Terremoto Marocco, oltre duemila morti. Farnesina: "Italiani stanno tutti bene"

©IPA/Fotogramma

Nella sera di venerdì 8 settembre la terra ha tremato violentemente. La scossa, di magnitudo 7, è durata circa 30 secondi ed è stata sentita lungo tutta la dorsale dell'Atlante. Epicentro a 16 km dal villaggio Tata N'Yaaqoub, nel municipio di Ighil, 72 chilometri a sud-ovest di Marrakech. Ingenti i danni. Decretati 3 giorni di lutto nazionale. Meloni: "Piena disponibilità dell'Italia". Mattarella: "Pronti a contribuire ai complessi lavori di soccorso"

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Oltre duemila morti e più di duemila feriti, è questo il bilancio - provvisorio - del terremoto che ha colpito il Marocco - in particolare la regione di Marrakech - venerdì sera 8 settembre (LE FOTO). La scossa, di magnitudo 7 della scala Richter è durata circa 30 secondi ed è stata sentita lungo tutta la dorsale dell'Atlante. L’epicentro è stato localizzato al centro del Paese, a 16 chilometri dal villaggio Tata N'Yaaqoub, nel municipio di Ighil, 72 chilometri a sud-ovest di Marrakech. Ingenti i danni, con diversi edifici crollati soprattutto nelle province e nei comuni di al-Haouz, Taroudant, Chichaoua, Ouarzazate e Marrakech. Accertata la presenza di 500 italiani in Marocco: "Stanno tutti bene", ha fatto sapere la Farnesina. Proclamati tre giorni di lutto nazionale. Meloni: "Piena disponibilità dell'Italia a sostenere il Marocco in questa emergenza". Mattarella: "Disponibilità a contribuire ai complessi lavori di soccorso".


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Bellotti: "È stato drammatico"


Marocco, turisti rientrati da Marrakech: "30 secondi di paura"

"La paura è stata davvero tanta: 30 secondi di puro terrore. Lì per lì abbiamo pensato ad un attentato, ad una esplosione oppure ad una tromba d'aria poi però ci siamo resi conto che si era invece trattato di un terremoto". È il racconto di una turista italiana rientrata questa sera all'aeroporto di Ciampino da Marrakech con un gruppo di altri connazionali che la notte scorsa si trovavano in Marocco quando l'intera regione di Marrakech è stata colpita dalla violenta scossa di terremoto di magnitudo 7 della scalaRichter.

Le testimonianze dal Marocco ai microfoni di Sky TG24

"Ho sentito un rumore fortissimo, nel sonno non riuscivo a orientarmi", è quanto ha raccontato una donna che si trovava in casa nell'area in cui è avvenuto il sisma di magnitudo 7. La corrispondente Ansa Olga Piscitelli: "Gli ospedali sono al collasso" (LE TESTIMONIANZE)

Piscitelli (Ansa): "Ospedali Marrakech al collasso". VIDEO


Un cittadino francese morto

Un cittadino francese è morto durante il terremoto in Marocco e altri otto sono rimasti feriti. Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri francese all'Afp. Il decesso è avvenuto "ad Agadir, in seguito a un attacco cardiaco durante il terremoto", ha dichiarato il Quai d'Orsay,

Leader Ue al re del Marocco: "Addolorati, vi aiuteremo"

I 27 capi di Stato e di governo Ue hanno inviato una lettera al re del Marocco Mohammed VI esprimendo "le più sincere condoglianze per la terribile perditan di vite umane a seguito del terribile terremoto" che ha colpito il Paese.  "Come amici intimi e partner del Marocco, siamo pronti ad assistervi in qualsiasi modo possiate ritenerlo utile",  si legge nelle missiva firmata anche dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel e dalla presidente della Commissione Ue Ursula von del Leyen.

Sale il bilancio: oltre 1.300 morti e 1.800 feriti

Il bilancio del terremoto in Marocco è salito a 1.305 morti, come riferisce il governo marocchino. I feriti sono oltre 1.800, molti dei quali gravi. 

Prima di Macedonia del Nord-Italia minuto di silenzio per Marocco

Un minuto di raccoglimento per le vittime del terremoto che ha colpito il Marocco è stato rispettato prima del match tra la nostra Nazionale e la Macedonia del Nord, per le qualificazioni a Euro 2024 (IL RACCONTO DELLA PARTITA).

Terremoto anche in Indonesia, scossa di magnitudo 6.0 a Sulawesi

Intanto oggi una scossa di terremoto di magnitudo 6.0 si è verificata anche nei pressi dell'isola indonesiana di Sulawesi (alle 16.43 ora italiana).

Garrone: "Nostro pensiero a tragedia in Marocco"

"Noi abbiamo girato Io Capitano in Senegal ma anche in Marocco, quindi in questo momento il nostro pensiero va alla tragedia che ha colpito quella nazione" ha detto il regista ricevendo a Venezia il Leone d'argento - premio per la migliore regia per Io Capitano (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE).

Da Milano i primi aiuti dell'Italia al Marocco

Intanto da Milano partono i primi aiuti per il Marocco. In partenza ci sono i camion della Fondazione Progetto Arca, con gli aiuti umanitari per la popolazione marocchina.

Sisma Marocco, la testimonianza: "Temiamo altra forte scossa"

I danni per le strade di Marrakech

Crolli e disagi si sono registrati in tutto il Paese. Nella foto, la situazione a Marrakech.

Terremoto Marocco

©Ansa

Musumeci: "È una catastrofe, pronti a intervenire"

"È veramente una catastrofe: il bilancio cresce di ora in ora, e penso sempre a quanto anche l'Italia sia lontana da una consapevole cultura del rischio". A dirlo è il ministro della Protezione civile Nello Musumeci. "Abbiamo - prosegue Musumeci - già allertato il sistema di protezione civile, la prassi prevede tre ipotesi: o che lo Stato colpito ci faccia direttamente richiesta, o che lo faccia attraverso Bruxelles o che ritenga di avere sufficienti risorse umane e materiali per non richiedere soccorso. Siamo pronti se dovesse arrivare la richiesta,  ad intervenire con i nostri uomini, i nostri tecnici e i nostri strumenti".

