Delitto Garlasco, impronta di Sempio vicino al corpo di Chiara Poggi

A rivelare il dettaglio, contenuto nella perizia disposta dalla Procura di Pavia, è stato il Tg1. Sempio, unico indagato nelle nuove indagini sull'omicidio, era atteso in procura oggi a Pavia per le 14, ma non si è presentato. Alla base della decisione, una questione procedurale. Si è presentato, invece, Alberto Stasi, che "ha risposto a tutte le domande", come ha chiarito il suo legale. Ascoltato oggi anche Marco Poggi, fratello della vittima, a Venezia, dove vive

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Continuano le nuove indagini sulla morte di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007. Oggi erano in programma gli interrogatori di Andrea Sempio, Alberto Stasi e Marco Poggi. Ma Sempio, al momento unico indagato nella nuova inchiesta, non si è presentato in Procura a Pavia. "Guerra dura senza paura" il messaggio, in una storia su Instagram, pubblicato dalla sua legale, Angela Taccia. 

Alla base della decisione dei legali di Sempio, che oggi hanno depositato una memoria, c'è una questione procedurale legata a una "carenza" nell'invito a comparire per l'interrogatorio. "Abbiamo deciso ieri con Andrea di fare così", cioè di non presentarsi in Procura a Pavia, ha affermato l'avvocato Massino Lovati che con la collega Taccia difende Sempio. "Ora ci attendiamo una nuova convocazione - ha aggiunto - con l'avvertimento previsto dal codice e che manca in quello ricevuto. Se poi non dovessimo presentarci ancora", c'è sempre la carta del Gip che potrà disporre "l'accompagnamento coattivo".

Intanto, secondo quanto rivelato dal Tg1, ci sarebbe un'impronta proprio di Andrea Sempio accanto al cadavere di Chiara Poggi. Il dettaglio sarebbe contenuto nella perizia disposta dalla Procura di Pavia. In particolare, è sul muro delle scale che portano in taverna, vicino al luogo dove è stata trovata senza vita Chiara, che si troverebbe l'impronta compatibile con quella di Sempio.

Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni per l’omicidio della fidanzata, si è presentato oggi, come da programma, in procura a Pavia, come teste assistito in quanto giudicato in un procedimento connesso. Il suo interrogatorio è durato circa due ore e, come ha riferito il suo legale, il 41enne "ha risposto a tutte le domande" che gli sono state fatte. Ascoltato anche Marco Poggi, fratello della vittima, nel veneziano, dove vive. La sua audizione si è conclusa poco prima delle 18. "Ha risposto serenamente alle domande che gli sono state rivolte. Ad Andrea Sempio lo lega un'amicizia di lunga data e la convinzione della sua estraneità alla tragica vicenda che ha sconvolto la sua famiglia", il commento dell'avvocato Francesco Compagna, legale della famiglia Poggi.

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Madre Sempio a Le Iene, testimone vide Chiara e cugina litigare

Il giorno prima dell'omicidio di Chiara Poggi, una domenica, una presunta testimone avrebbe assistito ad un litigio tra la vittima e una delle cugine Cappa. A riferirlo ad un inviato della trasmissione tv Le Iene, che questa sera ha diffuso la registrazione su Italia 1, è stata Daniela Ferrari, madre di Andrea Sempio, il 37enne unico indagato nella nuova inchiesta della Procura di Pavia sul delitto di Garlasco. La presunta testimone, rintracciata dall'inviato delle Iene, ha negato di aver mai detto una cosa simile, ma la signora Ferrari - contattata dalla trasmissione prima che l'indagine sul figlio diventasse pubblica - insiste: "l'ho sentita dirlo", dice, precisando però che la presunta testimone non ne parlò né con i carabinieri né con altri.

Le Iene, supertestimone cercò di parlare con avvocato dei Poggi

Il cosiddetto supertestimone del caso sull'omicidio di Garlasco, sentito da Le Iene, ha rivelato che in passato disse all'avvocato della famiglia Poggi "che avevo novità sulle gemelle Cappa", ma gli fu risposto "che c'era già un'indagine in corso su Stasi e che non si poteva sovrapporre un'altra pista". Le sue dichiarazioni sarebbero state raccolte qualche tempo fa, ma prima di essere mandate in onda sono state consegnate alla Procura di Pavia. Secondo il testimone, qualcuno avrebbe visto una delle gemelle Cappa, cugine di Chiara Poggi, trasportare una borsa pesante il giorno del delitto di Garlasco e gettarla in un fosso.

