La presidente della Bce è intervenuta al panel di chiusura del World Economic Forum: "Dobbiamo avere un mercato unico forte. Nel 2024 continuerà la ripresa dei consumi". Ai microfoni di Sky TG24 ha parlato il vicepresidente della Commissione europea Dombrovskis: "Stiamo monitorando la situazione nel Mar Rosso e l'impatto sull'economia. Ratifica del Mes? Speriamo ci siano passi in avanti. Sui conti pubblici l'Italia si allinei alle raccomandazioni dell'Ue"
Quinta e ultima giornata del World Economic Forum di Davos, in Svizzera. Al panel di chiusura dell'edizione numero 54 è intervenuta Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea. "Elezioni in Usa? L'Ue deve essere pronta" a ogni scenario, ha affermato, sottolineando la necessità di un "mercato unico forte". A margine dell'evento, il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis ha parlato ai microfoni di Sky TG24: "Stiamo monitorando la situazione nel Mar Rosso e l'impatto sull'economia. Ratifica del Mes? Speriamo ci siano passi in avanti. Sui conti pubblici l'Italia si allinei alle raccomandazioni Ue" (LE SUE DICHIARAZIONI).
Lagarde (Bce): "Elezioni Usa? Dobbiamo prepararci"
Qualunque sarà l'esito delle elezioni negli Stati Uniti, e qualunque siano i rischi che questo comporterà, la miglior cosa che può fare l'Unione europea è essere preparata a ogni scenario. È questo il pensiero di Lagarde, intervenuta al panel di chiusura del World Economic Forum dedicato alle prospettive globali dell'economia. "La miglior difesa è l'attacco", ha detto la presidente della Bce rispondendo a una domanda sui rischi che potrebbero derivare dalla vittoria di Trump. "Dobbiamo prepararci, essere forti a casa nostra, e per farlo dobbiamo avere un mercato unico forte", ha aggiunto.
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Lagarde (Bce): "Nel 2024 continuerà la ripresa dei consumi"
Verso la fine del 2023 c'è stato "l'inizio del periodo di normalizzazione dell'economia, che però andrà verso qualcosa che non è la normalità", ha affermato Lagarde. Tale processo, ha spiegato, è in corso nel commercio, nell'inflazione e nel mercato del lavoro. "A fine 2023 abbiamo visto una qualche ripresa dei consumi e un ritorno alla normalità dei risparmi da una condizione di risparmi eccessivi, mercati del lavoro meno rigidi e una riduzione dell'inflazione, sia nominale che di fondo. Quindi questo è quanto possiamo attenderci per il 2024: una prosecuzione di questi trend", ha concluso.
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Dombrovskis (Ue) a Sky TG24: "Mes? Speriamo passi in avanti"
A margine del Forum, il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis ha detto al programma Start di Sky TG24 che le istituzioni europee stanno "controllando e monitorando da vicino la situazione" nel Mar Rosso, dove proseguono gli attacchi degli Houthi dello Yemen, e si sta "misurando l'impatto" che tale situazione potrebbe avere sull'economia. L'organo dell'Ue "presenterà un report a fine febbraio" sulla questione, ha aggiunto Dombrovskis. "Le discussioni" sulla ratifica della riforma del Mes "continuano con l'Italia - ha continuato -. Ovviamente spetta al parlamento italiano decidere quali sono i prossimi passi in avanti. Speriamo di poterli vedere quanto prima". E poi ha sottolineato: "Non ricopro la posizione giusta per poter parlare sull'Italia e di cosa deciderà il parlamento, ma sarò in contatto" con il governo "e discuteremo dei prossimi passi insieme".
Dombrovskis a Sky TG24: "Sui conti pubblici Italia non in linea con le raccomandazioni Ue"
Valdis Dombrovskis ha evidenziato a Sky TG24 che "poco tempo fa è stata fatta la valutazione della Commissione Ue" sui piani di bilancio 2024 dei Paesi membri e "anche sul budget italiano, che non sembra essere in linea con le raccomandazioni del Consiglio Ue. Questo vale anche per altri Paesi. E abbiamo chiesto all'Italia di intraprendere deviazioni e di rimettere in linea" i conti pubblici "con le nostre raccomandazioni". La Commissione Ue aveva "già annunciato che nella primavera del 2024 avremmo avuto l'intenzione di lanciare delle procedure" per deficit eccessivo "sulla base dei dati raccolti nell'autunno 2023 - ha continuato a Sky TG24 -. Abbiamo ripetutamente raccomandato ai Paesi membri di spostarsi verso posizioni fiscali più prudenti, considerando i livelli di deficit e di debito". Sul nuovo Patto di stabilità e crescita "la cosa importante è arrivare all'accordo finale e definitivo velocemente, prima del periodo di fermo dei lavori per le elezioni. Serve molta chiarezza per i prossimi anni sulle nuove regole fiscali ed economiche. È il momento giusto per continuare a collaborare", ha detto.
