
Hamas ha condannato la decisione degli Usa di porre il veto alla richiesta del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per un cessate il fuoco a Gaza, affermando che ciò equivale a dare a Israele il "via libera" per compiere "ulteriori massacri". Il Programma alimentare dell'Onu annuncia la sospensione degli aiuti alimentari nel nord di Gaza. Ismail Haniyeh, capo dell'ufficio politico di Hamas in esilio, è in Egitto per discutere con dirigenti locali un accordo con Israele per un cessate il fuoco e lo scambio di ostaggi
in evidenza
Hamas ha condannato la decisione degli Stati Uniti di porre il veto alla richiesta del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per un cessate il fuoco a Gaza, affermando che ciò equivale a dare a Israele il "via libera" per compiere "ulteriori massacri".
Il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (WFP) ha annunciato la sospensione delle consegne di aiuti alimentari vitali nel nord di Gaza fino a quando le condizioni nell'enclave palestinese devastata dalla guerra non consentiranno distribuzioni sicure.
Ismail Haniyeh, capo dell'ufficio politico di Hamas in esilio, è arrivato al Cairo per discutere con dirigenti egiziani i termini dell'accordo con Israele per un cessate il fuoco e lo scambio di ostaggi e prigionieri. Lo riferisce la tv panarabo-saudita al Hadath.
Il principe William, erede al trono britannico, si è detto oggi "profondamente inquieto per il terribile costo umano del conflitto in Medio Oriente", aggiungendo - in un intervento insolito per il protocollo reale - di essere a favore di "un cessate il fuoco al più presto possibile" nella Striscia di Gaza.
Gli approfondimenti:
- LO SPECIALE
- Guerra Israele-Hamas, cosa c'è da sapere
- Dalla A di Ali Qadi alla Z di Zaka: le parole-chiave del conflitto
- Cos'è Hamas
- Le cause del conflitto
- Cos'è Hezbollah
- Cosa sono i kibbutz
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
- La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
- Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)
- Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
Questo liveblog termina qui
Per rimanere aggiornato segui tutte le news su Sky TG24
Per ricevere le notizie di Sky TG24:
- La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
- Il canale Whatsapp di Sky TG24 (clicca qui)
- Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
Israele-Palestina, da Oslo a Trump: i piani di pace falliti negli ultimi decenni
Dopo mesi di conflitto a Gaza, si lavora a una road map per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi ancora in vita. Si lavora a un accordo di pace e una soluzione che appare complicata, anche guardando ai tentativi di risolvere le tensioni sempre naufragati negli ultimi decenni. Dalla stretta di mano Rabin-Arafat al vertice di Camp David, fino alle proposte per “Due Stati, due popoli” e il Peace for Prosperity: ecco le tappe senza esito per risolvere la questione. L'APPROFONDIMENTO
Guerra Israele-Hamas, Wall Street Journal: "Egitto costruisce muro al confine con Gaza"
La struttura di 8 miglia quadrate servirebbe a contenere un nuovo afflusso di sfollati palestinesi nel deserto del Sinai, creando un campo profughi capace di ospitare fino a 100mila persone. Le immagini satellitari mostrano i dettagli dei lavori, ma il Cairo nega. LEGGI L'ARTICOLO
Medioriente, Tajani: "L'Italia sta svolgendo un'azione discreta ma determinata per mettere fine alla carneficina"
"L'Italia sta lavorando in maniera discreta, con grande determinazione per avvicinare le posizioni in Israele e cercare di far sì che ci possa essere una interruzione dei combattimenti, una liberazione degli ostaggi israeliani e la possibilità di portare soccorsi e aiuti umanitari alla popolazione civile palestinese. Ne abbiamo parlato a lungo con i giordani, con i sauditi e con il Qatar. L'Italia sta svolgendo insieme ai paesi occidentali, ai paesi del G7, una azione discreta ma determinata per cercare di convincere sia Israele da una parte, sia i paesi arabi dall'altra, affinché si trovi una soluzione che metta fine a questa carneficina. Non è facile, però non dobbiamo demordere". Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani ospite di Tg2 Post.
