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Guerra Medioriente, Blinken: "Israele non ha licenza di disumanizzare gli altri"

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Guerra in Medioriente, la diplomazia si muove per cercare una tregua
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Guerra in Medioriente, la diplomazia si muove per cercare una tregua
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Gli attacchi di Hamas del 7 ottobre scorso non danno a Israele "la licenza per disumanizzare gli altri", ha affermato il segretario di Stato americano Antony Blinken. Netanyahu boccia la tregua di Hamas e annuncia che Israele andrà avanti nella guerra fino alla "distruzione totale" della fazione islamica, con l'esercito che ha avuto l'ordine di avanzare verso Rafah. Circa 30 razzi sono stati lanciati dal Libano verso Israele. Secondo l'esercito sono tutti caduti in aree disabitate e uno è stato intercettato

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Gli attacchi di Hamas del 7 ottobre scorso non danno a Israele "la licenza per disumanizzare gli altri", ha affermato il segretario di Stato americano Antony Blinken. Netanyahu boccia la tregua di Hamas e annuncia che Israele andrà avanti nella guerra fino alla "distruzione totale" della fazione islamica, con l'esercito che ha avuto l'ordine di avanzare verso Rafah. Un nuovo ciclo di colloqui sugli ostaggi inizia oggi in Egitto. Oggi nuovo voto del Senato americano sugli aiuti a Israele e Ucraina


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Israele, una trentina di razzi lanciati dal Libano

Una trentina di razzi sono stati lanciati dal Libano verso Israele in serata. Lo ha reso noto l'esercito, aggiungendo che tutti sono caduti in aree disabitate e uno è stato intercettato. Le sirene d'allarme sono scattate nell'Alta Galilea. Il massiccio lancio di razzi - riportano i media locali - è arrivato poche ore dopo che Israele ha effettuato un attacco con droni a Nebetia, nel sud del Libano, in cui sono rimasti uccisi due operativi di Hezbollah. Un blitz in rappresaglia ad un precedente attacco di Hezbollah contro un base militare in cui soldato israeliano era rimasto gravemente ferito. 

Unrwa, tutti i Paesi che hanno sospeso i fondi dopo le accuse

Sono 10 gli Stati che hanno finora bloccato tutti i finanziamenti  all'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, in seguito alle accuse di  un possibile coinvolgimento di dipendenti nell’attacco di Hamas in  territorio israeliano del 7 ottobre. Gli Usa hanno immediatamente  annunciato lo stop ai finanziamenti. La scelta è stata poi condivisa da  Canada, Australia, Italia, Regno Unito, Finlandia, Paesi Bassi,  Germania, Giappone e Austria LEGGI

Yemen, chi sono gli Houthi e cosa hanno a che fare con la guerra Israele-Hamas

Sciiti di stampo zaydita, controllano ormai da anni la capitale  yemenita Sana'a. Dietro di loro c'è l'Iran, alleato ideologico,  religioso e militare. Nel dicembre 2023 il Pentagono ha detto di aver  intercettato missili e droni lanciati dagli Houthi "potenzialmente  indirizzati verso obiettivi in Israele" e una petroliera norvegese nel  Mar Rosso è stata colpita da un missile houthi. Il 12 gennaio 2023 Usa e  Gran Bretagna hanno condotto un raid contro obiettivi nello Yemen  utilizzati dai ribelli CHI SONO

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Gaza, 800 funzionari europei e Usa accusano Israele: "Viola il diritto internazionale"

Centinaia di diplomatici e funzionari (la metà lavora per la Commissione  europea), tra cui anche italiani, hanno sottoscritto un documento  "transatlantico" in cui accusano Israele di "gravi violazioni del  diritto internazionale" per la risposta militare contro la Striscia e  chiedono ai rispettivi governi una reazione più decisa. Altrimenti c'è  "il rischio di rendersi complici di una delle più gravi catastrofi  umanitarie del secolo": fino a scenari di "pulizia etnica e genocidio". LEGGI L'ARTICOLO

Gaza, due fratelli americani arrestati in un raid israeliano

Il dipartimento di Stato Usa conferma che due cittadini americani sono stati arrestati oggi in raid delle forze israeliane a Gaza. Precisando che sta cercando di raccogliere maggiori informazioni, il dipartimento non ha rivelato l'identità dei due arrestati che è invece stata confermato dai loro familiari. Si tratta di Hashem Alagha, di 20 anni, e Borak Alagha, di 18 anni, entrambi di cittadinanza palestinese ed americana, che sono stati arrestati in un raid questa mattina a Khan Younis. Arrestato anche il padre, di cittadinanza canadese, e lo zio, che è disabile mentale.
Nati a Chicago, ai due ragazzi non era stato ancora il via libera a lasciare Gaza: gli americani che sono in lista per lasciare la Striscia attraverso il valico di Rafah devono ottenere l'approvazione sia di Israele che dell'Egitto.

007 Usa, "Israele non è vicino a eliminare Hamas"

L'intelligence americana ha riferito al Congresso che Israele ha indebolito le capacità di Hamas ma non è vicina all'eliminazione del gruppo. Lo riporta il New York Times citando alcune fonti, secondo le quali i funzionari americani hanno sollevato dubbi sulla distruzione o eliminazione di Hamas come obiettivo realistico.

Gli Usa avvertono Israele, "rischio disastro a Rafah"

Gli Stati Uniti mettono in guardia Israele su un'operazione di terra a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dove sono sfollati centinaia di migliaia di civili. Il rischio, ha affermato il vice portavoce del Dipartimento di Stato Vedant Patel, è quello di un "disastro". Ieri sera il premier israeliano Netanyahu aveva annunciato di aver ordinato all'esercito di muoversi verso Rafah. 