Il Marocco decreta tre giorni di lutto nazionale

Il Marocco ha annunciato tre giorni di lutto nazionale, come ha annunciato il gabinetto reale. "È stato deciso un lutto nazionale di tre giorni, con bandiere a mezz'asta su tutti gli edifici pubblici", si legge in un comunicato stampa del palazzo reale diffuso dall'agenzia ufficiale Map, al termine di una riunione presieduta dal re Mohammed VI e dedicata all'esame della situazione dopo il terremoto. 

Tajani: "Italiani in Marocco sono 500"

"Abbiamo accertato attraverso la nostra ambasciata, il nostro consolato a Casablanca, il consolato a Marrakech, l'Unità di crisi e il ministero degli Esteri che gli italiani sono 500".  Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri AntonioTajani, ribadendo che "non ci sono né feriti né morti".

Croce Rossa: "L'emergenza in Marocco potrebbe durare anni"

La risposta al terremoto che ha colpito il Marocco potrebbe richiedere "mesi, se non anni". Lo ha detto in una nota Hossam Elsharkawi, direttore regionale della Federazione internazionale della Croce Rossa per il Medio Oriente e il Nord Africa. L'organizzazione "si sta mobilitando per sostenere la Mezzaluna Rossa marocchina", ha aggiunto.


Conte: "Certi che Italia e Ue daranno loro contributo"

"Il Movimento 5 Stelle è vicino al popolo marocchino in questo tragico momento di sofferenza e distruzione. Siamo certi che l'Italia, l'Unione europea e l'intera comunità internazionale daranno il loro contributo solidale per aiutare un'intera Nazione a superare questo immenso dolore". A scriverlo su X è il leader del M5S, Giuseppe Conte.

Primi italiani rientrati dal Marocco

Intanto, i primi italiani sono rientrati oggi a Roma da Casablanca."Non ci aspettavamo assolutamente una cosa del genere", ha detto all'arrivo all'aeroporto di Fiumicino uno di loro.

Sale a oltre mille il bilancio delle vittime. VIDEO

Belgio stanzia 5 milioni per sostenere il Marocco

Il Belgio ha sbloccato 5 milioni di euro "per aiutare le vittime del terremoto in Marocco e sostenere la ricostruzione". Lo ha annunciato la ministra federale per la Cooperazione allo sviluppo, Caroline Gennez.

Turisti bloccati sui monti

"Sono arrivate le ruspe che stanno lavorando per liberare la strada. Non so se ce la faranno entro la sera, speriamo. Credo che passeremo un'altra notte in macchina altrimenti, se sarà libero il passaggio, scenderemo a valle con la macchina". Così all'Ansa una turista italiana rimasta bloccata su un passo montano dell'Atlante, in Marocco, con la famiglia. La donna è in contatto con l'ambasciata.

Il racconto di un turista italiano da Marrakech

"Ieri sera siamo rientrati in albergo alle 23. Poi, dopo poco, tutto è iniziato a tremare accompagnato da un forte boato. Abbiamo preso le cose essenziali e siamo usciti dopo la scossa". Massimo Rossi, ex imprenditore orafo, è in vacanza in Marocco  e racconta quanto accaduto ieri a Marrakech. "Ora siamo davanti all'albergo che si trova nella Medina nuova e non ha riportato lesioni. Abbiamo fatto tuttavia un giro nella Medina vecchia che risale al 1200" che invece ha subito danni. "Adesso cerchiamo di ripartire ma ci hanno detto che prima di mercoledì sarà praticamente impossibile".

Bonaccini: "L'E-R è pronta a fare la propria parte"

"Ci stringiamo alle comunità colpite, l'Emilia-Romagna è pronta a fare la propria parte". Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, sul proprio profilo Facebook, esprime la vicinanza del suo territorio al Marocco.

Il movimento della placca nordafricana

È stato il movimento della placca nordafricana a generare il terremoto in Marocco. "La parte settentrionale dell'Africa si muove relativamente verso Est rispetto alla parte meridionale a sud dell'Atlante". A spiegarlo è il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Carlo Doglioni. "È un movimento di tipo compressivo, che ha anche una componente orizzontale trascorrente", aggiunge.

L'aiuto del Regno Unito

"Il Regno Unito è pronto a sostenere gli amici marocchini in ogni modo possibile". Lo ha scritto il ministro degli Esteri britannico, James Cleverly, in un messaggio su X. "I miei pensieri sono con tutte le persone colpite dal terribile terremoto della scorsa notte in Marocco", ha poi aggiunto aggiunto il premier Sunak rilanciando il messaggio.

Farnesina: "400 gli italiani in Marocco, stanno tutti bene"

Sono 400 gli italiani attualmente in Marocco, colpito nella notte da un forte terremoto, e "stanno tutti bene". Lo ha reso noto il capo dell'Unità di crisi della Farnesina Nicola Minasi parlando a Rainews24. Oltre ai primi 200 italiani che erano già stati segnalati e contattati - ha spiegato il diplomatico - ce ne sono altri 200 che partecipavano a una convention aziendale. "Siamo in contatto con tutti", ha assicurato Minasi. 

La testimonianza di un'italiana

"Mi sono molto impaurita. Ma sto bene, 35 secondi mi sono parsi un'eternità". Queste le parole di Barbara Messini  originaria di Montevarchi (Arezzo) che gestisce un bed and breakfast nella Medina di Marrakech. "Avevo diversi ospiti in questi giorni - continua -, alcuni si sono impauriti e stanno cercando di partire e lasciare il Marocco. Altri invece hanno deciso di restare. Vedremo l'evolversi della situazione nelle prossime ore". 

La gravità del terremoto in Marocco

Il sisma che ha colpito il Marocco rischia di essere tra i 15 peggiori terremoti al mondo, per numero di vittime, delle ultime due decadi, dall'inizio del 2000. E il secondo per gravità nel Paese nordafricano, dopo quello del 1960 ad Agadir che uccise un terzo degli abitanti della città (12-15 mila persone).

Aereo bloccato in Marocco, salta concerto della Scala in Belgio

A causa delle conseguenze sul traffico aereo anche in Europa del terremoto in Marocco, salta il concerto del coro e dell'orchestra della Scala in programma questa sera al Bozar di Bruxelles. Le compagini scaligere stanno facendo una tournée all'estero dedicata ai cori verdiani e dopo il concerto di ieri ad Aalborg in Danimarca, un volo avrebbe dovuto portare i 215 scaligeri in Belgio. Ma l'aereo, che era in arrivo da Marrakesh, è rimasto bloccato in Marocco a causa del sisma e non si è trovato un velivolo sostitutivo. Motivo per cui l'esibizione di questa sera diretta dal maestro Riccardo Chailly è stata cancellata. "Il pensiero dei musicisti e di tutti i lavoratori scaligeri - spiega una nota del teatro - va innanzitutto alle vittime del sisma e all'immensa tragedia che ha colpito il Marocco".

