Chiara Ferragni, collaborazioni con aziende a rischio dopo il caso Balocco: cosa succede
Oltre a Safilo e Coca-Cola, brand come Monnalisa starebbero riflettendo sulla collaborazione con l’influencer, che potrebbe perdere anche altri contratti attualmente in essere, come quelli con Nespresso, Intimissimi e Pantene. Su Instagram, intanto, il suo profilo continua a perdere followers
- Non bastava Safilo. E neanche Coca-Cola. Dopo il “Pandoro gate” che ha travolto Chiara Ferragni, multata un milione di euro dall’Antitrust per "pratica commerciale scorretta" per la campagna dell'anno scorso con Balocco e ora indagata dalla Procura di Milano per truffa aggravata, il fuggi-fuggi degli sponsor dall’influencer e imprenditrice digitale potrebbe allargarsi
- Nell’impero di Chiara Ferragni si comincia a vedere qualche crepa, mentre prosegue il crollo di followers su Instagram. Secondo le statistiche di Social Data, pubblicate da AdnKronos, la perdita sarebbe di oltre 200mila followers, a cui si aggiunge una diminuzione del sentiment positivo di circa 35 punti percentuali, passato dal 59% al 24%. Nel complesso la vicenda ha generato su web e social oltre 30 milioni di interazioni in questi ultimi venti giorni
- Safilo già a dicembre ha annunciato lo stop dell’accordo di licenza con Ferragni per la produzione e la distribuzione di occhiali da sole e da vista a marchio dell’influencer. Una decisione assunta a causa di "violazioni di impegni contrattuali" da parte di Ferragni. La multinazionale statunitense della bibita più famosa del mondo ha invece "sospeso" lo spot pubblicitario girato nel dicembre scorso, che sarebbe dovuto andare in onda a partire dalla fine di gennaio
- Alla lista di sponsor e brand che intendono chiudere i rapporti con l'influencer di Cremona starebbe per aggiungersi anche Monnalisa, brand che produce abiti per bambini e che starebbe "facendo valutazioni" sul futuro con Ferragni, secondo quanto riferito dalla direttrice creativa del marchio, Barbara Bertocci, a Repubblica
- L'effetto domino si riversa anche in parte sul negozio milanese di Ferragni. In pieno periodo di saldi, nello store a due passi da corso Como e dal Bosco Verticale, di gente se ne vede ben poca. E chi passeggia davanti alla vetrina, riferisce AdnKronos nel primo giorno di ribassi, ammette che "Chiara Ferragni ormai è caduta in declino"
- A questo "disamore" per l'influencer potrebbero aggiungersi una lunga lista di colossi della moda fashion e del lusso che collaborano da anni con Ferragni come Tod's, Calzedonia, Intimissimi, Morellato, Pantene, Nespresso e Arval Cosmetici, che nel dicembre scorso ha stretto una partnership con Ferragni per l'intero anno 2024. A rischio ci sarebbero diversi contratti siglati negli anni scorsi dall'influencer per sponsorizzare prodotti
- Dal 2021 l'imprenditrice digitale è entrata nel cda di Tod's come consigliere indipendente. Ruolo che da settembre 2022 è cambiato perché, come spiegò allora l’azienda marchigiana di proprietà di Diego Della Valle, sarebbero "venuti meno i requisiti di indipendenza" dell’imprenditrice digitale. Ferragni è tuttora membro del cda di Tod’s ma non più nella qualifica di membro indipendente. Anche con Intimissimi e Calzedonia, brand del gruppo di Sandro Veronesi, Oniverse, Ferragni vanta collaborazioni da anni
- Tra gli accordi commerciali che a oggi restano in essere c'è poi Pantene, azienda svizzera di shampoo e prodotti per capelli, parte del gruppo Procter & Gamble, del quale Ferragni è testimonial, mentre con Nespresso l'anno scorso l'imprenditrice digitale aveva lanciato una nuova collaborazione con un’edizione limitata del caffè Milano Intenso, una macchina e alcuni accessori
- Risale invece al 2020 l'accordo di licenza pluriennale stipulato con Velmar, società del gruppo Aeffe, che si occupa di produzione e distribuzione di lingerie e costumi da bagno. Anche Morellato aveva siglato un accordo per gioielli e orologi Chiara Ferragni, prodotti su licenza dal Gruppo Morellato e distribuiti a livello mondiale da ottobre 2021
- Sarà da valutare nei prossimi mesi, inoltre, l'impatto che il caso pandoro avrà sugli affari dell'influencer per il 2024, visto che ci sono anche i dubbi legati alle uova di Dolci e Preziosi e la bambola in edizione limitata con la Trudi. "Al netto delle commissioni di vendita pagate da Tbs al provider esterno che gestiva la piattaforma e-commerce, i ricavi derivanti dalle vendite della bambola tramite l'e-commerce The Blonde Salad stati donati all'associazione Stomp Out Bullying nel luglio 2019", ha precisato Tbs Crew