
Covid, variante sudafricana: dov’è stata registrata e il piano italiano per contrastarla
Chiamata Omicron dall’Oms e classificata come "preoccupante", la variante B.1.1.529 ha messo in allerta tutto il mondo e spinto i Paesi a prendere delle misure. Oltre che in Sudafrica, i primi casi sono stati rilevati in Botswana, a Hong Kong, in Israele, in Belgio, in Uk e in Germania. Primo caso anche in Italia. Lo Spallanzani ha creato una task force per monitorare la situazione e studiarla insieme agli scienziati sudafricani. Riunione d’emergenza della Commissione europea

Spaventa la nuova variante del Covid-19, emersa in Sudafrica: denominata scientificamente B.1.1.529, è capace di molte mutazioni e per questo potenzialmente resistente ad anticorpi e vaccini. Mentre diversi Paesi sono corsi ai ripari sospendendo i voli da alcune zone, gli scienziati invitano a monitorare la situazione ma ricordano che ci vorrà ancora del tempo per avere dati certi su quanto la variante è più o meno trasmissibile e sulla sua eventuale capacità di eludere i vaccini. Ecco dove sono stati registrati i primi casi e il piano dell’Italia per contrastarla
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L'allarme è stato lanciato da alcuni scienziati africani: hanno annunciato di aver rilevato in Sudafrica la nuova variante con un gran numero di mutazioni. A questa, hanno spiegato, potrebbe essere legata l'impennata dei contagi esponenziale che si sta verificando nel Paese. Mercoledì scorso i casi hanno raggiunto quota 1.200 in 24 ore, rispetto ai 106 di inizio mese. Prima del rilevamento, le autorità avevano previsto che una quarta ondata avrebbe colpito il Sudafrica a partire dalla metà di dicembre, sostenuta dai viaggi in vista delle festività natalizie
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Secondo l'Istituto nazionale per le malattie trasmissibili (Nicd), gestito dal governo sudafricano, la presenza della variante B.1.1.529 in Sudafrica è stata documentata grazie al sequenziamento genomico di 22 casi positivi. Ma molti altri casi, ha aggiunto, sono stati poi confermati da diversi laboratori del Paese. In particolare, il numero di casi e l'indice di positività stanno "aumentando rapidamente" in tre province, tra cui Gauteng, dove si trova la capitale economica Johannesburg e quella amministrativa Pretoria
Perché la nuova variante mette in allerta gli scienziati
La nuova variante - che è stata chiamata Omicron dall'Oms e classificata come "preoccupante" - è stata rilevata anche in Botswana, dove sono stati individuati almeno quattro casi
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Un caso è stato rilevato anche ad Hong Kong, in un viaggiatore di ritorno dal Sudafrica
Il punto sulle varianti
Un caso della variante sudafricana B.1.1.529 è stato rilevato ufficialmente anche in Israele. Ad annunciarlo è stato il ministero della Sanità, che ha aggiunto che la persona contagiata è un israeliano di ritorno dal Malawi. Ci sono poi altre 3 persone sospettate di essere state infettate con la nuova variante, ma si stanno aspettando i test finali. Tutti i coinvolti risultano essere vaccinati
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"Siamo a un punto di allarme, la variante sudafricana è preoccupante", ha detto il premier Naftali Bennett. "Abbiamo un caso accertato, 3 sospetti e forse ce ne sono altri", ha confermato e ha ricordato che in Sudafrica "in una settimana la nuova variante ha soppiantato quella Delta". Alla domanda dei giornalisti sul fatto che uno dei casi colpito dalla nuova variante - a quanto pare una donna - abbia anche la terza dose, Bennett ha risposto: "Questo non significa che il vaccino non funziona. Per lei si prevede al massimo una forma leggera"
Olanda, 61 persone arrivate dal Sudafrica positive al Covid: si teme variante Omicron
Un caso di nuova variante sudafricana è stato identificato anche in Belgio ed è il primo in Europa. Secondo i media belgi, la persona positiva sarebbe una giovane donna adulta che ha sviluppato i sintomi 11 giorni dopo aver viaggiato in Egitto attraverso la Turchia. Non aveva alcun collegamento con il Sudafrica o con qualsiasi altro Paese del sud del continente africano. La paziente aveva una carica virale elevata al momento della diagnosi. Non era vaccinata, né era stata infettata in passato