Danni anche a Marrakech

Nella foto, i calcinacci in strada a Marrakech.

Marrakech

©Ansa

Farnesina monitora l'evolversi della situazione

L'Ambasciata di Rabat e il Consolato Generale di Casablanca, insieme all'Unità di Crisi e al Consolato Onorario di Marrakech, - si legge in una nota della Farnesina - si sono sin da subito attivati per fornire assistenza, in stretto contatto con le autorità marocchine, ai connazionali presenti nell'area interessata dal sisma. Tajani è stato tenuto costantemente aggiornato sugli sviluppi della situazione sin dai primi momenti.  Nel ribadire la vicinanza del governo italiano al popolo marocchino colpito dal sisma, il vicepremier ha confermato la disponibilità della Protezione Civile italiana, in raccordo con la Protezione Civile dell'Unione Europea, a fornire tutto il supporto possibile alle autorità marocchine, ove richiesto. La Farnesina continua a monitorare attentamente l'evolversi della situazione.

Sisma quasi equivalente a quello del 1980 in Irpinia

Il terremoto in Marocco è stato "estremamente energetico, quasi equivalente al sisma in Irpinia del 1980", ha detto all'Ansa Carlo Doglioni, presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. È stata liberata una fortissima energia, ma non è al livello del terremoto in Turchia del febbraio 2023, osserva ancora Doglioni: "Il sisma in Turchia ha provocato la distruzione di 200.000 edifici e 50.000 morti, su un'area di 50.000 chilometri quadrati. Nel caso del Marocco la superficie coinvolta è inferiore". 

Presidente comunità marocchina: "Aiuti esercito verso Marrakech"

"Io vengo da Marrakech, è la mia città. Mia mamma, le mie sorelle, i miei nipoti, i miei amici, sono lì. La preoccupazione è stata grande, soprattutto quando abbiamo capito che il disastro era oltre quello che potevamo immaginare. Il terremoto ha sorpreso tutti, anche le persone che erano lì. All'inizio nessuno ha capito veramente quello che stava accadendo, perché quella non è una zona sismica". Questo il racconto fatto all'Ansa, dello scrittore marocchino e Presidente della comunità marocchina in Italia, Ahmed Ouagandar. La gente "ha molta paura e si sta preparando a dormire fuori anche stanotte - ha aggiunto -  ma so che i militari e l'esercito si stanno muovendo verso Marrakech anche da Casablanca per prestare soccorso". 

Souad Sbai: “La situazione è drammatica”

"Noi siamo in piedi da mezzanotte e mezza. Abbiamo parenti ovunque, amici di Marrakesh che non rispondono. Stiamo vivendo un'angoscia senza fine, la situazione è drammatica. Tutto il Marocco ha dormito per strada questa notte", ha detto all’Ansa Souad Sbai, presidente delle donne marocchine in Italia. "L'angoscia è tanta. Le linee ancora non funzionano bene", ha aggiunto. La preoccupazione riguarda molte zone del Paese: "Ci sono stati crolli a Casablanca, la vecchia Medina". Per questo Sbai si appella alla Protezione civile Italiana: "Me li ricordo al lavoro a L'Aquila o nell'Irpinia e spero possano attivarsi al più presto per aiutare tutta quella popolazione non ancora raggiunta, anche nelle aree rurali". "No ho memoria di una cosa del genere. Si è sentito fino in Portogallo, in Spagna", ha sottolineato la presidente. "L'ambasciatore del Marocco in Italia, Youssef Balla, si è attivato ed è a disposizione della comunità che vive in Italia per avere aiuto e tutte le informazioni che servono", ha concluso.

Il racconto di un francescano da Marrakesh

"La scossa è durata trenta secondi ed è stata fortissima. Ci sono danni alla storica Eglise Saints Martyrs di Marrakech, è la sola chiesa cattolica presente a Marrakesh", ha raccontato all'agenzia dei vescovi Sir padre Jean De Dieu Bazibuhe, della comunità dei francescani minori di Marrakesh. "Era tardi per cui le persone erano nelle case. Non c'era nessuno per le strade e questo probabilmente è una delle cause che ha aggravato il bilancio delle vittime", ha spiegato. "La maggior parte dei danni e delle vittime sono nella città antica, la Medina", ha aggiunto. E ancora: "Abbiamo visto passare ambulanze e macchine della polizia per prestare i primi soccorsi. Si era anche diffusa la notizia che ci sarebbe stata una seconda scossa forte nelle prime ore della mattina e le persone hanno quindi deciso di non rischiare. Solo con il passare delle ore, le persone stanno rientrando in casa. Il timore è che arrivino altre scosse e possano aggiungersi altri danni".

Salvini: “Italia pronta a fare la sua parte”

Anche il vicepremier Matteo Salvini ha ribadito che “l’Italia è pronta a fare la sua parte nei soccorsi”.

Piantedosi, pronti ad inviare uomini e mezzi

"Esprimo al popolo marocchino la mia vicinanza e il mio cordoglio per le vittime causate dal disastroso sisma di questa notte”, ha detto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. "I nostri Vigili del Fuoco sono pronti a intervenire in qualsiasi momento in Marocco per dare supporto alle autorità locali. Come già avvenuto dopo eventi simili in passato, ad esempio in Turchia dove proprio agli italiani fu affidato il coordinamento delle unità Usar internazionali operanti sul campo, in caso pervenga richiesta di supporto dalle autorità dal governo marocchino, il Viminale invierà uomini e mezzi nell'ambito del sistema europeo della protezione civile", ha aggiunto.

