L'Ucraina deve essere "preparata a nuovi attacchi" da parte dei russi: lo ha detto il segretario generale della Nato, Stoltenberg ribadendo che gli attacchi punteranno a colpire le infrastrutture e i sistemi di distribuzione dell'elettricità e del gas. La centrale nucleare di Zaporizhzhia rimane sotto il controllo russo: lo ha reso noto l'amministrazione russa della città occupata di Energodar, che ospita l'impianto, come riporta il Guardian. Intanto esodo di civili dalla città di Kherson ancora bombardata
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"Evidentemente qualcuno guadagna, ci sono Paesi che ospitano le fabbriche delle armi. Ovviamente noi non contestiamo la giusta difesa di fronte all’aggressione, però bisogna mantenere questo difficile equilibrio di proporzione delle armi. Abbiamo già visto quanto è costata questa guerra, perdite enormi, ed è necessaria una solidarietà con l’Ucraina. - ha continuato mons. Gallagher - Però bisogna mantenere un certo controllo. Dobbiamo riconoscere che immense somme dedicate alle armi vengono sottratte ad altro: c’è una crisi alimentare, la crisi del grano, la crisi economica in molti Paesi. Infine sul tema del nucleare dobbiamo chiederci: siamo più sicuri avendo queste armi di distruzione di massa?".
"Credo che il messaggio che io farei a nome della Santa Sede è di cercare di avere quella visione lungimirante, di ascoltare il grido dei popoli, ascoltare le sofferenze di tutti. Trovare il coraggio di abbracciare le opportunità che sicuramente ci saranno nelle prossime settimane e nei prossimi mesi per tornare a un dialogo, tornare a trattare e mettere fine a questa guerra", ha concluso mons. Gallagher.
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"Non abbiate dubbi: staremo con l'Ucraina per tutto il tempo necessario". E' un passaggio di un discorso che Rishi Sunak dovrebbe pronunciare oggi e che è stato anticipato dall'ufficio dello stesso premier britannico, secondo quanto riporta l'agenzia russa Tass. "Manterremo o aumenteremo i nostri aiuti militari l'anno prossimo. E forniremo nuovo supporto alla difesa aerea, per proteggere il popolo ucraino e le infrastrutture critiche su cui fa affidamento. Proteggendo l'Ucraina, proteggiamo noi stessi", dovrebbe dire Sunak durante un ricevimento alla Guildhall di Londra. Nel suo primo importante discorso di politica estera, il primo ministro britannico sottolineerà inoltre la necessità di sviluppare la strategia a lungo termine del Regno Unito. "Sotto la mia guida non sceglieremo lo status quo. Faremo le cose in modo diverso. Ci evolveremo, ancorati sempre nalla nostra costante fede nella libertà, nell'apertura e nello stato di diritto e fiduciosi che, in questo momento di sfide e competizioni, i nostri interessi saranno protetti e i nostri valori prevarranno", dovrebbe dire Sunak.