Steadfast Defender 2024 "è l'esercitazione più massiccia da decenni a questa parte", ha detto il Comandante supremo alleato per l'Europa, il generale Christopher Cavoli. Biden sollecita il Congresso americano ad approvare rapidamente i nuovi aiuti per Kiev, ammonendo che in ballo c'è anche la sicurezza di Usa e Nato. Il ministro delle Forze Armate, Lecornu, ha annunciato che la Francia consegnerà 6 Caesar nelle prossime settimane ed è in grado di produrne altri 72 nel 2024 per l'Ucraina
La Nato ha lanciato l'esercitazione Steadfast Defender 2024. "E' l'esercitazione più massiccia da decenni a questa parte", ha detto il Comandante supremo alleato per l'Europa, il generale Christopher Cavoli. "Steadfast Defender inizia la prossima settimana e durerà fino a maggio, con la partecipazione di 90mila soldati provenienti dagli alleati e dalla Svezia. L'alleanza dimostrerà la sua abilità di difendere l'area transatlantica con un trasferimento di truppe dal Nord America, in uno scenario di risposta a una minaccia militare", ha spiegato.
Biden sollecita il Congresso americano ad approvare rapidamente i nuovi aiuti per Kiev, ammonendo che in ballo c'è anche la sicurezza di Usa e Nato. Una donna è morta e un'altra persona è rimasta ferita ieri sera in un attacco russo sulla città ucraina nordorientale di Kharkiv.
Il ministro delle Forze Armate, Sébastien Lecornu ha annunciato che la Francia consegnerà 6 Caesar nelle prossime settimane ed è in grado di produrne altri 72 nel 2024 per l'Ucraina.
Gli approfondimenti:
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Guerra in Ucraina, cosa succede se vince la Russia? I possibili scenari
Secondo l’Institute for the Study of the War, sono diversi le ipotesi che contemplano una possibile vittoria di Mosca: a rimetterci sarebbero soprattutto gli Stati Uniti, che dovrebbero spostare molte più truppe e aerei in Europa orientale. GLI SCENARI
Guerra in Ucraina, così account fake su TikTok hanno diffuso la disinformazione russa
Un network di profili fasulli individuato dalla BBC ha pubblicato video che hanno ottenuto milioni di visualizzazioni con lo scopo di minare il sostegno a Kiev. La piattaforma ha fatto sapere di aver rimosso più di 12mila account. L'ANALISI
Guerra Ucraina, 19 mila bambini deportati in Russia: inchiesta del New York Times
Per la deportazione di minori Vladimir Putin è accusato di crimini di guerra dalla Corte penale internazionale insieme alla commissaria per l’Infanzia, Maria Llova-Belova. L'INCHIESTA
Ucraina: "Parigi a Mosca, non ci sono mercenari francesi"
La Francia "non ha mercenari" in Ucraina. Lo afferma il Ministero degli Esteri francese, in risposta alle affermazioni di Mosca che afferma di aver preso di mira martedì un edificio che ospita "mercenari francesi" a Kharkiv. "La Francia non ha più mercenari, nè in Ucraina, nè altrove, a differenza di altri. Questa è una nuova grossolana manipolazione russa. Non bisogna dargli più importanza delle precedenti e di quelle che non mancheranno di arrivare", ha aggiunto il Quai d'Orsay. La Russia ha rivendicato mercoledì un attacco condotto la sera prima su un edificio in cui erano schierati "mercenari francesi" a Kharkiv, la seconda citta' dell'Ucraina, dove le autorità locali avevano riferito di 17 civili feriti. "Mentre il Ministero della Difesa russo afferma di aver ucciso più mercenari francesi", in realtà hanno colpito "le infrastrutture energetiche e mediche", ha reagito Parigi sul social network X (ex Twitter). Queste accuse russe sono arrivate dopo l'annuncio del presidente Emmanuel Macron martedì che la Francia avrebbe consegnato a Kiev altri 40 missili a lungo raggio Scalp e firmato un accordo di sicurezza con l'Ucraina.
