Guerra Ucraina-Russia, Zelensky a Washington: grazie Usa, Putin minaccia democrazie

Il presidente ucraino è già negli Stati Uniti e domani sarà alla Casa Bianca per l'incontro con Joe Biden. Usa annunceranno un nuovo pacchetto di aiuti a Kiev entro la fine del mese. L'Ucraina ha già approvato "tre delle quattro leggi" chieste dalla Commissione Ue per veder completate le richieste nel suo rapporto sull'apertura dei negoziati di adesione. "Ora ci aspettiamo che sia l'Ue a rispettare gli impegni" ha detto il ministro degli Esteri ucraino

in evidenza

Il presidente ucraino è già negli Stati Uniti e domani sarà alla Casa Binaca l'incontro con Joe Biden. "La guerra della Russia contro l'Ucraina è in realtà una guerra contro tutta l'Europa libera", ha detto nel suo discorso da Washington, sottolineando che "Putin vuole dividere l'Europa per la prima volta dalla caduta del muro di Berlino". 

L'Ucraina ha già approvato "tre delle quattro leggi" chieste dalla Commissione Europea per veder completate le richieste nel suo rapporto sull'apertura dei negoziati di adesione e l'ultima restate è stata depositata al Parlamento. "È la dimostrazione del nostro impegno, abbiamo fatto i compiti a casa e ora ci aspettiamo che sia l'Ue a rispettare gli impegni: in caso contrario sarebbe devastante per l'Ucraina e per l'Unione Europea, perché lancerebbe il messaggio che l'Unione non è in grado di prendere decisioni storiche". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba.

L'Ucraina ha abbattuto otto missili russi che volavano verso Kiev ha detto l'esercito ucraino, mentre le autorità locali hanno riferito di feriti. 


Gli approfondimenti:

Per ricevere le notizie di Sky TG24:

  • La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
  • Le notifiche su Facebook Messenger (clicca qui)
  • Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)

Liveblog del 12 dicembre sulla guerra in Ucraina

Segui il nuovo liveblog del 12 dicembre sulla guerra in Ucraina

Guerra in Ucraina, Putin ordina l'aumento del numero dei militari del 15%

Saranno 170mila le persone che si uniranno alle forze armate di Mosca. L'organico a disposizione del Cremlino è ora fissato a 2.209.130 individui, di cui 1.320.000 militari. Nel decreto si spiega che "l'aumento dell'organico a tempo pieno dell'esercito è dovuto alle crescenti minacce" legate alla guerra in Ucraina e ai rapporti sempre più tesi con la Nato. LEGGI L'ARTICOLO


Russia, esteso fino al 30 gennaio l'arresto del reporter del Wsj Evan Gershkovich

Lo ha deciso un tribunale russo, estendendo così la detenzione del   giornalista per la terza volta da marzo, cioè da quando il 32enne è   sotto custodia con l'accusa di spionaggio. Accusa che lo stesso giornalista, la testata americana ed il governo degli Stati Uniti  negano  con decisione. LEGGI L'ARTICOLO


Aiea: faremo possibile per impedire incidente nucleare a Zaporizhzhia

Secondo  il presidente dell'agenzia atomica ucraina Energoatom, Petro  Kotin, la  centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata "sull'orlo di un  incidente  nucleare e radioattivo" a causa di un blackout completo  dell'impianto,  risolto questa mattina. Il capo dello staff di Zelensky,  Andriy Yermak  ha promesso che in tempi brevi potrebbe riaprire  l'aeroporto della  capitale ucraina. Mentre l’invasione russa continua,  le persone anziane  con disabilità sfollate non riescono a ottenere cure e  alloggi  adeguati. LEGGI L'ARTICOLO


Joschka Fischer: "Più armi nucleari in Europa di fronte alla minaccia di Putin"

Lo ha detto alla Zeit l'ex ministro degli affari esteri della Germania e  vice-cancelliere nei due governi di Gerhard Schröder dal 1998 al 2005,  oltre che membro di spicco dei Verdi. Di fronte al “ricatto nucleare di  Putin” sarebbe necessario che l’Ue abbia “un proprio deterrente  atomico”, ha spiegato. LEGGI L'ARTICOLO


Pentagono: 'Impegni Usa devono essere onorati e parola data va mantenuta'

Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha riaffermato l'impegno degli Stati Uniti a sostenere l'Ucraina contro l'invasione russa. E lo ha fatto durante la visita del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Washington. "Siamo determinati a mostrare al mondo che l'America non si tirerà indietro nella difesa della libertà", ha detto Austin durante un discorso in un'università militare. Mentre il Congresso degli Stati Uniti discute sulla concessione di ulteriori aiuti militari, Austin ha avvertito: "Gli impegni dell'America devono essere onorati, la sicurezza dell'America deve essere difesa e la parola data dell'America deve essere mantenuta".

Zelensky ha affermato che il presidente russo Vladimir Putin non sta solo combattendo contro l’Ucraina ma sta prendendo di mira un’Europa libera e unita. Non sta solo distruggendo la vita delle persone nelle città ucraine: il suo vero obiettivo è la democrazia e la libertà, ha detto. "Sta diffondendo questa ideologia, cercando alleati anche qui in America. La sua arma contro di voi in questo momento è la propaganda e la disinformazione", ha detto Zelensky sottolineando che l'Ucraina non rinuncerà a difendersi: "Sappiamo cosa fare. E tu puoi contare sull'Ucraina e speriamo altrettanto di poter contare su di te". "Quando il mondo libero esita, è allora che le dittature festeggiano", ha avvertito Zelensky. Domani il presidente dell'Ucraina sarà ricevuto alla Casa Bianca dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden e dovrebbe incontrare anche i membri del Congresso, tra cui il presidente della Camera, il Repubblicano Mike Johnson. È la terza visita di Zelensky a Washington dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina.

Avvelenata la moglie del capo degli 007 di Kiev, Marianna Budanova

Alla donna, 30 anni, è stato diagnosticato un avvelenamento da metalli   pesanti. "Queste sostanze non vengono utilizzate in alcun modo nella   vita quotidiana e negli affari militari", hanno detto alcune fonti. COSA SAPPIAMO


Russia bombarda l'oblast di Sumy, oltre 70 esplosioni

Le forze russe hanno bombardato oggi l'area di confine dell'oblast di Sumy 18 volte, per un totale di 70 esplosioni registrate nella regione. Lo riferisce 'Ukrainska Pravda' che cita l'amministrazione militare dell'Oblast' di Sumy su Facebook.

Media ucraini: 'Allarme aereo a Odessa, sentite esplosioni'

I residenti locali della regione ucraina di Odessa hanno sentito delle esplosioni nel distretto di Odessa. Nell'aerea le autorità ucraina avevano diramato un allarme aereo. Lo riportano media ucraini come Rbc Ucraina e Suspilne. Le fonti ufficiali non hanno ancora confermato le esplosioni né ne hanno indicato le cause, ma hanno invitato i residenti della zona a rimanere nei rifugi fino alla fine del raid aereo. 

