunicato si afferma che l'attacco è stato compiuto contro la caserma di Birket Risha, corrispondente alla località israeliana di Zar'it, nel settore centrale della Linea Blu di demarcazione tra i due Paesi.
Trovato un video dei piccoli ostaggi Bibas, stasera in tv
Un filmato ripreso nei primi giorni della guerra in cui compaiono i più piccoli ostaggi di Hamas - i bambini Bibas - è stato trovato dall'esercito israeliano in un nascondiglio sotterraneo nel sud della Striscia e stasera sarà trasmesso dalle televisioni israeliane, dopo che la famiglia ha dato l'assenso. "Da quel filmato - hanno detto i familiari alla tv Channel 12 - si ha conferma che essi arrivarono vivi a Gaza e che Hamas è l'unico responsabile dell'incolumità della madre Shiri e dei figli Kfir (allora di 9 mesi, ndr) ed Ariel (4 anni, ndr)". Da allora non si sono più avute notizie di loro.
Parte la missione militare europea Aspides nel Mar Rosso. VIDEO
Iran contro gli Usa: "Con la scusa di Gaza sono tornati nella regione"
L'Iran punta il dito contro gli Stati Uniti per quello che considera un "ritorno" in Medio Oriente dopo gli attacchi del 7 ottobre in Israele e li accusa di aver sfruttato quel massacro, seguito dall'avvio delle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza, come "scusa" per sostenere Israele. "L'esercito invasore americano aveva lasciato in una certa misura la regione, ma è poi subito tornato con vari pretesti e in altre forme", ha detto il capo di Stato Maggiore delle Forze Armate iraniane, Mohammad Bagheri.
Secondo il generale, "le sorti di questa guerra sono ovvie e non c'è dubbio della sconfitta irreparabile" di Israele. "Nessuna potenza può cambiare il corso di questa guerra", ha incalzato il generale in dichiarazioni riportate dall'agenzia iraniana Mehr. Israele "ha subito una sconfitta - ha detto - e vogliono rispondere a questa sconfitta uccidendo indifesi".
Israele: "All'Aja l'Anp non ha menzionato il 7 ottobre"
L'Autorità nazionale palestinese (Anp) all'Aja "incredibilmente" non ha menzionato il massacro del 7 ottobre. Lo ha denunciato il portavoce del ministero degli esteri israeliano Lior Hayat secondo cui "quelli che chiedono il ritiro completo dell'esercito da tutte le aeree della Cisgiordania senza negoziati e senza condizioni stanno di fatto chiedendo un altro massacro di cittadini israeliani". L'Autorità palestinese - ha aggiunto - "sta urlando false accuse durante il dibattimento" e sta cercando " di trasformare un conflitto che dovrebbe essere risolto attraverso negoziati diretti e senza imposizioni esterne in un processo legale unilaterale e improprio, progettato per adottare una narrativa estremista e distorta".
Coordinatore Onu per Gaza: "A Rafah rischio disastro umanitario"
"Un'estensione delle operazioni militari a Rafah avrebbe conseguenze umanitarie disastrose per i civili innocenti che sono lì. C'è più di un milione di persone stipato a Rafah in alloggi di fortuna. Le condizioni igieniche sono preoccupanti, gli aiuti che riescono ad entrare sono insufficienti ed è sempre più difficile distribuirli". Lo ha detto l'alto coordinatore umanitario e della ricostruzione delle Nazioni Unite per Gaza, Sigrid Kaag, a margine del Consiglio Affari Esteri a Bruxelles. "Le stesse condizioni di sicurezza - ha aggiunto - stanno impedendo gli sforzi degli operatori umanitari dell'Onu e delle Ong locali di assistere le persone che ne hanno bisogno". Kaag ha riferito infine dell'intenzione di Tel Aviv di "procedere" con l'estensione delle operazioni militari a Rafah, secondo quanto appreso da diverse voci del gabinetto di guerra israeliano. "La tempistica - ha aggiunto - sembra essere oggetto di discussione".

