Guerra Ucraina Russia, news. Metsola da Zelensky: "Futuro dell'Ucraina è nell'Ue"

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La presidente dell'Eurocamera a Leopoli: "Spero che i negoziati di adesione possano iniziare già quest'anno". Intanto è salito a 11 morti il bilancio dell'attacco missilistico lanciato dai russi nella notte tra mercoledì e giovedì a Zaporizhzhia, tra le vittime c'è anche un bambino di otto mesi. La presidente dell'Eurocamera, giunta a sorpresa in Ucraina, sottolinea che "la casa dei coraggiosi ucraini è l'Ue". La Nato: più di 200 mila uomini uccisi dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina il 24 febbraio 2022

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E' salito a 11 morti il bilancio dell'attacco missilistico lanciato dai russi nella notte tra mercoledì e giovedì a Zaporizhzhia. Lo ha riferito il Servizio di emergenza statale dell'Ucraina, ricordando che tra le vittime c'è anche un bambino di otto mesi.
Malgrado le voci di ritiro delle truppe, Kiev ribadisce di mantenere ancora il controllo su Bakhmut. "Ci sono combattimenti in città e anche nelle strade, ma grazie alle forze armate ucraine (i russi, ndr) non hanno ancora preso il controllo della città", ha detto alla Bbc il vicesindaco di Bakhmut, Oleksandr Marchenko. L'esercito afferma intanto che nelle ultime 24 ore ha respinto numerosi attacchi nella città. Il presidente Usa Biden e il cancelliere tedesco Scholz hanno ribadito il comune impegno alla "solidarietà globale con il popolo ucraino" e ad "imporre costi alla Russia per la sua aggressione all'Ucraina per tutto il tempo necessario", afferma una nota diffusa dalla Casa Bianca. Negli Stati Uniti, scrive il New York Times, si lavora a una road map per mettere fine alla guerra, mentre la presidente dell'Eurocamera Metsola, giunta a sorpresa in Ucraina, ribadisce che "la casa dei coraggiosi ucraini è l'Ue".
Sono oltre 200.000 i soldati russi morti o feriti dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina il 24 febbraio 2022: lo ha detto il Comandante supremo delle forze alleate della Nato in Europa, il generale statunitense Christopher Cavoli, definendo "incredibile" la portata della guerra.

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Disegno contro la guerra, bimba russa in orfanotrofio e padre in carcere

Lo ha denunciato oggi Maria Kuznetsova, avvocato dell'uomo, in una serie di tweet ripresi dal gruppo per i diritti umani Ovd-Info, dove si vede anche una foto della bimba con il suo disegno

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Quasi 11 mila profughi ucraini entrati in Ungheria in 24 ore

Quasi 11 mila profughi ucraini sono entrati in Ungheria nella giornata di ieri, venerdì. Nel darne notizia oggi, la direzione di polizia a Budapest - citata dai media serbi - ha precisato che 5.407 ucraini hanno attraversato la frontiera tra Romania e Ungheria, mentre altri 5.358 profughi sono entrati dal confine fra Ucraina e Ungheria. A 90 rifugiati, è stato precisato, è stato concesso un permesso di soggiorno temporaneso di 30 giorni.
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Ucraina, da Arabia Saudita aiuti umanitari per 100 milioni di dollari

L'Ucraina ha ricevuto dall'Arabia Saudita aiuti umanitari per un valore di 100 milioni di dollari. Lo ha annunciato il capo dell'ufficio presidenziale ucraino, Andriy Yermak, sul suo canale Telegram. "Tra i beni di soccorso ci sono 135 potenti generatori da 20 a 400 kilowatt di potenza, coperte termiche e materiale per l'igiene", ha scritto Yermak, sottolineando che "Kiev è estremamente grata per l'aiuto". Secondo il capo dell'ufficio presidenziale, le merci sono arrivate nel Paese su tre aerei cargo e saranno distribuite in sei regioni ucraine. "L'aiuto umanitario è un segno della solidarietà e del sostegno che esiste tra i nostri Stati", ha aggiunto Yermak
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Zelensky, adesione Ue e Nato garantirà convivenza con la Russia

La piena adesione all'Ue e alla Nato garantirà la protezione e la sicurezza dell'Ucraina quando dovrà continuare a vivere accanto alla Russia dopo la vittoria di Kiev. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un incontro con gli studenti di Leopoli insieme alla presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. "Saremo il Paese vincente. E saremo soggetti. È molto importante cambiare il paradigma che esiste da molti anni. Stiamo facendo dell'Ucraina un soggetto potente in Europa in modo che non si dica che l'Ucraina è da qualche parte vicino alla Russia, ma in modo che tutti dicano che la Russia è da qualche parte vicino all'Ucraina", ha detto Zelensky, citato da Ukrinform.
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Metsola a Leopoli: aprire negoziati adesione quest'anno