Schlein: "Comunità internazionale fermi operazione a Rafah"
"Sono d'accordo sul fatto che la reazione di Israele sia stata del tutto sproporzionata e che la brutalità di Hamas che abbiamo tutti condannato non giustifichi altra brutalità". Ma "bisogna fermare Netanyahu su questo proposito folle di un'ulteriore operazione anche a Rafah. L'intera comunità internazionale deve fermarlo". Lo ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein a diMartedì su La7.

©IPA/Fotogramma
Egitto, il veto Usa all'Onu "è un vergognoso precedente"
L'Egitto, in una nota del ministero degli Esteri, ha espresso "il suo profondo rammarico e la sua totale contrarietà per la mancata adozione da parte del Consiglio di Sicurezza dell'Onu di una risoluzione che chiedeva un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza, nel contesto del terzo veto da parte degli Stati Uniti contro il progetto di risoluzione presentato dall'Algeria a nome del gruppo arabo". L'Egitto ha poi definito il veto un "vergognoso precedente" nella storia del Consiglio di Sicurezza di fronte a conflitti armati e guerre nel corso della storia, "il che implica una responsabilità morale e umanitaria".
Israele arresta 6 bambini in Cisgiordania
L'esercito israeliano ha arrestato sei bambini in Cisgiordania. Ne dà notizia l'agenzia di stampa palestinese Wafa, citando fonti della sicurezza, secondo cui l'Idf ha fermato cinque bambini di 13 anni e un ragazzo di 16 nel villaggio di Aboud, vicino a Ramallah.
Forze israeliane fanno irruzione a Jenin: scontri
Militari israeliani hanno preso d'assalto il campo profughi di Jenin, in Cisgiordania, dove si sono scontrate con palestinesi armati. Lo riporta al Jazeera, citando fonti locali, secondo le quali sarebbero in corso combattimenti feroci mentre altre soldati dell'Idf, appoggiati dai bulldozer, arrivavano in diverse zone della città, dove sono stati avvistati anche droni israeliani. Almeno tre palestinesi sono rimasti feriti nel raid, ma, secondo testimoni oculari, le forze israeliane hanno impedito ai medici di raggiungerli.
Cuba: Usa complici genocidio palestinesi
Il Presidente cubano, Miguel Diaz-Canel Bermudez, ha criticato gli Stati Uniti per aver posto il veto alla risoluzione delle Nazioni Unite che chiedeva il cessate il fuoco a Gaza. "Gli Stati Uniti hanno appena posto nuovamente il veto alla risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che chiedeva un cessate il fuoco immediato a Gaza e la fine dello sfollamento forzato della popolazione palestinese", ha detto Bermudez in un post sui social media. "Sono complici di questo genocidio di Israele contro la Palestina".
Barghouti a Bologna per Gaza: la politica si spacca
"Questo è il primo genocidio della storia che viene trasmesso in diretta tv. Se Israele può farla franca, siamo tutti spacciati". È l'appello di Omar Barghouti, cofondatore della campagna non violenta Bds (Boicottaggio, disinvestimento, sanzioni), in Comune a Bologna per l'iniziativa 'Bologna con il popolo di Gaza: Per una pace giusta e contro l'assedio'. All'evento, promosso dalle liste di maggioranza, hanno partecipato tra gli altri anche la professoressa israeliana della London South Bank University Eilan Weizman e l'assessore Daniele Ara (che ha subito qualche isolata contestazione quando ha definito Israele "una democrazia"). Numerosi gli applausi a Barghouti, che ha riempito due sale.
Usa: 'Nave americana attaccata dagli Houthi'
“Alle 19,20, un veicolo aereo senza pilota (Uav) ha colpito la M/V Navis Fortuna, una nave mercantile battente bandiera delle Isole Marshall, di proprietà degli Stati Uniti, causando lievi danni e nessun ferito. La nave ha proseguito il suo viaggio verso l’Italia”. Lo ha scritto su X il Comando Centrale dell'esercito americano, confermando la notizia diffusa in precedenza degli Houti, secondo cui il gruppo yemenita aveva attaccato navi statunitensi nel Mar Rosso con “un certo numero di droni".