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Incriminata la sorella di Arouri, numero due di Hamas ucciso a Beirut
La sorella di Saleh al-Arouri - il n. 2 di Hamas, assassinato a Beirut all'inizio di gennaio - è stata incriminata in Israele per aver sostenuto attivamente Hamas e per aver inoltrato fondi secondo indicazioni ricevute del fratello. Lo ha reso noto la polizia israeliana. Nell'atto di accusa viene precisato che nell'aprile 2023 la donna - Dallal Suleiman, 52 anni - si è recata in Arabia Saudita dove ha incontrato diversi dirigenti di Hamas, fra cui Ismail Haniyeh e Khaled Meshal. Inoltre, secondo Israele, ha espresso aperto sostegno alle attività dell'ala militare di Hamas fra cui l'attacco del 7 ottobre. Suleiman è stata arrestata a fine gennaio nella propria abitazione vicino a Ramallah (Cisgiordania) e da allora è stata oggetto di indagini.
Netanyahu: "Non riconosciamo la legittimità del dibattito Aja"
"Israele non riconosce la legittimità del dibattito alla Corte dell'Aja circa la cosiddetta 'legalità dell'occupazione'". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu secondo cui "è una iniziativa che tende a colpire il diritto di Israele a difendersi da minacce esistenziali". "Il dibattito all'Aja fa parte di un tentativo palestinese di dettare i risultati di uno status politico senza trattative. Continueremo a respingere questo tentativo e il governo - ha concluso - è unito".
Tajani: "Missione Aspides successo italiano, proteggeremo le nostre navi"
L'istituzione della missione navale Aspides è "un successo italiano", perché il nostro Paese è stato "quello che più di ogni altro ha insistito perché ci fosse una missione militare europea, per proteggere il traffico mercantile a Suez e nel Mar Rosso, per proteggere le nostre esportazioni". Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Bruxelles. "Le nostre navi saranno garantite nel loro percorso dalla presenza della nostra Marina Militare e della missione europea". Oltre a Italia, Francia, Germania, anche "Romania e Albania" intendono partecipare alla missione, conclude.
Turchia: "Non vendiamo armi ad Israele, sono fake news"
La Turchia ha respinto con decisione l'accusa di aver fornito razzi all'esercito israeliano. La smentita e' arrivata dal ministero turco per le Comunicazioni, intervenuto dopo che sul web erano circolate immagini di schegge di razzi sparati dall'esercito dello Stato ebraico nel quartiere Shujaiyye di Gaza. In diversi commenti di molti utenti le schegge nelle immagini vengono ricondotte a pezzi di artiglieria prodotti in Turchia e a conferma di questa accusa è spuntato un fotogramma in cui si legge 'Made by Turkey'. Immagini bollate come "false" da Ankara, che anzi insiste sul fatto che non vi sia compravendita di armi tra Israele e Turchia "nè diretta nè indiretta". Ankara sottolinea inoltre che l'industria della Difesa turca non utilizza il termine "made by" e accusa Israele di propaganda. "Israele non solo commette un genocidio a danno della popolazione di Gaza, ma compie anche questi disperati tentativi di mistificazione. Non fatevi ingannare dalla propaganda", scrive il ministero turco.
Mar Rosso, cargo americano scampa a duplice attacco Houthi
Una nave mercantile di proprietà di una compagnia statunitense, ma battente bandiera greca è scampata a un duplice attacco degli Houthi al largo dello Yemen meridionale. La nave portarinfuse battente bandiera greca ha fatto sapere la societa' di sicurezza marittima Ambrey riferendo prima di un "attacco missilistico" e poi di un altro proiettile caduto in acqua a pochi metri dalla nave. Non sono stati segnalati feriti o danni in nessuno dei due incidenti e la nave sta continuando il suo viaggio verso Aden. La United Kingdom Maritime Trade Operations, gestita dalla marina britannica, ha affermato che la nave ha riportato "un'esplosione in prossimità della nave" ma senza feriti o danni.
