Sempio, al momento unico indagato, è atteso in Procura a Pavia alle 14. Si ripartirà dagli elementi già acquisiti sul delitto in 18 anni di indagini e dalle "anomalie" già emerse in passato a cui potrebbero ora aggiungersi nuovi elementi. Convocazione, in contemporanea, anche per Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni per il delitto, che è teste assistito in quanto giudicato in un procedimento connesso. Marco Poggi, fratello della vittima, verrà invece ascoltato dai carabinieri a Venezia, dove vive
Potrebbe essere una giornata decisiva, quella di oggi, per le nuove indagini sul delitto di Garlasco (SEGUI LA GIORNATA DEGLI INTERROGATORI IN DIRETTA SUL NOSTRO LIVEBLOG). Negli uffici di piazza del Tribunale, a Pavia, alle 14, Andrea Sempio è atteso in Procura, per essere interrogato dai magistrati che, dopo due inchieste e altrettante archiviazioni, lo hanno indagato per l'omicidio di Chiara Poggi avvenuto il 13 agosto 2007. Si ripartirà dagli elementi già acquisiti sul delitto in 18 anni di indagini: dalle tracce di dna sotto le unghie della vittima, fino alle tre telefonate fatte da Sempio, tutte brevissime, all’abitazione della ragazza, quando lei era a casa da sola, pochi giorni prima che venisse uccisa. Senza dimenticare il biglietto del parcheggio trovato una settimana dopo l'omicidio della 26enne, ma consegnato agli inquirenti solo l'anno successivo. "Anomalie" già emerse in passato a cui potrebbero ora aggiungersi nuovi elementi.
Vengono sentiti anche Marco Poggi e Alberto Stasi
Ma oggi non viene sentito solo Sempio. Convocazione, in contemporanea, come testimone, per Marco Poggi, il fratello della vittima, che viene ascoltato dai carabinieri a Venezia, dove vive. Allo stesso modo, è stato convocato, a Pavia, anche Alberto Stasi. Il fidanzato di Chiara, a cui è stata concessa da poco la semilibertà, è teste assistito in quanto giudicato in un procedimento connesso. Condannato in via definitiva a 16 anni per il delitto, è fino a questo momento l'unico colpevole per l'omicidio. "Alberto è a disposizione dell'autorità giudiziaria, risponderà a tutte le domande che gli verranno rivolte, come peraltro ha sempre fatto, dato che non si è mai avvalso della facoltà di non rispondere neanche nel corso del suo procedimento, del suo processo, lui ha sempre parlato, ha sempre detto quello che sapeva, ha sempre risposto”, ha anticipato ieri l'avvocato Giada Bocellari, uno dei legali di Stasi.

Approfondimento
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La posizione di Sempio, le indagini e le ricerche dell'arma del delitto
Il fatto che Sempio venga sentito a pochi giorni dall’udienza, che si è tenuta venerdì 16 maggio, per l’incidente probatorio, e a pochi giorni anche dalle perquisizioni scattate a casa sua, dei suoi genitori e di due suoi amici - Roberto Freddi e Mattia Capra - con cui ebbe scambi telefonici la mattina dell’omicidio di Chiara Poggi, potrebbe lasciare intendere che gli inquirenti hanno un asso nella manica. L'interrogatorio, del resto, è stato fissato senza che siano state neanche lontanamente terminate le l’analisi di cellulari, pc, supporti informatici, scritti e documenti sequestrati durante le recenti perquisizioni. Segno, questo, che gli elementi raccolti, e ritenuti decisivi, probabilmente, erano già nelle mani degli inquirenti. Mercoledì scorso, oltre alle perquisizioni, è stato dragato un canale a Tromello, non molto lontano da Garlasco, per cercare vicino alla casa dove viveva la nonna delle cugine di Chiara, le gemelle Paola e Stefania Cappa, l'arma del delitto. Una roggia di paese dove, come è stato riferito, sarebbero stati trovati, tra l'altro, un martello da muratore e altri oggetti che saranno analizzati.
