Mutui, calano i tassi. Si attende mossa della Bce per un taglio entro l’anno
A dicembre primo ribasso dopo 24 mesi di rialzi consecutivi. Secondo i dati diffusi dall'Abi, i tassi sulle nuove operazioni in Italia sono scesi al 4,42% dal 4,5 del mese precedente. Secondo gli analisti è presto per brindare all'inversione di tendenza sulle prospettive ma il clima è più ottimista. E parlare di un taglio dei tassi non è più un tabù nemmeno tra i banchieri centrali a Davos
- Nel clima di incertezza economica che continua a dominare anche l’inizio del 2024, qualcosa si muove sul fronte dei mutui, che vedono per la prima volta tassi in controtendenza dopo 24 mesi consecutivi di rialzi
- Secondo gli analisti è presto per dare come certo l'inizio dell'inversione di tendenza sulle prospettive ma il clima è più ottimista e viene già avvertito dai mercati. E parlare di un taglio dei tassi non è più un tabù nemmeno tra i banchieri centrali che si aggirano al World economic forum di Davos, inseguiti dalle domande sulle prossime mosse della Bce
- Il governatore della banca centrale francese Francois Villeroy de Galhau, ad esempio, ha assicurato che i tassi hanno raggiunto il picco. "Non dovrebbero essere" più alti del livello attuale, e "la prossima mossa sarà un taglio, probabilmente quest'anno", ha detto in un panel dedicato ai tassi d'interesse. Anche se resta prudente: "È troppo presto per dichiarare vittoria, il lavoro non è terminato anche se la nostra manovra di stretta ha avuto più successo di quanto avevamo previsto un anno fa”
- Anche il governatore della Banca centrale portoghese, Mario Centeno, vede l'inizio di una nuova era, convinto che la Bce non dovrebbe tirare troppo la corda mettendo a rischio la ripresa che già sarà debole quest’anno
- Ma le prospettive sul rientro dei tassi restano appese alla frattura tra falchi e colombe. Il governatore della banca centrale austriaca, Robert Holzmann ha avvertito che i mercati resteranno molto delusi dalle prossime mosse, perché "non è immaginabile" che il consiglio direttivo, previsto la prossima settimana, inizi a parlare di un allentamento della politica monetaria
- Intanto, però, i segnali vanno in quella direzione. A dicembre, secondo i dati diffusi dall'Abi, i tassi sulle nuove operazioni sono scesi al 4,42% dal 4,5 del mese precedente (a dicembre 2022 era pari al 3,01%)
- Secondo l'associazione dei banchieri il ribasso è influenzato dall'andamento di mercato dei tassi Irs, sceso nelle scorse settimane, su cui si basano i mutui a tasso fisso. Anche se restano le incognite geopolitiche per i prossimi mesi, quindi è presto per vedere un'inversione di tendenza stabile
- Nei corridoi di Davos, però, i banchieri centrali invitano a non concentrarsi sui tassi. Il focus, spiegano, deve essere piuttosto sulle mosse dei governi che dovrebbero approfittare dell'atterraggio morbido dell'economia, uscita senza troppi danni dalla stretta monetaria, per portare avanti politiche fiscali prudenti. Solo così possono contrastare l'aumento della spesa per interessi, volata proprio a causa dei rialzi dei tassi
- Gli occhi sono puntati anche sull'attuazione del nuovo Patto di Stabilità, che dovrebbe aiutare a ridurre i debiti in modo sostenibile, tenendo a bada gli spread. Della situazione economica italiana e delle prospettive per l'Europa ha parlato a Davos il ministro italiano dell’Economia Giancarlo Giorgetti
- L'eventuale taglio dei tassi entro l'estate "è una buona notizia per tutti, non solo per il debito italiano, ma anche per tutte le famiglie che hanno un mutuo, per le imprese che devono investire. Quindi prima arriva il taglio e meglio è", ha detto Giorgetti, a margine degli incontri bilaterali che sta avendo al World economic forum