Berlino: "Molto preoccupati per l'operazione di Israele a Rafah"
La Germania è "molto preoccupata" per la minacciata offensiva israeliana a Rafah. Lo ha affermato un portavoce del governo. "E' difficile valutare correttamente la situazione umanitaria li', ma penso che tutti riconoscano che sia catastrofica", ha aggiunto, sottolineando che in caso di offensiva, Israele dovrà rispondere alla domanda su come evacuare fino a 1,3 milioni di civili che attualmente sono rifugiati lì.
Smotrich: "Via agli Accordi di Oslo se lo Stato della Palestina è unilaterale"
Il ministro delle Finanze israeliano e leader di estrema destra Bezalel Smotrich ha esortato il premier Benjamin Netanyahu a reagire duramente nel caso uno Stato palestinese venga creato unilateralmente, arrivando a cancellare gli Accordi di Oslo del 1993. "Chiedo al Primo Ministro Netanyahu di annunciare esplicitamente che alle misure unilaterali si risponderanno con misure unilaterali. Di fronte a qualsiasi passo unilaterale intrapreso contro lo Stato di Israele, Israele agirà unilateralmente per annullare gli Accordi di Oslo, bloccare completamente e immediatamente tutti i fondi trasferiti all'Autorità Palestinese e sciogliere completamente l'Autorità Palestinese", ha affermato durante una riunione del suo partito, Sionismo Religioso.
Lula nella bufera cerca di rimediare: "Condanno Hamas"
Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, nella bufera con Tel Aviv dopo aver paragonato le azioni israeliane contro i palestinesi nella Striscia di Gaza all'Olocausto nazista, cerca di rimediare e ribadendo la sua condanna all'attacco di Hamas dell'ottobre scorso. "Il presidente Lula condanna gli atti terroristici di Hamas del 7 ottobre. Lo ha fatto più volte. Ed è contrario ad una reazione sproporzionata e alla sofferenza delle donne e dei bambini nella Striscia di Gaza", si legge in una nota del Planalto divulgata nella notte. Secondo fonti del ministero degli Esteri, il governo brasiliano cercherà di "non aggravare" la tensione con Tel Aviv, che ha già dichiarato Lula "persona non grata", a due giorni dall'inizio del G20. E il capo dello Stato oggi dovrebbe analizzare la situazione direttamente con il ministro Mauro Vieira. Alla riunione dei capi delle diplomazie del G20, fissata per mercoledì 21 e giovedì 22 febbraio a Rio de Janeiro, è prevista la partecipazione, tra gli altri, del Segretario degli esteri Usa Antony Blinken, e del ministro russo Sergei Lavrov, nel primo incontro dopo la morte dell'oppositore del Cremlino, Alexej Navalny.
Duro impatto sull'economia israeliana della guerra a Gaza
Il quarto trimestre del 2023 - quello coinciso con l'inizio delle operazioni terrestri a Gaza contro Hamas - è stato uno dei peggiori in assoluto per l'economia israeliana, preceduto solo dal secondo trimestre del 2020 in cui il Paese avvertì in pieno gli effetti del Covid. Lo ha reso noto oggi l'Ufficio centrale di Statistica. Nel quarto trimestre del 2023 - precisa il sito del quotidiano economico The Marker - l'economia di Israele si è contratta del 19,4 per cento (ad un tasso annuale). Influenze molto negative sono state registrate negli investimenti, nelle esportazioni e nelle esportazioni. I consumi privati sono calati del 27 % rispetto al trimestre precedente, mentre la spesa pubblica (civile e militare) è cresciuta dell'88%. The Marker ricorda che le previsioni per il 2023 indicavano una crescita del 3,4% dell'economia israeliana rispetto al 2022. In realtà, aggiunge il giornale, quella previsione è stata adesso abbassata dal ministero delle finanze e dalla Banca d'Israele al 2%. Sarà dunque - secondo il giornale - nettamente inferiore alla media di Israele nell'ultimo decennio.