Usa: 'Raid Israele a Gaza come Shoah? Dissentiamo da Lula'
Gli Usa dissentono dal presidente Lula, che ha paragonato la campagna di Israele a Gaza all'Olocausto. "Ovviamente non siamo d'accordo con questi commenti. Siamo stati abbastanza chiari nel dire che non crediamo che a Gaza sia avvenuto un genocidio", ha detto ai giornalisti il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller.
Qatar: "Hamas ha confermato la consegna di medicinali per gli ostaggi"
Il ministero degli Esteri del Qatar afferma di aver ricevuto conferma da Hamas che una spedizione di medicinali per gli ostaggi israeliani a Gaza è stata consegnata. "Il Qatar ha ricevuto queste conferme come mediatore nell'accordo, che prevede l'ingresso di medicinali e l'invio di aiuti umanitari ai civili nella Striscia di Gaza, soprattutto nelle zone più colpite e danneggiate, in cambio della consegna dei medicinali necessari agli ostaggi", ha affermato il ministero in una nota, di cui riferisce Al Jazeera online.
Unrwa: "Israele deve ancora fornire prove delle accuse contro i nostri dipendenti"
L'Unrwa sta ancora aspettando che Tel Aviv fornisca le prove a sostegno delle sue accuse secondo cui dipendenti dell'Agenzia per i rifugiati avrebbero preso parte agli attacchi del 7 ottobre contro Israele. Lo ha detto il capo dell'Unrwa Philippe Lazzarini, ripreso da al Jazeera.
Diversi importanti paesi sostenitori, tra cui gli Stati Uniti, hanno congelato gli aiuti vitali per Gaza. L’Unrwa ha affermato che, se non verranno ripristinati i finanziamenti, potrebbe essere costretta a chiudere le sue attività a Gaza e in tutta la regione.
"L'Onu non ha mai, mai e poi mai ricevuto alcun dossier scritto, nonostante i nostri ripetuti appelli alla cooperazione alle autorità israeliane", ha aggiunto Lazzarini.
Tv: "Sinwar ha ripreso a inviare messaggi ai leader di Hamas"
Dopo una pausa dovuta probabilmente alle intense attività militari israeliane in corso a Khan Yunis (a sud di Gaza) il leader di Hamas nella Striscia, Yahia Sinwar, ha ripreso ad inviare messaggi alla leadership del suo movimento che si trova all'estero. Lo ha riferito la televisione pubblica israeliana Kan secondo cui un aggiornamento in tal senso è giunto in Israele da parte dei mediatori impegnati nei contatti per uno scambio di prigionieri fra Israele e Hamas. La notizia non ha altra conferma.

©Ansa
Hamas: "Veto Usa dà via libera a Israele per altri massacri"
Hamas ha condannato la decisione degli Stati Uniti di porre il veto alla richiesta del Consiglio di Sicurezza dell'Onu per un cessate il fuoco a Gaza, affermando che ciò equivale a dare a Israele il "via libera" per compiere "ulteriori massacri". "Questo veto serve l'agenda dell'occupazione israeliana, ostacola gli sforzi internazionali per fermare l'aggressione e aumenta la sofferenza del nostro popolo - ha affermato Hamas in una nota -. La posizione americana è il via libera affinché l'occupazione commetta altri massacri".
Nelle ultime 24 ore, "le truppe dell’IDF a Gaza hanno proseguito le operazioni intensive nella parte occidentale di Khan Yunis e nel centro di Gaza eliminando dozzine di terroristi e dirigendo aerei IAF attraverso il fuoco di carri armati e cecchini. Ordinato all'IAF di colpire un deposito di armi di Hamas a Khan Yunis"
Usa spiegano il veto all'Onu, non c'era la condanna di Hamas
Il "cessate il fuoco immediato", come richiesto nella risoluzione araba su cui Washington ha messo oggi il veto, "darebbe copertura a Hamas per non rilasciare tutti gli ostaggi". Lo ha detto, parlando con i giornalisti fuori dal Consiglio di Sicurezza, l'ambasciatrice americana Linda Thomas-Greenfield. Spiegando altri motivi che hanno indotto Washington a mettere il veto, Thomas-Greenfield ha osservato che "la condanna di Hamas dovrebbe essere contenuta in ogni risoluzione Onu su Gaza", anche se a voce, nelle dichiarazioni di voto, si sono espressi in questo senso quasi tutti i suoi colleghi in Consiglio di Sicurezza. Thomas-Greenfield ha aggiunto che "ogni vita conta" a Gaza ed e' per questo che "Washington e' al lavoro sul campo 24 ore su 24 e sette giorni si sette" per arrivare a una soluzione: "Nessun altro lo sta facendo", ha aggiunto l'ambasciatrice".
