I contagi totali sono arrivati a 4.823.479. Le vittime finora sono oltre 318mila. Gli Usa restano nettamente la nazione più colpita, seguita dalla Russia. Preoccupa la situazione del Paese sudamericano, così come quella di tutta l'America Latina dove i casi sono in forte aumento. La pandemia sembra rallentare nel Vecchio Continente
Sono più di 4,8 milioni i casi di coronavirus nel mondo. Secondo gli ultimi dati della Johns Hopkins University i contagi totali sono arrivati a 4.822.430 a livello globale e le vittime a oltre 318mila dall'inizio dell'emergenza sanitaria (CORONAVIRUS: GLI AGGIORNAMENTI LIVE – LO SPECIALE - LA MAPPA DEI CASI NEL MONDO). Gli Stati Uniti restano il Paese più colpito con oltre 1,5 milioni di casi (1.508.957) e più di 90mila morti (90.369), seguito dalla Russia che sfiora i 300mila casi. Il virus sembra rallentare in alcuni Paesi dell’Europa, come Regno Unito, Spagna e Francia, mentre preoccupa la situazione in America Latina, specialmente il Brasile, dove i casi continuano a crescere: è ora il terzo Paese con più contagi al mondo. Crescono i casi anche in India. La Cina continua a contare pochissimi nuovi contagi, molti dei quali importati.
Stati Uniti
Gli Stati Uniti hanno registrato 21.551 casi di coronavirus e 785 decessi provocati dalla malattia nella giornata di ieri. È quanto emerge dalle statistiche pubblicate dall'università americana Johns Hopkins. Come riportato in precedenza, il bilancio complessivo dei morti nel Paese ha superato quota 90.000 (è adesso a 90.369), mentre i contagi accertati sono 1.508.957. Finora le persone guarite sono 283.178. Intanto il presidente Donald Trump, accusando nuovamente l’Oms di eccessiva vicinanza alla Cina, ha minacciato l’addio e lo stop definitivo dei fondi all’organizzazione entro 30 giorni. Trump ha anche rivelato di assumere da 10 giorni l'idrossiclorochina, il farmaco antimalarico da lui ritenuto un rimedio efficace al coronavirus.
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Russia
La Russia, secondo Paese al mondo per numero di casi, ha registrato 9.263 nuovi contagi nelle ultime 24 ore, scendendo per il quarto giorno consecutivo sotto quota 10mila, secondo quanto riporta la task force contro il coronavirus. Buona anche la dinamica di Mosca, epicentro dell'epidemia, dove i nuovi contagi sono nuovamente scesi sotto i 4mila. Il numero totale dei casi sale però a 299.941, a un soffio dai 300mila. In tutto, stando ai dati, sono stati effettuati 7,3 milioni di tamponi.
America Latina
Una nuova forte progressione della pandemia in Brasile ha provocato un ulteriore balzo in avanti di ben oltre 20mila casi dei contagi in America Latina che hanno raggiunto quota 543.378, di cui 30.474 morti. Il dato emerge da un’elaborazione statistica dell’Ansa su 34 nazioni e territori latinoamericani. Il Brasile continua a vedere una crescita molto rilevante di casi: ha superato la Gran Bretagna e, con 254.200 contagi e 16.792 morti, è il terzo Paese più colpito dopo Usa e Russia. Seguono Perù con 94.933 casi di contagio e 2.789 morti, e Messico (51.663 e 5.332). Nella classifica con più di 5.000 contagi si posizionano quindi Cile (46.059 e 478) – dove durante il lockdown hanno avuto luogo dure proteste per la mancanza di cibo alla periferia di Santiago -, Ecuador (33.582 e 2.799), Colombia (16.295 e 592), Repubblica Dominicana (12.725 e 434), Panama (9.606 e 275) e Argentina (8.068 e 374).
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Cina
La Cina ha registrato ieri, 19 maggio, 6 nuovi casi di coronavirus, di cui 3 importati nella Mongolia Interna e 3 domestici tra le province di Jilin (2) e dell'Hubei (uno nel capoluogo Wuhan). Gli aggiornamenti della Commissione sanitaria hanno escluso ulteriori decessi, fermi a quota 4.634, segnalando però altri 17 asintomatici, tutti interni. I contagi totali sono saliti a 82.960, di cui 85 in fase di trattamento medico e 78.241 guarigioni. Gli asintomatici, 389 nel complesso, sono tutti sotto osservazione. I casi importati sono 1.707, di cui 1.661 risoltisi con la guarigione e 46 ancora trattati in ospedale con 3 in condizioni gravi.