Idf: "Mentre le operazioni a Gaza continuano, le truppe hanno identificato ed eliminato un terrorista che ha lanciato un razzo verso il Kibbutz Be'eri dal centro di Gaza. Ed effettuato operazioni mirate nella parte occidentale di Khan Yunis, dove erano localizzati AK-47, droni ed esplosivi"
Il comando della missione Aspides in Grecia, guida sul campo all'Italia
Il comandante operativo della missione Aspides sarà il commodoro greco Vasilios Griparis, mentre il comandante della forza sarà il contrammiraglio Stefano Costantino. Lo conferma il Consiglio Ue. Il quartier generale della missione sarà a Larissa, in Grecia. L’operazione sarà attiva lungo le principali linee marittime di comunicazione nello stretto di Baab el-Mandeb e nello stretto di Hormuz, nonché nelle acque internazionali del Mar Rosso, del Golfo di Aden, del Mar Arabico, del Golfo di Oman e nel Golfo Persico.
Hamas: "Da Gallant guerra psicologica su Sinwar"
Israele "fabbrica informazioni sulla leadership dell'organizzazione e su Yahya Sinwar". Lo ha denunciato Hamas - ripreso dai media israeliani -riferendosi a quanto sostenuto dal ministro della difsa israeliano Yoav Gallant sul fatto che la fazione islamica all'estero voglia sostituire Sinwar al vertice a Gaza. Un tentativo - ha aggiunto - di "migliorare il morale di un esercito al collasso". Le dichiarazioni di Gallant sono - ha proseguito - una guerra psicologica che vuole creare illusioni".
Netanyahu: "Nella moschea al-Aqsa libertà di culto entro limiti della sicurezza"
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto di aver preso una ''decisione equilibrata'' rispetto all'accesso dei fedeli palestinesi alla moschea di al-Aqsa durante il mese sacro di Ramadan. Come spiega il suo ufficio, Netanyahu ha deciso che sarà ''consentita la libertà di culto nei limiti delle esigenze di sicurezza''.
Non sono stati forniti dettagli sui limiti considerati. Israele spesso stabilisce dei limiti entro i quali i fedeli possono raggiungere la moschea di al-Aqsa, come ad esempio l'età. L'obiettivo dichiarato dalle autorità è quello di evitare che scoppino episodi di violenza nella moschea, che fa parte di un complesso sacro anche per gli ebrei.

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Hamas: superati i 29mila morti da inizio guerra a Gaza
Il ministero della Sanità della Gaza, gestito da Hamas, ha affermato che almeno 29.092 persone sono state uccise nel territorio palestinese durante la guerra tra militanti e Israele. Un totale di 107 persone sono morte nelle ultime 24 ore e 69.028 persone sono rimaste ferite dallo scoppio della guerra il 7 ottobre, si aggiunge in una nota.
Mar Rosso: cargo americano colpito da un missile
Una nave mercantile di proprietà degli Stati Uniti ha segnalato un "attacco missilistico" al largo dello Yemen e ha chiesto assistenza militare: lo ha reso noto la società di sicurezza marittima Ambrey. "Una nave portarinfuse battente bandiera greca e di proprietà degli Stati Uniti ha chiesto assistenza militare dichiarando un attacco missilistico", ha affermato la Ambrey. La nave ha comunicato che "l'equipaggio era illeso", ha aggiunto.
Israele dichiara Lula 'persona non grata'
Israele ha dichiarato il presidente del Brasile Luiz Inácio Lula da Silva 'persona non grata' per le sue accuse a Israele di aver compiuto un genocidio a Gaza paragonando l'operazione israeliana nella Striscia alle azioni di Adolf Hitler e all'Olocausto. Lo riporta il Guardian. Dopo aver convocato l'ambasciatore del Brasile, il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha affermato che "non dimenticheremo né perdoneremo. È un grave attacco antisemita. A nome mio e dei cittadini israeliani, dite al presidente Lula che è persona non grata in Israele finché non si riprenderà la situazione".
Un soldato israeliano ucciso a Gaza, il bilancio sale a 236
Un soldato israeliano, il paracadutista Simon Shlomov (20 anni), è rimasto ucciso ieri nel corso di combattimenti avvenuti nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha reso noto il portavoce militare. Sale così a 236, secondo i media, il numero complessivo dei militari morti nel corso della operazioni terrestri avviate a Gaza dall'esercito israeliano alla fine di ottobre.
