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Terremoto in Marocco, si scava tra le macerie: oltre 2.100 morti e 2.400 feriti

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Sisma Marocco, sale bilancio morti: 3 giorni lutto nazionale
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Sisma Marocco, sale bilancio morti: 3 giorni lutto nazionale
00:01:21 min

Continua ad aggravarsi il bilancio del sisma che ha colpito venerdì sera il Paese, in particolare una zona a 70 chilometri da Marrakech. Tra i feriti, oltre mille sarebbero in condizioni critiche. A generare la scossa, di magnitudo 7, è stata la placca nordafricana. Vicino all’epicentro crollati diversi edifici e antiche mura. Tre giorni di lutto nazionale. Per la Croce Rossa, l'emergenza potrebbe durare anni

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Continua ad aggravarsi il bilancio del violento terremoto che ha colpito venerdì sera il Marocco, in particolare una zona a 70 chilometri da Marrakech. Secondo il ministero degli Interni, ci sono oltre 2.100 morti e più di 2.400 feriti. Tra le persone ferite, oltre mille sarebbero in condizioni critiche. Intanto, mentre proseguono le scosse, si scava tra le macerie ed è corsa contro il tempo per cercare di salvare eventuali superstiti. In ginocchio le aree vicine all’epicentro, con diversi edifici crollati e antiche mura distrutte. Devastata la kasbah nella Medina di Marrakech. Secondo la Croce Rossa, l'emergenza potrebbe durare anni. La Farnesina ha fatto sapere che i 400 italiani presenti in zona “stanno bene”. Decretati tre giorni di lutto nazionale.


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La devastazione a Ouirgane

terremoto marocco

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La devastazione a Ouirgane

Lezioni sospese in 42 comuni

Il Ministero dell'Istruzione nazionale del Marocco sospende le lezioni in 42 comuni e douar situati nelle province di Al Haouz, Chihaoua e Taroudant. In questa zona, segnala il ministero, sono state danneggiate 530 scuole e 55 collegi. Altrove, le scuole riprenderanno normalmente da lunedì 11 settembre.

Farnesina: finora fornito supporto a 500 connazionali in Marocco

La Farnesina in un comunicato ha reso noto che Tajani ha contattato oggi l'omologo marocchino Nasser Bourita per presentare le sue condoglianze e del governo al popolo marocchino . "Il vicepremier ha altresì ribadito la disponibilità dell'Italia a offrire ogni forma di assistenza umanitaria, mettendo, in particolare, a disposizione del governo di Rabat squadre di emergenza, nonché asset di sostegno all'attività degli ospedali e, più in generale, quanto possa essere necessario per far fronte all'emergenza umanitaria e per pianificare attività di supporto alle strutture sanitare marocchine danneggiate dal sisma", continua la nota. "Nel restare in contatto con l'Ambasciatore d'Italia in Marocco, Armando Barucco, Tajani segue costantemente gli sviluppi della situazione, soprattutto in relazione alle attività di assistenza agli italiani interessati dal terremoto - prosegue il comunicato -. Fino ad oggi, l'Ambasciata a Rabat e il Consolato Generale a Casablanca, in raccordo con l'Unità di Crisi e anche grazie al desk istituito presso l'Aeroporto di Marrakesh, hanno fornito supporto ad oltre 500 connazionali".

Tajani: offerti a Marocco team d'emergenza e sostegno sanitario

Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani sottolinea su X di essere "in contatto con il ministro degli Esteri del Marocco al quale ho espresso le condoglianze del governo. Abbiamo messo a disposizione team di emergenza e sostegno sanitario". Tajani ha poi "ringraziato la nostra sede diplomatica per aver assistito al meglio, anche con un desk in aeroporto, gli italiani a Marrakech".

Musumeci: pronti vigili fuoco e 1000 posti letto

Il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, ha dichiarato: "Alle autorità del Marocco abbiamo fatto pervenire la prima offerta del nostro Sistema di protezione civile, in supporto alle loro strutture operative, a seguito del drammatico evento sismico. Potremmo inviare subito, comunque entro quattro-cinque ore, una squadra Search and Rescue (SAR) italiana composta da 48 unità specializzate dei vigili del fuoco (che sarebbero trasportate in loco da mezzo dell'Aeronautica militare). Inoltre, tende ed effetti letterecci per 1.000 unità ed un Posto medico avanzato con o senza personale medico". 