Regno Unito
Nel Regno Unito sono 247.709 i casi registrati finora, secondo i dati della Johns Hopkins University, con una curva che sta proseguendo in flessione. Le vittime registrate sono quasi 35mila. Ieri, 18 maggio, il bilancio è stato di 160 morti, minimo giornaliero dall'introduzione del lockdown a marzo, secondo l'aggiornamento del ministero della Sanità. Mentre i contagi complessivi diagnosticati superano i 246mila, con una curva confermata in ulteriore flessione. Considerando la cifra assoluta, il Regno Unito rimane primo in Europa e secondo al mondo dopo gli Usa per totale di morti censiti. Mentre è superato da Belgio e Spagna in rapporto alla popolazione, stando alle comparazioni europee e globali dell'istituto Johns Hopkins.
Francia
In Francia il totale dei decessi è arrivato a 28.239, secondo la Direzione generale della Sanità. Dopo il minimo di crescita giornaliera di casi raggiunto l’11 maggio, i nuovi contagi sono tornati leggermente a crescere negli ultimi due giorni: il totale è di 180mila. Ieri, per la prima volta dall'inizio di marzo, la diminuzione di 89 pazienti nei reparti di rianimazione ha fatto scendere il numero totale dei pazienti affetti da coronavirus in terapia intensiva sotto quota 2.000, a 1.998. Sempre nella giornata di ieri è arrivato l’annuncio della chiusura di 70 scuole materne e elementari dopo la scoperta di casi di coronavirus a una settimana dalla fine del lockdown: "Sono probabilmente casi contratti prima di tornare a scuola, all'uscita dal confinamento", l'11 maggio scorso, ha detto il ministro dell'Istruzione, Jean-Michel Blanquer.
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Spagna
La pandemia sembra rallentare anche in Spagna, dove ieri, 18 maggio, i nuovi contagiati sono stati 285, per un totale di 231.606. Si sono poi registrate 59 nuove vittime: è l'incremento giornaliero più basso in due mesi ed è sotto quota 100 per il secondo giorno consecutivo. In totale, nello Stato i morti legati al Covid-19 sono oltre 27.700.
Belgio
Il Belgio – Paese con il tasso di mortalità tra i più alti al mondo - continua a registrare "numeri estremamente favorevoli" per quanto i riguarda i contagi, hanno comunicato i portavoce del centro di crisi federale. Ieri sono stati identificati 279 nuovi contagi, con la tendenza in calo del 7% al giorno nell'ultima settimana. Il Paese ha registrato ancora 28 decessi nelle ultime 24 ore, ma anche questa curva è in discesa dell'8%. Il totale delle vittime è 9.080. In Belgio alcuni giorni fa ha fatto scalpore la protesta di medici e infermieri di un ospedale che hanno voltato le spalle al passaggio dell'auto della premier Sophie Wilmes.
India
In India il bilancio dei casi ha superato la soglia dei 100mila: secondo quanto riporta la Johns Hopkins, i contagi nel Paese hanno raggiunto quota 101.139, mentre i decessi provocati finora dal virus sono 3.164. I dati sono stati confermati dal ministero della Sanità del Paese. Il Consiglio indiano per la ricerca medica, da parte sua, ha reso noto che a livello nazionale sono stati eseguiti ad oggi 2.404.267 test.
Iran
Salgono a 124.603 i casi registrati in Iran, con 2.111 contagi registrati nelle ultime 24 ore. Le nuove vittime sono 62, per un totale di 7.119 decessi registrati dall'inizio della pandemia. I ricoverati in terapia intensiva scendono a 2.698, mentre i pazienti guariti crescono a 97.173. Il totale dei test effettuati ammonta a 716.176. Lo ha riferito nel suo bollettino quotidiano il portavoce del ministero della Salute iraniano Kianoush Jahanpour, sottolineando che in 10 delle 31 province non si sono registrati nuove vittime e che 6 province hanno contato un morto a testa.