Hamas, superati i 29 mila morti a Gaza
A Gaza sono stati superati i 29 mila morti. Lo ha riferito il ministero della Salute nella Striscia, gestito da Hamas, precisando che dall'inizio della guerra in 29.092 sono stati uccisi.
Appello Qatar, tregua a Gaza per fermare Houthi
Gli Houthi cominciano a preoccupare anche il Qatar, al punto che l'emirati ha chiesto un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza non solo per porre fine alle sofferenze dei palestinesi, ma per mettere un freno agli attacchi dei ribelli yemeniti che hanno avuto pesanti conseguenze sul traffico nel Mar Rosso e sulle consegne di merci e idrocarburi. Il ministro dell'Energia del Qatar, Saad al-Kaabi, che è anche amministratore delegato del colosso statale degli idrocarburi QatarEnergy, ha affermato che "la radice del problema" nel Mar Rosso è "l'invasione israeliana di Gaza". "Spero che arrivi presto un cessate il fuoco, per porre fine agli attacchi e al loro impatto economico sul mondo intero", ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa organizzata in occasione dell'inaugurazione dei lavori di un mega impianto petrolchimico. Gli Houthi, che governano gran parte dello Yemen, affermano che gli attacchi compiuti da novembre hanno preso di mira navi legate a Israele, in segno di solidarietà con i palestinesi.
Molte aziende, come QatarEnergy, hanno scelto di deviare le rotte delle loro navi di migliaia di miglia attorno alla punta meridionale dell'Africa per evitare il Mar Rosso. "Ciò aumenterà i costi, i ritardi e i vincoli sulle consegne", ha sottolineato Kaabi "e potrebbe non farsi sentire a breve termine, ma a lungo termine sarà un ostacolo se parliamo del volume netto effettivamente trasferito durante l'anno", ha avvertito.
Hamas, parole Gallant su Sinwar sono guerra psicologica
Hamas ha nuovamente condannato le parole del ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant sulla leadership 'vacante' nella Striscia di Gaza. Cercare di "fabbricare informazioni sulla leadership dell'organizzazione e su Yahya Sinwar è un tentativo mediocre e un tentativo di migliorare il morale di un esercito al collasso", ha affermato il Movimento islamico. "Le dichiarazioni di Gallant sulla ricerca di un sostituto per Sinwar sono dichiarazioni vuote e costituiscono una guerra psicologica volta a creare illusioni", ha aggiunto. Ieri Gallant aveva sostenuto che Hamas sta cercando un sostituto di Yahya Sinwar, il capo dell'organizzazione nella Striscia di Gaza, dopo lo smantellamento dei battaglioni di Khan Younis da parte delle forze armate israeliane.
Zuppi, 'speriamo Israele accolga appello per 'cessate il fuoco''
Per la Chiesa è "forte e chiara" la condanna dei fatti del 7 ottobre, "la condanna di una violenza terribile che ha ucciso innocenti, l'espressione di qualcosa che non possiamo mai accettare" e "la condanna dell'antisemitismo". Detto questo, ha spiegato il presidente della Cei Matteo Maria Zuppi ieri durante In Mezz'ora su Rai Tre, il Segretario di Stato Vaticano, Pietro Parolin, "ha detto quello che tutti i governi in modi diversi stanno dicendo: 'cessate il fuoco', che vuol dire che questa operazione non giustifica un numero di vittime grandissimo". E ha aggiunto: "Speriamo che questo appello sia accolto da Israele e si cominci a guardare il futuro".
Al via udienze corte Aja su occupazione israeliana
Al via una settimana di udienze davanti alla Corte internazionale di giustizia dell'Aja chiamata a dare un parere consultivo e non vincolante sull'occupazione israeliana dei Territori palestinesi. L'iniziativa è stata promossa nel 2002 dall'Assemblea generale dell'Onu. Davanti ai giudici parlerà il ministro degli Esteri palestinese Riyad al-Maliki e tra i Paesi partecipanti ci sono Stati Uniti, Cina, Russia, Sud Africa ed Egitto. Assente Israele che tuttavia ha inviato osservazioni scritte.