Le voci dei soccorritori. VIDEO

Sisma Marocco, le voci dei soccorritori
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Sisma Marocco, le voci dei soccorritori
00:01:59 min

Soleterre: allarme per bimbi malati oncologici


Marocco, Soleterre: allarme per bimbi malati oncologici
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Marocco, Soleterre: allarme per bimbi malati oncologici
00:01:58 min

Continua il rientro degli italiani

È atterrato alle 16.45 a Fiumicino il volo della Royal Air Marocco proveniente da Casablanca con a bordo un gruppo di italiani di rientro dal Marocco. 

Sale anche il bilancio dei feriti

Salgono a 2.421 i feriti. Nel precedente bollettino del ministero dell'Interno marocchino si parlava di 2.059 feriti.

I danni a Marrakech

Sono diversi anche i danni registrati a Marrakech

Terremoto

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I danni a Marrakech, 10 settembre 2023

Sale a 2.122 il bilancio dei morti

Continua a salire il bilancio delle vittime del terremoto in Marocco. Secondo l'ultimo aggiornamento del ministero dell'Interno i morti sono 2.122. 

Il cordoglio del grande imam di Al-Azhar

"Vorrei esprimere condoglianze al regno del Marocco, al re e al popolo per questa tragedia che ci ha infranto il cuore. Invoco dall'Altissimo per tutte le vittime perdono e misericordia, per i loro famigliari pazienza, per i loro cuori consolazione, e pronta guarigione per i feriti". Lo ha detto il grande imam di Al-Azhar, sceicco Ahmad Al-Tayyeb, massima autorità teologica dell'Islam sunnita, all'inizio del suo intervento alla sessione di apertura dell'Incontro Internazionale "L'audacia della pace", promosso a Berlino dalla Comunità di Sant'Egidio. 

Incominciano le sepolture nei villaggi

In molti villaggi del Marocco colpiti dal sisma si cominciano a seppellire i morti. Lo riportano molti media tra cui il Guardian.

L'Algeria propone piano urgente

L'Algeria ha proposto un piano urgente per fornire aiuti alla popolazione marocchina per far fronte alle conseguenze del terremoto, qualora Rabat dovesse accettarlo. L'aiuto proposto dall'Algeria consiste in una squadra di intervento della Protezione civile composta da 80 soccorritori specializzati, tra cui personale addestrato alle operazioni di ricerca e salvataggio, un'équipe medica, oltre ad aiuti umanitari per il primo soccorso, tende e materassi.

Biden: "Vicini al Marocco"

"Siamo vicini alla popolazione del Marocco. Stiamo lavorando per assicurarci che gli americani nel Paese siano al sicuro e per assicurare aiuti". Lo afferma il presidente Joe Biden aprendo la sua conferenza stampa a Hanoi.


Distrutta la moschea di Tinmel

Tra gli edifici più colpiti dal sisma che ha devastato il Paese africano c’è un capolavoro dello splendore almohade, candidato a entrare tra i beni Unesco nel 1995 ma mai inserito: LE FOTO DEI DANNI

Famiglia italiana ancora bloccata sull'Atlante

"Le ruspe stanno lavorando intensamente ma a 8 chilometri da qui la frana è grande. Stanno facendo il possibile, ma il lavoro è lungo”, fanno sapere i turisti, moglie, marito e figlio 15enne, bloccati sul passo montano del Tizi n' Test: LA LORO STORIA.

Blinken: "Devastante"

"Devastante, abbiamo offerto tutta l'assistenza necessaria al Marocco", ha afferma il segretario di Stato americano Antony Blinken in un'intervista alla Cnn.

