Concordato preventivo biennale, online il software: chi può aderire e come

Economia
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Introduzione

Sul sito dell'Agenzia delle Entrate è disponibile il software "Il tuo Isa 2025 Cpb" per calcolare l'Isa (una valutazione sulla propria affidabilità) e accedere alla proposta di concordato preventivo biennale (Cpb) per gli anni 2025-26. Ma non tutti possono usufruire dello strumento, che permette al contribuente di ricevere meno controlli e di avere qualche vantaggio. Vediamo tutti i dettagli.

Quello che devi sapere

Cos'è il concordato preventivo

  • Con l’arrivo del software online, è partito il concordato preventivo per il biennio 2025-26. Introdotto dal decreto legislativo 13/2024, consiste in un accordo tra Fisco e partite Iva per far aumentare il gettito. In sostanza, l’Agenzia delle entrate indica al contribuente le tasse da pagare per i prossimi due anni: qualora accetti, quest'ultimo otterrà meno controlli e qualche vantaggio

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Chi può accedervi

  • Come spiega la stessa Agenzia, possono accedere al concordato per il biennio 2025-2026 i contribuenti che lo scorso anno hanno esercitato, in via prevalente, una delle attività economiche del settore dell’agricoltura, delle manifatture, dei servizi, delle attività professionali e del commercio per le quali risultano approvati gli Isa (cioè gli Indici sintetici di affidabilità fiscale) e che non hanno già un’adesione in corso per il primo biennio (2024-2025)

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Il software online

  • Come accennato, sul sito dell’Agenzia è ora disponibile il software “Il tuo Isa 2025 Cpb”. Come facilmente intuibile dal nome, serve per calcolare il proprio Indice sintetico di affidabilità fiscale (Isa) e accedere alla proposta di concordato preventivo biennale (Cpb) per gli anni 2025 e 2026. Ma perché l’Indice è così importante?

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Cosa sono gli Isa

  • Gli Isa sono strumenti introdotti dal decreto legge n. 50/2017, e a partire dal periodo d’imposta 2018 sostituiscono definitivamente gli studi di settore e i parametri. La loro istituzione si inserisce tra la serie di iniziative che l’Agenzia ha avviato da diversi anni con l’obiettivo di favorire una sempre più proficua collaborazione tra Fisco e contribuenti e promuovere, utilizzando anche forme di assistenza, l’adempimento spontaneo degli obblighi tributari

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La valutazione del contribuente

  • Ma di cosa si tratta nello specifico? Gli Isa forniscono al contribuente una valutazione complessiva sulla propria affidabilità fiscale, graduata su una scala di valori da 1 a 10, risultato dell’applicazione di singoli indicatori. Per l’attribuzione del punteggio Isa, il contribuente deve comunicare all’Agenzia, attraverso appositi modelli, i propri dati economici, contabili e strutturali rilevanti. In altre parole, gli Isa rappresentano la sintesi di una serie di indicatori costruiti con una metodologia statistico-economica basata sui dati dichiarati dai contribuenti in più periodi d’imposta

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La media aritmetica

  • Da un punto di vista matematico, l’Isa è la media semplice di due tipi di indicatori elementari: gli “indicatori elementari di affidabilità” (che valutano l’attendibilità di relazioni e rapporti tra grandezze di natura contabile e strutturale e possono assumere un valore compreso tra 1 e 10) e gli “indicatori elementari di anomalia” (che segnalano situazioni di gravi incongruenze contabili e gestionali o disallineamenti tra dati e informazioni presenti nei diversi modelli di dichiarazione, o che emergono dal confronto con banche dati esterne)

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Niente controlli e più premi

  • Più alto è il punteggio ottenuto in termini di affidabilità, maggiori sono i benefici premiali per gli interessati, esattamente come accade per chi aderisce al concordato preventivo biennale. A seconda del valore raggiunto, per esempio, possono essere esclusi da alcuni tipi di controlli o beneficiare della riduzione dei termini per gli accertamenti da parte dell’Agenzia o ancora essere esonerati dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti d’imposta

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Due modalità di trasmissione

  • Come previsto dal provvedimento dell’Agenzia risalente allo scorso 24 aprile, l’adesione per il biennio 2025-26 può essere trasmessa in maniera congiunta alla dichiarazione dei redditi e ai modelli Isa, oppure in via autonoma. I contribuenti autonomi hanno tempo fino al 31 ottobre di quest’anno per trasmettere la dichiarazione annuale dei redditi relativa al periodo d’imposta 2024. L’adesione al concordato, o l’eventuale revoca, osservano un periodo lievemente più ristretto con scadenza fissata inizialmente il 31 luglio, ma spostata al 30 settembre 2025 dal Consiglio dei ministri in attesa del via libera in Parlamento

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Le modifiche al concordato

  • In Parlamento, infatti, è allo studio lo schema di decreto legislativo correttivo, approvato in primo esame dal Cdm dello scorso 13 marzo, che apporta modifiche alla disciplina del concordato. In esso è contenuta la proroga della scadenza di adesione (che passerebbe dal 31 luglio al 30 settembre, come detto) e l’esclusione dei forfettari (partite Iva in flat tax). Quest’ultime erano state ammesse il primo anno in via sperimentale. Come spiega il Sole 24 Ore, la palla è ora in mano alle commissioni Finanze di Camera e Senato: si attende il via libera ai pareri al governo in vista del ritorno del testo in Cdm per l'ok definitivo

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In maniera congiunta

  • Torniamo alla prima modalità di trasmissione dell’adesione, quella effettuata in maniera congiunta alla dichiarazione dei redditi e ai modelli Isa. In questo caso, l’invio sarà possibile a patto di anticipare i tempi di presentazione rispetto al termine del 31 ottobre, considerato che l’adesione andrà comunicata al più tardi al 30 settembre. Nel modello Cpb 2025/26, il contribuente dovrà comunicare il reddito e il valore della produzione netta Irap riferibili al periodo d’imposta 2024 e stabiliti per il 2025 e 2026

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In maniera autonoma

  • La seconda modalità è quella autonoma. In quest’ultimo caso, il contribuente potrà trasmettere il modello Cpb insieme al solo frontespizio di Redditi 2025, tramite lo stesso canale della dichiarazione annuale, entro il termine fissato per l’adesione al concordato. A questo scopo, nel frontespizio di Redditi è stata inserita la casella “Comunicazione Cpb”, da compilare solo in caso di trasmissione in via autonoma. Questa opzione dà diritto alla trasmissione in due fasi differenti tra modello Redditi compilato e Isa

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