
Nella capitale ucraina, colpita dai bombardamenti russi, il 70% delle abitazioni non ha la corrente elettrica. L'approvvigionamento di acqua, pur funzionando, presenta problemi in alcune zone. Le squadre di riparazione e di emergenza stanno lavorando per ripristinare anche i riscaldamenti

Sono ore difficili a Kiev e in Ucraina. E il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sceglie ancora una volta il Consiglio di Sicurezza dell'Onu per denunciare la situazione: "Con le temperature sotto zero, milioni di persone sono senza riscaldamento, luce, acqua. Questo è un chiaro crimine contro l'umanità". E incalza: "Dobbiamo guidare il mondo fuori da questa strada senza uscita. Ci servono le vostre decisioni"
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L’Ucraina ora non è più solo provata da nove mesi di combattimenti e resistenza, ma è anche minacciata dall'inverno e dalla scarsità energetica. A Kiev il 70% delle abitazioni non ha la corrente elettrica. Manca il riscaldamento e l'approvvigionamento di acqua pur funzionando presenta problemi in alcune zone della capitale, come ha reso noto l'Amministrazione militare della città sottolineando che le squadre di riparazione e di emergenza stanno lavorando intensamente per ripristinare anche i riscaldamenti. Nella foto, Kiev al buio
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La fornitura d’acqua e parte della rete elettrica sono saltate a Kiev negli ultimi giorni, dopo i nuovi bombardamenti russi. Massici blackout si sono registrati nelle ultime ore anche in molte altre grandi città ucraine. Nella foto, Kiev
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I blackout derivano dunque dalla pioggia di missili che arrivano dalla Russia e che spesso puntano alle infrastrutture causando ripetute assenze di corrente. Nella foto: persone attraversano le strade buie a Kiev

Zelensky si dice certo che gli attacchi russi al sistema energetico non indeboliranno la volontà della popolazione di liberare tutti i territori occupati. "Il nostro Stato risponde in maniera superba. I lavoratori dell'energia, il ministero per le emergenze, gli sminatori, tutti lavorano per ripristinare l'elettricità e l'acqua - ha detto in un'intervista al Financial Times - questa è una guerra di forza, resilienza, di chi rimane più forte"

Il Cremlino, intanto, dopo i raid di ieri che hanno lasciato al buio l'Ucraina, ha dichiarato che il governo di Kiev ha la possibilità di "mettere fine alle sofferenze della popolazione civile" soddisfacendo "i requisiti della Russia", come riporta la Tass. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha negato che le truppe russe abbiano colpito "infrastrutture sociali" nei loro bombardamenti. Nella foto, un'altra immagine di Kiev al buio

In questo scenario resta alto il rischio di un disastro nucleare radioattivo, secondo Petro Kotin, presidente dell'operatore Energoatom: "I regolamenti delle centrali nucleari, dotate di sistemi di sicurezza affidabili, prevedono la disconnessione automatica dalla rete elettrica (in caso di necessità, ndr). Tuttavia, questo non dovrebbe essere rassicurante: c'è un reale pericolo di un disastro nucleare e radioattivo a seguito dei bombardamenti e c'è un enorme rischiodi danni alle centrali nucleari", ha detto. In foto, Kiev
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