"Spero che i negoziati di adesione possano iniziare già quest'anno: il futuro dell'Ucraina è nell'Unione Europea". Lo ha detto la presidente dell'Eurocamera Roberta Metsola nel corso della sua visita a Leopoli (rtp, Leopoli). "Il ritmo con cui la Verkhovna Rada e il governo stanno facendo progressi sulla richiesta di adesione all'Ue è impressionante", ha aggiunto.

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Schlein a Nyt: "Sostenere Kiev, è guerra nazionalista di Putin"

Elly Schlein prende le distanze dalla posizione del Movimento 5 stelle sull'Ucraina, pur vedendolo come un alleato per vincere le prossime elezioni. "Non sono d'accordo", spiega parlando col New York Times, in una corrispondenza da Roma che traccia il suo profilo di "donna che sta scuotendo la politica italiana" dopo essere stata eletta a sorpresa segreteria dei Democratici. Schlein descrive il suo partito come totalmente a sostegno dell'Ucraina contro l'"invasione criminale" della Russia e sottolinea che esso ha votato per mandare armi anche quest'anno "perche' ora è necessario". I sostenitori dell'Ucraina, tuttavia, sono preoccupati per il suo impegno pacifista e per quello che alcuni considerano la sua ingenua argomentazione secondo cui l'Europa in qualche modo deve convincere la Cina a costringere la Russia a porre fine alla guerra. Ma la neo leader spiega al Nyt che sente un legame personale con l'Ucraina. Suo nonno era ucraino, ricorda, e dopo essere emigrato negli Stati Uniti, stabilendosi a Elizabeth, New Jersey, la sua famiglia fu quasi certamente spazzata via dall' Olocausto. Suo nonno italiano, che divenne un parlamentare socialista, rifiutò di indossare le "camicie nere dei fascisti" durante la sua laurea e fu "un avvocato antifascista" che "difese gli ebrei nei processi". Quella storia familiare, insiste, l'ha resa molto sensibile a "ciò che il nazionalismo ha portato nel continente europeo", sostenendo che "questa guerra è una guerra nazionalista di Putin". L'articolo ripercorre la sua storia personale, da quando si sentiva "la pecora nera" della famiglia incerta sul suo futuro sino a quando con la sua elezione "ha catapultato l'Italia, che e' sembrata a lungo un Paese per vecchi, in un territorio nettamente diverso", diventando la prima donna segretario del principale partito d'opposizione contro la prima donna premier, Giorgia Meloni. Ma le due donne "non potrebbero essere piu' diverse", sottolinea il Nyt, elencando le loro contrapposizioni personali e politiche, compresa l'accusa della Schlein a Meloni di infiammare la sua base con politiche "disumane" e "illegali" che rendono più difficile salvare i migranti in mare. Schlein ribadisce che "non abbiamo bisogno solo di una leadership femminile, ma di una leadership femminista". E rilancia la sua battaglia per reintrodurre le protezioni nel mondo del lavoro, tassare i ricchi, riconnettersi con i sindacati, investire nell'economia green e spingere per i diritti gay e dei migranti. "La sinistra ha perso nel momento in cui è diventata timida" sui diritti civili e sociali, e' la sua convinzione. Il suo target non sono gli italiani medi ("dove sono?" si chiede), l'obiettivo e' "rendere chiaro chi vogliamo rappresentare: gli italiani in difficolta'". Schlein scherza anche sul suo naso pronunciato, che insieme alle sue origini le ha attirato attacchi antisemiti: "Non è un naso ebreo ma tipicamente etrusco", ironizza, prima di ammettere che un naso del genere non esiste nemmeno.

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Metsola vede Zelensky a Leopoli: 'Continuare a combattere'

"Con il presidente Zelensky a Leopoli. Nell'ultimo anno ho imparato molte cose dall'Ucraina. Ma forse la lezione più importante è quella formulata da Taras Shevchenko: 'Continua a combattere, sei sicuro di vincere'. È vero nella ricerca della pace e della libertà come nella vita. Non arrendetevi mai". Lo ha scritto su Twitter la presidente del Parlamento Europeo, che ha incontrato a Leopoli Volodymyr Zelensky.