Zelensky: "Continuiamo a comunicare con i partner per garantire che le sanzioni contro la Russia siano pienamente applicate"
Ucraina, l’Unione europea lavora al piano B per aiutare Kiev con 20 miliardi di euro
Dopo il veto di Orban delle scorse settimane, Bruxelles pensa a uno schema di prestiti. Il nuovo vertice straordinario, in programma l’1 febbraio, sarà interamente dedicato alla revisione del bilancio comunitario. In vista di quella data la Commissione europea studia un programma di sostegno per salvare Kiev da un'incombente crisi finanziaria. IL PIANO
Ucraina, Germania si prepara per eventuale attacco russo alla Nato. Il Cremlino: “Bufale”
"Mese per mese e con una precisa localizzazione, vengono descritte le azioni russe e occidentali che culmineranno nel dispiegamento di centinaia di migliaia di soldati della Nato e nell'imminente scoppio della guerra nell'estate del 2025", scrive Bild, quotidiano tedesco, sintetizzando il documento "classified - for official use only" del ministero della Difesa tedesco. “Bufale, quindi preferirei non commentare", ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. I DETTAGLI
Acca Larentia, Lavrov: "Preoccupa la mancata condanna di nazismo"
Il ripetuto voto di Germania, Giappone e Italia contro la risoluzione dell'Onu che condanna la glorificazione del nazismo "solleva seri pensieri sullo sviluppo dei processi ideologici in questi Paesi, che un tempo si erano pentite delle loro azioni durante gli anni della guerra". Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, in conferenza stampa a Mosca, ha rilanciato quanto nei giorni scorsi aveva detto la sua portavoce, Maria Zakharova. Lavrov, come riporta Ria Novosti, ha ricordato che l'anno scorso l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione sulla lotta alla glorificazioe del nazismo. Tra coloro che hanno votato contro c'erano Germania, Italia e Giappone - "i Paesi dell'Asse, che un tempo, dopo la sconfitta nella Seconda Guerra Mondiale, si pentirono pubblicamente dei crimini commessi e assicurarono a tutti che ciò non sarebbe più avvenuto", ha osservato Lavrov. "Il fatto che negli ultimi due anni questi Paesi abbiano votato contro una risoluzione che chiedeva di impedire una rinascita del nazismo suscita riflessioni piuttosto serie e ci fa riflettere sulla direzione in cui si stanno sviluppando i processi ideologici non solo in questi Stati, ma in Occidente nel suo insieme", ha detto il ministro.
Usa a Lavrov: "Non rinunciamo a idea del dialogo per il controllo degli armamenti"
Washington ritiene che sia possibile interagire con Mosca sul controllo degli armamenti a livello multilaterale. Lo ha detto Pranay Vaddi, direttore senior per il controllo degli armamenti e la non proliferazione del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti dopo che il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha detto che considera le proposte americane sul dossier "inaccettabili". "Ci sono altre strade per impegnarsi con la Russia in sedi multilaterali. Ci presenteremo in quelle sedi, continueremo a sostenere le nostre priorità a sostegno dei nostri interessi nazionali, e speriamo che la Russia sia disposta a impegnarsi", ha detto Vaddi in un discorso al Centro di studi strategici e nazionali. Per quanto riguarda il dialogo bilaterale sul controllo degli armamenti, gli Stati Uniti, a differenza della Russia, non vogliono che questo includa questioni relative al contenimento dell'allargamento della Nato, all'Ucraina, o alla politica statunitense sulla Russia al di fuori del controllo degli armamenti, che sono considerate priorità di Mosca, ha spiegato il funzionario della Casa Bianca.
Lituania: "Le sanzioni alla Russia sono una tutela per l'Occidente"
"Se realmente crediamo nella vittoria dell'Ucraina e vogliamo aiutarla, non dobbiamo dimenticare che l'Unione europea non può applicare condizioni commerciali favorevoli ai regimi autocratici. Le sanzioni contro la Russia certamente funzionano, ma dobbiamo cercare e trovare nuovi mezzi per mettere ancora in difficoltà la Russia". Lo ha detto il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis, intervenendo al World Economic Forum di Davos. "L'Occidente e la comunità internazionale - ha aggiunto il ministro - devono preoccuparsi di rafforzare la loro sicurezza e garantire la rapida vittoria dell'Ucraina".
Dombrovskis: "Continuare a dare a Kiev il supporto necessario"
"Dobbiamo continuare a fornire tutto il supporto necessario all'Ucraina: finanziario, militare, economico e umanitario, per essere sicuri che possa difendersi dalla Russia". Lo ha detto il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, nel corso di un confronto organizzato nell'ambito del World Economic Forum a Davos su 'Dove sta andando la Russia?'. In Ue "abbiamo dato all'Ucraina lo status di candidato Ue e lo scorso mese abbiamo deciso di iniziare i negoziati di accesso", ha ricordato Dombrovsksi. "Dobbiamo anche dare supporto politico e prospettive all'Ucraina e al popolo ucraino. Abbiamo risposto che il futuro dell'Ucraina è l'Europa", ha ricordato il vicepresidente dell'esecutivo comunitario. "Sappiamo quanto il processo di adesione può essere complicato ma può fornire una chiara ancora politica. Sanno che cosa devono fare e sanno qual è il futuro".
Sangalli: "L'economia Italia frena ma in salute, preoccupano le guerre"
"L'economia italiana rallenta ma è sostanzialmente in buona salute. L'inflazione è per ora sotto controllo e i consumi tengono grazie soprattutto all'andamento positivo dell'occupazione. Preoccupano invece fortemente i conflitti in Medioriente e in Ucraina e gli attacchi nel Mar Rosso da parte degli Houthi dello Yemen. Questi attacchi obbligano le navi a rotte più lunghe con costi molto elevati che poi incidono sui prezzi delle merci trasportate". Così il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli in occasione dell'assemblea dei soci di Prato.
