Funerali ex presidente Napolitano, cerimonia a Montecitorio, poi la sepoltura

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Si sono svolti alla Camera i funerali di Stato laici del presidente emerito della Repubblica, scomparso a 98 anni il 22 settembre. Presenti, tra gli altri, anche il presidente francese Macron e quello tedesco Steinmeier. Tante le persone davanti ai due maxi schermi allestiti in piazza Montecitorio e nell'adiacente piazza Capranica. La salma è stata tumulata nel cimitero acattolico di Roma

Gentiloni: "La sua via maestra fu l'Europa, la seguiremo"

"Salutiamo un grande presidente, un simbolo della credibilità e della forza delle istituzioni della Repubblica e lo facciamo stretti a lei, presidente Mattarella, che di questa credibilità e forza è espressione - ha aggiunto Gentiloni - Salutiamo un grande riformista, per lui l'Europa è sempre stata la via maestra, questa via, la tua via, cercheremo di seguirla sempre".

Gentiloni: "Aperto a tutti ma non all'approssimazione"

Dopo Gianni Letta ha preso la parola Paolo Gentiloni, commissario europeo per gli Affari economici e monetari: "A Bruxelles e a Strasburgo, ancora ricordano il suo impegno e la sua capacità di dialogo, dava l'esempio ai colleghi più giovani, era aperto a tutto e a tutti, tranne che all'approssimazione. Per lui la democrazia in Italia come in Europa era innanzitutto il Parlamento".

In piazza persone per esequie: "Qui per onorare Napolitano"

Le persone che stanno seguendo dal maxi schermo in piazza Montecitorio il funerale laico del presidente emerito Giorgio Napolitano, sono in silenzio e ascoltano con attenzione la cerimonia. Tra i presenti un uomo espone un cartello con sopra scritto "Giorgio grandioso dove andrai. Non esiste il paradiso, oppure sì? Mi lasci incerto. Un arrivederci, oppure ciao". Una donna parla di Napolitano come un "politico democratico, razionale che ha sempre cercato di unire la sinistra, e forse per certe cose era troppo avanti e non lo abbiamo capito. Il problema è che con lui se ne va un altro pezzo di politici seri, che tenevano veramente a questo paese". In piazza anche un gruppo di giovani, venuti apposta per seguire il funerale del presidente emerito: "l'ho conosciuto come primo presidente della Repubblica di cui ho ricordo quando ero piccolo, aveva una sua caratura istituzionale che forse oggi manca nella politica dei nostri giorni". Un'altra donna che segue le esequie lo ricorda come un "personaggio che rappresenta l'intero novecento. Un personaggio illustre che ha vissuto la storia d'italia. Quindi sono qui per onorarlo".

Gianni Letta: "Berlusconi e Napolitano si chiariranno lassù"

Con la morte di Giorgio Napolitano "si chiude anche un capitolo tormentato e complesso di questa storia: dopo Berlusconi, Napolitano, a tre mesi uno dall'altro. Mi piace immaginare che incontrandosi lassù possano dirsi quello che non si dissero quaggiù e, placata ogni polemica, possano chiarirsi e ritrovarsi nella luce", ha detto ancora Gianni Letta.

Gianni Letta: "Lutto repubblicano supera le divergenze"

"Di fronte a un lutto che definirei repubblicano non ci sono divisioni di sorta: non cancella ma supera ogni divergenza e annulla le distinzioni culturali politiche pur inevitabili in una figura come il presidente Napolitano, che prima di ricoprire con autorevolezza e prestigio le massime cariche istituzionali è stato per tanti anni protagonista di primo piano della vita politica italiana", ha detto Gianni Letta.

La nipote: "Ci ha presentato la Regina"

"Ci ha dato grandi opportunità, ci ha accompagnato a concerti, iniziative politiche e istituzionali e ci ha presentato a grandi personalità, tra queste la Regina Elisabetta alla quale era particolarmente legato", ha detto Sofia, la nipote di Giorgio Napolitano,  ricordando il nonno in Aula alla Camera. "Ci ha portati a Stromboli e a Capri - ha aggiunto - luoghi a lui cari e siamo sempre rimasti colpiti da quanto fosse ammirato ovunque nel mondo e ci siamo sempre sentiti orgogliosi di essere suoi nipoti".

A cerimonia iniziata l'arrivo di Matteo Renzi

Matteo Renzi è arrivato alle 12.35 nell'aula di Montecitorio per prendere parte alla cerimonia per le esequie laiche di Giorgio Napolitano. A quanto si apprende ha fatto ritardo l'aereo che lo riportava a Roma dagli Stati Uniti.

Giorgia Meloni ai funerali di Napolitano

Nella foto i banchi del governo, con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, durante la cerimonia laica per i funerali di Giorgio Napolitano.

Giorgia Meloni ai funerali di Napolitano

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Il ricordo di Finocchiaro, cita Chiaromonte

Nel discoro a Montecitorio per le esequie di Giorgio Napolitano, Anna Finocchiaro ricorda anche Gerardo Chiaromonte, tra i compagni di politica degli anni giovanili del presidente emerito. In Aula vicino all'ex ministro Livia Turco, c'è la figlia di Chiaromonte, l'ex parlamentare di sinistra Franca, con lei Letizia Paolozzi, entrambe note per le loro battaglie femministe. Un lungo e sentito applauso alla fine del discorso di Finocchiaro che in conclusione non nasconde la voce rotta dalla commozione.