Mo, Qatar: 'Hamas ha iniziato a fornire medicine a ostaggi'
Hamas ha iniziato a fornire medicine agli ostaggi che si trovano ancora nelle sue mani a Gaza. Lo ha confermato in una nota il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed al-Ansari, secondo cui l'emirato del Golfo ha avuto conferma da Hamas che il movimento palestinese "ha ricevuto un carico di medicine e ha iniziato a fornirle agli ostaggi in attuazione di un accordo tra Hamas e Israele, mediato dal Qatar in cooperazione con la Francia".-
Russia a Onu: Stati Uniti unici responsabili situazione
La situazione a Gaza "non e' il risultato del fallimento del Consiglio di sicurezza, che oggi appare unita, ma della pericolosa politica di un singolo membro del Consiglio, e che si chiama Stati Uniti". Lo ha detto il rappresentante della Russia alle Nazioni Unite nel corso del Consiglio di sicurezza riunito per discutere la risoluzione dell'Algeria sulla crisi a Gaza.
Mo: veto Usa a risoluzione Onu su cessate il fuoco immediato
Gli Stati Uniti hanno messo il veto su una bozza di risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu presentata dall'Algeria che chiedeva un cessate il fuoco immediato nella Striscia di Gaza. Tredici Paesi hanno votato a favore della bozza, mentre il Regno Unito si è astenuto. E' la terza volta che gli Stati Uniti usano il loro diritto di veto all'Onu dall'inizio della guerra.
"Un voto a favore di questo progetto di risoluzione è un sostegno al diritto alla vita dei palestinesi. Al contrario, votare contro implica un'approvazione della brutale violenza e delle punizioni collettive inflitte loro", aveva dichiarato davanti al Consiglio di Sicurezza l'ambasciatore algerino all'Onu, Amar Bendjama.
Delegazione Usa nel Nord Sinai monitora invio aiuti per Gaza
Una delegazione della Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti guidata da Adam Smith, democratico a capo della Commissione per le Forze armate, è stata ricevuto oggi in Egitto dal governatore del Nord Sinai, Abdel Fadil Shusha. Giunta all'aeroporto di Al-Arish, la delegazione è stata accolta dall' ambasciatore degli Stati Uniti al Cairo Hero Mostafa e insieme al capo della Mezzaluna Rossa egiziana Khaled Zayed hanno esaminato lo stato degli aiuti alla Striscia di Gaza. Il governatore ha illustrato come questi aiuti provengano dai Paesi arabi e dal resto del mondo dalle organizzazioni regionali e internazionali attraverso via terra, via mare e via aerea attraverso l'aeroporto internazionale di Al-Arish. Gli aiuti che arrivano nel Nord Sinai - ha spiegato Shousha - vengono immagazzinati in una serie di magazzini logistici attrezzati e successivamente trasportati nella Striscia di Gaza in coordinamento tra la Mezzaluna Rossa egiziana, la sua controparte palestinese e l'Organizzazione per i rifugiati palestinesi (Unrwa), in base ai bisogni più urgenti della popolazione civile della Striscia di Gaza.
Blinken da Lula in piena bufera per le dichiarazioni su Israele
Il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, è atteso in serata a Brasilia, dove domani ha in agenda una riunione col presidente Luiz Inacio Lula da Silva. L'incontro - organizzato da tempo - avviene nel pieno della bufera tra i governi di Brasile e Israele, dopo le dichiarazioni di Lula, che ha paragonato quanto accade nella striscia di Gaza con lo sterminio degli ebrei compiuto da Hitler. Nel programma di Blinken figura anche la partecipazione alla riunione dei ministri degli Esteri del G20, a Rio de Janeiro (21 e 22 febbraio), forum di cui quest'anno il Brasile detiene la presidenza.