L'Intelligence militare: "La Russia ha modernizzato i suoi missili Kh-101"
Ambasciatrice Usa a Mosca visita in carcere giornalista del Wsj
L'ambasciatrice americana in Russia, Lynn Tracy, ha visitato Evan Gershkovich, giornalista americano del Wall Street Journalist, arrestato nel marzo scorso con l'accusa di spionaggio. Lo fa sapere l'ambasciata Usa a Mosca. Gershkovich "resta incrollabile ed è riconoscente del sostegno dei suoi amici, della sua famiglia e dei suoi simpatizzanti", ha scritto su Telegram l'ambasciata americana a Mosca, che chiede la "liberazione immediata" del giornalista.
Ucraina, l'intelligence di Kiev: "Attacco a San Pietroburgo salto di qualità"
L'intelligence militare ucraina "non conferma e non smentisce" la paternità dell'attacco di droni ad un deposito di petrolio a San Pietroburgo, ma sottolinea che dimostra "un nuovo livello di qualità" dei mezzi di distruzione.
"Come al solito non confermiamo e non smentiamo, ma semplicemente diamo i fatti. Vi erano state in precedenza esplosioni nell'oblast di Leningrado, ma questa volta c'è un nuovo livello di qualità in termini sia geografici che di livello dei mezzi di distruzione. Ebbene sì, il nemico ha motivo di preoccuparsi per le sue installazioni militari a San Pietroburgo e nell'oblast di Leningrado", ha detto il portavoce dell'intelligence militare, Adrii Yusov, citato da Ukrainska pravda.
"Un deposito di petrolio che viene utilizzato attivamente per aggirare le sanzioni e, di conseguenza, per rifornire e finanziare le truppe di invasione e occupazione, certo si tratta di obiettivo legittimo", ha commentato. Quanto al luogo da cui è stato lanciato l'attacco, Yusov ha aggiunto che i droni "potrebbero essere partiti dal territorio della Russia, ma non è certo".
Guerra Ucraina, Zelensky annuncia vertice di pace in Svizzera con i leader mondiali
"Speriamo che tutti i Paesi civili siano coinvolti nel vertice di pace" ha dichiarato Zelensky, che ha fatto anche un esplicito riferimento alla Cina: "Gioca un ruolo importante nel mondo quindi vorremmo fosse coinvolta". LEGGI L'ARTICOLO
Kiev: "Oggi il ministro delle Forze Armate, Sébastien Lecornu ha annunciato che la Francia consegnerà 6 Caesar nelle prossime settimane ed è in grado di produrne altri 72 nel 2024 per l'Ucraina. Grazie, Francia!"
Macron sente Zelensky, visita a Kiev a febbraio e conferma forniture
Il presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron nel corso della telefonata con il presidente dell'Ucraina Volodymy Zelensky "ha confermato l'intenzione di recarsi in Ucraina a febbraio". E' quanto si legge in una nota diffusa dall'Eliseo dopo la telefonata tra i due leader. Macron, si legge, "ha ribadito il fermo sostegno della Francia all'Ucraina e la determinazione a sostenere il popolo ucraino a lungo termine di fronte alla guerra d'aggressione russa, a livello bilaterale ed europeo". Il presidente francese "ha condannato l'intensificazione degli attacchi da parte della Russia sulle città ucraine e i bombardamenti indiscriminati sui civili. Ha ribadito la sua convinzione che il tempo non è dalla parte della Russia".
Il Presidente della Repubblica, sottolinea l'Eliseo, "ha espresso il desiderio che venga concluso" durante la visita in Ucraina prevista a febbraio "l'accordo bilaterale sulla sicurezza, in seguito agli impegni assunti nel formato G7 a Vilnius il 12 luglio. Il Presidente della Repubblica ha anche espresso la speranza che questa visita permetterà di rafforzare la cooperazione con l'Ucraina in tutti i settori".
La Francia, rileva l'Eliseo, "continuerà a partecipare agli sforzi di formazione delle forze armate ucraine e ad aiutarle a difendere il proprio territorio. A questo proposito, il Presidente della Repubblica ha confermato e dettagliato le nuove consegne di aiuti militari. Ha inoltre sottolineato l'importanza che attribuisce allo sviluppo della coproduzione di attrezzature militari con l'Ucraina. Macron e Zelensky hanno infine finalmente deciso di rimanere in stretto contatto".
Mosca, convocato ambasciatore Parigi per i "mercenari francesi"
L'ambasciatore francese in Russia è stato convocato al ministero degli Esteri russo, che gli ha notificato una protesta per la presenza in Ucraina, denunciata da Mosca, di mercenari francesi, molti dei quali sarebbero stati uccisi in un bombardamento due giorni fa sulla città di Kharkiv. "In relazione alla distruzione da parte delle forze armate russe del punto di raduno temporaneo di miliziani stranieri a Kharkiv, tra cui c'erano diverse decine di francesi, l'ambasciatore francese è stato convocato al ministero degli Esteri", ha detto la portavoce, Maria Zakharova, citata dall'agenzia Tass. Ieri il ministero della Difesa russo aveva detto che nel bombardamento erano stati uccisi oltre 60 mercenari stranieri e altri 20 erano rimasti feriti, affermando che tra loro c'erano appunto molti francesi. Oggi, invece, il ministero degli Esteri di Parigi ha smentito, affermando che la Francia ''non ha mercenari'' in Ucraina e denunciando quella che ha definito "una nuova grossolana manipolazione russa".