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Dombrovskis a Sky TG24: "Se la Russia vince, possibili altre guerre"
"In caso di successo, la Russia potrebbe desiderare di andare avanti continuando con altre guerre e altre aggressioni. Sembra quasi che una modalità imperialistica sia tornata di moda in Russia - ha detto Dombrovskis a Sky TG24 -. Putin con uno slogan sta dicendo che i confini russi non hanno frontiere, non hanno fine" e questo rappresenta "una minaccia per gli Stati vicini, compresi i Baltici. Quindi l'aggressione russa riguarda non solo l'Ucraina ma tutta l'architettura di sicurezza europea". Il vicepresidente della Commissione Ue ha quindi sottolineato l'importanza di "fornire tutto il supporto necessario all'Ucraina", aggiungendo che "è fondamentale che a livello Ue si possa continuare a rafforzare le capacità di difesa congiunte".
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Bonomi (Confindustria): "È tornata la vecchia Europa"
"L'Europa è stata solidale dopo il Covid, creando il Next generation Eu e il fondo Sure. Ma da lì in avanti è tornata la vecchia Europa, ogni Stato per conto suo. Questo significa non cogliere l'urgenza", ha detto il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, che si trova a Davos. Bonomi parla di "sfida per la competitività lanciata da Stati Uniti e Cina", con l'Europa che "vuole dettare degli standard, per esempio sulla transizione ecologica, ma ha grandi fragilità". Bonomi sostiene che "dopo le elezioni europee sarà fondamentale un Industrial Act, altrimenti avremo grossi problemi di produzione e occupazione, e questo darà altro spazio ai movimenti antieuropeisti". Inoltre, spiega, "se l'Europa decide di diventare campione mondiale della sostenibilità deve prevedere una finanza adeguata a investimenti che sono enormi. In Europa negli ultimi 24 mesi sono crollati, in Italia sono sottozero. Non basta la deroga agli aiuti di Stato, servono risorse e strumenti europei. Come quelli messi in campo dagli Usa". E poi conclude: "Vedo una politica che rimanda e non impara. Abbiamo avuto la crisi del gas russo, e ora siamo dipendenti dall'Algeria, mentre l'installazione di rinnovabili è rallentata. Abbiamo avuto la crisi delle materie prime due anni fa, e ora è esplosa la crisi del Mar Rosso". Su Ilva, l'acciaio di Stato "l'abbiamo già avuto ed è fallito".
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Maduro (Venezuela): "Milei a Davos ha fatto una figuraccia"
A proposito della partecipazione del presidente argentino Javier Milei a Davos, il suo omologo venezuelano Nicolás Maduro ha parlato di "figuraccia". "Il popolo argentino deve essere triste, vergognarsi, indignarsi per la figuraccia commessa da Javier Milei al vertice di Davos. Una vergogna, un'espressione della sua ideologia nazista, il maccartismo. È una bugia che sia liberista, liberale, libertario," ha dichiarato Maduro, secondo il quale "gli uomini d'affari capitalisti del mondo e i governi dell'Occidente sono rimasti sbalorditi quando Milei ha accusato l'Occidente di essere comunista, di essere socialista". "Chi non la pensa come lui è comunista e deve essere sterminato dalla faccia della terra. Questo è il pensiero nazista che voleva sterminare comunisti, socialisti, ebrei e zingari", ha sostenuto il leader chavista.
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La giornata di ieri
Nella giornata di ieri, il presidente israeliano Isaac Herzog ha parlato del conflitto in corso a Gaza. "Guardando in prospettiva, dobbiamo certamente lavorare per trovare nuovi modi per avere un dialogo con i nostri vicini. Ma la domanda fondamentale dopo il 7 ottobre è quali garanzie di sicurezza ci saranno per i cittadini israeliani", ha affermato. Mostrando una foto del piccolo Kfir Bibas - il bambino dai capelli rossi prigioniero di Hamas da tre mesi - il presidente israeliano ha sottolineato che lo Stato ebraico sta combattendo "una guerra per la libertà del mondo". E poi ha detto: "Israele vuole vivere in pace. C'è un forte desiderio di coabitazione sia tra gli israeliani che tra i palestinesi, ma bisogna eliminare il terrorismo".
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Il tema di quest'anno
L'edizione 2024 del Forum economico mondiale si è concentrata soprattutto sulla geopolitica e sulle guerre in corso, tanto che oltre a Herzog è intervenuto nei giorni scorsi anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Nel clima di forte incertezza che domina lo scenario globale, il tema di quest'anno è stato "Rebuilding Trust", ossia "Ricostruire la fiducia", che viene ritenuta dagli organizzatori l'elemento necessario alla base di ogni sviluppo.