In Olanda, invece, almeno 85 persone (il numero inizialmente di 61 potrebbe essere destinato a salire) arrivate dal Sudafrica sono risultate positive al Covid. "I primi 61 positivi rilevati sui due voli arrivati ad Amsterdam hanno contratto la variante Omicron con un indice di certezza del "95%". Lo ha comunicato il ministero della Sanità olandese. Ma casi sospetti si registrano anche in altri Paesi
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Anche in Italia, ha annunciato l’Iss, è stata identificata una sequenza riconducibile alla variante Omicron. Si tratta di una persona, residente in Campania, che è arrivata dal Mozambico. Sono risultati positivi anche 5 suoi famigliari: hanno tutti sintomi lievi

Per quanto riguarda l’Italia, il nostro Paese ha già adottato alcune misure. Ancora prima dello stop coordinato dei Paesi europei ai voli provenienti dall'Africa australe, il ministro della Salute Roberto Speranza aveva firmato un’ordinanza che vieta “l'ingresso in Italia a chi negli ultimi 14 giorni è stato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Swaziland e Malawi”

"Al momento non ci sono dati sufficienti che ci indichino innanzitutto la trasmissibilità e in secondo luogo se la variante eluda o meno i vaccini attualmente disponibili. È chiaro che allora sarebbe un problema: al momento è presto e non è presente in Italia, ma va attenzionata", ha detto anche il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri

"La variante Delta è quella circolante oggi nel nostro Paese in maniera quasi esclusiva, mentre per la variante Delta plus i numeri sono abbastanza contenuti. Ad oggi le sequenze della variante isolata in Sudafrica non sono state riportate nel data base nazionale", ha detto anche il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro

Intanto, lo Spallanzani ha fatto sapere che “l'istituto ha costituito una task force per analizzare i dati che afferiscono a livello internazionale e predisporre il sequenziamento dei ceppi a fini di sorveglianza virologica". "Grazie all'intervento del ministero degli Esteri – aggiunge – l'istituto si è messo in contatto con l'ambasciatore italiano in Sudafrica, Paolo Cuculi, che sta facilitando i contatti con il Nicd sudafricano” per parlare “direttamente con gli esperti del Nicd, discutere i dati e confrontarsi con le misure da adottare"

La task force "è la risposta immediata dello Spallanzani e dell'intero sistema Paese alla preoccupazione che insorge nei cittadini rispetto a questa variante. Il segnale che lanciamo è: facciamo attenzione, osserviamo prima, studiamo e poi verifichiamo quali sono le azioni per combattere questa altra ulteriore variante", ha sottolineato il direttore dello Spallanzani Francesco Vaia

Lo Spallanzani ha poi fatto sapere che c’è già stata “una call di confronto” con la direzione del Nicd e “si è concordato l'avvio di un tavolo di consultazione permanente tra i due Istituti, a partire da lunedì prossimo, al fine di monitorare l'andamento della diffusione della variante e le misure di contenimento da adottare”. "Sono stati visionati e discussi i primi dati resi disponibili dal network di sorveglianza del Sudafrica", ha aggiunto lo Spallanzani

Intanto, riunione d'emergenza della Commissione europea per delineare le misure da prendere in tutta Europa. "Dopo aver dato via libera al freno d'emergenza per contrastare Omicron stiamo lavorando su ogni pista da seguire con tutti i commissari per velocizzare vaccinazioni e terza dose, aumentare test e tracciamento per le persone che provengono dalle regioni più a rischio, approfondire il sequenziamento delle variante e analizzare le acque di scarico per localizzare" Omicron, ha scritto in un tweet la presidente Ursula von der Leyen