Anche il principe William esce dal riserbo, "Basta, troppi morti"
Con un'uscita che infrange il tradizionale riserbo sulle questioni politiche della famiglia reale britannica, il principe William ha chiesto "la fine dei combattimenti a Gaza il prima possibile" e si è detto "profondamente preoccupato per il terribile costo di vite umane" collegato al conflitto in Medio Oriente. "Troppe persone sono state uccise", osserva l'erede al trono britannico. Nella nota, William ha anche aggiunto che vuole vedere "un aumento degli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza".
L'intervento del principe è il più esplicito compiuto da un
membro della famiglia reale da quando, il 7 ottobre, c'è stato
l'assalto di Hamas a Israele.
Anp ringrazia Lula, 'con coraggio rafforza speranza palestinesi in giustizia'
Il primo ministro dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Muhammad Shtayyeh ha voluto ringraziare il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva per il suo impegno per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Un riconoscimento che arriva dopo che Israele ha dichiarato Lula ''persona non grata'' per aver paragonato quanto sta avvenendo nella Striscia di Gaza all'Olocausto. Lo rende noto l'agenzia di stampa Wafa.
Le parole di sostegno di Lula sono tipiche di "un leader in grado di ispirare e di un coraggioso combattente globale" e rafforzano "la speranza" dei giovani palestinesi di fronte "all'assenza di giustizia" verso "il diritto alla libertà e all'indipendenza", ha dichiarato Shtayyeh
Onu sospende distribuzione aiuti alimentari nel nord Gaza
Il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (WFP) ha annunciato la sospensione delle consegne di aiuti alimentari vitali nel nord di Gaza fino a quando le condizioni nell'enclave palestinese devastata dalla guerra non consentiranno distribuzioni sicure. In una nota il Wfp denuncia l'assalto ai propri camion da parte della popolazione. "La decisione di sospendere le consegne nel nord della Striscia di Gaza non è stata presa alla leggera, poiché sappiamo che significa che la situazione lì peggiorerà ulteriormente e che sempre più persone rischieranno di morire di fame", ha affermato l'agenzia alimentare dell'Onu.
Gaza, Unicef: a rischio migliaia bambini per fame e malattie
Hamas, 29.195 morti a Gaza da inizio guerra
E' di almeno 29.195 morti il bilancio nella Striscia di Gaza dall'avvio della guerra di Israele contro Hamas. Lo ha riferito il ministero della Salute nella Striscia, gestito dal Movimento islamico, precisando che i feriti sono 69.170.
Tv, Haniyeh al Cairo per diversi giorni
La visita del leader di Hamas Ismail Haniyeh al Cairo durerà diversi giorni, secondo fonti informate, per una trattativa a oltranza volta a giungere prima dell'inizio del Ramadan a una intesa sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e per lo scambio tra ostaggi e prigionieri palestinesi. "Haniyeh è stato ricevuto da una delle agenzie egiziane di intelligence e scortato fino al luogo dell'incontro", hanno riferito fonti aeroportuali.
Delegazione israeliana al Cairo per negoziati su Gaza
Una delegazione israeliana di alto livello è arrivata questa mattina al Cairo, a bordo di un aereo privato dall'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, per colloqui sulla situazione nella Striscia di Gaza. Lo riferiscono all'ANSA fonti aeroportuali. "La delegazione israeliana è arrivata a bordo di un aereo privato Hawker Beechcraft 400XP ed è stata ricevuta all'aeroporto del Cairo da alti funzionari dell'intelligence egiziana e scortata da un convoglio di auto fino al luogo dell'incontro, in cui si parlerà del cessate il fuoco a Gaza e di un accordo per lo scambio di ostaggi e prigionieri tra Israele e le fazioni palestinesi.
Il Sudafrica condanna: apartheid di Israele contro palestinesi
Israele sta applicando una versione ancora più estrema di apartheid nei territori palestinesi rispetto a quella sperimentata in Sud Africa prima del 1994: lo ha affermato Vusimuzi Madonsela, l'Ambasciatore sudafricano dell'Africa nei Paesi Bassi, dove ha sede la Corte internazionale di giustizia. "Noi sudafricani percepiamo, vediamo, ascoltiamo e sentiamo nel profondo le politiche e le pratiche disumane e discriminatorie del regime israeliano come una forma ancora più estrema di apartheid che è stata istituzionalizzata contro i neri nel mio Paese", ha affermato Madonsela.