“Dopo scossa altri 10 eventi, il più forte di magnitudo 4.8”

Oltre al terremoto di magnitudo 7 che ha colpito il Marocco, in particolare la catena dell’Atlante, il Centro Sismologico Euro-mediterraneo ha registrato altri 10 eventi nella zona: il più forte ha avuto magnitudo 4.8. Il Marocco "è interessato da un’intensa sismicità attestata da molti secoli. Gli eventi più rilevanti si concentrano lungo la costa del Mediterraneo e lungo i monti dell’Atlante. Da ricordare il terremoto dell’11 maggio 1624 che ha interessato la zona di Fes con una magnitudo stimata pari a 6.7; il 29 febbraio 1960 un terremoto di magnitudo 5.7 ha invece colpito, distruggendola e provocando 15mila vittime, la città di Agadir che è stata completamente ricostruita", ha sottolineato l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

Sale ancora il bilancio dei morti: oltre mille

Sale ancora il bilancio delle vittime dopo il terremoto in Marocco: i morti son almeno 1.037, centinaia i feriti.

Caritas: “Servono medicine e coperte, bisogna fare presto”

"Servono medicine e coperte, bisogna fare presto. Noi le porteremo assieme a kit igienici, le coperte servono per il freddo che scende la sera", ha detto padre Oscar Arturo Garcia Padilla, direttore della Caritas di Rabat, che si sta dirigendo con una delegazione verso i luoghi del sisma vicino Marrakech per fornire aiuti di primo soccorso.

Tour operator: notte di paura, danni maggiori in montagna

Terremoto sentito anche in Spagna

Il forte terremoto che ha colpito il Marocco è stato avvertito anche in diverse zone del sud della Spagna e alle Canarie. Lo ha detto l'Istituto Geografico Nazionale iberico, in base alle segnalazioni di cittadini. Siviglia, Malaga e Cordova sono alcune delle città da cui è stata percepita la potente scossa sismica. La Spagna, intanto, ha offerto di inviare squadre di soccorso in Marocco. “La Spagna ha offerto al Marocco, se lo riterrà necessario, sia le sue capacità di soccorso, che in questi momenti sono le più importanti, sia la sua capacità di ricostruzione una volta passato questo momento. Ciò che è importante in questo momento è salvare il maggior numero possibile di vite umane", ha dichiarato il ministro degli Esteri Jose Manuel Albares.

Mattarella: “Disponibilità a contribuire ai complessi lavori di soccorso”

"La notizia del sisma che ha colpito questa notte il Marocco ha suscitato negli italiani tutti e in me personalmente immensa tristezza. In questa circostanza così dolorosa per l'amico popolo marocchino, desidero far pervenire a Vostra Maestà, al Governo e a tutte le famiglie di quanti hanno perso la vita le espressioni di profondo cordoglio dell'Italia e le mie sentite condoglianze". Questo il messaggio che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato al re del Marocco Muhammad VI."Vi siamo vicini con sentimenti di autentica solidarietà e auguriamo ai feriti un completo ristabilimento, manifestando disponibilità a contribuire ai complessi lavori di soccorso", ha aggiunto il Capo dello Stato.

Il racconto dei sopravvissuti in Marocco

Cei stanzia primi 300mila euro per aiuti

Anche la Conferenza Episcopale Italiana ha espresso solidarietà alla popolazione del Marocco. “Come forma di aiuto immediata, la Cei ha deciso lo stanziamento di 300mila euro dai fondi 8xmille che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica”, si legge in una nota. Lo stanziamento della Cei, attraverso Caritas Italiana, aiuterà a far fronte alle prime necessità, continua il comunicato."Alle sorelle e ai fratelli del Marocco giunga il nostro profondo cordoglio e la nostra vicinanza. Facendoci prossimi alla popolazione provata da questo tragico evento, preghiamo per le vittime e i loro familiari. Assicuriamo inoltre il sostegno delle nostre Chiese, stringendoci a tutti coloro che sono stati colpiti da questa calamità e alla comunità marocchina in Italia ferita negli affetti", ha detto il presidente della cei, il cardinale Matteo Zuppi.

Ambasciatore: “Contattati tutti i nomi segnalati”

"Finora siamo riusciti a entrare in contatto con tutte le segnalazioni" riguardo agli italiani in Marocco, ha detto l'ambasciatore d'Italia a Rabat, Armando Barucco, parlando con RaiNews24. Barucco ha confermato che al momento non risultano italiani coinvolti: "Monitoriamo di ora in ora, anche con le autorità marocchine".

Protezione civile italiana pronta a intervenire

Il sistema di aiuti e di supporto della Protezione civile italiana è pronto a essere attivato per il Marocco. L'Italia è in attesa dell'eventuale richiesta del Paese, che potrebbe arrivare in modalità bilaterale tra le due nazioni o passando attraverso il canale Ue con una richiesta a Bruxelles. "La Protezione Civile è già a disposizione per intervenire . Fino adesso non c'è stata nessuna richiesta. La nostra organizzazione è una delle migliori al mondo, è pronta ad essere operativa nel giro di pochi minuti", ha confermato il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Tg2.

Il racconto di una turista italiana

"La scorsa notte, verso le 23.30 credo, c'è stata una scossa fortissima", ha raccontato una donna italiana che - insieme al marito e al figlio 15enne - alloggiava in un hotel-ristorante sulle montagne dell'Atlante. Sono subito usciti dall'edificio. "L'hotel è rimasto molto danneggiato, per cui abbiamo passato la notte in auto”, ha aggiunto. La famiglia è in Marocco dal 31 agosto, "stavamo facendo un giro, l'auto è affittata". Ma ora la macchina è inutile, ha spiegato la donna, perché "la frana ha bloccato entrambe le vie del passo”. La famiglia sta quindi andando a piedi verso Agadir. Secondo la donna, nell’albergo il sisma non ha provocato feriti. "Ci troviamo in una zona, il Tizi 'n test, dove non ci sono soccorritori, non ci sono autorità, non c'è nessuno, per questo abbiamo deciso di incamminarci a piedi verso Agadir e non verso Marrakech, sappiamo che lì è un disastro", ha aggiunto. "Se è prudente incamminarci a piedi? Che altro dovremmo fare, cosa aspettiamo? Abbiamo due bottiglie d'acqua, mio figlio è riuscito a caricare il cellulare. Ci sono state altre scosse. La mia paura è che venga giù la montagna", ha spiegato.

Nessuna vittima in Algeria

Le autorità algerine hanno annunciato di non aver registrato vittime o danni dopo il terremoto che ha colpito il Marocco sud-occidentale. La scossa è stata avvertita in alcune province dell'ovest dell'Algeria. "In seguito al terremoto avvertito dagli abitanti di alcune zone dell'ovest del Paese, le nostre squadre hanno effettuato operazioni di ricognizione nelle province di Tindouf, Beni Abbes, Timimoun, Bechar e Naama (sud-ovest), così come Tlemcen e Sidi Bel Abbes (ovest) e non sono state registrate perdite", ha scritto la Protezione civile algerina su Facebook.

