
Guerra in Ucraina, Israele tenta la mediazione: Putin sente Erdogan e Macron
Naftali Bennett sabato è volato a sorpresa a Mosca: è stata la prima visita di un leader straniero al Cremlino dopo l'attacco a Kiev. Poi si è spostato a Berlino dal cancelliere tedesco Scholz e ha parlato più volte con Zelensky. In giornata colloqui telefonici del leader russo con Ankara e Parigi, poi di nuovo con il primo ministro israeliano

Il premier israeliano Naftali Bennett, fino a questo momento rimasto cauto verso la Russia, nella giornata di sabato 5 marzo è volato a sorpresa a Mosca da Vladimir Putin per tentare una mediazione nel conflitto ucraino, in quella che è stata la prima visita di un leader straniero al Cremlino dopo l'attacco a Kiev. I due hanno poi parlato di nuovo al telefono domenica, giornata in cui Bennett ha sentito anche Scholz e Macron
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Bennett ha prima avvisato la Germania, la Francia e il suo principale alleato, gli Stati Uniti. Dopo la visita il leader israeliano ha telefonato al presidente ucraino Volodymr Zelensky ed è volato a Berlino per incontrare il cancelliere tedesco Olaf Scholz, dopo aver sentito anche Emmanuel Macron
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Con il cancelliere tedesco, Bennett ha discusso di "vari temi, inclusa la situazione fra l'Ucraina e la Russia", riporta il Times of Israel citando lo staff di Bennett. Il premier israeliano ha parlato nel corso della serata due volte con il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky. Bennett in serata ha poi concluso la sua visita in Germania ed è rientrato in Israele
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Nel colloquio con Putin, invece, durato tre ore e rivelato da fonti del Cremlino solo poco prima che finisse, è stato affrontato anche il possibile imminente accordo a Vienna sul nucleare iraniano, cui Israele si oppone
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La mossa del premier israeliano arriva in un momento in cui la diplomazia americana ed europea sembra incapace di trovare una exit strategy dopo che tutti i Paesi occidentali, anche se con intensità distinte, si sono schierati compatti a sostegno di Kiev, fornendo assistenza economica, militare e imponendo sanzioni economiche contro la Russia
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Papa: "La Santa Sede è disposta a fare tutto per la pace in Ucraina"Per questo finora il suo approccio di cauta condanna verso Mosca, glissando sulle sanzioni a Mosca e negando il trasferimento di armi a Kiev, ha suscitato malumori e perplessità sulle due sponde dell'Atlantico e in Ucraina

Ma Israele è anche l'unico Paese occidentale che può vantare relazioni privilegiate sia con la Russia (per ragioni storiche, di immigrazione e del ruolo di Mosca come power broker in Medio Oriente) che con l'Ucraina (dove vive una comunità di circa 50.000 ebrei, tra cui lo stesso presidente Volodymyr Zelensky)

Per questo Israele ha cercato di mantenere un canale aperto con entrambe le parti. Secondo la ricostruzione del giornalista Barak Ravid, Bennett avrebbe già proposto il suo ruolo di mediatore a Putin nel loro primo incontro a Sochi lo scorso ottobre ma lo 'zar' avrebbe rifiutato (nella foto un momento di quel faccia a faccia)

Ora però il quadro è cambiato e nessun Paese sembra più equidistante di Israele. Secondo alcuni media, sarebbe stata Kiev a chiedere un maggiore ruolo israeliano come intermediario (nella foto l'incontro Bennett-Putin di ottobre a Sochi)

Nella giornata di domenica Putin ha avuto un colloquio con Recep Tayyip Erdogan. Il presidente turco ha detto che è necessario “garantire il cessate il fuoco, aprire i corridoi umanitari e firmare il trattato di pace”. Putin ha replicato che le operazioni speciali possono essere sospese solo se Kiev cesserà le sue azioni militari. E ha espresso la speranza che l’Ucraina dimostri un approccio più costruttivo al terzo round di colloqui in Bielorussia

Putin ha poi avuto una lunga telefonata con il presidente francese Emmanuel Macron. Si è trattato del quarto colloquio telefonico fra i due dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina. Il colloquio, durato 1 ora e 45 minuti, era stato richiesto dall’Eliseo. Putin, riporta il Cremlino, ha detto al collega francese che l'Ucraina è responsabile per "la provocazione" avvenuta alla centrale nucleare di Zaporizhzhia

"I tentativi di trasferire la responsabilità di questo incidente all'esercito russo sono una cinica campagna di propaganda", dice il Cremlino. "Le truppe russe, con l'unità di sicurezza e il personale ucraini, continuano a garantire il normale funzionamento della centrale. La sicurezza dell'impianto è protetta in modo affidabile", ha assicurato Putin. "Le forze armate russe controllano anche la centrale Chernobyl per escludere la possibilità di provocazioni cariche di conseguenze catastrofiche da parte di neonazisti o terroristi ucraini", ha spiegato Putin

Nel corso della chiamata, Putin avrebbe detto all'omologo francese di essere "pronto a rispettare le norme dell'Aiea sulla protezione delle centrali nucleari" e non di aver alcuna intenzione di attaccare gli impianti di questo tipo in Ucraina