Ucraina, la guerra Israele-Hamas può ridurre il rifornimento di armi? I dati di Usa e Ue

Mentre  Mosca e Kiev si scambiano l’accusa di aver aiutato Hamas ad  attaccare  gli israeliani, Washington e Bruxelles si interrogano sul da  farsi: un  eventuale rifornimento a Gerusalemme porrebbe in serio  rischio quello  all’Ucraina, visto che americani ed europei faticano a  raggiungere la  produzione richiesta dal governo di Zelensky. La  produzione di armi di  Usa e Ue è stata uno dei temi al centro di una  puntata di “Numeri”, il  programma di Sky TG24. TUTTI I DATI


Guerra in Ucraina, quali sono i trucchi della Russia per proteggersi dagli attacchi

La controffensiva di Kiev preoccupa Mosca: come ha rilevato Sky News Uk i   russi hanno iniziato a ricorrere a stratagemmi risalenti alla Prima   guerra mondiale, come disegnare gli aerei sulle piste o dipingere le   navi bicolore, per cercare di proteggere il più possibile i propri   mezzi. Non è detto però che funzionino: l’Ucraina ha i mezzi per   riuscire a capire i bluff. I TRUCCHI


Ucraina, la guerra colpisce gli anziani con isolamento e povertà

Un report di  Amnesty International spiega che le  persone più in là con l'età sono fortemente colpite dal conflitto. Il loro è uno stato di vulnerabilità  crescente, dovuto anche all'emigrazione o al reclutamento dei giovani. L'APPROFONDIMENTO


Csd: "Pieno sostegno a Kiev, ricerca pace giusta con alleati"

Il Consiglio Supremo di Difesa ha "esaminato la situazione della guerra in Ucraina e ha ribadito la ferma condanna dell'aggressione operata dalla Federazione Russa e il pieno sostegno dell'Italia all'Ucraina nella sua difesa contro l'invasore. Il Consiglio ha convenuto sulla ricerca, in stretto accordo tra i partner europei e atlantici, di prospettive che permettano di giungere a una pace che sia giusta e duratura, in conformità al diritto internazionale, e per l'avvio di un piano di ricostruzione dell'Ucraina". Lo si legge in una nota del Quirinale al termine del Consiglio Supremo di Difesa.

Domani Zelensky incontra Biden alla Casa Bianca

Avolere il faccia a faccia è stato lo stesso presidente degli Usa, come confermato dal portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale americana, John Kirby, che ha anche anticipato che gli Stati Uniti annunceranno un nuovo pacchetto di aiuti a Kiev entro la fine del mese. LEGGI L'ARTICOLO

Budapest a Kuleba: "L'Ue non è preparata a ingresso Kiev"

Nel corso dell'incontro con il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó ha sottolineato che per Budapest "non si tratta di una questione tattica, ma di una decisione di importanza storica per l'intero futuro dell'Unione Europea" e ha criticato la mancanza di preparazione da parte della Commissione Europea riguardo al potenziale impatto dell'adesione dell'Ucraina all'Ue. Lo rende noto il portavoce del governo ungherese Zoltan Kovacs sottolineando come Szijjártó abbia "sottolineato la necessità di prepararsi adeguatamente per negoziati reciprocamente vantaggiosi con l'Ucraina".

Mosca, 'oltre 1.050 russi sono stati evacuati da Gaza'

Oltre 1.050 russi sono stati portati in Egitto attraverso il valico di frontiera di Rafah e consegnati alla Russia durante l'evacuazione dalla Striscia di Gaza. Lo ha riferito il ministero degli Affari Esteri della Federazione Russa citato dalla Tass. "In totale dalla zona di conflitto sono riusciti a uscire e a essere consegnati in sicurezza alla Russia più di 1.050 connazionali" ha riferito il ministero degli Esteri di Mosca.

Zelensky, domani dirò a Biden e a Congresso nostri obiettivi '24

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto "fiducioso come all'inizio della guerra che la libertà prevarrà" e ha promesso che domani dirà a Joe Biden e al Congresso "quali risultati otterremo nel 2024". 

Zelensky: "Lavoro con Biden anche per produrre munizioni insieme"

"Stiamo lavorando col presidente Joe Biden, che ringrazio, anche per produrre insieme munizioni": lo ha detto Volodymyr Zelensky alla National Defense University di Washington.

Zelensky: "I ritardi a Capitol Hill fanno il gioco di Putin"

"I ritardi a Capitol Hill sono quello che vuole Vladimir Putin. Quei ritardi gli fanno credere che la liberta e la democrazia siano al collasso". Lo ha detto Volodymyr Zelensky a Washington sottolineando che il leader del Cremlino "sta cercando alleati all'estero e anche negli Usa, con la disinformazione". 

Zelensky, 'Putin deve perdere la guerra, va fermato ora'

"Putin deve perdere". Lo ha detto Volodymyr Zelensky alla National Defense University di Washington. "L'Ucraina non crollerà e così l'Europa non crollerà, siamo l'ultima frontiera ad est", ha sottolineato il presidente ucraino, ammonendo che lo zar "deve essere fermato all'inizio", prima che minacci altri Paesi, come i Baltici. "Il mondo ci guarda", ha sottolineato.

Zelensky, guerra di Putin è contro tutta l'Europa libera

"La guerra della Russia contro l'Ucraina è in realtà una guerra contro tutta l'Europa libera". Lo ha detto Volodymyr Zelensky a Washington sottolineando che "Putin vuole dividere l'Europa per la prima volta dalla caduta del muro di Berlino". 

Austin, il sostegno Usa all'Ucraina e' incrollabile

Quella della difesa dell'Ucraina "e' una delle piu' grandi cause dei nostri tempi,  il nostro sostegno e' incrollabile": lo ha detto il capo del Pentagono Lloyd Austin 

Kuleba, un incontro lungo e franco con Szijjarto

"Appena terminato un incontro con il ministro degli Esteri ungherese Peter Sizjjarto. Abbiamo parlato per un'ora. E' stata una conversazione molto lunga e franca". Lo ha dichiarato su Instagram il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. "Ci conosciamo da molto tempo, anche se in realtà dall'inizio dell'invasione su vasta scala della Russia per la prima volta ci siamo seduti e abbiamo parlato a fondo. Abbiamo risposto onestamente alle domande dell'altro", ha aggiunto.

Guerra in Ucraina, previsti colloqui a Davos

Una riunione sulla guerra in Ucraina dovrebbe svolgersi in gennaio a Davos, nelle Alpi svizzere. L'incontro evocato dal presidente presidente Volodymyr Zelensky con un post sui social è stato confermato all'agenzia di stampa elvetica Keystone-ATS dal Dipartimento federale degli Affari Esteri (Dfae, ministero degli Esteri svizzero). L'incontro, organizzato in maniera congiunta dalla Svizzera e dalla stessa Ucraina, sarà consacrato alla «formula della pace in dieci punti» di Volodymyr Zelensky. La riunione si terrà alla vigilia dell'apertura del Forum economico mondiale (Wef), scrive Keystone-ATS. «I preparativi (...) sono in corso. Gli inviti verranno inviati. Maggiore precisione sarà data a tempo debito, in particolare per quel che riguarda la lista dei partecipanti», ha detto a Keystone-ATS il Dipartimento federale degli Affari Esteri . Si tratterà della quarta sessione dopo gli incontri sul'Ucraina di Gedda, Copenaghen e Malta, precisa Keystone-ATS. In un messaggio su X (ex Twitter) ripreso in mattinata dalla stampa elvetica in lingua tedesca del gruppo Tamedia, Zelensky aveva annunciato che il prossimo ciclo di incontri si sarebbe tenuto in Svizzera, senza altri dettagli. Al momento non è noto se Zelensky si recherà personalmente a Davos e se ne approfitterà per assistere all'apertura del Wef. 

Zelensky a Washington anche per incontro al Fmi

Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy ha in programma un incontro oggi al Fondo monetario internazionale a Washington, lo stesso giorno in cui si prevede che l'Fmi approvi un nuovo esborso di 900 milioni di dollari di prestito al suo Paese. Un portavoce del Fondo monetario internazionale ha confermato l'incontro con la managing director Kristalina Georgieva. Zelenskiy è arrivato nella capitale Usa oggi per lanciare un ennesimo appello a favore dei circa 60 miliardi di dollari in aiuti militari bloccati dai parlamentari repubblicani. 