Casa Bianca, Ucraina e Medio Oriente in colloqui Biden-Scholz

La situazione in Ucraina, il Medio Oriente e quanto accade nel Mar Rosso. Sono i temi che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il cancelliere tedesco Olaf Scholz affronteranno nel loro incontro di domani alla Casa Bianca. Lo afferma il portavoce del consiglio per il consiglio nazionale della Casa Bianca, John Kirby.

Guterres: 'su dipendenti Unrwa non potevamo aspettare'

"Non potevamo rischiare di aspettare, dovevamo agire immediatamente. Se ci saranno cose da correggere lo faremo". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres rispondendo a chi gli chiedeva se non sia stato prematuro licenziare i dipendenti Unrwa prima di avere la certezza della complicità con Hamas.

Casa Bianca, operazione a Rafah ora sarebbe un disastro

Un'operazione militare a Rafah in questo momento sarebbe un disastro. Lo afferma il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa John Kirby, sottolineando che al momento non ci sono indicazioni di "un piano imminente" su Rafah. 

Guerra Medioriente, Parolin: prima gli ostaggi, poi ci sia pace

Gli Usa avvertono Israele: 'rischio disastro a Rafah'

Gli Stati Uniti mettono in guardia Israele su un'operazione di terra a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, dove sono sfollati centinaia di migliaia di civili. Il rischio, ha affermato il vice portavoce del Dipartimento di Stato Vedant Patel, è quello di un "disastro". Ieri sera il premier israeliano Netanyahu aveva annunciato di aver ordinato all'esercito di muoversi verso Rafah. 

MO, passaggio di consegne tra nave Duilio e nave Martinengo per missione Mar Rosso

Il cacciatorpediniere della Marina Militare “Caio Duilio” ha effettuato il passaggio di consegne con la fregata “Federico Martinengo”, impegnata in Mar Rosso nell’assicurare la vigilanza marittima e nella protezione delle unità mercantili in transito per garantire la libertà delle rotte commerciali. Lo fa sapere lo Stato Maggiore della Difesa.

L’attività, avviata in seguito agli attacchi da parte dei miliziani Houthi contro il traffico in navigazione nello stretto di Bab-el Mandeb, è finalizzata a garantire la tutela degli interessi nazionali nella cruciale via di comunicazione marittima di accesso al Mar Mediterraneo. Dal prossimo 11 febbraio la fregata “Martinengo” assumerà il compito di unità di bandiera di “Atalanta”, la missione dell’Unione Europea per il contrasto alla pirateria.

Cisgiordania, Idf arresta cittadina Usa per 'incitamento sui social media'

Sta provocando proteste negli Stati Uniti la notizia che le forze israeliane hanno arrestato in Cisgiordania una cittadina americana, Samaher Esmail, accusata di "incitamento sui social media". L'arresto è avvenuto lunedì durante un'operazione nell'area di Silwad, hanno confermato dall'Idf al Washington Post. "I sospetti arrestati sono stati trasferiti alle forze di sicurezza per essere interrogati", hanno specificato ancora i militari israeliani, senza fornire ulteriori informazioni sulle presunte attività sui social media della cittadina americana arrestata.  Troy Carter, deputato dem del distretto della Louisiana dove è residente Esmail, si dice "estremamente preoccupato" per questo arresto."Sono in contatto con l'ambasciata americana e il dipartimento di Stato per sapere perché una cittadina americana sia detenuta", ha scritto sui social. Anche il Council on American-Islamic Relations ha chiesto al dipartimento di Stato di garantire "la piena protezione e sostegno" alla cittadina americana arrestata. Interpellato dal Post, il dipartimento di Stato si è limitato a dire che sta cercando di acquisire ulteriori informazioni sul caso.

In corso riunione gabinetto di guerra Israele

E' in corso una riunione del gabinetto di guerra israeliano per discutere i negoziati in corso con Hamas per la liberazione degli ostaggi tenuti a Gaza. La controproposta di Hamas è stata rifiutata ieri dal premier israeliano Benjamin Netanyahu che ha definito le richieste del Movimento islamico "deliranti". Ma secondo il segretario di Stato americano Antony Blinken, c'è ancora spazio per la prosecuzione dei colloqui e al Cairo è arrivata una delegazione di Hamas per incontrare i mediatori egiziani che sono in contatto con quelli del Qatar per cercare un terreno comune.

Guterres: a Gaza serve cessate il fuoco, passi verso 2 Stati

"A Gaza la situazione continua a peggiorare. Metà della popolazione della Striscia è ora stipata a Rafah, che è gravemente minacciata. Non hanno nessun posto dove andare. Non hanno casa e non hanno speranza. Tutto ciò sottolinea la necessità del pieno rispetto del diritto internazionale umanitario, compresa la protezione dei civili e la garanzia che i loro bisogni essenziali siano soddisfatti. La necessità di un cessate il fuoco umanitario immediato, la necessità del rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi e di passi reali, visibili e concreti verso una soluzione a due Stati". Lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, parlando ai giornalisti. "Le ripetute ostilità sanguinose e decenni di tensioni e occupazione non sono riusciti a garantire uno Stato ai palestinesi, né sicurezza agli israeliani - ha aggiunto - In Medio Oriente e nel mondo abbiamo bisogno di pace in tutti i sensi". 

Guterres su conflitti: "Rispettare legge internazionale"

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha lanciato un appello a rispettare la Carta delle Nazioni Unite e la legge internazionale. "Abbiamo istituzioni - ha dichiarato in un messaggio letto davanti ai media - che le istituzioni si adeguino ai nostri tempi. Noi dobbiamo proteggere il rispetto per le Nazioni Unite e rispetto per la legge internazionale e la legge internazionale umanitaria". Guterres ha letto questo messaggio, facendo poi riferimento alle situazioni in Ucraina e a Gaza.

