Guerra Ucraina Russia, news. A Kiev il 40% della popolazione è senza elettricità

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L'Ucraina deve essere "preparata a nuovi attacchi" da parte dei russi: lo ha detto il segretario generale della Nato, Stoltenberg ribadendo che gli attacchi punteranno a colpire le infrastrutture e i sistemi di distribuzione dell'elettricità e del gas. La centrale nucleare di Zaporizhzhia rimane sotto il controllo russo: lo ha reso noto l'amministrazione russa della città occupata di Energodar, che ospita l'impianto, come riporta il Guardian. Intanto esodo di civili dalla città di Kherson ancora bombardata

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Usa per ripresa dialogo stabilità strategica con Mosca

Gli Usa vogliono riprendere il dialogo sulla stabilità strategica: lo ha assicurato l'incaricato d'affari statunitense in Russia, Elisabeth Rood, in un'intervista a Ria Novosti. Washington è impegnata nel controllo degli armamenti, in attesa dell'opportunità di riprendere il dialogo con Mosca sulla stabilità strategica, ha osservato; e ha ricordato che nel prossimo futuro si terrà una riunione della commissione consultiva bilaterale per l'attuazione del Trattato sulla riduzione e limitazione delle armi strategiche offensive (Start). "Il presidente Joe Biden è stato molto chiaro sul suo impegno a dialogare per mantenere la struttura di controllo degli armamenti oltre la scadenza dello Start nel 2026. E rimaniamo impegnati a raggiungere questo obiettivo", ha osservato Rood. E ha ricordato che nel 2021 i presidenti di Stati Uniti e Russia si sono incontrati a Ginevra, dove hanno parlato dell'"intenzione di creare un meccanismo più stabile e prevedibile". Tuttavia, ha ammesso, "è difficile immaginare la continuazione del dialogo strategico in questo momento".
 
- di Redazione Sky TG24

Isw, Mosca non esclude attacco Kiev da fiume Dnipro

L'esercito russo non esclude che le forze ucraine possano attraversare il fiume Dnipro e condurre operazioni di controffensiva a est della regione di Kherson, minacciando possibilmente tutte le importanti linee di comunicazione terrestri dalla Crimea alla terraferma: lo scrive nel suo rapporto odierno sull'Ucraina l'Istituto americano per lo studio della guerra (Isw). Tuttavia, secondo un'analisi delle immagini satellitari delle fortificazioni russe nella regione, gli esperti dell'Istituto scrivono che le truppe di Mosca non contano sul fatto che saranno in grado di impedire alle forze ucraine di attraversare il fiume, e non danno la priorità alle posizioni difensive che fermerebbero questo attraversamento. I russi stanno rafforzando invece le loro posizioni lungo le linee di contatto critiche nella parte orientale della regione di Kherson per proteggersi da una possibile futura controffensiva ucraina. E questo, osserva l'Isw, crea le condizioni per una difesa russa di lungo termine nell'est della regione, che può consentire agli ucraini di creare una robusta fortificazione sulla sponda est del fiume. Le immagini satellitari mostrano che Mosca dà la priorità allo scavo di trincee e alla costruzione di fortificazioni anticarro con blocchi di cemento, i cosiddetti 'denti di drago', lungo le linee di demarcazione che collegano le truppe russe sulla sponda orientale (sinistra) del Dnipro con le retrovie sudorientali nella regione di Kherson e la Crimea, così come con le aree orientali intorno alla città di Melitopol nella regione di Zaporizhzhia. 
- di Redazione Sky TG24

Usa valutano se fornire a Kiev piccole bombe di precisione

Gli Stati Uniti stanno valutando di fornire all'Ucraina piccole bombe di precisione. Gli ordigni sarebbero montati su razzi che consentirebbero a Kiev di colpire molto dietro le linee russe. Lo scrive il Guardian riferendosi al sistema proposto dalla Boeing, e soprannominato Ground-Launched Small Diameter Bomb (GLSDB), che metterebbe in produzione nuove munizioni per l'Ucraina e gli alleati dell'Europa orientale. 
- di Redazione Sky TG24

Energodar smentisce Mosca voglia lasciare Zaporizhzhia

La centrale nucleare di Zaporozhzhya rimane sotto il controllo russo, la sua sicurezza operativa è pienamente garantita e i russi non hanno alcuna intenzione di lasciarla: lo ha sottolineato l'amministrazione di Energodar, la città che si trova accanto alla più grande centrale nucleare d'Europa. "Recentemente, i media controllati da Kiev hanno scritto che la Russia avrebbe intenzione di ritirarsi da Energodar e lasciare la centrale nucleare di Zaporizhzhya. Questa informazione non è vera", ha detto l'amministrazione comunale in un messaggio sul canale Telegram. 
 