Premier svedese, 'nuovo pacchetto d'aiuti a Kiev da 124 milioni'

La Svezia donerà 1,4 miliardi di corone svedesi all'Ucraina (circa 124 milioni di euro) per sostenere la popolazione del Paese in vista dell'inverno. Il nuovo pacchetto di aiuti è stato presentato dal primo ministro Ulf Kristersson e dal ministro dello Sviluppo Johan Forssell, come riporta il media svedese Svt. "Si tratta del più grande sostegno finora erogato nell'ambito degli aiuti bilaterali della Svezia all'Ucraina", ha dichiarato Kristersson durante la conferenza stampa. La maggior parte del denaro, 900 milioni di corone svedesi, sarà destinato al Fondo per la ricostruzione dell'Ucraina della Banca Mondiale. Il fondo sostiene le infrastrutture chiave dell'Ucraina nei settori dell'energia, degli alloggi, della sanità e dei trasporti e sarà utilizzato per acquistare attrezzature per il riscaldamento e la capacità di trasmissione della rete elettrica ucraina. Forssell ha accusato la Russia di condurre una sorta di "terrorismo energetico" contro l'Ucraina. "La Russia sta deliberatamente attaccando le infrastrutture civili. Con questo pacchetto vogliamo aiutare l'Ucraina a ricostruire e riparare ciò che è stato distrutto", ha dichiarato il ministro dello Sviluppo. Il primo ministro Kristersson ha anche messo in guardia l'Unione europea dalle possibili conseguenze se i Paesi dell'Ue non riusciranno a trovare un accordo su un bilancio a lungo termine al vertice di questa settimana a Bruxelles.

Senatore trumpiano, l'Ucraina dovrebbe cedere territori a Mosca

L'Ucraina dovrebbe cedere del territorio per mettere fine all'invasione russa: e' l'opinione del senatore repubblicano JD Vance, considerato tra i papabili nel ticket presidenziale con Donald Trump. "Ciò che è nel migliore interesse dell' America è accettare che l'Ucraina debba cedere parte del territorio ai russi e che dobbiamo porre fine a questa guerra", ha detto Vance alla Cnn, alla vigilia della visita del presidente Volodymr Zelensky a Washington per lanciare un ultimo appello a favore di nuovi aiuti a Kiev. "L'idea che l'Ucraina avrebbe riportato la Russia al confine del 1991 era assurda - nessuno ci credeva davvero", ha aggiunto. Vance, autore del memoir Hillbilly Elegy, sostiene che Joe Biden dovrebbe indicare un obiettivo finale in Ucraina dopo aver chiesto al Congresso di approvare altri 61 miliardi di dollari di aiuti.  "Quello che stiamo dicendo al presidente, e in realtà al mondo intero, è che è necessario articolare qual è l'ambizione, cosa si intende raggiungere con 61 miliardi miliardi di dollari che non si e' raggiunto con 100 miliardi di dollari", ha detto Vance. 

Usa, nuovo pacchetto di aiuti all'Ucraina entro fine mese

E' stato Joe Biden ad invitar Volodymr Zelensky a Washington. Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa a borde dell'Air Force One annunciando che gli Usa annunceranno un nuovo pacchetto di aiuti a Kiev entro la fine del mese. 

Meloni: "Resistenza Kiev anche grazie ad aiuti Occidente"

"Sento parlare di risultati nell'avanzata ucraina inferiori a quanto immaginato ma credo che si debba tenere in considerazione che Kiev ha liberato gran parte del suo territorio e che oggi è inimmaginabile un'ipotesi di invasione totale dell'Ucraina. Doveva essere una guerra lampo e questa stoica resistenza degli ucraini, avvenuta grazie anche ai paesi occidentali, ha allontanato la guerra da noi perché se quella invasione lampo fosse riuscita ci saremmo trovati una guerra più vicina a casa, perché la Russia non si sarebbe fermata". L'ha detto la premier Giorgia Meloni alla presentazione del PhotoAnsa 2023 in corso a Roma.

Crosetto, 'insistere con diplomazia, al lavoro per viaggio Zuppi in Russia'

"Dobbiamo continuare a sostenere la necessità di un tavolo per la pace ed è il motivo per cui in tempi non sospetti la Difesa ha supportato in ogni modo il viaggio di Zuppi in Ucraina. Sarebbe importante fare la stessa cosa, allo stesso livello, e ci stiamo provando, in Russia". Lo afferma il ministro della Difesa, Guido Crosetto, intervenendo al Forum Adnkronos.

Secondo Crosetto, è necessario in questa fase insistere con il lavoro diplomatico. "Bisogna sempre costruire le condizioni per la pace e sono convinto che bisogna fare un grandissimo sforzo nei prossimi mesi, prima della primavera, per costruire un tavolo. Poi qualcuno dovrà portare gli attori a sedersi", chiosa il ministro.

Kiev, trasportatori slovacchi bloccano ancora valico con Ucraina

I trasportatori slovacchi hanno ripreso a bloccare la circolazione dei camion attraverso il valico di Vysne Nemecke, impedendo ai camion provenienti dall'Ucraina di passare. Lo riferisce a Ukrainska Pravda il portavoce del Servizio di frontiera statale Andriy Demchenko. I trasportatori limitano il movimento dei camion che viaggiano dall'Ucraina verso la Slovacchia. "Secondo le informazioni ricevute alle 16.10 dalle guardie di frontiera slovacche, i rappresentanti dell'Unione dei trasportatori della Slovacchia hanno bloccato la circolazione dei camion attraverso il valico di Vysne Nemecke" ha riportato il portavoce del Servizio di frontiera statale ucraino. Secondo Demchenko, "al momento ci sono 1.263 camion in coda davanti al valico di Uzhgorod, adiacente a quello slovacco di Vysne Nemecke", per l'uscita verso la Slovacchia. Il passaggio di auto e autobus avviene in modo normale. 

Pentagono, Zelensky già a Washington, oggi il discorso

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è gia' oggi a Washington per tenere un discorso, nel quale si prevede che faccia un ultimo disperato appello per gli aiuti statunitensi prima che finiscano quest'anno. Lo ha reso noto il Pentagono in una nota in cui afferma che Zelensky dovrebbe tenere un discorso alle 12:00 locali (le 18 in Italia) alla National Defense University di Washington, dopo un'introduzione del segretario alla Difesa americano Lloyd Austin. 

Meloni: "Capisco difficoltà ma passi indietro sono errore"

"Capisco le difficoltà, ma sarebbe un errore fare un passo indietro, la condizione base per arrivare a qualsiasi forma di soluzione di questo conflitto sia consentire all'Ucraina di essere competitiva se non c'è equilibrio fra le forze in campo - e non ci sarebbe stato se non avessimo dato il contributo che abbiamo dato - non c'è alcuna ragione di sedersi a un tavolo per trovare una soluzione". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni parlando alla presentazione di PhotoAnsa 2023, il libro fotografico dell'ANSA, in corso al Maxxi di Roma. 

Meloni, 'giusto continuare sostegno a Kiev, altrimenti scenari crisi si moltiplicano'

"E' giusto continuare a sostenere l'Ucraina, banalmente perchè se consentiamo che saltino le regole del diritto internazionale, gli scenari di crisi si moltiplicheranno''. Lo ha detto il premier Giorgia Meloni in video collegamento con la presentazione di 'PhotoAnsa 2023' al museo Maxxi di Roma.


Vertice Ue partirà da nodo Kiev, piano per porre Orban al bivio

Il vertice Ue partirà dal nodo principale sul quale continua a pesare il veto dell'Ungheria: il sostegno all'Ucraina e l'ok all'apertura dei negoziati per l'adesione a Kiev. E, secondo quanto spiegano più fonti europee, sarà in quella sede che Viktor Orban dovrà decidere se continuare a bloccare tutto, prendendosi anche le responsabilità della sua scelta. Al momento, sul sì del Consiglio europeo al processo di allargamento a Ucraina, Moldova e Bosnia-Erzegovina, non c'è alcuna certezza a dispetto di una: i dossier riguardanti i tre Paesi saranno probabilmente trattati in un unico pacchetto, spiegano le stesse fonti. Questa sera toneranno a riunirsi in Coreper i Rappresentanti Permanenti dei 27, dopo la lunga riunione che ha avuto luogo domenica. Un ultima riunione, informale, si avrà mercoledì. Nella bozza delle conclusioni, al punto 14, si legge che il Consiglio europeo "decide di di dare accesso ai negoziati con Ucraina e Moldova". Ma mai come in questo caso, il testo non è stabile. Tanto che, il capitolo successivo, riguardante il quadro finanziario pluriennale - che contiene la proposta della Commissione di un fondo da 50 miliardi per l'assistenza a Kiev - è ancora vuoto. Nei corridoi di Bruxelles non sono passate inosservate le immagini del breve colloquio, a Buenos Aires, tra Volodymyr Zelensky e Viktor Orban. E dall'altra parte, si guarda con attenzione a due fattori che potrebbero piegare il veto di Orban: il varo da parte di Kiev della legge sulla minoranza ungherese, ormai in dirittura di arrivo e lo sblocco di dieci miliardi dei fondi di coesione europei per Budapest, che potrebbe concretizzarsi già nel collegio dei commissari di domani. Ma sei il veto di Orban permarra "non ci tireremo indietro dallo scontro"; spiega un diplomatico europeo.