Re del Marocco chiede di pregare in tutte le moschee

Il re del Marocco, Mohammed VI, ha chiesto alle autorità e ai cittadini di pregare in tutte le moschee del Regno per la misericordia delle anime delle vittime del terremoto che ha colpito il Paese. Mohammed VI ha poi ringraziato i molti Paesi amici che hanno espresso solidarietà al popolo marocchino in questa circostanza, molti dei quali hanno anche annunciato la volontà di fornire assistenza in queste circostanze eccezionali.

Morti 4 cittadini francesi

Il terremoto in Marocco ha finora provocato la morte di quattro francesi e il ferimento di altri 15. Lo ha dichiarato il ministero degli Esteri di Parigi.

I danni al patrimonio artistico

"Bisogna programmare subito anche la fase che prevede la ricostruzione delle scuole e dei beni culturali colpiti dal sisma", ha scritto Eric Falt, direttore regionale dell'Ufficio Unesco per il Maghreb, in un comunicato.  Facendo una prima valutazione dei danni, l'Unesco ha espresso "il desiderio di comprendere meglio l'impatto del disastro. "Abbiamo notato crepe significative sul minareto della Koutoubia, la struttura più emblematica, ma anche la distruzione quasi completa del minareto della moschea Kharbouch sulla piazza Jama El Fnaa. Anche le mura della città sono state danneggiate in più punti. Il quartiere ovviamente più colpito però è il Mellah (ex quartiere ebraico)". 

Distrutta la moschea di Tinmel sull'Atlante

La moschea di Tinmel, uno dei capolavori dell'arte sacra marocchina del 12esimo secolo è ormai un cumulo di macerie. Testimonianza dello splendore almohade, nel pieno delle montagne dell'Atlante, era tappa obbligata per i cultori di arte in viaggio tra Marrakech e Taroudant. Più volte restaurata, ha attirato l'interesse dell'Unesco, ma non è mai stata inserita nella lista dei patrimoni dell'umanità. 

Turchia pronta a dare aiuto

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che si trova in India per il vertice del G20, ha dichiarato che Ankara è pronta "ad aiutare il Marocco con tutti i nostri mezzi".

Un uomo estratto vivo dalle macerie a Moulay Brahim

Continua la corsa contro il tempo in Marocco per cercare eventuali sopravvissuti al terremoto. Nelle scorse ore un uomo è stato estratto vivo a Moulay Brahim, un villaggio sulle montagne dell'Atlante tra i più devastati dal sisma. Nella zona si scava a mano e con qualsiasi mezzo disponibile tra i detriti. Le piccole ruspe lavorano senza sosta anche tra i vicoli della Medina di Marrakech.

Netanyahu: “Israele è al fianco del Marocco”

"Esprimo condoglianze a nome mio, a nome del governo e a nome di tutti i cittadini di Israele al re del Marocco Mohammed VI e a tutti i cittadini del Marocco in seguito al pesante disastro che li ha colpiti, provocando la morte di migliaia di persone". È con queste parole che il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha aperto oggi la seduta settimanale del Consiglio dei ministri. "Israele fornirà al Marocco ogni aiuto possibile. Se lo desidereranno, una missione di salvataggio si tiene pronta per aiutarli. Israele è al fianco del Marocco in questa ora grave", ha aggiunto.

Il racconto di un italiano presente a Marrakech

Tra gli italiani presenti a Marrakech al momento del terremoto c’è anche Stefano Santini, allenatore del Viareggio calcio e direttore tecnico del Viareggio Beach soccer. “È stata davvero una brutta esperienza che ricorderò per sempre", ha raccontato. Santini era a Marrakech per la premiazione dei migliori venditori del Folletto: stavano brindando in un locale al terzo piano di un palazzo quando c'è stato il sisma. Con gli altri è riuscito a mettersi in salvo in tempo, anche se si è leggermente ferito al collo e a un ginocchio per scendere le scale di corsa e fuggire in strada. La notte l'ha poi trascorsa dormendo a bordo piscina. Poi i contatti con la Farnesina: "Ci hanno rassicurato e si sono adoperati per metterci a disposizione l'aereo di rientro a casa", ha detto a La Nazione.

