Nuovo capitolo nel processo al tycoon, a New York, per il pagamento alla porno star Stormy Daniels. L'ex presidente americano è stato multato per aver violato i limiti che gli erano stati imposti sui suoi commenti su giurati e testimoni. E il giudice lo ha messo in guardia sulla possibilità di finire in carcere, nel caso in cui le violazioni dovessero continuare. Lui attacca: "Mi è stato tolto il mio diritto costituzionale alla libertà di espressione"
"Il giudice mi ha tolto il mio diritto costituzione alla libertà di espressione. Questo processo è truccato e, togliendomi la libertà di parola, questo controverso giudice sta truccando le elezioni del 2024. Interferenze sulle elezioni". L’accusa arriva direttamente da Donald Trump sul suo social Truth, dopo che martedì 30 aprile è stato scritto un nuovo capitolo del processo che lo riguarda, a New York, per il pagamento alla porno star Stormy Daniels . L'ex presidente americano è stato multato per 9.000 dollari, per aver violato i limiti che gli erano stati imposti sui suoi commenti su giurati e testimoni. E il giudice Juan Merchan ha messo in guardia il tycoon sulla possibilità di finire in carcere nel caso in cui le violazioni dovessero continuare.
Il processo e la multa
Il processo contro Trump per i pagamenti alla porno star, nell'ambito di un piano più complesso per tenere informazioni compromettenti lontane dalla campagna, e quindi vincere le elezioni nel 2016, è ora entrato in una settimana cruciale. Alla ripresa delle udienze, infatti, il tycoon si è subito visto piombare sul capo la multa da 9.000 dollari. Ma quella di martedì è stata anche la giornata delle testimonianze di due personaggi chiave: l'avvocato di Daniels e della coniglietta di Playboy Karen McDougal e il banchiere che ha aiutato il faccendiere del tycoon a effettuare i pagamenti. "Sono profondamente consapevole e garante dei diritti che il primo emendamento assicura all'imputato", ha affermato il giudice Juan Merchan. Tuttavia, "non tollererò più violazioni dei miei ordini", ha precisato avvertendo di essere pronto a "imporre una pena detentiva" se Trump non smetterà di commentare a sproposito il processso. Il giudice si è anche lamentato di non poter, per legge, stabilire una multa "più consona alle finanze" dell'ex presidente, e quindi più alta, limitandosi dunque a stabilire una cifra di 1.000 dollari per ciascuna delle violazioni più eclatanti. Detto questo, Merchan ha comunque concesso al tycoon l'autorizzazione a partecipare alla cerimonia del diploma del figlio Barron che si tiene il 17 maggio.
ISCRIVITI AL CANALE WHATSAPP DI SKY TG24