Dopo il rifiuto della Nato di porre la no-fly zone, il presidente ucraino chiede nuovi aiuti militari e afferma che le forze armate russe sarebbero pronte a lanciare missili su Odessa. Zelensky ha poi avuto un colloquio con Draghi sull'adesione all'Ue. Intanto, la Polonia fa sapere che non manderà i suoi jet in Ucraina e non consentirà di usare i suoi aeroporti
"Vi chiediamo ogni giorno una no-fly zone. Se non ce la date, almeno forniteci aerei per proteggerci. Se non ci date neanche questi, rimane una sola soluzione: anche voi volete che ci uccidano lentamente. Questa sarà anche responsabilità della politica mondiale, dei leader occidentali. Oggi e per sempre". Questo è l'ultimo messaggio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky diretto ai leader occidentali (GUERRA IN UCRAINA, IL LIVE - KIEV, TRINCEA D'EUROPA - I LIVE DEGLI INVIATI DI SKY TG24). La Polonia, intanto, fa sapere che non manderà i suoi jet in Ucraina e non consentirà di usare i suoi aeroporti. E la Russia avverte: qualsiasi Paese ospiti aerei militari ucraini "sarà coinvolto nel conflitto".
Colloquio con Draghi sull'adesione all'Ue
Zelensky, via Twitter, ha spiegato di aver avuto un colloquio con il premier Mario Draghi sul "modo per contrastare l'aggressione. L'ho informato sui crimini della Russia contro i civili, sul terrorismo nucleare. È stata sollevata la questione del sostegno all'Ucraina e dell'esame della nostra domanda di adesione in Europa". Draghi, ha fatto sapere Palazzo Chigi, "ha condannato gli attacchi della Russia ai civili e alle infrastrutture nucleari, ha riaffermato la volontà italiana di fornire sostegno e assistenza all'Ucraina e alla sua popolazione, e ha ribadito come l'Italia sostenga l'appartenenza dell'Ucraina alla famiglia europea".
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"Milioni di persone sono diventate un tutt'uno"
Il giorno dopo avere incassato il no della Nato alla no-fly zone sui cieli ucraini, Zelensky ha fatto un nuovo appello alla nazione, invitando i suoi concittadini a continuare a resistere, incoraggiando i residenti delle aree occupate a protestare, se possibile. "Ogni soldato sulle linee di difesa. Ogni medico che salva vite. Ogni vigile del fuoco che spegne il fuoco. Ogni imprenditore che continua a lavorare. Decine e decine di altre professioni. In dieci giorni di guerra", ha detto Zelensky, "l'Ucraina ha unito milioni di persone, che sono diventate un tutt'uno".
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"I russi vogliono bombardare Odessa"
In mattinata ci sono stati pesanti bombardamenti a Ovest e Nord-ovest di Kiev. Colpi di mortaio hanno raggiunto anche un checkpoint che consente l'ingresso di civili in città. Zelensky ha comunicato che l'aeroporto di Vinnytsia, a 250 km a Sud-ovest della capitale, è stato distrutto dai razzi russi. Il presidente ucraino ha anche affermato che le truppe di Mosca si stanno preparando a bombardare Odessa. "Questo sarà un crimine di guerra", ha detto.
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"Centinaia di prigionieri russi, anche piloti che ci bombardano"
Sarebbero centinaia i soldati russi catturati dalle forze ucraine. "Centinaia, centinaia di prigionieri. Tra loro ci sono piloti di velivoli che hanno bombardato le nostre città, i nostri civili", ha affermato il presidente ucraino nel video diffuso su Telegram. Nello stesso filmato, Zelensky è anche tornato a rivolgersi ai cittadini russi, parlando della scelta "tra vita e schiavitù".