Ucraina, Peskov: civili soffrono perché Kiev non negozia. Usa possono spingerli a trattare

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Washington è "in grado di esercitare un'influenza su Kiev" ammorbidendone la posizione sul tema delle trattative, dice il portavoce del Cremlino. "I civili soffrono perché Kiev non vuole negoziare", aggiunge Peskov, che sull'uso del nucleare è netto: "Nessuno in Russia ne parla"

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La Casa Bianca è "in grado di esercitare un'influenza su Kiev, rendendola più flessibile, se lo desidera". Con queste parole il  portavoce del Cremlino Dmitri Peskov parla del rifiuto dell'Ucraina a negoziare. La Russia è aperta a negoziati con l'Ucraina, dice Peskov, e Kiev ne è a conoscenza: "Qualsiasi negoziato deve porsi degli obiettivi e i nostri sono ben noti. Tali obiettivi possono essere raggiunti con una operazione militare speciale o con negoziati e la Russia è aperta e entrambe le possibilità", ha aggiunto. Ma i negoziati, soprattutto nella fase attuale, non possono essere pubblici, come invece ha proposto il Presidente dell'Ucraina, Volodymir Zelensk. Poi Peskov attacca: "Una cosa è chiara: la parte ucraina non vuole alcun negoziato. L'operazione militare speciale continua e i suoi obiettivi devono essere raggiunti". Uno scambio indiretto con lo stesso Zelensky, che aveva sottolineato poche ore fa come la "vera pace" può essere raggiunta solo facendo pressioni ulteriori su Mosca (GUERRA IN UCRAINA, LO SPECIALE - GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE).

Peskov: civili soffrono perché Kiev non vuole negoziare

Le sofferenze dei civili e i black out sono la "conseguenza" del rifiuto di Kiev di negoziare. Lo afferma il Cremlino nel giorno in cui raid russi hanno colpito impianti di produzione di gas e dopo gli attacchi degli ultimi giorni a centrali energentiche che stanno provocando black out in quasi tutto il Paese. 

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Peskov: nessuno in Russia parla di armi nucleari

Il Cremlino ha avvertito che è "inammissibile" anche solo sollevare domande sulla possibilità di utilizzare armi nucleari. "Consideriamo tali domande inaccettabili di per sé, per non parlare di una loro valutazione" concreta, ha detto il portavoce Dmitri Peskov, rispondendo alla stampa che gli chiedeva di commentare le parole del presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, secondo cui né gli Stati Uniti, né la Russia stanno valutando l'uso di armi nucleari. "Se notate, nessuno da parte russa discute di questo tema né lo ha mai fatto", ha sottolineato Peskov. Il tema dell'uso dell'arma nucleare, ha poi denunciato. "è discusso nelle capitali europee e ovunque, contribuendo ad aumentare così la tensione su un argomento del tutto inaccettabile e potenzialmente pericoloso".

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