Sulle montagne dell'Atlante strade intasate

Le strade sulle montagne dell'Atlante, vicino all'epicentro del sisma che ha sconvolto il Marocco, sono intasate di traffico, con i soccorritori che cercano di raggiungere le zone più colpite e le ambulanze che viaggiano nella direzione opposta trasportando i feriti. Le famiglie, scrive Sky News, sono riunite all'aperto, ai lati delle strade. Il villaggio di Moulay Brahim, destinazione popolare tra i turisti per la sua vicinanza a Marrakech, è un cumulo di macerie.

Turisti italiani ancora bloccati sull'Atlante

È ancora bloccata sul passo montano del Tizi n' Test, sull'Atlante, la famiglia di turisti italiani in vacanza in Marocco che ieri, mentre si trovava in hotel, è rimasta isolata a causa del terremoto. "Le ruspe stanno lavorando intensamente - dice una turista - ma a 8 chilometri da qui la frana è grande. Stanno facendo il possibile, ma il lavoro è lungo. Dicono che ce la faranno per questa sera. Vediamo".

Macron: Francia pronta ad aiutare

La Francia è pronta a intervenire in aiuto del Marocco quando le autorità di Rabat "lo riterranno utile". Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron durante la conferenza stampa al termine del G20 di New Delhi. "Abbiamo mobilitato tutte le squadre tecniche e di sicurezza per poter intervenire quando le autorità marocchine lo riterranno utile", ha spiegato Macron.

Arrivati in Marocco vigili del fuoco francesi

Una squadra di vigili del fuoco volontari di Lione, accompagnata da un conduttore cinofilo, è arrivata nelle prime ore di oggi in Marocco per partecipare alle operazioni di soccorso dei terremotati a una cinquantina di chilometri da Marrakech: lo ha reso noto la prefettura del Rodano. La squadra è composta da 4 esperti nelle operazioni di soccorso, un infermiere e un conduttore cinofilo con il suo cane.

Code di turisti davanti all'aeroporto di Marrakech

Dopo il terremoto di venerdì sera, sono migliaia i turisti che stanno cercando di lasciare il Marocco per tornare nei loro Paesi. Code davanti all'aeroporto di Marrakech.

La fila di turisti all'aeroporto di Marrakech

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La Spagna invierà squadre di soccorso e aiuti

La Spagna invierà squadre di ricerca e soccorso e aiuti al Marocco: lo ha dichiarato il ministro degli Esteri spagnolo Jose Manuel Albares. Ha spiegato che Madrid ha ricevuto una richiesta formale di aiuto da Rabat. "È un segno della solidarietà spagnola e del senso di amicizia che unisce il popolo spagnolo a quello marocchino", ha detto Albares in un'intervista a Catalunya Radio, aggiungendo di aver ricevuto una telefonata dal suo omologo marocchino con la richiesta di aiuto nelle prime ore di oggi.

Raccolta fondi della Croce Rossa Italiana

La Croce Rossa Italiana ha aperto sul suo sito web una raccolta fondi per aiutare la Mezzaluna Rossa Marocchina a soccorrere la popolazione colpita dal terremoto. Si può contribuire collegandosi al sito. "Dobbiamo supportare i soccorritori. La priorità di tutti - ha detto Rosario Valastro, presidente della Croce Rossa Italiana - deve essere salvare più vite possibili. La Mezzaluna Rossa Marocchina (Mrcs) si è da subito attivata per affiancare le autorità locali nelle operazioni di ricerca di superstiti, per raggiungere coloro che sono intrappolati sotto le macerie, fornire il primo soccorso e prendersi cura dei sopravvissuti. Davanti a una emergenza così grande ha bisogno del sostegno di tutti: la popolazione colpita dal sisma avrà bisogno di un grande supporto anche nei mesi a venire".

Seconda notte fuori casa per migliaia di persone

Migliaia di persone hanno passato la seconda notte fuori casa in Marocco: alcune per la paura di nuove scosse, altre perché non hanno più un’abitazione sicura.

