Terremoto Turchia e Siria, bilancio si aggrava: oltre 28mila vittime

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Il bilancio dei morti continua a peggiorare. Un neonato è stato estratto vivo nella provincia di Hatay. Lo riporta l'agenzia turca Anadolou, spiegando che il salvataggio è avvenuto nel distretto Iskenderun. Il bambino è stato ricoverato in ospedale. Tajani: "Ritrovati i corpi della famiglia italiana origine siriana" che risultava dispersa. Continuano le operazioni di salvataggio. Gli Stati Uniti annunciano la sospensione temporanea di alcune sanzioni a Damasco

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Erdogan: "Ricostruiremo e ci riusciremo in un anno"

"Ricostruiremo e ci riusciremo entro un anno": lo ha assicurato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan che ha parlato durante la sua visita alla provincia di Sanliurfa, una di quelle più colpite dal terremoto. "Abbiamo esperienza nell'affrontare i disastri e ci riprenderemo rapidamente", ha aggiunto Erdogan, che è stato fatto oggetto di critiche per la lentezza dei soccorsi e tra qualche mese deve affrontare importanti elezioni politiche. "Nessuno può negare la sincera lotta del nostro Stato" - ha aggiunto il presidente - "per stare al fianco dei nostri cittadini vittime del terremoto". 
- di Redazione Sky TG24

Sisma in Turchia-Siria: bilancio morti supera i 25 mila

Il bilancio complessivo dei morti per il terremoto che ha colpito lunedì scorso la Turchia e la Siria ha superato quota 25 mila. Lo riferiscono fonti ufficiali.
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In Turchia una decina arresti per crollo edifici

Una decina di persone è stata arrestata in Turchia per il crollo degli edifici nella zona del sisma. Lo riportano i media locali. Tra le persone arrestate un imprenditore della provincia di Gaziantep e 11 della provincia di Sanliurfa, riferisce l'agenzia turca Dha.
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Partiti da Pisa gli aiuti italiani destinati alle popolazioni colpite

Due C130 della 46esima aerobrigata dell'Aeronautica militare sono decollati da Pisa per Damasco con uomini, mezzi e materiali destinati ad aiutare le popolazioni colpite dal sisma. LEGGI L'ARTICOLO

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Onu: "Bilancio dei morti nel sisma potrebbe raddoppiare"

Il bilancio dei morti per il terremoto in Turchia e Siria potrebbe "raddoppiare". A sostenerlo è il sottosegretario generale per gli affari umanitari delle Nazioni Unite Martin Griffiths, in un'intervista a Sky News. "Ci sono molti tipi di voci là fuori su come potrebbe finire" e "penso che sia davvero difficile da stimare in modo molto preciso perché dobbiamo ancora scavare sotto le macerie, ma io sono sicuro che (il bilancio dei morti) raddoppierà o più", ha dichiarato il coordinatore dei soccorsi di emergenza Onu, che si trova nella provincia turca di Kahramanmaras. "Questo è terrificante".
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Dopo 35 anni aperto valico tra Turchia e Armenia

Un valico di frontiera tra Turchia e Armenia, chiuso da 35 anni, è stato aperto per la prima volta per far passare gli aiuti post-sisma. Lo ha annunciato l'agenzia ufficiale turca Anadolu. Cinque camion che trasportavano aiuti per le vittime del terremoto che ha colpito la Turchia e la Siria lunedì hanno attraversato oggi il valico di Alican, nella provincia di Igdir, ha detto Anadolu. 
 
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Sisma Turchia-Siria, Onu: "Peggior disastro ultimi 100 anni"

Il capo degli aiuti internazionali delle Nazioni Unite Martin Griffiths ha definito il devastante terremoto che ha colpito la Turchia sudorientale e la Siria nordoccidentale come "il peggior disastro degli ultimi 100 anni nella regione". Lo riferisce la tv turca. 
- di Redazione Sky TG24

Siracusano: "Cordoglio per famiglia italiana"

“La famiglia italiana di origine siriana che risultava dispersa in seguito al sisma che ha colpito Turchia e Siria è stata ritrovata, purtroppo senza vita. Cordoglio per questi nostri connazionali scomparsi. Il numero dei deceduti continua a crescere di ora in ora. Una tragedia immane”. Lo scrive su Twitter Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento. 
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In Turchia salvata bimba dopo 133 ore

Una bambina di nome Sengul di appena 4 anni è stata salvata dopo 132 ore dai soccorritori nella città di Islahiye, uno dei centri maggiormente colpiti dal sisma che ha devastato il sud della Turchia e il nord della Siria lunedì scorso. 
 
