Terremoto in Marocco, le testimonianze degli italiani. VIDEO

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"Ho sentito un rumore fortissimo, nel sonno non riuscivo a orientarmi", è quanto ha raccontato una donna che si trovava in casa nell'area in cui è avvenuto il sisma di magnitudo 7. La scossa è stata registrata alle 23:11 di venerdì 8 settembre. La corrispondente Ansa Olga Piscitelli: "Gli ospedali sono al collasso"

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"Stavo dormendo, mi ero appena addormentata. Siamo io e la mia piccolina di tre anni. Tutto a un tratto sento un rumore fortissimo", comincia così il racconto ai microfoni di Sky TG24 di Valentina Bracci, una donna italiana che si trova in Marocco, nell'area in cui è stato avvertito il terremoto di magnitudo 7 la sera di venerdì 8 settembre. La corrispondente Ansa Olga Piscitelli ha invece detto che "gli ospedali, almeno quelli di Marrakech, sono quasi al collasso" (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE). Mentre Francesco Bellotti, casco bianco e civilista per l'ong veronese "Progettomondo", ha spiegato: "È stato drammatico".

"Siamo tutti in allerta"

"Nel sonno non sapevo neanche orientarmi", "questo rumore continuava all'infinito - ha detto Bracci - poi mi sono resa conto che anche le mie ginocchia stavano dondolando, che io ballavo, le ante dei miei armadi stavano ballando, cadendo cose giù. Ho realizzato c'è il terremoto. E mi sono chiesta: "Cos'è che si deve fare quando succede una cosa così?'". La donna ha pensato di scendere e andare in strada. "Prendo la bambina, mi copro con una coperta e vado", ha raccontato. Sui soccorsi, "sono stati sicuramente tempestivi nelle parti della città più danneggiate. Dove abito io, non c'era necessità di soccorso, però so che in Medina sono stati molto tempestivi". Poi il timore: "Siamo sicuramente tutti allerta - ha spiegato Valentina - perché qui, a quanto pare, la zona non è sismica quindi nessuno era preparato a degli eventi così. Siamo tutti rimasti scioccati. La città è agibile, i negozi sono aperti i servizi ci sono ma siamo tutti sul chi va là".

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Piscitelli: "I feriti sono numerosi"

Parlando della situazione negli ospedali dell'area interessata dal terremoto, la giornalista Piscitelli ha ribadito che i "feriti sono numerosi e fanno tutti riferimento a Marrakech che è, in questa zona, il centro più fornito e una sorta di capitale di questa parte del Marocco". "Il punto più colpito della città di Marrakech - ha aggiunto - è la città antica, quella circondata dalle mura perché è la più fragile. La Medina è fatta di piccole viuzze e questo complica le operazioni di salvataggio".

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Bellotti: "È stato drammatico"

Da Marrakech arriva anche il racconto di Francesco Bellotti, casco bianco e civilista per l'ong veronese "Progettomondo" che ricorda i momenti del sisma. "C'erano molti turisti e famiglie e il momento del terremoto è stato sentito da tutti in modo drammatico". 

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