Media: atteso al Cairo leader di Hamas Haniyeh
Una delegazione di Hamas guidata dal leader in esilio Ismail Haniyeh è attesa oggi al Cairo. Lo scrive il quotidiano libanese al-Mayadeen, secondo cui della delegazione fa parte anche il numero due del gruppo a Gaza, Khalil al-Hayya, che nei giorni scorsi aveva guidato i negoziati, poi falliti, sul cessate il fuoco ed il rilascio degli ostaggi nella capitale egiziana
Israele smentisce notizia fuga Sinwar in Egitto
Israele smentisce le notizie del sito saudita Elaph secondo cui il leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, la mente dell'attacco del 7 ottobre, sarebbe fuggito in Egitto attraverso i tunnel sotterranei della Striscia di Gaza. "Non siamo a conoscenza di quanto riportato nella notizia", ha dichiarato un funzionario, citato da Channel 12 .
Secondo 'Elaph' l'apparato di Difesa israeliano riterrebbe che la leadership di Hamas, tra questi Sinwar ed il fratello Muhammed, avrebbero recentemente raggiunto il Sinai provenienti da Rafah. Secondo la stessa - unica - fonte, i terroristi in fuga potrebbero aver portato con sé alcuni ostaggi da usare come scudi.
Media: inviato di Biden domani in Israele e Egitto
Il consigliere per il Medio Oriente del presidente Usa Joe Biden, Brett McGurck, sarà domani al Cairo e in Israele. Lo riporta Haaretz e altri media. McGurk dovrebbe incontrare al Cairo il capo dell'intelligence egiziana Ababs Kamel, mentre in Israele vedrà il premier Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant
Media saudita, 'Sinwar fuggito in Egitto, forse con ostaggi'
Yahya Sinwar, il leader di Hamas a Gaza, sarebbe di recente fuggito in Egitto passando attraverso i tunnel che da Rafah nel sud della Striscia vanno nel Sinai. Lo ha riferito il quotidiano saudita 'Elaph' che cita fonti anonime della sicurezza israeliana. Secondo 'Elaph' Sinwar sarebbe fuggito con il fratello Mohammed e altri e ci sono "timori che abbia portato con sè ostaggi" nella fuga. Fonti ufficiali israeliane che hanno voluto mantenere l'anonimato hanno affermato di non essere a "conoscenza della notizia che è stata pubblicata".
Mar Rosso: Usa, colpiti due obiettivi Houthi nello Yemen
Le forze del Comando Centrale degli Stati Uniti hanno condotto nella notte due attacchi contro obiettivi Houthi nello Yemen. Lo riferisce lo stesso Comando centrale statunitense. Uno degli attacchi ha preso di mira un lanciamissili mobile, mentre il secondo attacco ha preso di mira un sistema aereo senza pilota.
Media, bozza Usa a Onu; cessate fuoco e no attacco Rafah
Gli Stati Uniti hanno proposto una risoluzione al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che chiede un cessate il fuoco temporaneo a Gaza e che Israele non proceda con l'offensiva pianificata su Rafah nel sud della Striscia. Lo riporta il Guardian. E' la prima volta che gli Stati Uniti sostengono esplicitamente un cessate il fuoco nel conflitto Israele-Hamas, anche se la bozza del testo aggiunge che la tregua temporanea dovrebbe essere iniziata "non appena possibile", lasciando un certo margine di manovra all'esercito israeliano. Il testo viene offerto dall'amministrazione Biden come alternativa al progetto di risoluzione algerino che chiede un cessate il fuoco umanitario immediato, che dovrebbe essere discusso oggi. L'appello degli Stati Uniti su Rafah, dove si è rifugiata circa la metà dei 2,3 milioni di abitanti di Gaza, fa seguito alle parole di Joe Biden nei giorni scorsi e segnala che Washington è disposta a ricorrere all'ONU per fare pressione su Israele.