Delitto Garlasco, pm: impronta Sempio vicino a corpo Chiara. VIDEO

Su impronta Sempio possibili analisi ematiche

È possibile che nelle nuove indagini sull'omicidio di Garlasco vengano effettuate anche analisi per individuare eventuali tracce di sangue nell'impronta del palmo di una mano trovata quasi 18 anni fa sulla parete destra delle scale, vicino al corpo di Chiara Poggi, e attribuita con una recente consulenza dattiloscopica ad Andrea Sempio. Da quanto si è saputo, su quell'impronta, che non fa parte degli accertamenti genetici previsti nell'incidente probatorio, gli inquirenti potrebbero disporre ulteriori valutazioni, anche documentali, per stabilire se la mano che l'ha lasciata fosse insanguinata. I carabinieri del Ris all'epoca, in una relazione su tutte le tracce dattiloscopiche scrissero, in sostanza, non solo che quell'impronta non era leggibile né comparabile, ma anche che due accertamenti avevano escluso che ci fosse sangue. L'esito del "combur test" era "dubbio", mentre quello dell'Obti "negativo". Dati che potrebbero essere riletti dagli inquirenti sulla base delle nuove tecniche scientifiche.

L'impronta

La nuova svolta nel caso di Garlasco arriva da un'impronta di un palmo di una mano, la "papillare 33", trovata vicino al corpo senza vita di Chiara Poggi, sulla parete destra che sovrasta le scale che portano alla taverna della villetta di Garlasco. Si tratta di una impronta a cui le analisi di 18 anni fa non hanno consentito di attribuire un nome e cognome, e che ora, con le nuove tecniche scientifiche, è risultata compatibile con quella presa di recente al ad Andrea Sempio. La traccia è una delle 56 già repertate ai tempi del delitto e allora ritenuta dal Ris priva di sangue e illeggibile, ma che inquirenti e investigatori nei mesi scorsi hanno deciso di riesaminare. Andando anche a rivedere un'informativa del 2020 nella quale si affermava che "è logico-fattuale" che quell'impronta "appartenga all'assassino".

Delitto Garlasco, Marco Poggi ascoltato dai magistrati di Pavia nel veneziano. VIDEO

Legale Stasi: "È andata molto bene. Abbiamo sempre avuto fiducia". VIDEO

Cosa scrissero gli investigatori sull'impronta nel 2020

"È logico-fattuale che l'impronta sulla parete delle scale appartenga all'assassino". Lo scrivevano i carabinieri del Nucleo investigativo di Milano in un'annotazione del luglio 2020, parlando di quel "contatto papillare numero 33", ossia dell'impronta del palmo di una mano che, all'epoca delle prime indagini sull'omicidio di Garlasco del 2007, era stata definita "totalmente inutile ad un esame dattiloscopico". Impronta che ora, nelle nuove indagini su Andrea Sempio e attraverso una consulenza disposta dai pm di Pavia, è stata attribuita all'amico del fratello di Chiara Poggi. L'informativa del 2020 faceva parte del fascicolo che fu archiviato quello stesso anno, di fatto la seconda archiviazione per Sempio, anche se formalmente non era indagato come nel 2016-2017. I carabinieri scrissero cinque anni fa che su quella impronta sulla parete destra della scala non venne fatta nemmeno una indagine "biologica" per accertare se la mano fosse sporca di sangue.

Alberto Stasi ai pm: "Non ho mai conosciuto né visto Sempio"

Alberto Stasi non conosceva Andrea Sempio, non l'aveva mai visto, non sapeva che faccia avesse. Lo ha spiegato lo stesso Stasi nella nuova inchiesta a carico dell'amico del fratello di Chiara. L'interrogatorio, secondo quanto trapela, ha trattato vari temi, tra cui la ricostruzione delle ore prima dell'omicidio e della sera prima. Ad Alberto, nel chiedergli se sapesse se Sempio frequentava la villetta e quali zone, sarebbe stato fatto presente di quell'impronta palmare che, secondo una consulenza dei pm, è di Sempio.