- di Redazione Sky TG24

"Ecco perché la Russia rischia di sprofondare nel caos": l'analisi dell’Economist

Dal 24 febbraio Putin ha incassato delusioni e frustrazioni sul campo e ora Mosca rischia di diventare ingovernabile. È quanto sostiene il Russian editor dell’Economist, Arkady Ostrovsky. 
- di Redazione Sky TG24

Monsignor Gallagher: "Se le parti lo chiedono porte aperte in Vaticano per porre fine a guerra"

"La Santa Sede e il Papa in persona sono sempre stati disponibili dall’inizio della guerra ma finora non c’è stata una risposta concreta. Nonostante ciò, la Santa Sede rimane sempre a disposizione. E se fosse opportuno e necessario offrire gli spazi del Vaticano, come abbiamo fatto anche nel passato, credo che il Santo Padre accoglierebbe molto positivamente questa idea, se la domanda arrivasse dalle due parti, con tutte le buone intenzioni e con uno spirito di ricerca della pace, del dialogo e soprattutto se c’è la volontà di mettere fine a questa terribile guerra". Lo ha affermato Monsignor Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati in Vaticano in un'intervista al quotidiano 'Il Giornale'. 
"Evidentemente qualcuno guadagna, ci sono Paesi che ospitano le fabbriche delle armi. Ovviamente noi non contestiamo la giusta difesa di fronte all’aggressione, però bisogna mantenere questo difficile equilibrio di proporzione delle armi. Abbiamo già visto quanto è costata questa guerra, perdite enormi, ed è necessaria una solidarietà con l’Ucraina. - ha continuato mons. Gallagher -  Però bisogna mantenere un certo controllo. Dobbiamo riconoscere che immense somme dedicate alle armi vengono sottratte ad altro: c’è una crisi alimentare, la crisi del grano, la crisi economica in molti Paesi. Infine sul tema del nucleare dobbiamo chiederci: siamo più sicuri avendo queste armi di distruzione di massa?".
"Credo che il messaggio che io farei a nome della Santa Sede è di cercare di avere quella visione lungimirante, di ascoltare il grido dei popoli, ascoltare le sofferenze di tutti. Trovare il coraggio di abbracciare le opportunità che sicuramente ci saranno nelle prossime settimane e nei prossimi mesi per tornare a un dialogo, tornare a trattare e mettere fine a questa guerra", ha concluso mons. Gallagher.
 
- di Redazione Sky TG24

Ucraina, madri russe lanciano petizione contro la guerra

Un gruppo di madri di soldati russi ha chiesto il ritiro delle truppe di Mosca dall'Ucraina, lanciando una petizione online. La campagna, organizzata dal gruppo di resistenza femminista russa contro la guerra, è stata lanciata in occasione della festa della mamma in Russia. La petizione è pubblicata su Change.org ed è indirizzata ai parlamentari delle commissioni competenti della Duma di Stato e del Consiglio della Federazione. "Da nove mesi va avanti la cosiddetta 'operazione militare speciale', che porta distruzione, dolore, sangue e lacrime", si legge nella petizione. "Tutto ciò che accade in Ucraina e in Russia preoccupa i nostri cuori. Indipendentemente da quale nazionalità, religione o stato sociale siamo, noi - le madri della Russia - unite da un desiderio: vivere in pace e armonia, crescere i nostri figli in un ambiente pacifico e non aver paura per il loro futuro". “In molte regioni - si legge nell'appello - le famiglie dei mobilitati hanno dovuto provvedere autonomamente alla raccolta dell'equipaggiamento per i propri uomini da mandare a morire, comprando tutto a proprie spese, anche i giubbotti antiproiettile. Chi provvederà alle famiglie che hanno perso i loro capifamiglia? Conosciamo la risposta - tutte queste difficoltà saranno un peso aggiuntivo sulle spalle già sovraccariche delle madri!". La petizione descrive le madri dei coscritti e dei soldati mobilitati come "costrette a bussare in modo umiliante alle amministrazioni cittadine", cercando di riportare a casa i loro uomini. Organizzano picchetti, scrivono appelli collettivi, depositano petizioni, ma "nessuno li ascolta. Siamo contrari alla partecipazione dei nostri figli, fratelli, mariti, padri in questo. Il vostro dovere è proteggere i diritti e le libertà delle madri e dei bambini, non dovreste chiudere gli occhi davanti a tutto questo”. 
 