Gaza, Uk: al via impegni William per 'riconoscere sofferenze'
Il principe britannico William porterà avanti una serie di impegni per "riconoscere la sofferenza umana" causata dal conflitto in Medio Oriente e per attirare l'attenzione sull'aumento globale dell'antisemitismo, ha detto il suo ufficio. Il 41enne erede al trono del Regno Unito incontrerà coloro che sono coinvolti nel fornire sostegno umanitario nella regione e ascolterà resoconti di prima mano della situazione sul campo, ha spiegato Kensington Palace in una nota citata dall'agenzia Reuters.
Onu vota cessate fuoco immediato a Gaza, rischio veto Usa
Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite voterà un nuovo testo che chiede un cessate il fuoco "immediato" a Gaza, risoluzione minacciata da un nuovo veto degli Stati Uniti, il terzo dall'inizio della guerra tra il suo alleato israeliano e Hamas. La bozza di risoluzione preparata dall'Algeria, visionata dall'AFP, "chiede un immediato cessate il fuoco umanitario che deve essere rispettato da tutte le parti". Si oppone allo "sfollamento forzato della popolazione civile palestinese", mentre Israele ha parlato di un'evacuazione dei civili prima di un'offensiva di terra a Rafah, dove 1,4 milioni di persone sono stipate nel sud della Striscia di Gaza. E chiede il rilascio di tutti gli ostaggi. La votazione è prevista per le 10:00 ora locale. Come i testi precedenti criticati da Israele e dagli Stati Uniti, non condanna l'attacco senza precedenti di Hamas contro Israele il 7 ottobre, che ha ucciso più di 1.160 persone, la maggior parte delle quali civili, secondo un conteggio dell'AFP basato su dati ufficiali israeliani.
Media, Israele rilascia detenuto palestinese dopo 23 anni
Un prigioniero di 50 anni del villaggio di Zabuba, a ovest di Jenin, nella Cisgiordania occupata, è stato rilasciato dopo 23 anni di carcere. Lo riferisce l'agenzia di stampa Wafa.
Muhammad Muhammad Abd al-Majid Sharqiya è stato liberato dall'esercito israeliano. Altrove nella Cisgiordania occupata, un uomo e' stato ferito da frammenti di proiettile e decine di cittadini sono stati esposti a gas lacrimogeni durante gli scontri con le forze israeliane nel campo di Arroub, a nord di Hebron.
Onu: rischio di 'esplosione' di morti infantili a Gaza
La guerra è stata scatenata da un attacco senza precedenti lanciato il 7 ottobre da commando di Hamas infiltrati nel sud di Israele. Più di 1.160 persone sono state uccise, la maggior parte delle quali civili, secondo un conteggio dell'AFP basato su dati ufficiali israeliani. L'esercito israeliano ha lanciato un'offensiva che ha ucciso 29.092 persone a Gaza, la stragrande maggioranza delle quali civili, secondo il ministero della Sanita' di Hamas, facendo precipitare il territorio palestinese in una crisi alimentare e umanitaria. Secondo la valutazione delle Nazioni Unite, oltre il 15% dei bambini di eta' inferiore ai due anni, ovvero uno su sei, soffre di "malnutrizione acuta" nel nord di Gaza, che è quasi completamente privato degli aiuti umanitari. "Con i dati raccolti a gennaio, e' probabile che la situazione sia ancora più grave oggi", hanno avvertito le agenzie delle Nazioni Unite.
Hamas, Israele non riesce a raggiungere obiettivi a Gaza
L'alto funzionario di Hamas, Khalil al-Hayya, in una dichiarazione all'emittente Al Jazeera, sostiene che Israele stia fallendo nell'obiettivo di liberare gli ostaggi detenuti a Gaza e non riesca a smantellare la resistenza armata palestinese nel territorio.
Sempre Al-Hayya respinge le affermazioni israeliane sulla sconfitta di Hamas nel nord di Gaza, sostenendo che il gruppo sta ancora combattendo in tutto il territorio con forte determinazione. "Poiché l'occupazione ha fallito nell'eliminare le capacità di resistenza nel nord della Striscia e nell'area centrale e a Khan Younis, fallirà nel tentativo di strappare il controllo su Rafah", ha detto al-Hayya ad Al Jazeera.