Mosca: "Bagno di sangue a Gaza è su decisione Usa"

"Il proseguimento dello spargimento di sangue e catastrofiche distruzioni che accadranno e stanno accadendo" nella Striscia di Gaza "non avviene per sbaglio, ma in modo deliberato e la decisione è quella di un solo Paese: gli Stati Uniti". È la denuncia del ministero degli Esteri russo, che in una nota pubblicata sul suo sito ufficiale commenta così  il veto Usa sulla bozza di risoluzione per un cessate il fuoco immediato, votata l'8 dicembre al Consiglio di Sicurezza dell'Onu.

Zelensky: "Nessuno perdonerà Mosca, ha ucciso troppe persone"

"Nessuno vuole perdonare la Russia. Nessuno la perdonerà. I russi non potranno occupare l'Ucraina, perché ogni giorno verranno dati alle fiamme nelle nostre case, se ci andranno. Questo é sicuramente un momento di non ritorno, perché hanno ucciso così tante persone e ogni famiglia ha una perdita", ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervistato dai media latino-americani dopo aver preso parte ieri alla cerimonia di insediamento del neo presidente argentino Javier Milei a Buenos Aires.

Portavoce Navalny: "Il carcere dice che è stato trasferito"

La portavoce di Alexey Navalny ha dichiarato sui social media che i funzionari della colonia penale numero 6 di Melekhovo hanno detto all'avvocato dell'oppositore russo che questi "non è più negli elenchi" del centro detentivo, ma "si rifiutano di dire dove è stato trasferito": lo riporta la testata online Meduza. Dopo la condanna a 19 anni inflittagli ad agosto con accuse di "estremismo" ritenute di ovvia matrice politica, ci si aspetta che Navalny sia trasferito in un carcere di massima sicurezza.

Navalny, i legali: "Non più in carcere, non sappiamo dove sia"

L'Ue vara sanzioni ad aziende Iran per droni a Russia

Il Consiglio Ue ha imposto oggi misure restrittive nei confronti di sei persone e cinque entità coinvolte nello sviluppo e nella produzione in Iran di veicoli aerei senza pilota (Uav), dei droni, utilizzati nella guerra della Russia contro l'Ucraina. Lo comunica il Consiglio. L'elenco dei sanzionati include l'impresa Shakad Sanat Asmari, il suo Ceo, vice Ceo e responsabile scientifico; altre società che producono componenti per droni, vale a dire la Baharestan Kish Company e il suo amministratore delegato, Saad Sazeh Faraz Sharif, nonché la Sarmad Electronic Sepahan Company, che offre servizi di ingegneria aerospaziale, oltre ad aziende che aiutano il Corpo delle guardie rivoluzionarie islamiche iraniane Quds Force, i Pasdaran, a migliorare il programma Uav. 

Le persone sanzionate saranno soggette al congelamento dei beni e al divieto di viaggio verso l’Unione Europea. Inoltre, è vietata l'erogazione di fondi o risorse economiche, direttamente o indirettamente, a o a vantaggio di persone fisiche o giuridiche, enti o organismi elencati.

Zelensky: "Kiev supererà lo stallo degli aiuti americani"

"L'Ucraina riuscirà a superare lo stallo negli aiuti da parte degli Usa causato dalle divergenze al Congresso", lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista ai media latino-americani ripresa da Rbc-Ucraina.  "Se sono arrabbiato? No, perché non ho perso questa battaglia. Non siamo il tipo di persone che si arrendono di fronte alle difficoltà. Qualcuno inizia a farsi prendere dal panico e non crede nella vittoria, quindi dobbiamo unirci e muoverci", ha affermato il presidente ucraino, "lavoreremo per superare questa pausa negli aiuti Usa. Supereremo questo e non solo questo. Supereremo tutto", ha detto. 

Ucraina, Crosetto: "La vittoria di Trump? Dobbiamo valutare tutti gli scenari"

"Non so cosa si rischia se vince Trump, ma so che è nostra necessità valutare tutti gli scenari. L'obbligo che hanno le Nazioni è avere tutti gli scenari davanti, se mancasse anche uno solo dei tasselli che hanno retto gli aiuti all'Ucraina" ci sarebbero delle "difficoltà". Lo afferma al Forum Adnkronos il ministro della Difesa, Guido Crosetto, riguardo le possibili conseguenze che un'eventuale vittoria di Donald Trump alle presidenziali americane avrebbe sul sostegno a Kiev.

Conferenza stampa Biden-Zelensky dopo l'incontro di domani

Joe Biden e Volodymr Zelensky terranno una conferenza stampa domani dopo il loro incontro. Lo riferisce la Casa Bianca. Il presidente ucraino è stato invitato anche a parlare in un incontro dei senatori dai leader della Camera alta, il dem Chuck Schumer e il repubblicano Mitch McConnell, secondo fonti parlamentari. In programma anche un faccia a faccia con lo speaker della Camera Mike Johnson. 

Zelensky - Biden

©Ansa

Kiev annuncia lo sblocco del valico con la Polonia per i tir

Il governo ucraino ha annunciato oggi lo sblocco del più grande valico per i camion al confine con la Polonia, dopo oltre un mese di proteste da parte degli autotrasportatori polacchi.   "Il blocco del valico di Iagodyn-Dorohusk è terminato. Il traffico stabile di mezzi pesanti è ripreso alle 14,00 ora locale", ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture Oleksandre Koubrakov su Facebook. 

Kuleba: "Il no all'adesione Ue non porta ai negoziati con Mosca"

Per l'Unione Europea è in gioco "l'unità e la credibilità". Per quanto riguarda l'Ucraina, l'esito negativo dell'apertura dei negoziati di adesione sarebbe "altamente demotivante" ma "non avrebbe un impatto sulla determinazione di voler difendere il nostro Paese e chi pensa che questa decisione aprirebbe un percorso verso negoziazioni o concessioni alla Russia sta compiendo un errore". Lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba a margine del Consiglio Esteri Ue. "Se il sostegno all'Ucraina diminuisce, non si aiuta la pace", ha aggiunto. 

Scholz: "Continuare ad aiutare l'Ucraina è un messaggio a Putin"

In questo momento è importante che dall'Europa e dai sostenitori internazionali si "segnali all'Ucraina che può contare sul nostro aiuto" e questo è "anche un messaggio al presidente russo, che chiaramente spera che nei nostri Paesi diminuisca la volontà di fare ciò che è necessario e di formulare il sostegno necessario" a Kiev. Lo ha detto oggi il cancelliere tedesco Olaf Scholz, in conferenza stampa a Berlino con il premier olandese Mark Rutte. "Non ci contare, siamo pronti a fare il necessario, per il tempo necessario", è il messaggio che va mandato dall'Europa a Putin, sottolinea Scholz. Per il cancelliere quella in Ucraina è una guerra "che durerà tempo" ed è "importante formulare una prospettiva sul lungo periodo". 