Guterres: "Immediato cessate fuoco e rilascio ostaggi"

"Abbiamo bisogno di un immediato cessate il fuoco e dell'immediato rilascio di tutti gli ostaggi senza condizioni". Lo ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, in un messaggio letto davanti ai media internazionali, al Palazzo di Vetro, a New York, commentando la situazione a Gaza.

Tajani: domani arrivano altri bambini di Gaza

"Domani arriveranno altri bambini palestinesi che vengono dal Cairo e devo dire che padre Ibrahim è stato uno dei protagonisti di questa azione, sono i custodi di Terrasanta che hanno lavorato tanto per permettere di raggiungere un accordo tra Italia, Israele, Egitto ed Autorità nazionale palestinese". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ai cronisti arrivando a un convegno per i 40 anni del Concordato. "Poi - ha aggiunto - c'è qualcuno che ha fatto sì che non si ostacolasse l'uscita di queste persone dalla Striscia di Gaza: quindi una bella operazione, dopodiché la Chiesa attraverso padre Ibrahim ha fatto molto per aiutare questa popolazione che soffre di una guerra di cui non è colpevole perché non possiamo far coincidere Hamas con la popolazione palestinese".

Yemen, attacco anglo-americano contro forze Houthi a Salif

Un duplice raid anglo-americano contro una base Houthi sulla costa del Mar Rosso nei pressi di Hodeida, è stato segnalato poco fa dai media vicini alle forze filo-iraniane yemenite. Le fonti affermano che il duplice attacco ha preso di mira la zona di Shabaka, a sud del porto di Salif, nella provincia costiera di Hodeida.

Israele libera 71 palestinesi detenuti nella Striscia di Gaza

Le forze militari israeliane hanno reso noto di aver rilasciato 71 palestinesi, fra cui 19 donne, detenuti nella Striscia di Gaza in seguito all'inizio della guerra contro Hamas. Gli ex prigionieri sono usciti dalla Striscia dal valico di Kerem Shalom. Le autorità israeliane non hanno ancora fornito dati sul numero complessivo di detenuti a Gaza. Fonti palestinesi denunciano "sparizioni forzate" nell'enclave. Il numero di detenuti palestinesi in Cisgiordania e a Gerusalemme est sono 8.800, sempre secondo fonti palestinesi. 

Comandante Hamas in video interrogatorio Shin Bet ai miliziani: 'arrendetevi'

Lo Shin Bet, il servizio segreto interno israeliano, ha diffuso il video di un interrogatorio di un comandante di Hamas che chiede ai miliziani di arrendersi. "Consiglio a tutti voi la resa, perché altrimenti il vostro destino è la morte", si sente dire a Muhammad Nasser Suleiman Abu Namer, comandante dell'unità di elite Nukhba di Hamas, arrestato in un tunnel vicino a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza.

L'uomo riferisce di essere stato arrestato insieme ad altri due operativi e di non aver opposto resistenza ai soldati israeliani quando hanno fatto irruzione nel bunker. "Abbiamo deciso che non volevamo combattere e quando sono entrati ci siamo consegnati - sostiene Abu Namer - Eravamo seduti in una stanza, tutte le armi fuori, ci siamo seduti e abbiamo aspettato. Quando l'esercito è arrivato, abbiamo alzato le mani e ci siamo arresi".

Veicolo distrutto in Libano, 'reazione a attacco in Galilea'

Un comandante locale degli Hezbollah e' stato ucciso oggi nella zona di Nabatye (Libano sud) in un attacco condotto da un drone dell'aviazione israeliana contro la sua automobile. Lo ha riferito la radio militare secondo cui egli era il responsabile di un attacco condotto stamane contro la citta' israeliana di Kiryat Shmone. La esplosione, avvenuta nella base militare 'Ghibor', aveva provocato il ferimento grave di un militare israeliano. Nell'attacco avvenuto a Nabatye, secondo fonti locali, sono rimaste uccise due persone. 

Israele, 'soldi da Iran a Gaza e a Sinwar'

L'Iran ha inviato buste di denaro nella Striscia e "significative" parti dei soldi le ha intascate il leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar. Lo ha detto il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant che oggi ha visitato una unità dell'intelligence militare. "Da quanto abbiamo reperito a Gaza - ha detto Gallant, citato dai media - abbiamo capito che Sinwar si prende cura di se stesso. Hamas sta combattendo, i cittadini di Gaza soffrono e Sinwar fa festa con la sua famiglia grazie ai soldi dell'Iran. Ora però è finita". Gallant ha poi mostrato una busta indirizzata a Sinwar e alla sua famiglia aggiungendo che si tratta di un milione di dollari.

Media, comandante Hezbollah ucciso in raid Israele a sud

Un comandante regionale di Hezbollah è stato ucciso in un attacco israeliano nel sud del Libano. E' quanto ha riferito Sky News Arabia, precisando che si tratta di Abbas Al-Debs, soprannominato Hajj Abdullah. L'uomo sarebbe stato colpito da un drone mentre si trovava in auto nella città di Nabatieh. Secondo fonti citate dall'emittente emiratina, il bilancio del raid è di un morto e un ferito.

Libano, ministro esteri Iran atteso domani a Beirut

Il ministro degli esteri iraniano, Hussein Amir Abdollahian, è atteso domani a Beirut. Lo ha annunciato l'ambasciatore iraniano in Libano Mojtaba Amani. Dall'8 ottobre il Libano è in prima linea nella guerra con Israele tramite gli Hezbollah, l'influente partito armato libanese sostenuto proprio da Teheran.   Nelle precedenti visite a Beirut, il ministro iraniano aveva incontrato il leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah - di cui è previsto un discorso televisivo martedì prossimo 13 febbraio - ed esponenti di Hamas in Libano.