Gianni Letta: "Per Napolitano le istituzioni venivano prima delle posizioni politiche"

Nell'Aula di Montecitorio è intervenuto anche Gianni Letta: "Per Napolitano le istituzioni venivano prima delle posizioni politiche. Quando scompare una personalità come Giorgio Napolitano, la perdita è di tutti, tocca e riguarda tutti coloro che hanno a cuore le istituzioni, e lo dimostra quest'Aula. Tutti ci inchiniamo reverenti per rendere omaggio alla memoria di un uomo che amava l'Italia e ci stringiamo alla sua famiglia".

Finocchiaro: "Per lui Parlamento luogo del confronto"

Dopo la nipote Sofia è intervenuta a Montecitorio Anna Finocchiaro, presidente della Fondazione Italiadecide: "Giorgio Napolitano è stato, sopra a tutto, parlamentare. I dirigenti politici consideravano più importante l'impegno politico piuttosto che quello parlamentare. Lui vi si è invece 'immerso', perché lo considerava il luogo per l'approfondimento e la riflessione sulle questioni, il confronto tra forze politiche, la ricerca della migliore tra le transazioni per la cura dell'interesse collettivo e perché credeva fermamente che nella qualità della rappresentanza risiede la forza e l'autorevolezza del Parlamento e delle istituzioni repubblicane. Garantire efficacia ed efficienza dell'agire delle istituzioni per garantire la democrazia e per corrispondere alle esigenze del Paese resterà un suo continuo monito, una sua ossessione. Ci tornerà nel discorso di insediamento del 2013: 'Non si può più, in nessun campo, sottrarsi al dovere della proposta, alla ricerca della soluzione praticabile, alla decisione netta e tempestiva per le riforme di cui hanno bisogno improrogabile per sopravvivere e progredire la democrazia e la società italiana'".

La nipote Sofia May: "Un nonno formidabile"

"Era un nonno formidabile", ha detto poi la nipote Sofia May Napolitano, visibilmente commossa. "Ci ha sempre detto che qualunque obiettivo è raggiungibile. Ci ha fatto sentire di poter confidare in lui ogni volta ne avessimo bisogno, Ci ha insegnato quanto siano importanti la famiglia e le amicizie e quanto siano fondamentali nelle nostre vite. Ci scriveva sempre, anche quando non sapevamo ancora leggere, ci telefonava quando vedeva dei cartoni in televisione che pensava ci sarebbero piaciuti. Ci veniva a prendere a scuola e ci portava a villa Borghese per un gelato. Ha sempre trovato il tempo per me e Simone, nonostante i suoi impegni".

Il discorso di Giulio Napolitano

Dopo La Russa ha preso la parola uno dei figli di Napolitano, Giulio. "Viviamo questo momento in spirito di comunità e condivisione. Un ringraziamento a Papa Francesco per gli straordinari gesti che ci hanno emozionato".

L'intervento di Ignazio La Russa

Dopo il minuto di silenzio ha preso la parola il presidente del Senato Ignazio La Russa: "Il presidente Napolitano ha sempre rivendicato con orgoglio la propria storia politica. È stato testimone di una cultura che si fa politica, da capo dello Stato ha guidato la nazione secondo i fondamenti della Costituzione. La mia stima verso di lui si è rafforzata per il suo operato di profonda attenzione verso le nostre Forze armate e verso il ruolo fondamentale che queste svolgono per la difesa e la sicurezza della Nazione e dei cittadini. Al presidente Napolitano sarò inoltre sempre grato per l'impegno e la dedizione che volle dedicare alle celebrazioni per i centocinquant'anni dell'Unità d'Italia, contribuendo così a rafforzare il senso di appartenenza, l'amore verso la nostra Patria e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale e identitario".

Un minuto di silenzio alla Camera

Dopo il discorso di Fontana, l'Aula della Camera osserva in minuto di silenzio.

È iniziata la cerimonia nell'Aula della Camera

È iniziata la cerimonia nell'Aula della Camera, ha preso la parola il presidente Lorenzo Fontana: "Con Napolitano scompare una delle figure più rilevanti della storia della Repubblica"

Mattarella e Meloni omaggiano il feretro nella sala dei ministri

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la presidente del Consiglio Giorgia meloni hanno omaggiato il feretro di Napolitano nella sala dei ministri, alla presenza della moglie e dei figli del presidente emerito.

Figli dietro il feretro in Transatlantico

A seguire il feretro del presidente emerito Giorgio Napolitano, lungo il Transatlantico della Camera, anche i figli Giovanni e Giulio, dietro i nipoti. Di lato sono schierate le principali autorità tra cui la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la presidente della Corte costituzionale, Silvana Sciarra.

L'Aula della Camera in piedi

Nella foto il momento in cui tutta l'Aula della Camera si è alzata in piedi per omaggiare Napolitano durante la cerimonia esterna.

L'Aula della Camera durante i funerali di Napolitano

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Aula in piedi all'arrivo del feretro in piazza

In Aula a Montecitorio si sono alzati tutti in piedi quando il feretro di Giorgio Napolitano è arrivato in piazza. La cerimonia esterna è infatti seguita attraverso i due monitor dell'emiciclo. Molti parlamentari si sono messi sull'attenti finchè il feretro non ha fatto il suo ingresso nel palazzo dopo l'esecuzione dell'inno di Mameli. Per oltre 10 minuti l'assemblea è rimasta in piedi.

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