
"Ecco perché la Russia rischia di sprofondare nel caos": l'analisi dell’Economist
Dal 24 febbraio Putin ha incassato delusioni e frustrazioni sul campo e ora Mosca rischia di diventare ingovernabile. È quanto sostiene il Russian editor dell’Economist, Arkady Ostrovsky

La guerra della Russia contro l’Ucraina è iniziata il 24 febbraio 2022. Dopo nove mesi, Putin avrebbe incassato delusioni e frustrazioni sul campo e ora, secondo Arkady Ostrovsky, russian editor dell’Economist, Mosca rischia di diventare “ingovernabile” e di “precipitare nel caos”
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“La guerra sta trasformando la Russia in uno Stato fallito, con confini incontrollati, formazioni militari private, popolazione in fuga, decadenza morale e con la possibilità di un conflitto civile. Sebbene la fiducia dei leader occidentali nella capacità dell’Ucraina di resistere al terrore di Putin sia aumentata, cresce la preoccupazione per la capacità della Russia di sopravvivere alla guerra”, si legge sulla testata britannica
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie dal mondoUn ulteriore duro colpo per il capo del Cremlino è stato il ritiro da Kherson, la capitale di una delle quattro regioni di cui la Russia aveva proclamato l'annessione a settembre, affermando che sarebbero rimaste russe “per sempre”
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La politologa Ekaterina Schulmann, citata dall’Economist, spiega che “la Federazione Russa, così come la conosciamo, si sta auto-liquidando e sta entrando in una fase di fallimento. L’annessione non scoraggerà le forze ucraine, ma creerà dei precedenti per le regioni russe in crisi, comprese le repubbliche del Caucaso settentrionale, che probabilmente si dirigeranno verso l’uscita se il governo centrale inizierà ad allentare la presa”
Guerra Ucraina, Usa avvertono: "Putin potrebbe usare armi chimiche"Un altro problema che aggrava la situazione sarebbero le milizie private che rispondono solo ai loro capi: dai mercenari della Wagner di Evgeny Prigozhin ai “Kadyrovtsy” del leader ceceno Ramzan Kadyrov. In questo contesto, secondo Ostrovsky, dilaga il disordine in particolare a Mosca dove “anche le agenzie di sicurezza governative sono sempre più al servizio dei propri interessi corporativi”
L'ANALISI DELL'ECONOMIST
Anche tra i russi si starebbe diffondendo delusione e malcontento: “Putin ha rotto il fragile consenso in base al quale le persone avevano accettato di non protestare contro la guerra, in cambio di essere lasciate in pace. Ora gli viene detto di combattere e morire per il bene del suo regime”, scrive l’Economist facendo riferimento alla mobilitazione parziale dei riservisti iniziata a settembre e conclusasi (almeno secondo gli annunci di Mosca) lo scorso 31 ottobre
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