Media Libano, attacco drone Israele contro auto nel sud

Un drone israeliano ha attaccato un auto nella città di Nabatieh, nel sud del Libano. Lo riportano media locali mentre immagini postate su X mostrano una vettura in fiamme in una zona residenziale.

Blinken ad Abu Mazen: sostegno Usa a Stato palestinese

Gli Stati Uniti sostengono la creazione di uno Stato palestinese indipendente "come la via migliore per garantire pace e sicurezza durature sia per i palestinesi che per gli israeliani". Lo ha detto, in un incontro a Ramallah con il presidente dell'Autorita' Palestinese Abu Mazen, il capo della diplomazia americana Antony Blinken. Come si legge in una nota del Dipartimento di Stato, Blinken "ha espresso  l'impegno degli Stati Uniti ad aumentare la fornitura di assistenza umanitaria salvavita ai civili a Gaza. Ha anche discusso i benefici derivanti dal rilancio dell'Autorita' Palestinese". Infine, conclude la nota, il segretario di Stato "ha ribadito che gli Stati Uniti rifiutano qualsiasi spostamento forzato dei palestinesi da Gaza".

Israele-Hamas: cosa c'è da sapere sul conflitto in corso

L'attacco senza precedenti del 7 ottobre 2023,  che ha provocato la morte di oltre 1.300 persone e la cattura di più di  200 ostaggi, ha riacceso le ostilità tra lo stato ebraico e Hamas. LEGGI QUI

Mo, leader Houthi: 'stop navi israeliane nel Mar Rosso è nostra vittoria'

"I movimenti delle navi israeliane si sono fermati completamente nello Stretto di Bab al-Mandab e nel Mar Rosso e questa è una nostra vittoria". Lo ha dichiarato il leader degli Houthi, Abdul-Malik al-Houthi, in un discorso tv in cui ha definito "evidenti" le perdite economiche "subite dal nemico a causa delle operazioni dello Yemen".

Secondo il leader dei ribelli, citato dal sito dell'emittente al-Masirah, questa settimana gli Houthi hanno condotto cinque operazioni, sottolineando che "Israele, insieme agli Stati Uniti e al Regno Unito sono stati i Paesi più colpiti" dalle operazioni nel Mar Rosso. "Le affermazioni degli Stati Uniti e del Regno Unito sulla protezione della navigazione internazionale sono bugie", ha aggiunto al-Houthi, ribadendo che "le operazioni continueranno finché persisteranno l'aggressione israeliana e l'assedio a Gaza".

Onu, creazione 'zona cuscinetto' a Gaza è crimine guerra

La distruzione da parte di Israele di tutti gli edifici palestinesi lungo il confine di Gaza con l'obiettivo di creare una "zona cuscinetto" è un crimine di guerra. E' quanto denunciato dall'Alto Commissario Onu per i Diritti Umani, Volker Turk.

"La vasta distruzione di proprietà da parte di Israele, non giustificata da necessita' militari e portata avanti illegalmente e sfrenatamente, costituisce una grave violazione della Quarta Convenzione di Ginevra e un crimine di guerra", ha sottolineato in una nota. 

Crosetto a Giorgetti: servono più fondi per missione in Mar Rosso

Serve uno stanziamento aggiuntivo per la partecipazione dell'Italia alla nuova missione europea in Mar Rosso Aspides. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, rivolgendosi al ministro dell'Economia Gianfranco Giorgetti, che gli sedeva accanto durante il question time alla Senato. Giorgetti si è limitato a sorridere. Per Aspides, ha spiegato Crosetto, "non derogheremo dal passaggio parlamentare", inserendola nella delibera missioni dopo il via libera che dovrebbe avvenire nella riunione dei ministri degli Esteri europei del prossimo 19 febbraio. A riguardo, ha spiegato, "il quadro in divenire prevede un accresciuto impegno della Difesa, non preventivabile in fase di assegnazione finanziaria per gli impegni 2024 e lo dico fin d'ora, non sapevo di essere seduto a fianco del ministro Giorgetti: è difficilmente compensabile con una rimodulazione in senso riduttivo degli altri impegni in ulteriori aree di crisi. Ritengo dunque che il nostro impegno nel Mar Rosso debba trovare ristoro tramite finanziamenti aggiuntivi che vadano oltre quanto previsto con la recente legge di bilancio".  Il ministro ha quindi ribadito che l'Italia parteciperà a Aspides "con almeno una nave e valutiamo anche la fornitura di assetti aerei con compiti di sorveglianza". Ha poi sottolineato la natura di "conflitto ibrido" della tensione dell'area, con gli Houthi  che fanno passare le navi russe e cinesi determinando così "uno svantaggio competitivo" che causa la marginalizzazione dei porti del Mediterraneo.

Egitto: 'Rafah? Pericoloso colpire area piena di civili'

Il Cairo manifesta tutta la sua preoccupazione per la situazione a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza a ridosso del confine con l'Egitto, dove vivono ammassati centinaia di migliaia di sfollati palestinesi e dove - ha detto ieri Benjamin Netanyahu - le forze israeliane (Idf) sono "pronte a combattere". "Senza dubbio prendere di mira quest'area della Striscia, piena di civili, comporta un pericolo", ha detto un portavoce del ministero degli Esteri del Cairo, Ahmed Abu Zeid, al canale egiziano al-Ghad in dichiarazioni rilanciate dalla Cnn.