Borrell, attacco Rafah impossibile evitare vittime civili
"Dobbiamo continuare a mettere pressione su Israele affinché comprenda che ci sono tantissime persone a Rafah e che se lancia un attacco militare sarà impossibile evitare le vittime civili che sono già insostenibili e continueranno ad aumentare. Questo sarà il rispetto del diritto umanitario. Questo è il nostro messaggio forte che ho ripetuto molte volte. Voglio che il Ventisette sostengano questo messaggio e ci siamo quasi, ma non tutti ci sono ancora". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante Ue per la Politica estera e di sicurezza, Josep Borrell, al suo arrivo al Consiglio Affari esteri dell'Ue. "La sola soluzione è liberare gli ostaggi. Non ci si può aspettare che l'operazione militare si fermi quando gli ostaggi sono ancora detenuti. Quindi un accordo deve essere raggiunto e incoraggio entrambe le parti", ha aggiunto. "Voglio ringraziare il grande lavoro svolto dal Qatar per cercare una soluzione che deve iniziare con un accordo per la liberazione degli ostaggi e subito dopo, o contemporaneamente, la cessazione delle ostilità: questo è il lavoro politico che possiamo fare", ha sottolineato.
Iran, 'sconfitta dei sionisti a Gaza è ovvia e irreparabile'
"Il destino di questa guerra è totalmente ovvio, non ci sono dubbi riguardo all'irreparabile e unica sconfitta del regime sionista da parte del popolo oppresso e assediato di Gaza". Lo ha affermato il capo di stato maggiore dell'Esercito iraniano, Mohammed Bagheri, come riferisce l'agenzia iraniana Mehr. "Nessuna potenza può cambiare il destino di questa guerra", ha sottolineato Bagheri, aggiungendo che "i sionisti hanno subito una sconfitta che non può essere ripagata, ma vogliono comunque compensare questa sconfitta uccidendo persone indifese: cosa che non è assolutamente possibile".
Israele, 'esercito opera ancora a Khan Yunis a sud di Gaza'
L'esercito israeliano continua ad operare nel settore occidentale di Khan Yunis nel sud della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui nelle ultime 24 ore l'aviazione ha "colpito numerose squadre di Hamas" mentre le truppe sul campo "hanno effetuato raid durante i quali sono stati trovati armi, droni, esplosivi e altro materiale militare". La stessa fonte ha poi aggiunto che è stato "eliminato il terrorista che ieri dalla zona centrale di Gaza aveva tirato un razzo contro il kibbutz di Beeri".
Irlanda, fare pressione su Israele per salvare Rafah
"Abbiamo già chiarito che tutti gli ostaggi dovrebbero essere rilasciati e da molto tempo sosteniamo anche che invadere Rafa o lanciare un attacco su Rafah porterebbe a una situazione umanitaria catastrofica oltre a quella che è già una situazione umanitaria terribile. Al Consiglio sosterrò con forza che dobbiamo fare tutto il possibile per fare pressione sul governo israeliano affinché non entri a Rafah". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri irlandese, Michea'l Martin, al suo arrivo al Consiglio Esteri.
Hamas, 6 mila combattenti morti a Gaza ma non resistiamo
Un funzionario di Hamas, con sede in Qatar, ha detto all'agenzia di stampa Reuters che il gruppo palestinese stima di aver perso 6.000 combattenti durante questi quattro mesi di conflitto con Israele nella Striscia di Gaza. Circa la metà dei 12.000 che Israele afferma di aver ucciso. Si tratta della prima ammissione di perdite significative da parte di Hamas. Hamas può continuare a combattere ed è pronto per una lunga guerra a Rafah e Gaza, ha poi garantito il funzionario, che ha chiesto l'anonimato. "Le opzioni di Netanyahu sono difficili e anche le nostre lo sono. Può occupare Gaza ma Hamas è ancora lì e combatte. Non ha raggiunto il suo obiettivo di uccidere la leadership di Hamas o di annientarci", ha aggiunto.