Tajani: presto per decidere se è necessario attivare voli speciali

"L'ambasciata d'Italia a Rabat, il consolato d'Italia a Casablanca, il consolato onorario a Marrakesh sono impegnati nel dare tutto il sostegno possibile ai nostri connazionali, mentre l'Unità di crisi del ministero degli Esteri opera 25 ore su 24 . La protezione civile è disponibile a fare tutto ciò che serve", ha ribadito il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Tg1. Ha aggiunto, tuttavia, che è "ancora presto per decidere" se sarà necessario attivare voli speciali per il rientro degli italiani dal Marocco. "Comunque in caso di necessità faremo quello che è stato fatto a Rodi, in Grecia, in occasione degli incendi: organizzare dei desk della nostra rappresentanza diplomatica negli aeroporti per assistere e accompagnare i nostri connazionali che possano rientrare", ha spiegato. Poi ha aggiunto: "Monitoriamo minuto per minuto".

Il racconto del cardinale di Rabat

"Non ho ancora informazioni precise di tutto il Paese. Siamo però costernati per quello che è successo ed esprimiamo la nostra compassione per le famiglie che hanno perso qualche caro e per tutti coloro che sono feriti o hanno subito danni alle abitazioni", ha detto all'agenzia dei vescovi Sir, il card. Cristóbal López Romero, arcivescovo di Rabat. Era in ufficio, ha raccontato, quando ieri sera il forte sisma ha scosso l'intero paese. "Ho sentito tutto l'edificio muoversi, durante quei secondi che sono sembrati una eternità. Siamo a Rabat, una città che si trova molto lontano rispetto all'epicentro ma la scossa, anche qui, si è sentita forte". Il pensiero dell'arcivescovo salesiano è andato subito alle vittime. "So che le autorità marocchine stanno reagendo prontamente e stanno facendo tutto il possibile per aiutare la popolazione colpita. Ad aver subito i danni maggiori, sono soprattutto i villaggi delle montagne. Che io sappia nelle grandi città non ci sono gravi problemi. Voglio quindi esprimere tutta la nostra vicinanza soprattutto a coloro che sono stati colpiti maggiormente dal terremoto e chiedo ai cristiani del Paese di pregare per le vittime e fare tutto il possibile per essere vicini a chi ha bisogno". “Il Marocco in questi anni ha saputo raggiungere una certa stabilità. Ha quindi le risorse umane ed economiche per superare una catastrofe come questa, anche se saranno ben accolti tutti gli aiuti che verranno dall'esterno".

Le immagini dal Marocco

Dal Marocco continuano ad arrivare le immagini di edifici crollati e gente sfollata.

Danni e sfollati dopo il terremoto in Marocco

©Ansa

Krisitalina Georgieva: “Profondamente triste”

Tra i numerosi messaggi di cordoglio che sono arrivati a Rabat da tutto il mondo, c'è anche quello della numero uno del Fondo Monetario Internazionale Krisitalina Georgieva. "Sono profondamente triste per la notizia del devastante terremoto che ha scosso il Marocco", ha scritto su X la direttrice del Fondo, sottolineando di essere "con il cuore vicino alle vittime e alle loro famiglie, alle prese con questa tragedia, e a tutti coloro che sono in prima linea nei soccorsi". Il Marocco si stava preparando ad accogliere, dal 9 al 15 ottobre, oltre 10mila partecipanti alle riunioni annuali del Fmi e della Banca Mondiale, in programma a Marrakech, un evento salutato come di "cruciale importanza" dai vertici dell'istituzione proprio perché organizzato in Africa.

Le testimonianze da Marrakesh

A Marrakesh le strade dello storico quartiere ebraico nella Medina sono ricoperte di detriti e vecchi edifici sono crollati. La città si è svegliata sotto shock dopo il terremoto che ha colpito il Marocco. "È come se fossimo stati colpiti da una bomba", ha detto all'Afp una residente di Mellah, Hafida Sahraouia. "Stavamo preparando la cena quando abbiamo sentito qualcosa come un'esplosione. Preso dal panico, sono uscito velocemente con i miei figli. La nostra casa purtroppo è crollata", ha raccontato la donna di 50 anni che si è rifugiata con la sua famiglia in una grande piazza all'ingresso nel suo quartiere. "Non sappiamo a chi rivolgerci. Abbiamo perso tutto", ha aggiunto. Anche Mbarka El Ghabar, una vicina, ha visto la sua casa "distrutta" dalle scosse. "Dormivamo quando c'è stato il terremoto, parte del tetto è crollata, ci siamo ritrovati bloccati dentro ma siamo riusciti a scappare, io e mio marito", ha detto, aggiungendo di aver "passato una notte da incubo".

Biden: “Profondamente rattristato”

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si è detto "profondamente rattristato per la perdita di vite e la devastazione causata dal terremoto in Marocco". In una nota diffusa dalla Casa Bianca mentre Biden si trova al G20 a Nuova Delhi, il presidente ha fatto sapere che "l'amministrazione è in contatto con i funzionari marocchini: stiamo lavorando rapidamente per garantire che i cittadini americani in Marocco siano al sicuro e siamo pronti a fornire tutta l'assistenza necessaria al popolo marocchino". "Gli Stati Uniti sono al fianco del Marocco e del mio amico re Mohammed VI in questo difficile momento", ha concluso Biden.

Re mobilita esercito e aeronautica per soccorsi

Il re del Marocco ha disposto la mobilitazione di esercito e aeronautica per i soccorso dopo il terremoto. "Su disposizione del Re del Marocco, Mohammed VI, Comandante Supremo e Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate Reali", queste hanno mobilitato con urgenza, già la notte scorsa, "importanti risorse umane e logistiche a seguito del terremoto nella regione di Al Haouz, sia per via aerea che per via terrestre, oltre a moduli di intervento specializzati basati su squadre di Ricerca e Soccorso e un Ospedale Medico-Chirurgico da Campo", si legge sul quotidiano marocchino in lingua francese Le Matin, considerato vicino al palazzo reale, che riporta il testo di un comunicato stampa dello Stato Maggiore delle Far. Le Forze Armate del Regno "hanno preso le misure necessarie in termini di collegamento e coordinamento con le autorità locali". Distaccamenti di intervento, aerei, elicotteri, droni e mezzi di ingegneria, nonché unità logistiche, sono stati inviati sul posto per fornire il supporto necessario ai vari dipartimenti interessati e alle popolazioni colpite, ha aggiunto la stessa fonte.