"Il Regno Unito e la Norvegia guideranno congiuntamente una coalizione sulle capacità marittime che offrirà un modello per lo sviluppo della Marina ucraina"

Lula non ha accettato incontro con Zelensky sabato a Brasilia

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha chiesto di poter incontrare il collega brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva durante uno scalo tecnico sabato scorso a Brasilia, ma quest'ultimo ha respinto la proposta e ha inviato all'aeroporto la direttrice del dipartimento per l'Europa e gli Usa del ministero degli Esteri, Maria Luisa Escorel.  Zelensky, si è appreso, è rimasto circa due ore nell'aeroporto della capitale federale prima di riprendere il viaggio verso Buenos Aires, dove ha partecipato all'insediamento del nuovo presidente dell'Argentina, Javier Milei, con cui ha avuto un incontro privato domenica .  Il quotidiano O Globo sostiene che giovedì 7 dicembre aveva proposto l'incontro con Lula a Brasilia, ma una fonte del ministero degli Esteri ha indicato che "questo tipo di incontri in una base aerea è molto raro, senza una specifica preparazione anticipata. In passato Lula e Zelensky hanno avuto alcune difficoltà bilaterali per la posizione del Brasile sul conflitto derivante dall'invasione russa dell'Ucraina, anche se a settembre i due si sono riuniti a New York a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Successivamente il capo dello Stato ucraino aveva ricevuto a Kiev il consigliere speciale di Lula per la politica internazionale, Celso Amorim. 

Lula

©Ansa

Protesta camionisti, sbloccato valico con Polonia

Il governo ucraino ha annunciato lo sblocco del più grande valico di frontiera usato per il passaggio di tir al confine con la Polonia, dopo più di un mese di proteste da parte dei camionisti polacchi. "Il blocco del valico di Yagodyn-Dorohusk è terminato. Il traffico stabile dei camion è ripreso alle 14:00 ora locale", ha scritto su Facebook il ministro delle Infrastrutture Oleksandr Koubrakov. 

Presidenziali si terranno anche in regioni Ucraina annesse

Le elezioni presidenziali russe, in programma dal 15 al 17 marzo del 2024, si terranno anche nelle regioni dell'Ucraina occupate dall'esercito russo e poi annesse da Mosca. Lo ha riferito l'agenzia Tass, precisando che la decisione di indire le elezioni nelle Repubbliche popolari di Donetsk e Luhansk e nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhia è stata presa dalla Commissione elettorale centrale dopo consultazioni con il ministero della Difesa, l'Fsb ed i capi dei quattro territori occupati. Lo svolgimento delle elezioni in queste aree è stata "approvata all'unanimità", ha annunciato il vice presidente della Commissione, Nikolai Bulaev. 

Un membro della Commissione, Nikolai Levichev, ha aggiunto che se le condizioni di sicurezza in una delle regioni dovessero peggiore, la legge consente di rinviare le elezioni in quella determinata zona a una data successiva. 

Le elezioni nelle regioni annesse si terranno nonostante sia in vigore la legge marziale dal momento che, alla fine di maggio, Vladimir Putin ha firmato una legge che revoca il divieto di tenere elezioni e referendum nelle regioni della Russia dove è in vigore la legge marziale.

Putin "inaugura" due nuovi sottomarini nucleari

Il presidente russo Vladimir Putin ha preso parte alla cerimonia di introduzione nella flotta della Marina di due nuovi sottomarini nucleari: il sottomarino multiuso 'Krasnoyarsk' e quello strategico 'Imperatore Alessandro III'. La cerimonia di innalzamento della bandiera di Sant'Andrea sui sottomarini si è svolta presso l'impresa Sevmash a Severodvinsk. Secondo i dati ufficiali, 'Krasnoyarsk' è il secondo della linea di sottomarini nucleari multiuso del progetto 'Yasen-M'. Appartiene alla quarta generazione di sottomarini che possono essere armati con missili da crociera Onyx e/o Calibre ma possono portare anche i missili ipersonici Zircon.

Tajani: "Kiev entri nell'Ue, più rapidi su Bosnia e Balcani"

"Abbiamo dato parere favorevole all'avvio dei negoziati con l'Ucraina per l'adesione all'Ue e abbiamo notato la decisione di Kiev di dare nuove norme per la minoranza ungherese, cosa che chiedevo da quando ero presidente del Parlamento Europeo". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del Consiglio Ue. "Allo stesso tempo chiediamo che si lavori per l'adesione in tempi più rapidi per i Paesi dei Balcani e della Bosnia", ha sottolineato il titolare della Farnesina. 

Isw: "Mosca non vuole negoziati seri, ma solo la resa di Kiev"

Secondo gli analisti del think tank Usa Isw, la Russia non intende impegnarsi in negoziati seri con l'Ucraina ed eventuali trattative alle condizioni della Russia equivalgono alla completa resa di Kiev e dell'Occidente che la sostiene. L'Institute for the study of war nel suo ultimo report cita l'intervista all'Afp di due giorni fa della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, secondo la quale "una soluzione globale, sostenibile ed equa" in Ucraina può avvenire solo se l'Occidente smette di "rifornire di armi le forze armate ucraine" e se l'Ucraina si arrende e "ritira le sue truppe" dal territorio ucraino che la Russia ha annesso. "La smilitarizzazione lascerebbe ovviamente l'Ucraina permanentemente alla mercé della Russia", commenta l'Isw. "Le dichiarazioni di Zakharova evidenziano chiaramente il fatto che gli obiettivi iniziali dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, come stabilito dal presidente russo Vladimir Putin il 24 febbraio 2022, non sono cambiati, e che Putin non intende porre fine alla guerra a meno che i suoi obiettivi di massima non siano stati raggiunti", si legge nel rapporto.

Ministero Difesa Uk: "Avdiivka ancora teatro di combattimenti più intensi al fronte"

Ucraina, Crosetto: "Dl in scadenza, su invio armi deciderà il Parlamento"

"A fine anno scadrà il decreto per l’invio di armi all’Ucraina, la Camera dovrà esprimersi per vedere se nuovamente, per il prossimo anno, vorrà autorizzare il governo. E' intanto in preparazione l'ottavo pacchetto di aiuti che entro fine anno verrà riproposto al Copasir per poi essere effettivo". Lo spiega il ministro della Difesa Guido Crosetto, arrivando al palazzo dell'Informazione per il Forum Adnkronos.

Tass, Wsj: "In molti paesi europei crescono disagio e allarme per l’indebolimento delle forze armate nazionali e l’esaurimento degli arsenali militari mentre gli Stati Uniti assumono una posizione sempre più isolazionista nel conflitto ucraino"

Russia, elezioni con legge marziale anche in 4 regioni annesse

La Commissione elettorale centrale russa ha adottato una risoluzione per consentire lo svolgimento delle elezioni presidenziali russe del prossimo 17 marzo anche nellequattro regioni sotto la legge marziale nel marzo 2024. La Commissione elettorale ha adottato all'unanimità la risoluzione, pochi giorni dopo che il presidente Vladimir Putin ha ufficializzato la sua candidatura per un quinto mandato al Cremlino. 

Ucraina, Colonna: "Voglio credere che l'Ue sarà unita sull'ok ai negoziati"

"Per quanto riguarda l'Ucraina, conosciamo la situazione e sappiamo che è necessario dimostrare il nostro sostegno a lungo termine, vale a dire inviare il segnale strategico, ma anche per farlo e programmarlo e organizzarci in merito. Ciò significa tre cose". Lo ha dichiarato la ministra degli Esteri francese, Cathrine Colonna, al suo arrivo al Consiglio degli Affari Esteri a Bruxelles. "In primo luogo, adattare il Fondo europeo per la pace in modo che possa continuare ad aiutare l'Ucraina e, in una nuova logica, indirizzarlo maggiormente verso gli aiuti per la produzione e l'acquisizione di equipaggiamenti europee. In secondo luogo, ciò significa rafforzare le sanzioni e quindi speriamo nell'adozione entro la fine dell'anno del 12esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia per incidere sullo sforzo bellico russo. In terzo luogo, ovviamente, è la questione dell'apertura dei negoziati di adesione soprattutto con l'Ucraina e la Moldavia. E avete sicuramente visto che il presidente della Repubblica ha indicato che la Francia appoggia l'apertura di tali negoziati".