Gente dorme all'aperto in Marocco

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Il Papa: “Vicini al popolo del Marocco”

Il Papa all'Angelus ha espresso la sua "vicinanza al caro popolo del Marocco colpito da un devastante terremoto”. “Prego per i feriti, per coloro che hanno perso la vita, tanti, e per i loro familiari. Ringrazio i soccorritori", ha aggiunto Francesco. E ancora: "In questo tragico momento siamo vicini al popolo del Marocco".

Marocco: Banca mondiale, offerto pieno sostegno al Paese

Anche la Banca mondiale ha offerto sostegno al Marocco. "Il nostro pensiero è rivolto al popolo del Marocco, che sta soffrendo gli effetti del devastante terremoto che ha causato una tragica perdita di vite umane, feriti e danni nelle aree a sud di Marrakech. Abbiamo trasmesso le nostre più sentite condoglianze al Regno ai massimi livelli e offerto il nostro pieno sostegno al Paese in seguito a questa catastrofe. La nostra unica attenzione in questa fase è rivolta al popolo marocchino e alle autorità che stanno affrontando questa tragedia", si legge in una nota.

Le testimonianze degli italiani rientrati

Scossa di magnitudo 3.9 a sud di Marrakech

Una scossa di terremoto di magnitudo 3.9 ha colpito questa mattina alle 9:59 ora locale (le 10:59 in Italia) il Marocco, a sud di Marrakech, nella stessa area in cui è stato registrato il sisma di magnitudo 7 di venerdì: lo riporta sul suo sito l'Istituto geofisico statunitense Usgs. L'ipocentro del terremoto odierno è stato localizzato a una profondità di 10 chilometri.

Corsa contro il tempo per trovare eventuali superstiti

In Marocco è corsa contro il tempo per cercare di trovare eventuali superstiti e salvare le vite delle persone rimaste intrappolate nelle macerie. "Le prossime 24-48 ore saranno fondamentali", ha detto Caroline Holt, direttrice delle operazioni della Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. "Gli sforzi di ricerca e salvataggio avranno la priorità, ovviamente, parallelamente all'assicurarsi che coloro che sappiamo essere sopravvissuti siano assistiti", ha aggiunto. La situazione è critica nelle aree rurali dell'epicentro del sisma: molte case, costruire con mattoni di fango, sono crollate e le strade di accesso ai villaggi restano ancora inaccessibili.

La Tunisia invia soccorsi

La Tunisia sta per inviare i primi soccorsi in Marocco: ha mobilitato una squadra della protezione civile composta da 56 persone e un ospedale da campo completamente attrezzato per dare manforte al Paese dopo il devastante terremoto. Lo riporta Morocco Worldnews.

Il maggior numero di morti nella provincia di Al-Haouz

Il maggior numero di morti a causa del terremoto in Marocco è stato segnalato nella provincia di Al-Haouz: nella zona, epicentro del sisma, sono state segnalate quasi 1.300 vittime. Nella seconda provincia più colpita, quella di Taroudant, i morti sono 450.

Pronto primo ospedale di campo vicino Marrakech

In Marocco proseguono le operazioni di soccorso. Mentre si continua a scavare, entrano in gioco le unità mediche per le prime cure. Ad Asni, pochi chilometri a sud di Marrakech, stanno arrivando i medici militari inviati da Rabat e da Meknes per aprire il primo ospedale di campo, allestito nella zona. Il nosocomio, che sarà operativo nelle prossime ore, mette a disposizione un reparto di traumatologia, uno di rianimazione d'urgenza, di cardiologia e neurologia, una pediatria e una ginecologia. Servirà per soccorrere le vittime del terremoto e alleggerirà il carico di lavoro degli ospedali di Marrakech, dove verranno inviati solo i feriti più gravi.

Onu: oltre 300mila persone hanno bisogno d’aiuto

Sono più di 300mila le persone a Marrakech e nei dintorni che hanno bisogno di aiuto dopo il potente terremoto che ha colpito il Marocco. Lo dice l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha), sottolineando che "sta monitorando attentamente la situazione ed è pronto a fornire supporto". L'Onu si è anche detta pronta ad "assistere il governo del Marocco nei suoi sforzi per aiutare la popolazione colpita".

