
Energia, Draghi oggi ad Algeri: cosa prevede il dossier per sostituire il gas russo
Il premier, insieme ai ministri Cingolani e Di Maio, è atteso nella capitale algerina per chiudere il primo di una serie di nuovi accordi sulle forniture di metano che consentano una diversificazione energetica rispetto all’attuale dipendenza dalla Russia. Nel pacchetto di progetti anche l’accelerata per aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili

Trovare fonti alternative al gas russo è una priorità assoluta per l’Italia. Per smettere di finanziare le casse di Putin e per essere pronti a qualsiasi evenienza, sia a un ulteriore inasprimento delle sanzioni sia a eventuali stop decisi all'improvviso da Mosca
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Mario Draghi è oggi ad Algeri per chiudere il primo di una serie di nuovi accordi sulle forniture di metano che consentano quella diversificazione - in tempi rapidi - che fin qui è mancata e che ha reso l'Italia dipendente dalla Russia per quasi il 40% del gas che importa
Gas, Cingolani: "Stop dipendenza dal gas russo" in 24-36 mesi
Il premier si concentra sul dossier energia, mettendo tra parentesi per qualche ora le fibrillazioni della sua maggioranza. Martedì al suo rientro lo aspettano i leader di Lega e Forza Italia - Matteo Salvini e Antonio Tajani - per cercare di ricomporre la spaccatura sulla delega fiscale
Draghi sullo stop al gas russo: "Preferiamo la pace o il condizionatore acceso?" VIDEO
Il Paese, è il ragionamento che si fa nel governo, in questo momento deve affrontare sfide - la guerra, la crisi energetica, il rischio recessione - che richiedono la massima unità. Anche perché ci sono i progetti del Pnrr da realizzare, con il nuovo decreto che potrebbe arrivare subito dopo Pasqua e dovrebbe consentire di centrarne altri 6-7, per proseguire al ritmo di 15 al mese e chiudere i 45 previsti entro fine giugno
Condizionatori e termosifoni negli uffici pubblici: le nuove regole in arrivo
Vanno anche accelerate le procedure per aumentare la produzione di energia da fonti rinnovabili, utili anche al piano per "rimpiazzare 29 miliardi di metri cubi" di gas russo - come ha detto il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani (in foto)
Dal nucleare al green, i piani dell'Occidente per sostituire l'energia russa
Il programma di Draghi per oggi ad Algeri prevede l’incontro con il presidente Abdelmadjid Tebboune (in foto), una visita al Monumento del Martire e un incontro con la comunità italiana in Algeria presso l'Ambasciata d'Italia. In serata il premier sarà a cena ancora con Tebboune nella Residenza di Stato del presidente algerino
Energia, ipotesi stop al gas russo per l’Italia: cosa può succedere
Con il presidente Abdelmadjid Tebboune, Draghi dovrebbe sottoscrivere anche un patto per investimenti comuni delle rinnovabili, che hanno grande potenziale di sviluppo in Nordafrica e consentirebbero tra l'altro, notano i collaboratori del premier, di liberare altro gas per le esportazioni
Indipendenza energetica, ecco come la Lituania è riuscita a fare a meno del gas russo
La strategia italiana - che il governo sta perseguendo fin dallo scoppio del conflitto in Ucraina - si muove infatti su più livelli: nel breve periodo va ricercato il gas da altri Paesi, e va spinta al massimo la produzione italiana ricorrendo se necessario anche al carbone. Nel medio periodo si aumenterà l'import di gas liquido, a partire da quello aggiuntivo promesso dagli Stati Uniti all'Europa, e la potenza delle rinnovabili
Perché Vladimir Putin pretende il pagamento del gas russo in rubli?
La prima nuova nave per rigassificare il Gnl, annuncia il ministro della Transizione ecologica, sarà operativa "nel primo semestre del 2023". Snam sta chiudendo il contratto di affitto da "4/500 milioni" che consentirà di avere a disposizione "5 miliardi di metri cubi l'anno": la nave si potrà "mandare via" una volta completata la transizione

Il ministro Cingolani è atteso ad Algeri con il premier e con il collega della Farnesina Luigi Di Maio, che aveva aperto il canale diplomatico per rafforzare la cooperazione energetica tra i due Paesi con una visita a pochi giorni dallo scoppio della guerra, il 28 febbraio, accompagnato da Claudio Descalzi (nella foto Di Maio con il ministro degli Esteri algerino Ramtane Lamamra)

L'ad dell'Eni - che presentando il piano strategico ha quantificato in 10-11 miliardi di metri cubi il metano aggiuntivo che potrebbe arrivare da Algeria e Libia - è ritornato nella capitale algerina all'inizio di aprile e ora è pronta l'intesa tra il Cane a sei zampe e la compagnia algerina Sonatrach per l'aumento dell'import attraverso il gasdotto TransMed (che attraverso la Tunisia fa arrivare il gas a Mazara del Vallo, in Sicilia), che dovrebbe consentire già dall'autunno di sostituire fino a un terzo del gas russo