Belgio, operazione Rafah sarebbe catastrofe per regione
"Dobbiamo evitare lo scenario" dell'operazione a Rafah. "Sarebbe una catastrofe per tutta la regione, anche per l'Egitto che condivide il confine". Lo ha dichiarato la ministra degli Esteri, Hadja Lahbib, al suo arrivo al Consiglio Esteri. "Sappiamo tutti che ci sono 1,5 milioni di palestinesi che non hanno dove andare e quindi ancora una volta chiederemo un cessate il fuoco per un accesso umanitario immediato", ha aggiunto.
Hamas elogia Lula per paragonare Israele a Hitler
Hamas ha dichiarato di "apprezzare" le affermazioni di Luiz Inácio Lula da Silva sulla guerra in Medio Oriente. Il presidente brasiliano ieri ha paragonato l'operazione militare israeliana a Gaza allo sterminio degli ebrei compiuto da Adolf Hitler. "Questa dichiarazione si inserisce nel contesto di una descrizione accurata di ciò a cui è esposto il nostro popolo e rivela l'entità del crimine sionista commesso con la copertura e il sostegno aperto del governo degli Stati Uniti guidato dal presidente (Joe) Biden", ha affermato il gruppo estremista in una nota su Telegram. Hamas ha anche chiesto alla Corte internazionale di giustizia di prendere in considerazione le parole di Lula sulle "violazioni e atrocità" che i palestinesi "soffrono per mano dell'esercito israeliano", azioni che, a suo dire, "non sono mai state testimoniate nella storia moderna".
Israele: chiuse numerose strade al confine col Libano
L'esercito israeliano ha ordinato la chiusura di numerose strade nel nord del Paese, al confine con il Libano, per la situazione con gli Hezbollah. Lo hanno riferito i media e il Consiglio regionale della zona ha spiegato che la chiusura è in vigore fino a nuovo ordine.
Israele, rispetteremo libertà culto a moschea Al-Aqsa
Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha assicurato che il governo consentirà la libertà di culto nella moschea di Al-Aqsa, durante il mese sacro musulmano del Ramadan. "Qualsiasi restrizione imposta sarà per motivi di sicurezza", ha detto in un discorso alla radio pubblica Reshet Bet. In precedenza i media israeliani avevano riferito che il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha accettato la proposta del ministro di ultra-destra Ben-Gvir di imporre restrizioni all'ingresso nella moschea, durante il Ramadan.
Media, 70 palestinesi uccisi in raid israeliani nel centro di Gaza
Almeno 70 civili palestinesi sono morti in seguito ai raid aerei condotti nella notte nel centro della Striscia di Gaza. Lo scrive l'agenzia di stampa Wafa spiegando che decine di altre persone, in maggioranza donne e bambini, sono rimaste ferite. La Wafa precisa che a essere colpiti sono in particolare il campo profughi di Nuseirat, la zona di Zuwaida e la città di Deir al-Balah.
Gli ultimi attacchi israeliani hanno anche causato la morte di 16 persone nella città di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, mentre altri cinque palestinesi sono stati uccisi nel nord dell'enclave palestinese.
Cig, al via udienza contro Israele, palestinesi primi a testimoniare
Si apre oggi all'Aia la prima udienza della Corte internazionale di giustizia (Cig) per fare luce sulla politica israeliana in Cisgiordania e nei Territori palestinesi occupati. I primi a testimoniare saranno proprio i palestinesi e in particolare il ministro degli Esteri dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Riyad al-Maliki. All'udienza, che durerà una settimana, parteciperanno 52 Stati e tre organizzazioni internazionali. Il mese scorso la Cig aveva chiesto a Israele di prevenire il genocidio nella Striscia di Gaza e di fare tutto quanto era nelle sue possibilità per proteggere i civili palestinesi.