Papa: “Comunione nella preghiera di fronte a questo disastro naturale”

Anche il Papa ha espresso il suo cordoglio dopo il terremoto in Marocco. "Appreso con dolore del terremoto che violentemente ha colpito il Marocco", il Pontefice esprime "la sua comunione nella preghiera di fronte a questo disastro naturale". "Triste per questo evento", si legge in un telegramma di cordoglio per le vittime inviato tramite il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, Francesco manifesta la sua "profonda solidarietà a coloro che sono toccati nella carne e nel cuore da questa tragedia": prega "per il riposo dei defunti, per la guarigione dei feriti e per la consolazione di chi piange la perdita dei propri cari e della propria casa". Il Papa, poi, chiede "all'Altissimo di sostenere i marocchini in questa prova e offre il suo incoraggiamento alle autorità civili e ai servizi di soccorso".

Erdogan assicura il sostegno della Turchia

In un messaggio di condoglianze diffuso su X, anche il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha assicurato "ogni forma di sostegno" da parte di Ankara al "fraterno" popolo marocchino colpito dal devastante terremoto. "Che Dio abbia pietà di coloro che hanno perso la vita (nella tragedia)", ha scritto Erdogan dopo aver espresso il suo cordoglio per le vittime del sisma e aver formulato i suoi auguri di "pronta guarigione ai feriti". Il ministero degli Esteri turco, in un comunicato, ha assicurato che la Turchia, vittima di un devastante terremoto lo scorso febbraio, "è pronta, come sempre, a fornire ogni forma di sostegno per guarire le ferite del Marocco".

La solidarietà di Israele

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha mobilitato tutte le agenzie governative perché siano pronte a fornire l'assistenza necessaria al Marocco, dopo il devastante sisma che ha colpito il Paese. Lo ha detto l'ufficio del premier, che ha poi reso noto che è stata predisposta la partenza di una delegazione di assistenza e di aiuto. "Il primo ministro ha affermato che il popolo di Israele sta accanto al nostro amico, il popolo del Marocco, in questo momento difficile e prega per il suo benessere e assicura che aiuteremo in ogni modo necessario", si legge in una nota. Il Marocco ha stabilito piene relazioni diplomatiche formali con Israele nel dicembre 2020 come parte degli accordi di Abramo.

Metsola: “Notizie devastanti arrivano dal Marocco”

"Notizie devastanti arrivano dal Marocco, dopo che un terremoto ha provocato la morte di centinaia di persone e ne ha lasciate molte altre senza casa. I miei pensieri vanno a tutte le vittime, ai loro cari e a tutto il popolo del Marocco in questo momento difficile e tragico", ha scritto su X la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola.

Il Regno Unito aiuterà "in qualsiasi modo possibile"

Anche il Regno Unito ha fatto sapere che aiuterà il Marocco "in qualsiasi modo possibile": lo ha dichiarato il ministro degli Esteri britannico James Cleverly. "Notizie devastanti di un forte terremoto alle porte di Marrakech, in Marocco. Siamo pronti ad aiutare i nostri amici marocchini in qualsiasi modo possibile", ha scritto il ministro su X.

Macron: “Siamo devastati, pronti ad aiutare”

"Siamo tutti devastati dal terribile terremoto in Marocco. La Francia è pronta ad aiutare nei soccorsi", ha scritto il presidente francese Emmanuel Macron su X.

Le vittime

Secondo il nuovo bilancio ufficiale, che parla di oltre 800 morti, 394 vittime sono state segnalate nella provincia di Al Haouz, 271 nella provincia di Taroudant e 91 nella provincia di Chichaoua. Seguono le province di Ouarzazate con 31 morti, Marrakech (13), Azilal (11) e la prefettura di Agadir-Ida-Ou-Tanane (5). Nella Grande Casablanca si contano 3 vittime e una nella provincia di El Jadida.

Tajani a italiani: andate negli aeroporti di Casablanca o Rabat

"Sono circa 200 gli italiani presenti nell'area colpita dal sisma e non risultano vittime o feriti", ha ribadito il ministro degli Esteri Antonio Tajani al Tg2. Il ministro ha inviato anche un messaggio ai connazionali nel Paese: li ha invitato a evitare l'aeroporto di Marrakesh, dove c’è un funzionario dell'ambasciata per dare indicazioni ma che "è intasato", e raggiungere quelli di Casablanca o Rabat con i bus per "rientrare eventualmente in Italia". "Il governo segue minuto per minuto, persona per persona, la situazione: l'ambasciata, il consolato e l'Unità di crisi della Farnesina stanno rispondendo a tutte le chiamate" per dare assistenza, ha sottolineato.

Terremoto avvertito in gran parte del Marocco

Il terremoto che ha colpito il Marocco è stato avvertito in gran parte del Paese e ha provocato danni anche a oltre 400 km dall'epicentro: lo indica una mappa del Centro sismologico euro-mediterraneo pubblicata dall'Istituto nazionale di geofisica sul suo sito. La scossa è di magnitudo 7 secondo l'Istituto nazionale di geofisica del Marocco e 6,8 secondo l'Istituto geofisico statunitense). È stata avvertita da Nord a Sud, sia nelle zone interne del Paese sia in quelle costiere. Molte testimonianze riportate dal Centro sismologico euro-mediterraneo sul suo sito parlano di forti tremori e crolli. Da Marrakech, che dista 79 chilometri dall'epicentro, sono arrivate immagini di muri sbriciolati e persone scese nelle strade; immagini di crolli sono arrivate anche da Dakhla - distante 128 chilometri dall'epicentro del sisma - così come da Agadir (129 chilometri); immagini di crepe nei muri sono arrivate anche da Tabant (199 chilometri) e immagini di crolli sono state inviate al Centro sismologico euro-mediterraneo anche da Temara (356 chilometri) e da Meknès (417 chilometri).

