
Perché Vladimir Putin pretende il pagamento del gas russo in rubli?
Dietro la mossa del Cremlino ci sarebbe la volontà di rafforzare la valuta nazionale, crollata dopo le sanzioni occidentali, e mantenere il controllo del prezzo della materia prima: un eventuale stop avrebbe conseguenze profonde sia sull’Europa che sulla Russia stessa

Vladimir Putin ha deciso che a partire da aprile le forniture di gas naturale verso i cosiddetti “Paesi ostili” dovranno essere pagate in rubli: in caso contrario la Russia interromperà il flusso che rifornisce l’Europa
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Secondo il Cremlino, i Paesi occidentali dovranno aprire un conto in rubli presso la Gazprombank per pagare il gas: “Nessuno ci vende niente gratis, e nemmeno noi faremo opere di carità”, ha detto Putin firmando il decreto sulle regole del commercio
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"Non accetteremo in alcun modo di pagare il gas in altre divise rispetto a quelle sancite dai contratti", hanno risposto i ministri dell'Economia francese e tedesco, Bruno Le Maire e Robert Habeck. “Non ci faremo ricattare da Mosca", ha aggiunto il commissario Ue per gli Affari economici Paolo Gentiloni
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Ma per quale motivo la Russia ha deciso di chiedere il pagamento del gas in rubli? Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, dietro l’ultimatum ci sarebbe il tentativo di rafforzare la valuta russa dopo le sanzioni finanziarie imposte a Mosca dai Paesi occidentali
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La mossa di Putin costringerebbe così i gruppi europei a trattare indirettamente con la banca centrale russa, di fatto aggirando le sanzioni imposte dagli stessi Paesi occidentali

Secondo Bas van Geffen, senior macro strategist della Rabobank interpellato a riguardo dal Financial Times, “questo costringerà l’Occidente a eludere le sue stesse sanzioni o segnerà effettivamente la fine delle forniture di gas russo all’Europa”

Ci sarebbe anche un’altra ragione dietro alla decisione di Mosca: infatti la scelta di far pagare il gas solo in rubli permetterebbe alla Russia di tenerne alto il prezzo e di mantenerne il controllo

Con il prezzo del gas più alto Mosca riuscirebbe ad avere maggiori profitti, e quindi maggiori risorse per sostenere anche dal punto di vista economico gli altissimi costi dell’invasione dell’Ucraina

Le maggiori risorse servirebbero anche a tamponare i danni che le sanzioni occidentali stanno causando all’economia russa: secondo Standard&Poor’s la Russia va incontro a una contrazione del Pil reale dell'8,5% quest'anno a causa delle durissime limitazioni imposte

Un eventuale blocco del gas metterebbe a dura prova molti Paesi europei, come l’Italia e la Germania, dipendenti dalle importazioni dalla Russia. Sarebbe però una mossa dolorosa anche per Mosca, visto che il gas da solo vale 350 milioni di dollari al giorno di incassi, secondo le stime della società di consulenza Icis
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