- di Redazione Sky TG24

Onu, 4,7 mln rifugiati ucraini chiedono protezione Europa

Oltre 4,75 milioni di rifugiati ucraini si sono già registrati per la Protezione Temporanea o per simili programmi di protezione nazionale in Europa: lo ha reso noto l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), come riporta Ukrinform. Secondo l'Unhcr, il numero di rifugiati provenienti dall'Ucraina, registrati per la Protezione Temporanea o per analoghi programmi di protezione in Europa, ha raggiunto quota 4.751.065. Nell'Unione europea, il maggior numero di rifugiati è stato registrato in Polonia, Germania e Repubblica Ceca. 
- di Redazione Sky TG24

Usa, Wsj: "Gli aiuti all'Ucraina rallentano quelli a Taiwan"

I miliardi di dollari di forniture militari garantiti da Washington all'Ucraina stanno rallentando quelli destinati a difendere Taiwan da una possibile invasione della Cina. Il grido d'allarme arriva dal Wall Street Journal che cita fonti del Congresso e del governo americano. Il flusso di armi verso Kiev è entrato in conflitto con la consolidata strategia degli Usa nella regione dell'Asia orientale. Secondo il giornale finanziario mancano finora a Taiwan forniture per quasi diciannove miliardi di dollari, tra cui 208 Javelin, gli anticarro portatili visti in azione in Ucraina, e 215 missili terra-aria Stinger. Nessuno di loro è arrivato sull'isola. Si parla di tre anni di ritardo rispetto alle consegne. Da oltre un decennio Washington sta seguendo una strategia "porcospino", chiamata così perché punta ad aumentare le difese di Tapei, in modo da costringere la Cina ad aumentare i suoi, di costi militari. Dal 2009 gli Usa hanno venduto all'isola armi per quasi 30 miliardi di dollari, di cui 18 miliardi a partire dal 2017. 
 
- di Redazione Sky TG24

Sunak: "Regno Unito con Kiev per tutto il tempo necessario"

"Non abbiate dubbi: staremo con l'Ucraina per tutto il tempo necessario". E' un passaggio di un discorso che Rishi Sunak dovrebbe pronunciare oggi e che è stato anticipato dall'ufficio dello stesso premier britannico, secondo quanto riporta l'agenzia russa Tass. "Manterremo o aumenteremo i nostri aiuti militari l'anno prossimo. E forniremo nuovo supporto alla difesa aerea, per proteggere il popolo ucraino e le infrastrutture critiche su cui fa affidamento. Proteggendo l'Ucraina, proteggiamo noi stessi", dovrebbe dire Sunak durante un ricevimento alla Guildhall di Londra. Nel suo primo importante discorso di politica estera, il primo ministro britannico sottolineerà inoltre la necessità di sviluppare la strategia a lungo termine del Regno Unito. "Sotto la mia guida non sceglieremo lo status quo. Faremo le cose in modo diverso. Ci evolveremo, ancorati sempre nalla nostra costante fede nella libertà, nell'apertura e nello stato di diritto e fiduciosi che, in questo momento di sfide e competizioni, i nostri interessi saranno protetti e i nostri valori prevarranno", dovrebbe dire Sunak.    
 

- di Redazione Sky TG24

Metsola: "Negozieremo quando lo deciderà Kiev"

"Noi negozieremo con la Russia quando l'Ucraina deciderà che si potrà negoziare. Non possiamo noi decidere sul loro territorio. Sono loro che subiscono ogni giorno i bombardamenti". Lo ha dichiarato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, nel suo intervento a Che tempo che fa su Rai3. 
- di Redazione Sky TG24

Zelensky: "Nuovi attacchi russi la prossima settimana"

La prossima settimana potrebbe essere difficile per l'Ucraina secondo il presidente Volodymyr Zelensky:  la Russia - ha detto nel suo discorso serale citato dall'agenzia Unian - sta preparando nuovi attacchi. "Stanno preparando nuovi attacchi - ha detto - e finché avranno missili non si fermeranno. Ma la nostra capacità di aiutarci vicendevolmente e di prenderci cura di chi ha più difficoltà - gli anziani, le famiglie con bambini, coloro ai quali la guerra ha tolto la casa e i parenti... - il nostro mutuo soccorso è uno degli elementi di protezione contro il terrore e la nostra forza", ha sottolineato. "Le nostre forze di difesa si stanno preparando. L'intero stato si sta preparando. Stiamo elaborando tutti gli scenari, anche con i nostri partner", ha aggiunto il presidente.
- di Redazione Sky TG24

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