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Onu: "Bilancio potrebbe più che raddoppiare"

Il bilancio delle vittime del terremoto potrebbe "più che raddoppiare". E' la previsione di un coordinatore dei soccorsi di emergenza delle Nazioni Unite, Martin Griffiths, a Sky News. "Penso che sia difficile stimare con precisione ma sono sicuro che il bilancio raddoppierà o più", ha detto Griffiths. 
 
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Erdogan: "Pianifichiamo ricostruzione"

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha annunciato che il governo turco sta già pianificando la ricostruzione post terremoto e chiede rispetto per il personale impegnato sul campo. "Parliamo di centinaia di migliaia di edifici distrutti dal sisma nelle nostre città la cui ricostruzione abbiamo già iniziato a pianificare. Sappiamo bene che alcuni stanno agendo in modo tale da spargere notizie che non rendono il giusto merito ai tanti eroi silenziosi impegnati in queste ore", ha detto il presidente turco da Diyarbakir, uno dei centri colpiti dal sisma. 
 
- di Redazione Sky TG24

Ong, morta donna salvata in Turchia dopo 100 ore sotto macerie

Una donna di 40 anni, tratta in salvo a Kirikhan, in Turchia, da una squadra di soccorso tedesca dopo più di 100 ore sotto le macerie a seguito del violento terremoto di lunedì, è morta oggi a causa delle ferite riportate. Lo ha riferito una ong tedesca. "Zeynep è morta nella notte. Ieri era stata salvata dalle macerie della sua casa crollata, più di 100 ore dopo il violento terremoto", ha twittato la ong I.S.A.R Germany. "Il nostro team è scioccato e rattristato", ha aggiunto l'organizzazione tedesca. 
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Team tedeschi sospendono soccorsi. "Preoccupazioni per la sicurezza"

Dopo le squadre di soccorso dei militari austriaci, anche i team dell'agenzia federale tedesca per i soccorsi dell'organizzazione Isar sospendono le operazioni nella provincia meridionale turca di Hatay per preoccupazioni per la sicurezza. La situazione è peggiorata nelle ultime ore, hanno detto le organizzazioni spiegando che le proprie squadre di ricerca e soccorso sono rimaste nel campo base a Kirikhan per il momento. 
Se ci fossero però concrete indicazioni che c'e' qualcuno vivo sotto le macerie da soccorrere le squadre si metteranno al lavoro, ha aggiunto la portavoce dell'agenzia federale,  Katharina Garrecht, parlando con la Dpa. Ad aumentare le tensioni ed i timori di violenze, viene spiegato, vi è "la mancanza di cibo e le scarse forniture idriche nelle zone colpite dal sisma".  "Si può vedere che al lutto sta lentamente seguendo la rabbia", afferma il direttore delle operazioni di Isar, Steven Bayer.
 
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Erdogan: "102 mila sfollati in Turchia"

Cresce il bilancio delle vittime del sisma registrato nel sud est della Turchia. In base a quanto reso noto dal presidente turco Erdogan, solo in Turchia i morti sono ormai 21.043, cui vanno sommati gli almeno 3.500 decessi in Siria. Erdogan ha anche aggiunto che i feriti sono più di 80 mila, mentre più di 102 mila sfollati sono stati portati in altre province del Paese, lontano dal sisma. 
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Erdogan: "Distrutta un'area di 500 km quadrati"

Sono 160 mila in tutto, le persone sul campo in Turchia nel tentativo di alleviare le sofferenze della popolazione colpita dal sisma, con la distruzione che riguarda un'area di 500 km quadrati. Lo ha reso noto da Diyarbakir il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, da 4 giorni nei territori devastati. "Attualmente, con i soccorsi giunti dall'estero, sono 160 mila le persone impegnate sul campo. Il terremoto e' stato sentito in un'area di mille chilometri quadrati, ma ha portato distruzione in un territorio di 500 km quadrati. Man mano che vanno avanti le demolizioni il bilancio è destinato ad aggravarsi, soprattutto a Kahramanmaras, Hatay e Adiyaman", ha detto il presidente turco.
 
