Animali domestici, in Italia le famiglie spendono 7 miliardi l'anno: ecco cosa si compra
L'attenzione per tutti gli aspetti del benessere di cani, gatti &co cresce, lo dicono i primi dati del report Zoomark-Nomisma: il 57% dei soldi spesi per gli animali domestici è destinato al cibo, il 26% alle cure veterinarie, in crescita il budget per lettiere, antiparassitari e accessori elettronici
- In Italia i pets, vocabolo inglese che sta per animali da compagnia e che è ormai entrato nel nostro linguaggio corrente, sono 65 milioni, presenti in 4 famiglie su 10. Un dato che si traduce in un affetto profondo, tanto che quasi il 90% dei proprietari di animali domestici considera li considera membri a tutti degli effetti della famiglia. A riprova di questo fenomeno ci sono i dati della pet economy che delineano una tendenza di crescita costante
- In totale, ogni anno le famiglie spendono 6,8 miliardi per il benessere dei propri pet. La prima voce di spesa resta comunque il cbo, a cui è destinato il 57% del budget che ogni nucleo familiare investe nella cura degli animali. Un ruolo importante hanno poi le cure veterinarie e gli accessori
- Secondo lo studio, le famiglie spendono 1,3 miliardi in visite veterinarie (20% del totale), a dimostrazione di quanto la cura sia uno degli aspetti più sentiti dai pet-owner. Per il 63% dei proprietari, infatti, la salute è sempre più al centro della cura dei pet. Quasi 1 pet-owner su 2 (48%) ha l'abitudine far visitare il proprio pet con periodicità. Secondo Doxa 3 pet owner su 10 di cani e gatti vanno dal veterinario 1 o 2 volte l’anno e il 25% ci va ogni 4-6 mesi
- Il restante 17% della spesa è dedicato al settore accessori, fra cui spiccano 5 macro categorie: integratori e antiparassitari, lettiere per gatti, accessori (per la casa e il comfort, guinzaglieria e abbigliamento), prodotti per l’igiene e la toelettatura e giocattoli di vario genere
- I dati emergono dall’anticipazione di un rapporto condotto in partnership tra Zoomark e Nomisma. I proprietari di animali domestici sembrano sempre più attenti alla cura e al benessere dei pet, che in Italia vale il 20% in più dell’anno scorso
- Il rapporto fornisce anche un identikit dei proprietari di animali domestici: in media chi possiede un animale ha oltre 45 anni (47% del campione intervistato dagli enti) e appartiene a un nucleo familiare con figli (nel 43% dei casi). La maggior parte dei proprietari però non ha uno spazio esterno, né un balcone né un giardino in cui far vivere e giocare all'aria aperta il proprio animale di compagnia
- Zoomark e Nomisma prevedono una crescita anche nel business di accessori elettronici. Il mercato è pieno di idee per tutti i gusti: app che svelano sindromi, intolleranze o patologie attraverso la scansione fotografica del pelo o degli occhi, collari intelligenti che monitorano le loro attività vitali, ciotole che ‘pesano’ il cibo in base al peso e all’età del cane o del gatto e giocattoli robot per farli muovere invece che dormire tutto il giorno, come il tapis roulant per animali e la palla automatica per gatti
- La spesa per gli animali sul totale delle uscite delle famiglie italiane è cresciuta progressivamente negli ultimi anni. Un trend che si è evidenziato soprattutto dopo la pandemia, registrando complessivamente un aumento di 35 punti base tra il 2018 e il 2022, con importanti impatti su tutta la filiera del pet
- Sulle modalità di acquisto, il report mostra come avvenga normalmente nei negozi fisici specializzati anche se cresce la spesa online. Tra chi sceglie di comprare prodotti per i propri animali da compagnia sul web, poi, si evidenzia una tendenza rilevante: i media spendono 1,63 volte in più di chi compra in negozi fisici ed è più incline alla pubblicità e quindi a sperimentare marchi diversi
- Oltre ai ben più comuni cani e gatti, stando ai dati dell'Associazione Nazionale Imprese e Salute, ben il 27% degli italiani, ha scelto la compagnia di pesci, volatili, roditori e animali esotici come serpenti e iguane