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Dai soci di Chiara Ferragni via libera all'aumento di capitale da 6,4 milioni per Fenice

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In una nota viene sottolineato che la delibera, con i termini posposti dall'amministratore unico Claudio Calabi, è passata con il voto favorevole di Sisterhood e di Alchimia. In questo quadro ha avuto un peso rilevante la posizione di Sisterhood che si è detta "pronta a sottoscrivere l'aumento di capitale in proporzione alla quota detenuta" ed eventualmente anche per la parte che non fosse sottoscritta dagli altri soci, per consentire a Fenice di "proseguire con successo la propria attività"

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Luce verde dall’assemblea dei soci per l’aumento di capitale di Fenice, la società titolare dei marchi di Chiara Ferragni. Lo si legge in una nota in cui viene sottolineato che la delibera, con i termini posposti dall'amministratore unico Claudio Calabi, è passata con il voto favorevole di Sisterhood e di Alchimia. In questo quadro ha avuto un peso rilevante la posizione di Sisterhood che si è detta "pronta a sottoscrivere l'aumento di capitale in proporzione alla quota detenuta" ed eventualmente anche per la parte che non fosse sottoscritta dagli altri soci, per consentire a Fenice di "proseguire con successo la propria attività". 

I soci Sisterhood e Alchimia

Secondo quanto riferiscono fonti informate ad ANSA la cifra esatta della ricapitalizzazione è di 6,4 milioni. All'aumento hanno assicurato la loro adesione i soci Sisterhood e Alchimia, mentre il socio Pasquale Morgese non sembra essere orientato a partecipare. Da qui la disponibilità di Sisterhood a sottoscrivere anche per la parte di quest'ultimo. 

Oltre all'aumento da 6,4 milioni di euro del capitale di Fenice, gli azionisti della società a cui fanno capo i marchi di Chiara Ferragni hanno approvato il bilancio, che ha accusato le perdite dell'ultimo anno a seguito delle vicende legate alle sponsorizzazioni dei pandori e delle uova di Pasqua. Fenice, secondo quanto risulta da indiscrezioni, non essendo i dati di dominio pubblico in quanto la società non è quotata in Piazza Affari, a seguito di ricavi che nel 2023 hanno raggiunto i 12 milioni di euro, avrebbe chiuso l'esercizio del 2024 con una cifra al di sotto dei 2 milioni, cumulando nel biennio perdite fino a 10 milioni. Chiara Ferragni possiede il 32,5% di Fenice attraverso la holding Sisterhood, Paolo Barletta attraverso Alchimia il 40% e Pasquale Morgese il 27,5%. Amministratore unico è Claudio Calabi, dopo le dimissioni di Barletta e Ferragni nel novembre scorso. 

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