Modi: “L'India è pronta a offrire tutta l'assistenza possibile”

Anche il primo ministro indiano Narendra Modi, con un tweet, ha espresso vicinanza al Paese nordafricano colpito dal sisma. "Estremamente addolorato per la perdita di vite umane a causa del terremoto in Marocco. In quest'ora tragica, i miei pensieri vanno al popolo del Marocco. Condoglianze a coloro che hanno perso i loro cari. Possa chi è rimasto ferito riprendersi al più presto. L'India è pronta a offrire tutta l'assistenza possibile al Marocco in questo momento difficile”, ha scritto prima di accogliere i leader al G20 di New Delhi. Poi, durante il suo discorso al summit, ha aggiunto: “Prima di iniziare con il programma del G20, voglio esprimere le mie condoglianze per la perdita di vite a causa del terremoto in Marocco. Preghiamo che tutti i feriti guariscano al più presto".

Turisti italiani bloccati su monti in Marocco

Alcuni turisti italiani, dopo il terremoto in Marocco, sono rimasti bloccati sui monti. "Siamo preoccupatissimi, siamo bloccati fuori dall'hotel sul passo Tizi n'test e la strada è sbarrata da una frana da entrambe le parti. Ora ci stiamo incamminando verso Agadir, sono trenta chilometri per fortuna in discesa ma dobbiamo sbrigarci perché inizia a fare caldo", ha raccontato una turista italiana in vacanza in Marocco col marito e il figlio 15enne. Il gruppo era in un hotel sulle montagne dell'Atlante.

Nuovo bilancio: oltre 800 morti e 600 feriti

Continua a salire il bilancio delle vittime del terremoto che ha colpito il Marocco: i morti sono 820, i feriti almeno 672, di cui 205 in gravi condizioni.

Le condoglianze di Zelensky e Putin

"Le nostre più sentite condoglianze a Sua Maestà il Re Mohammed VI e a tutti i marocchini per le vittime del terribile terremoto nella regione di Marrakech. Auguro ai feriti una rapida guarigione. L'Ucraina è solidale con il Marocco in questo tragico momento", ha scritto su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Anche l’omologo russo Vladimir Putin ha espresso le sue condoglianze al "popolo amico" del Marocco. "In Russia condividiamo il dolore e il lutto dell'amichevole popolo marocchino", ha detto Putin in un messaggio al re del Marocco Mohammed VI, offrendo le sue "sincere condoglianze per le tragiche conseguenze del devastante terremoto".

L'Ue pronta a fornire "tutta l'assistenza necessaria"

L'Unione europea ha fatto sapere di essere pronta a fornire al Marocco "tutta l'assistenza necessaria", dopo il terremoto che ha provocato centinaia di vittime. "Il centro di crisi Ue monitora da vicino la situazione", Lo ha detto un portavoce della Commissione europea.

Ingv: “Nella stessa zona 15mila vittime nel 1960”

Il sisma di questa notte in Marocco è avvenuto lungo la catena montuosa dell'Atlante ed è dovuto alla spinta della placca africana verso quella europea. Il sisma è avvenuto sullo stesso asse che nel 1960 provocò circa 15 mila vittime. Leggi la spiegazione del sismologo

Crosetto: “Difesa pronta ad aiutare in ogni forma e modo”

Il ministro della Difesa Guido Crosetto, su X, ha espresso le condoglianze al Marocco e assicurato che “la Difesa è pronta ad aiutare in ogni forma e modo”.

Terremoto avvertito anche in Spagna e Portogallo

La violenta scossa di terremoto che ha colpito il Marocco è stata avvertita anche nel sud della Spagna e in Portogallo. Il call center di emergenza nella regione spagnola dell'Andalusia ha fatto sapere di aver ricevuto più di 20 chiamate da cittadini preoccupati nelle aree intorno a Huelva, Siviglia, Jaén, Málaga, Marbella e Córdoba. Secondo l’agenzia di stampa statale portoghese Lusa, le autorità del sud del Portogallo hanno segnalato chiamate analoghe, soprattutto nelle città di Faro, Lisbona e Setúbal.

Il cordoglio della Spagna

"Il governo spagnolo esprime il suo cordoglio per il terribile terremoto registrato la scorsa notte in Marocco. La Spagna manifesta la sua solidarietà al Marocco e a tutte le persone colpite", si legge in un comunicato del ministero degli Esteri iberico.

La Farnesina monitora la situazione

L'ambasciata d'Italia a Rabat e il consolato generale seguono l'evolversi della situazione in Marocco insieme all'Unità di crisi della Farnesina e "in stretto raccordo con le autorità locali", ha fatto sapere il ministero degli Esteri dopo il terremoto nel Paese nordafricano. “Per qualsiasi emergenza o segnalazione è possibile contattare Unità di Crisi al numero +39 06 36225”.

Appello urgente per le donazioni di sangue

Il Centro regionale trasfusionale di Marrakech ha lanciato un appello urgente per le donazioni di sangue. Secondo quanto riferisce il quotidiano marocchino Le Matin, tutti i cittadini sono stati invitati a presentarsi in massa per donare il sangue.

Le zone più colpite

Le vittime sono state confermate in diverse province e prefetture di Al Haouz, Marrakech, Ouarzazate, Azilal, Chichaoua e Taroudant.

La spiegazione del sismologo

Il terremoto in Marocco è avvenuto lungo la catena montuosa dell'Atlante, con un movimento di compressione generato dalla spinta della placca africana verso quella europea. "È un terremoto che fa parte della sismicità che caratterizza tutti i monti dell'Atlante", ha detto il sismologo Carlo Meletti, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. I monti, che separano il deserto del Sahara dall'oceano Atlantico, sono stati lo scenario di un altro terremoto di magnitudo 5,8, avvenuto nel 1960 ad Agadir, nel Sud del Marocco, e che fece circa 15mila vittime. "Il terremoto di oggi è avvenuto sullo stesso asse", ha detto ancora Meletti. "I monti dell'Atlante sono una delle due zone del Marocco a maggiore sismicità. L'altra si trova lungo la costa mediterranea, dove nel 1624 a Fez è avvenuto un terremoto devastante", ha detto ancora il sismologo. La catena montuosa è caratterizzata da un movimento di compressione nord-sud. Vale a dire che a sud si trova la placca africana, la cosiddetta Africa stabile, "un continente che si muove quasi come un unico oggetto" e la cui spinta verso nord interagisce con la placca europea e ha generato la catena dell'Atlante, con un movimento di tipo compressivo.