Sui social i video e le immagini del sisma

Un video pubblicato su X (ex Twitter) da Hespress English mostra le immagini raccolte da una telecamera di sicurezza durante la scossa che ha sconvolto il Marocco: inquadra un ristorante e si vedono i clienti e lo staff scappare. Ma sui social le testimonianze di quegli attimi di paura sono diverse: guarda l'articolo con una raccolta dei video dai social

Nuova scossa di magnitudo 4.5

Una nuova scossa di terremoto di magnitudo 4.5 ha colpito la zona di Marrakech, già devastata dal sisma di venerdì. Lo ha riferito l'Euro-Mediterranean Seismological Centre (Emsc), individuando l'epicentro a 88 km a sud/sudovest di Marrakech.

Il racconto dell'inviato di Sky TG24

I crolli nella Medina di Marrakech

La città vecchia ha subito ingenti danni: guarda le foto

I danni nella Medina di Marrakech

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L’epicentro e la magnitudo

L'epicentro della scossa è Al Haouz. Secondo l'osservatorio geologico americano (Usgs), la magnitudo è stata di 6,8 gradi, a una profondità di 18,5 chilometri. Il Centro nazionale marocchino per la ricerca scientifica e tecnica (Cnrst), invece, ha indicato una magnitudo pari a 7 gradi della scala Richter a una profondità di 8,5 chilometri. In ogni caso, si tratta di una delle scosse più forti mai registrate nella storia del Paese. L'ultima che si avvicina per portata - magnitudo 5,7 -risale al 1960 ad Agadir, non molto lontano dalla regione colpita: fece 12mila morti (un terzo della popolazione locale dell'epoca). La più recente nel 2004, ad Al Hoceima, con 628 morti e 926 feriti (6,3 gradi).

I danni in Marocco dopo il terremoto

Il terremoto di venerdì sera ha distrutto interi villaggi di montagna. Sono centinaia le famiglie decimate. La maggior parte dei morti si concentra nella provincia di AlHaouz (1.293 persone) e, in misura minore, a Taroudant (452), entrambe situate a sud di Marrakech, dove la cifra dei decessi è ferma a tredici. Tafeghaghte e Moulay Brahim sono tra le località più colpite. Piccoli villaggi di montagna (siamo sull'Alto Atlante), a una cinquantina di chilometri dall'epicentro. "Sono stati completamente spazzati via. I crolli di montagna hanno interrotto le strade e reso difficile l'arrivo dei soccorsi", ha raccontato il ministro della Giustizia Abdelilah Wahbi, che è anche sindaco di Taroudant. In questi villaggi a scavare tra le macerie è arrivato l'esercito, con gli elicotteri per i soccorsi e le ruspe per farsi strada.

I danni in Marocco dopo il terremoto

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Si continua a scavare tra le macerie

In Marocco si continua a scavare tra le macerie alla ricerca di sopravvissuti al terremoto. Le zone più colpite dal sisma sono quelle di al-Haouz, Marrakech, Ouarzazate, Azilal, Chichaoua e Taroudant. Difficili i soccorsi nelle zone montuose: ad Amizmiz, vicino all'epicentro, secondo Le Monde non si sono ancora visti aiuti e gli abitanti sono impegnati in prima persona nelle ricerche tra le macerie.

Rientrati i primi italiani

Ieri sera sono rientrati in Italia i primi nostri concittadini che hanno vissuto il terremoto in Marocco. Tra gli italiani non si registrano vittime né feriti.

Ong francese: governo blocca squadre soccorso straniere

"Il governo marocchino blocca tutte le squadre di soccorso": è questa la denuncia di ArnaudFraisse, responsabile comunicazione dell'Ong Secouristes sans frontieres, sui media francesi. Molti Paesi e organizzazioni internazionali si sono offerti di inviare aiuti ma, ha detto il capo dell'Ong francese, Rabat "sta bloccando tutte le squadre di soccorso tranne quella del Qatar... Non capiamo questa situazione di stallo".

