Aspettando che la banca centrale Usa annunci l'entità del nuovo taglio ai tassi e fornisca indicazioni sulle future mosse di politica monetaria, Piazza Affari chiude sulla parità a 22.802 punti nonostante il crollo dell'indice Pmi manifatturiero nell'Eurozona. In rosso gli altri listini europei e Wall Street. Sul mercato obbligazionario, spread Btp-Bund stabile a 213 punti, con il rendimento del decennale al 4,28%
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Milano chiude sulla parità a 22.802 punti una seduta che ha visto gli altri listini europei perdere terreno dopo il dato sul crollo dell'indice Pmi manifatturiero in tutti i principali Paesi del Vecchio Continente. Occhi puntati però soprattutto sulla Federal Reserve, che in serata annuncerà l'entità del nuovo rialzo dei tassi e fornirà ulteriori indicazioni sulle future mosse di politica monetaria: gli investitori danno ormai per scontato il quarto aumento consecutivo da 75 punti base, che porterebbe il rendimento di prestito overnight al 3,75%-4,00%, mentre l'ipotesi è che il Fomc intensifichi il dibattito su quando attenuare la stretta monetaria per evitare di mandare in recessione l'economia Usa. Negativa anche Wall Street, dove a tre ore dall'apertura il Dow Jones perde quasi mezzo punto e il Nasdaq cede l'1,2%. Sul mercato obbligazionario, spread Btp-Bund stabile a 213 punti, con il rendimento del decennale che si attesta al 4,28%.
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Spread Btp-Bund chiude in rialzo a 215 punti
Lo spread tra Btp italiani e omologhi Bund tedeschi chiude in rialzo a 215 punti, contro i 213 dell'apertura, in attesa che gli investitori conoscano il nuovo tagli dei tassi deciso dalla Federal Reserve americana. Il rendimento del Buono sale al 4,284%.
Borse europee chiudono in calo aspettando la Fed
Chiusura in calo per le Borse europee mentre i mercati attendono le mosse della Fed sui tassi che saranno rese note questa sera. A Londra l'Ftse 100 cala dello 0,50% a 7.150,05 punti, a Francoforte il Dax perde lo 0,62% a 13.255,41 e a Parigi il Cac 40 cede lo 0,81% a 6.276,88 punti.
Milano chiude poco mossa: Ftse Mib +0,03%
Seduta di qualche frazione sopra la parità per la Borsa di Milano, dove l'indice Ftse Mib ha chiuso in crescita dello 0,03% a 22.802 punti in attesa di conoscere il nuovo taglio dei tassi che la Federal Reserve americana comunicherà in serata.
Mef: "Fabbisogno migliora di 36,8 mld nei primi 10 mesi"
Il fabbisogno dei primi dieci mesi dell'anno è pari a circa 56.500 milioni di euro, in miglioramento di circa 36.800 milioni rispetto a quello registrato nel corrispondente periodo dello scorso anno. Lo comunica il Ministero dell'Economia e delle Finanze. Nel solo mese di ottobre 2022 il saldo del settore statale si è chiuso, in via provvisoria, con un fabbisogno di 7.250 milioni, in lieve miglioramento rispetto al corrispondente valore di ottobre 2021, che si era chiuso con un fabbisogno di 7.506 milioni.
Petrolio, prezzi in rialzo dopo scorte e in attesa Fed
Prezzi del petrolio in rialzo dopo il calo a sorpresa delle scorte Usa e in attesa della decisione della Fed sui tassi. Il Wti, benchmark per il greggio americano, guadagna il 2% a 90 dollari al barile mentre il Brent, riferimento per il mercato europeo, avanza dell'1,3% a 95,9 dollari al barile.
Cambi, euro chiude poco mosso sul dollaro e sotto parità
L'euro chiude poco mosso sul biglietto verde ma resta sotto la parità a 0,9872 dollari. Anche lo yen si rafforza sulla divisa statunitense a 147,09 dopo che il governatore della Banca del Giappone ha accennato a un possibile aggiustamento nella politica di controllo della curva dei rendimenti "se si vedrà il raggiungimento dell'obiettivo di inflazione del 2%". La valuta nipponica sale anche sull'euro a 145,23.
Wall Street cala in attesa della Fed: Dow Jones -0,08%, Nasdaq -0,91%
Wall Street procede negativa in attesa della Fed, che dovrebbe annunciare un nuovo maxi rialzo dei tassi dello 0,75%. Il Dow Jones perde lo 0,08% a 32.628,29 punti, il Nasdaq cede lo 0,91% a 10.970,44 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,44% a 3.839,02 punti.