Avvocato di Stasi: "Giornata molto positiva". VIDEO

L'impronta insanguinata

Un'impronta insanguinata mai attribuita a nessuno nella prima indagine è quella che la procura di Pavia e i carabinieri del nucleo investigativo di Milano oggi sostengono essere di Andrea Sempio, indagato per il concorso con altri o con Alberto Stasi nell'omicidio di Chiara Poggi. Lo si apprende in merito all'elemento indiziante contenuto nella consulenza tecnico-scientifica disposta dai pm pavesi. L'orma si trova sulle scale che portano alla cantina della villetta di via Pascoli dove è stato trovato il corpo senza vita della ragazza.

Legale Poggi: "Marco convinto dell'estraneità di Sempio"

"Con la collaborazione degli inquirenti, Marco Poggi ha potuto essere sentito lontano dai giornalisti e ha risposto serenamente alle domande che gli sono state rivolte. Ad Andrea Sempio lo lega un'amicizia di lunga data e la convinzione della sua estraneità alla tragica vicenda che ha sconvolto la sua famiglia". Così, in una nota, l'avvocato Francesco Compagna, legale della famiglia Poggi, in merito all'audizione odierna del fratello di Chiara.

Terminata l'audizione di Marco Poggi

Terminata l'audizione, come teste, di Marco Poggi, il fratello di Chiara. L'audizione - apprende l'ANSA da fonti qualificate - è avvenuta in una caserma dei Carabinieri del veneziano. Poggi doveva essere sentito dalla pm Giuliana Rizza. Nulla si sa al momento dell'esito del confronto. L'interrogatorio del fratello di Chiara, e quello contestuale - poi saltato - di Andrea Sempio , servivano a chiarire quanto Sempio fosse davvero di casa nella villetta dei Poggi e quali erano i suoi rapporti con Chiara.

Impronta del palmo di Sempio su muro scale di casa Poggi

Si trova sul muro delle scale che portano in taverna, vicino al luogo dove è stata trovata senza vita Chiara Poggi, l'impronta compatibile con quella di Andrea Sempio e individuata dalla nuova indagine sul delitto della giovane. Lo si apprende in merito a una nuova consulenza dattiloscopica disposta dalla Procura di Pavia e che, in questo caso, riguarda una impronta del palmo di una mano di Sempio che frequentava la villetta di via Pascoli in quanto amico del fratello della vittima. 

Non prevista al momento una nuova convocazione per Sempio

Dopo la decisione di Andrea Sempio e dei suoi legali di non presentarsi all'interrogatorio di oggi in Procura a Pavia, gli inquirenti riflettono su una eventuale riconvocazione, atto che al momento non viene previsto. Lo si apprende da fonti qualificate.

Tg1: "Impronta di Sempio vicino al corpo di Chiara Poggi"

Ci sarebbe un'impronta di Andrea Sempio accanto al cadavere di Chiara Poggi, uccisa a Garlasco il 13 agosto del 2007: lo rivela il Tg1, spiegando che è quanto contenuto nella perizia disposta dalla Procura di Pavia.

Legale Sempio: "Voglio in fretta una richiesta di archiviazione"

Il legale di Sempio ha ripetuto non solo che "Andrea sta bene", ma anche di non volere "collaborare più. Siamo parti contrapposte del processo e quindi ognuno va per la sua strada come dovrebbe essere".  L'ulteriore "strappo" con la Procura è dettato dal fatto che "il capo di imputazione è generico e contraddittorio. Come ci si fa a difendere?". "D'altra parte - ha proseguito l'avvocato Lovati - hanno riaperto l'indagine con gli stessi elementi di quella precedente archiviata. Anche per quanto riguarda il Dna, quello 'rubato' nel 2017, il giudice disse allora che era un tentativo maldestro di riaprire le indagini". Il difensore, nel ribadire che "non c'è nulla di nuovo" rispetto alla vecchia inchiesta ha aggiunto: "Mi aspetto, anzi voglio in fretta una richiesta di archiviazione".