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Sale a 11 il bilancio dei morti per l'attacco a Zaporizhzhia

E' salito a 11 morti il bilancio dell'attacco missilistico lanciato dai russi nella notte tra mercoledì e giovedì a Zaporizhzhia. Lo ha riferito il Servizio di emergenza statale dell'Ucraina, ricordando che tra le vittime c'è anche un bambino di 8 mesi. "Il 4 marzo, alle 16:30 (ora locale), il corpo di una donna è stato estratto da un edificio residenziale di cinque piani durante lo sgombero dei detriti. In totale, sono stati estratti i corpi di 11 persone (incluso un bambino)", scrive il servizio ucraino su Facebook.

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Medvedev: "Fabbrica tedesca di tank? Non vediamo l'ora"

L'ex presidente russo, Dmitry Medvedev, ha reagito con sarcasmo alla proposta avanzata dall'azienda tedesca Rheinmetall di costruire in Ucraina una fabbrica di tank, dicendo che se fosse realizzata, Mosca l'avrebbe presa di mira con i missili Kalibr.
"Se veramente i tedeschi decidono di costruire lì (sebbene siano persone pragmatiche), non vediamo l'ora. L'evento sarà debitamente accolto con fuochi d'artificio dei 'Kalibr' e altri dispositivi pirotecnici", ha scritto su Telegram. I Kalibr sono missili da crociera lanciati principalmente dalle navi. La flotta russa nel Mar Nero li ha utilizzati negli ultimi mesi per sparare sugli impianti energetici ucraini.
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Kiev, sono 462 i bambini morti da inizio guerra

Sono almeno 462 i bambini morti in Ucraina dall'inizio della guerra un anno fa. Il dato è stato diffuso dall'ufficio del procuratore generale, secondo quanto riportano i media locali. Altri 930 bambini, invece, risultano tra i feriti di diversa gravità. A causa degli attacchi russi, continuano le autorità ucraine, 3.126 istituzioni educative sono state danneggiate e altre 438 completamente distrutte. 
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Tedeschi verso fabbrica tank, Mosca "la bombarderemo"

La tedesca Rheinmetall ha avviato negoziati con Kiev per avviare la produzione di carri armati in Ucraina. Lo ha dichiarato l'amministratore delegato dell'azienda Armin Papperger in un'intervista al quotidiano Rheinische Post.
La notizia ha causato la dura reazione di Mosca, che per bocca del vicepresidente del Consiglio di Sicurezza, Dmitri Medvedev, ha fatto sapere che è pronta a bombardare l'impianto. "Una fabbrica Rheinmetall potrebbe essere costruita in Ucraina per circa 200 milioni di euro", ha affermato Papperger che si è detto sicuro che lo stabilimento potrebbe essere protetto dagli attacchi aerei dell'esercito russo. "La protezione mediante la difesa aerea non sarà difficile", ha affermato il capo di Rheinmetall. "Per vincere, l'Ucraina ha bisogno da 600 a 800 carri armati", e anche se la Germania rinunciasse a tutti i 300 carri armati Leopard 2 a disposizione della Bundeswehr, "sarebbe comunque troppo poco", ha spiegato il manager. Per fornire un tale numero di veicoli da combattimento, è necessario avviare la produzione di nuovi carri armati nel prossimo futuro, ha affermato Papperger parlando di negoziati "promettenti". L'impianto Rheinmetall potrebbe produrre fino a 400 carri armati Panther all'anno. "Se decidono di costruire davvero, non vediamo l'ora che questo evento sia debitamente contrassegnato da un saluto di missili Kalibr e altri dispositivi pirotecnici", ha scritto Medvedev sul suo canale Telegram.
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Kiev, nessun ritiro di massa da Bakhmut, controlliamo città

La Russia non ha preso il controllo della città orientale di Bakhmut e "non c'è alcun ritiro di massa delle truppe ucraine". Lo ha dichiarato Serhiy Cherevatyi, portavoce del raggruppamento orientale delle forze armate alla Cnn, spiegando che i combattimenti "sono più in periferia, con la città controllata dalle forze di difesa ucraine: le forze armate dell'Ucraina, la guardia di frontiera e la guardia nazionale". In risposta alle notizie sul ritiro di alcune delle unità ucraine, il portavoce ha chiarito che le truppe stanno ruotando le loro posizioni a Bakhmut in movimenti controllati e pianificati. Cherevatyi ha riferito che oggi ci sono state ostilità intorno a Bakhmut, nei villaggi di Vasiukivka e Dubovo-Vasylivka a nord della città, e nei villaggi di Ivanivske e Bohdanivka a ovest. "Ci sono stati 21 attacchi nemici con l'uso di vari sistemi di artiglieria e MLRS solo vicino a Bakhmut, e 9 ingaggi di combattimenti. Su questo fronte si sono svolti in totale 131 attacchi e 38 combattimenti", ha affermato, aggiungendo che oltre 150 soldati russi sono stati uccisi, 239 feriti e tre sono stati fatti prigionieri.
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Kiev, i russi bombardano tre insediamenti a Sumy e Chernihiv