Esprinet sigla accordo vincolante per rilevare il 100% di Bludis
Esprinet, attiva nella sicurezza informatica, ha sottoscritto un accordo vincolante per acquistare il 100% di Bludis, società operante nella distribuzione di software per la comunicazione. L'affare è stimato in 8,7 milioni di euro sulla base di una posizione finanziaria netta neutra, con un prezzo definitivo da calcolare in funzione del patrimonio netto effettivo e della posizione creditoria. L'operazione rientra in una "più ampia strategia di business in linea con il piano industriale 2022-2024 - spiega il Gruppo - che prevede la focalizzazione sull'aumento della profittabilità anche attraverso la crescita della distribuzione a valore aggiunto del segmento Solutions". Il titolo della società a Piazza Affari tratta in calo dello 0,89% a 6,66 euro.
Governo Meloni, 5 miliardi contro rincari bollette: le ipotesi per il quarto decreto aiuti
Cambi, euro in ascesa sul dollaro
Sul fronte valutario, l'euro si muove in rialzo sul biglietto verde ma resta sotto la parità a 0,9876 dollari. In rafforzamento sul biglietto verde anche lo yen, che passa di mano a 147,09 dopo l'apertura del governatore della Banca del Giappone a un possibile aggiustamento nella politica di controllo della curva dei rendimenti "se si vedrà il raggiungimento dell'obiettivo di inflazione del 2%".
Piazza Affari, focus titoli
In una Piazza Affari sulla parità in attesa di conoscere le mosse della Federal Reserve, fa bene Tim (+1,34%) in scia alla speranza che il nuovo governo Meloni possa sbloccare al più presto il dossier rete unica. Bene Unipol (+2,23%), Enel (+1,52%), Leonardo (+1,44%), Italgas (+1,44%). In calo invece Prysmian (-3,58%), Saipem (-2,79%), Amplifon (-2,43%) e Buzzi (-1,66%).
Milano ferma sulla parità: Ftse Mib +0,06% a 22.809
Piazza Affari rallenta e procede sempre poco sopra la parità con il Ftse Mib in rialzo dello 0,06% a 22.809 punti in attesa della Fed, che stasera dovrebbe annunciare un nuovo maxi-rialzo dei tassi dello 0,75%.
Spread Btp-Bund in allargamento a 126 punti
A Piazza Affari in rialzo a 216 punti base lo spread tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi con il rendimento dei Buoni italiani al 4,27%.
Giorgetti: "Ue abbia strategia energetica comune più incisiva"
Il ministro dell'Economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti sottolinea "l'importanza che l'Ue abbia una politica e una strategia energetica comuni maggiormente incisive". Lo comunica una nota del Mef dopo l'incontro oggi con il ministro delle finanze tedesco Christian Lindner.
Caro energia, la Commissione Ue presenta il piano: ecco cosa prevede.
Usa, scorte settimanali di benzina calano a sorpresa
Le scorte di benzina statunitensi sono diminuite di 1,257 milioni, meno delle aspettative del mercato di 1,358 milioni, mentre quelle di distillati, che includono diesel e olio combustibile, sono aumentate di 0,427 milioni a fronte degli 0,56 milioni prospettati dagli analisti.
Usa, scorte settimanali petrolio calano a sorpresa
Le scorte settimanali di petrolio negli Stati Uniti sono diminuite a sorpresa. Lo riferisce l'Eia, spiegando che la settimana scorsa si è registrato un calo di 3,11 milioni di barili a 436,83 milioni a fronte di attese di un rialzo di 367mila barili. Nei sette giorni c'era stato un incremento pari a 2,588 milioni di barili. Il Wti, benchmark di riferimento per il greggio negoziato in Usa, tratta in rialzo dello 0,4% a 88,79 dollari.
Opec+ taglia la produzione di 2 milioni di barili al giorno.
Uber, volano le entrate (+72%): "Utenti tornati ai servizi"
Uber ha chiuso il terzo trimestre con ricavi in crescita del 72% a 8,3 miliardi di dollari contro gli 8,1 attesi dagli analisti e una perdita dimezzata su base annua da 2,4 a 1,2 miliardi. Dai conti emerge anche come gli utenti attivi mensili sulle app della compagnia di ride hailing siano aumentati del 14%, superando i livelli visti a settembre 2019, aiutati dai viaggi in aeroporto, mentre le entrate del segmento del rideshare sono salite del 73% nel terzo trimestre. Per la restante parte del 2022, la società ha previsto un aumento delle prenotazioni lorde tra il 23 e il 27%.
Gas, stoccaggi Italia al 95,45% ma proseguono immissioni
Le scorte di gas italiane hanno raggiunto il 94,45% di riempimento per un totale di 184,64 TWh, pari a 19,24 miliardi di metri cubi allo scorso 31 ottobre. Lo annuncia il Gie (Gas Infrastructure Europa), che rappresenta tutti gli operatori del settore a livello continentale. Proseguono nel Paese le immissioni di metano nei depositi con un incremento medio giornaliero dello 0,04%.