Tra le vittime anche un cittadino francese

Tra le oltre 2mila vittime del terremoto in Marocco c’è anche un cittadino francese. A confermarlo è il ministero degli Esteri francese. Un cittadino francese è morto "ad Agadir, in seguito a un attacco cardiaco durante il terremoto", ha dichiarato il Quai d'Orsay. Ha aggiunto che altri otto francesi sono rimasti feriti e che le autorità sono "in stretto contatto con loro per garantire che siano curati adeguatamente". Agadir, il luogo in cui è morto il cittadino francese, dista circa 200 km in linea d'aria da Al-Haouz, l'epicentro del sisma.

Croce Rossa: risposta al terremoto potrebbe richiedere anni

La risposta al terremoto che ha colpito il Marocco potrebbe richiedere "mesi, se non anni". Lo ha detto in una nota Hossam Elsharkawi, direttore regionale della Federazione internazionale della Croce Rossa per il Medio Oriente e il Nord Africa. L'organizzazione, ha aggiunto, "si sta mobilitando per sostenere la Mezzaluna Rossa marocchina".

Il racconto dei turisti italiani

"La paura è stata davvero tanta: 30 secondi di puro terrore. Lì per lì abbiamo pensato a un attentato, a una esplosione oppure a una tromba d'aria, poi però ci siamo resi conto che si era trattato di un terremoto". È questo il racconto di una turista italiana rientrata ieri sera all'aeroporto di Ciampino da Marrakech con un gruppo di altri connazionali. "Ero in albergo nella zona della Medina. Siamo stati fortunati. Il nostro albergo non è crollato a differenza di altri un po' più economici. Dopo la scossa ci hanno fatto uscire e abbiamo passato tutta la notte fuori. Solo sabato mattina siamo riusciti a rientrare in hotel per prendere i nostri bagagli. Con una macchina ci hanno poi portato in aeroporto. È stata davvero una bruttissima esperienza", ha aggiunto. "Mi trovavo in strada vicino al mio albergo quando c'è stato il terremoto: è stato violentissimo. Per fortuna a me è andata bene", ha detto un altro ragazzo italiano. "Sono di Ascoli Piceno e per questo sappiamo cosa fare in questi casi. Ci siamo allontanati dagli edifici e siamo andati in una piazza dove c'era un giardino. Lì abbiamo passato tutta la notte. Al mattino, dopo aver recuperato i nostri bagagli che erano rimasti nel nostro alloggio, abbiamo raggiunto l'aeroporto solo che adesso è difficile trovare un volo. Per fortuna noi avevamo il volo di rientro ed ora eccoci qui", ha detto un’altra turista a Ciampino.

La tour Eiffel spenta per le vittime del Marocco

Ieri sera la città di Parigi ha reso omaggio alle vittime del terremoto in Marocco spegnendo le luci della Torre Eiffel.

la tour Eiffel

©Getty

Il Marocco decreta tre giorni di lutto nazionale

Il Marocco ha annunciato tre giorni di lutto nazionale, dopo il violento terremoto che ha provocato più di 2mila morti. Lo ha annunciato il gabinetto reale. "È stato deciso un lutto nazionale di tre giorni, con bandiere a mezz'asta su tutti gli edifici pubblici", si legge in un comunicato stampa del palazzo reale diffuso ieri sera dall'agenzia ufficiale Map, al termine di una riunione presieduta dal re Mohammed VI e dedicata all'esame della situazione dopo il sisma.

Le immagini dal Marocco

Le testimonianze degli italiani

"Ho sentito un rumore fortissimo, nel sonno non riuscivo a orientarmi", ha raccontato una donna italiana che si trovava in casa nell'area in cui è avvenuto il sisma di magnitudo 7. La corrispondente Ansa Olga Piscitelli: "Gli ospedali sono al collasso". Le testimonianze degli italiani

Si aggrava il bilancio delle vittime in Marocco

In Marocco, mentre si continua a scavare tra le macerie, si aggrava il bilancio del terremoto che venerdì sera ha colpito il Paese. Secondo il ministero degli Interni, i morti sono 2.012 e i feriti 2.059. Tra le persone ferite, 1.404 sarebbero in condizioni critiche.

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