Portavoce: "Sono 6 giorni che non abbiamo notizie di Navalny"

La portavoce di Alexey Navalny dichiara che l'oppositore non è comparso all'udienza di un processo alla quale avrebbe dovuto partecipare stamattina in videoconferenza dal carcere e denuncia che "questo è già il sesto giorno" che lo staff di Navalny non ha notizie del dissidente, detenuto per motivi ritenuti di chiara matrice politica. Lo riporta la testata Meduza. "Questo è già il sesto giorno da quando non sappiamo dove sia Alexey o cosa gli sta succedendo", ha scritto Kyra Yarmysh su internet. I funzionari della colonia penale IK-6 di Vladimir, dove Navalny è detenuto, affermano che ciò sia dovuto a presunti problemi alla rete elettrica che andrebbero avanti dal 7 dicembre. "Prendono in giro", è però il commento di Yarmish. I collaboratori del dissidente temono seriamente per la sua salute e denunciano che dal 6 dicembre anche agli avvocati sarebbe stato impedito di vedere Navalny. Stando a quanto raccontano, l'8 dicembre uno dei legali dell'oppositore sarebbe rimasto tutto il giorno davanti al centro detentivo ma senza riuscire a vedere Navalny. Yarmysh ha detto che la settimana scorsa Navalny si è sentito male nella sua cella e lo staff della colonia penale gli ha messo una flebo. "Ha avuto le vertigini e si è sdraiato sul pavimento", ha dichiarato Yarmish denunciando che il malore potrebbe essere "uno svenimento per fame". 

Navalny

©Ansa

Ucraina, Mar Nero: Gb annuncia la fornitura di 2 navi dragamine

Il Regno Unito fornirà due navi militari dragamine alla Marina ucraina, nell'ambito di un nuovo passo in avanti degli aiuti militari a Kiev, destinate - stando alle dichiarazioni di Londra - ad aiutare il Paese del presidente Volodymyr Zelensky a individuare e disinnescare ordigni sottomarini russi nel Mar Nero. Lo ha annunciato nelle scorse ore Grant Shapps, ministro della Difesa del governo Tory di Rishi Sunak. Queste unità "contribuiranno alle capacità dell'Ucraina di riaprire rotte navali cruciali per le esportazioni", ha detto Shapps. L'annuncio coincide con quello bilaterale fatto nelle stesse ore assieme alla Norvegia - per bocca dello stesso Shapps e del suo omologo di Oslo, Bjorn Arild Gram - sulla creazione di una Coalizione marittima per il sostegno del commercio navale di Kiev denominata Maritime Capability Coalition. Iniziativa descritta come una testimonianza ulteriore dell'impegno " a lungo termine" dei due alleati al fianco dell'Ucraina per "la difesa delle sue acque territoriali e il rafforzamento della sicurezza nel Mar Nero". Dal febbraio del 2022, inizio della guerra aperta con la Russia, la Gran Bretagna ha già fornito aiuti militari a Kiev per 4,6 miliardi di sterline, circa 5 miliardi di euro: al secondo posto in cifra assoluta fra gli alleati occidentali e della Nato dopo gli Usa.

Budapest: "E' la settimana ucraina, non cederemo ai ricatti"

"Il dibattito di questa settimana sarà dominato dall'Ucraina. Un gran numero di politici europei vuole prendere decisioni di grande importanza completamente impreparati e privi di un consenso strategico sul futuro dell'Europa: continueremo a prendere le nostre decisioni nell'interesse europeo e nazionale e non cederemo a nessuna pressione, indipendentemente da chi provenga, da cosa ricatti o da cosa prometta". Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri magiaro Péter Szijjártó postando immagini del Consiglio Affari Esteri in corso a Bruxelles. 

Gb: "Avdiivka teatro di combattimenti più intensi"

Nell'ultima settimana, la città di Avdiivka, nell'oblast di Donetsk, ha continuato ad essere teatro dei combattimenti più intensi sul fronte. Lo afferma l'intelligence britannica, aggiungendo che "in alcuni giorni quasi il 40% di tutti gli scontri hanno avuto luogo in questo piccolo settore".

"Le unità ucraine - aggiunge il ministero della Difesa di Londra - hanno probabilmente condotto con successo contrattacchi locali, negando alle forze russe il pieno controllo del villaggio di Stepove. È qui che la Russia sta tentando, con una manovra a tenaglia, di accerchiare Avdiivka e la sua zona industriale fortemente difesa".

Avdiivka

©Ansa

Ucraina, Fsb: "Arrestate 18 spie di Kiev" in Crimea

Il Servizio di sicurezza federale russo (Fsb) ha affermato di aver scoperto una "estesa rete dei servizi segreti ucraini" in Crimea e di aver arrestato, nell'ultimo anno, 18 "agenti di Kiev" nella regione.

Mosca ha annesso la Crimea nel 2014 e le agenzie di intelligence ucraine hanno segnalato un attivo movimento di resistenza anti-russo nella penisola. L'Fsb sostiene che le attività della presunta rete sarebbero state coordinate dall'agenzia di intelligence militare ucraina (Hur) e dal servizio di sicurezza ucraino (Sbu) sotto la guida di "operatori occidentali".

L'Fsb ha affermato che "agenti e complici dei servizi segreti ucraini" sono stati incaricati di svolgere attività di sabotaggio e hanno pianificato attacchi contro rappresentanti di alto profilo delle autorità di occupazione russe, come il capo della Crimea installato dalla Russia, Sergey Aksyonov.

Ucraina, Gb stanzia oltre 4 milioni di euro per indagini su crimini di guerra

Il governo del Regno Unito ha annunciato un pacchetto da 3,7 milioni di sterline (oltre 4 milioni di euro) per sostenere le indagini e il perseguimento dei crimini di guerra commessi dalla Russia in Ucraina.

La guerra della Russi contro l’Ucraina sarebbe stata accompagnata da numerosi crimini di guerra e atrocità, con i pubblici ministeri ucraini che fino ad oggi hanno registrato più di 110.000 casi di crimini di guerra.

Russia, cresce la preoccupazione per Navalny: non è comparso in videolink all'udienza

Cresce la preoccupazione fra i sostenitori di Aleksei Navalny per le condizioni del dissidente detenuto nella regione di Vladimir dopo che neanche questa mattina è comparso in video collegamento a una udienza di un ennesimo procedimento a suo carico, ha reso noto la sua portavoce in esilio Kira Yarmish. Sono sei giorni che familiari, avvocati e collaboratori non hanno sue notizie. La dirigenza del carcere ha attribuito la mancata presenza di Navalny all'udienza di oggi a black out in corso dalla scorsa settimana. 

"Ci stanno solo prendendo in giro", ha denunciato Yarmish. Dallo scorso sei dicembre, i suoi avvocati non hanno avuto il permesso di accedere al carcere e incontrare il loro assistito. L'8 uno dei legali è rimasto fuori dal carcere tutto il giorno, ma senza risultati. Due settimane fa, Navalny, che è sopravvissuto a un tentativo di avvelenamento con il Novichok nel 2020, aveva accusato un malore durante una udienza. Si era dovuto sedere per terra.

Kuleba: "Fatto quanto richiesto, l'Ue dimostri capacità di decidere"

Gli ucraini possono anche mettersi a "saltare e ballare", in caso di necessità, ma Kiev ha fatto quanto è stato chiesto e ora il Consiglio Europeo dovrebbe dimostrare di essere in grado di prendere delle "decisioni" sull'avvio dei colloqui di adesione. Lo dice il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba, a margine del Consiglio a Bruxelles. "C'era una formulazione chiara nella decisione della Commissione - ricorda Kuleba - per cui l'Ucraina dovrebbe allineare la propria legislazione alle raccomandazioni della commissione di Venezia. Tutte le principali raccomandazioni della commissione di Venezia sono state implementate nella legislazione ucraina. Possiamo saltare e ballare, se viene richiesto in aggiunta. Ma, se penso a ciò che è stato fatto, credo che la partita debba essere giocata in modo equo. Se ci viene detto di fare qualcosa e lo facciamo, deve essere registrata come risultato e servire come base per prendere ulteriori decisioni".   

"Ci siamo costantemente opposti - prosegue - al concetto in base al quale, una volta che hai la lista di quello che devi fare e lo fai effettivamente, poi viene fuori che devi fare qualcos'altro: non è così che funziona. L'Ucraina ha fatto in un mese ciò che ci si aspettava fosse fatto entro quattro mesi, entro la fine di marzo: questo è un chiaro messaggio del nostro impegno e della nostra capacità. Ora non metto in dubbio l'impegno della stragrande maggioranza assoluta dei membri dell'Ue a procedere ai colloqui di adesione con l'Ucraina, ma il prossimo incontro del Consiglio Europeo deve dimostrare che esiste anche una capacità di prendere decisioni", conclude. 