Le forze russe hanno sparato 35 colpi di mortaio e proiettili nelle aree di confine tra le regioni di Sumy e Chernihiv, tre insediamenti sono finiti sotto il fuoco nemico. Lo ha riferito il Comando Operativo Nord ucraino su Telegram, citato da Ukrinform. Alla periferia del villaggio di Vovkivka sono stati registrati 20 colpi, hanno detto le autorità. I dati sulle perdite tra la popolazione locale e sui danni alle infrastrutture civili sono in fase di chiarimento. Altri colpi sono stati registrati nell'area del villaggio di Tymonovychi e del villaggio di Kharkivka. Non ci sono state segnalazioni di vittime tra la popolazione locale o danni alle infrastrutture civili. Non risultano perdite tra il personale o l'equipaggiamento militare ucraino. Ieri i russi hanno attaccato sei comunità di confine nella regione di Sumy, uccidendo un residente, ricorda Ukrinform.
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Kiev, due morti per le bombe russe sul distretto di Nikopol

Due persone sono morte a seguito del bombardamento russo di questa mattina sul distretto di Nikopol, nella regione di Dnipropetrovsk. "Al mattino, il nemico ha colpito diverse volte il distretto di Nikopol. Hanno sparato con artiglieria pesante e Mlrs. Due persone sono state uccise nella comunità di Chervonohryhorivka: una donna di 57 anni e un uomo di 68 anni", ha dichiarato Serhiy Lysak, capo dell'amministrazione militare regionale di Dnipropetrovsk, citato da Ukrinform. Nell'attacco sono state danneggiate 8 abitazioni private, 2 fabbricati agricoli, una linea elettrica e un gasdotto, ha aggiunto. A Nikopol, un hotel è stato danneggiato.
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Nato, oltre 200mila soldati russi morti o feriti

Sono oltre 200.000 i soldati russi morti o feriti dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina il 24 febbraio 2022: lo ha detto il Comandante supremo delle forze alleate della Nato in Europa, il generale statunitense Christopher Cavoli, definendo "incredibile" la portata della guerra. Lo riporta il settimanale tedesco Der Spiegel. Finora, oltre 1.800 ufficiali russi sono stati uccisi o feriti e Mosca ha perso più di 2.000 carri armati, ha aggiunto Cavoli, sottolineando che l'esercito russo spara più di 23.000 proiettili di artiglieria al giorno. Secondo Kiev, dall'inizio della guerra la Russia ha perso 152.190 soldati, di cui 820 ieri.
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L'Ue lancia un Centro per perseguire i crimini russi

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha accolto con favore la firma dell'accordo che consentirà l'avvio del Centro per il perseguimento dei crimini di aggressione contro l'Ucraina, che avrà sede all'Aja e raccogliera' le prove per futuri processi. "Ci sono prove crescenti di attacchi diretti ai civili, così come all'energia e ad altre infrastrutture. E' noto che le forze russe hanno commesso torture, maltrattamenti, violenze sessuali ed esecuzioni sommarie. Anche i bambini non vengono risparmiati", ha dichiarato von der Leyen in un video messaggio diffuso su Twitter. Il Centro per il perseguimento dei crimini di aggressione farà parte del Joint Investigation Group lanciato da Eurojust, l'agenzia di giustizia dell'Unione europea, per raccogliere prove e indagare sui crimini internazionali in Ucraina. Si tratta di una struttura indipendente della Corte penale internazionale, anch'essa con sede all'Aja e che è il tribunale competente per indagare sui crimini di guerra, crimini contro l'umanità o genocidio: la Cpi però non può indagare sui crimini di aggressione della Russia, poiché Mosca non riconosce la sua giurisdizione. Per questo motivo, l'Ue ha proposto di creare un tribunale internazionale speciale per la guerra in Ucraina, col sostegno delle Nazioni Unite. L'obiettivo del Centro per il perseguimento dei crimini di aggressione è di iniziare a raccogliere e preparare le prove per i tribunali internazionali o nazionali che giudicheranno in futuro le azioni commesse da Mosca.
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