In migliaia nelle strade

Migliaia di persone si sono riversate per le strade della città nuova di Marrakech e nei vicoli della medina, in preda al panico. Elettricità e collegamento internet sono mancati a lungo. Il centralino dell'ambasciata italiana a Rabat ha ricevuto numerose chiamate, soprattutto da parte di turisti che hanno chiesto di rientrare a casa. Molta gente ha passato la notte in strada anche in altre città e villaggi.

Gente in strada dopo il terremoto in Marocco

©Ansa

Tajani: "Al momento non abbiamo notizia di italiani feriti"

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha scritto su X: "Sono vicino al Marocco per il tragico terremoto che ha seminato morte e distruzione. L'Italia è pronta ad aiutare, anche per le fasi di soccorso, le autorità marocchine in questi momenti difficili. Una preghiera per le vittime e i loro familiari". Poi, su La7, ha aggiunto: “Al momento non abbiamo notizia di italiani feriti”. Il ministro ha precisato che sono circa 200 gli italiani che risultano presenti nel Paese in questo momento. Ha aggiunto di essere in contatto costante con l'ambasciata a Rabat e il consolato a Marrakech per dare massima assistenza ai nostri connazionali. Si sta lavorando, ha detto, per poter assicurare il rientro in Italia dei turisti. "La prima cosa importante è contattare tutti gli italiani. Seguiamo minuto per minuto l’evolversi per la situazione", ha sottolineato il titolare della Farnesina.

La conta dei danni

A partire delle prime ore dell'alba è iniziata anche la conta dei danni, dopo che i soccorritori sono riusciti a raggiungere le zone più impervie della catena montuosa, vicino alla cima del Toubkal. Grande paura anche nella medina di Marrakech, dove le parti più fragili delle mura che circondano il centro storico sono crollate. Hanno ceduto alcune abitazioni, nella piazza Jamaa el Fna è crollato il minareto di una piccola moschea vicino allo storico Café de France. Si segnalano danni nella kasbah di Marrakech e crolli di abitazioni nella zona a nord est. In città nuova ci sono crepe nel campanile della chiesa cattolica di Gueliz. Crolli di facciate a Essaouira, sull'Oceano atlantico, e a Ouarzazate, nel centro Sud.

Tra i terremoti più forti nel Paese

Il terremoto di ieri sera è il più forte finora registrato in Marocco dopo quello del 2004 di magnitudo 6.3 ad Al Hoceima (nord-est di Rabat) e quello degli anni '60 che distrusse Agadir con una magnitudo di 5.7 (causando 12.000 morti).

La solidarietà dei politici

Oltre Meloni, messaggi di solidarietà e di vicinanza al Marocco sono arrivati anche da altri membri delle istituzioni italiane e dai leader di tutto il mondo. I MESSAGGI DEI POLITICI

Meloni: “Piena disponibilità dell'Italia a sostenere il Marocco”

La presidente del Consiglio “Giorgia Meloni, oggi a Nuova Delhi per il vertice G20, ha appreso con dolore il tragico bilancio del devastante terremoto che ha colpito il Marocco", ha fatto sapere una nota di Palazzo Chigi. "Meloni – si legge – ha espresso vicinanza e solidarietà al primo ministro Aziz Akhannouch, ai familiari delle vittime e al popolo marocchino, manifestando la piena disponibilità dell'Italia a sostenere il Marocco in questa emergenza".

Riaperto l’aeroporto di Marrakech

Ieri sera, dopo il terremoto, è stato chiuso l’aeroporto di Marrakech: lo scalo è stato riaperto stamattina intorno alle 6.

Lo sciame sismico

Uno sciame sismico di centinaia di scosse, durante la notte, è stato registrato dall'Istituto nazionale di geofisica (Ing) del Marocco dopo la scossa di magnitudo 7 sulla scala Richter che ha colpito la zona a sud-ovest di Marrakech. Secondo Nasser Jebbour, capodivisione dell'Ing, l'area colpita ha un perimetro di almeno 400 chilometri, nella provincia di Al Hazoud, dove sorgono i villaggi berberi, ai piedi dell'Atlante.

Il bilancio delle vittime

L’ultimo bilancio delle vittime, ancora provvisorio, parla di 632 morti e 329 feriti. Secondo il ministero dell'Interno del Marocco, tra i feriti 51 sono in gravi condizioni. Il ministero ha sottolineato che il terremoto ha causato il crollo di diversi edifici, in particolare nelle province e nei comuni di al-Haouz, Taroudant, Chichaoua, Ouarzazate e Marrakech. Il bilancio del sisma si aggiorna di minuto in minuto, man mano che arrivano i dati dalle città e soprattutto dalle località di montagna vicine all'epicentro. I paesi che punteggiano l'Atlante sono molto poveri, spesso non hanno collegamento internet e le case sono costruite con il caratteristico muro a pisé, realizzato in paglia, fango e sassi.

La scossa sentita lungo tutta la dorsale dell'Atlante

La scossa è stata sentita lungo tutta la dorsale dell'Atlante, a Merzouga, una delle porte del deserto, Taroudant, Essaouira e Agadir e dall'altro versante della catena montuosa a Casablanca, fino a Rabat. Ingenti i danni materiali. Sono state mobilitate le forze dell'ordine, la protezione civile e il personale medico e paramedico per predisporre un piano di emergenza.

Le foto dal Marocco

Ingenti i danni, con diversi edifici crollati. Migliaia di persone hanno passato la notte in strada. GUARDA LE FOTO DAL MAROCCO

Terremoto in Marocco

(Ansa/Getty)

L’epicentro

La scossa, di magnitudo 7 della scala Richter, è stata registrata alle 23.11 dell’8 settembre: è durata circa 30 secondi ed è stata sentita lungo tutta la dorsale dell'Atlante. L’epicentro è stato localizzato al centro del Paese, a 16 chilometri dal villaggio Tata N'Yaaqoub, nel municipio di Ighil, 72 chilometri a sud-ovest di Marrakech.

Forte terremoto in Marocco

Un forte terremoto ha colpito venerdì sera il Marocco, in particolare la regione di Marrakech. Il bilancio, ancora provvisorio, parla di oltre 600 morti e 300 feriti. Guarda le prime immagini dal Paese.

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