Hillary Clinton: Netanyahu non affidabile, dovrebbe andarsene

"Netanyahu dovrebbe andarsene, non è un leader affidabile. E' stato sotto il suo controllo che è avvenuto l'attacco del 7 ottobre. Se è un ostacolo a un cessate il fuoco, deve assolutamente andarsene". Lo ha detto l'ex segretaria di Stato Usa ed ex candidata alle presidenziali, Hillary Clinton a "Alex Wagner Tonight" di MSNBC in un'intervista rilanciata dal Times of Israel. A una domanda sui rapporti tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden con Netanyahu, l'ex first lady ha aggiunto che "Biden ha fatto tutto cio' che poteva fare per rispondere alle legittime preoccupazioni del popolo israeliano dopo il 7 ottobre, per allearsi con Israele di fronte a un attacco terroristico da parte di un'organizzazione terroristica. Ma penso che sia anche chiaro che Biden sta facendo tutto il possibile per influenzare Netanyahu", ha aggiunto. 

Casa Bianca, re Abdallah II da Biden il 12 febbraio

Il presidente americano Joe Biden riceverà il re giordano Abdallah II alla Casa Bianca il 12 febbraio per discutere della guerra a Gaza e degli sforzi della comunità internazionale per mettervi fine. 

Ministro Esteri Iran atteso domani in Libano

Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amir-Abdollahian, è atteso domani in visita in Libano. Lo ha annunciato l'ambasciatore iraniano a Beirut, Mojtaba Amani, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Mehr. Stando al diplomatico, durante la visita, che si svolge nel bel mezzo della guerra a Gaza e dei negoziati per un nuovo accordo su ostaggi e cessate il fuoco, Amir-Abdollahian incontrerà non meglio precisati esponenti libanesi con cui discuterà degli ultimi sviluppi regionali.

edia, 'Israele permetterebbe a Sinwar di andare in esilio'

Israele sarebbe disposto a permettere al leader di Hamas e mente del 7 ottobre Yahya Sinwar di andare in esilio in cambio del rilascio di tutti gli ostaggi e della fine della presenza di Hamas nella Striscia di Gaza. Lo riferisce la Nbc, che, citando sei “alti funzionari e consiglieri israeliani”, sostiene che il piano sarebbe in discussione da novembre. "Non ci importerebbe se Sinwar se ne andasse, come fece Arafat quando lasciò il Libano. Permetteremo che ciò accada purché tutti gli ostaggi vengano rilasciati", ha detto alla Nbc un consigliere del primo ministro Benjamin Netanyahu, riferendosi al leader dell'Olp che ottenne il permesso di salpare lasciare Beirut per andare a Tunisi nel 1982.

Secondo quanto riferito, la settimana scorsa Israele ha detto ai negoziatori americani a Parigi di avere una lista di sei leader di Hamas, tra cui Sinwar e Mohamed Deif, che vuole vedere fuori dalla Striscia di Gaza. La Nbc afferma che il piano non è mai arrivato ad Hamas, perché il gruppo terroristico ha già detto che non accetterebbe la soluzione dell'esilio.

Medioriente, Israele: prime dimissioni ufficiale intelligence per 7/10

Un ufficiale dell'intelligence israeliana si è dimesso per il fallimento sulla mancata previsione dell'attacco di Hamas il 7 ottobre. Si tratta del primo caso del genere e - secondo i media - potrebbe aprire ad altre dimissioni di questo tipo. Nel caso specifico, è stato spiegato, si tratta di un ufficiale del settore analisi palestinesi. 

Medioriente, Centcom: distrutti 3 missili antinave in raid contro Houthi

Tre missili antinave sono stati distrutti in due raid condotti dalle forze del Comando centrale militare Usa (Centcom) su aree dello Yemen sotto il controllo degli Houthi. Secondo quanto spiegato in una nota dallo stesso Centcom, nel primo raid sono stati colpiti due missili da crociera pronti ad essere lanciati contro le navi nel Mar Rosso. Successivamente è stato distrutto un terzo missile pronto al lancio. I tre vettori erano ritenuti dalle forze americane "una minaccia imminente per le navi della Marina americana e le navi mercantili nella regione. Queste azioni - si chiude la nota - proteggeranno la libertà di navigazione e renderanno le acque internazionali più sicure per la Marina americana e le navi mercantili".

Medioriente, Israele-Hezbollah, altra trattativa per evitare escalation

In base a quanto riporta il Washington Post, dall'inizio della guerra gli Stati Uniti si sono opposti ripetutamente al piano di Israele di lanciare una operazione militare su larga scala contro Hezbollah. Hochstein è atteso nuovamente sia in Israele che in Libano alla fine dei questa settimana e potrebbero esserci sviluppi per evitare un conflitto che nè Hezbollah nè il Libano possono sostenere. In base a quanto pubblicato dal quotidiano libanese French Daily, il piano precedentemente presentato da Hochstein prevede la soluzione della disputa relativa 13 diversi punti contesi e la definizione dello status dell'area agricola di Shebaa e delle colline di Kfrarchouba. Queste ultime due aree sono sotto occupazione israeliana, reclamate dal Libano, ma tradizionalmente parte del territorio siriano. Il governo libanese ed Hezbollah reclamano anche la città di Ghajar, situata a cavallo della gia' citata 'linea blu'. Il nord della città che giace sul lato libanese, e' ora circondata da un muro costruito da Israele la scorsa estate. Il premier libanese in carica ha chiesto che la trattativa fosse accompagnata da un cessate il fuoco a Gaza. Israele invece chiede che le milizie Radwan, truppe d'elite di Hezbollah che possono contare su circa 2.500 uomini, si ritirino a nord del fiume Litani, a 30 km dal confine, come stabilito dalla risoluzione Onu 1.071, mai rispettata dalle forze libanesi. In base a quanto riportato dal quotidiano libanese French Daily, il dialogo si è sviluppato sull'ipotesi di muovere le forze di Hezbollah a 10km dal confine. Due eventualita' remote, legate a doppio filo non solo alla fine delle ostilita' a Gaza, ma anche alle concessioni che lo Stato ebraico è disposto a fare rispetto alle citate aree contese. Concessioni cui, secondo molti osservatori, Israele potrebbe ora dare il via libera, considerata la lunghezza e difficoltà dell'intervento a Gaza.