Avvocato Stasi: "È stata una giornata molto positiva"

"È stata una giornata molto positiva", ha detto Antonio De Rensis, legale di Alberto Stasi. "Siamo molto contenti di essere venuti e aver risposto a tutte le domande - ha aggiunto - Noi abbiamo avuto fiducia in questa indagine sin dal primo giorno e continuiamo ad averla, sempre più forte".

Stasi ha "risposto a tutte le domande"

"Non posso dire nulla sugli argomenti chiesti, posso dire che abbiamo risposto a tutte le domande e che siamo contenti di essere venuti. Siamo molto soddisfatti, ho grande fiducia a rispetto per chi indaga", ha detto Antonio De Rensis, legale di Alberto Stasi, al termine dell’interrogatorio in procura a Pavia. Stasi “è rispettoso della condanna e sereno e fiducioso in questa inchiesta", ha concluso il difensore al termine di oltre due ore di interrogatorio. 

Concluso interrogatorio, Stasi lascia la procura

Alberto Stasi ha lasciato in auto il palazzo giustizia di Pavia senza rilasciare dichiarazioni ai giornalisti. L'interrogatorio con i pm è durato quasi due ore e mezzo. Stasi "ha risposto a tutte le domande degli inquirenti", ha detto il legale Antonio De Rensis all'uscita del Tribunale questo pomeriggio, come riporta Il Corriere della Sera. "Non posso dire nulla, c'è un'indagine in corso, siamo molto soddisfatti", afferma il legale. "Dal primo giorno dico che ho fiducia in chi sta indagando", ha ricordato.

Legale Sempio: "Abbiamo deciso con Andrea di fare così"

"Abbiamo deciso ieri con Andrea di fare così", ossia di non presentarsi in Procura a Pavia per l'interrogatorio fissato oggi. Lo ha affermato l'avvocato Massino Lovati che con la collega Angela Taccia difende Andrea Sempio. "Ora ci attendiamo una nuova convocazione - ha aggiunto - con l'avvertimento previsto dal codice e che manca in quello ricevuto. Se poi non dovessimo presentarci ancora", c'è sempre la carta del gip che potrà disporre "l'accompagnamento coattivo".

Perché Sempio non si è presentato?

Da quanto si è saputo, gli avvocati Angela Taccia e Massimo Lovati oggi, senza presentarsi in Procura a Pavia così come il loro assistito Andrea Sempio, hanno depositato una memoria con cui hanno eccepito, davanti agli stessi pm, la "carenza" nell'invito a comparire per l'interrogatorio, notificato nei giorni scorsi, "dell'avvertimento" previsto dall'articolo 375 comma 2 lettera D. Articolo che prevede che "il pubblico ministero potrà disporre a norma dell'articolo 132 l'accompagnamento coattivo in caso di mancata presentazione senza che sia stato addotto legittimo impedimento".  La mancanza di questo "avvertimento" nell'atto dei pm, secondo la difesa, comporta la nullità di quell'invito a comparire, perché è un "avvertimento ritenuto fondamentale" e che va indicato all'indagato. A questo punto, da quanto si è saputo, i pm potrebbero notificare un nuovo invito a comparire, sanando quella carenza contestata dalla difesa, oppure potrebbero ritenere che il loro atto non fosse affatto nullo e che Sempio, convocato, non si è presentato. E nell'eventualità disporre anche l'accompagnamento coattivo.

Sempio non si è presentato dai pm per una questione procedurale

Andrea Sempio non si è presentato all'interrogatorio di oggi a Pavia perchè i suoi avvocati hanno eccepito, notificando una memoria ai pm, la carenza nell'invito a comparire di un 'avvertimento' ritenuto fondamentale, ossia per una questione procedurale. Neanche gli avvocati si sono presentati in procura.

Sempio non si presenta dai pm

Andrea Sempio non si è presentato davanti ai pm, secondo quanto si apprende. "Guerra dura senza paura", annuncia in una storia  su Instagram l'avvocato Angela Taccia che lo difende insieme al collega Massimo Lovati. "CPP we love you", aggiunge, insieme alle emoticons di una tigre e di un cuoricino blu. La sigla CPP, molto probabilmente, è un riferimento al Codice di Procedura Penale.