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Erdogan: "21.043 vittime e 80.097 feriti"

Il presidente turco Recep Erdoğan ha dichiarato che finora si contano nel Paese 21.043 vittime e 80.097 feriti provocati dal terremoto che ha colpito Kahramanmaras lunedì scorso, riferisce Anadolu. Questo sisma "è stato tre volte più forte e tre volte più distruttivo del terremoto del 1999, è il più grande disastro nella memoria del nostro Paese", ha affermato Erdogan. "Stiamo trasferendo le squadre nella regione in cui il lavoro è stato interrotto a Kahramanmaras, Hatay e AdÕyaman, dove la distruzione è più grave", ha detto il presidente turco. 
- di Redazione Sky TG24

Crosetto: "Superare sanzioni, dopo sisma aiuti anche a Siria"

"Di fronte a una tragedia di tale portata non possiamo girarci dall'altra parte. L'umanità non deve fermarsi ai confini degli Stati, è necessario oltrepassare limiti e sanzioni per salvaguardare la vita umana. Ho raccolto l'urlo di dolore e ho disposto l'impiego di due velivoli dell'Aeronautica militare che porteranno aiuti umanitari in Libano dove la Mezzaluna Rossa è già pronta per il trasporto in Siria". Così il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha ribadito la volontà di aiutare in maniera concreta e senza distinzioni le popolazioni colpite dal terremoto. Le attività condotte in stretto coordinamento con la Protezione civile hanno visto due C-130 dell'Aeronautica Militare, decollati a distanza di un'ora l'uno dall'altro dall'aeroporto di Pisa, con a bordo 4 ambulanze e 4 medici, dell'Istituto ospedaliero San Donato della Regione Piemonte, farmaci e altro materiale da destinare alla popolazione siriana.  In questo momento il personale della Difesa (Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri) sta contribuendo con diverse attività alle operazioni di soccorso a favore delle popolazioni di Turchia e Siria. L'Italia ha già inviato diversi aiuti destinati in Turchia. Ieri, la nave San Marco della Marina militare, è partita dal porto di Brindisi diretta ad Alessandretta con a bordo un ospedale da campo, messo a disposizione alla Regione Piemonte alla Protezione civile, e altri beni raccolti anche attraverso donazioni di privati e di associazioni.  Nei giorni scorsi sono partiti un velivolo P180 e due C130 dell'Aeronautica Militare con a bordo medicinali, materiale sanitario e squadre di soccorso che sono attualmente impegnate nelle operazioni di salvataggio. Come disposto dal ministro della Difesa, lo Stato Maggiore della Difesa, per il tramite del Comando Operativo di Vertice Interforze, sin dalle prime ore successive al sisma sta dirigendo e coordinando tutti gli assetti militari forniti dalle Forze Armate in concorso con la Protezione civile. 
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Crosetto: "Decollato primo C-130 per aiuti a Siria"

"Di fronte a una tragedia di tale portata non possiamo girarci dall'altra parte. L'umanità non deve fermarsi ai confini degli Stati, è necessario oltrepassare limiti e sanzioni per salvaguardare la vita umana. Ho raccolto l'urlo di dolore e ho disposto l'impiego di due velivoli dell'Aeronautica militare che porteranno aiuti umanitari in Libano dove la Mezzaluna Rossa è già pronta per il trasporto in Siria". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto ha ribadito la volontà di aiutare in maniera "concreta e senza distinzioni", si legge in una nota del ministero, le popolazioni colpite dal terremoto. Le attivita' condotte in stretto coordinamento con la Protezione civile hanno visto due C-130 dell'Aeronautica militare, decollati a distanza di un'ora l'uno dall'altro dall'aeroporto di Pisa, con a bordo 4 ambulanze e 4 medici, dell'Istituto ospedaliero San Donato della Regione Piemonte, farmaci e altro materiale da destinare alla popolazione siriana.
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Terremoto in Turchia-Siria, Sky Tg24 a Samandag (VIDEO)

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