Cremlino: Putin e Xi parlato di Medio Oriente, Ucraina e Taiwan

La situazione in Medio Oriente, in Ucraina e nella regione Asia-Pacifico è stata discussa nel colloquio telefonico odierno tra il presidente russo Vladimir Putin e quello cinese Xi Jinping, secondo quanto riferito dal servizio stampa del Cremlino. Sul Medio Oriente, ha detto la presidenza russa, le visioni di Pechino e Mosca "coincidono completamente", essendo entrambe favorevoli ad una "soluzione politica e diplomatica del problema palestinese nel quadro legale internazionale". Parlando della situazione nel quadrante Asia-Pacifico, Putin ha confermato la sua posizione sulla questione di Taiwan a favore della politica di "una Cina", conclude il Cremlino in un comunicato. 

Medioriente, media: 14 morti in raid Israele su Rafah

Almeno 14 persone sono morte e decine sono rimaste ferite in bombardamenti israeliani che nelle scorse ore avrebbero colpito due case nella zona di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa secondo cui tra le 14 vittime ci sono cinque minori. 

Corpo israeliano ucciso il 7/10 è trattenuto da Hamas a Gaza

Il kibbutz Beeri - uno dei maggiori colpiti dall'attacco di Hamas - ha fatto sapere che il corpo di Meni Godard, ucciso il 7 ottobre scorso, è trattenuto dalla fazione islamica a Gaza. Finora non si avevano notizie precise sulla locazione del corpo di Godard. Nell'assalto di Hamas fu uccisa anche la moglie di Godard, Ayelet.

Ministero Sanità Gaza, 27.840 palestinesi uccisi

Sono almeno 27.840 i palestinesi morti nella Striscia di Gaza a causa degli attacchi israeliani dal 7 ottobre, mentre altri 67.317 sono rimasti feriti. Lo riferisce il ministero della Sanità dell'enclave assediata, controllato da Hamas.

Missili anticarro dal Libano, 3 soldati israeliani feriti, uno è grave

Tre soldati israeliani sono rimasti feriti in un attacco degli Hezbollah libanesi. Fra i tre militari, uno risulta gravemente ferito dopo il lancio di un missile anticarro contro la zona di Kiryat Shmona. Lo riferisce il Times of Israel.

Le forze israeliane (Idf) hanno confermato raid contro un edificio e altre "infrastrutture" usate da Hezbollah nell'area di Khiyam, nel sud del Libano. I militari israeliani denunciano anche attacchi in direzione della base di Biranit e del Monte Hermon. Nella risposta è intervenuta l'artiglieria israeliana.

Hamas, 'nostra delegazione al Cairo per colloqui'

Una delegazione di Hamas e' arrivata questa mattina al Cairo per ''completare i colloqui relativi al cessate il fuoco''. Lo ha fatto su Telegram la fazione islamica spiegando che la delegazione ''e' guidata dal leader Halil al-Khaya''. 

Israele cancella benefici fiscali per l'Unrwa a causa dei legami con Hamas

"Lo Stato di Israele non concederà benefici fiscali agli aiutanti del terrorismo". Lo ha scritto il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich su X, dichiarando la propria intenzione di firmare tre ordinanze in cui si stabilisce che verranno cancellati i benefici fiscali che l'Unrwa riceve grazie al suo status di agenzia dell'Onu.

Giornalista palestinese ucciso assieme al figlio in raid Idf

Un giornalista palestinese è stato ucciso assieme al figlio in un raid dell'Idf a Gaza. Nafez Abdel Jawad, che lavorava per la televisione palestinese, è morto ieri sera quando l'esercito israeliano ha colpito un edificio residenziale nel quartiere di al-Salam a Deir el-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Anche il suo unico figlio è morto nell'attacco aereo e sono stati segnalati altri feriti.

Più di 122 giornalisti e operatori dei media sono stati uccisi a Gaza dallo scoppio della guerra in ottobre. Le Nazioni Unite hanno condannato gli attacchi mortali contro giornalisti e operatori dei media a Gaza.

Idf, 'catturati 2 terroristi che parteciparono ad assalto del 7 ottobre'

L'Idf ha reso noto di aver catturato decine di sospetti terroristi nella parte occidentale di Khan Younis, tra cui due terroristi che hanno partecipato all'assalto del 7 ottobre e un altro membro della forza d'élite Nukhba di Hamas. Durante le operazioni a Khan Younis, il commando israeliano Maglan ha ucciso due uomini armati da distanza ravvicinata e poi ha individuato e ucciso un terzo combattente sul tetto di una scuola.

Sempre a Khan Younis - riferisce l'Idf - i paracadutisti e le brigate Givati ​​hanno ucciso più di 20 agenti di Hamas durante un'offensiva contro le sedi del gruppo terroristico. Nel frattempo, nel nord di Gaza, la 401a Brigata corazzata ha ucciso almeno dieci uomini armati nel corso di diversi scontri. Le truppe hanno anche ordinato un attacco aereo contro una cellula di Hamas che ha lanciato missili contro un carro armato.