Sempio non è ancora arrivato in Procura

Si attende ancora l'arrivo di Andrea Sempio in Procura a Pavia, dove era convocato per le 14

Stasi arrivato in tribunale a Pavia

Alberto Stasi è arrivato in Tribunale a Pavia. Si presenta nell'ambito della doppia convocazione e sarà sentito, dalle 14, in contemporanea con Andrea Sempio, unico indagato per il nuovo filone d'inchiesta sul caso Garlasco. Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni, è attualmente in semilibertà. È entrato dalla porta carraia del Palazzo di giustizia, sul retro, senza scendere dalla vettura.

Il legale di Stasi: "Fiducia nella magistratura". Video

Tra poco gli interrogatori

Andrea Sempio e Alberto Stasi sono stati entrambi convocati in Procura a Pavia per oggi alle 14: i due interrogatori saranno in contemporanea, ma separati. Alla stessa ora, ma a Mestre dove vive, verrà sentito anche Marco Poggi, fratello minore della vittima Chiara Poggi.

L'attesa davanti al Palazzo di Giustizia di Pavia

L'ingresso del Palazzo di Giustizia di Pavia

©Ansa

Chi è Andrea Sempio

Amico del fratello di Chiara Poggi, Andrea Sempio all'epoca dei fatti aveva 19 anni. Era già stato al centro delle indagini tra il 2016 e il 2017, ma le accuse nei suoi confronti erano state archiviate. Ora, nella nuova inchiesta, il 37enne ha ricevuto un avviso di garanzia e l'accusa è di omicidio in concorso con ignoti o con Alberto Stasi, l'ex fidanzato di Chiara Poggi condannato a 16 anni in via definitiva. CHI È SEMPIO

Gemelle Cappa: perché si parla ancora delle cugine di Chiara Poggi

Di Stefania e Paola Cappa si era parlato, e molto, nelle settimane subito dopo l’omicidio, nel 2007. Le cugine della vittima - figlie di Mariarosa Poggi, sorella del padre di Chiara, Giuseppe - erano poco più che ventenni all'epoca e sui loro profili si addensò qualche ombra, subito scartata dalle indagini. Ma ad attirare l’attenzione sulle ragazze, ribattezzate dalla stampa "gemelle k", fu soprattutto un fotomontaggio: la foto, un fake, era stata realizzata in modo molto rudimentale dalle gemelle e ritraeva le due sorridenti, con la vittima, come se fossero a una festa. Paola e Stefania Cappa avevano appeso l’immagine falsa davanti a casa Poggi, con un messaggio d’addio per la cugina. Stefania Cappa oggi ha 41 anni ed è avvocata, come il padre, con il quale lavora, mentre Paola Cappa fa la food blogger e vive all'estero. Ora i loro nomi sono tornati in primo piano con i nuovi sviluppi sul caso, soprattutto quello di Stefania Cappa (che non è indagata e non lo è mai stata). Ecco perché si parla di nuovo di loro

Sarà acquisito dna gemelle Cappa e altri amici

Nei giorni scorsi si è tornati in aula a Pavia per un’udienza sull'incidente probatorio e il via a una maxi perizia con al centro soprattutto le comparazioni genetiche tra il dna di Andrea Sempio e il materiale biologico trovato sulle unghie della vittima e altri reperti raccolti nella prima indagine, alcuni non analizzati. Anche il dna delle gemelle Stefania e Paola Cappa e di alcuni amici di Stasi e Sempio sarà acquisito nell'ambito dell'incidente probatorio. In particolare, la gip ha deciso che saranno acquisiti i dna delle gemelle Cappa, di Marco Panzarasa (amico di Alberto Stasi), di Roberto Freddi, Mattia Capra e Alessandro Biasibetti, tutti e tre amici di Marco Poggi (fratello di Chiara) e Andrea Sempio, oltre a quelli del medico legale e di inquirenti e investigatori della prima inchiesta. L'estensione dei prelievi a queste persone, tutte non indagate, servirà alle comparazioni con le tracce che saranno repertate. Prossima udienza il 24 ottobre.