Zelensky: "Ho sentito Milei. L’ho ringraziato per il sostegno all’Ucraina e ho invitato l’Argentina a collaborare con noi per ripristinare la pace"

Guerra in Ucraina, Borrell: "Dobbiamo aumentare gli aiuti a Kiev". VIDEO

Kuleba: "Ci servono F16, droni e difesa aerea, munizioni restano un problema"

"E' come imparare l'abc. Tutti sanno di cosa abbiamo bisogno: F-16, droni e munizioni, che restano un problema". Lo dice il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, a margine del Consiglio a Bruxelles. "Ci servono più sistemi di difesa aerea e intercettori, per poter contrastare i missili e i droni russi". Per Kuleba "l'Ue e gli altri Paesi che la pensano allo stesso modo devono sviluppare un certo livello di area comune nella difesa", conclude.

Kuleba: "Ci aspettiamo che l'Ue apra ai colloqui di adesione"

L'Ucraina ha già approvato nella Rada, il Parlamento, "tre leggi" sulle quattro che l'Ue aveva chiesto di approvare entro marzo 2024, inclusa quella sui diritti delle minoranze linguistiche, quindi "ci aspettiamo che l'Unione Europea apprezzi gli sforzi fatti dal nostro Paese e apra i colloqui di adesione". Lo dice il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, a margine del Consiglio a Bruxelles.   

"Porto risultati molto specifici - continua - tre leggi sono state adottate dal Parlamento e firmate dal presidente: sul procuratore speciale anticorruzione, sull'ufficio nazionale anticorruzione e sull'educazione e la lingua delle minoranze nazionali". Si tratta di decisioni che dovrebbero "rimuovere le preoccupazioni espresse dall'Ungheria. Non voglio neppure immaginare né parlare", continua, delle "conseguenze devastanti che ci sarebbero se il Consiglio Europeo mancasse di prendere questa decisione, non solo per quanto riguarda l'Ucraina, ma sull'allargamento in senso ampio. Noi abbiamo fatto i nostri compiti, ci aspettiamo che l'Ue faccia i suoi", conclude. 

Kuleba

©Ansa

Kuleba: "Vedrò mio collega ungherese, è la prima volta da guerra"

"Oggi vedrò di persona il ministro degli Esteri ungherese per la prima volta dall'inizio dell'invasione russa". Lo ha detto Dmytro Kuleba arrivando al Consiglio Ue precisando che l'Ucraina ha approvato la legge sull'istruzione e l'uso della lingua per le minoranze "nel modo in cui voleva Budapest". Kuleba ha confermato che il presidente Volodymyr Zelensky e il premier magiaro Viktor Orban hanno avuto un breve scambio di vedute a margine della cerimonia d'insediamento di Milei a Buenos Aires ma non poter aggiungere di più. "Budapest - ha aggiunto - è sempre stata tra i Paesi più favorevoli all'ingresso dell'Ucraina nell'Ue e dunque va capito perché, se i dubbi che aveva sono stati risolti, non cambia la sua opposizione all'apertura dei negoziati". 

Kiev: "Se Ue non apre a adesione sarà un errore devastante"

L'Ucraina ha già approvato "tre delle quattro leggi" chieste dalla Commissione Europea per veder completate le richieste nel suo rapporto sull'apertura dei negoziati di adesione e l'ultima restate è stata depositata al Parlamento. "È la dimostrazione del nostro impegno, abbiamo fatto i compiti a casa e ora ci aspettiamo che sia l'Ue a rispettare gli impegni: in caso contrario sarebbe devastante per l'Ucraina e per l'Unione Europea, perché lancerebbe il messaggio che l'Unione non è in grado di prendere decisioni storiche". Lo ha detto il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba arrivando al consiglio affari esteri dell'Ue. 

Kuleba: "Fatte 3 delle 4 leggi richieste per negoziati Ue"

"Qualche settimana fa la Commissione europea ha prodotto un rapporto con la raccomandazione al Consiglio europeo di aprire i negoziati di adesione con l'Ucraina e chiedendo all'Ucraina di fare entro marzo quattro leggi e mostrare progressi nella lotta alla corruzione. Io vengo a Bruxelles con risultati specifici: delle quattro leggi raccomandate dalla Commissione per marzo tre sono state adottate dal Parlamento e firmate dal presidente. Queste tre sono le più importanti: sul procuratore nazionale anti-corruzione; l'ufficio anticorruzione e l'uso delle lingue per le minoranze nazionali. Questo porta la legislazione nazionale a livello dell'Ue e dovrebbe eliminare le preoccupazioni espresse dall'Ungheria nelle discussioni. La quarta legge, quella sul lobbying, è stata calendarizzata al Parlamento e sarà adottata". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, al suo arrivo al Consiglio Esteri a Bruxelles.

"Sono venuto qui con un messaggio chiaro dell'impegno dell'Ucraina a fare la propria parte, per aprire i negoziati e andare avanti verso l'adesione all'Ue. In cambio, nello spirito di partnership e mutuo interesse, ci aspettiamo che l'Ue faccia una decisione di apprezzamento per lo sforzo fatto dall'Ucraina e apra i negoziati", ha aggiunto. 

Guerra Ucraina, domani Zelensky incontra Biden alla Casa Bianca

Potrebbe essere un faccia a faccia chiave sullo sfondo delle richieste dei repubblicani, che pretendono concessioni significative sulla politica migratoria in cambio del loro voto per nuovi aiuti a Kiev. LEGGI L'ARTICOLO

Zelensky - Biden

©Ansa

Ucraina, il ministro degli Esteri della Lituania: " L'Ungheria è contro l'Europa"

"L'unico modo in cui posso interpretare la posizione ungherese, non solo sull'Ucraina, ma su tante altre questioni è che sono contro l'Europa e tutto ciò per cui l'Europa si batte". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri lituano, Gabrielius Landsbergis, al suo arrivo al Consiglio Esteri a Bruxelles. 

Isw: "Maria Zakharova ha chiesto che l’Ucraina ritiri le sue truppe dal 'territorio russo', vale a dire le parti degli oblast di Kherson, Zaporizhia, Luhansk e Donetsk attualmente detenute proprio dalle forze ucraine"

Attacco missilistico russo su Kiev, 4 feriti

Un attacco missilistico russo, nelle prime ore del mattino, ha ferito quattro persone nel quartiere Darnytskyi di Kiev. Lo ha riferito il capo dell'amministrazione militare della capitale ucraina Serhii Popko.

"Questa mattina il nemico ha lanciato un attacco missilistico su Kiev", ha scritto su Telegram. "Lo scenario era simile a quello di esattamente un mese fa, l'11 novembre, quando furono lanciati missili balistici sulla capitale".

Servizi di Mosca: "Gli occidentali discutono la rimozione di Zelensky"

I servizi segreti russi stanno ricevendo "informazioni affidabili che alti funzionari di importanti Paesi occidentali stanno discutendo la necessità di sostituire l'attuale presidente ucraino Volodymyr Zelensky". Lo ha detto il responsabile dell'intelligence per l'estero, Serghei Naryshkin, in una dichiarazione citata dall'agenzia Tass. L'argomento, aggiunge Naryshkin, è stato discusso in particolare ai margini di un incontro dei ministri degli Esteri dei Paesi della Ue in novembre a Bruxelles. Secondo il capo dei servizi segreti russi per l'estero, tra i candidati per prendere il posto di Zelensky figurano il capo delle forze armate ucraine Valeri Zaluzhny, il capo dei servizi segreti militari Kirill Budanov, il capo dell'ufficio presidenziale Andrei Yermak, l'ex consigliere presidenziale Alexei Arestovich e il sindaco di Kiev Vitali Klitschko. 