Sempre nel nord di Gaza, l'Idf afferma di aver individuato e colpito con un drone una cellula che cercava di fornire "sistemi tecnologici" a Hamas. Nel centro di Gaza, la Brigata Nahal ha ucciso molti altri agenti di Hamas e ne ha a distrutto diverse infrastrutture.

Iraq, la Coalizione a guida Usa è fonte di instabilità

Le forze armate irachene hanno affermato che la presenza in Iraq della Coalizione globale anti-Isis a guida Usa è "diventata fonte di instabilità" nel Paese e nella regione. Lo si apprende da un comunicato diffuso dal Comando delle forze armate federali irachene, guidato dal generale Yahya Rasul Abdallah, all'indomani del nuovo raid statunitense a Baghdad e nel quale è stato ucciso - tra gli altri - un comandante di una milizia filo-governativa, sostenuta dall'Iran.

Media, Israele bombarda il sud del Libano

L'artiglieria e l'aviazione israeliana hanno bombardato stamani il sud del Libano, in particolare le zone a ridosso della linea del fronte con Hezbollah. Secondo quanto riferito dai media libanesi, sono state colpite le località di Dhahira, Jebbin, Tayr Harfa, Kfar Kila, Aita Shaab e la piana di Khiam.

Hezbollah, 'i raid Usa in Iraq non fermano resistenza'

Gli Hezbollah libanesi condannano il raid statunitense su Baghdad compiuto ieri sera e che ha causato la morte di un leader di una milizia irachena filo-iraniana, e affermano che "questi atti" rinforzano la volontà di proseguire nel cammino di resistenza.   In un comunicato diffuso questa mattina dalla tv al Manar del movimento sciita libanese, si esprime solidarietà per i combattenti delle Brigate Hezbollah, una formazione sciita irachena sostenuta dall'Iran e negli anni addestrata dagli Hezbollah libanesi.

Palestinese spara su soldati in Cisgiordania, ucciso

Un palestinese che ha aperto il fuoco contro le truppe israeliane vicino alla città di Dayr Sharaf, in Cisgiordania, è stato ucciso dai colpi di risposta dei militari. Lo riporta il Times of Israel. L'uomo, secondo l'IDF, ha attaccato i riservisti del 7037esimo battaglione in una postazione vicino alla città. Altri due palestinesi sono rimasti feriti nello stesso incidente, forse raggiunti dagli spari dell'aggressore. Nessun soldato e' rimasto ferito, dice l'IDF: un proiettile ha colpito l'elmetto di uno dei militari, che è rimasto illeso. 

Israele, combattimenti a ovest di Khan Yunis nel sud di Gaza

I commando israeliani continuano a combattere nella parte occidentale di Khan Yunis, la roccaforte di Hamas nel sud della Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, secondo cui "i soldati hanno arrestato dozzine di sospetti di coinvolgimento nel terrorismo, tra cui due che hanno partecipato al massacro avvenuto il 7 ottobre, e un altro della Nukheba", l'unità di elite di Hamas. Secondo la stessa fonte, i soldati hanno ucciso " oltre 20 terroristi" nel corso dei combattimenti. L'esercito sta inoltre operando anche nel nord e nel centro della Striscia. 

Putin, 'lavoriamo con Hamas per aiutare gli ostaggi'

La Russia sta ottenendo "alcuni risultati" per fornire assistenza agli ostaggi nella Striscia di Gaza, lavorando a contatto con "l'ala politica di Hamas". Lo ha detto il presidente Vladimir Putin in un incontro con il rabbino capo della Russia, Berel Lazar, e il capo della Federazione delle comunità ebraiche del Paese, Alexander Boroda. Mosca, ha aggiunto Putin, citato dall'agenzia Interfax, sta aiutando non solo i suoi cittadini ostaggi, ma anche cittadini di altri Paesi, "comprese persone anziane e membri di famiglie sopravvissute all'Olocausto".

Arab Barghouti, 'Hamas è un movimento di resistenza'

"Anche Mandela guidava la resistenza armata ed è stato chiamato terrorista fino al suo rilascio, quando poi lo hanno chiamato eroe e leggenda". Parla così Arab Barghouti, figlio di Marwan, leader di Fatah da 22 anni in carcere, in un'intervista a La Stampa. Barghouti, riconosciuto come capo della seconda Intifada, sta scontando cinque ergastoli e quaranta anni, anche se si è sempre dichiarato innocente. "Hamas è un movimento di resistenza. Respingo l'etichetta che ne ha dato l'occidente. Quello che Hamas fa, lo fa in risposta all'occupazione illegale e all'oppressione israeliana. Mio padre è un uomo politico, da più di cinquant'anni ai vertici di Fatah ed è sempre stato un uomo di unità - prosegue -.  In carcere si è fatto promotore di un documento, il primo, sottoscritto da tutte le fazioni, da Hamas, Fatah, Jihad Islamica, sulla necessità di uno stato palestinese che sia nei confini del 1967. Lui crede alla soluzione a due stati, ma vera, non quella falsa di Oslo". "La resistenza è l'unica strada percorribile. Resistenza che non è terrorismo come israeliani ed europei dicono, visto che la resistenza, la nostra difesa, è legale secondo le leggi internazionali che riguardano ogni popolo occupato - conclude -. Gli israeliani stanno realizzando una pulizia etnica dei palestinesi. Quindi abbiamo bisogno di un cessate il fuoco adesso. Dobbiamo liberare tutti i prigionieri politici palestinesi in cambio dei prigionieri che si trovano a Gaza". 

