
Tra gli edifici più colpiti dal sisma che ha devastato il Paese africano c’è un capolavoro dello splendore almohade, candidato a entrare tra i beni Unesco nel 1995 ma mai inserito. “Dopo aver preservato le vite umane bisognerà programmare subito anche la seconda fase, che prevede la ricostruzione delle scuole e dei beni culturali colpiti dal sisma”, ha dichiarato Eric Falt, direttore regionale dell'Ufficio Unesco per il Maghreb, in un comunicato

Non solo vite umane: il terremoto che ha colpito il Marocco venerdì 8 settembre ha danneggiato gravemente anche importanti luoghi sacri, come ad esempio la moschea di Tinmel
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Testimonianza dello splendore almohade, nel pieno delle montagne dell'Atlante, era tappa obbligata per i cultori di arte in viaggio tra Taroudant e Marrakesh, città dalla quale dista appena 100 km
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Costruita nel 1147 e più volte restaurata, ha attirato l'interesse dell'Unesco, di cui è stata candidata nel 1995, ma non è mai stata inserita nella lista dei patrimoni dell'umanità
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Fu, all'inizio, la capitale della dinastia degli "Almohadi" e la roccaforte del suo leader spirituale Mehdi Ben Toumerte, che la elesse a capitale religiosa del suo dominio. Dopo il declino della dinastia Almohade, che vide la sepoltura dei primi tre califfi proprio nel mausoleo, la città continuò a mantenere una forte connotazione spirituale, fino a quando non venne devastata dai Merinidi nel 1276
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La moschea è stata fin ad oggi un eccezionale punto di riferimento, vista la possibilità per i non musulmani di visitarla. Accanto alla moschea, un piccolo museo dove sono esposti alcuni elementi decorativi che sono stati trovati durante lavori di restauro
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I dati parlano di dimensioni importanti, vista la superficie di 48,10 metri di lunghezza per 43,60 di profondità. Si accedeva da 6 porte laterali disposte di fronte, di cui quattro affacciate sulla sala della preghiera e due sul cortile. La sala della preghiera è distribuita su 9 navate longitudinali che trovano lo sbocco su di un transetto. In questo dispositivo la navata mediana e il transetto si distinguono per una certa preponderanza visiva. L’articolazione tra queste due matrici, della stessa portata, dava luogo ad una proiezione planimetrica a T

Situata nel quadro generale dell’architettura religiosa islamica, la moschea di Tinmel è stata insieme a quella di Taza e alle due Koutobie di Marrakech, la sintesi dell’evoluzione di un modulo planimetrico apparso in primis nell’Oriente arabo e la sua genesi in Africa e in Andalusia

Resta impressionante il confronto tra le immagini di prima e dopo il terremoto, che ha sconvolto la moschea e un intero Paese. "Dopo un disastro come questo qui, la cosa più importante è preservare vite umane. Ma bisogna programmare subito anche la seconda fase, che prevede la ricostruzione delle scuole e dei beni culturali colpiti dal sisma", ha scritto Eric Falt, direttore regionale dell'Ufficio Unesco per il Maghreb, in un comunicato

Dopo una primissima valutazione dei danni, l'Unesco ha espresso "il desiderio di comprendere meglio l'impatto del disastro. Possiamo già dire che" i danni "sono molto più importanti di quanto ci aspettassimo”

A detta dell’Unesco, “abbiamo notato crepe significative sul minareto della Koutoubia, la struttura più emblematica, ma anche la distruzione quasi completa del minareto della moschea Kharbouch sulla piazza Jama El Fnaa. Anche le mura della città sono state danneggiate in più punti. Il quartiere ovviamente più colpito però è il Mellah (ex quartiere ebraico)”
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