Lettonia: "Iniziano i negoziati sull'Ucraina, troveremo l'accordo"

"Non siamo ancora in crisi, la giornata di oggi darà inizio a una settimana di intensi negoziati, la Commissione Ue studia ogni opzione per sbloccare la situazione con l'Ungheria: dobbiamo far arrivare i fondi promessi all'Ucraina e iniziare i negoziati di adesione e credo che arriveremo ad un accordo". Lo ha detto  il ministro degli Esteri lettone, Krišjānis Kariņš, arrivando al Consiglio Ue. 

Borrell: "Dobbiamo aumentare aiuti a Kiev, non diminuirli"

"La Russia continua ad attaccare l'Ucraina, ma le perdite della Russia aumentano: questo è il momento di sostenere di più Kiev, non meno. Oggi discuteremo le garanzie di sicurezza per l'Ucraina e i ministri mi devono dare delle linee guida per portare opzioni al vertice dei leader, è importante che il sostegno militare all'Ucraina continui a livello europeo e non solo bilateralmente". Lo ha detto l'alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell arrivando al Consiglio Esteri Ue. 

Kiev: "Mosca ha perso 339.850 soldati da inizio guerra"

La Russia ha perso 339.850 soldati in Ucraina dall’inizio della guerra il 24 febbraio 2022. Lo ha riferito lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, aggiungendo che nel numero sono comprese le 1.030 vittime delle forze russe nell'ultimo giorno.

Secondo il rapporto, la Russia ha perso anche 5.655 carri armati, 10.560 veicoli corazzati da combattimento, 10.636 veicoli e serbatoi di carburante, 8.070 sistemi di artiglieria, 919 sistemi di razzi a lancio multiplo, 605 sistemi di difesa aerea, 324 aerei, 324 elicotteri, 6.154 droni, 22 imbarcazioni e un sottomarino.

Borrell: "E' il momento del massimo sostegno Ue a Kiev"

"La Russia ha aumentato i suoi attacchi. Kiev ha subito, un paio di giorni fa, la più grande ondata di droni dall'inizio della guerra, quindi gli attacchi contro le città ucraine sono continuati ma allo stesso tempo continuano a crescere le vittime dell'esercito russo. Questo è il momento di mettere tutta la nostra capacità a sostegno dell'Ucraina". Lo ha dichiarato l'Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera, Josep Borrel, al suo arrivo al Consiglio Affari esteri. "I ministri dovranno darmi indicazioni per presentare al Consiglio europeo la proposta sugli impegni di sicurezza che mirano principalmente ad aumentare le capacità delle strutture e a coordinare gli accordi bilaterali tra gli Stati membri e Ucraina, e cosa facciamo a livello di Unione europea", ha aggiunto. 

Borrell

©Ansa

Ucraina, Finlandia: "Comportamento dell'Ungheria deplorevole"

"Non sono preoccupata. La posizione dell'Ungheria è stata deplorevole negli ultimi mesi. Dobbiamo continuare ad aiutare l'Ucraina per tutto il tempo che sarà necessario e non è solo per il futuro dell'Ucraina ma anche per il nostro". Lo ha dichiarato la ministra degli Esteri finlandese,  Elina Valtonen, al suo arrivo al Consiglio Affari esteri. Valtonen si è detta "ottimista" che al vertice europeo di questa settimana ci sara' "una decisione sull'Ucraina" per quanto riguarda l'apertura dei negoziati di adesione all'Ue.

Zelensky: "L'Argentina rimarrà al nostro fianco"

"Credo che la posizione del nuovo presidente dell'Argentina e della sua squadra rimarrà invariata: Oggi si basa sul sostegno dell'Ucraina, della nostra sovranità e integrità territoriale, sul sostegno alla libertà": lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante un incontro con la comunità ucraina di Buenos Aires. Lo riporta oggi il sito della presidenza di Kiev. Zelensky, che è arrivato ieri in Argentina per partecipare alla cerimonia di insediamento del presidente eletto Javier Milei, ha espresso la speranza che una posizione così chiara del Paese possa influenzare il sostegno politico generale all'Ucraina in questa regione, che influenzerà a sua volta il sostegno alle risoluzioni ucraine presso le Nazioni Unite, si legge nel comunicato. "È importante che una voce così potente dell'America Latina, come la voce dell'Argentina, la voce del Paraguay, dell'Uruguay, dell'Ecuador, siano tutte dalla nostra parte. E sono felice che sia così", ha osservato Zelensky.

Zelensky

©Ansa

Aiuti all'Ucraina, sondaggio: per metà degli statunitensi Biden spende troppo

Quasi la metà degli elettori americani ritiene che gli Stati Uniti stiano spendendo troppo per gli aiuti all'Ucraina: lo rileva un sondaggio pubblicato dal Financial Times, reso noto mentre a Washington si attende il presidente ucraino Volodymyr Zelensky proprio per ottenere maggiori finanziamenti. Il sondaggio FT-Michigan Ross rileva che il 48% degli statunitensi ritiene che gli Stati Uniti stiano spendendo "troppo" in aiuti militari e finanziari per sostenere lo sforzo bellico di Kiev contro la Russia, mentre il 27% è convinto che Washington stia spendendo la "giusta quantita'" e solo l'11% che non stiano spendendo abbastanza. L'opposizione ai finanziamenti a Kiev è particolarmente pronunciata tra i repubblicani. I dati accompagnano un momento particolarmente difficile per Biden che sta faticando a convincere il Congresso ad approvare un pacchetto di spesa per la sicurezza pari a 111 miliardi di dollari, soldi che andrebbero quasi per metà a Kiev (60 miliardi), il resto a Israele e Taiwan.

Kyiv Independent: "Le forze ucraine hanno abbattuto tutti i 18 droni Shahed "kamikaze" e tutti gli otto missili balistici lanciati dalla Russia durante la notte"

Kiev, nella notte 8 missili e 18 droni russi: tutti abbattuti

Le forze di difesa aerea ucraine hanno abbattuto la notte scorsa tutti i missili balistici e i droni kamikaze lanciati dalla Russia sul Paese: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare di Kiev, precisando che Mosca ha lanciato otto missili balistici sulla regione di Kiev e un totale di 18 droni Shahed-136/131 di fabbricazione iraniana. I missili provenivano da nord, presumibilmente dalla regione russa di Bryansk, e sono stati lanciati introno alle 4:00 ora locale (le 3:00 in Italia), si legge in un comunicato. I droni, invece, sono stati lanciati dai distretti di Chauda e Belbek della Crimea occupata e sono stati intercettati dalle unità di difesa aerea ucraine all'interno dell'area di controllo del Comando aereo meridionale: la maggior parte di loro è stata abbattuta sulla regione di Mykolaiv. Nelle prime ore del mattino sono state udite esplosioni a Kiev e poco dopo l'Aeronautica militare ucraina ha avvertito della minaccia missilistica nella regione, riporta Rbc-Ucraina. 

Joschka Fischer: "Più armi nucleari in Europa di fronte alla minaccia di Putin"

Lo ha detto alla Zeit l'ex ministro degli affari esteri della Germania e vice-cancelliere nei due governi di Gerhard Schröder dal 1998 al 2005, oltre che membro di spicco dei Verdi. Di fronte al “ricatto nucleare di Putin” sarebbe necessario che l’Ue abbia “un proprio deterrente atomico”, ha spiegato. L'INTERVISTA

Ucraina, esercito: "Abbattuti 8 missili russi diretti a Kiev"

L'Ucraina ha abbattuto otto missili russi che volavano verso Kiev lunedi' mattina, ha detto l'esercito ucraino, mentre le autorita' locali hanno riferito di feriti. "Secondo le prime informazioni, intorno alle 4:00", la Russia "ha iniziato un attacco missilistico contro la regione di Kiev. In totale, la difesa aerea ha distrutto otto bersagli aerei che volavano in direzione della capitale secondo una traiettoria balistica", hanno detto le forze aeree ucraine su Telegram. Ci sono persone ferite nel distretto di Darnytskyi, ha riferito l'amministrazione militare di Kiev sullo stesso social network.

Kiev: "Le perdite in combattimento del nemico dal 24 febbraio 2022 all'11 dicembre 2023"

Mondo: I più letti