Onu, 'attacchi a Rafah peggiorerebbero quello che è già un incubo umanitario'

Attacchi a Rafah peggiorerebbero quello che è già un incubo umanitario nella zona  dove più della metà della popolazione di Gaza ha cercato rifugio dalle bombe israeliane. Lo ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, esprimendo estrema preoccupazione per il potenziale attacco militare di Israele nella città nel sud di Gaza.

Capo Idf, 'rilascio prigionieri non avverrà senza pressione militare'

"Smantellare Hamas non può essere fatto in un breve periodo e si può fare un po' alla volta". Questa la valutazione sulla situazione della guerra dell'esercito israeliano Herzi Halevi, secondo cui tanti più combattenti e comandanti di Hamas verranno uccisi e infrastrutture distrutte, più i militari si avvicineranno al raggiungimento dell'"obiettivo importante" di riportare indietro i prigionieri. "Stiamo facendo un grande sforzo per questo. E non accadrà senza pressione militare”, ha aggiunto Halevi.

Attacco con droni contro base Usa in Siria

Sono state segnalate esplosioni vicino a una base militare americana in Siria, rese note dalla rete libanese Al Mayadeen, affiliata a Hezbollah. La base Usa - nel giacimento petrolifero di Al-Omar, nella regione controllata dai curdi della Siria nord-orientale, vicino alla città di Deir ez-Zor - è stata attaccata da uno "sciame di droni suicidi" secondo il notiziario egiziano Bayan-gate ed è il secondo attacco di questo genere questa settimana contro le basi statunitensi nella regione. 

L'attacco è stato collegato dai media arabi agli attacchi aerei di ritorsione degli Stati Uniti contro i gruppi allineati con l'Iran e le loro posizioni in risposta ai tre militari americani uccisi in una base in Giordania, vicino al confine siriano all'inizio della settimana.  L'attacco alla base americana arriva solo poche ore dopo il sospetto assassinio di un comandante di Kataib Hezbollah a Baghdad, coinvolto in molteplici attacchi contro le posizioni statunitensi in Medio Oriente e probabilmente anche nell’attacco mortale in Giordania.

Medioriente, Hillary Clinton: Netanyahu inaffidabile, deve andarsene

L'ex segretaria di Stato americana Hillary Clinton critica la gestione della guerra tra Israele e Hamas da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu e ne chiede la cacciata.   "Netanyahu dovrebbe andarsene: non è un leader affidabile. È stato sotto il suo controllo che è avvenuta l'aggressione. E se è un ostacolo a un cessate il fuoco deve assolutamente andarsene", ha detto la Clinton al programma 'Alex Wagner Tonight' della Msnbc. A una domanda sul rapporto del presidente americano Joe Biden con Netanyahu, l'ex candidata presidenziale democratica ed ex first lady Usa ha dichiarato: "Penso che Biden abbia fatto tutto ciò che poteva: rispondere alle legittime preoccupazioni del popolo israeliano dopo il 7 ottobre, allearsi con Israele di fronte ad un attacco terroristico da parte di un'organizzazione terroristica. Ma penso che sia anche chiaro che Biden sta facendo tutto il possibile per influenzare Netanyahu". 

Gaza, incontro tra Blinken a Abu Mazen

Blinken "ha discusso i benefici derivanti dal rilancio" dell'Autorità nazionale palestinese, ha detto il Dipartimento di Stato americano sottolineando come Washington spinga per importanti riforme dell'Anp affinché possa tornare a governare la Striscia di Gaza. "Blinken ha ribadito il sostegno degli Stati Uniti alla creazione di uno Stato palestinese indipendente come la via migliore per garantire pace e sicurezza durature sia per i palestinesi che per gli israeliani", si legge in un comunicato Usa citato dai media internazionali.

Gaza, Arabia: rapporti con Israele solo se riconosce Palestina

L'Arabia Saudita ha comunicato agli Stati Uniti che non avrà relazioni diplomatiche con Israele finché non terminerà "l'aggressione" nella Striscia di Gaza e venga riconosciuto uno Stato palestinese indipendente con i confini del 1967 e Gerusalemme Est come capitale. Lo ha detto ieri il Ministero degli Esteri di Riad, citato dai media internazionali. In una dichiarazione separata l'ambasciatore saudita nel Regno Unito, Khalid bin Bandar, ha dichiarato alla Bbc che Riad è interessata a normalizzare le relazioni con Israele dopo la guerra, ma che qualsiasi accordo deve portare alla creazione di uno Stato palestinese.

Medioriente, Wafa: raid Israele su Rafah, almeno 14 morti

Morti e feriti ieri sera nel corso di un attacco aereo di Israele con bombardamenti su Deir el-Balah e su Rafah, nel centro e nel sud della striscia di Gaza: lo riporta Al Jazeera citando l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Secondo i media palestinesi il raid ha provocato la morte di almeno 14 persone. 

Medioriente, Blinken a Abu Mazen: Usa per creazione Stato palestinese

In un post sul suo account X il segretario di Stato americano Antony Blinken afferma che nel suo incontro di ieri con il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp), Mahmoud Abbas (Abu Mazen), ha ribadito il sostegno degli Stati Uniti alla "riforma" dell'Anp e alla "creazione di uno Stato palestinese indipendente". 

Medioriente, Blinken: Israele non ha licenza disumanizzare gli altri

"Gli israeliani sono stati disumanizzati nel modo piu' orribile il 7 ottobre. Ma questa non può essere una licenza per disumanizzare gli altri. La stragrande maggioranza delle persone a Gaza non ha nulla a che fare con gli attacchi del 7 ottobre". Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken a Tel Aviv dopo aver sottolineato come, a suo dire, ci sia ancora "spazio per un accordo" sugli ostaggi tra Israele e Hamas. 

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