Era stata l'Assemblea generale delle Nazioni Unite, nel dicembre del 2022, a chiedere alla più alta Corte dell'Onu un parere consultivo e non vincolante sulle conseguenze legali delle azioni di Israele nei confronti dei palestinesi nei territori occupati La richiesta era quindi arrivata prima dagli attacchi del 7 ottobre da parte di Hamas contro Israele e della successiva rappresaglia sulla Striscia di Gaza.
Israele ha preso il controllo della Cisgiordania e di Gerusalemme Est nel 1967. Oggi in quei territori vivono circa 700mila coloni israeliani e tre milioni di palestinesi. I palestinesi rivendicano i territori per uno stato indipendente con Gerusalemme Est come capitale.
Gantz, colpiremo Rafah senza ostaggi liberi a inizio ramadan
Israele lancerà l'offensiva a lungo minacciata contro Rafah il mese prossimo se Hamas non avrà liberato i rimanenti ostaggi tenuti a Gaza entro l'inizio del Ramadan. Lo ha detto Benny Gantz componente dell'esecutivo di guerra israeliano. "Il mondo deve sapere, e i leader di Hamas devono sapere: se entro il Ramadan i nostri ostaggi non saranno a casa, i combattimenti continueranno ovunque, compresa l'area di Rafah", ha detto Gantz, capo di stato maggiore militare in pensione, a una conferenza di leader ebrei americani, a Gerusalemme domenica.
Il Ramadan, il mese sacro per i musulmani, dovrebbe iniziare il 10 marzo. Il governo israeliano non ha precedentemente specificato una scadenza per il previsto assalto alla città, dove ha cercato rifugio la maggior parte degli 1,7 milioni di palestinesi sfollati. Temendo il rischio di vittime di massa, i governi stranieri e le organizzazioni umanitarie hanno ripetutamente esortato Israele a risparmiare Rafah, l'ultima grande città di Gaza non invasa dalle truppe di terra durante la guerra durata quattro mesi. Nonostante la crescente pressione internazionale, compreso un appello diretto del presidente americano Joe Biden, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu insiste nel sostenere che la guerra non può essere completata senza premere su Rafah. Domenica, parlando alla stessa conferenza di Gerusalemme, Netanyahu ha rinnovato la sua promessa di "finire il lavoro per ottenere la vittoria totale" su Hamas, con o senza un accordo sugli ostaggi.
Hamas respinge limitazioni spianate moschee, mobilitatevi
Hamas respinge la decisione del governo israeliano di limitare, durante il Ramadan, l'accesso alla spianata delle Moschee. "Chiediamo al nostro popolo nei territori occupati, a Gerusalemme e in Cisgiordania, di respingere la decisione sionista, di mobilitarsi e di recarsi nella moschea di Al-Aqsa", si legge in un messaggio, ripreso dai media arabi.
Sirene d'allarme al confine con Gaza, non accadeva da molte settimane
Sirene d'allarme sono suonate questa mattina nelle comunità israeliane al confine con la Striscia di Gaza. E' la prima volta che accade in diverse settimane. Lo riporta il Times of Israel spiegando che le sirene sono suonate a Ein HaShlosha, Nirim e Nir Oz. Al momento non si hanno notizie di danni o di feriti.
Almeno 18 vittime in raid israeliano a Deir al-Balah
Almeno 18 persone sono morte domenica in seguito a un attacco aereo israeliano su Deir al-Balah, nel centro di Gaza. Lo riferisce un portavoce dell'ospedale dei Martiri di Al-Aqsa, che ha accolto le vittime. Decine di altre persone sono rimaste ferite. La maggior parte delle persone uccise e ferite erano bambini. Il timore e' che il numero delle vittime possa aumentare, poiche' molti sono ancora dispersi, si ritiene siano sotto le macerie.
Spianata moschee, Hamas: Israele viola libertà di culto
Hamas ha definito la decisione di Israele di limitare l'accesso degli arabi alla Spianata delle moschee durante il Ramadan "una violazione della libertà di culto" e ha invitato i palestinesi a "mobilitarsi, a marciare ed essere presenti nella moschea di al-Aqsa", che si trova nel complesso religioso di Gerusalemme.