Migliaia di sostenitori dell’ex presidente hanno occupato e devastato edifici governativi nella capitale Brasilia, in scene che hanno ricordato l'assalto a Capitol Hill. Una cinquantina i feriti, alcuni in gravi condizioni. Dopo diverse ore la polizia ha ripreso il controllo della situazione. Secondo il ministro della Giustizia è un atto di "golpismo", Lula parla di “atti terroristici”. Bolsonaro, ricoverato in Florida per un'occlusione intestinale, condanna gli attacchi parlando di azioni “illegali"
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Un'immagine dei disordini a Brasilia (Ansa)
Lula lavora al Planalto nonostante i danni subiti
Usa: deputati dem chiedono estradizione Bolsonaro
Prime richieste in Usa per estradare Jair Bolsonaro in Brasile. Joaquin Castro, membro della commissione affari esteri della Camera, ha detto alla Cnn che Bolsonaro ha usato "il copione di Trump per ispirare i terroristi domestici per tentare di prendere il governo". "Ora Bolsonaro è in Florida...dovrebbe essere estradato in Brasile... Gli Usa non devono dare rifugio a quest'uomo autoritario che ha ispirato il terrorismo domestico in Brasile". Sulla stessa lunghezza d'onda la giovane star progressista Alexandria Ocasio-Cortez.
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Guterres condanna assalto: rispettare volontà popolo
Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres "condanna" l'assalto alle istituzioni democratiche in Brasile. "La volontà del popolo brasiliano e le istituzioni devono essere rispettate", ha scritto su Twitter, dicendosi "fiducioso che sarà così, perché il Brasile è un grande Paese democratico".
Alcune strade ancora bloccate da bolsonaristi
In Brasile alcune strade e autostrade sono ancora bloccate dai sostenitori dell'ex presidente, Jair Bolsonaro, dopo l'attacco di ieri contro la sede della presidenza, del Congresso e della Corte Suprema. Secondo l'ultimo bollettino della polizia stradale, il traffico è già stato sbloccato su diverse strade ma due rimangono bloccate nel comune di Novo Progreso, nello stato amazzonico del Parà (Nord), e un'altra a Matupà, città nello stato di Mato Grosso (Centro). Ieri i bolsonaristi hanno bloccato le autostrade negli Stati di Paranà, Mato Grosso, San Paolo, Parà, Minas Gerais e Santa Catarina e il giorno prima avevano anche cercato di bloccare la distribuzione di carburante nello stato del Paranà, nel Sud del Paese, presso la raffineria di proprietà della compagnia petrolifera statale Petrobras, nel comune di Arauca'ria.
1200 bolsonaristi arrestati al QG esercito a Brasilia
A Brasilia, gli agenti della Polizia militare del Distretto Federale e della Forza di Sicurezza Nazionale hanno rimosso praticamente tutti i manifestanti bolsonaristi che si trovavano nell'accampamento allestito di fronte al quartier generale dell'esercito. Sul posto sono state arrestate 1200 persone e almeno 40 autobus con manifestanti hanno lasciato la zona della tendopoli, un convoglio che poi ha attraversato le strade di Brasilia. In questo momento, scrive O Globo, ci sono solo ancora pochi manifestanti che stanno lasciando il sito. Intanto la polizia e l'esercito hanno recintato il quartier generale delle forze armate brasiliane.