Stefano Nazzi a Sky TG24: “Indagini su Stasi furono caotiche”

Il giornalista de Il Post e autore del podcast Indagini ha commentato gli ultimi sviluppi delle nuove indagini sull’omicidio di Chiara Poggi, per cui è stato condannato in via definitiva Alberto Stasi. Nazzi: “In indagini di 18 anni fa commessi molti banali errori. Processi contraddittori”. Il collega e scrittore Piero Colaprico: “Vedo grandissima confusione”. IL VIDEO

I nuovi elementi

Dopo alcune fasi in cui l'attesa mediatica e l'indagine si sono concentrate sulla battaglia delle perizie genetiche e delle opportunità scientifiche sui rilievi e sui reperti (con l'avvio degli esami previsto a giugno e i primi esiti attesi per ottobre o novembre), ora l'attenzione pare spostarsi più sul profilo investigativo e all'acquisizione, da parte dei carabinieri, di nuovi elementi, dopo le perquisizioni a sorpresa di mercoledì scorso tra Voghera, Garlasco e Tromello. Nuovi e vecchi nomi sono entrati nell'orbita delle accelerate attività investigative e ci si chiede se potranno da oggi mutare la propria posizione rispetto all'inchiesta.

La nuova indagine

Il caso dell’omicidio di Chiara Poggi è stato riaperto dopo 18 anni. Tra comprensibili difficoltà tecniche per il tempo trascorso, per la prima volta a essere in discussione è la ricostruzione secondo cui ci fosse un'unica persona sulla scena dell'omicidio, quando la vittima è stata colta di sorpresa e non ha avuto nemmeno il tempo di difendersi. L'inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Stefano Civardi e dalle pm Valentina De Stefano e Giuliana Rizza e condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, ha preso la strada della convinzione che il delitto sia stato commesso non da una ma da più persone, tra cui Andrea Sempio, l'amico del fratello della 26enne assassinata.

L’attesa

È attesa per il doppio interrogatorio di oggi di Andrea Sempio e Alberto Stasi, che sono stati entrambi convocati in Procura a Pavia per oggi alle 14 ma verranno sentiti in modo separato. La tensione è palpabile attorno a un appuntamento definito da alcuni "anomalo" in questa fase delle indagini, e che vede per la prima volta una precauzione diretta rispetto a una possibile fuga di notizie, con la convocazione contemporanea, appunto, di Sempio, 37 anni, e Stasi, 41, che verrà sentito come "testimone assistito". Si tratta rispettivamente dell'unico indagato, al momento, nel nuovo filone d'inchiesta sul caso Garlasco, e dell'unico condannato in via definitiva a una pena di 16 anni e attualmente in semilibertà. Alla stessa ora, a Mestre viene sentito Marco Poggi, fratello della vittima Chiara Poggi.

Le tappe del caso Garlasco

Il 13 agosto 2007 Chiara Poggi, 26 anni, è stata trovata morta nella villetta di famiglia nel Pavese dal suo fidanzato Alberto Stasi, 24 anni. Sarà lui a essere condannato per l'omicidio, con sentenza definitiva arrivata nel 2017. Nel 2025 nel registro degli indagati viene iscritto Andrea Sempio già oggetto di indagini (archiviate) in passato: sembra che il dna trovato sotto le unghie della giovane sia compatibile con il suo. LE TAPPE DEL CASO

Il delitto di Garlasco

Chiara Poggi è stata uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007 da una persona che conosceva bene e che, certificano le sentenze per cui il fidanzato Alberto Stasi sta finendo di espiare 16 anni di carcere, l'ha aggredita alle spalle, improvvisamente, senza lasciarle il tempo di difendersi. Era in casa da sola, mentre il resto della famiglia era in vacanza.

Gli interrogatori

Potrebbe essere una giornata decisiva, quella di oggi, per le nuove indagini sul delitto di Garlasco. Negli uffici di piazza del Tribunale, a Pavia, alle 14, Andrea Sempio è atteso in Procura, per essere interrogato dai magistrati che, dopo due inchieste e altrettante archiviazioni, lo hanno indagato per l'omicidio di Chiara Poggi avvenuto il 13 agosto 2007. In contemporanea, verrà sentito anche Alberto Stasi: all’epoca fidanzato della vittima, è stato condannato in via definitiva a 16 anni per l’omicidio. Marco Poggi, fratello della vittima, verrà invece ascoltato dai carabinieri a Venezia, dove vive.

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